Con provvedimento del Ministero dell’Interno sentita la Conferenza Stato-città autonomie locali è stato differito al 28/02/2019 il termine per la deliberazione del bilancio di previsione dei comuni per l’anno 2019-2021.
Considerato che questo il Comune di Tolentino approverà in Consiglio il bilancio 2019 e che in quella sede saranno confermate le tariffe in ordine alla TOSAP e all’Imposta sulla Pubblicità, per evitare ai contribuenti conguagli dei pagamenti effettuati nei termini, sarebbe opportuno prorogare i pagamenti di detti tributi al 28/02/2019.
Pertanto la Giunta sentiti gli uffici, ha accolto la proposta dell’ settore Tributi e ha ritenuto opportuno, indipendentemente dal merito dei provvedimenti che in quella sede saranno assunti dal Consiglio Comunale, prorogare adeguatamente il termine di versamento dei tributi comunali per l’Imposta sulla pubblicità e la Tassa Occupazione del Suolo pubblico in scadenza al 28/02/2019.
Negli ultimi anni gli eventi piovosi straordinari si presentano in maniera sempre più frequente, e ad oggi le condizioni idrauliche del fosso Ancajano risultano critiche tanto che l'Amministrazione comunale ha espresso la volontà di provvedere alla sistemazione dello stesso fosso Ancajano, al fine di eliminare i problemi idraulici che si creano a seguito di intense precipitazioni nelle aree limitrofe, sia sulle aree agricole che sulle infrastrutture presenti nella zona.
L'intervento in questione sarà finalizzato a ripristinare completamente la funzionalità di convogliamento delle acque del fosso, mediante la realizzazione di opere di difesa idraulica e prevede una spesa di 560 mila euro.
Pertanto l’Amministrazione comunale ha approvato lo studio di fattibilità tecnico ed economica dei lavori di sistemazione idraulica del fosso Ancajano redatto dall'ing. Katiuscia Faraoni e dall’ing. Nadia Marozzi il cui costo sarà finanziato con contributo del Ministero dell’Economia e delle Finanze e tenendo conto i lavori saranno avviati solo in seguito alla comunicazione di concessione del contributo.
Inizia con un'intensa nevicata il nuovo anno a Visso. La neve ha cominciato a cadere attorno all'ora di pranzo imbiancando sin dai primi minuti tutto il panorama circostante, compreso il presepe del paese. Le foto che sono giunte in redazione sono opera dell'allevatore Mario Troiani.
A testimoniare la nevicata anche il video postato su Facebook da Giovanni Casoni, presidente della Croce Rossa di Visso, che ritrae l'intensità delle precipitazioni all'interno del deposito mezzi della Croce Rossa Italiana. Nevicate copiose in questi minuti si registrano anche a Castelsantangelo sul Nera, Ussita, Muccia e Camerino.
Ecco il video postato da Giovanni Casoni:
Nelle foto sottostanti, scattate da Maria Rita Piccinini, anche la situazione attuale a Castelsantangelo sul Nera da cui ad ora non ci riferiscono particolari problematiche nelle casette Sae.
Nelle prossime ore un peggioramento delle condizioni atmosferiche è previsto anche nelle zone costiere come sottolineato dall'ultimo bollettino meteo: leggilo qui.
A seguito dell’analisi di vulnerabilità dell’edificio comunale destinato ad asilo nido denominato “Il Cucciolo” è emersa la possibilità di eseguire degli interventi a medio termine tali da garantire un miglioramento sismico della struttura.
A tal proposito l'Amministrazione comunale ha espresso la volontà di provvedere alla riqualificazione dell’immobile da punto di vista della sicurezza, al fine di eliminare alcune criticità presenti andando anche a rinnovare la struttura, garantendo una maggiore sicurezza e fruibilità degli ambienti.
L'intervento che si andrà a realizzare sarà finalizzato a migliorare sismicamente l’edificio, mediante interventi mirati di bassa invasività e con impegno economico non particolarmente gravoso per una spesa di 170 mila euro.
Pertanto la Giunta ha approvato lo studio di fattibilità tecnico ed economica dei lavori di riqualificazione con miglioramento sismico redatto dall'ing. Katiuscia Faraoni e dall’ing. Nadia Marozzi finanziando parte della spesa, per oltre 65 mila euro con fondi del bilancio comunale e per i restanti 104 mila euro con contributo del Ministero dell’Economia e delle Finanze. I lavori saranno avviati solo in seguito alla comunicazione di concessione del contributo.
A seguito degli eventi sismici che hanno avuto inizio il 24 agosto 2016, il Comune di Tolentino ha espresso la volontà di realizzare alloggi di edilizia residenziale pubblica da destinare temporaneamente a coloro che hanno perso l'abitazione, attivandosi al tal fine sia per l'individuazione delle aree da destinare alla realizzazione degli alloggi, sia per reperire finanziamenti per la loro attuazione.
A tal proposito sono state individuate le aree da destinare alla realizzazione di edilizia residenziale pubblica per i fini suddetti che comprende un’area in Contrada Sant'Angelo per 4 alloggi dove è presente un edificio allo stato grezzo già finanziato con i fondi del sisma '97 e per il quale è stato previsto un importo complessivo di € 300.000,00 per il completamento. L'intervento è stato finanziato con Ordinanza del Capo Dipartimento di Protezione Civile e pertanto la Giunta ha provveduto ad approvare lo studio di fattibilità tecnico ed economica dei lavori di ristrutturazione edilizia a completamento dell'edificio Ex Scuola di Sant'Angelo redatto dall'ing. Martina Campetti e ammontante, come detto, a un importo complessivo di 300 mila euro.
Stavolta si è aspettato un minuto preciso dopo lo scoccare del nuovo anno.
Come ogni primo gennaio, il pensiero è verso il primo nato del nuovo anno, una sfida a cui in molti ambiscono. Non sappiamo se per scelta o per necessità ma il primo nato nelle marche è venuto alla luce esattamente un minuto dopo la mezzanotte.
Bilal, nasce da genitori stranieri all'ospedale Santa Croce di Fano e vince la corsa per il primo posto marchigiano, con atto di nascita alle 00.01 del 01/01/19, in perfetta salute e felicemente tra le braccia di mamma e papà
Il primo nato in assoluto in Italia, invece, è venuto alla luce alle 00.00.01 del 01/01/19 ovvero un secondo dopo la mezzanotte a seguito di parto spontaneo. Michele, nuovo arrivo della famiglia Lario, e gia notissimo all'Ospedale San Carlo di Potenza, dove ha visto per la prima volta la luce
L'anno che sta per concludersi sarà ricordato a lungo dagli abitanti di Macerata. La città che da più sessant'anni si fregia del titolo di Civitas Mariae per la grande devozione alla Madonna della Misericordia, è stata sconvolta dai fatti di sangue che l'hanno fatta balzare agli onori della cronaca internazionale.
Macerata "laboratorio della paura"
Tutto inizia in una fredda mattinata di gennaio, quando viene rinvenuto all'interno di due valigie abbandonate il cadavere smembrato e fatto a pezzi della giovane Pamela Mastropietro.
Il brutale omicidio di Pamela fa cadere come un fragile castello di carte il clima di pace e tranquillità che la città tentava faticosamente di ricostruire dopo il tremendo terremoto del 2016.
Macerata piomba in un profondo clima d'instabilita' che culmina con la folle sparatoria del tolentinate Luca Traini. Il 3 febbraio la guardia giurata ventottetenne colpisce sei vittime innocenti come insana vendetta razziale per l'omicidio di Pamela.
Da quel momento in poi la città diventa per tutti il "laboratorio della paura" come titola in copertina "La Repubblica" nell'agosto del 2018, immobilizzata da un improvviso senso di insicurezza.
Durante il processo a Innocent Oseghale, unico accusato dell'omicidio Mastropietro, si scatena la violenza sopita per mesi. Insulti e spintoni colpiscono il sindaco Carancini oltre alle grida reiterate contro Oseghale: "Mostro", "Ergastolo" e "Fuori i mostri dall'Italia".
Si infiammano gli estremismi
Un tessutto sociale gravemente provato dall'improvvisa attenzione mediatica ricevuta, diventa il terreno fertile per la nascita degli estremismi.
L'Espresso nel suo bilancio di fine anno definisce "la tentata strage compiuta da Traini, il momento in cui la narrazione sovranista e neofascista si saldano nel gesto criminale".
In occasione del 25 aprile, anniversario della Liberazione, in piazza Cesare Battisti scoppia il caso legato al fantoccio di Mussolini.
Riprendendo il tradizionale gioco della pignatta, la testa del pupazzo viene rotta con un bastone per vincerne le caramelle e i dolciumi presenti all'interno.
La discutibile iniziativa promossa dal gruppo antifascista e antirazzista cittadino innesca l'indignata reazione di Alessandra Mussolini, che giunge a Macerata per chiedere le scuse pubbliche del sindaco Carancini. Il risultato è un incontro/scontro che termina in un infuocato faccia a faccia (il video).
Si scopre il vaso di pandora legato al traffico di stupefacenti
Come conseguenza diretta della spirale di sangue e terrore che attraversa la città, viene scoperchiato il vaso di pandora legato al traffico di stupefacenti incontrollato e impunito che veniva gestito da una complessa organizzazione di pusher nigeriani.
L'arrivo in città del nuovo questore Antonio Pignataro ne porta al parziale smantellamento grazie alla maxi operazione antidroga del 4 dicembre che fa emergere come Macerata fosse stata divisa dagli spacciatori in tre differenti piazze della droga.
Bloccata l'autostrada L'Aquila - Roma "Autostrada dei Parchi" con l'occupazione al casello di L'Aquila Ovest da parte delle autorità e dei cittadini. La protesta per impedire l'aumento vertiginoso del 18% che entrerà in vigore il 1 gennaio. Lo rende noto l'AsiPress
"Con oltre 100 sindaci e amministratori, stamani abbiamo occupato l'autostrada al casello L'Aquila ovest. Una protesta necessaria perche' restano solo poche ore per scongiurare l'aumento del 18 per cento per i pedaggi a partire da domani.
Una stangata insopportabile e il ministro Toninelli non ha mantenuto nessuna delle promesse fatte. Ora, se non vuole avere ancora una volta un atteggiamento vergognoso, deve imporre ad Anas la sterilizzazione senza oneri per l'Autostrada dei Parchi" dichiara Stefania Pezzopane, deputata del Partito democratico.
"Toninelli aveva garantito gia' a settembre ai sindaci abruzzesi di scongiurare gli aumenti tariffari al piu' tardi con una norma inserita nella legge di Bilancio. - spiega la Pezzopane - L'unica scelta ragionevole che ora gli resta e' una partita di giro che sposti da Anas al ministero le risorse inopportunamente affidate ad Anas. E che per almeno 12 mesi si sterilizzino le tariffe e che l'Anas rinunci con una sorta di anticipazione dei canoni riscossi. I vertici della societa' sono stati appena rinnovati dal governo ed e' difficile che facciano resistenze visto lui stesso li ha nominati. Bisogna evitare maggiore spese per gli utenti e un'ingiustificata operazione di Anatoscismo a vantaggio dell'Anas"
Arriva al parcheggio a prendere la macchina e... trova un cinghiale
Singolare incontro ieri pomeriggio nella zona Fontespina di Civitanova tra i cittadini ed un cinghiale. L'ungulato vagava tranquillamente nella zona dell'ex liceo scientifico, tra la strada e le auto parcheggiate, per nulla intimorito dalla occasionale compagnia a differenza di quanti se lo sono trovato davanti.
Numerose le segnalazioni ai Carabinieri ed alla Polizia Municipale fatte dai cittadini ma anche dagli automobilisti che, in molti casi, si sono fermati per guardare e fotografare l'animale.
Sul posto sono guiunti i Carabinieri Forestali e la Polizia Municipale che hanno arginato la zona per garantire la sicurezza della cittadinanza. Dell'animale, però, nessuna traccia. O meglio, solo tracce.
Tracce che segnano il percorso del cinghiale che si è diretto verso i campi in direzione del campeggio Le Giare da dove ha fatto perdere definitivamente le proprie tracce.
Incontri non nuovi per quell'area, ungulati erano infatti stati avvistati in altri tempi, ultimo dei quali verso la fine di Luglio 2018 quando un esemplare aveva fatto visita alla città di primo mattino. Due settimane fa, l'ultimo avvistamento nella parte alta della città, stavolta di una famiglia al completo
Con riferimento alle novità normative in materia di proroghe deilavoratori precari ( tecnici ed amministrativi ) assunti per gestirela complicatissima fase della ricostruzione ( circa 700complessivamente nelle regioni colpite di cui oltre 400 nelle Marche )è necessario un incontro sindacale in Regione per fare il punto dellasituazione e verificare le modalità attuative della proroga.I sindacati chiederanno il monitoraggio della situazione e la verificadi tutte le situazioni. Nessun precario deve rimanere fuori dallaproroga cosi come è necessario, grazie al tavolo sindacale, verificaretutte le possibilità normative e contrattuali per permettere ailavoratori di superare la soglia dei 36 mesi massimo del rapporto dilavoro come tempi determinati.La fase della ricostruzione sarà inevitabilmente lunga e complicata enessuna professionalità lavorativa puo' andare "dispersa".La Cisl chiederà altresì a Regione e parlamentari marchigiani diattivarsi per prevedere la possibilità, nel prossimo triennio, distabilizzare figure professionali operanti spesso all'interno dipiccoli comuni che hanno difficoltà a indire concorsi pubblici ed asostituire il personale che annualmente va in pensione
Emanata come sempre, il calendario delle limitazioni alla circolazione ai veicoli pesanti ovvero l'elenco dettagliato dei giorni in cui determinati tipi di veicoli da lavoro non possono circolare.
Il calendario riguarda prevalentemente i giorni "rossi" e le domeniche oltre ad alcune date cruciali. Sino ad ora, tali limitazioni riguardarvano tutti gli autocarri oltre i 75 q.li e le macchine agricole (i trattori n.d.r.) che, per circolare nei giorni di divieto, dovevano richiedere un apposita autorizzazione prefettizia.
La grande novità di quest'anno, contanuta nel Decreto del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti n. 525 del 4 dicembre 2018, è l'esenzione dalle limitazioni alla circolazione domenicale per tutte le macchine agricole, anche per i trasporti eccezionali agricoli (ferme restanti le autorizzazioni specifiche per questi ultimi). i Trattori, quindi, potranno circolare anche le domeniche ed i festivi senza limitazione alcuna.
“Un risultato che è frutto della mobilitazione e della determinazione di Uncai ed ha permesso di alleggerire gli operatori agromeccanici dal complesso di adempimenti a loro carico”, commenta il presidente dell’Unione Nazionale Contoterzisti – Uncai Aproniano Tassinari “Non solo meno moduli e meno sportelli. Con l’esclusione dei mezzi agricoli dal calendario dei divieti di circolazione si riconosce che l’attività agromeccanica è indifferibile: semine, trattamenti, raccolta e in generale tutte le operazioni in campo devono poter essere svolte tempestivamente, ogni giorno dell’anno, anche la domenica, il 1 maggio o a Ferragosto. Ogni ritardo può determinare dei danni più o meno gravi alla produzione agricola”
Da precisare, però, quella che forse è una errata corrige nel testo del decreto che potrebbe creare non poche difficoltà. Forse nel copia incolla dai testi prestampati degli scorsi anni, nel testo di legge si obbliga e si esonera contemporaneamente.
L'articolo 1 comma 2 infatti recita che "Il calendario dei divieti di cui all’articolo 2 si applica agli autoveicoli, adibiti al trasporto di cose, di cui all’art. 54 del C.d.S., nonché alle macchine agricole di cui all’art. 57 del C.d.S.. "
ma nello stesso testo, l'articolo 7 (Categorie dei veicoli esentati dal divieto) al comma 2 recita "Il divieto di cui all’articolo 2 non trova altresì applicazione per i veicoli appartenenti alle seguenti particolari categorie, anche se circolano scarichi:" [...] ed alla lettera F troviamo "macchine agricole ai sensi dell’articolo 57 del C.d.S., e macchine agricole eccezionali ai sensi dell’articolo 104 del C.d.S., fermi restando la necessità dell’autorizzazione di cui al comma 8 del medesimo articolo 104, nonché il divieto di circolazione, ai sensi dell’articolo 175, comma 2 del C.d.S., sulle strade classificate di tipo A e B ai sensi dell’articolo 2 del C.d.S.."
Una stazione di certa confusione che, speriamo, venga immediatamente corretta dal governo concedendo quindi un' immagine chiara di quell'innovazione da anni auspicata e finalmente arrivata.
Elezioni istituzionali stamattina 30 dicembre al poligono di Macerata.
Il seggio è stato aperto alle ore 9.30 ed ha accolto un numero inatteso di votanti, ben 111 che nel penultimo giorno dell'anno, in pieno periodo vacanze, si sono recati alle urne per esprimere il proprio consenso.
Con la chiusura alle 12.30 è subito iniziato lo spoglio per le cariche di Probiviri e Revisore dei Conti, assegnate provvisoriamente a Maurizio Mauro (probiviri) e Cartechini Paolo (Revisore dei Conti).
Tutto nuovo anche il direttivo, che va a sostituire quello uscente, sovrainteso magistralmente nel quadriennio dal Presidente Massimo Gatti.
Caraceni Luca, Cegna Alessandro, Marcaccio Alejandro, Nardi Gilberto e Cannuccia Gianni il direttivo provvisoriamente nominato in base allo spoglio dei voti.
Ora tutti gli atti verranno trasmessi al TSN Nazionale che dovrà ratificare i risultati ed ufficializzarli. Una volta arrivata l'ufficializzazione, il consiglio si riunirà per scegliere il nuovo Presidente.
Un augurio di Buon Lavoro ai nuovi eletti
Torna, come ogni domenica, la rubrica curata dall’avv. Oberdan Pantana, “Chiedilo all'avvocato”.
In questa settimana, le numerose mail arrivate hanno interessato principalmente l’imminente festività del Capodanno, con l’ormai classica problematica dei botti legata all’incolumità delle persone e degli animali. Di seguito la risposta dell’avv. Oberdan Pantana alla domanda di un lettore di Pieve Torina, che chiede a quali responsabilità può andare incontro il produttore di fuochi d’artificioe/o il consumatore, nel momento in cui una persona rimane ferita aseguito di un utilizzo inidoneo o ad un malfunzionamento del prodottopirico?
Il caso di specie ci offre la possibilità di fare chiarezza riguardo ad una tematica molto importante e delicata, come quella relativa alla fabbricazione di prodotti pirici, considerato che in occasione dei festeggiamenti per l’ultimo dell’anno, vengono in risalto sempre piùcasi di persone che rimangono ferite, anche gravemente, a seguito dell’utilizzo non adeguato o ad un malfunzionamento dei cosiddetti “botti di capodanno”. Innanzitutto, occorre precisare che sono state introdotte nel nostro Paese, anche sotto la spinta dell’ordinamento comunitario, rigorose regole che impongono requisiti generali di sicurezza per ogni prodotto che viene immesso sul mercato comunitario e destinato al consumo o che possa essere usato dai consumatori. Quindi, sui fabbricanti di beni, e in particolare sui produttori di prodotti pirici, gravano dei precisi obblighi generali, tra i quali risaltano quelli di tipo informativo, e in particolare in ordine alla sicurezza, composizione e qualità dei prodotti; infatti, risulta opportuno citare l’art. 2 del D. lgs. n. 206/2005, meglio noto comeCodice del Consumo, il quale prevede che ai consumatori ed agli utenti sono riconosciuti come fondamentali i diritti relativi alla tutela della salute, alla sicurezza e alla qualità dei prodotti e dei servizi, nonché ad una adeguata informazione e corretta pubblicità circa l’utilizzo degli stessi. A tal proposito, la Corte di Cassazione, hastabilito quanto segue: “I produttori di fuochi pirici sono titolari di una posizione di garanzia nei confronti degli acquirenti che, in quanto consumatori, vanno informati adeguatamente circa le modalità con cui il prodotto va utilizzato, i rischi derivabili da un uso inidoneo e i pericoli di malfunzionamento del prodotto; pertanto, rispondono delle omissioni qualora a queste sia connesso un evento lesivo in danno dei consumatori”(Corte di Cassazione, Sez. IV Penale, n. 3472/15; depositata il 26 gennaio 2015). Oltretutto, è doveroso ricordare come tali botti di capodanno, in alcuni casi, siano utilizzati anche in modo illegale, risultando così pericolosi per l’incolumità sia delle persone sia dei nostri amici a quattro zampe; in tali casi, è opportuno riportare una recente sentenza della Suprema Corte, che ha riconosciuto la responsabilità penale e relativi obblighi risarcitori nei confronti non solo di chi ha ‘ordinato’ l’acquisto ed ha poi materialmente comprato i ‘botti’, ma anche di successivamente li ha utilizzati, causando il ferimento di persone ed animali che in qual momento stavano passeggiando (Cassazione, sentenza n. 25365/18, depositata il 12 ottobre 2018).
Nel consigliare, pertanto, un utilizzo consapevole, attento e legale dei prodotti pirotecnici, auguro a tutti voi lettori un buon 2019, dandovi appuntamento alla prossima settimana.
Avv. Oberdan Pantana
Il Cosmari rammenta, ancora una volta a tutti i cittadini, chedurante le festività natalizie si producono e quindi si conferiscono, spesso in maniera errata e poco attenta, molti rifiuti. È bene ricordare che la stragrande maggioranza è riciclabile o meglio ancora riutilizzabile.
Per questi motivi si invitano le famiglie anche in occasione del capodanno a ridurre innanzitutto lo spreco alimentare e inoltre si pregano tutti i cittadini a selezionare e differenziare con attenzione la carta, cartone, vetro, plastica, alluminio, barattolame metallico, cartoni per bevande, oli vegetali esausti.
Infine il Cosmari raccomanda di controllare attentamente o comunque di informarsi anche con l’ecocalendario del proprio Comune quando mettere fuori della porta i propri sacchetti nei giorni di festa.
Attenzione a martedì 1 gennaio. Non si può conferire rifiutiin quanto la raccolta non viene effettuata. In genere viene spostata al giorno successivo. Evitare di abbandonare i rifiuti in maniera sconsiderata, specie vicino ai contenitori stradali dell’umido e del vetro. Con la collaborazione di tutti si può contribuire a mantenere pulita la Città.
Il Comune di San Severino Marche ha provveduto al pagamento del CAS, il contributo per l’autonoma sistemazione, relativo al mese di novembre 2018 a 842 nuclei familiari per complessive 1.956 persone.
Si invitano, come sempre, gli aventi diritto al Cas a comunicare con tempestività all'Ufficio Servizi Sociali ogni variazione del nucleo familiare, eventuali cambi di residenza o eventuali nuove disposizioni relative all'agibilità dell'edificio oltre alle variazione inerenti le proprie coordinate bancarie. a 842 famiglie
Niente “botti” a Capodanno in piazza Del Popolo e in tutto il centro storico ma anche davanti a chiese e santuari e in tutti gli altri luoghi, sia pubblici che privati che si trovino al chiuso o all’aperto, in cui si svolgeranno manifestazioni pubbliche o aperte al pubblico così come all’interno di scuole o nei pressi di queste e in tutte le vie, le piazze e le aree pubbliche ove vi sia presenza di persone.
È quanto stabilisce un’Ordinanza firmata dal sindaco di San Severino Marche, Rosa Piermattei, con la quale viene raccolto l’invito lanciato dal Viminale in vista delle festività. Nella stessa Ordinanza viene tassativamente vietato il commercio in forma itinerante di artifici pirotecnici e simili e si invitano i cittadini alla massima prudenza. Si raccomanda, infine, di acquistare i prodotti esclusivamente presso rivenditori autorizzati, di non raccogliere materiale inesploso, di non affidare ai bambini materiale esplodente e di evitare tassativamente di utilizzare “botti” e altro in aree che risultino affollate per la presenza di feste, riunioni o per altri motivi. L’invito, dunque, è di esplodere petardi e fuochi pirotecnici in zone isolate e a debita distanza anche dagli animali.
Per chi non osserverà le raccomandazioni sono previste sanzioni pecuniarie e segnalazioni all’Autorità Giudiziaria qualora il fatto assuma rilievo penale.
La Regione Marche e la Diocesi di Macerata hanno firmato l'accordo che destina 3,2 milioni di euro del Por Fesr al recupero e alla riqualificazione della Collegiata di San Giovanni di Macerata, danneggiata dal sisma del 2016. Alla firma hanno partecipato il presidente Ceriscioli, il vescovo Nazzareno Marconi, l'architetto progettista Enrico Da Gai e l'assessore regionale Angelo Sciapichetti. I fondi disponibili sono quelli aggiuntivi stanziati dall'Unione europea e dallo Stato dopo il terremoto, utilizzati per il ripristino e la valorizzazione di "edifici culturali con valore simbolico".
Regione e Diocesi hanno individuato, per l'intervento a Macerata, l'ex Collegiata gesuitica che occupa spazi di proprietà ecclesiastica e in parte pubblica. Ci vorranno 120 giorni per il progetto esecutivo, la conclusione del recupero strutturale e funzionale dovrebbe avvenire nel 2021. "È un progetto simbolo anche per la ricostruzione delle Marche" ha detto Ceriscioli.
(Fonte Ansa)
“Io e Crimi condividiamo l’obiettivo: superare due anni di stallo nella ricostruzione per riportare le comunità a vivere, in sicurezza, nei loro luoghi del cuore”. Così Piero Farabollini commissario per la ricostruzione post sisma 2016 al termine dell’incontro di ieri con il sottosegretario con delega ai terremoti Vito Crimi.
“Ci siamo visti prima dell’incontro del sottosegretario con i presidenti di regione alla luce di due mesi di incontri e tavoli tecnici da me effettuati con istituzioni, reti professionali ed associazioni di categoria oltre che, per la prima volta in oltre due anni, con i comitati dei cittadini – racconta Farabollini – Sono convinto che, prima ancora delle case, sono le comunità a dover essere ricostruite e a questo lavora la struttura commissariale di concerto con il Governo. Ho rinnovato a Crimi l’invito già fatto al ministro Di Maio di considerare fondamentale per il graduale ritorno alla normalità anche l’impegno nell’attuale legge di bilancio.”
In questa corsa alla rinascita delle comunità Farabollini considera non secondario il supporto della manovra finanziaria. “È necessario prorogare la rateizzazione della busta paga pesante aumentando le rate da 60 a 120 mesi. La gente dell’Appennino, le tante piccole imprese e gli artigiani che hanno resistito salvando tanti posti di lavoro hanno bisogno di ogni aiuto possibile, comprese le proroghe della Zona Franca Urbana per almeno due anni sostenendola con adeguate risorse finanziarie nonché dell’esenzione IRPEF dei fabbricati inagibili fino alla fine dello stato di emergenza”
Nello specifico della ricostruzione Farabollini e Crimi sono concordi che in due mesi non si potevano fare miracoli, ma che si è fatto ben più che nei due anni precedenti. “Un esempio su tutti l’accelerazione impressa alle scuole di diretta competenza commissariale. Ci siamo concentrati da subito a rimuovere ogni ostacolo sulla strada di strutture che sono il fulcro della rinascita per la loro funzione propedeutica al ripopolamento, impegnando ogni risorsa a tutto campo per sbloccare l’iter dei lavori”.
Con i ringraziamenti a tutti gli assessori della Giunta ed a tutti i collaboratori, il sindaco Fabrizio Ciarapica ha aperto la tradizionale conferenza stampa di fine anno che si è svolta questa mattina alla presenza dei giornalisti nella sala dell’Amicizia del Comune.
Un sentito grazie di cuore agli assessori per il sostegno ricevuto, per l’assidua presenza sul campo e per il lavoro svolto, nonché per la disponibilità a collaborare e a formare una squadra.
Il primo cittadino è ripartito dalle parole dello scorso anno, vale a dire dai tre macro-obiettivi da perseguire nel 2018, nello specifico la viabilità, il decoro urbano-differenziata e la sicurezza.
“Siamo a buon punto con l’iter riguardante il progetto delle rotatorie alla fine della superstrada e con i progetti riguardanti il riammagliamento delle strade che sarà indispensabile a migliorare la viabilità. Abbiamo un unico interlocutore per la differenziata (il Cosmari) e questo ci evita frammentazioni che fanno solo perdere di vista l’obiettivo che sarà quello di migliore il servizio pulizia e arrivare alla tariffa puntuale nel 2020.
Durante le feste i servizi vanno in sofferenza per i carichi di differenziata da raccogliere (mercati, mercatini, maggiore presenza di persone…), ma avere tanto più materiale da raccogliere non può che dimostrare la grande vitalità della nostra città che vede numerosissime presenze in centro nei fine settimana. Bisogna solo essere più veloci nella raccolta. Tra una settimana incontreremo il direttore Giampaoli per mettere a punto una nuova strategia.
Sul fronte della sicurezza c’era tanto lavoro da fare, ma abbiamo ottenuto i risultati che cercavamo e questo grazie ai numerosi tavoli organizzati da febbraio 2018 con Questura, Carabinieri, Guardia di Finanza e la collaborazione della Capitaneria di Porto, della Polizia municipale e dei Sevizi sociali: è stato fatto tantissimo.
Nomadismo, abusivismo sono stati fortemente contrastati. Ricordo la quantità di merce sequestrata in spiaggia, i controlli continui, il sistema di videosorveglianza potenziato. Oggi sono 110 le telecamere attive, che aiutano nel lavoro anche Polizia e Carabinieri.
Non sto qui a cantare vittoria ma è giusto rimarcare i risultati e ringraziare quanti hanno lavorato per ottenerli.
Abbiamo rafforzato, come promesso, anche la Polizia locale con il conferimento dei gradi, tre nuove assunzioni, la stabilizzazione degli stagionali e il nuovo concorso per ufficiali nel 2019.
Per quanto riguarda le case popolari, con la normativa che abbiamo introdotto si è data equità all’accesso in graduatoria tra italiani e stranieri e questo esempio è stato adottato anche dalla Regione Marche.
Un bel servizio aggiunto nel 2018, che non c’era sul fronte della comunicazione con i cittadini, è quello del bot Cluana, attivato con l’ex assessore Enrico Giardini che ci ha permesso di raggiungere 2200 utenti (il 93% leggono i messaggi inviati sui servizi).
Sul fronte cultura e Turismo, abbiamo riportato a casa Popsophia che nel 2019 raddoppierà nella Città Alta e l’Università che ha richiesto un lavoro di mesi e mesi ma che ci vedrà aprire a settembre un nuovo corso di laurea triennale con una previsione di 500 iscritti.
Un anno impegnativo il 2018, il primo effettivo di questa Giunta dopo l’arrivo in un 2017 già avviato. Abbiamo lavorato tantissimo e anche commesso errori, ma questi ci permettono di trarre insegnamenti utili a migliorarci.
Controlli di routine stamane al porto di Ancona sui pescherecci rientrati.
In particolare i controlli hanno riguardato le quantità di pesce pescato per ciascuna categoria protetta, come da normativa internazionale per la tutela del patrimonio ittico.
Proprio in tali controlli, la capitaneria di porto rinveniva su di un peschereccio un eccedenza di pesce spada, che può essere pescato nella quantità massima di 250 kg, e lo poneva sotto sequesto.
I due pesce spada, gia puliti a bordo, sono stati analizzati dai veterinari dell'asur partecipi al controllo, che ne hanno stabilito la perfetta commestibilità dopodiche i due pesci sono stati donati alla mensa dei poveri “Opera Padre Guido” di Ancona, con grande felicità dei ragazzi che vi svolgono opere di volontariato.
Meno felici, probabilmente, i proprietari dell'imbarcazione ove è stato effettuato il sequestro. Per loro, infatti, è scattata una sanzione di 4000 euro