Dalle Marche arriva la scarpa da barca con il potere di drenare l'acqua
Chi ha detto che il cammino dell’invenzione debba starsene sempre con i piedi ben piantati a terra? Leggere, sottili, “magiche”. Le sole davvero a proprio agio a contatto con le onde. Sono le Nos Boat ideate da un team di esperti innovatori. Si tratta di scarpe drenanti sinonimo di stile. Ideali per chi ama la vela perché dotate di un fondo con fori simili ad una racchetta da padel, permette di far uscire l’acqua ed è perfetta per performance impegnative.
Agile e comoda grazie al sistema ciabatta è allo stesso tempo elegante e stilosa con la sua tomaia in pelle idrorepellente cucita alla suola, a mo’ di mocassino. Sono la combinazione perfetta per l’estate 2025 abbinate a bermuda e camicia bianca per trasformarsi in un’icona di stile. Un’innovazione firmata da Nos Project Team la prima esperienza di networking made in Marche, l’unica rete d’impresa collettiva e "glocale" del distretto regionale calzaturiero fondata sulla convinzione che fattori sociali e produttivi sempre più interconnessi si affrontino in comune, superando egoismi e retaggi del passato.
Nos che deriva il suo nome dal pronome latino noi, è il frutto della visione di tre attori importanti del settore calzaturiero, Dami, Del Papa e Top Model, tra il Fermano e il Maceratese, protagonisti di una rivoluzione culturale. Le Nos Boat saranno presentate in occasione di Lineapelle, la più importante mostra internazionale di pelli, accessori, componenti, tessuti sintetici e modelli, in programma a Milano dal 20 al 22 febbraio, al Pad. 22 Stand da H1 a H5 e da K2 a K6.
I tre promotori di Nos intendono realizzare un vero e proprio “mercato relazionale” capace di aumentare l’attrattività produttiva dei territori valorizzandone l’ultra-decennale anima industriale dalle radici solide aprendo, al contempo, alla conquista di nuovi mercati grazie ad una cultura d’impresa improntata alla cooperazione, alla solidarietà, alla reciprocità, alla fiducia. Si stabiliranno così, sinergie e contatti che consentano un’open innovation in termini di gestione delle filiere, tecnologia e digitalizzazione, velocizzazione dei processi, riduzione degli impatti ambientali, sviluppo di processi innovativi.
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