Continuano le azioni positive a favore delle popolazioni terremotate.
Mercoledì mattina, una delegazione della ditta SDF Group, guidata dagli Area Manager Raffaele Bruno e Massimo Gubbiotti, e della ditta SAI s.a.s., nelle persone dei titolari Ilari Fabrizio e Sergolini Loris e del meccanico Giancarlo Senzacqua, hanno consegnato un trattore SAME Explorer 105.4 DT MD LS al Sindaco di Castelsantangelo sul Nera Mauro Falcucci.
La Ditta SDF, come segno di vicinanza e supporto in favore del Comune di Castelsantangelo sul Nera dopo le devastanti e distruttive scosse del 2016, aveva difatti espresso l’intenzione di voler donare un mezzo per garantire l'apertura delle strade dalla neve durante il periodo invernale considerato che un pari mezzo nel gennaio 2016 andò, per un imprevisto meccanico, completamente a fuoco.
Grazie poi a successivi colloqui con il responsabile di zona della ditta SAME, nonché con il titolare della concessionaria SAME di Montegiorgio, si è giunti alla definizione del mezzo più idoneo, data la particolare conformazione del territorio comunale.
Il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio della Provincia di Macerata, sempre pronta e attenta ad aiutare i piccoli Comuni, ha consentito di aumentarne la potenza da 80 a 110 CV necessari per la viabilità in montagna e il Comitato Fiera San Luigi e dal Comune di Ossana (TN) ha acquistato la lama spazzaneve, relative catene e una zavorra posteriore.
Una sinergia tra privato e pubblico che ha permesso di donare un mezzo moderno e idoneo per far fronte alle consuete e copiose nevicate che si verificano a Castelsantangelo sul Nera.
Mauro Falcucci ha espresso, anche a nome della Comunità, profonda gratitudine alla SAME Italia, alla Presidente della Fondazione Carima Rosaria del Balzo Ruiti, al Sindaco Luciano Dell’Eva del Comune di Ossana (TN) e al Comitato Fiera San Luigi.
Ai presenti il Sindaco ha consegnato lo stemma del Comune e un Crest raffigurante Castelsantangelo sul Nera come era prima degli eventi sismici dello scorso anno.
E’ stato altresì sottolineato che il Volontariato e il grande cuore delle tante persone che si dimostrano vicine ad altre comunità in momenti di grande difficoltà, sono espressioni di un popolazione che ha valori invidiabili, perché sempre pronti a manifestare concreta solidarietà, vicinanza e affetto
Le cronache delle ultime ore parlano di abbondanti precipitazioni e di forte vento su tutto il territorio marchigiano, ma in particolare nella fascia appenninica, dove si è reso necessario l’intervento ordinario dei vigili del fuoco per ripristinare la normale viabilità.
Le forti raffiche di vento non sono però l’unico fenomeno a preoccupare la Protezione Civile, visto che nei prossimi giorni le zone montane e collinari rischiano di essere colpite da autentiche burrasche. In caso di un abbassamento delle temperature, comunque prevedibile per la fine del 2017 e l’inizio del 2018, potrebbero arrivare anche le prime nevicate a complicare la situazione dei trasporti. L’allerta meteo arriva in realtà a quasi un mese di distanza dall’introduzione della normativa che prevede il montaggio di pneumatici per l’inverno o di catene da neve, al fine di affrontare eventuali imprevisti sulla strada. A fare la differenza tra le diverse tipologie di prodotto presenti sul mercato sono le caratteristiche del veicolo, i chilometri percorsi durante i mesi più freddi sia in condizioni estreme che su manti stradali resi particolarmente viscidi dalle precipitazioni. In questi casi, catene o pneumatici possono fare la differenza, donando quell’aderenza che altrimenti sarebbe resa impossibile da fenomeni come l’aquaplaning o il cosiddetto “gelicidio”.
Non è però scontato che l’intero territorio marchigiano sia interessato da abbondanti nevicate o da piogge intense, ed è per questo che sono più indicati prodotti “ibridi”: lo sviluppo tecnologico ha portato infatti anche all’introduzione degli pneumatici 4 stagioni, che garantiscono buone prestazioni durante ogni periodo dell’anno, sia al miglioramento della resa delle catene da neve. L’alternativa numero uno resta l’acquisto dei copertoni M+S, studiati proprio per resistere alle basse temperature e ai fenomeni tipici dei mesi invernali, ma le catene da neve restano un prodotto intramontabile e sempre utile nei momenti di emergenza.
“Questo prodotto può infatti essere performante anche se montato sulle gomme invernali, perché fornisce ulteriore aderenza e riduce drasticamente i rischi. Le catene da neve devono essere montate sulle ruote motrici”, come spiega il team di shop-autoricambiauto.it: quelle a tensione automatica risultano più pratiche, in quanto si adattano automaticamente alla forma dello pneumatico, mentre quelle a tensione manuale sono più economiche, ma anche più difficili da montare. In entrambi i casi, ma soprattutto nel secondo, gli esperti consigliano di controllare la corretta montatura delle catene dopo alcune decine di chilometri. Meno sicure, invece, le cosiddette calze, che non sono consentite dalla normativa. In ogni caso, gli automobilisti che montano le catene da neve devono rispettare un limite di 40 chilometri all’ora, anche in presenza di pneumatici invernali. Una velocità contenuta è fondamentale per evitare pericoli soprattutto in quelle zone più tortuose, come le strade vicine al monte Conero e ai monti Sibillini, spesso interessate da nevicate abbondanti nei mesi invernali.
In risposta alle dichiarazioni di Giorgio Gervasi, presidente dl Consorzio Stabile Arcale (leggi qui), il Segretario Generale della Cgil Macerata Daniel Taddei ha mandato la seguente lettera.
A seguito di dichiarazioni stampa prendiamo atto che per il Consorzio Arcale, nella persona del presidente Gervasi, non ci sia nessun problema nei cantieri SAE. Questo ci rassicura relativamente e quindi crediamo che ci sia anche una spiegazione al fatto che ad oggi non ci sia nessuna denuncia di infortunio presso l'INAIL per il lavoratore L.R., che lo stesso non risulti al CPL di Macerata, che quindi possa rientrare tranquillamente nel suo alloggio nel campo base di Pievetorina dopo essere stato allontanato indebitamente. Siamo anche fiduciosi che al lavoratore A.B., anche lui illecitamente allontanato dal campo base oltre che dal cantiere, sia data la possibilità di avere le buste paga e le relative spettanze non corrisposte e riprenda il lavoro immediatamente.
In riferimento ad un eventuale incontro per il 18 dicembre, pur essendo disponibili a qualsiasi azione che sani le situazioni datoriali inadempienti, non ci risulta nessuna richiesta formale in merito quindi ciò risulta irrilevante.
Riguardo al fango gettato, l'unico che riscontriamo è quello in cui stanno i lavoratori ora e quello in cui, purtroppo, saranno i fruitori delle "casette" in futuro.
Ci interessa invece capire le motivazioni dell'esodo dei lavoratori a cui stiamo assistendo, da oggi, dai cantieri. Vista la positività con cui si pone il presidente Gervasi del Consorzio Arcale, cogliamo l'occasione per chiedergli se un'azienda facente parte di un Contratto di Rete, che si aggiudica un subappalto, abbia gli stessi obblighi imposti da codice antimafia.
Comunque, per la tranquillità di tutti i soggetti coinvolti, vogliamo assicurare che la Cgil di Macerata continuerà la sua azione di tutela dei lavoratori, dei cittadini e della legalità.
E' stata pubblicata sul sito dell'ANCI (link qui) la valutazione della selezione delle richieste pervenute dai Comuni colpiti dal Sisma che hanno partecipato al bando pubblicato dall’Anci il 24 agosto scorso al fine dell’avvio della campagna di Crowdfunding avviata da Anci, in collaborazione con Eppela, per il sostegno finanziario dei progetti utili alla ripresa delle attività del territorio e nel limite di 700mila euro di cofinanziamento disponibile grazie alle donazioni raccolte dai Comuni italiani e da altri soggetti privati nonché da Utilitalia.
Primo classificato, tra i 56 progetti pubblicati dai comuni del cratere, è stato il Comune di Cessapalombo con il progetto "Un trattore per ricominciare".
Si è fatto un bel parlare nei giorni scorsi intorno alla polemica della "Giungla delle Sae", così definita dal sindacalista Cgil Massimo De Luca. Diverse le accuse mosse dal sindacato di Macerata alle imprese coinvolte nella costruzione delle Sae.
Giorgio Gervasi - presidente del Consorzio Stabile Arcale che collabora con la Protezione Civile della Regione Marche dal 2009 e ha ottenuto l'appalto per la costruzione delle casette per i terremotati - non ci sta.
"Si è parlato di un lavoratore infortunato senza busta paga - spiega Gervasi - ma sarebbero bastate solo un po' più d'indagini considerato che i sindacati hanno gli elementi per constatare le assunzioni. Il lavoratore in questione è L.R. di 39 anni ed è stato regolarmente assunto dall'Europa Immobiliare s.r.l. il 3 novembre scorso con contratto a tempo determinato con scadenza il 31 dicembre 2017. E' senza busta paga semplicemente perchè la prima arriverà il 15 dicembre essendo stato assunto a novembre. Come la maggior parte delle aziende il mese corrente viene pagato all'inizio o alla metà del mese successivo".
"Da quando abbiamo iniziato - continua Gervasi - abbiamo avuto 25 controlli tra Carabinieri, Finanza e Ispettorato del Lavoro. I cantieri sono stati bloccati ogni volta per un giorno e ogni lavoratore è stato controllato e non è stata mai fatta una sanzione. Per quanto riguarda l'infortunio, io so che è stato accompagnato all'Ospedale dal collega R.C. e da un sindacalista della Cgil. Stiamo indagando anche noi e se ci sono state omissioni di qualche tipo verrà sanzionato il colpevole. Ma di fatto quando il lavoratore è scivolato sul ghiaccio non è stato avvertito nessuno, neanche il direttore tecnico di cantiere. Nessuno sapeva niente. Ad ogni modo il lavoratore in questione è assicurato, tutelato e verrà pagato".
"Per le insinuazioni di infiltrazioni mafiose non ho parole - commenta Gervasi con tono deluso - L'Europa s.r.l. di Melegnano fa parte delle affiliate del Consorzio Gips di Trento a cui il Consorzio Arcale ha subappaltato i lavori di cartongesso, cappotto termico ecc. Gips ha affidato qualche cantiere a questa azienda. Noi lavoriamo con la Protezione Civile dal 2009, sul lavoro nero e su queste questioni neanche ci scherziamo. Siamo sottoposti a controlli rigidi e continui, anche per i documenti che dobbiamo produrre per l'anticorruzione. Ad oggi sono state consegnate 1003 casette, 500 dal 31 ottobre. Mi dispiace si infanghi il lavoro che stiamo facendo, a fatica e in condizioni ostili come possono essere quelle d'inverno in zone di montagna".
"Lunedì 18 dicembre - conclude - alle ore 11 presso il Campo Base di Pieve Torina ci sarà il confronto tra il sindacato Cgil di Macerata e una delegazione composta dal direttore Cgil di Trento, il Direttore degli Artigiani di Trento, il titolare del Consorzio Gips e il titolare dell'Europa s.r.l.. Lì avremo tutti le risposte".
Ieri all'inizio della seduta Consiliare il Presidente Pettinari ha chiesto un minuto di silenzio in memoria di Patrizia Casagrande , già Assessore e successivamente Presidente della Provincia di Ancona ,nonchè Presidente dell'UPI Marche.
“In questi anni ho conosciuto ed apprezzato - ha detto Pettinari - la passione, la competenza e in particolare l'umanità e la lealtà di Patrizia . Ferma e convinta dei suoi valori e dei suoi principi, era una persona diretta e onesta, tanto che da lei non dovevi temere sorprese o inganno. Amava la sua terra e la difendeva con forza, tuttavia era pronta a sostenere con generosità e senza ipocrisia le ragioni e i programmi anche di altri territori se condivisi e ritenuti giusti. E' stato un privilegio e un onore aver condiviso con lei molti anni di impegno amministrativo”.
Se i terremoti dell'Appennino durano più a lungo, con numerosissime repliche, la 'colpa' è delle caratteristiche della crosta terrestre. I sismi dell'Italia centrale, per esempio, sono generati da movimenti di tipo estensionale, nei quali avviene cioè una sorta di 'stiramento'.
Si spiegano così le 80.000 scosse della sequenza di Amatrice-Norcia del 24 agosto 2016.
Lo indica la ricerca pubblicata sulla rivista Scientific Reports e coordinata dall'università Sapienza di Roma con Ingv) e Cnr-Irea. La ricerca si basa sull'analisi delle repliche di dieci terremoti: cinque di tipo estensionale (1997 a Colfiorito, 2009 all'Aquila, in Grecia nel 1995 e nel 1999 e nel 2002 in Turchia) e cinque generati dalla compressione della crosta terrestre (2003 in Algeria, 2008 in Cina, del 2012 in Emilia, del 2013 in Cina e 2015 in Nepal).
(ANSA)
Il prossimo 18 dicembre scadrà il termine per il versamento della seconda rata IMU e TASI 2017.
Al versamento sono tenuti tutti i possessori di beni immobili (fabbricati, terreni ed aree fabbricabili) con esclusione della abitazione principale e delle abitazioni ad essa assimilate.
Per maggiori informazioni è possibile consultare la pagina web del comune di Macerata all'indirizzo www.comune.macerata.it/aree-tematiche/servizi/tasse- e-tributi/iuc- imposta-unica- comunale oppure rivolgersi all'ufficio entrate del Comune sito in Piaggia della Torre n. 8 e aperto al pubblico lunedì, mercoledì e venerdì dalle ore 9:30 alle ore 12:30 o ancora scrivere a tributi@comune.macerata.it.
E' stato approvato il progetto definitivo dal Comune di Macerata per la rigenerazione dello Stadio della Vittoria, con un piano pluriennale del Coni e del fondo ministeriale intitolato “Sport e periferie”.
“Ancora una sfida per la bellezza della città, questa volta riferita allo stadio della Vittoria, per poter restituire alla città la storia, la cultura architettonica e il valore sociale del campo dei Pini. Proviamo a raccogliere un’opportunità rivolta alla valorizzazione degli impianti sportivi riportando alla sua originaria bellezza un ‘monumento’ dello sport tanto caro ai maceratesi, rendendolo ancora più fruibile con spazi per la socialità, per i bambini e naturalmente per gli sportivi”.
Sono le parole del sindaco Romano Carancini in merito al fatto che potrebbe rientrare nel processo di rigenerazione urbana che l’Amministrazione comunale sta portando avanti con alcuni progetti che riguardano, come noto, il risanamento dell’edificio ex Gil, la riqualificazione del Centro Fiere di Villa Potenza con il progetto O.R.T.I. e quello denominato OWL relativo all’ex Capannone Rossini, anche il recupero funzionale dello stadio della Vittoria.
Infatti, grazie al nuovo piano pluriennale 2018 – 2020 che il Coni sta predisponendo per la successiva approvazione da parte del Consiglio dei Ministri, che a sua volta ha istituito il fondo 'Sport e periferie' con l’obiettivo di potenziare l’attività sportiva agonistica nazionale in zone periferiche urbane, il Comune di Macerata ha deciso di partecipare all’indagine avviata dallo stesso Coni per acquisire proposte di intervento in tal senso, con un progetto per il recupero, restauro e rigenerazione dello stadio della Vittoria.
Un’operazione che se dovesse andare a buon fine – l’Amministrazione comunale infatti provvederà alla realizzazione dell’intervento di riqualificazione solo nel caso in cui l’opera venga finanziata dal fondo Sport e periferie – andrebbe a rappresentare un ulteriore tassello del Piano della bellezza.
Il progetto definitivo approvato oggi dalla Giunta, prevede il recupero del complesso sportivo con il restauro degli elementi architettonici di pregio, cioè di tutti i paramenti murari e in calcestruzzo della tribuna, delle gradinate, delle balaustre e dei muri perimetrali e la sostituzione dei cancelli.
L’elaborato contempla anche la riorganizzazione di tutti i percorsi interni al parco e distributivi all’intero complesso, scegliendo materiali compatibili con la storicità della struttura: per quanto riguarda i percorsi carrabili sarà rifatto il manto con una pavimentazione stabilizzata in perfetta armonia con l’ambiente circostante, mentre per quelli pedonali si prevede una pavimentazione architettonica effetto “ ghiaia a vista” .
Passando al campo di calcio il progetto di rigenerazione prevede lavori di manutenzione ordinaria con la sostituzione del manto in erba sintetica, mentre quello minore verrà rifatto con moderne tecniche che favoriscano il miglioramento del manto drenante. Inoltre si prevede il rifacimento delle panchine in campo e la sostituzione degli elementi posticci in metallo lungo le gradinate. Previsto anche il potenziamento dell’offerta strutturale organizzando all’interno del parco anche un percorso vita e un’area denominata area 3° tempo per favorire la socializzazione tra squadre avversarie che si affrontano, specialmente favorendo la fascia di età più giovane.
Verranno anche aumentati i servizi igienici per poter permettere una migliore fruizione dell’ambiente: un nuovo bagno per gli ospiti sarà ricavato all’interno dell’attuale biglietteria, mentre quello esistente sarà sostituito con bagno autopulente.
Sono oltre 540 le stalle e i moduli per il bestiame realizzati nel cratere sismico delle Marche dopo il terremoto di un anno fa.
Superate le difficoltà connesse ai ritardi accumulati dalla prima ditta vincitrice dell'appalto, ad agosto erano già state realizzate tutte le stalle, i fienili e i Mapre (moduli provvisori per gli allevatori) richiesti dagli allevatori. E anche con la neve e il freddo dello scorso inverno il bilancio dei capi morti è contenuto: 40 in tutti.
La sintesi delle attività svolte dalla Regione Marche e dal Consorzio di bonifica delle Marche (Cbm) è stata tracciata oggi dal presidente Luca Ceriscioli e dall'assessore all'Agricoltura Anna Casini. Con il subentro della seconda ditta, che ha provveduto alla fornitura e posa in opera delle stalle, e il coinvolgimento del Consorzio per la realizzazione delle piazzole e delle opere di urbanizzazione, c'è stata la svolta.
"Viste le polemiche e le difficoltà dello scorso anno - ha dichiarato Ceriscioli - credo che abbiamo realizzato tantissimo''. (Ansa)
Ventidue nuove casette verranno consegnate ad altrettante famiglie terremotate il 15 dicembre a Fiastra, nell'area di Cerreto, tra San Lorenzo al Lago e Acquacanina.
Rispetto al cronoprogramma delle consegne, l'area di Cerreto - prevista in consegna per la fine di ottobre - è quella che nel comune di Fiastra ha subito il ritardo più consistente.
L'ultima area è quella di Fiastra Capoluogo la cui consegna era prevista per Natale ma che probabilmente slitterà di qualche giorno. Con 28 casette si tratta dell'area Sae più grande del comune: la consegna delle chiavi dovrebbe avvenire negli ultimi giorni dell'anno.
Il consiglio regionale delle Marche ha approvato all'unanimità la proposta di legge contenente disposizioni a favore dei soggetti affetti da fibromialgia e da sensibilità chimica multipla.
Il testo, che riunisce tre proposte presentate dai vari gruppi consiliari, avvia un sistema integrato di interventi per assicurare prestazioni uniformi, appropriate e qualificate su tutto il territorio alle persone affette dalle due patologie favorendo anche l'inserimento dei malati nella vita lavorativa e sociale.
Verrà istituito un centro di riferimento regionale per il coordinamento delle azioni di prevenzione, diagnosi e cura. (Ansa)
Allerta meteo per la giornata di domani. Il vento ancora soffia forte nei territori marchigiani.
La Protezione Civile ha diramato un bollettino per condizioni avverse che parte dalla mezzanotte del 14 dicembre fino alle ore 12 del 15 dicembre.
Stavolta sono coivolte sia le zone pedemontane che la fascia costiera.
La Protezione Civile invita a fare attenzione.
Macchie rosse e croste su tutta la superficie cutanea, lesioni ricoperte da squame, sembrano essere tutti i sintomi di una malattia della pelle. Al contrario, la psoriasi tutto è tranne che una patologia legata direttamente alla cute. Essa viene identificata, difatti, come una malattia autoimmune, capace di causare diversi tipologie di infiammazioni che possono intaccare anche le articolazioni. Aree di giunzione, come ginocchia e gomiti sono tra le più colpite, ma anche cuoio capelluto e busto sono alcune delle zone più frequentemente colpite. Nonostante essa si presenti su superfici ed entità diverse, i pazienti devono costantemente effettuare controlli. Chi soffre di questa malattia è, difatti, esposto ad un maggiore rischio di contrarre: malattie cardiache, ipertensione, diabete, depressione, artrite psoriatica e malattie infiammatorie croniche intestinali. Qualcosa di più, quindi, di un semplice manifestarsi a livello cutaneo.
Una malattia dalle cause misteriose
Le cause della psoriasi non sono ancora oggi completamente note, ma si pensa siano connesse ad un problema immunitario. Ciò che è noto è che i linfociti T, invece eliminare le sostanze esterne come e virus e batteri, nei casi di psoriasi attaccano per errore le cellule sane della pelle. Il corpo affetto da psoriasi si comporta così sulla superficie sana come se vi fosse in corso una ferita o un’infezione. È l’eccesso di attività delle cellule T ad attivare la risposta del sistema immunitario, provocando una dilatazione dei vasi sanguigni sulla pelle e incrementando la presenza dei globuli bianchi sulla sua superficie. Questo mutarsi del nostro sistema danno vita ad un circolo vizioso in cui sia le cellule della pelle che i linfociti T continuano ad essere prodotti dal nostro organismo.
Curarsi dalla Psoriasi
Le causa del malfunzionamento dei linfociti T non è ancora del tutto chiaro. Tuttavia, ciò non allontana la possibilità di arginare o estirpare il problema dalla radice. Diversi percorsi a misura di paziente possono essere intrapresi grazie all’aiuto esperto di uno specialista. Per il trattamento della psoriasi di tipo lieve si consigliano diversi tipi di creama base di Vitamina D, corticosteroidi, antralina o catrame di carbone. La casa farmaceutica Giuliani ad esempio, propone una linea di prodotti molto efficaci per la cura della psoriasi, ma a seconda della gravità della malattia il nostro specialista di fiducia può consigliare i rimedi più adeguati. La fototerapia, rappresenta un’altra valida opzione, da ritenersi in alcuni casi molto decisiva. Anche per questo trattamento è necessaria la presenza di un medico. L’esposizione regolare della pelle alla luce ultravioletta la aiuta a ritrovare quell’armonia perduta con la patologia. La luce, è, difatti, molto spesso un ottimo alleato contro la psoriasi. Per nostra fortuna siamo nati in uno dei paesi dove il sole di certo non manca. Oltre a questo, terapie sistemiche a base di acitretina, ciclosporia e mitrotexato possono essere decisivi.
Non solo cura ma prevenzione
Il giusto trattamento medico può essere determinante per una estinzione del problema. Tuttavia, esso è insufficiente se non accompagnato da un cambiamento radicale del nostro stile di vita. Stress, un largo consumo di alcolici e sigarette, alimentazione sbilanciata sono tra le maggiori cause della disarmonia rappresentata da questa patologia.
Levata di scudi da parte dell'amministrazione comunale contro la telefonata che la trasmissione radiofonica "Lo zoo di 105" ha fatto l'altro giorno in municipio, prendendo in giro la persona diversamente abile che ha risposto al telefono.
Uno dei personaggi della trasmissione, aveva infatti effettuato alcune chiamate in città, infarcite di parolacce e volgarità, per chiedere dei commenti sull'arcinota questione delle luminarie e alla fine si sono rivolti anche al centralino di Palazzo Sforza.
Sia il sindaco nel pomeriggio che l'assessore al personale Giardini in tarda serata, hanno espresso la loro solidarietà alla persona offesa e derisa, il primo bollando come "ingiusto, indegno e ingiustificato l’accanimento dei conduttori radiofonici".
"Fin dove ci si può spingere per fare ascolti? - si chiede il primo cittadino - Qual è il confine tra la satira, l’insulto e il bullismo? È davvero tutto concesso?" e bolla come vergognosa la telefonata della trasmissione "ai danni di un dipendente comunale diversamente abile, esponendolo al pubblico dileggio".
Quello che Ciarapica trova indegno, è l'accanimento dei conduttori che è sfociato successivamente, a causa di quelli che definisce "dei famosi leoni da tastiera", in pesanti insulti sulla pagina social della trasmissione nei confronti del "dipendente che svolge ogni giorno, dignitosamente, il suo lavoro".
"Dispiace - continua il primo cittadino - che mentre l’Amministrazione comunale si impegna a favorire l’abbattimento delle barriere fisiche e mentali nei confronti delle persone diversamente abili, c’è poi chi della disabilità se ne fa gioco [...] tutto questo proprio una settimana dopo la Giornata Internazionale della persona con disabilità!" e conclude con un ringraziamento a "tutti i dipendenti comunali che rivestono un importante ruolo e che sono una ricchezza per Civitanova Marche".
Usa toni più pacati invece l'assessore al personale Enrico Giardini che con una nota diffusa in tarda serata sulla pagina social del Comune, prende le difese di tutti i dipendenti, tra i quali sono presenti anche appartenenti alle "Categorie Protette" e definisce come decisamente fuori luogo e banali le considerazioni fatte nella telefonata che hanno additato il personale del Comune come nullafacente (parafrasando i volgari termini dei “signori” conduttori).
Anche l'assessore conclude con un ringraziamento a tutte le donne e gli uomini che ogni giorno lavorano per il bene dei cittadini e ricorda che "senza il lavoro silenzioso di tutte le persone che mandano avanti Civitanova Marche, non ci sarebbe più alcun servizio per nessun cittadino".
Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa a firma del Comitato per la Difesa dell'Ospedale Santa Lucia di Recanati.
"Assemblea pubblica giovedì sera, 14 dicembre, alle ore 21.15, nella sala Ircer, ex teatrino dell’Assunta di Recanati indetta dal comitato cittadino “Salviamo il punto di primo Intervento” sul tema “Ospedale Santa Lucia: il servizio di emergenza non si tocca! Senza un punto di primo intervento aumentano i bisogni sanitari insoddisfatti e la spesa sanitaria privata per singole famiglie”.
L’obiettivo è quello di tenere alta e viva fra la cittadinanza la volontà di portare avanti il progetto, contenuto nella petizione popolare sottoscritta da circa 4000 cittadini e più volte manifestata nelle numerose iniziative pubbliche che si sono svolte in questo ultimo anno, di salvare il servizio di emergenza dell’ospedale Santa Lucia.
La presenza di tanti vip della politica regionale e dirigenti Asur a Recanati, il 18 novembre scorso, in occasione dell’inaugurazione della nuova Dialisi e del nuovo mammografo non ci basta, Vogliamo far riacquistare al nosocomio cittadino almeno alcuni posti letto di tipo ospedaliero, oggi sostituiti dalle cure intermedie, che potrebbero servire ad alleviare il disagio di migliaia di utenti del territorio.
All’incontro parteciperanno Pierpaolo Morosini, Professore universitario e Dirigente medico ospedaliero in pensione ed ex direttore ZT8 dell’ASUR nel periodo 2007-2010, e Luciano Moretti, segretario regionale Cimo, sindacato dei medici. Introdurrà il portavoce del comitato Marco Buccetti, medico di medicina generale.
Noi chiediamo chiarezza sul progetto che ha in testa la Regione, certezze sul mantenimento del Punto di Primo Intervento, programmi concreti e non solo cose molto vaghe. L’ospedale di comunità è una sorta di inganno verso i cittadini perché si utilizza impropriamente il termine ospedale quando questo non lo è più".
Si è conclusa con grande successo all’ISTAO la I° edizione dell’“EcoForum Marche – l’economia circolare dei rifiuti”, un appuntamento unico a livello regionale ideato da Legambiente e dedicato al confronto tra rappresentanti dei comuni, gestori dei rifiuti e cittadini sul tema della raccolta differenziata, sulle sfide future della nostra regione e sulle buone pratiche di gestione dei rifiuti verso un modello di economia circolare delle Marche. Nel corso dell’evento, sono state anche presentate la XV edizione di “Comuni Ricicloni”, l’iniziativa di Legambiente che riconosce le migliori esperienze dei comuni marchigiani in tema di gestione dei rifiuti e in particolare sulla raccolta differenziata, e la IV edizione di “Ridurre si può nelle Marche”, il premio che intende valorizzare le migliori realtà del territorio per quanto riguarda la prevenzione promosso da Regione Marche, UPI Marche, Anci, Legambiente Marche, Utilitalia e Unioncamere Marche.
In base ai dati resi noti durante l’iniziativa, le Marche si dimostrano una regione virtuosa nella raccolta differenziata, superando il 65,41% di RD. In particolare, per quanto riguarda i dati provinciali, la provincia di Macerata si attesta al 74,33%, Pesaro-Urbino al 62,87%, Ancona al 66,37%, Ascoli Piceno al 60,58% e Fermo al 58,95%.
Nella sezione dedicata a “Comuni Ricicloni”, ad essere premiate sono state ben 135 amministrazioni che si sono contraddistinte per il raggiungimento dell’obiettivo di legge del 65% di raccolta differenziata. Tra queste, Macerata spicca come migliore esperienza tra i capoluoghi di provincia per i progressi raggiunti nella raccolta differenziata, che si attesta al 75,24%, ottenuti grazie all’impiego del “porta a porta” spinto, su tutto il territorio comunale. Tra i Comuni Ricicloni, in particolare, sono 4 le amministrazioni che si distinguono non solo per una buona raccolta differenziata, ma anche per la qualità delle attività di riciclo e delle politiche di prevenzione, ricevendo, così, il riconoscimento speciale di “Comuni Rifiuti Free”, ovvero quei comuni i cui cittadini hanno conferito nel contenitore del secco meno di 75 Kg all’anno di rifiuto non riciclabile tra cui Ripe San Ginesio con 70,5 Kg/anno/ab.
Per quanto riguarda il premio “Ridurre si può nelle Marche”, inoltre, sono state valorizzate ben 8 realtà territoriali che si sono contraddistinte per azioni di riduzione e prevenzione della produzione di rifiuti e dello spreco alimentare. Tra i premiati ha ricevuto il riconoscimento per la sezione generale anche il cosmari per il rpogetto “Fatti gli avanzi tuoi… tieni il resto”.
Il Direttore del Cosmari Giuseppe Giampaoli ha ringraziato le Amministrazioni comunali ed i cittadini che per primi continuano a credere e ad impegnarsi nella raccolta differenziata, continuando a migliorare sia nella percentuale che nella qualità e per questo li ringraziamo.
Sono stati premiati ben 47 comuni maceratesi che hanno ampiamente superato il limite del 65%. Il riconoscimento di Comune Riciclone è stato assegnato a Visso, Appignano, Esanatoglia, Montecassiano, Montelupone, Urbisaglia, Ripe San Ginesio, Belforte del Chienti, Pollenza, Camporotondo di Fiastrone, Monte San Giusto, Recanati, San Severino Marche, Montefano, Cingoli, Pievebovigliana, Potenza Picena, Corridonia, Castelraimondo, Petriolo, Colmurano, Macerata, Pioraco, Apiro, Morrovalle, San Ginesio, Caldarola, Serrapetrona, Treia, Montecosaro, Monte San Martino, Fiuminata, Tolentino, Civitanova Marche, Matelica, Mogliano, Penna San Giovanni, Gualdo, Fiordimonte, Sant’Angelo in Pontano, Cessapalombo, Camerino, Muccia, Sarnano, Porto Recanati, Gagliole. “Le Marche hanno tutte le carte in regola per giocare un ruolo da protagoniste nel panorama nazionale sul tema dei rifiuti, ma la strada da fare è ancora molta. - ha dichiarato Giorgio Zampetti, responsabile scientifico di Legambiente Nazionale -. Per applicare concretamente il modello di economia circolare occorre infatti fare un passo ulteriore, partendo da quelle che sono le esperienze di successo ed estendendole a tutto il territorio regionale. Le azioni da mettere in campo sono definite: raccolta differenziata domiciliare spinta, il passaggio da tassa a tariffazione puntuale, adeguamento dell’impiantistica a servizio del recupero di materia, politiche di prevenzione efficaci e il trattamento dell’organico mediante digestione anaerobica e successivo compostaggio.”
“Riteniamo fondamentale, infine,- ha concluso Francesca Pulcini, presidente di Legambiente Marche - il dialogo tra le A.T.A per arrivare ad una pianificazione integrata tra i diversi ambiti, e sviluppare una impiantistica a servizio dell’economia circolare che sia ponderata, sostenibile e commisurata alla produzione dei rifiuti marchigiani, condivisa tra più ambiti. Siamo convinti, infatti, che tutto questo rappresenti una straordinaria occasione per avviare cicli territoriali virtuosi e propositivi, un’opportunità reale dove può trovare spazio tutta la comunità marchigiana.”
Hanno partecipato all’evento: Giorgio Zampetti, Responsabile scientifico di Legambiente; Francesca Pulcini, Presidente di Legambiente Marche; Pietro Marcolini,Presidente ISTAO; Massimo Sbriscia, Dirigente P.F. qualità dell’aria, bonifiche, fonti energetiche e rifiuti della Regione Marche; Roberto Paoloni, sindaco di Belforte del Chienti; Giuseppe Giampaoli, Direttore Cosmari; Leonardo Collina, Amministratore Delegato PicenAmbiente; Massimo Centemero, Direttore CIC; Maria Maranò, Legambiente; Gianfranco Borgani, Legambiente Marche; Carlo Santulli, UNICAM; Matteo Terrani, Comune di Folignano; Davide Callegaro, Riciclia.
Un momento conviviale e di condivisione ma anche uno operativo e di lavoro insieme alla presidente della Camera dei Deputati, on. Laura Boldrini.
È la sintesi della giornata vissuta da una folta delegazione di camerti che hanno risposto presente all'invito della terza carica dello Stato. C'erano una rappresenanza di tutte le scuole camerti, delle associazioni, di Unicam e della vita cittadina in genere oltre, chiaramente, al sindaco Gianluca Pasqui, agli assessori Roberto Lucarelli e Antonella Nalli e al segretario comunale Angelo Montaruli. Il sindaco ha potuto prendere parte alla riunione del comitato legislativo avendo così l'occasione di sottoporre alcune importanti questioni riguardanti la città. Poi la giornata si è trasformata in un momento conviviale con l'intera delegazione camerte che è stata ricevuta nella Sala della Lupa di Palazzo Montecitorio.
“Quello che ho visto nelle vostre terre – ha dichiarato la presidente, on. Laura Boldrini – non lo dimenticherò mai, anche perché la vostra terra è anche la mia terra. Abbiamo fatto molto e sono consapevole che molto di più c'è ancora da fare. Siamo arrivati a fine legislatura, ma io, qualunque sarà il mio ruolo in futuro, continuerò a esservi vicini. Questa è la mia promessa”. Il sindaco Pasqui ha invece ringraziato per l'occasione concessa, ricordando che se davvero si vuole fare il bene dei Comuni terremotati bisogna entrare nello specifico delle singole realtà. Un tema questo approfondito più direttamente nel corso della riunione del comitato legislativo. “Ho chiesto di andare a rivedere il cratere sismico – ha detto Pasqui – Non è possibile che ogni Comune venga curato alla stessa maniera, che a più malati venga data la stessa medicina. Dobbiamo intervenire con decisione affinché il cratere venga rivisto, senza escludere nessuno, intervenire con le necessarie indicazioni in base alle necessità. Da questo bisogna partire per costruire gli interventi. Le differenze ci sono e le istituzioni le devono evidenziare affinché parta quella ricostruzione che oggi sembra ancora un miraggio”.
Un incontro cordiale e costruttivo, quello tenuto stamattina presso la sede della Presidenza della Regione a Palazzo Raffaello, tra il Governatore Ceriscioli e una nutrita rappresentanza della Federazione Ordini Ingegneri delle Marche.
Primo di una serie di appuntamenti in programma con i vertici delle istituzioni locali, la riunione è servita in primo luogo a presentare ufficialmente al Presidente della Regione il nuovo Consiglio Direttivo di Feding Marche, insediato lo scorso ottobre, che resterà in carica per il prossimo quadriennio.
Presenti all’incontro, oltre al Presidente della Federazione regionale e consigliere dell’Ordine di Fermo Ing. Massimo Conti, i presidenti degli ordini provinciali Ing. Romagnoli per Ancona, Ing. Fazi per Pesaro-Urbino, Ing. Paulini per Macerata, Ing. Babini per Ascoli Piceno, Ing. Tibaldi (nella doppia veste di Vice Presidente dell’Ordine di Macerata e di Funzionario Regionale), l’Ing. Dora de Mutiis e l’Ing. Mattioni rispettivamente Direttore e Segretario di Feding Marche. Il Presidente Ceriscioli era coadiuvato dall’Ing. Raniero de Angelis.
Dopo una breve introduzione del Presidente Conti sul ruolo della professione di Ingegnere, di particolare importanza perché svolge una funzione di supporto tecnico per il proprio territorio riguardo a temi fondamentali come la sicurezza, l'inquinamento, lo sfruttamento dell'energia, la pubblica e privata incolumità, la richiesta della Federazione è stata quella di poter esercitare a pieno titolo questi compiti anche nell’ambito delle scelte sociali e politiche che interessano la regione. Per questa ragione sono state poste al Governatore delle Marche alcune istanze, raccolte dalla base della compagine ordinistica, per affrontare la particolare fase post terremoto che sta attraversando la regione.
In primis è stato proposto di istituire un tavolo tecnico, che possa riunirsi con cadenza almeno mensile, composto dagli Uffici Speciali per la Ricostruzione della Regione e i rappresentanti della Rete delle Professioni Tecniche Regionale. Proposta accolta favorevolmente dal Presidente Ceriscioli, in un’ottica di confronto e sinergia continua tra tecnici che ben conoscono peculiarità e problemi del territorio, così da poter interagire al meglio sulla produzione normativa relativa alla ricostruzione.
Altro tema delicato è stato quello della Legge Sismica che prevede il passaggio di competenze dalle strutture del Genio Civile ai Comuni, introducendo l’autorizzazione sismica onerosa in luogo del semplice deposito con controllo a campione ad oggi vigente. Cambiamento che sta volgendo le sue mosse proprio contestualmente al sisma e che per Feding Marche potrebbe rappresentare un passo indietro nel mondo delle costruzioni, nella sicurezza pubblica e privata.
Il rischio paventato dai rappresentanti degli ingegneri marchigiani è che “il deposito delle opere strutturali” con relativa autorizzazione in capo ai comuni marchigiani, che adotteranno altrettante metodologie più o meno aderenti alla norma, possa creare situazioni caotiche per professionisti, imprese e un aggravio di costi e tempi per i cittadini. Il Presidente Ceriscioli, pur non condividendo le preoccupazioni dei tecnici su quest’ultimo tema, non ha escluso la possibilità di prevedere l’accorpamento di tali funzioni in ambiti territoriali più ampi come le Province o gli ATO.
Infine, l’ultima questione posta dalla Federazione Ordini Ingegneri Marche è stata il mancato coinvolgimento delle professioni tecniche al “Patto per lo sviluppo per le aree del sisma e per le Marche”, attivato il 22 novembre scorso. Una cabina di regia strategica nella quale sono state chiamate tutte le categorie economiche, imprenditoriali, sociali ed università, cui è stato chiesto di includere anche le categorie professionali, riconoscendone il ruolo strategico per la loro presenza all’interno delle istituzioni e quale parte integrante del sistema socio-economico regionale. Istanza, quest’ultima, fatta propria dal Governatore della Regione.
Si avvicina l’anno nuovo e, come ormai consolidata e piacevole tradizione, presso la BCC di Civitanova e Montecosaro è stato presentato il calendario 2018, frutto del progetto “Un Monumento per amico”, coordinato dall’Assessorato Servizi Educativi-Formativi del Comune di Civitanova, con la collaborazione dell’Archeoclub-Sez. Civitanova Marche e della Banca di Credito Cooperativo di Civitanova Marche e Montecosaro che fin dalla prima edizione ne ha sostenuto le spese di realizzazione.
“Un Monumento per amico” prevede dei lavori, ricerche e approfondimenti di personaggi, luoghi e monumenti storici di Civitanova effettuate durante l’anno scolastico dagli studenti delle scuole del territorio.
Nel corso della cerimonia sono stati consegnati alle Scuole del territorio i contributi con cui l’Istituto di credito civitanovese sosterrà l’iniziativa anche per l’anno scolastico in corso e che interessa gli Istituti scolastici R. Elena, U. Bassi, Tacito, S. Agostino, “L. Da Vinci”, “V. Bonifazi”, F. Corridoni, l‘Ipsia e il Liceo Scienze umane “Stella Maris”.
“La cultura è la più grande forma di libertà – ha detto il DG Moreschi – sappiate che il vostro percorso scolastico è prezioso e fondamentale per rendervi definitivamente liberi ed avere la consapevolezza di decidere, capire e valutare se quello che vi vien raccontate è una fake news oppure”.
“Un monumento per amico è una delle iniziative culturali di eccellenza della nostra città – ha detto l’Assessore ai Servizi Educativi-Formativi Barbara Capponi - ed è per questo che abbiamo proposto agli organizzatori alcune idee per continuare con rinnovato slancio questa iniziativa così importante per i nostri giovani”.
Anna Vecchiarelli, presidente dell’Archeoclub-Sez. di Civitanova, ha evidenziato che il calendario rappresenta una “vera e propria bibliografia di Civitanova, della sua storia, dei monumenti più importanti e dei personaggi che ne hanno scritto pagine fondamentali”. Alla prof.ssa Vecchiarelli ha fatto eco il prof. Stefano Papetti, direttore della Pinacoteca di Ascoli Piceno e voce di eccellenza di “Un monumento per amico”.
Di seguito i monumenti, i mestieri ed i personaggi approfonditi nel calendario 2018: il mestiere dell’ebanista, quello della doratura, Manuela Cerolini, Milo Manara, Romolo Marcellini, Pietro Zampetti, la chiesa di San Savino, la chiesa di San Marco, la chiesa della Beata Vergine del Buon Consiglio, la Villa giardino Buonaccorsi e l’ “Arco sul mare”.