Torna come ogni domenica la rubrica curata dal legale Oberdan Pantana “Chiedilo all'Avvocato”. Questa settimana, le numerose mail arrivate hanno interessato principalmente la tematica relativa alla responsabilità medica; ecco la risposta dell’avvocato Oberdan Pantana, alla domanda posta da un lettore di Macerata che chiede: “È responsabile il medico specialista ospedaliero il cui paziente a seguito di una colonscopia muore?”
Ci è utile riguardo il caso di specie approfondire una recente vicenda nella quale un medico specialista ha eseguito un esame di colonscopia per finalità diagnostiche, stante la manifestazione di dolore continuo lamentato dalla donna all'emiaddome destro. Il medico nell'eseguire l'esame ha provocato la morte della paziente in conseguenza di una lacerazione della parete colica.
Il medico è stato quindi ritenuto responsabile del reato di omicidio colposo per colpa generica dovuta a negligenza, imprudenza e imperizia e colpa specifica in quanto lo stesso ha eseguito l'esame, che nel caso di specie appariva sproporzionato tenuto conto anche delle avanzata della paziente, senza rispettare le linee guida, omettendo di eseguire un preliminare approfondimento diagnostico con tecniche meno invasive ed in assenza di adeguata preparazione intestinale.
Anche per la Cassazione, a cui il medico ha ricorso per contestare la condanna, non sono in discussione le cause della morte della paziente in quanto entrambi i giudici di merito hanno ritenuto che l'imputato non ha valutato le linee guida in materia, in quanto le stesse prevedono che la colonscopia è un esame invasivo a rischio di perforazione nelle donne in età avanzata.
Prima di eseguire un esame del genere lo specialista deve quindi procedere a un corretto inquadramento anamnestico e clinico e a una corretta valutazione della indicazione dell'esame prescritto dal medico generico o da altro specialista, ciò perché, secondo la concorde valutazione dei giudici di merito, non si può ritenere che lo specialista endoscopista sia il "mero esecutore" di indagini richieste da altri, non fosse altro perché tale valutazione è necessariamente richiesta al fine di procedere ad un'informazione adeguata necessaria al fine di "raccogliere una valida disposizione di volontà del paziente".
Pertanto, in risposta al nostro lettore risulta corretto affermare che, “In tema di colpa professionale medica, qualora ricorra l'ipotesi di cooperazione multidisciplinare, ancorché non svolta contestualmente, allorquando venga prescritto un esame diagnostico invasivo (nel caso esaminato una colonscopia), il medico specialista chiamato ad effettuare l'esame non può esimersi dal valutare, oltre che la presenza di fattori che possano condizionare negativamente l'esame stesso (assunzione di farmaci, parametri vitali, esito esami ematochimici), anche la bontà della scelta diagnostica operata dal medico richiedente in relazione alla sintomatologia lamentata dal paziente ed all'esistenza o meno di precedenti indagini diagnostiche che avvalorino il sospetto della malattia ipotizzata".
"Questo soprattutto allorquando l'esame in questione sia stato prescritto da un medico non specialista (nel caso in esame il medico di medicina generale che seguiva la paziente)".(Cass. Pen., sentenza n. 30051/2022). Rimango in attesa come sempre delle vostre richieste via mail, dandovi appuntamento alla prossima settimana.
Il comune di San Severino Marche ha deciso di installare due nuovi punti luce in località Frustellano, nella zona del castello di Pitino, in prossimità di un punto di raccolta dei rifiuti al fine di scongiurare l’abbandono degli stessi ma anche di migliorare la sicurezza pubblica e quella della circolazione stradale.
Le opere, per una spesa stimata di circa 4mila euro, saranno realizzate utilizzando fondi derivanti dai proventi delle sanzioni amministrative elevate per la mancanza osservanza delle norme del Codice della strada.
"I fuochi d'artificio, che a causa delle condizioni del mare avverse non si sono potuti svolgere né il 15 né il 16 Agosto, avranno luogo domenica 28 agosto alle 23:30". Ad annunciarlo, in una nota diffusa sui social, è il sindaco di Porto Recanati Andrea Michelini.
"Inutile dire che ci auguriamo che le condizioni del tempo siano clementi e possano permettere il posizionamento delle piattaforme a mare in modo da consentire lo svolgersi dello spettacolo pirotecnico" aggiunge il primo cittadino dopo che - a causa del doppio rinvio - aveva incassato le lamentele provenienti dal coordinatore cittadino della Lega, Luca Davide.
L’evento pirotecnico portorecanatese rappresenta da sempre una manifestazione di riferimento per l’intera Riviera del Conero e, tradizionalmente, vanta presenze di decine di migliaia di persone.
Il Comune di Valfornace ha pubblicato due avvisi pubblici per la selezione di proposte progettuali ai fini dell’attuazione del bando “Rilancio economico sociale”, sub misura B2 “Turismo, cultura, sport e inclusione” linea di intervento B2.2.
Il bando fa riferimento a una delle due Ordinanze attuative del Pnrr, emanate dal Commissario straordinario Sisma 2016 il 30 giugno scorso, che è destinata a dare contributi a soggetti pubblici per iniziative di partenariato speciale pubblico - privato per la valorizzazione del patrimonio storico, culturale, ambientale e sociale nell’ottica di uno sviluppo sostenibile del territorio.
Il primo dei due avvisi, con una dotazione che non può superare i 2,5 milioni di euro, riguarda il cinema teatro comunale ubicato in via Roma. L’edificio si sviluppa su due livelli: al piano terra si trovano il foyer, i servizi e la platea, mentre al piano primo si trovano la galleria e la saletta di proiezione.
Il secondo avviso, invece, interessa l’ex scuola di Fiordimonte, con una dotazione anche in questo caso che non può superare i 2,5 milioni di euro. Realizzato negli anni ‘50, e utilizzato come tale fino agli anni ‘90 e solo successivamente destinato ad ospitare attività commerciali, l’edificio si estende su un unico piano fuori terra ed occupa circa 350 metri quadrati.
“Scopo dei due bandi è favorire lo sviluppo, la crescita occupazionale, l’inclusione sociale anche attraverso il terzo settore, il turismo, la cultura, valorizzando il patrimonio storico-culturale, ambientale sociale del territorio”, si legge in una nota del sindaco Massimo Citracca.
“L’Amministrazione del Comune di Valfornace, attraverso le due proposte, intende selezionare i progetti più idonei e coerenti con le finalità descritte mettendo a disposizione di privati il patrimonio pubblico per il recupero e la valorizzazione per scopi utili alla stessa comunità”.
"Dopo essersi sbloccata nel 2020, la ricostruzione nel centro Italia dopo i terremoti del 2016-2017 è entrata in una fase matura. Negli ultimi due anni ha fatto registrare un avanzamento importante, con l’apertura di 10 mila cantieri dell’edilizia privata, ed un’accelerazione molto significativa degli interventi pubblici, con 365 opere terminate e altre 315 oggi in fase di completamento".
“Risultati che solo un difficilissimo contesto esterno, segnato dalla pandemia, dall’esplosione dei prezzi, dalla saturazione del mercato edilizio, dalle conseguenze della guerra, ha impedito fossero ancora più consistenti”. Questo quanto si legge nel rapporto 2022 sulla ricostruzione nel centro Italia, presentato oggi dal commissario straordinario Giovanni Legnini.
Il rapporto fa il punto sullo stato di avanzamento della ricostruzione privata, di quella pubblica e della riparazione delle chiese e degli edifici di culto, proponendo per la prima volta anche un quadro completo del danno causato dal sisma di sei anni fa, pari nel complesso a 26,5 miliardi di euro, anche a livello dei singoli comuni. Amatrice è il comune con i maggiori danni, per oltre 1,3 miliardi di euro, seguita da Camerino con 1,2 miliardi di danni, e da Norcia, con 1,1 miliardi.
Per la ricostruzione privata, nel complesso, si registravano a fine giugno scorso 22.700 richieste di contributo per 7,6 miliardi di euro, delle quali 14.234 approvate con 4,3 miliardi di contributi concessi. Le domande di contributo già avviate rappresentano il 45% di quelle attese in termini numerici ed il 39% in valore. Negli ultimi due anni le richieste sono raddoppiate e i contributi concessi triplicati.
I cantieri privati completati sono 7.256, con la riconsegna alle famiglie di 16.520 singole unità immobiliari, il 92% di tipo residenziale e l’8% a carattere produttivo. I cantieri autorizzati oggi sono circa 7 mila. Anche gli interventi pubblici, nonostante le difficoltà generali, registrano passi avanti importanti. La spesa effettiva, grazie anche alle procedure veloci delle Ordinanze speciali per i comuni più colpiti, è arrivata a luglio a 768 milioni di euro, rispetto ai 559 di fine 2021 e i 265 milioni di fine 2020.
Nel giro di un anno, considerando anche i lavori sulle chiese, il numero dei cantieri pubblici chiusi è salito da 151 a 365. Quello dei cantieri aperti, 316, è raddoppiato, ed è destinato a crescere sensibilmente entro la fine del 2022, sia per l’avanzamento della programmazione, che oggi vede quasi un miliardo di interventi in fase di progettazione e sempre più vicini alla cantierizzazione, sia per l’avvio concreto, entro dicembre, dei 525 interventi previsti nel cratere da NextAppennino, il Fondo complementare al Pnrr per le aree sisma 2009 e 2016.
“Non è irrealistico immaginare che, compatibilmente con le condizioni di mercato, che oggi restano difficili, si possano vedere all’opera entro sei mesi un migliaio di cantieri pubblici, e che si possa riprendere un ritmo di maggior crescita dei cantieri privati anche grazie al ritorno di interesse delle imprese e dei tecnici, di cui si vedono i primi segnali, che attualmente operano in numero insufficiente alla ricostruzione”, ha affermato Legnini.
“Il lavoro che resta da fare è ancora enorme. Si attendono altre 28 mila richieste di contributo da parte dei privati, occorre realizzare 4.300 interventi pubblici ed impostarne quasi altri 2 mila nuovi. Le nuove procedure e le semplificazioni introdotte garantiscono oggi un buon funzionamento della macchina della ricostruzione, come riconoscono anche le istituzioni internazionali che forniscono la provvista finanziaria alla ricostruzione e la stessa Corte dei Conti, e un ulteriore passo avanti per consolidare e rendere più efficiente e veloce questo difficilissimo processo, potrà arrivare dal Testo Unico della ricostruzione privata, atteso ad ottobre, e dalla nuova piattaforma telematica per la gestione delle pratiche, che da gennaio 2023 sostituirà quella attuale, ormai obsoleta”.
“Oggi – ha proseguito- le risorse garantite da NextAppennino, 1 miliardo e 780 milioni, dei quali 700 sotto forma di incentivi ai nuovi investimenti delle imprese, possono rappresentare un ulteriore volano alla crescita e allo sviluppo dell'Appennino Centrale, oltre la ricostruzione materiale degli enormi danni causati dai terremoti”.
Commissario straordinario che in vista delle elezioni politiche del 25 settembre ha aggiunto: "Nessuno mi ha chiesto di candidarmi e comunque in maniera preventiva avevo già chiaramente manifestato la mia intenzione di non essere in nessun modo coinvolto nella tornata elettorale”. "Non era assolutamente di mio interesse una eventuale candidatura, non sarebbe stata rispettosa del lavoro che tutti insieme stiamo facendo".
"Il ruolo che sto svolgendo l'ho sempre interpretato con alto senso delle istituzioni e libero da vincoli di partiti e così intendo portarlo avanti fino alla scadenza del mio mandato", ha concluso Legnini.
(Foto Ansa)
Le ha fatto coraggio, una mano sulla sua spalla mentre insieme guardavano il punto in cui Alika è morto e che ora è diventato un altare pieno di fiori e pensieri affettuosi. Ilaria Cucchi ha raggiunto Civitanova Marche oggi pomeriggio e insieme al suo compagno, l'avvocato Fabio Anselmo, ha voluto incontrare Charity Oriakhy, la vedova di Alika Ogorchukwu, il venditore ambulante nigeriano di 39 anni, ucciso a mani nude lungo corso Umberto lo scorso 29 luglio.
Ilaria Cucchi, sorella di Stefano, il giovane massacrato in caserma dai carabinieri la notte tra il 15 e il 16 ottobre del 2009 a Roma dopo un arresto, è in vacanza nelle Marche, dove ha una casa nel Pesarese e amici a Civitanova.Tramite il suo compagno, e l'avvocato Francesco Mantella che tutela la famiglia di Alika dopo l'omicidio, si è messa in contatto con la moglie del nigeriano ucciso perché voleva farle visita per portarle la sua vicinanza.
Le due donne si sono incontrate in un bar pasticceria, lungo corso Umberto I, non molto distante dal punto in cui Alika è stato ucciso."Di indifferenza si può morire" ha detto la sorella di Cucchi, che indossava una maglietta gialla in memoria del fratello Stefano, pensando a chi girava il video poi diventato virale che riprendeva l'aggressione all'ambulante.
"Il valore di una vita barbaramente tolta non può essere quello dell’attenzione effimera degli spazi che eventualmente gli possano essere dedicati in un telegiornale", ha continuato Ilaria Cucchi."Il dolore resta".
"Il vuoto di una solitudine definitiva non verrà mai più riempito. Il ricordo le restituisce dignità. Particolarmente dolorosa è, per me, l’immagine di coloro che, presenti all’omicidio, non hanno fatto nulla se non preoccuparsi di riprenderne le immagini crudeli e barbare.
"Quel corpo che soccombeva alle esigenze di spettacolo da web. Di cinismo si può legittimare una tortura per il solo inaccettabile fatto di sentirsi protagonisti. Nessuno dimentichi mai quelle terribili immagini che purtroppo sono diventate figlie del nostro tempo".
Le due donne hanno poi fatto due passi insieme: Ilaria Cucchi - che sarà candidata al Senato per Sinistra italiana e Verdi nel collegio di Firenze - ha mostrato a Charity le foto di Stefano e insieme hanno condiviso il loro dolore.
Intanto, oggi in Nigeria, i fratelli di Alika dovevano ritirare i passaporti per venire in Italia. "I fratelli dovranno poi vedersi rilasciare il visto che permetterà loro di partire per l'Italia - ha informato l'avvocato Mantella - appena arriverà il via libera sarà fissato il funerale".
Sono due i fratelli di Alika in partenza per la Nigeria, altri due sono già arrivati perché residenti tra l'Europa e l'Italia; tutti ci tengono a partecipare alla cerimonia funebre. Le esequie, che per volontà della famiglia si terranno a San Severino Marche dove la salma verrà anche tumulata, non ci saranno prima del 20 agosto prossimo.
Nelle aule della scuola primaria De Amicis e della secondaria di primo grado dell’Istituto Strampelli saranno installati impianti di ventilazione meccanica controllata. Via libera dalla Regione Marche al finanziamento per l’acquisto e l’installazione dei suddetti impianti nelle scuole di Castelraimondo. La comunicazione è arrivata al Comune direttamente dall’assessore regionale con delega all’edilizia scolastica Francesco Baldelli, che ha scritto al sindaco di Castelraimondo Patrizio Leonelli per comunicargli l’arrivo di 64mila euro da destinare alla cosiddetta “VMC”.
«Un passo avanti per le nostre scuole e per il bene di alunni e personale – commenta il primo cittadino Leonelli – mi congratulo con l’ufficio tecnico del nostro Comune, sempre preparato e pronto a partecipare a questi bandi con precisione e puntualità. Finalmente potremo godere di aule con maggiore aereazione, rendendo più fruibili gli spazi scolastici».
Grande soddisfazione per tutta l’amministrazione comunale, in special modo per l’assessore ai Servizi Scolastici Elisabetta Torregiani, soprattutto alla luce della recente ricerca della Fondazione Hume, che ha dimostrato che la presenza di impianti di ventilazione meccanica controllata nelle aule scolastiche abbatte di più dell’80% il rischio di infezione da Covid.
«Siamo molto soddisfatti dell’arrivo di questi fondi – conferma Torregiani – ringraziamo la Regione Marche per averci messo a disposizione delle risorse utili al miglioramento dei nostri istituti scolastici. Ora ci metteremo subito al lavoro per installare quanto prima gli impianti, in modo che i nostri ragazzi e il personale scolastico possano godere subito di questi benefici».
"Nell'unico ufficio postale presente in città lo sportello automatico è fuori servizio da diversi giorni". A denunciarlo, in una lettera inviata alla nostra redazione, sono un gruppo di cittadini di San Severino Marche, a seguito del prolungato disservizio che ha colpito il Postamat di via Gorgonero.
"Pur di evitare le commissioni appllicate dalle altre banche, in molti fanno la fila agli sportelli che, peraltro, in questo periodo estivo, sono aperti soltanto al mattino" aggiungono i residenti. "Una situazione che causa non pochi disagi a coloro che si potrebbero recare alle Poste soltanto nel pomeriggio - dicono -, e che si vedono costretti a recarsi ai postamat più vicini, nei comuni di Castelraimondo o Tolentino".
++ AGGIORNAMENTO ++
Poste Italiane comunica che il guasto tecnico che ha interessato l’Atm di via Gorgonero 30 a San Severino è stato risolto il 20 agosto e che il Postamat è tornato regolarmente operativo.
La Commissione medica dell'Azienda sanitaria unica regionale delle Marche ha dato il via libera per il farmaco da somministrare ad Antonio per il suicidio medicalmente assistito. Antonio, 44enne, marchigiano tetraplegico dal 2014, ha iniziato da tempo la battaglia per l'aiuto al suicidio affiancato dall'Associazione Luca Coscioni.
Dopo il riconoscimento dei requisiti per 'applicare' la sentenza Costituzionale Cappato-Antoniani (Dj Fabo) mancava il parere sul farmaco. Si era creata una situazione di stallo che aveva portato il 44enne a valutare il trasferimento in Svizzera per attuare la procedura che ora si è di fatto sbloccata'.
"Stavo per riprendere i contatti con la struttura Svizzera che avevo contattato prima di questo percorso ma oggi, alla notizia della conferma del farmaco e delle modalità che potrò seguire, sono felice di poter avere vicino i miei cari qui con me, a casa mia fino all'ultimo momento", ha detto il 44enne marchigiano, tetraplegico dal 2014. "Inizio ora a predisporre ogni cosa - aggiunge "Antonio" - al fine di procedere in tempi brevi con il suicidio assistito".
Antonio è la seconda persona in Italia che accede al suicidio medicalmente assistito dopo Federico Carboni. Si ricordi che la procedura in Italia è legale solo alla presenza delle quattro condizioni indicate dalla Corte costituzionale nella cosiddetta sentenza di incostituzionalità “Cappato\Antoniani”, e cioè: "proposito di suicidio, autonomamente e liberamente formatosi, di una persona tenuta in vita da trattamenti di sostegno vitale e affetta da una patologia irreversibile, fonte di sofferenze fisiche o psicologiche che ella reputa intollerabili, ma pienamente capace di prendere decisioni libere e consapevoli, sempre che tali condizioni e le modalità di esecuzione siano state verificate da una struttura pubblica del servizio sanitario nazionale, previo parere del comitato etico territorialmente competente".
Temporali sparsi, anche di forte intensità, sono attesi per giovedì 18 agosto sulle Marche. È quanto prevede il bollettino meteo della Protezione Civile che, proprio in vista dell'arrivo delle piogge, ha diramato un'allerta meteo di livello giallo.
Il transito di una saccatura, tra giovedì e venerdì, determinerà infatti su tutto il territorio regionale un peggioramento delle condizioni metereologiche con rovesci e temporali, a cui si aggiungerà un generale calo delle temperature per l'ingresso di aria più fredda dal nord Atlantico.
Per quanto riguarda il 18 agosto, il cielo sarà inizialmente sereno o poco nuvoloso con aumento delle nubi nel corso della mattinata e rapido sviluppo di cumuli nel pomeriggio per l'arrivo di sistemi temporaleschi originatisi nel versante tirrenico.
Dalla tarda mattinata sono attesi, infatti, brevi piovaschi sulle zone appenniniche, che assumeranno nel corso del pomeriggio/sera carattere temporalesco anche di forte intensità interessando tutta la regione. Vento previsto in rinforzo a partire dalla serata.
Isolati rovesci sono previsti anche nella giornata seguente, venerdì 19 agosto. Anche in questo caso le precipitazioni diverranno più diffuse nel pomeriggio, in particolare sulla fascia collinare della regione. Temperature in diminuzione con massime che, in provincia di Macerata, non andranno oltre i 27 gradi.
Lavori in corso anche d’estate. Sono diversi, infatti, gli interventi che la Provincia sta portando a termine in queste settimane lungo diverse strade del territorio. A Potenza Picena sono terminati gli interventi di risanamento lungo la Provinciale 75 “Montecanepino”, per un importo complessivo di 220mila euro, affidati alla ditta Francucci srl di Treia che ha proposto un ribasso d’asta del 13,50% e, quindi, si è aggiudicata la gara per un importo contrattuale di 151.764 euro.
L'intervento ha previsto il risanamento dei tratti di strada più danneggiati mediante la posa di binder e di tappeto d’usura. Al termine dei lavori di asfaltatura si procederà con la ricarica delle banchine stradali e con la stesa della segnaletica orizzontale. “Continuano anche in estate i cantieri che la Provincia ha in corso un po’ su tutto il territorio per andare a garantire la sicurezza degli automobilisti – spiega il presidente Sandro Parcaroli -. Sappiamo che sono diverse le esigenze, le quali spesso ci vengono rappresentate anche dai cittadini, e si sta cercando di intervenire in maniera puntuale e diversificata su varie arterie del territorio di modo che nessun comune possa restare scoperto. I lavori continueranno anche nelle prossime settimane”.
Conclusi anche gli interventi lungo la Provinciale 151 “San Firmano”, nel territorio di Montelupone, dove la ditta Marche asfalti srl di Civitanova è intervenuta per sistemare alcuni tratti più rovinati con un nuovo binder e tappetino d’usura. Poi si procederà con il ripristino della segnaletica orizzontale. I lavori, per un importo complessivo di 100mila euro, sono stati aggiudicati con un ribasso d’asta del 22% (62.190 euro).
Stesso intervento, per il risanamento dei tratti di strada più ammalorati, è stato completato anche lungo la Provinciale 31 “Colmurano-San Ginesio”, nel territorio di San Ginesio. I lavori, per un importo complessivo di 100mila euro, sono stati affidati alla ditta Asfalti srl di Grottazzolina che ha proposto un ribasso d’asta del 30% e, quindi, si è aggiudicata la gara per un importo contrattuale di 56.492 euro. Completati anche gli interventi lungo la Provinciale 56 “Gualdo-Sant’Angelo in Pontano”, affidati alla ditta Ferrini Paolo di Monte San Giusto, per un importo complessivo di 48.787 euro
Autore: Gt001
Ci sono fatti criminosi che toccano con assoluta cupa pesantezza il nostro quotidiano, me ne sono accorto qualche giorno fa quando ho tentato di esprime qualche concetto sulla morte di Alika Ogorchukwu.
Ho cercato di farlo in maniera “asettica” il più possibile libero da condizionamenti politici, ma mi sono reso conto che il solo avvicinarsi ad alcuni di questi argomenti per molti significa comunque dargli questo connotato.
Ci riprovo oggi cercando un parallelismo tra la morte di Alika e quella di Rachid Amri il clandestino trentenne accoltellato ed ucciso qualche giorno fa da un suo parente, sui cui motivi sono in corso ancora le indagini che sembrano indirizzarsi nel mondo del degrado e delle tossicodipendenze.
Ecco appunto il degrado.. quel degrado che è figlio dell’incapacità politica di produrre norme che non siano solamente la semplificazione elettorale di un qualsiasi problema sociale, ma soprattutto che siano applicabili per gli operatori di Polizia e garantiscano nel loro iter la certezza del diritto da tutelare.
Provate a pronunciare davanti ad un rappresentante delle forze dell’ordine, il termine “rimpatrio”: probabilmente già la mimica facciale da sola potrebbe essere illuminante sulla reale portata dello strumento normativo, sulla sua deterrenza e sulla sua capacità applicativa in relazione al problema della clandestinità.
Oggi che ci stiamo rendendo conto che la gestione del problema "clandestinità" limitata all’interno dei nostri confini nazionali è praticamente impossibile, si è arrivati a concepire l’idea di interventi preventivi extranazionali o addirittura nelle acque territoriali di un altro Paese sovrano.
Fatte salve tutte le ipotetiche violazioni al diritto internazionale, per operare nelle acque territoriali di un altro Paese occorre il consenso dello stesso, perché in alternativa si tratterebbe di un atto ostile equiparabile ad un’aggressione militare.
Il Paese che ha la maggiore esposizione in ordine alle partenze di migranti è la Libia, dove fanno fortuna decine di organizzazioni dedite alla tratta degli esseri umani e che ha più della metà del suo territorio senza un reale governo.
E qui sarebbe utile capire come ci siamo arrivati e qual è stato il nostro contributo alla totale destabilizzazione della Libia, che poteva essere l’unico interlocutore di rilevanza per compiere quella necessaria operazione di filtro in relazione alle migrazioni.
Basta semplicemente ricordarsi che alla vigilia del marzo del 2011, l’intero nostro parlamento praticamente bipartisan votò per l’intervento militare che avrebbe contribuito a ridurre la Libia allo stato attuale, con l’aggravante per noi della prevedibilità degli eventi successivi.
Volendo fare una considerazione, la più apolitica possibile, devo dire che quello che più mi spaventa è il fatto che, alla prossima tornata elettorale, saremo chiamati a votare per risolvere anche questi problemi per una discreta percentuale di politici che ne sono indubbiamente gli artefici.
Gt001
E' cresciuto il numero di degenti con Covid-19 nell'ultima giornata nelle Marche: ora sono 137 (+2) di cui cinque in Terapia intensiva (invariato), 4 in Semintensiva (-1) e 128 in reparti non intensivi (+3). Lo comunica la Regione nel consueto bollettino.
In un giorno rilevati 348 positivi (il dato di consueto è basso dopo il weekend) sulla base di 1.048 tamponi mentre il totale settimanale di positivi è 5.419; l'incidenza di casi ogni 100mila abitanti scende da 437,83 a 360,31. Due i deceduti e il totale regionale di vittime, con Covid, da inizio pandemia sale a 4.072. Nelle Marche ci sono anche 13 (ieri erano 14) persone in osservazione nei pronto soccorso.
La Giunta regionale, su proposta dell'assessore all’Urbanistica Stefano Aguzzi, ha approvato lo schema di proposta di legge di proroga di due anni del termine di scadenza della Legge Regionale 22 del 2009, il cosiddetto Piano Casa (all’articolo 9 comma 2).
Una dilazione dei termini, dal 31 dicembre 2022 al 31 dicembre 2024, per consentire che gli effetti della legge producano una spinta economica del settore edilizio anche nel periodo post pandemico.
La Legge n.22 ‘Interventi della Regione per il riavvio delle attività edilizie al fine di fronteggiare la crisi economica, difendere l'occupazione, migliorare la sicurezza degli edifici e promuovere tecniche di edilizia sostenibile’, modificata l'anno scorso, consente di incentivare gli interventi di recupero del patrimonio edilizio esistente e il riavvio socio-economico delle imprese del territorio marchigiano nel rispetto dei principi di tutela ambientale.
La proroga si è resa necessaria per dare certezza delle procedure autorizzatorie fino al 2024 riconducendo così gli interventi di ristrutturazione edilizia agli interventi che beneficiano degli incentivi economici e fiscali legati all'adeguamento sismico, all'efficientamento tecnologico ed energetico e all'accessibilità.
La proposta di legge verrà sottoposta, subito dopo la pausa estiva, all’esame dell'Assemblea legislativa per essere discussa e approvata urgentemente, in attesa dell'approvazione della nuova legge sul governo del territorio.
La “Bandiera Lilla società cooperativa sociale Onlus”, dopo varie verifiche, culminate in un esame di analisi territoriale effettuata da loro rappresentanti a Civitanova lo scorso martedì 26 aprile che ha avuto esito positivo, ha ufficializzato il conferimento della bandiera lilla per la città rivierasca.
L’assegnazione della bandiera arriva dopo un percorso partito da lontano e ha visto questa Amministrazione strutturare azioni concrete anche con associazioni del terzo settore competenti relativamente alle necessità della disabilità. Questo riconoscimento, inoltre, comporta ulteriori vantaggi per operatori del turismo, privati cittadini e Associazioni del territorio, come la “Lilla Card”, carta servizi destinata ai Comuni Lilla. Nel dettaglio questa e altre iniziative sono illustrate sul sito www.bandieralilla.it
L’Ente verificatore ha specificato, nella motivazione, come l’attenzione del nostro Comune verso l’accessibilità sia costante e riguardi non solo la disabilità motoria ma anche una visione ad ampio spettro, con particolare riguardo a quella visiva. La bontà del lavoro fatto ha spinto la Società a definire specificamente tutto il lungomare e il Centro di Civitanova una Zona ad Elevata Accessibilità. Inoltre la preziosa collaborazione tra l’Amministrazione Comunale e le Associazioni locali e nazionali, tra cui spicca l’Anmic di Macerata, è un chiaro segno di un tessuto sociale attivo e collaborativo nel pieno spirito di “Bandiera Lilla”.
“Il conferimento della Bandiera Lilla – ha dichiarato il sindaco Fabrizio Ciarapica – è un traguardo ambizioso per la nostra Amministrazione per le finalità sociali legate all’inclusione, alla crescita dell’accessibilità ed alla promozione turistica per tutti. Al contempo costituisce un punto di partenza per continuare il lavoro intrapreso che potrà portare ad ulteriori miglioramenti, che rientrano nel nostro progetto di Civitanova Città moderna ed al passo con i tempi, finalizzati alla creazione di una vera cultura dell’accessibilità nella nostra Comunità a beneficio di ciascuno.
La Bandiera Lilla è un ulteriore vessillo oltre a quella gialla sulla ciclabilità, conferitaci per la prima volta l’anno scorso, ed alla conferma della blu e della verde per le spiagge pediatriche”. “La Bandiera Lilla riempie di orgoglio i tanti che hanno lavorato insieme per un unico obiettivo – ha dichiarato l’assessore alle Politiche Sociali Barbara Capponi – e costituisce un valore aggiunto per l’intera cittadinanza.
L’assessorato ha voluto fortemente la collaborazione di Anmic (Associazione Nazionale Mutilati e Invalidi Civili) i quali conoscono a fondo il tema dell’accessibilità perché lo vivono sulla loro pelle. È questo lo spirito di ‘Civitanova città con l’Infanzia’, costruire una città migliore, ciascuno nel proprio ruolo, facendo in modo che nessuno resti indietro. Ringrazio tutti coloro che hanno contribuito con professionalità ed entusiasmo alla realizzazione di questo riconoscimento”.
Sarà un Ferragosto contrassegnato dal tempo instabile sulle Marche. La sala operativa della Protezione Civile regionale ha emesso un'allerta meteo di livello giallo per temporali valida da mezzogiorno alla mezzanotte di lunedì 15 agosto. Non la migliore delle prospettive possibili per la giornata festiva, dunque.
Stando al bollettino meteo, è prevista la possibilità di locali rovesci o temporali nella seconda parte della giornata, in formazione nelle zone interne e in successivo spostamento verso la costa.
I fenomeni potranno risultare più probabili nel settore centro-settentrionale delle Marche, sebbene l'allerta sia valida per l'intero territorio regionale. Le temperature saranno comunque in aumento nei valori minimi, mentre i venti moderati sud-occidentali con mare poco mosso.
Torna, come ogni domenica, la rubrica curata dall’avvocato Oberdan Pantana “Chiedilo all'Avvocato”. In questa settimana, le numerose mail arrivate hanno interessato tematiche riferibili ai prodotti alimentari, soprattutto quelli proposti dai ristoratori.
Il caso di specie scelto è di una lettrice di Civitanova Marche che è capitato di mangiare durante una cena dei prodotti surgelati dati per freschi e pertanto non indicati nel menù consegnato al tavolo, e che chiede: “A quali responsabilità va incontro il ristoratore di uno chalet che fa passare per fresco del pesce invece surgelato?”.
Tale circostanza ci porta subito ad applicare il principio giuridico oramai divenuto consolidato espresso dalla Suprema Corte con la sentenza n. 4735/2018 secondo il quale:“Il menù, sistemato sui tavoli di un ristorante o consegnato ai clienti, equivale ad una proposta contrattuale nei confronti degli avventori e manifesta l’intenzione del ristoratore di offrire i prodotti indicati nella lista. Da ciò consegue che la mera disponibilità di alimenti surgelati nel ristorante, non indicati nel menù, configura il reato di frode in commercio”.
Difatti, la Cassazione ha ribadito che la frode prevista dall’art. 515 c.p. si configura quando «l’alienante compie atti idonei diretti in modo non equivoco a consegnare all’acquirente una cosa per un’altra ovvero una cosa, per origine, qualità o quantità diversa da quella pattuita o dichiarata».
Inoltre, osserva la Suprema Corte, costituisce il delitto di frode in commercio anche il non indicare nella lista delle pietanze che determinati prodotti sono congelati, “giacché il ristoratore ha l’obbligo di dichiarare la qualità della merce offerta ai consumatori indipendentemente dall’inizio di una concreta contrattazione con il singolo avventore”.
Infine, la Corte ha precisato che “In relazione alle modalità di rappresentazione dell’offerta dei prodotti è corretto ritenere che anche l’esposizione di immagini del prodotto offerto, in luogo della sua descrizione nel menù, sia idonea a configurare la condotta di reato, state proprio la natura delle immagini, volta ad incentivare la consumazione del prodotto” (Corte di Cassazione, sez. III Penale, sentenza n. 4735/18; depositata il 1° febbraio 2018).
Pertanto, in risposta alla nostra lettrice risulta corretto affermare che “La disponibilità di alimenti surgelati, non indicati come tali nel menù o negli espositori nei quali gli stessi siano esposti a disposizione della clientela, integra il reato di tentativo di frode in commercio da parte del titolare” (Cass. Pen. Sez. III, sentenza n. 10375/20). Rimango in attesa come sempre delle vostre richieste via mail, dandovi appuntamento alla prossima settimana.
"Vista la grande affluenza presso lo sportello dedicato alla compilazione della richiesta del contributo di autonoma sistemazione (Cas), e al fine di limitare i tempi di attesa, ogni utente potrà presentare non più di due richieste". Ad annunciarlo, in una nota, è l'amministrazione comunale di Tolentino.
"Gli uffici sono in attesa di ricevere, a breve, personale in rinforzo da parte della regione Marche", si aggiunge. Nel frattempo sono state avviate "le procedure per impiegare percettori del reddito di cittadinanza presso lo sportello con l’intento di offrire un servizio più efficiente possibile" spiega il sindaco Mauro Sclavi.
A partire dal 23 agosto lo sportello sarà aperto anche nei pomeriggi del martedì e del giovedì dalle ore 15 alle ore 18. "Confidando nella collaborazione e comprensione da parte della cittadinanza, si ricorda che è possibile presentare autonomamente la domanda anche collegandosi al sito internet https://appsem.invitalia.it" conclude nella nota l'amministrazione comunale.
Chiusura delle spiagge libere dalle ore 21 del 14 agosto con divieto dei bivacchi e divieto di vendita e detenzione dei superalcolici fino all’alba. L’aveva annunciata il sindaco Ciarapica, in seguito ai recenti e numerosi fatti di cronaca che hanno coinvolto la città di Civitanova Marche, e alla fine è arrivata la così detta stretta di Ferragosto.
Con un’apposita ordinanza, il primo cittadino ha stabilito “il divieto d’accesso alle spiagge libere del Comune dalle ore 21,00 del 14 agosto alle ore 06,00 del 15 agosto. È inoltre vietato l’accesso alle spiagge in concessione oltre l’orario di apertura degli stabilimenti balneari. Dalle ore 21,00 del 14 agosto alle ore 06,00 del 15 agosto – si legge ancora nell’ordinanza - a tutte le attività commerciali, artigianali e agli esercizi pubblici si dispone il divieto di vendita di qualsiasi bevanda contenuta in lattine, bottiglie o altro materiale atto ad offendere, consentendo la vendita solo previa mescita in bicchieri di carta o plastica”.
Disposto, inoltre, il divieto di somministrazione e vendita di superalcolici: sono esclusi da tale divieto il servizio di somministrazione e il consumo al tavolo, negli spazi specifici deputati all’attività di somministrazione/ristorazione.
“Per tutti vige il divieto di detenzione di contenitori in vetro, lattine e altro materiale atto ad offendere nonché di abbandono dei medesimi contenitori. Disposto, inoltre, divieto di detenzione di superalcolici, anche eventualmente acquistati negli orari in cui ne è consentita la vendita e la somministrazione - conclude la nota -. Le attività commerciali, artigianali e gli esercizi pubblici dovranno esporre al pubblico un cartello con l'indicazione dei divieti e degli orari in cui questi saranno in vigore”.
Si è riunita, inoltre, nella sala della giunta comunale, con la partecipazione del sindaco Fabrizio Ciarapica, il comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica convocato dal prefetto Flavio Ferdani, che ha visto la presenza del vicario Emanuele D’Amico, del questore Vincenzo Trombadore, del colonnello dei carabinieri Nicola Candido e del comandante della compagnia della Guardia di Finanza di Civitanova, Tiziano Padua.
Il prefetto ha voluto questo incontro a Civitanova, per confermare la vicinanza dello Stato alla città, duramente colpita dai recenti fatti di cronaca, e per una verifica immediata e urgente delle misure di sicurezza messe in campo in vista delle prossime festività di Ferragosto.
É stata inoltre programmata la creazione di un gruppo di lavoro costituito dalle forze dell'ordine e dal comune per uno studio per l'implementazione degli impianti di videosorveglianza nei luoghi più a rischio.
"Condivisione con il sindaco - ha dichiarato il prefetto - sulla riqualificazione delle aree con interventi di illuminazione, recupero situazioni di degrado per un ritorno alla piena fruizione alla città. É emersa la totale e reciproca volontà di collaborazione tra l’amministrazione comunale e le forze dell’ordine, per garantire una efficiente pianificazione delle strategie per scongiurare il ripetersi di altri fatti delittuosi".
"Abbiamo affrontato ogni aspetto legato alla sicurezza - ha rimarcato il sindaco Ciarapica -, dai servizi già presenti a quelli aggiuntivi, come le unità del reparto prevenzione crimine e le unità cinofile sia della Guardia di Finanza che della Polizia di Stato. Stamattina abbiamo provveduto a installare un nuovo impianto di illuminazione al parco Palatucci. Si agirà sul recupero di zone degradate e con i controlli di quelle maggiormente a rischio".
"Con il confronto continuo con le autorità preposte, unito alle azioni conseguenti - conclude il sindaco - si danno risposte tempestive ed efficaci al territorio, come già sta facendo il comune con ulteriori interventi messi in campo anche grazie alla presenza degli agenti della polizia locale. Per Ferragosto ci aspettiamo grande senso di responsabilità da parte di ognuno, Civitanova dopo gli episodi che si sono verificati deve recuperare la sua immagine di città sicura e accogliente e questo deve essere fortemente voluto da tutti".
Lutto per la comunità di Sant’Angelo in Pontano e per tutto il Maceratese. Si è spenta, in seguito ad una malattia all’età di 93 anni, Duilia Caporaletti, fondatrice, insieme a suo marito, dello storico ristorante che dal 1968 porta il suo nome.
Duilia amava il suo lavoro, la sua cucina tradizionale è rinomata in tutta la regione e non solo. Indimenticabile la sua pasta fatta a mano o la famosissima e brevettata corata d'agnello (vero fiore all'occhiello).
Non si è lasciata abbattere neanche quando il sisma del 2016 aveva danneggiato pesantemente il locale, uno dei più conosciuti dell’entroterra, e così, insieme al figlio Roberto Marucci, era stata costretta a chiudere per un paio d’anni.
La donna aveva voluto portare comunque avanti l’attività, che nel 2018 era tornata ad aprire nella splendida cornice del "balcone", sempre a Sant'Angelo in Pontano, (qui la nostra intervista a Duilia).
Il funerale si terrà oggi pomeriggio, alle 16, nella struttura d’emergenza nei pressi della chiesa Collegiata. Per l'occasione suonerà anche la banda cittadina per un ultimo omaggio a Duilia. Anche la redazione di Picchio News si unisce al cordoglio di familiari e amici.