Cratere, riduzione servizio mensa per i vigili del fuoco: i sindacati protestano
“L’amministrazione brancola nel buio ed insieme alla politica sembrano concordi nell’abbandonare il personale operativo dei vigili del fuoco ed i residenti delle zone colpite dal sisma”. Questo l’incipit di una nota unitaria inviata dalla Cgil-Cisl-Uil dei vigili del fuoco in merito al servizio mensa e alla riduzione del personale nelle zone terremotate.
“In modo unilaterale - continua la nota - tolgono il diritto alla mensa ai lavoratori vigili del fuoco che giornalmente 24 ore su 24 portano soccorso alla popolazione, obbligando gli stessi ad usufruire di un catering veicolato di scarsissima qualità e certamente non idoneo per chi svolge turni e particolari funzioni su12 ore continuative. Oltretutto riducono in modo drastico il personale preposto al servizio di assistenza alla popolazione maceratese ed ascolana colpita dal sisma; ciò comporterà l’impossibilità di dare risposte efficaci alla popolazione da parte dei VV.F e con ogni probabilità sarà propedeutica alla chiusura del presidio di Camerino dislocato attualmente in zona Le Mosse, così come la chiusura dell'operatività di soccorso notturna del distaccamento di Visso, Amandola e del presidio di Arquata del Tronto. Da una parte istituiscono, giustamente, due nuovi Distaccamenti permanenti con tanto di decreto nei Comuni di Visso e Amandola dall’altra non assegnano o meglio tolgono personale per poterli mantenere aperti”.
“I vigili del fuoco - conclude - senza un contratto rinnovato, senza la definizione del riordino delle carriere, con mezzi obsoleti, senza più la mensa di servizio, senza personale per garantire assistenza adeguata alla popolazione terremotata delle Marche, si domandano: volete cancellare il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco?”.
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