Tra le 38.000 domande arrivate, a livello nazionale, all'Anpa per la selezione pubblica nazionale per aspiranti navigator, 873 arrivano dalle Marche per un totale di 55 posti da coprire (dati aprile 2019, ndr). In particolare sono state presentate 297 domande per sede di Ancona, 157 per Pesaro/Urbino, 188 per Macerata, 141 per Ascoli, 91 per Fermo.
Complessivamente i posti previsti per la Regione Marche sono 55 così suddivisi: 17 ad Ancona, 13 a Pesaro/Urbino, 11 a Macerata, 8 ad Ascoli Piceno e 6 a Fermo.
I navigator saranno dei "cercatori di lavoro" con il compito di guidare ed accompagnare nel mercato delle offerte di lavoro i beneficiari del reddito di cittadinanza .
I "navigatori" dipenderanno dall'Anpal ma dovranno operare in sinergia con i centri per l'impiego, sotto le direttive della Regione.
La domanda per partecipare alla selezione nazionale deve essere tassativamente effettuata entro le ore 12.00 dell'8 maggio 2019, ed è necessario dotarsi preventivamente di un codice PIN rilasciato dall'Inps oppure di una identità SPID o di una carta nazionale dei servizi (CNS) .
La selezione è rivolta a laureati in varie discipline giuridiche, economiche ed umanistiche.
Scade invece il 10 maggio il termine per iscriversi al corso di preparazione per aspiranti navigator. Le lezioni saranno tenute, ad Ancona, da docenti dell’Università Politecnica delle Marche coordinati dal Prof.Avv. Antonio Di Stasi, Ordinario Diritto del Lavoro
Per ogni delucidazione è possibile contattare il numero 392/1206067 il lunedì, martedì, giovedì e venerdì mattina oppure scrivere a s.cristofanelli@cisl.it
Il maltempo sembra non voler desistere nonostante siamo ormai in primavera inoltrata.
La Protezione Civile delle Marche, dopo l'allarta meteo che ha interessato la giornata odierna, ma emesso un ulteriore messaggio di allertamento per la giornata di domani, lunedì 6 maggio.
Ad essere interessate dal maltempo, in particolare dal vento forte e da burrasche, le zone costiere di tutta la Regione. "Vento dai quadranti settentrionali con velocità media di vento teso e raffiche fino a burrasca o burrasca forte sulle zone costiere del nord e del centro della Regione e fino a vento forte o burrasca nella parte meridionale delle Marche."
Un anno fa, il 5 maggio del 2018, si celebrava a Roma, nella chiesa Ognissanti di via Appia Nuova, il funerale di Pamela Mastropietro, la 18enne romana che il 31 gennaio dello scorso anno venne ritrovata a pezzi in due valigie a Casette Verdini. Una cerimonia alla quale parteciparono istituzioni e cittadini della Capitale e di Macerata, città nella quale la giovane romana ha trovato la morte. I sindaci Virgia Raggi e Romano Carancini, in occasione del 5 maggio scorso, proclamarono il lutto cittadino nelle rispettive città.
Nella giornata di oggi molte persone hanno voluto lasciare un fiore, un messaggio o una preghiera davanti all'abitazione di via Spalato dove venne compiuto l'efferato delitto.
Per l'omicidio di Pamela Mastropietro c'è attualmente un unico indagato: il 30enne nigeriano Innocent Oseghale. Oseghale è in questo momento imputato davanti alla Corte d'Assise del Tribunale di Macerata per l'omicidio della 18enne romana: la sentenza definitiva di primo grado è attesa per mercoledì 29 maggio, dopo un processo che ha visto la testimonianza di oltre 50 teste e la deposizione delle analisi medico-tossicologiche dei consulenti della parte civile e della difesa.
Mercoledì 8 maggio, nell'aula del Tribunale di Macerata, ci saranno sono attese le arringhe della Procura e della parte civile, mentre il 15 maggio spetterà ai difensori di Innocent Oseghale.
Sabato 4 maggio tante famiglie hanno visitato per la prima volta Gagliole (MC) e sono rimasti piacevolmente colpiti dal bel borgo medievale fortificato in cima ad un colle e con una delle rocche difensive dei Varano, rappresentative del sistema di avvistamento e di difesa dell’epoca.
Il motivo è stato la visita al Museo di Storia Naturale (Fondazione Oppelide), un gioiellino dell'entroterra marchigiano con una collezione senza copie o plastici ma con tutti pezzi originali di cui alcuni primeggiano o sono unici a livello nazionale.
L’accoglienza del personale del museo è stata notevole. Purtroppo gli ambienti museali, infatti, hanno ancora molta strada da fare per rendere i luoghi della cultura “family-child friendly” e l’associazione onlus “GENITORI&FIGLI, per mano” che aveva organizzato la visita, oltre a valorizzare il nostro territorio, lavora anche su questo fronte in quanto offre la consulenza gratuita per le realtà museali e turistiche per quanto riguarda proprio l’accoglienza e ludodidattica delle famiglie con i bambini 0-3 anni.
Il signor Pietro (il nome della guida del museo, ndr) è stato molto preparato e paziente con un gruppo tanto eterogeneo di bambini e bambine da 0 a 7 anni di età. Ha fatto toccare loro tanti fossili diversi, rispondendo prontamente a tutte le domande e ascoltando le idee e commenti che i bambini avevano a proposito della preistoria e il mondo animale e vegetale antenato di quello odierno.
Uno dei momenti che ha maggiormente colpito i bambini c'è stato quando, a luce spenta, hanno potuto vedere i minerali fluorescenti e quando, battendo le pietre di selce e pirite, la guida ha fatto scoccare delle scintille - facendo vedere il modo in cui l’uomo preistorico faceva il fuoco.
La visita è finita con una merenda per le vie del borgo e con le tasche dei bambini piene di diverse pietre con i fossili o minerali (si potevano acquistare all’interno del museo ed è un modo per supportare questa valida realtà). I piccoli sono tornati a casa decisi di creare una collezione di fossili e di minerali personale, e gli adulti, di ritornare di nuovo per usufruire di diversi laboratori didattici che questo museo propone.
I temporali particolarmente intensi che hanno interessato la nostra provincia e l'anconetano, hanno riversato tra Filottrano, Osimo e Polverigi degli impressionanti cumuli di grandine.
Come testimoniano foto e filmati pubblicati in rete, il paesaggio è stato completamente imbiancato con cumuli di grandine che in alcuni punti hanno raggiunto i 10 centimetri e che hanno creato anche qualche difficoltà nella circolazione stradale.
Foto (Gaia Paoloni, Katiuscia Lorenzini e Damiano Lancioni)
Video (Gianni Pettinari)
La consueta Santa Messa domenicale trasmessa su Rai Uno a partire dalle ore 10:55 ha avuto come officiante l'ex vescovo della diocesi di Macerata-Tolentino-Recanati-Cingoli-Treia Claudio Giuliodiri, che oggi riveste il ruolo di assistente ecclesiastico generale dell'Università Cattolica del Sacro Cuore a Milano.
Proprio in collegamento dall'Ateneo meneghino si è celebrata la funzione domenicale. Giuliodori, originario di Osimo, ha ricoperto il ruolo di Vescovo nella nostra provincia dal 2007 sino al 2013.
Era il 4 febbraio quando Picchio News ha lanciato la nuova rubrica "Alla scoperta delle realtà maceratesi". In ogni domenica di questi tre mesi, vi abbiamo raccontato la storia, la passione e l'amore per il territorio di tredici realtà maceratesi.
Un bilancio eccellente, con migliaia di visualizzazioni e di riscontri sempre positivi (anche dall'estero), per le tantissime storie che vi abbiamo raccontato fino a ora e che vi (e ci) hanno portato a viaggiare settimanalmente alla scoperta di aziende e realtà del territorio, spesso sconosciute ai più. È stata un'esplorazione continua dei piccoli e grandi gioielli della nostra Provincia che hanno qualcosa da raccontare e, perché no, da far “gustare” ai nostri lettori. Di piccole o grandi dimensioni, a conduzione familiare e chi più ne ha più ne metta: ogni settimana vi abbiamo fatto scoprire (se non la conoscevate già) un'azienda della Provincia.
Abbiamo iniziato con il raccontarvi la storia della Cantina Volverino di Mogliano insieme a Maja e Anna per farvi poi scorpire la passione del Salumificio Monterotti di Sarnano che, tra meno di un anno, spegnerà le 50 candeline. Insieme a Francesco, Andrea e Ubaldo vi abbiamo poi fatto scoprire una delle realtà più longeve del territorio, incastonata nelle bellissime colline di Cingoli, Il Mulino Bravi e i suoi 454 anni di storia. Mauro Quacquarini ci ha poi raccontato il lungo cammino dell'Azienda che prende il nome di suo padre Alberto Quacquarini e della Vernaccia di Serrapetrona, un'eccellenza "DOC" del nostro territorio. Insieme a Giuseppe Giustozzi vi abbiamo raccontato l'ascesa di un uomo che nel campo della ristorazione (e dell'imprenditoria) non conosce segreti. Siamo poi partiti in direzione dell'interno per farvi toccare con mano tutte le fasi della lavorazione e della produzione de La Pasta di Camerino, un'eccellenza del territorio che rinuncia mai a materie 100% italiane. Un valore, quello del Made In Italy, che non dimentica mai nemmeno Stefano Affede, titolare della pelletteria Stephen di Pollenza. Da Montecassiano vi abbiamo poi fatto conoscere, con i giovanissimi Riccardo ed Edoardo, una delle aziende leader, in tutta Italia, nel settore dei lavelli da cucina in quarzo e granito: la Plados. Maurizio Marinangeli ci ha poi raccontato la storia della Technogroup International di Corridonia, realtà che da trentanni è leader nell'istallazione di sistemi di sicurezza. Insieme a Marta e Maria Rita ci siamo poi catapultati nelle bellissime montagne di Sefro per assaporare le prelibatezze a base di trota del Ristorante "Da Faustina". Siamo poi tornati nel capoluogo, più precisamente nel cuore di Macerata, per dare voce alla passione dei giovanissimi Aldo e Julia e dei loro tre fantastici locali di ristorazione: il Caffe Centrale, il Centrale.eat e il Centrale.plus. Siamo poi andati a Sarnano, ospiti di uno dei fiori all'occhiello dell'intera Regione, le rinomate Terme San Giacomo e, insieme al Direttore Sanitario Paolo Del Giudice, vi abbiamo raccontato una storia di resistenza post-sisma molto forte. Infine domenica scorsa, tornati nel centro storico di Macerata, vi abbiamo fatto scoprire il giovane successo di Vere Italie e del turismo esperienziale dell'imprenditore Stefano Parcaroli.
Non vi resta ora che aspettare domenica prossima per conoscere quale sarà la realtà maceratese a cui daremo voce e di cui vi racconteremo la storia, una storia fatta sempre di amore e passione per il proprio lavoro e per il territorio.
Torna, come ogni domenica, la rubrica curata dall’avv. Oberdan Pantana, “Chiedilo all'avvocato”.
Questa settimana, le numerose mail arrivate hanno interessato principalmente la tutela degli animali nello specifico i casi riguardanti possibili maltrattamenti nei confronti dei nostri amici a quattro zampe.
Ecco la risposta dell’avvocato Pantana alla domanda posta da una lettrice di Macerata, che chiede: A quali responsabilità può andare incontro colui che per “motivi educativi” pone in essere atti violenti contro il proprio cane?
Il caso di specie ci offre la possibilità di fare chiarezza riguardo al reato di maltrattamento di animali, tra i quali cani e gatti, che troppe volte, subiscono vere e proprie sevizie e crudeltà da parte dell’uomo; difatti, l’art. 544 ter cod. pen., punisce “ Chiunque per crudeltà o senza necessità, cagiona una lesione ad un animale, ovvero lo sottopone a sevizie, comportamenti, fatiche o a lavori insopportabili per caratteristiche etologiche”, con la reclusione da 3 a 18 mesi o con la multa da € 5.000 a € 30.000, con pena aumentata della metà se da tali fatti deriva la morte dell’animale.
A questo punto, in risposta al caso prospettato dalla nostra lettrice, risulta, dunque, utile riportare una recente pronuncia resa dalla Suprema Corte di Cassazione, in riferimento alla vicenda di un dog-sitter che, preso da un raptus di follia, ha sferrato calci ad un cagnolino a lui momentaneamente affidato, giustificando il tutto per “soli fini educativi”, tanto da causargli delle lesioni nella zona toracica guaribili in giorni sette; lo stesso veniva prontamente denunciato dall’effettivo padrone grazie alla testimonianza di una passante la quale aveva prontamente segnalato l’accaduto alla Polizia di Stato.
In merito, la Corte di Cassazione ha asserito quanto segue: “Non vi sono dubbi sulla «crudeltà» compiuta dall’uomo, che per questo viene condannato in quanto colpevole del reato di maltrattamento di animali, tenuto conto della brutalità posta in essere nei riguardi del cagnolino oltre all’assenza di necessità, in quanto tale comportamento non può essere ascrivibile come metodo correttivo lecito” (Corte di Cassazione, sez. III Penale, sentenza n. 6728/2019).
Nel consigliare di denunciare prontamente tali gravi reati, commessi ai danni dei nostri amici a quattro zampe, rimango in attesa come sempre delle vostre richieste via mail, dandovi appuntamento alla prossima settimana.
La struttura, un prefabbricato di 110 metri quadrati realizzato da un’impresa locale, la Ce.Me.Co., e finanziato dalla Regione Marche e dal Dipartimento Nazionale di Protezione Civile con fondi emergenziali, permetterà di ospitare gli uffici comunali della Protezione Civile insieme a quelli del gruppo settempedano dei volontari.
La nuova sede, aperta in via Brodolini accanto ai magazzini comunali dell’ufficio Manutenzioni, è composta da tre grandi stanze destinate ad uffici e sede del Coc in caso di emergenze, un’ampia sala riunioni e un archivio, oltre ai locali per i servizi.
Alla cerimonia inaugurale hanno preso parte il coordinatore del servizio volontariato del Dipartimento nazionale della Protezione Civile, Massimo La Pietra, il sindaco di San Severino Marche, Rosa Piermattei, l’assessore regionale della Protezione Civile, Angelo Sciapichetti, il responsabile della Protezione Civile regionale, Davide Piccinini, il coordinatore dei volontari del gruppo comunale di San Severino Marche, Dino Marinelli. Assente perché colpito da un grave lutto familiare, il coordinatore nazionale della Protezione Civile, Angelo Borrelli, che si è a lungo intrattenuto telefonicamente con il primo cittadino poche ore prima della cerimonia.
Presenti, tra gli altri, anche il coordinatore regionale dei volontari di Protezione Civile, Mauro Perugini, il referente regionale delle associazioni di Protezione Civile, Fabio Maccari, i referenti e i tanti volontari dei gruppi comunali di Protezione Civile e delle altre associazioni di volontariato che da tutta Italia hanno prestato aiuto e assistenza alla popolazione settempedana in occasione del terremoto dell’ottobre 2016 insieme ad altre autorità tra cui il sindaco di Tolentino, Giuseppe Pezzanesi, e altri amministratori del territorio.
La grande festa per l’inaugurazione della nuova sede è stata preceduta dall’arrivo dei partecipanti che, con i loro mezzi, fin dal primo pomeriggio hanno occupato l’intera piattaforma di piazza Del Popolo donando una suggestiva immagine del particolare momento che ha fatto ritrovare in città gli “angeli del sisma”. Poi ci si è spostati tutti nella chiesa di San Domenico dove il cardinale Edoardo Menichelli ha presieduto una Santa Messa.
Nell’omelia Menichelli ha espresso gratitudine ai tanti volontari sottolineando: “Conosco da tempo, e ho sempre apprezzato, la vostra attività che svolgete con passione, con competenza, qualche volta anche con pericolo e, sicuramente, con generosità. Che il Signore vi aiuti a compiere questa opera di misericordia, misericordia che alla nostra società manca”.
“Quella di oggi è una festa per noi – ha tenuto a sottolineare, invece, nel suo intervento di saluti il sindaco di San Severino Marche, Rosa Piermattei, aggiungendo subito dopo, rivolta agli operatori della Protezione Civile e di tutte le altre organizzazioni – Senza di voi volontari tutti noi non saremmo stati in grado di gestire l’emergenza terremoto ed è per questo che mi sento di rivolgervi un grazie immenso. La città di San Severino Marche vi ha voluto accogliere nella sua bellissima piazza per farvi sentire il suo abbraccio. Quando, dopo alcuni mesi di lungo e intenso lavoro in cui avete dato soccorso e aiuto alla nostra popolazione ferita, voi ci avete dovuto lasciare, noi abbiamo avuto paura. Abbiamo avuto paura di rimanere soli. E invece non ci avete mai lasciato soli e non ci avete mai abbandonati. Sono passati più di due anni ma siamo rimasti sempre in contatto. Con voi oggi salutiamo la consegna di questa nuova sede ai nostri stupendi volontari, un gruppo di oltre 110 persone, sempre presenti nei momenti di bisogno. A loro oggi devo chiedere scusa perché in tutto questo tempo ho chiesto di aspettare e pazientare perché la nostra prima risposta è stata tutta per la popolazione”.
“La comunità marchigiana dice grazie ai volontari per quello che hanno saputo fare in un momento difficile e drammatico per la nostra regione – ha ribadito l’assessore regionale alla Protezione Civile, Angelo Sciapichetti – A queste persone che noi non vediamo mai sulle prime pagine dei giornali, che non fanno mai notizia, noi dedichiamo il nostro pensiero dicendo anche che siamo veramente orgogliosi di loro”.
Al termine della cerimonia il gruppo Volontariato Maceratese e altri gruppi comunali, giunti da tutta Italia per prendere parte all’iniziativa, hanno voluto consegnare al sindaco Piermattei i gagliardetti delle proprie rappresentanze in segno di amicizia. Il primo cittadino ha invece consegnato al Dipartimento nazionale della Protezione Civile una targa di ringraziamento per l’opera presentata durante e dopo la prima fase dell’emergenza sisma.
"La linea veloce da Civitanova per Spalato, Stari Grad e Hvar, effettuata nell'estate 2018, non è stata riconfermata per l'estate 2019". La notizia, comparsa da qualche giorno sui siti di alcune agenzie di viaggio, è stata confermata dalla Domizioli, che insieme a due colleghi di Pesaro (Gomo viaggi e Mondo Viaggi) ha gestito lo scorso anno le partenze da Civitanova per la costa croata.
Nell'estate 2019 lo Zenit non salperà quindi da Civitanova e la notizia ha creato parecchio malumore tra quanti stavano pensando alle prossime vacanze estive sull'altra sponda dell'Adriatico, raggiungibile comodamente in circa quattro ore dal porto cittadino. A dire il vero, però, queste quattro ore teoriche, nella realtà dei fatti, in diversi casi, si sono allungate fino ad arrivare perfino a quasi tre volte, a causa di guasti o condizioni del mare che hanno impedito la partenza dell'imbarcazione, con passeggeri che hanno dovuto affrontare dei cambi di programma, con l'impiego di pullman e traghetti sostitutivi.
Sono risultati nei limiti di riferimento i valori accertati da ARPA sulle coltivazioni locali e nel terreno internamente ed esternamente alla azienda Tontarelli, recentemente coinvolta da un incendio. Per questo ASUR ha proposto oggi al Sindaco di Castelfidardo la revoca dell’ordinanza cautelativa di sospensione della raccolta di frutta ed ortaggi, del pascolo degli animali e dell'utilizzo di foraggi prodotti nelle zone di territorio potenzialmente oggetto di ricaduta degli inquinanti. L’ordinanza era stata emessa – in via cautelativa - nelle ore successive all’incendio che si era verificato nello stabilimento Tontarelli la mattina del 16 aprile 2019. Anche le altre analisi condotte da Arpa risultano negative.
L’incendio aveva coinvolto i magazzini dei prodotti semilavorati (materiali plastici a base polipropilene) e le dimensioni importanti dell’evento, comunicate dai Vigili del Fuoco intervenuti, avevano comportato l’applicazione da parte di ARPAM dei protocolli specifici di intervento per il monitoraggio delle matrici ambientali coinvolte (aria, acque, suoli) e delle coltivazioni, queste ultime in collaborazione con ASUR AV2.
Fin dalle ore 6.00 del 16 aprile le condizioni meteo hanno favorito la dispersione verso l’alto, e quindi in direzione Sud-Sudest, della nube alimentata dall’incendio, che ha quindi continuato a propagarsi a quote abbastanza lontane dal suolo.
Nelle immediate vicinanze dell’impianto, fino a metà giornata, erano stati riscontrati incrementi apprezzabili dei valori di benzene nell’aria. A distanza dalla zona interessata, in direzione sottovento in località le Crocette di Osimo, sono stati campionati Benzene, IPA, Diossine e PCB diossina simili e metalli pesanti. Le successive prove di laboratorio hanno evidenziato, per tutti gli inquinanti considerati, valori di concentrazione paragonabili al fondo.
Le indagini dell’Agenzia hanno riguardato anche la qualità delle acque superficiali e sotterranee della zona senza aver rilevato contaminazioni riconducili all’evento. Continuano comunque i campionamenti sulle acque sotterranee. Nei giorni successivi ARPAM ha esteso le indagini alle deposizioni al suolo, campionando terreni superficiali in direzione sempre sottovento all’incidente, fino a una distanza di circa 3 km dallo stabilimento Tontarelli. Anche in questo caso gli accertamenti di laboratorio hanno escluso contaminazioni da metalli pesanti, IPA, Diossine e PCB diossina simili.
Prenderà il via la prossima settimana e si concluderà entro la fine dell’anno la sistemazione idraulica strutturale sul fiume Potenza nei Comuni di Recanati e Potenza Picena. Lo comunica l’assessore regionale all’Ambiente.
I lavori saranno regolati da un accordo di programma, per un importo di 1.392.000 euro e saranno consegnati all’impresa giovedì 9 maggio, con una durata prevista di circa 6 mesi. Il progetto prevede la demolizione della briglia/traversa situata in località Chiarino a valle del ponte della strada provinciale che collega la frazione Marolino con Chiarino, al fine di evitare esondazioni. A monte della traversa sarà realizzata una importante opera di manutenzione, che prevede la rimozione del materiale accumulato in modo anomalo. A monte e a valle della traversa sarà inoltre ripristinata la difesa delle sponde danneggiate dalle piene dell’ultimo decennio.
Questo consistente progetto fa seguito ad altri interventi minori realizzati nel 2018 per la riparazione dei danni delle alluvioni del 2013: mitigazione del rischio idraulico nei comuni di Recanati e Potenza Picena per un importo complessivo di circa 155.000 euro, ripristino degli argini, di erosioni spondali e della funzionalità idraulica del Fiume Potenza a monte della traversa ASTEA nei Comuni di Macerata e Montecassiano per un importo complessivo di 85.000 euro e lavori di mantenimento e miglioramento della funzionalità fluviale del Fiume Potenza da località San Cassiano a monte della località Pontile nel Comune di Fiuminata, per un importo di 80.000 euro.
L’assessore sottolinea che "la progettazione è stata condotta con il criterio della protezione e della tutela ambientale dei corpi idrici e che saranno inoltre effettuati tutti i controlli ambientali in cantiere per verificare l’assenza di effetti negativi anche in fase esecutiva. Questi interventi confermano la volontà dell’Amministrazione di rispettare i programmi operativi a suo tempo presentati, mantenendo viva l’attenzione alla sostenibilità ambientale. Nei prossimi mesi, inoltre, sono previsti altre due importanti azioni di sistemazione idraulica, alla foce del fiume e nel territorio montano."
"C'è una parte dell'Italia dove il tempo si è fermato. Nel cuore dell'Appenino la ferita del sisma è ancora aperta. Noi non abbiamo governi amici. Siamo scesi in strada nei nostri territori, siamo scesi in piazza a Roma, abbiamo protestato ma abbiamo anche proposto. Abbiamo scritto emendamenti alle leggi, partecipato a infinite riunioni, i governi si sono alternati ma la risposta è stata sempre la stessa: una ricostruzione inesistente, un modello di ricostruzione che è imploso su se stesso e che andrebbe cambiato radicalmente perchè inadatto, la mancanza di visione e programmazione a medio termine. Insomma l'assenza del Governo, quelli di prima e quelli in carica che solo un anno fa avevano promesso cose che poi non hanno mantenuto" così la pagina Facebook Terremoto Centro Italia che per sabato 18 maggio ha organizzato una manifestazione che arriverà direttamente a Roma, in Piazza Montecitorio.
"E intanto il Centro Italia colpito dal terremoto continua a morire lentamente giorno dopo giorno da ben 2 anni e mezzo - continuano -. Perchè chi aveva un lavoro non lo ha più. Migliaia di posti di lavoro, aziende artigiane, agricole, commercianti, costretti a chiudere con pochissime possibilità di riaprire. Perchè chi lo ha ancora, inizia a perdere la speranza in un futuro di queste terre, soprattutto i giovani. Ad oggi nessuno, tranne la solidarietà degli Italiani, si è preoccupato di ripristinare la situazione, di riportare le condizioni migliori affinché le persone potessero ricominciare a vivere, lavorare, e avere una speranza di vita dignitosa per se e per la propria famiglia, nei territori che amano senza dover pensare di abbandonarli. Resistiamo immersi nella natura che amiamo come il gamberetto del lago di Pilato. Non abbiamo bisogno di grandi opere inutili ma di un aiuto concreto a ricostruire e rigenerare la bellezza dei nostri luoghi e la ricchezza che ne deriva per l'italia intera."
S"iamo stanchi di un Governo assente che promette e non mantiene e lascia al proprio destino un territorio cosi vasto dell'Italia centrale tra Marche-Umbria-Lazio-Abruzzo. Siamo stanchi di chi usa i soldi destinati ai terremotati (SMS solidali-Fondi Europei) come bancomat per altri fini. Siamo stanchi di passerelle e selfie."
Per tutti questi motivi il Coordinamento Terremoto Centro Italia ha deciso di scendere in piazza e manifestare a Roma il prossimo 18 MAGGIO 2019. "Invitiamo tutti coloro che condividono le nostre ragioni a sostenerci. Non lasciateci soli. Per info: +39 333 497 4358 e +39 333 862 7317" concludono.
La Protezione Civile delle Marche ha emesso un' allerta meteo con validità per tutta la giornata di domenica 5 maggio (dalle ore 00:00 alle ore 24:00).
Come si legge nel bollettino della Protezione Civile “il transito di una depressione proveniente dal mare del Nord, nella giornata di domenica, porterà dapprima flussi sud occidentali nelle zone interne e sud orientali lungo la costa con rovesci o temporali nelle zone collinari e successivamente venti forti settentrionali con rovesci o temporali lungo la fascia costiera, con conseguente mare molto mosso ed un sensibile calo termico.”
“In mattinata e fino alla prima parte del pomeriggio, nella provincia maceratese, si avranno venti da sud ovest nelle aree interne con velocità media di vento moderato e raffiche fino a burrasca nella parte alto collinare e tempesta nella parte montana. Dal tardo pomeriggio dai quadranti settentrionali nelle zone costiere con velocità media di vento teso con raffiche fino a vento forte o burrasca.”
Dodicesima bandiera blu consecutiva per il Comune di Potenza Picena, presente questa mattina a Roma insieme al Comune di Civitanova Marche, per l'importante cerimonia.
A ritirare il prestigioso riconoscimento ambientale, nel corso della cerimonia di assegnazione svoltasi stamane presso la Sala Convegni del Consiglio Nazionale delle Ricerche di Roma, una delegazione composta dagli Assessori Luisa Isidori e Paolo Scocco e dalla funzionaria comunale responsabile del procedimento istruttorio per l'ottenimento della bandiera blu Francesca Baiocco.
Un risultato di eccellenza che sottolinea l'impegno di un intero territorio per la tutela dell'ambiente e più in particolare per il miglioramento della qualità della vita dei cittadini che si coniuga con un'offerta turistica di qualità.
Per consentire alla ditta Crucianelli Rest Edile srl di effettuare lavori di monitoraggio di una gru situata in un cantiere in via Spalato, il Comando della Polizia locale ha emesso un’ordinanza che prevede la chiusura totale al traffico veicolare di via Ettore Ricci, all’altezza dei civici 123/127, per domenica 5 maggio dalle ore 8 alle ore 18.
Nel dettaglio il provvedimento prevede: via Ettore Ricci; divieto di transito eccetto residenti nel tratto interessato dai lavori; divieto di transito per i pedoni, nel tratto di marciapiede lato civici 123 e 127, interessato dai lavori; doppio senso di circolazione, nel tratto di via Ettore Ricci verso via Spalato, fino all’interruzione; dare precedenza, all’intersezione via Ettore Ricci – via Spalato, per i veicoli che si immettono in quest’ultima via; dare precedenza nei sensi unici alternati all’intersezione con via Roma; limite massimo di velocità 10 Km/h, intersezione con via Roma. Divieto di sosta con rimozione forzata valido dalle ore 7 alle ore 20 in via Ettore Ricci dall’intersezione con via Spalato fino a fine cantiere dove regolarmente segnalato.
È un evento straordinario per tutti i Club delle regioni Abruzzo, Marche, Molise e Umbria che onora i tanti Soci e che ripaga il grande impegno profuso per migliorare le condizioni delle popolazioni che hanno visto crollare le loro case ed i loro luoghi di lavoro.
La massima carica del sodalizio di circa 35.000 club in tutto il mondo arriverà a Jesi venerdì 3 maggio, sarà ad Ascoli Piceno sabato 4 e domenica 5 per la presentazione del Progetto Fenice che ha visto impegnati tutti i club del Distretto, ed oltre, nel sostegno immediato alle attività lavorative nelle zone colpite dal sisma del 2016 con raccolte fondi, tutoraggio commerciale, legale e fiscale e con la costruzione di un centro polifunzionale ad Arquata del Tronto con infrastrutture per la crescita delle piccole aziende locali, e-commerce, marketing territoriale e creazioni di spin-off.
Nel pomeriggio di domenica, ad Arquata, avverrà la cerimonia di inaugurazione del Rotary Point, una realizzazione che entrerà a pieno titolo nel patrimonio pubblico di Arquata e dei Comuni ad essa collegati, un passo compiuto per far risorgere questo territorio ancora lontano da una ricostruzione vera e propria.
Barry Rassin arriverà poi in serata a L'Aquila dove lunedì 6 maggio visiterà la Facoltà di Ingegneria il cui Corpo A è stato ricostruito dal Rotary con una raccolta fondi internazionale, primo edificio tornato attivo dell'Ateneo Aquilano dopo il sisma del 2009, e dove incontrerà studenti e rotariani nel decennale del sisma. Tre giorni storici ed emozionanti per i rotariani dell'Italia centrale che avranno l'occasione di mostrare i loro territori e la loro attività all'uomo che guida oltre 1.200.000 uomini e donne a servizio delle comunità di tutto il mondo.
“È una occasione unica ed imperdibile, dichiara Gabrio Filonzi Governatore del Distretto 2090, per incontrare il massimo vertice della nostra associazione e vivere tutti insieme un momento molto importante per la nostra attività di service in cui concretizziamo, con l’inaugurazione del Rotary Point di Arquata del Tronto, una importante azione di sostegno del territorio con il Progetto Fenice che ci vedrà sicuramente ancora protagonisti nei luoghi così duramente colpiti dal sisma del 2009 e da quello del 2016.”
Trasferta romana per l’assessore al turismo Maika Gabellieri, che questa mattina nella sede del Cnr a Roma ha ritirato insieme al presidente del Consiglio comunale Claudio Morresi la sedicesima Bandiera blu d’Europa assegnata dalla Fee al comune di Civitanova Marche. Anche nel 2019, la città conquista dunque questo prestigioso riconoscimento.
L'iter procedurale certificato è stato curato dal Servizio turismo. “Un ringraziamento doveroso al dirigente Giacomo Saracco, dal primo maggio in pensione – ha sottolineato l’assessore Gabellieri - e ai dipendenti Carla Paniconi, Laura Tittarelli e Alessandro Colò.
Voglio inoltre esprimere la mia più grande soddisfazione per questo riconoscimento, il 16esimo per la nostra città – ha detto l'assessore Gabellieri – che non bisogna mai dare per scontato. La Bandiera blu è un lavoro di squadra, tra l’ente pubblico, chi opera in questo settore e chi ci vive ogni giorno e rispetta l’ambiente. La qualità dei servizi deve crescere in una città che aspira a diventare sempre più importante e punto di riferimento per l'accoglienza turistica della regione”.
Soddisfazione anche da parte del presidente Morresi: “Riempie di orgoglio rappresentare Civitanova nelle occasioni importanti a livello nazionale e questa è sicuramente una di queste. Sedici anni sono tanti e ogni volta vanno ringraziati gli amministratori e gli operatori che hanno creduto e lavorato per ottenere questi risultati”.
Nel corso della cerimonia di premiazione, la Fee ha assegnato il riconoscimento internazionale a 385 spiagge con cui si certifica lo sviluppo ecocompatibile delle località rivierasche e si valorizza soprattutto la qualità delle coste e del mare. La procedura di certificazione segue la norma Uni-En Iso 9001.
È partita ufficialmente la nuova campagna promossa dall'Agorà di Rigenerazione Italia Macerata in favore dell'ambiente e accanto all'Università di Macerata.
Dal titolo Dont Plastic, il progetto ha l'obiettivo di eliminare l'uso delle classiche bottigliette di plastica per l'appunto attraverso l'installazione di erogatori d'acqua da utilizzare con borracce apposite.
Insieme all'Ateneo Maceratese, l'Agorà sposa la causa in questione mediante una specifica petizione che sta già riscontrando i primi successi, dal momento che in pochissimi giorni sono arrivate decine di firme, specialmente durante gli eventi organizzati dal gruppo.
Attraverso questa collaborazione, Macerata potrebbe diventare una delle Università in prima linea in questa battaglia, considerando che già altri Atenei italiani si sono avventurati in questo difficile percorso, dando un esempio concreto non solo agli studenti ma a tutta la cittadinanza, in quanto il problema dell'inquinamento - in particolar modo quello plastico - rappresenta uno dei principali rischi ambientali per gli anni a venire.
"E' giunto il momento di fare qualcosa di concreto, - ha affermato il giovane Luca De Nicola, uno dei rappresentati di Rigenerazione – perciò riteniamo che sia necessario lavorare seguendo la stessa linea di modo che i nostri sforzi non siano vani. La partecipazione degli studenti è fondamentale e rappresenta una presa di coscienza importante per cercare di cambiare le cose, in quanto siamo noi a vivere su questo pianeta e spetta a noi il compito di curarlo e tutelarlo".
Per festeggiare i 50 anni della Biblioteca Comunale Silvio Zavatti, sabato 4 maggio il Consiglio di Biblioteca e l’Assessorato alla Cultura del Comune organizzano una giornata ricca di eventi pensati per gli utenti di ogni età.
Il programma si apre la mattina alle 9.30 con “Disegna la tua biblioteca” un laboratorio creativo che si svolgerà in sala Cecchetti per i bambini fino ai 10 anni. Alle 11.00 seguirà una conferenza intitolata “Siro e le orme mesozoiche scoperte sul Monte Conero” condotta dal maceratese Luca Natali, archeologo dell’Istituto Italiano di Paleontologia Umana di Roma, e dal camerte Giuseppe Crocetti, geologo del Museo delle Scienze presso l’Università degli Studi di Camerino.
Nel pomeriggio (ore 16.00), l’architetto Giacomo Tolozzi condurrà un intervento dal titolo “Da Casa del Balilla a Biblioteca Comunale: dall’oblio al risveglio” dove verranno affrontati gli aspetti meno noti in riferimento alla struttura che ospita oggi la biblioteca come il progetto originario, le problematiche ed il riuso che ne è stato fatto.
I festeggiamenti si concluderanno con la conferenza “La biblioteca raccontata da chi l’ha vissuta”, prevista per le 17.30, durante la quale oltre al ricordo del prof. Silvio Zavatti, verranno messe a confronto le esperienze dei direttori, presidenti, associazioni ed utenti storici della biblioteca.
Negli anni la biblioteca si è sempre più arricchita di volumi, grazie alle gestioni che si sono susseguite e grazie anche alle donazioni di privati cittadini e dei centri culturali.
“La biblioteca sta diventando sempre più un polo provinciale – ha spiegato il sindaco Ciarapica – allora come oggi rappresenta un punto d’incontro importante per la cultura della nostra città, ma anche di tutto il territorio limitrofo. Con l’avvento dell’era digitale, che è ormai parte integrante della vita di ognuno di noi, l’Amministrazione ha profuso costante attenzione per rinnovare strategie e valorizzare il patrimonio acquisito rivolto a tutte le età, per tutte le diversità e appunto in costante evoluzione con la rete e la modernità. I miei complimenti a chi in questi anni ha gestito e fatto crescere ogni giorno i cittadini e i cittadini di domani”.
L’attuale presidente, Paolo Giannoni, ha tenuto a ringraziare dipendenti e i vecchi CdA.
“La biblioteca è un polo culturale vitale per Civitanova – ha detto Giannoni. E’ per me motivo di orgoglio tagliare questo importante traguardo e ricordare uomini e donne che in questi anni hanno contribuito a dare nuova linfa a questo luogo. Stiamo pensando di studiare a fondo i dati a nostra disposizione, in modo da impostare al meglio un piano per le prospettive future dell’istituzione”.
Anche l’assessore alla Cultura Maika Gabellieri ha sottolineato l’eredità importantissima di Zavatti, che fu direttore nel 1970. “Sabato cercheremo di ripercorrere la storia di Civitanova – ha detto Gabellieri - attraverso la biblioteca e la figura di Zavatti in una giornata piena di appuntamenti tra passato e futuro. L’Amministrazione comunale proseguirà l’opera di valorizzazione della biblioteca, rendendola sempre più moderna e corrispondente alle aspettative dei giovani e delle persone che la frequentano quotidianamente”.
Dal 1970 questi i presidenti della Zavatti: Universo Ripari (Assessore alla Cultura); Alberto Francinelli (1975); Carlo Ferraro e Enrico Martinelli (1979); Rita Bellomarì (1984) e Aldo Caporaletti (1989); Rosanna Bevilacqua (1994); Giulietta Bascioni Brattini (1996, 2000, 2002); Marco Pipponzi (2007); Paolo Giannoni (2018)
Silvio Zavatti (1917-1985) è una figura unica nel panorama italiano. Fu viaggiatore, insigne studioso ed esploratore delle zone artiche, nonché fondatore della Biblioteca Comunale di Civitanova Marche e del Museo Polare, ora Istituto Geografico Polare di Fermo. Affascinato dalle regioni polari fin da giovane (come Ufficiale aveva trascorso due anni su navi britanniche, che lo avevano portato verso le acque gelide dell’Antartide), nel 1944 aveva fondato l’Istituto Geografico Polare a Forlì, sua città natale.
Gli eventi del primo dopoguerra lo portarono a ritornare a Porto Potenza Picena, dove aveva svolto importanti incarichi durante la guerra. Nel 1945 iniziò la pubblicazione della rivista polare “Il Polo”, ancora adesso, dopo 68 anni, l’unica rivista polare in Italia. Stabilitosi a Civitanova Marche, promosse la fondazione della Biblioteca Comunale (che tuttora porta il suo nome), e ne divenne il direttore; qui, nel 1969, allestì il suo Museo Polare, ancora adesso unico in Italia.
Sabato 4 maggio 2019 la Biblioteca rimarrà chiusa al fine di consentire lo svolgimento degli eventi in programma per festeggiare i 50 anni della stessa.