Il Comune di San Severino Marche ha affidato, a seguito di gara europea a procedura aperta bandita dalla stazione unica appaltante presso l’Unione Montana Potenza Esino Musone, il servizio di ristorazione scolastica nelle scuole dell’infanzia e dell’obbligo alla società Avendo Srl di Bologna. L’importo di aggiudicazione è di 2.235.622,80 euro, la base d’asta era di 2.481.322,80 euro. L’appalto avrà durata di tre anni.
Anche i Vigili del Fuoco di Macerata e della provincia hanno contribuito ad apportare i dovuti soccorsi in seguito alla tragedia che il 14 agosto ha colpito la città di Genova con il crollo del ponte Morandi.
Fabio Morbiducci, del distaccamento dei Vigili del Fuoco di Civitanova del Nucleo Cinofili Regionale e Istruttore Nazionale, è infatti partito per Genova la sera del 14 agosto e si è trattenuto a prestare soccorso fino a oggi0 insieme al suo meraviglioso cane Hero, addestrato specificamente per soccorrere in casi di emergenza come questo.
“Oggi ricorre il secondo anniversario di quel doloroso 24 agosto 2016, quando un terribile terremoto colpì un’ampia fascia appenninica dell’Italia centrale portando con sé lutti e distruzione e la memoria non può non andare, innanzitutto, a chi non c’è più e a chi ha perduto tutto, dai propri cari ai propri beni. E non possiamo non evidenziare i ritardi della ricostruzione e le difficoltà dei tecnici, geologi ma non solo, a operare secondo procedure che anziché snellire e semplificare sono elefantiache e burocratizzate al massimo, come già tante volte segnalato insieme alle altre professioni che aderiscono alla Rete delle Professioni Tecniche”. Queste le parole del Presidente del Consiglio Nazionale dei Geologi, Francesco Peduto, due anni dopo il sisma che ha distrutto il centro Italia.
“In questi due anni – continua il Presidente CNG - altri tragici eventi calamitosi si sono susseguiti (per restare solo agli ultimi giorni il viadotto Morandi a Genova, il terremoto del Molise, la piena del torrente Raganello in Calabria) e ogni volta si invocano piani straordinari di prevenzione e/o di messa in sicurezza e di manutenzione, che poi puntualmente cadono nel dimenticatoio non appena scema l’attenzione mediatica. Ma, ancora una volta, non possiamo non invocare la necessità di una scelta innanzitutto culturale di imboccare con decisione la strada della ‘prevenzione civile’ per l’attuazione di azioni e interventi sistematici per la salvaguardia di persone e cose, non più procrastinabili in un Paese come l’Italia, geologicamente giovane, di frontiera e per questo soggetto di continuo a tutti i georischi”.
Peduto prosegue: “Nel nostro Paese oltre il 90% del costruito è stato realizzato antecedentemente agli anni ‘80, secondo normative vetuste e non più adeguate, senza studi geologici, senza conoscenza dei rischi naturali ai quali ogni singolo manufatto potrebbe essere esposto e con criteri assolutamente non antisismici, perché allora la quasi totalità del territorio italiano non era classificato a rischio sismico. È facilmente immaginabile, quindi, quale possa essere lo stato di sicurezza non solo di strutture e infrastrutture strategiche quali ospedali, scuole, ponti, viadotti, ma di tutta l’edilizia pubblica e privata. Tante volte abbiamo fatto i conti di quanto costi allo Stato e ai cittadini la mancata prevenzione del rischio sismico e del rischio idrogeologico e di quanto si amplifichino i costi degli interventi ad evento accaduto rispetto all’agire in prevenzione, ma continuiamo a gestire queste problematiche quasi sempre con misure tampone ed emergenziali di protezione civile post-evento”.
“Nella passata legislatura – osserva il Presidente CNG - qualcosa di positivo era stato avviato, nel senso che si era provato a programmare e pianificare azioni di intervento strutturali e continue nel tempo secondo precise strategie, magari non sempre condivisibili e sicuramente migliorabili, con Italiasicura relativamente al rischio idrogeologico e Casa Italia per il rischio sismico, ma questo governo ha pensato bene di chiudere ambedue le strutture di missione, secondo alcuni più per questioni politiche e di competenza tra ministeri che per altro. Personalmente mi interessa poco chi gestisce queste competenze, ma mi piacerebbe sapere, ormai a distanza di diversi mesi dall’insediamento di questo nuovo governo, come si intende affrontare la problematica dei georischi, l’assenza di manutenzione non solo del costruito, ma anche del territorio (fiumi e torrenti, versanti in frana, ecc), che non fa altro che determinare o amplificare l’entità dei danni al costruito”.
A due anni di distanza dal terremoto nell’Italia centrale, il Presidente CNG si pone una serie di interrogativi: “Mi piacerebbe sapere se di fronte alla continua escalation di eventi calamitosi, finalmente possiamo parlare di fascicolo del fabbricato in modo sereno, senza che qualche lobby si metta di traverso e con il contributo della politica continui ad affossare un provvedimento che, potrebbe essere utilissimo per capire lo stato di salute di manufatti e infrastrutture, magari cominciando ad introdurlo almeno per le opere pubbliche. Mi piacerebbe sapere che fine ha fatto e cosa il governo intende fare relativamente a un DDL per il rifinanziamento e completamento della Carta Geologica d’Italia (il cosiddetto Progetto CARG avviato nel 1988 e mai portato a termine) e della Microzonazione sismica (introdotta con il Decreto Abruzzo dopo il sisma del 2009 poiché ritenuta indispensabile per una corretta ricostruzione e per l’utilizzo in sicurezza del territorio), perché parlare di messa in sicurezza del territorio, senza conoscere né cosa c’è sotto i nostri piedi né il suo comportamento, è come voler costruire una casa partendo dal tetto e non dalle fondamenta. Mi piacerebbe sapere se queste problematiche debbano essere affrontate nuovamente con il contributo di stakeholder e addetti ai lavori, a tal proposito, ricordiamo il contributo importante dato dai professionisti attraversi i rispettivi Consigli Nazionali, quasi sempre di concerto attraverso la Rete delle Professioni Tecniche".
"Al governo, ai ministri competenti, a tutta la classe politica - conclude il Presidente Peduto - chiediamo di dare conto su come si voglia affrontare la gestione dei georischi, della manutenzione dei manufatti e del territorio in modo chiaro, perché il nostro Paese ha già pagato un contributo altissimo in termini di vite umane e di costi economici. Mi rifiuto di credere, come qualcuno ha scritto stamane, che la sicurezza è cinica, non porta voti e per questo è antielettorale, che non interessa alla nostra classe politica ‘fino al momento in cui, un secondo dopo, ci sono state delle vittime’” .
"Biblio Express" è il nome del progetto culturale dell'assocazione di volontariato Civitasvolta, attivo dal 2010 sul lungomare Sud di Civitanova Marche, che presta libri riciclati e offre un servizio solidale ai frequentatori della spiaggia. Offre sedie ed ombrellone "vintage" ad offerta libera e il ricavato serve per auto mantenere la struttura in legno e per dare un aiuto alle famiglie disagiate.
Anno per anno il numero di libri è cresciuto fino ad arrivare a tremila; i prestiti dei libri sono aumentati e con essi la consapevolezza che esiste di una micro economia dal basso.
Nella giornata di ieri il presidente della Provincia di Macerata Pettinari ha ricevuto una delegazione cinese guidata dal senatore Zhu Yuhua, presidente della Shanghay Liangcaiyoubang Culture Communication Co. ltd proveniente da Shanghai.
Dopo i saluti di rito il senatore della Repubblica Cinese ha chiesto il patrocinio, poi concesso dal presidente Pettinari, per l'iniziativa "World Business Conference of Jiangxi " nell'ambito del programma di riscoperta dei rapporti del Padre Gesuita Matteo Ricci e la città di Nanchang.
Nuove regole sul bagaglio, Ryanair dice stop al trolley gratuito. La compagnia aerea Ryanair sta introducendo una nuova politica sul bagaglio: dal primo novembre non sarà più possibile viaggiare con un trolley di dimensioni ridotte gratuitamente, neanche imbarcandolo in stiva come avviene invece oggi.
A partire da primo novembre non sarà più possibile viaggiare con un trolley di dimensioni ridotte gratuitamente, neanche imbarcandolo in stiva come avviene invece oggi, ma si dovrà comunque pagare. Le soluzioni saranno due: pagando il biglietto con il supplemento priority da 6 euro si potranno portare a bordo una borsa o uno zaino e il trolley, senza la priorità invece si potranno portare con sé solo borse e zaini e si dovrà comunque pagare l'imbarco della valigia per quanto di dimensioni e peso ridotti (massimo 10 chili). Se il trolley verrà registrato al momento dell'acquisto del biglietto il costo sarà di 8 euro, successivamente sarà di 10 euro. Oggi si pagano 25 euro per valigie di massimo 20 chili.
L'obiettivo è quello di convincere i passeggeri a spedire il bagaglio per ridurre il più possibile i tempi di imbarco ed evitare ritardi nella partenza dei voli. Secondo quanto afferma la compagnia in una nota, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, il 60% dei viaggiatori non sarà interessato dai cambiamenti.
L’ufficio Agricoltura, Forestazione e Demanio presso l’Unione Montana Potenza Esino Musone ha emesso un avviso pubblico per la presentazione di proposte progettuali finalizzate alla concessione in uso dei beni immobili del Demanio Forestale Regionale, mediante contratti di affitto agrario in deroga alla L. 203/82, (pascoli, terreni agrari, incolti, fabbricati, ecc.) la cui gestione è stata delegata alle Unione Montane con D.G.R. n. 2115/99 e con la L.R. n. 6/05, per l’esercizio di attività aventi finalità produttive o di sperimentazione, che promuovano e valorizzino le aree demaniali e producano reddito a sostegno dell’economia locale.
In particolare il bando fa riferimento a un fabbricato e ad alcuni terreni siti in località Palazzo, nel Comune di Esanatoglia. Tra le iniziative consentite, oltre alle tradizionali attività agro silvo pastorali, saranno possibili la coltivazione, la raccolta e la lavorazione a fini sperimentali o produttivi delle piante officinali, attività di ricerca e didattica sull’ambiente, la realizzazione di un centro per fini turistico ricreativi a basso impatto ambientale, la realizzazione di percorsi fissi per l’esercizio di attività escursionistiche, naturalistiche e sportive, l’attività di apicoltura e ogni altra concessione inerente attività produttive o sperimentali.Il canone a base d’asta per la concessione del bene è pari a 2460,00 euro l’anno.Gli interessati dovranno presentare un apposito piano di sviluppo aziendale che illustri con chiarezza le tipologie di attività e gli interventi che si intendono realizzare durante il periodo di conduzione del fondo.
Le domande di partecipazione vanno presentate al Protocollo entro e non oltre le 13 del 31 ottobre.Il bando completo è disponibile all’indirizzo internet http://www.umpotenzaesino.sinp.net/bandi-di-gara/avviso-pubblico-per-la-presentazione-di-proposte-progettuali-finalizzate-alla-concessione-in-uso-dei-beni-del-demanio-forestale-regionale-mediante-contratti-di-affitto-agrario-in-deroga-alla-l-203-82/
E’ stato pubblicato il bando per la selezione di 53.363 volontari per il Servizio Civile in tutto il territorio nazionale, relativi a 5.408 progetti in Italia e all’estero. Nella Regione Marche ci sono progetti che riguardano 589 volontari.C’è tempo fino al 28 settembre per presentare la domanda di partecipazione a uno dei progetti destinati ai giovani tra i 18 e 28 anni.Sono sei i progetti promossi dal Comune di Macerata, per un totale di 77 volontari. Il bando e i progetti sono pubblicati nel sito del Comune e riguardano l'ambito del sociale con “Percorsi diversi” (7 volontari) e “Un amico a Colori” (12 volontari), l'ambito culturale con “Un patrimonio per tutti 2018” (22 volontari), i servizi ai giovani con “Intorno ai giovani” (8 volontari), agli anziani con “SOS anziani” (21 volontari) e i servizi all’infanzia con “Un nido accogliente” (7 volontari).La domanda di partecipazione dovrà essere presentata al Comune di Macerata, o con raccomandata A\R indirizzata a Comune di Macerata- Ufficio protocollo e archivio, viale Trieste 24-62100, Macerata, o consegnata a mano all'Ufficio protocollo e archivio del Comune di Macerata, al piano terra degli uffici di viale Trieste, 24, dal lunedì al sabato dalle 8.30 alle 12:30, oppure con posta elettronica certificata (PEC), all'Ufficio Politiche Europee/Servizio Civile del Comune di Macerata: comune.macerata.europa@emarche.it, In questo caso, il mittente deve necessariamente inviare la domanda da una casella di posta elettronica certificata di sua proprietà.Requisiti e informazioni dettagliate sul sito www.comune.macerata.it.
L’associazione ecologista Gruppo d’Intervento Giuridico onlus ha inoltrato lo scorso 24 agosto una nuova istanza di accesso civico, informazioni ambientali e adozione di opportuni provvedimenti riguardo l’avvenuto recente taglio della vegetazione riparia – comprendente anche alberi ad alto fusto – lungo il corso del Fiume Eusino (Via Circonvallazione, 31), nel territorio comunale di Matelica.Sono stati coinvolti il Ministero per i beni e attività culturali e il turismo, il Genio civile della Regione Marche, l’Unione Montana del Potenza, Esino, Musone, la Soprintendenza per Archeologia, Belle Arti e Paesaggio delle Marche, il Comune di Matelica e informati la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Macerata e i Carabinieri Forestale.Dalla precedente istanza (22 marzo 2018) è emerso il mancato coinvolgimento del Genio civile regionale (nota prot. n. 425182 del 17 aprile 2018 della Regione Marche - Servizio Tutela, Gestione e Assetto del Territorio di Macerata) e la mancata emanazione di autorizzazione paesaggistica (comunicazione Soprintendenza per Archeologia, Belle Arti e Paesaggio delle Marche del 9 maggio 2018), ma solo il rilascio di un’autorizzazione forestale con condizioni (mantenimento piante alto fusto) da parte dell’Unione Montana del Potenza, Esino, Musone (nota prot. n. 780 dell1 febbraio 2018).In realtà, la vegetazione è stata tagliata completamente. Le fasce spondali del Fiume Eusino sono tutelate con il vincolo paesaggistico (decreto legislativo n. 42/2004 e s.m.i.) e la vegetazione svolge un’importante funzione di difesa idrogeologica. Il Gruppo d’Intervento Giuridico onlus auspica rapide verifiche sulla legittimità dei tagli arborei effettuati e, soprattutto, l’inibizione di ogni ulteriore attività che potrebbe portare a ulteriori rischi per le sponde del Fiume Esino e la sicurezza pubblica.
Il weekend che sta per iniziare, è ormai assodato, con tutti i canali meteo concordi, darà uno scossone a questa strana estate, con l'arrivo di una perturbazione scandinava che porterà forti temporali e un vero e proprio crollo delle temperature. Per molti, soprattutto quelli che torneranno al lavoro lunedì prossimo, la notizia non è poi così negativa, anzi, mitigherà in parte lo stress della "sindrome da rientro". Ma siamo sicuri che questa pazza estate sia veramente finita?Dalle pagine dei due principali siti meteo nazionali, ecco arrivare l'annuncio di un nuovo colpo di scena e sia pure con termini diversi, più roboanti quelli de ilmeteo e più morigerati quelli del centro Epson, i due canali meteo sono concordi nel ritorno del caldo, con temperature sopra la media."La distanza temporale impone cautela - scrive ilmeteo.it - ma gli ultimi aggiornamenti del Centro Meteo Europeo confermano un probabile ritorno dell’alta pressione sul nostro Paese. A partire infatti da Lunedì 27 l'anticiclone delle Azzorre imparentato con quello Africano tenterà la riconquista del Belpaese, ed ecco quindi che il tempo non solo migliorerà, con un ampio soleggiamento da Nord a Sud, ma anche le temperature aumenteranno e non è escluso che una nuova ondata di caldo possa prendere possesso delle nostre regioni.""All'inizio della prossima settimana - scrive invece il Centro Epson Meteo - vivremo una breve fase in cui le temperature potranno essere anche sotto le medie stagionali. Sarà una situazione comunque del tutto temporanea; infatti la tendenza successiva sarà per una nuova graduale e contenuta risalita che riporterà le temperature anche leggermente sopra la norma al centro nord."Nonostante la distanza temporale sia abbastanza ampia, gli esperti sembrano quindi concordi sul fatto che dopo la sfuriata di questo weekend, tornerà (non si sa per quanto tempo) l'estate, con giornate calde e assolate.
''Ad oggi non è stato fatto altro che promettere e non mantenere. Il popolo dei terremotati sono stati delusi e sfiancati e ora a due anni dal sisma ci si preoccupa se se questa gente vuol abbandonare la terra delle macerie e delle disgrazie? Chi governa non ricopre incarichi da impiegati di concetto e non ha nemmeno un salario tale; chi governa ricopre ruoli decisivi''.
E' quanto scrive, in una nota, il presidente di Federcontribuenti, Marco Paccagnella secondo il quale andrebbe attuato e avviato ''un vero e proprio Piano Marshall per dare un orizzonte a questo popolo per dare il via alla ricostruzione privata finanziando direttamente gli aventi diritto e controllando la realizzazione delle opere in fase d’opera, con un risparmio notevole dei costi e tempi''. Paccagnella ricorda il terremoto del Friuli del 1976: ''dove la ricostruzione iniziò il giorno successivo del sisma e in meno di 6 mesi, comuni come Gemona, Osoppo e tanti altri erano giàtotalmente ricostruiti e molto bene!. Se la politica non sa dare risposte e risolvere i problemi dei cittadini, ovvio che va cambiata e - conclude - avanti con l’iniziativa privata''.
Da Italia Nostra Onlus, sezione di Macerata, riceviamo
Turismo culturale, responsabilità nell’utilizzo del nostro paesaggio, accoglienza e ospitalità sostenibili: questi e altri i concetti utilizzati dai nostri amministratori per descrivere una possibile idea per lo sviluppo dei nostri territori che, ovviamente, abbracciamo in toto, ma su cui dobbiamo rilevare una mancata coerenza e una dedizione “intermittente” da parte di chi la attua.
Il trasporto pubblico, urbano ed extraurbano, è un servizio rivolto perlopiù alla comunità locale ma può amplificare la propria portata (e l’attrattività di una città) quando riesce a mettersi a disposizione di turisti e frequentatori occasionali più o meno stanziali. Purtroppo questa estate, da utenti, ci siamo scontrati con una sciatteria disarmante che, drammaticamente, cozza con tutti i buoni propositi che abbiamo citato in apertura.
Partiamo da Macerata e dal suo sistema di trasporto pubblico urbano.
Nonostante APM sia l'acronimo di Azienda Pluriservizi Macerata, abbiamo l'impressione che quello del bus urbano sia il servizio tenuto in ultima posizione nella considerazione dei suoi amministratori.
A fronte di un impegno a renderlo più organizzato attraverso lo spostamento del capolinea ai giardini Diaz, zona indubbiamente più comoda e meno pericolosa per gli utenti (anche se a discapito del maggior parco pubblico cittadino), non corrisponde un'organizzazione altrettanto efficiente degli orari che, in molti casi, non appaiono capaci di garantire spostamenti agevoli tra un quartiere e l’altro della città. Tutte le linee vanno ancora dalla periferia al centro storico, ma se trent’anni fa il centro era effettivamente il fulcro attorno al quale si svolgeva la vita della città, da qualche anno quello schema non rappresenta più in maniera adeguata i flussi dei movimenti urbani. La scelta appropriata della navetta che unisce i punti di maggior attrazione al di fuori e dentro alle mura è stata vanificata, purtroppo, da un percorso troppo complicato e lungo e da un mezzo troppo piccolo che si riempie di studenti, non sempre educati, che lasciano gli anziani in piedi.
Importanti e pesanti, in termini di ostacolo alla fruibilità del servizio, son state le modifiche estive alla viabilità causate da lavori stradali e dagli spettacoli allo Sferisterio: tante, probabilmente troppe, le fermate cancellate, soprattutto nelle zone periferiche, con le relative soppressioni annunciate con un anticipo davvero insufficiente. Singolare poi che gli avvisi siano stati apposti solo nelle fermate soppresse e non su tutta la linea interessata: chi usa il bus non è detto che salga o scenda proprio in quelle fermate lì!
Nelle serate degli spettacoli allo Sferisterio ci siamo ritrovati con la città spezzata in due tronconi non comunicanti: i bus che giravano dal capolinea a viale Don Bosco fino a Piediripa e quelli provenienti da via Roma, Montalbano e Collevario. Tutto ciò senza un'adeguata informazione: i cartelli rimandavano al sito internet (ma non tutti hanno a disposizione un apparecchio per “navigare”), il numero verde indicato non si può raggiungere da cellulare ma solo da fisso e quando si telefonava (ammesso che si avesse un fisso a portata di mano) se, dopo mezz'ora di sofferenze con un risponditore automatico, si riusciva finalmente a farsi passare un operatore… non rispondeva nessuno, con il risultato di un disservizio per molti utenti, tra cui disabili e anziani.
Ci sono arrivate anche diverse segnalazioni indignate di cittadini che abitano nella zona di Montalbano che si sono visti togliere il bus da un giorno all'altro (gli avvisi sono stati messi troppo a ridosso del cambiamento) per un periodo piuttosto lungo (dal 16 luglio al 29 agosto… forse!) per dei lavori su viale Indipendenza iniziati effettivamente il 31 luglio per una durata di poco più di una settimana (!!), non giustificando la soppressione dell'ultimo tratto della Linea 1 che lascia scoperta dal servizio una zona lontana dal centro (il bus oggi attende alcuni minuti in via Lorenzoni quando potrebbe impiegare lo stesso tempo per finire il giro).
Gli episodi raccontati testimoniano di quella summenzionata sciatteria che non ci fa ben figurare, né agli occhi di noi cittadini né a quelli dei turisti che provano ad avventurarsi sui nostri autobus. Non si tratta infatti di una situazione problematica legata ad una mancanza di risorse, economiche o umane, ma di una vero e proprio deficit di considerazione per questo servizio, sempre messo in posizione subordinata a tutto il resto.
Un sistema di trasporto pubblico urbano efficiente sarebbe invece un elemento di forte attrattività per tutta la città (non solo il centro storico), nei confronti di studenti universitari, turisti, attività commerciali e, soprattutto, potenziali nuovi residenti. Uscire dalla visione di una mobilità imperniata esclusivamente sull’automezzo privato ci libererebbe dalla equazione senza soluzione “più abitanti=più auto=più parcheggi”, portandoci ad una città più bella e più equa. Napoli per esempio, da Bassolino in avanti, sta trovando nelle nuove stazioni della metropolitana un nuovo elemento identitario sia per gli abitanti delle periferie, sia per i turisti che hanno un “monumento” in più da visitare; Macerata, emblematicamente, ha attuato la stessa soluzione ma per un parcheggio di automobili: forse anche in questo sta la differenza tra una grande città e una un po’ meno grande.
"C'è il terremoto, il terremoto non è prevedibile, ci sono queste scosse, gli esperti dicono che è aumentata la probabilità che ci possa essere una scossa ancora più forte, regoliamoci di conseguenza. Questo è il messaggio che deve passare". Così il Capo della Protezione civile nazionale, Angelo Borrelli, oggi al Coc di Montecilfone (Campobasso) per un incontro con il sindaco, Franco Pallotta, i tecnici e le istituzioni locali nel quale è stato fatto il punto sull'emergenza terremoto in Molise. Il vertice della Protezione civile ha dunque ribadito quello che aveva già detto due giorni fa in Prefettura a Campobasso: "non possiamo escludere ulteriori scosse, anche di più elevata intensità".
Borrelli ha anche annunciato che il presidente della Regione, Donato Toma, "sta preparando la relazione per la richiesta dello stato di emergenza. Appena pronta, porterò la dichiarazione al Presidente del Consiglio dei Ministri e al Consiglio dei ministri".
Le parole del capo della Protezione civile hanno avuto subito un'eco anche nelle zone che esattamente due anni fa furono colpite dal primo di una serie infinita di terremoti che hanno letteralmente sconvolto il centro Italia.
In vista degli eventi di questi giorni, la viabilità subirà delle modifiche. Oggi 23 agosto in occasione del raduno di auto d'epoca, dalle 17 alle 24 fino al termine della manifestazione, ci sarà il divieto di sosta con rimozione in via Filippo Corridoni ambo i lati e in Piazza della Libertà, dove 4 stalli dovranno essere riservati alle auto centenarie di cui alla manifestazione della Scuderia Marche Motori Sorici. Dalle 18 alle 24 vigerà divieto di transito, eccetto mezzi di Polizia e di Soccorso in viua Filippo Corridoni e Piazza della Libertà. Domani 24 agosto, in occasione della gara ciclistica “trofeo del mare” sul lungomare sud, dalle 17 alle 24 fino al termine della manifestazione divieto di sosta con rimozione e divieto di transito per tutti i veicoli, in entrambe le corsie, nel tratto compreso tra l'intersezione con via T. Speri a nord e l'intersezione con Largo Italia a sud. Il divieto esclude i mezzi di soccorso, di polizia e quelli che seguiranno o anticiperanno la competizione sportiva su tutto il percorso autorizzati dagli organizzatori.
Inoltre, dalle 18 alle 24 e fino al termine della manifestazione ci sarà il divieto di accesso nel Lungomare Sud, S. Piermanni per i veicoli provenienti dalle vie Cavour, D'Azeglio, Monte Grappa, Montebello, Bainsizza, Vodige, Monfalco e via Montenero. Infine, il 25 e il 26 agosto per il Fun Day Festival la viabilità cambierà come segue:
dalle ore 8 di sabato 25 agosto 2018 alle ore 3 di lunedì 27 agosto 2018 e comunque fino al termine delle operazioni di smontaggio degli allestimenti, il divieto di sosta con rimozione per tutti i veicoli, esclusi i veicoli di soccorso in Piazza della Libertà, Piazza XXV Luglio, via A. Caro e via Roma e Via Roma.
Dalle ore 16 di sabato 25 agosto 2018 alle ore 2 di domenica 26 agosto 2018 e dalle ore 16 di domenica 26 agosto 2018 alle ore 3 di lunedì 27 agosto 2018 , il divieto di transito per tutti i veicoli, esclusi i veicoli di soccorso, in Piazza della Libertà.
Nei giorni 25 e 26 agosto 2018 , dalle ore 16 alle ore 1 del giorno successivo, il divieto di sosta con rimozione per tutti i veicoli in Via XXIV maggio, ambo i lati , dall'intersezione con via F. Corridoni per un tratto di 100 mt; strada del cimitero e parcheggio cimitero antistante l'ingresso carrabile, per consentire le manovre del bus navetta; in piazza dell'Unità ( lato edificio scolastico ) per 5 stalli, in via Duca d'Aosta, da Piazza dell'Unità fino all'ingresso dell'edificio scolastico.
Nei giorni 25 e 26 agosto 2018 , dalle ore 16 alle ore 1 del giorno successivo, il divieto di sosta con rimozione, per tutti i veicoli, eccetto quelli autorizzati, muniti di contrassegno rilasciato dall'organizzazione in piazza Skawina. I provvedimenti integrali sono pubblicati nel sito web dell'Amministrazione comunale.
Conferenza stampa oggi in Sala Giunta dove il Sindaco di Civitanova Marche Fabrizio Ciarapica e l'assessore Carassai hanno illustrato i futuri progetti per l'area portuale.
Si è discusso dei lavori pubblici nell'area portuale per un importo di 742.600,00 euro. I soldi sono stati asegnati dalla Regione Marche con i decreti 191 e 192 del 27/07/2018 che assegnano al comune gli importi per opere di investimento e per manutenzioni ordinarie. I lavori verranno svolti tra il 2018 e il 2019.
Nello specifico il decreto 191 prevede che le opere vengano effettuate all'interno dell'area portuale. È l'assessore Carassai ad illustrare i lavori che verranno svolti:
Lavori di dragaggio selettivo imboccatura portuale con immersione in mare sedimenti per un importo di 385.000 €;
Lavori di riqualificazione marciapiedi lato Est in Via Leonardo Da Vinci per un importo di 250.000€;
Lavori di realizzazione del percorso pedonale su scogliera Molo Nord per un importo totale di 107.600€
Il decreto 192 invece, riguarda i lavori di manutenzione ordinaria che verranno effettuati entro il 30 ottobre 2020 e l'importo dei lavori ammonterà a 259.910,00€.
Un finanziamento dello stesso importo è stato richiesto per gli anni 2019-2020.
Oltre a ciò verrà effettuato il ripascimento delle scogliere per un importo di 60.000€ sempre erogate dalla Regione. L'Amministrazione si sta muovendo anche per la sistemazione delle scogliere a Nord. Il Progetto preliminare prevede un investimento di 400.000 euro di cui 200.000 a carico della Regione e i restanti a Carico del Comune. “Civitanova Marche, ha detto il sindaco Ciarapica, ha investito tutti gli anni sul ripascimento delle scogliere, mantenendo le spiagge ampie e fruibili a tutti. L'impegno che mettiamo in queste ulteriori opere sta a significare quanto a cuore stia il tema all'Amministrazione che lavora silenziosamente giorno dopo giorno.”
A seguito della lunga vicenda che ha interessato la casetta di Giuseppa Fattori, la 95enne nota ormai come "Nonna Peppina", domani pomeriggio, venerdì 24 agosto, sarà ospite del noto programma televisivo in onda su Raiuno, "La vita in diretta", dalle 16:30 alle 18:30.
Peppina racconterà la sua vita a San Martino dal 1922 e a Moreggini dal 1944 e la sua dolorosa battaglia vissuta nell'ultimo anno per restare nel paese.
Matthias Wivel, conservatore dei capolavori della pittura italiana del Cinquecento alla National Gallery di Londra, il prof. Enrico Maria Dal Pozzolo dell’Università degli Studi di Verona e il dott. Ferdinando Corberi della Galleria Orsi di Milano, hanno raggiunto Mogliano per ammirare la pala dell’Assunta, dipinta da Lorenzo Lotto nel 1548 per l’altare maggiore della chiesa di Santa Maria di Piazza.
Una ricognizione attenta del dipinto e delle decorazioni dell’originale cornice, ha impegnato e coinvolto gli esperti, che non hanno esitato a chiedere anche una scala per osservare da vicino la parte alta dell’opera. L’indagine è stata certo facilitata dall’attuale collocazione della pala, all’interno della I sala del Museo d’Arte Sacra di Mogliano (MASM), ricovero reso necessario per i danni provocati dal sisma del 2016 alla vicina chiesa di Piazza. La tela, insieme alle altre opere di Lotto presenti nelle Marche, sarà in osmosi con la grande mostra promossa dalla Regione Marche “Lorenzo Lotto: il richiamo delle Marche", allestita a Palazzo Buonaccorsi di Macerata dal 19 ottobre al 20 febbraio e curata dal prof. Dal Pozzolo per conto della Regione Marche e del Comune di Macerata.
Dopo l’Assunta, le altre opere del MASM hanno sollecitato l’attenzione dei tre esperti, che hanno poi espresso apprezzamento per la modernità dell’allestimento e l’accoglienza riservata dal personale.
La visita a Mogliano è terminata con un gradito fuori programma: gli stessi, invitati personalmente dalla padrona di casa, sono stati ospiti in uno dei palazzi storici più belli del paese per godere di uno strepitoso panorama.
Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa a firma del sindaco di Civitanova Marche, Fabrizio Ciarapica
Come sempre una certa sinistra guarda alla pagliuzza nell'occhio dell'altro senza vedere la trave nel proprio e ci accusa di non vigilare sul marchio “Futura” per l'uso che ne ha fatto un festival musicale di Viterbo, il quale però un logo e un dominio (futurafutura.it) ben diversi dal marchio “Futura”.
A ben guardare e approfondendo tutto il contesto, sembra che gli organizzatori di Viterbo non si siano neppure ispirati a Civitanova, proponendo invece un format molto più simile al famoso “Futura Festival” di Crest in auge in Francia da moltissimi anni e molto prima della nascita del nostro di Futura.
Ma cosa ha fatto in tutti questi anni chi oggi dall'opposizione rivendica la chiamata alle armi? Perché non ha intrapreso azioni legali contro chi, durante il loro mandato, ha usato impropriamente il marchio “Futura”?
In Italia, nel tempo il marchio è stato usato più volte: ad esempio quello di Padova del 2016. Per non parlare di tutte le volte che la parola “Futura” viene associata a una manifestazione, a un evento oppure a una iniziativa; è il caso Futura Trento e Rimini Futura del 2016 oppure “Futura Cultura” dell'Università di Salerno evento tenutosi nel 2016 o della newsletter “Futura” del Corriere della sera, nata il 1 dicembre 2016. Ci tengo a ricordare loro che di Futura Festival nel mondo ce ne sono stati e ce ne sono tutt'ora a iosa (Germania, Francia, Spagna, Messico per citarne alcune).
Considerando poi che “Futura” è una parola di uso comune, impiegata in moltissimi contesti - visto che non costituisce un neologismo creato ad hoc per una specifica situazione - non può essere un termine di uso esclusivo del Comune di Civitanova Marche, contrariamente a quanto invece ha cercato di far credere la sinistra in questi anni. E anzi, l'amministrazione dell'epoca avrebbe dovuto scegliere in maniera più accorta il nome da depositare come marchio, seguendo proprio le linee guida per i “requisiti di validità del marchio” che nel punto “capacità distintiva” indicano: “buona regola preferire segni o parole di fantasia ad effetto”.
Vorrei invece riportare la discussione sul giusto piano che merita, sottolineando che un appuntamento culturale ha valore solo se viene fatto e non ha un valore in sè; non può mai prescindere da come, da dove viene fatto e dal successo che riscuote. Non è il marchio a determinare il successo di un festival, ma la qualità che esso è in grado di esprimere!
In risposta a Troli, pur sapendo qual è il suo attaccamento a Futura, l'Amministrazione sta valutando se riproporre l'appuntamento, in quale periodo della programmazione annuale, con quale format e con quale direzione artistica.
A chi non è capitato almeno una volta, maggiormente nel finale di stagione, di veder passeggiare sulla spiaggia persone con uno strano arnese in mano, formato da un'asta metallica con un disco all'estremità, che camminano effettuando movimenti circolari con la mano?
Parliamo dei cercatori di preziosi e lo strumento che utilizzano è un metal detector, utile a rinvenire oggetti metallici e preziosi, smarriti dai bagnani sulla sabbia. Il funzionamento è molto semplice e simile al sensore di parcheggio presente in molte auto: all'avvicinarsi dell'oggetto, lo strumento emette un "beep" che diventa sempre più intenso ed è a quel punto che il cercatore si ferma e con diverse tecniche, scava per estrarre l'oggetto misterioso dal terreno e se lo intasca. Si tratta di una vera e propria caccia al tesoro che in alcuni casi ha portato effettivamente a ritrovamenti di ingente valore, finiti persino sui media nazionali.
Ma cosa dice la legge a riguardo? È legale cercare con il metal detector in spiaggia?
La spiaggia - come riporta il sito laleggepertutti.it - fa parte del demanio marittimo dello Stato: in teoria, perciò, si potrebbero effettuare le ricerche senza alcun problema, purché queste siano fatte nel rispetto dei limiti della legge. Si consiglia sempre di verificare, prima di cominciare le ricerche, che il luogo prescelto non sia soggetto a particolari vincoli, così da non andare incontro a sanzioni. Infine, ma non meno importante, è bene ricordare che vigono comunque, sempre, le normali regole sulla restituzione degli oggetti smarriti, per le quali, ogni bene rinvenuto e di proprietà di altri va consegnato alle autorità competenti. Per fare un esempio, trovare un bracciale, un anello o una collanina d'oro sotto la sabbia, è come trovare un portafogli e non andrebbero messi furtivamente in tasca ma consegnati alle autorità competenti. Speriamo che i numerosi cercatori di Civitanova (almeno 4/5 la scorsa stagione), rispettino queste regole.
"A due anni dal sisma ci sono duemila cantieri aperti e 402 immobili già ricostruiti. Credo che ci voglia l'umiltà di rendersi conto che non è mai sufficiente di fronte a un disastro come quello del terremoto del 2016".
Così il Commissario del governo alla ricostruzione, Paola De Micheli, a margine dell'inaugurazione della nuova scuola antisismica di Leonessa (Rieti). "Credo che sia necessario riconoscere anche quello che è stato fatto - ha aggiunto De Micheli - tutti insieme, commissario, regioni, sindaci. Dobbiamo dare un segnale di fiducia e chiarire bene a coloro che hanno la casa distrutta che si può ricostruire, si ricostruisce bene e in modo sicuro. Questi territori meravigliosi possono continuare a essere abitati con una qualità della vita elevata. Per cui - ha concluso il Commissario del governo - le giuste critiche ce le prendiamo tutte ma vorrei comunque che fosse valorizzato il lavoro fatto e si diffonda un clima di fiducia sulla possibilità di continuare a vivere bene".
(Fonte Ansa)