Tre le vincite della Lotteria Italia nelle Marche: un premio da 50 mila euro per il biglietto I 324044 venduto a Jesi (Ancona) e due da 20 mila euro per biglietti venduti a Macerata e a Sant'Elpidio a Mare.
Lieve crescita per la Lotteria Italia nelle Marche, dove i biglietti venduti sono stati 218.190, lo 0,3% in più sulla precedente edizione. Secondo l'agenzia Agipronews va alla provincia di Ancona il primato di tagliandi staccati, circa 79 mila, in calo però del 9,6% spetto allo scorso anno.
Segue per vendite assolute Pesaro Urbino con 43mila (-8,2%), oltre 39 mila tagliandi a Macerata (+12,2%), superano i 29mila a Fermo (+2,7%), Ascoli chiude per tagliandi staccati in assoluto, 27 mila, ma registra la crescita maggiore con un +40,5%. (ANSA)
“L’amministrazione brancola nel buio ed insieme alla politica sembrano concordi nell’abbandonare il personale operativo dei vigili del fuoco ed i residenti delle zone colpite dal sisma”. Questo l’incipit di una nota unitaria inviata dalla Cgil-Cisl-Uil dei vigili del fuoco in merito al servizio mensa e alla riduzione del personale nelle zone terremotate.
“In modo unilaterale - continua la nota - tolgono il diritto alla mensa ai lavoratori vigili del fuoco che giornalmente 24 ore su 24 portano soccorso alla popolazione, obbligando gli stessi ad usufruire di un catering veicolato di scarsissima qualità e certamente non idoneo per chi svolge turni e particolari funzioni su12 ore continuative. Oltretutto riducono in modo drastico il personale preposto al servizio di assistenza alla popolazione maceratese ed ascolana colpita dal sisma; ciò comporterà l’impossibilità di dare risposte efficaci alla popolazione da parte dei VV.F e con ogni probabilità sarà propedeutica alla chiusura del presidio di Camerino dislocato attualmente in zona Le Mosse, così come la chiusura dell'operatività di soccorso notturna del distaccamento di Visso, Amandola e del presidio di Arquata del Tronto. Da una parte istituiscono, giustamente, due nuovi Distaccamenti permanenti con tanto di decreto nei Comuni di Visso e Amandola dall’altra non assegnano o meglio tolgono personale per poterli mantenere aperti”.
“I vigili del fuoco - conclude - senza un contratto rinnovato, senza la definizione del riordino delle carriere, con mezzi obsoleti, senza più la mensa di servizio, senza personale per garantire assistenza adeguata alla popolazione terremotata delle Marche, si domandano: volete cancellare il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco?”.
Oggi le Guide Professioniste AIGAE (Associazione Italiana Guide Ambientali Escursionistiche) del Camoscio dei Sibillini Trekking, il Biologo Simone Gatto, e di Forestalp Tour Operator, nonostante le difficoltà del sisma e nonostante l'assenza di neve, hanno portato oltre 40 persone a passeggiare nei fantastici Prati di Ragnolo.
"Grazie a tutti! Affidetevi sempre ai professionisti, le Guide Ambientali Escursionistiche abilitate secondo la Legge della Regione Marche e iscritte a AIGAE" dice il dottor Gatto "garanzia di sicurezza e serietà professionale, oltre che di elevata preparazione culturale".
Altre tredici famiglie terremotate settempedane si sono viste consegnare dal sindaco di San Severino Marche, Rosa Piermattei, le chiavi di altrettante Sae realizzate dal Consorzio stabile Arcale di Firenze per conto del Dipartimento della Protezione Civile della Regione Marche nel villaggio “Campagnano”, nel rione di San Michele.
“Una piccola festa dopo l’inaugurazione del villaggio del 20 dicembre scorso” – ha sottolineato il primo cittadino settempedano che ha preso parte alla breve ma intensa cerimonia con indosso una giacca dei volontari del gruppo comunale di Protezione Civile presenti alla consegna delle chiavi insieme al coordinatore Dino Marinelli. I volontari hanno accompagnato le famiglie assegnatarie delle strutture abitative in emergenza fino alla porta della nuova casa dove è stato fatto trovare loroanche un pacco dono con un panettone, una bottiglia di spumante, altri generi alimentari e di prima necessità. Un saluto di benvenuto che è stato particolarmente accolto da chi, dopo le scosse di terremoto dell’ottobre del 2016, si è trovato senza più un tetto.
“Contiamo di ultimare la consegna di tutte le 103 casette entro la prossima settimana – ha anche detto il sindaco Piermattei che si è scusata personalmente per eventuali disagi con i nuovi ospiti del villaggio terremotati – Avremo potuto assegnare le ultime strutture rimaste anche oggi ma ci è sembrato troppo rischioso visto che si sta completando la viabilità e abbiamo uomini e mezzi all’opera nel cantiere”. Nell’ultima delle tre aree del villaggio “Campagnano”, infatti, si procederà a breve all’asfaltatura dei piazzali e dei vialetti interni e alla predisposizione dei parcheggi, che verranno assegnati a ciascuna famiglia, oltre che della segnaletica.
“Avrei preferito non aver avuto bisogno delle casette ma nell’emergenza che ci siamo trovati a vivere queste strutture sono importanti per tante persone. Speriamo di ripartire presto e speriamo che la ricostruzione sia veloce. Ad oggi, purtroppo, sono stati presentati complessivamente solo 157 progetti per il recupero di edifici classificati come B, C ed E con scheda Aedes. Di questi progetti, che sono un nulla, ne sono stati finanziati solo 10. L’ufficio Sisma del nostro Comune ha dichiarato inagibili, con danni più o meno gravi, ben 1.200 immobili e quindi la strada che abbiamo davanti è ancora molto lunga. Per noi comunque la priorità erano lecasette e siamo giunti alla loro consegna. Poi ci siamo dati come priorità quella della scuola provvisoria e la ricostruzione dell’Istituto tecnico “Divini”. Dopopenseremo al resto ma la città ripartirà solo quando decollerà la ricostruzione degli edifici. Come amministratori ce la stiamo mettendo tutta e cerchiamo di essere sempre presenti. Non è solo il sindaco che si sta impegnando ma è tutta l'Amministrazione e questo lo posso assicurare – ha proseguito il primo cittadino, aggiungendo subito dopo – Lavoriamo tutti come singoli componenti di una squadra che è unita e coesa e lo facciamo per la nostra città. San Severino Marche è una città che noi tutti amiamo. Io ho solo fretta di far ricostruire le case ai miei concittadini”.
Alla cerimonia di consegna delle chiavi erano presenti anche Riccardo Bertelli, responsabile del cantiere del consorzio Arcale nel villaggio terremotati “Campagnano”, e Giancarlo Ciabocco, titolari dell’impresa edile di San Ginesio che si è occupato dell’urbanizzazione dell’area. Insieme al sindaco di San Severino Marche, Rosa Piermattei, sono intervenuti alla consegna delle chiavi delle Sae anche il presidente del Consiglio comunale, Sandro Granata, gli assessori Tarcisio Antognozzi, Sara Bianchi, Vanna Bianconi, i consiglieri comunali Francesco Fattobene, Jacopo Orlandani e Michela Pezzanesi.
Il deserto dei Tartari. Così si presentava stamattina il centro storico di Macerata, malgrado la giornata festiva e i negozi aperti per l'avvio dei saldi.
Pochissime le persone in giro per la città, complice probabilmente anche l'inspegabile chiusura del parcheggio di Rampa Zara. Diverse macchine, infatti, sono arrivate fino all'ingresso della ztl per poter parcheggiare nella struttura di Rampa Zara che, però, risulta chiusa e, così, sono ripartiti per altri lidi.
Una situazione, inevitabilmente destinata a scatenare ulteriori polemiche sulla bontà della scelta di blindare il centro storico alle auto, aggravando il quadro con una assurda chiusura di quello che risulta essere il parcheggio più vicino al centro.
Dopo aver riportato quanto aveva scritto sui social un paio di mesi fa (qui), siamo riusciti ad incontrare la trans che aveva pubblicato la denuncia, per entrare più nel dettaglio delle sue dichiarazioni. Residente in Italia dal 2006, la 35enne brasiliana ci accoglie nel suo appartamento, all'ultimo piano di un anonimo palazzone in un paese vicino Civitanova ed inizia a parlarci del mondo della prostituzione locale e di tutto quello che gira intorno.
"La maggior parte delle trans che lavorano, non ha documenti - inizia così il suo racconto - e quindi sono facilmente sfruttabili. Non avendo possibilità di prendere una casa in affitto, sono costrette ad andare in case di sfruttatori presenti in tutta Italia". Ci confida che sul suo cellulare le arrivano quotidianamente messaggi di appartamenti in affitto da tutta Italia, del tipo: "affitto di una stanza, 400 euro a settimana" a Bolzano, Brescia, Bari, Taranto, Bassano del Grappa.
"Quello per cui mi batto da anni - continua - è la regolamentazione della prostituzione, anche se mi rendo conto che è una cosa impossibile, oppure che si effettuino dei controlli sanitari, perché girano tante trans malate di hiv, che devono fare di tutto, anche a basso prezzo, perché hanno un affitto da pagare e anche noi che lavoriamo con le precauzioni, riceviamo clienti potenzialmente malati, dopo che sono stati da queste". Ad un certo punto si reca nell'altra stanza e si presenta con dei fogli in mano, che ci mostra con soddisfazione. Sono le sue ultime analisi, molto recenti, dove si certifica il perfetto stato di salute ma ci dice che purtroppo non sono tutte così, dato che a Civitanova, ci sono almeno tre trans malate e che lavorano senza protezioni e che fanno anche i video delle loro prestazioni.
Quando le chiediamo come sia possibile una cosa del genere, risponde che ai clienti piace farlo senza preservativo, senza immaginare nemmeno quello a cui vanno incontro, pensano che non possa accadere niente, nonostante tutte le campagne che sono state fatte in questi anni. "Su dieci potenziali clienti - denuncia la trans - nove sono quelli che vogliono farlo senza precauzioni e non sono nemmeno minimamente preoccupati e quando mi chiamano e dico che non faccio nulla senza preservativo, spesso mi chiudono addirittura il telefono in faccia". Ad un certo punto prende dal tavolo uno dei suoi due cellulari e ci fa leggere il messaggio ricevuto un paio di giorni prima. L'ha scritto un ragazzo di soli 20 anni, il quale chiede insistentemente di incontrarla e di farlo senza condom, ricevendo un netto rifiuto da lei, senza rendersi conto che appena troverà quella disposta a farlo, rischierà probabilmente di rovinarsi per sempre la vita.
Ci confida che quella di prostituirsi non è stata una scelta ma una necessità. In Brasile ha studiato moda ed è venuta in Italia con l'intento di crescere professionalmente, tanto che sta frequentando un corso di visual merchandising a Milano. "Ho lavorato per anni per i "papponi" - ci dice - non avendo documenti e parlando poco italiano, sono stata costretta. Ho visto e vissuto cose bruttissime in questo giro della prostituzione, che è un grandissimo business e prende sempre più forza. Mi batto da anni per la regolamentazione della prostituzione, affinché sia le escort che i clienti siano tutelati".
Ci racconta di trans brasiliane che pagano circa 12 mila euro per venire in Italia a prostituirsi ed arrivando quì, sono costrette a lavorare per strada e in appartamento a prezzi stracciati e senza l'uso del preservativo, solo per poter saldare il debito con il protettore. In Italia il numero di trans malate di Hiv è impressionante e non avendo documenti, hanno paura a recarsi negli ospedali per farsi controllare.
Tra qualche settimana ci sarà l'ultima udienza di un processo che la vede vittima, insieme ad altre due amiche, di sfruttamento, maltrattamenti e violenze, subite a Civitanova ad opera di un argentino che, tra le altre cose, ha causato un doppio aborto ad una delle sue amiche. Ci racconta inoltre che una sua precedente denuncia, ha portato al sequestro di alcune abitazioni tempo fa ma che di recente, hanno avuto stranamente delle difficoltà nello sporgerne una nei riguardi di una imprenditrice civitanovese. A tal riguardo ci fa ascoltare un messaggio audio in cui questa signora, che possiede ben 6 appartamenti affittati in nero a prostitute e transessuali, chiede 400 euro a settimana per uno in periferia e 450, sempre per lo stesso periodo, per uno in centro, fornendo senza problemi il codice fiscale ed il numero della propria Postepay dove effettuare la ricarica.
Per concludere, ci dice che lei e due amiche, si sono presentate a sporgere denuncia con tanto di registrazioni audio, video e messaggi di questa imprenditrice ma una volta le è stato detto di tornare perché mancava l'incaricato, un'altra volta un problema diverso, ma anche che per fare denunce di questo genere, bisogna essere state vittime e quì si arrabbia un po' e ci dice: "allora se vedo uno che uccide una persona, non posso fare la denuncia?". Alla fine dice che hanno desistito ma che riproveranno tra qualche tempo, decise a fare la loro parte contro questo fenomeno che ha raggiunto dimensioni incredibili ovunque ma in particolare a Civitanova e prima di salutarci, c'è anche il tempo di una battuta: "Civitanova è la regina della prostituzione ed è anche per questo che hanno messo le palme a forma di fallo, non è un caso".
“Oramai i terremoti sono un ricordo lontano. Sì, per gli italiani già il giorno prima è un ricordo lontano - dichiara il Comitato Nazionale Scuole Sicure in una nota stampa - Le scuole sicure e la salvaguardia dell'incolumità dei nostri bambini e giovani non deve essere un ricordo lontano, ma un futuro da fare. Alacremente e speditamente”.
“Oggi è di moda - continua la nota - basta accendere la tv o leggere un giornale. Promettere sì perché le votazioni sono vicine e si promettono mari e monti. Ci auguriamo, nel contempo, che chiunque entrerà in parlamento a rappresentarci, sia al governo che come opposizione, porti sui tavoli che contano una normativa certa e chiara sulle scuole, sulla loro sicurezza sia nei piani di emergenza che nei connotati edili.
“Sogniamo poli scolastici - conclude - innovativi sicuri e ecosostenibili in tutto il territorio. Questo vogliamo, noi genitori, insegnanti, personale non docente e comunità intera”.
Gli studenti della sezione meccanica, elettronica e automazione dell’Istituto professionale di Stato per l’industria e l’Artigianato “Renzo Frau” di San Ginesio inizieranno il 2018 con un laboratorio rinnovato e dotato di nuove apparecchiature all’avanguardia grazie alla donazione della Fondazione Michelin Sviluppo Italia avvenuta per il tramite della Confederazione Nazionale Misericordie.
Alcuni tecnici della Michelin, insieme al direttore della Fondazione, Massimo Mereta, hanno consegnato personalmente le prime macchine a controllo numerico nelle sede di Passo San Ginesio, garantendo alla scuola dotazioni di eccellenza per la formazione di personale qualificato per le PMI del territorio a forte vocazione meccanica e che operano nel mercato nazionale e internazionale.
Questa consegna è la prima tranche di una donazione di macchinari per un ammontare totale di 200 mila euro, che si concluderà entro poche settimane e che ha l’obiettivo di valorizzare il territorio soprattutto dopo gli eventi sismici. Verrà restituita così definitivamente a studenti e docenti la possibilità di riprendere, al massimo del potenziale, le attività pratiche di laboratorio che avevano subito un drammatico stop dopo il terremoto del 30 ottobre scorso, quando la vecchia sede dell’Ipsia Frau era stata evacuata per i danni riportati e i macchinari del laboratorio Fano così andati persi. Profonda gratitudine è stata dimostrata dall’intera Amministrazione comunale e dal Preside dell’IPSIA Frau, Nazzareno Miele.
Verrà votata lunedì 8 gennaio in Consiglio comunale la proposta di adesione all’Associazione temporanea di Scopo (Ats) per la realizzazione della Via Lauretana di cui Macerata è una delle tappe. Il progetto finanziato in due stralci rientra nel piano strategico di promozione turistica promosso dalla Regione Marche del valore complessivo di 4,1 milioni di euro.
“I cammini lauretani rappresentano un asset strategico per lo sviluppo del Distretto turistico della Marca Maceratese che guarda al turismo sostenibile - afferma Stefania Monteverde assessore alla cultura e al turismo del Comune di Macerata, coordinatrice della Rete della Marca Maceratese - Stiamo realizzando reti virtuose tra comuni e imprese, vere infrastrutture per lo sviluppo a base culturale e turistico dei nostri territori. Sono scelte per dare opportunità di lavoro e di impresa soprattutto ai giovani”.
L’associazione vede capofila il comune di Loreto e come ente responsabile dell’azione di recupero del tracciato il Comune di Tolentino. Il Comune di Macerata, già membro dell’associazione “Via Lauretana” costituita nel 2008, sarà con Recanati e Camerino componente della cabina di regia. Gli altri comuni aderenti sono Serravalle del Chienti, Muccia, Valfornace, Visso, Caldarola, Camporotondo di Fiastrone, Cessapalombo, Pievetorina, Serrapetrona, San Ginesio, Treia, San Severino Marche, Belforte del Chienti, Tolentino, Appignano, Pollenza, Sefro, Montecassiano, Montelupone.
In particolare ognuno dei due stralci del progetto si articolerà in due fasi. La prima comprenderà il recupero del tracciato per un valore di 900mila euro (primo stralcio) e 2,4milioni (secondo stralcio) con opere di messa in sicurezza, riqualificazione del tracciato, segnaletica, arredo di servizio della cinquecentesca Strada regia postale. La seconda fase sarà volta alla promozione e animazione territoriale e prevede investimenti per 200mila euro nel primo stralcio e per 600mila nel secondo.
Fondi mirati che rientrano nel più ampio piano del Ministero per la promozione del turismo sostenibile. In questo Macerata in quanto tappa della via Lauretana è già presente nell’Atlante Ufficiale dei Cammini d'Italia realizzato dal Mibact e guarda in prospettiva al 2019, Anno del Turismo Lento.
Un’adesione che, se approvata dal Consiglio comunale, seguirà ad un altro importante passo raggiunto proprio la settimana scorsa, quello della costituzione del Distretto Turistico della Marca Maceratese - MaMa per il rilancio del territorio colpito dal sisma tramite la riscoperta del patrimonio artistico, storico e ambientale, a cui hanno aderito 34 Comuni e che ha visto la collaborazione tra Confindustria Macerata per la rete delle imprese e il Comune di Macerata per il coordinamento dei comuni.
A Macerata il tracciato della Via Lauretana incrocia il percorso di Macerata Cammina nel Verde, l’anello urbano pedonale e ciclabile in via di realizzazione.
Si è svolta questa mattina al Palazzo della Provincia in corso della Repubblica a Macerata la conferenza stampa sulla realizzazione di due rotatorie all'intersezione tra la strada provinciale 78/bis "Montecosaro scalo-Montegranaro" e la strada statale 77 Civitanova-Foligno, in uscita e in entrata a Montecosaro carreggiata est.
All'incontro sono intervenuti il presidente della Provincia di Macerata Antonio Pettinari, il responsabile del servizio amministrativo dott. Piercarlo Bugari e il progettista dell'ufficio tecnico Ing. Matteo Giaccaglia.
"Nel mese di dicembre 2017 sono stati approvati 24 progetti, previsiti nel bilancio approvato ad ottobre, per interventi di sistemazione e messa in sicurezza della strada e interventi nelle scuole - ha dichiarato Pettinari - Progetti interamente realizzati dall'ufficio tecnico della Provincia, senza affidare incarichi ad esterni. Sono interventi esclusivamente finanziati con risorse dell'amministrazione senza minimamente intaccare i fondi devoluti al territorio per l'emergenza terremoto. Il Patto di Stabilità aveva bloccato queste risorse e ci impediva di proseguire. Fortunatamente la nuova ordinanza ha sbloccato la situazione e ci è stato possibile approvare questi 24 progetti in tempi ristretti per una spesa totale di 5 milioni e 300 mila euro".
"Dopo l'apertura della superstrada fino a Foligno - ha continuato il presidente della Provincia - il traffico si è intensificato di parecchio, soprattutto negli svincoli verso il mare nel cuore del distretto calzaturiero. Avevamo già provveduto con delle rotatorie provvisorie ma finalmente possiamo intervenire con delle opere stradali più adeguate per migliorare la viabilità. Il 27 dicembre scorso abbiamo approvato il progetto e già il giorno dopo sono iniziate le gare di appalto. Le rotatorie da realizzare sono due. La prima al Ponte dell'Annunziata (lo svincolo in uscita direzione Casette d'Ete che conta un flusso del traffico di 30mila veicoli al giorno di media), che prevede un investimento di 750 mila euro in quanto servono anche lavori di allargamento delle corsie. La seconda sullo svincolo in entrata della SS77 che conta una media di 20mila auto al giorno e prevede una spesa di 150 mila euro".
"Sono molto contento - conclude Pettinari - di aver finalmente potuto attuare questo progetto. Non bisogna mollare mai, c'è sempre un modo per raggiungere gli obiettivi".
Domani sabato 6 gennaio il sindaco di San Severino Marche, Rosa Piermattei, consegnerà altre tredici strutture abitative in emergenza nel villaggio terremotati “Campagnano”, nel rione di San Michele. La cerimonia è in programma a partire dalle ore 15. Il 20 dicembre scorso era stata avviata la consegna delle prime Sae nello stesso villaggio che si trova all’ingresso della città sulla provinciale per Tolentino.
Un po' di storia. Si chiama Campagnano come il toponimo della zona dove il Comune di San Severino Marche ha realizzato le aree destinate ad ospitare le soluzioni abitative in emergenza che, complessivamente, accoglieranno in città 103 famiglie terremotate. Il villaggio, già inaugurato dal sindaco, Rosa Piermattei, dal capo del Dipartimento nazionale della Protezione Civile, Angelo Borrelli, dal governatore delle Marche e vice commissario alla Ricostruzione, Luca Ceriscioli, dall’assessore regionale alla Protezione Civile, Angelo Sciapichetti, e da altre autorità, sorge su tre aree attigue.
A raccontare la storia di questo luogo è lo scrittore e ricercatore settempedano Raoul Paciaroni nella pubblicazione “S. Angelo del Vagliolo. Storia di una chiesa e di un toponimo” edita, nel 1993, dal Comitato Rione Uvaiolo e stampata dalla tipolitografia “C. Bellabarba” di San Severino Marche. “La parte più settentrionale dell’Uvaiolo arrivava fin quasi a lambire il fiume Potenza nella zona che va dalla chiesa di San Michele fino al cimitero omonimo e oltre – si legge a pagina 35 della pubblicazione – Questa zona allora si denominava Campagnano”. Altri documenti assegnano a quest’area lo stesso toponimo, sempre secondo le ricerche dello storico settempedano Raoul Paciaroni“.
Il 20 agosto 1521 Pierlorenzo di M° Andrea di M° Alessandro vendeva ad Angelo di Domenico un pezzo di terra vignata situata in contrata Valgioli sive Campangnani per il prezzo di 22 fiorini e mezzo. Il 3 ottobre 1543 Anton Giacomo Franchi cedeva in enfiteusi a Ciccone di Iacopo Scomborati una possessione vignata, alberata e cannetata posta in contrata Campagnani sive Vaglioli”. Lo specifico riferimento risulterebbe poi anche da altri rogiti: il 15 gennaio 1547 M° Battista di Cristoforo, milanese abitante a San Severino, cedeva a Sante di Battista Abbati uno staio e mezzo di terra cannata in contrata S. Michaelis seu Campagnani per la somma di 12 fiorini.
"E' un errore sanzionare allo stesso modo chi commercializza sacchetti non conformi e chi non fa pagare il sacchetto al consumatore. Il primo comportamento, ai fini della tutela ambientale, è molto più grave e merita sanzioni più pesanti rispetto a chi non registra sullo scontrino il costo del bio shopper". Così Gabriele Di Ferdinando, responsabile Turismo Commercio e Agroalimentare Cna Marche, che ricorda l'emendamento proposto dall'associazione per alleggerire la sanzione. L'obbligo di pagare i sacchetti per la frutta e la verdura è "un nuovo balzello, pur modesto, che graverà sui consumatori e complicherà la vita alle imprese del settore".
"Giusto aumentare la consapevolezza dei cittadini sugli impatti della plastica sull'ambiente. Ma non si possono scaricare sempre i costi su consumatori e imprese. Anche perché ci concentriamo sui micro sacchetti e conviviamo allegramente con milioni di bottiglie di plastica difficili da smaltire senza che nessuno faccia o dica qualcosa per risolvere il problema".
Fonte Ansa
Dal 15 gennaio e sino al termine dei lavori sono previste modifiche alla viabilita' in via Anselmini, Dalmazia, Cupa Madonna di Varano, Biagetti, Peruzzi, Ceccaroni, Benedettucci e Paolina Leopardi.
L'ordinanza si è resa necessaria per consentire ad Astea i lavori per l'interconnessione dei serbatoi Eko-Sant’Agostino Basso e spostamento condotta di adduzione serbatoio Sant’Agostino basso.
La durata dell'intervento è di circa 150 giorni e le modifiche alla viabilita' nelle vie interessate saranno apportate di volta in volta secondo l'avanzamento dei lavori.
Nello specifico l'ordinanza prevede la rimozione per tutti gli autoveicoli nelle vie Anselmini, Dalmazia e Cupa Madonna di Varano. Il provvedimento sarà reso noto con apposita segnaletica posta almeno 48 ore prima. Prevista l'istituzione del senso unico alternato nelle vie Anselmini, Dalmazia e Cupa Madonna di Varano, la chiusura al traffico con preavviso nelle vie confluenti alle intersezioni tra via Dalmazia e le vie Benedettucci, Peruzzi e Biagetti, alle intersezioni tra via Cupa Madonna di Varano e le vie Anselmini, Ceccaroni e Paolina Leopardi e ultimo tratto di via Anselmini, con preavvisi per gli utilizzatori dei garages.
Durante l’esecuzione dei lavori è comunque garantito il transito in sicurezza ai pedoni. Le auto in difetto saranno rimosse con carroattrezzi a spese dei proprietari.
Il 30 novembre è stata chiusa al traffico la strada Ponti-Canepina in località Piegusciano di Camerino per smottamento della sede stradale lungo il tratto di realizzazione dell’area SAE. La strada era stata riaperta appena un paio di mesi prima, una volta ultimati i lavori di uno dei ponti lesionati dal terremoto del 26 ottobre 2016.
Immediata la protesta degli abitanti della zona, anche perché questa nuova chiusura sarebbe più imputabile ad un errore umano che ad eventi atmosferici eccezionali.
L’interruzione si registra proprio nei pressi di Piegusciano, nel tratto in cui si stanno effettuando i lavori per la realizzazione dell’area in cui dovrebbero essere posizionate le SAE che - stando a quanto riportato nel cronoprogramma del Consorzio Stabile Arcale - il 13/11/2017 sarebbero dovute essere consegnate comprensive di strutture, impianti, finiture e arredi.
Sta di fatto che, a quasi due mesi dalla consegna stimata, il cantiere è bloccato e da quel 30 novembre gli abitanti della zona transitano all’interno di esso in una sorta di bypass pieno di buche e fango.
Se anche la viabilità è in qualche modo garantita, pur tra mille difficoltà, il pensiero va a quelle famiglie che sono in attesa di vedersi consegnata la ‘soluzione abitativa di emergenza’ e che di questo passo avranno ancora parecchio da aspettare.
Meno incidenti mortali (23; -11), persone decedute (27; -10) e infrazioni (62.775; -1.547) sulle strade marchigiane nel 2017 rispetto all’anno precedente. I dati emergono dalle statistiche del Compartimento di Polizia stradale il cui servizio di polizia giudiziaria ha arrestato 14 persone (+6) e ne ha denunciate 302 (-393).
Intensificata, in particolare, la presenza e le scorte sui territori del 'cratere' sismico e la copertura dell'asse autostradale. In aumento i controlli con etilometro (+6.087), i ritiri di patente (1.513; +47) e i punti decurtati (+8.300). Si sono verificati 3.177 incidenti stradali (-111) con 2.142 feriti (+83).
In aumento infrazioni per uso del telefono (2.087; +610), mancato uso di cinture di sicurezza (+827) e guida in stato d'ebbrezza (+91). In calo le multe per eccesso di velocità (978; -347).
Tra le indagini complesse seguite nel 2017 dalla Stradale quella per il crollo del cavalcavia a Camerano (Ancona) costato la vita ai coniugi di Spinetoli (Ascoli Piceno) Emidio Diomede e Antonella Viviani. (Ansa)
"La firma del decreto di istituzione del nuovo Distretto Turistico della Marca Maceratese ci riempie di soddisfazione dopo che, in tempi rapidissimi, la Regione Marche ha svolto tutto l'iter necessario per consentire che la documentazione pervenisse sul tavolo del Ministro Franceschini in tempi utili per l'istituzione entro il termine del 31 dicembre 2017 fissato dalla legge n.106 del 2011".
Così l'assessore regionale a Turismo e Cultura Moreno Pieroni: "Si tratta di un risultato importante - afferma - fortemente voluto dalla Regione, che non solo vuole valorizzare e rilanciare quei Comuni colpiti e tenere alta l'attenzione su quei territori, ma che dimostra che quando la concentrazione e la condivisione degli obiettivi tra enti locali, istituzioni e associazioni funzionano bene, le risposte positive arrivano in breve tempo".
L'istituzione del distretto turistico Marca Maceratese è dunque "un traguardo che arriva dopo l'istituzione di altri 7 distretti nelle Marche e va a completare un quadro omogeneo delle realtà territoriali nella regione: Distretto turistico dell'Appennino Umbro Marchigiano; Distretto turistico Marche Sud; Distretto turistico Marche Picene; Distretto turistico Riviera del Conero e Colli dell'Infinito; Distretto turistico del Fermano; Distretto turistico Marca Pesarese; Distretto turistico Il Piceno.
Sarà uno strumento - conclude - che consentirà la creazione di nuove e preziose opportunità per la competitività delle imprese". (Ansa)
Domani nell'area le Piane di Pieve Torina verrà consegnata la penultima tranche di 20 casette mentre l'ultima consegna, 27 Sae per arrivare a 208 in totale, è prevista per il 15 gennaio. Procede nel paesino colpito dal sisma il completamento delle soluzioni abitative d'emergenza.
Lunedì, invece, toccherà a bambini e ragazzi entrare nella nuova scuola, destinata a circa 100 alunni di elementari e medie. L'edificio è stato realizzato grazie a donazioni di Succisa Virescit, Enel Cuore, Auser, famiglia Bezos e del Comune. "E' stata costruita in quattro mesi - ricorda il sindaco Alessandro Gentilucci - è un ovvio motivo d'orgoglio".
Offrirà "un percorso innovativo, con aule dotate di lim e arredi colorati e particolari, tapparelle elettriche che mantengono la temperatura costante". Per Pieve Torina si apre così "un bel 2018. La nostra politica prioritaria - conclude Gentilucci - è dare un tetto degno di questo nome ai ragazzi che vanno a scuola e far rientrare le famiglie in paese". (Ansa)
Firmato oggi un decreto della Regione Marche con cui, per un valore di quasi 56 milioni di euro (Iva e altri oneri compresi), si accerta il fabbisogno di 364 unità immobiliari espresso dai Comuni, da assegnare alle famiglie terremotate in sostituzione di Cas e sistemazione in albergo. I sindaci hanno abbinato i nuclei familiari ai singoli immobili sulla base di graduatorie già approvate. L'acquisto delle abitazioni è previsto dall'articolo 14 del Dl n. 8 del 2017 per valorizzare risorse pubbliche, trasformandole in patrimonio immobiliare per alloggiare in modo sicuro i cittadini colpiti dal sisma per il periodo dell'emergenza.Il provvedimento della Regione è in attesa della prevista autorizzazione di spesa a carico della gestione emergenziale da parte del Dipartimento di Protezione civile nazionale.
In relazione alle richieste dei Comuni, si prevede un' ulteriore apertura dei termini per consentire l'eventuale ulteriore assegnazione delle unità immobiliari ancora disponibili ai soggetti aventi diritto. (Ansa)
“Abitiamo giù al mare da un anno. Ogni giorno partiamo con l’autobus alle 6.30 del mattino per venire a scuola e torniamo giù in albergo verso le quattro del pomeriggio. Sono un po’ stanco. Alcuni hanno preferito cambiare scuola ed iscriversi giù, nella costa. Ma io voglio la mia scuola!". Così la pensa uno dei tanti ragazzi di Muccia terremotato che crede e spera nella buona riuscita della nuova iniziativa lanciata dal comune di Muccia su Eppela, la piattaforma di crowdfunding, per l'acquisto di un nuovo scuolabus.
I ragazzi del paese dell’alto maceratese attendono con ansia di poter tornare, se non ancora nelle proprie case, sicuramente nella loro terra. La scuola è il centro nevralgico delle loro attività, il fulcro attorno al quale ruotano le loro giornate, luogo cardine per l’educazione, la socializzazione e la crescita. Risollevarsi dopo il sisma, col quale comunque si continua a convivere, significa riappropriarsi dei luoghi e dei centri che maggiormente sono stati colpiti e che hanno subito una disgregazione sia materiale che sociale e psicologica.
"Stiamo tornando nei nostri territori, ma vorremmo riuscire a viverli in modo pieno e consapevole. Il nuovo scuolabus rappresenta, oltre che una necessità materiale per il trasporto scolastico in sicurezza dei ragazzi dislocati nelle varie frazioni, anche la riconquista dell’autonomia territoriale, il ritorno ad una vita come prima".
Ad oltre un anno dal terremoto, oltre che la ricostruzione vera e propria degli immobili, si rende necessaria la ricostruzione del tessuto sociale, ad oggi disgregato, e quindi di quei luoghi simbolo nei quali si può riconoscere ogni singolo cittadino. Primo fra questi la scuola, cellula madre fondamentale per una comunità che vuole continuare a vivere un territorio. Non c’è comunità dove non c’è scuola per i più giovani.
Il progetto, proposto dall'Anci, di crowdfunding su Eppela (per partecipare clicca qui) consiste nel raccogliere offerte dagli utenti del Web e a seconda della donazione il Comune di Muccia offre una ricompensa.
"Anci ha lanciato questa iniziativa - ha dichiarato Mario Baroni, sindaco di Muccia - e abbiamo aderito per trovare i sostenitori. Siamo arrivati quinti in tutta la graduatoria. Servono almeno 10mila euro e speriamo siano in tanti ad aiutarci".
Dietro al progetto ci sono l'Amministrazione Comunale di Muccia, gli alunni e le maestre della Scuola Primaria di Muccia; E’ TV MARCHE per le riprese ed il montaggio del Video, Marco Moscatelli per le interviste, la “Distilleria Varnelli S.p.A.”, la ditta Formaggi Luigi s.r.l., la ditta Francucci s.r.l., il salumificio Eredi Bartolazzi, la ditta centro Impianti s.r.l., la ditta Cagnini Ferramenta Edilizia s.r.l..
E’ stato finalmente raggiunto il traguardo prefissato per la campagna di crowdfunding intitolata “Il Santissimo Crocifisso continua a vivere grazie a te!" volta a rinvenire fondi per finanziare un importante progetto di ricostruzione e rinascita, la costruzione della struttura in legno per il Santuario del Santissimo Crocifisso di Treia. A seguito del terremoto del 2016 che ha interessato Marche, Umbria, Lazio e Abruzzo, il Santuario del Santissimo Crocifisso di Treia ha subito ingenti danni strutturali che hanno causato l’inagibilità dello stesso.
Per dare continuità alle tante attività religiose, ricreative, sociali e culturali che contribuiscono a rendere la Città di Treia una comunità viva e dinamica, la comunità francescana, di concerto con l’Amministrazione comunale, ha ritenuto opportuno ricorrere alla realizzazione di una struttura provvisoria in legno che garantisca l’agevole utilizzo degli spazi in tutte le stagioni dell’anno.
25.188,00 euro è la quota raccolta durante la campagna, che rimarrà aperta fino all’ 8 gennaio 2018. Si è ancora in tempo per contribuire effettuando la propria donazione tramite la piattaforma Eppela cui si accede cliccando sul link seguente: www.eppela.com/santissimocrocifisso. Con una donazione si può contribuire al completamento della raccolta fondi e della costruzione della struttura che consentirà di continuare ad accogliere le realtà che si radunano intorno alla comunità francescana e il gran numero di fedeli, bambini, giovani e famiglie affezionati al Santuario.
E’ fondamentale l’aiuto di tutti per concorrere all'inizio della ricostruzione più importante, quella del tessuto sociale, delle relazioni, dei cuori. Come fare? Registrati e accedi ad Eppela (se possiedi un account Facebook, Twitter o Google puoi accedere direttamente), raggiungi la pagina del progetto, clicca su "Contribuisci" e scegli la cifra con cui sostenere il progetto e la relativa ricompensa (puoi anche effettuare una donazione senza richiedere ricompense attraverso la voce "Voglio supportare il progetto senza ricevere ricompense"). Prosegui ed effettua il pagamento tramite la tua carta di credito, inserendo i dati richiesti. Ricorda che le tue donazioni sono fiscalmente detraibili.