L’Apm, Azienda Pluriservizi Macerata, comunica che, a seguito dello sciopero nazionale degli autoferrotranvieri proclamato dall’organizzazione sindacale Usb per venerdì 2 dicembre, il servizio di trasporto pubblico urbano a Macerata potà subire modifiche dalle ore 8.30 alle 17.
Lo sciopero generale è stato indetto a livello nazionale per le seguenti motivazioni: rinnovo dei contratti e aumento salari; introduzione del salario minimo; riduzione orario lavoro a parità di salario; blocco spese militari, investimenti per scuola, sanità pubblica, trasporti, salario garantito a disoccupati; piano edilizia residenziale pubblica, introduzione omicidio sul lavoro, contro riforma scuola; difesa diritto sciopero; tutela salute donne; contro discriminazioni, privatizzazioni, l'autonomia differenziata tra regioni, l'economia di guerra.
La Prefettura ha reso noto il calendario delle postazioni degli autovelox che saranno installati lungo la superstrada nel mese di dicembre. Sul sito internet dell'ente, nell'apposita sezione dedicata, è possibile consultare l'elenco delle postazioni attive giorno per giorno.
Un elenco che verrà aggiornato mensilmente. Da sottolineare come il calendario faccia riferimento agli autovelox gestiti sia dalla polizia stradale di Macerata che dalle polizie locali dei singoli comuni.
IL CALENDARIO COMPLETO DI DICEMBRE 2022
Si inizia giovedì primo dicembre con una duplice attivazione a Macerata, con orario 8-20, sia in corsia mare-monti che in corsia monti-mare. Il 2 dicembre quadrupla attivazione: dalle 13 alle 20 controlli in direzione mare a Tolentino, dalle 8 alle 13 in direzione monti a Corridonia, dalle 13 alle 18 in direzione monti a Montecosaro e dalle 8 alle 13 in direzione mare a Camerino. Il giorno seguente a Caldarola autovelox attivi dalle 8 alle 13, in direzione monti. Primo stop domenica 4 dicembre.
Si riprende lunedì 5 in direzione mare e in direzione monti a Macerata, dalle 8 alle 20. Stessi orari e stessa collocazione anche martedì 6 e mercoledì 7, prima dello stop in corrispondenza della festa dell'Immacolata (8 dicembre). Il giorno seguente ci si trasferisce a Montecosaro (13-18, direzione monti), Tolentino (8-13, direzione monti) e Camerino (13-18, direzione mare). Il 10 dicembre controlli a Corridonia: dalle 13 alle 18 in direzione monti. Autovelox spenti domenica 11 dicembre.
Doppia attivazione lunedì 12 e martedì 13: dalle 8 alle 20 a Macerata, sia in direzione mare che in direzione monti. Triple attivazione mercoledì 14 dicembre: a Tolentino (13-20, direzione mare), Corridonia (8-13, direzione monti) e Caldarola (13-18, direzione monti). Giovedì 15 dicembre duplice attivazione: a Macerata controlli della Polstrada dalle 8 alle 20, su entrambe le direzioni.
Il giorno successivo autovelox attivi dalle 8 alle 13 a Montecosaro (direzione monti) e dalle 13 alle 18 a Caldarola (direzione monti). Sabato 17 dicembre sempre controlli della Polizia Locale in prossimità dell'uscita di Caldarola dalle 8 alle 13, in direzione monti. Nuovo stop domenica 18 dicembre.
Doppia attivazione lunedì 19 dicembre: la Polstrada eseguirà controlli a Macerata, in entrambi i sensi di marcia, dalle 8 alle 20. Autovelox presenti anche il 20 dicembre a Tolentino (8-13, direzione monti), Corridonia (13-18, monti) e Camerino (8-13, direzione mare). Il giorno dopo l'autovelox sarà presente a Macerata, in entrambe le direzioni, dalle 8 alle 20. Autovelox attivi anche giovedì 22 dicembre, in direzione monti, a Montecosaro (dalle 8 alle 13) e Caldarola (dalle 13 alle 18).
Venerdì 23 dicembre autovelox attivi a Macerata: dalle 8 alle 20 sia in direzione mare che in direzione monti. Stop, in concomitanza del Natale, il 24, 25 e 26 dicembre. Doppia attivazione il 27, 28 e 29 dicembre: la Polstrada eseguirà controlli a Macerata, in entrambi i sensi di marcia, dalle 8 alle 20. Autovelox attivi il 30 dicembre a Corridonia (8-13, direzione monti), Montecosaro (13-18, direzione monti) e Camerino (8-13, direzione mare). Nessun controllo sabato 31 dicembre.
Nel dettaglio, ecco l'elenco completo delle attivazioni con il relativo chilometraggio:
Al via il piano di interventi per la potatura degli alberi, elaborato dall'amministrazione comunale di Civitanova Marche. In programma ci sono le potature in Via D'Annunzio e casermette, Via dei Mille (asilo), Isola ecologica, Via Pisani, Campo San Gabriele, Viale del Pincio (Civitanova Alta), Via Guerrazzi (asilo), Piazza San Marone.
"Si tratta di potature significative per il decoro urbano e per avere una visibilità maggiore sulle strade - ha detto il sindaco Fabrizio Ciarapica - Più volte i cittadini ci hanno chiesto di intervenire per ridimensionare la vegetazione cresciuta in modo incontrollato in diverse zone della città".
"Il primo intervento è quello in Corso Umberto che sarà ultimato nei prossimi giorni. Il verde pubblico, insieme a strade e vie pulite - ha concluso il sindaco - è sinonimo di decoro, salute e di benessere per i cittadini in quanto migliora le condizioni di vita nelle città".
Bella affluenza ieri sera al teatro Cecchetti, che ha ospitato lo spettacolo teatrale “Come un fiore raro, racconti canzoni e video intorno a Mia Martini”, organizzato dall’Assessorato alle politiche sociali e pari opportunità del comune di Civitanova Marche insieme all'associazione culturale Creatività in occasione della giornata internazionale contro la violenza sulle donne, ricorrenza che ha visto attiva la rete di collaborazione tra comune, Sportello antiviolenza, coop. Il Faro, centro Kalimera e Praxis.
L’attore e regista Davide Giandrini, tra i più riconosciuti interpreti di teatro-canzone, ha raccontato ad un pubblico attento e di tutte le età la storia di Mia Martini, attraverso monologhi, video e canzoni tradotte nella lingua dei segni, aprendo una riflessione sulle gravi conseguenze della violenza verbale, amplificata da media e pregiudizi in ambito lavorativo.
"Mi è caro ringraziare il pubblico e tutti coloro che hanno presenziato in vari ruoli in questa serata – ha detto l’assessore Barbara Capponi, rivolgendo ai presenti i saluti dell’amministrazione comunale, sottolineando la necessità e la volontà condivisa di un'ottica di rete costante che abbiamo potuto toccare con mano.
"La vera protagonista della serata, "Mimì", tra filmati, aneddoti e narrazione poetica, ci ha commosso e fatto riflettere su quanto le parole possano uccidere lentamente i vivi e infangare con forza i morti, con la leggerezza disarmante propria dell'ignoranza peggiore" ha continuato l'assessore.
"Siamo grati della presenza alla serata - ha concluso Barbara Capponi - e dell'intervento dei nostri studenti, che ben hanno messo a fuoco quanta crescita sia necessaria attraverso ogni forma di comunicazione, presentandoci tramite la fotografia e la moda chiavi di lettura attente e profonde, che tanto possono dire anche in questi contesti".
Presenti in sala la dottoressa Eleonora Tizzi per lo sportello Informadonna, Elisa Giusti e Irene Ortolani per la coop. Il Faro - servizio sportello antiviolenza e cag Kalimera, il dirigente del commissariato di Civitanova Marche Fabio Mazza in rappresentanza della Questura, il colonnello Claudio Brunetto del Comando militare delle Marche, il dirigente Gianni Mastrocola dell’istituto superiore Ipsia.
Per l’istituto superiore Bonifazi erano presenti la vicepreside professoressa Patrizi , la professoressa Ionella Paterniti e le alunne Giorgia, Margherita del 5 t., Laura, Maria Vittoria, Anisa, Ilaria, Sofia dell’indirizzo moda e Alessia del grafico pubblicitario e il professor Giacomo Palma.
Oggi la Polizia Stradale ha celebrato il 75° anniversario della sua fondazione. Specificamente la Polstrada di Macerata ha deciso di condividere l’evento con circa 300 alunni presso l’auditorium del Liceo ”Leonardo da Vinci” di Civitanova Marche, allo scopo di infondere nel mondo studentesco l’importanza del rispetto delle norme sulla circolazione stradale.
L’evento, che si è svolto alla presenza di altre autorità civili e militari, è stato anticipato dai saluti del Questore di Macerata, Vincenzo Trombadore e del sindaco di Civitanova Marche Fabrizio Ciarapica.
Particolare attenzione è stata data poi ai servizi sulle “Stragi del sabato sera”, con un particolare cenno ai risultati relativi all’ultimo fine settimana, in cui sono state ritirate 16 patenti per guida in stato di ebrezza alcolica e sotto effetto di sostanze stupefacenti
Nel corso della mattinata, sono state affrontate tematiche che hanno avuto l’obiettivo principale di responsabilizzare gli studenti sulla sicurezza stradale. Nello specifico è stato affrontato il tema della corretta condotta al volante da parte dei neo-patentati ed alla guida sotto l’effetto di sostanze alcoliche e stupefacenti.
La proiezione di video studiati appositamente per i giovani spettatori ha suscitato particolare attenzione ed interesse, risultando un elemento determinante della giornata formativa.
La presidente del consiglio delle donne del Comune di Macerata, Sabrina de Padova, ha presentato in consiglio comunale un ordine del giorno per invitare il nuovo governo Meloni ad inasprire la normativa sul codice rosso. Dopo la prima presentazione dell'o.d.g. in data 7 novembre, ha riproposto l'iniziativa nell'incontro odierno, presentando una petizione firmata da diversi consiglieri.
"In questi due anni ho promosso tantissime iniziative per sensibilizzare la cittadinanza contro la discriminazione di genere, intervenendo anche nelle scuole - specifica De Padova in nota stampa -. L'inasperimento del codice rosso adeguerebbe l'Italia ad altri Paesi che hanno quasi annullato il fenomeno del femminicidio. Il sistema prevede, in caso di denunce per violenza, l’applicazione dei braccialetti alle vittime, su base volontaria nel rispetto della privacy, e ai denunciati".
"In questi giorni, proprio in occasione dalla giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne, anche i nostri deputati hanno evidenziato la mia stessa sensibilità, approvando la mozione in modo unanime - conclude -. Il documento impegna l'esecutivo «a proseguire nelle politiche di contrasto alla violenza nei confronti delle donne e alla violenza domestica quali prioritarie nell'azione di governo». Se dovessero considerare il principio del mio o.d.g. potrebbero inasprirlo ulteriormente, prevedendo l’applicazione dei braccialetti sia per il denunciante, su base volontaria nel rispetto della privacy, che per il denunciato. Speriamo di essere stimolo di cambiamenti!".
A causa dell’attacco hacker che ha colpito l’intero sistema informatico del Comune di Macerata (leggi qui), non sarà possibile seguire la diretta streaming del Consiglio, convocato per oggi pomeriggio, a partire dalle 15, presso la sala consiliare.
La seduta dell’assise cittadina sarà registrata e mandata in onda in differita domani, martedì 29 novembre, a partire dalle 15:00, sul canale 89 del digitale terrestre (EmmeTV) mentre sarà possibile visionarla sul sito del Comune (http://webtv.comune.macerata.it/ ) nei prossimi giorni.
Si è svolto nella serata di sabato l'incontro organizzato dall'Avis e dal comune di Colmurano intitolato "La violenza non è mai amore", in occasione della giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne. L'evento si è tenuto presso il museo Ventura di Colmurano e hanno partecipato, oltre al sindaco Mirko Mari, la commissaria delle commissione pari opportunità della Regione Marche Antonella Ciccarelli, e Patrizia Peroni, dirigente della Divisione polizia anticrimine della questura di Macerata.
Nel corso dell'incontro le due esperte sulla tematica hanno dialogato con i cittadini su come riconoscere i segnali della violenza domestica e suggerimenti per tutelarsi e difendersi. Nel corso dell'iniziativa sono è stato diffuso materiale dell'iniziativa della Polizia di Stato "Questo non è amore".
Spese condominiali non pagate: in contrada Rancia i terremotati restano al freddo. Il gestore del gas per il servizio dell’impianto termico centralizzato ha sospeso l’erogazione nei giorni scorsi, a seguito delle morosità da parte di alcuni residenti del condominio dove vivono 45 famiglie in seguito al sisma.
La struttura rappresenta infatti una delle sistemazioni per i terremotati al posto delle Sae, come deciso dalla precedente amministrazione Pezzanesi.
Dopo le mancate risposte ai diversi solleciti nei confronti di alcune famiglie per richiedere il pagamento delle spese condominiali, il gestore ha staccato il servizio.
A quel punto è stata la giunta comunale comunale che, sulla scorta della contabilità redatta dall’amministratore di condominio, ha erogato mille euro a titolo di acconto sulle spese condominiali per far fronte alle utenze del condominio di contrada Rancia.
Inoltre è stato dato mandato al responsabile della segreteria di incaricare un legale per il recupero delle morosità o far rilasciare gli immobili ai condomini che non regolarizzano la propria quota di condominio.
“Circa il Codice della Ricostruzione, occorre accelerare sulla definitiva approvazione di questo formidabile strumento normativo”. A dichiararlo è stato il deputato Pd Augusto Curti, intervenendo al Convegno dell'Ordine dei Geologi delle Marche a Camerino a sei anni dal sisma del 2016.
“Il Codice - ha proseguito - ci permette di poter contare, finalmente, su un disciplinare subito applicabile, ovunque si verifichi un evento calamitoso. Basta con la regolamentazione caso per caso che, tra l'altro, dilata le tempistiche di intervento".
“Questo stumento - ha aggiunto - dovrebbe essere integrato nel programma di studi universitari, riconoscendone l'essenzialità per l'esercizio della professione. In merito al SuperBonus 110% la proroga al 2025 delle scadenze in Area Sisma, annunciata dal Governo, risulterà sostanzialmente inutile, qualora non si individui una soluzione al grave problema dello smobilizzo dei crediti”.
“Ribadisco - ha concluso Curti - la necessità di lavorare a un accordo speciale con Cassa Depositi e Prestiti, per garantire ai cantieri la necessaria copertura finanziaria”.
(fonte ANSA)
“Esprimo da parte mia, della Regione Marche e dell'intera comunità marchigiana un profondo sentimento di solidarietà e vicinanza alla popolazione ischitana colpita dal maltempo e dalla frana a Casamicciola”. Sono le parole espresse dal presidente Francesco Acquaroli attraverso un post apparso oggi sul proprio profilo Facebook.
La frana che stamattina ha colpito i comune di Casamicciola è stata causata dall’ultima alluvione occorsa con il maltempo, provocando un fiume di fango e detriti che hanno interessato tragicamente persone ed edifici.
Insieme al presidente delle Marche, cordoglio per le vittime finora registrate e vicinanza "alla popolazione di Casamicciola Terme e a tutti i Comuni ischitani" è stata espressa anche da Michele Franchi, sindaco di Arquata del Tronto (Ascoli Piceno), uno dei centri devastati dal sisma del Centro Italia del 2016. Due province delle Marche (Ancona e Pesaro Urbino) sono state colpite a metà settembre da un'alluvione con 13 vittime e danni ingenti, oltre a conoscere terremoti a più riprese.
"Dopo sei anni dal sisma ci saremmo attesi una ricostruzione più veloce e quindi procedure più snelle": a parlare è il presidente dell'Ordine dei geologi delle Marche, Piero Farabollini, già commissario straordinario per la ricostruzione post terremoto del Centro Italia, prima dell'attuale Giovanni Legnini. L’intevento è avvenuto in occasione del convegno organizzato stamani dai geologi a Camerino in cui sono stati chiamati a parlare i professionisti impegnati nel ‘cratere sismico’.
"Purtroppo quella necessaria sburocratizzazione non è stata possibile - ha aggiunto - e in più sono state introdotte misure, come il superbonus 110%, che hanno deviato l'interesse per la ricostruzione delle aree terremotate".
Farabollini ha evidenziato inoltre come la lentezza "sia stata dovuta anche al rincaro dei prezzi dei materiali e alle problematiche legate al conflitto in Ucraina". Ha poi chiesto direttamente al governo "una maggiore attenzione alle problematiche legate alle catastrofi che ciclicamente colpiscono il nostro Paese e quindi occorre maggiore prevenzione, e un maggiore coinvolgimento della rete dei professionisti presente sui territori".
"Infine - ha concluso il presidente - oltre a un ulteriore e auspicato snellimento delle procedure, servono regole chiare e certe così da velocizzare la ricostruzione in atto". Durante i lavori sono intervenuti, tra gli altri anche la sottosegretaria al Ministero dell'Economia, Lucia Albano e il presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli, che hanno evidenziato il lavoro finora svolto che "ha portato a un reale avvio della ricostruzione".
(fonte ANSA)
Partecipata quanto emozionante la manifestazione promossa dall’Assessorato alle Politiche sociali e all’Istruzione del Comune di Tolentino, tenutasi oggi venerdì 25 novembre al Parco Isola d’Istria, in occasione della "Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne".
Studenti, autorità e cittadini, indossando indumenti o accessori rossi per manifestare la propria vicinanza ai temi della giornata, si sono dati appuntamento davanti alla panchina rossa, simbolo contro la violenza sulle donne per presentare momenti musicali, letture e performance di danza che hanno suscitato emozioni forti e vere e soprattutto riflessioni su questa particolare iniziativa dedicata alla sensibilizzazione contro la violenza sulle donne.
“Basta violenza! Inizia ad amare!”, lo slogan che è stato scelto proprio per sensibilizzare innanzitutto le giovani generazioni su questa tematica che purtroppo è sempre molto attuale, visto anche il numero dei femminicidi che si registra in Italia.
Sono intervenuti ed hanno portato il loro saluto Mauro Sclavi, sindaco del Comune di Tolentino, Elena Lucaroni, assessore alle Politiche Sociali del Comune di Tolentino, Maggiore Giulia Maggi, Comandante della Compagnia dei Carabinieri di Tolentino, Maresciallo Maggiore Lorenzo Ceglie Comandante della Aliquota Radiomobile della Compagnia dei Carabinieri di Tolentino, Isa De Bellis, presidente Associazione AUSER di Tolentino.
Presenti molti insegnanti e I dirigenti scolastici dell’Istituto Comprensivo Don Bosco, Istituto Comprensivo Lucatelli, IPSIA “Renzo Frau”, Istituto d’Istruzione Superiore “F. Filelfo”. La regia e la conduzione della manifestazione sono state curate dalla giornalista Barbara Olmai.
Durante l’evento gli alunni hanno anche letto alcune loro frasi contro la violenza di genere e a favore di una cultura che promuova il rispetto. Tra queste verrà scelta, da parte di una commissione presieduta dal sindaco, quella da apporre prossimamente sulla panchina rossa installata al Parco dal Circolo Auser “Il Girasole” di Tolentino per promuovere uno scambio intergenerazionale, perché il contrasto alla violenza non ha barriere, non ha età e richiede condivisione.
Il sindaco Sclavi e l’assessore Lucaroni hanno ringraziato tutti gli intervenuti, quanti hanno collaborato alla buona riuscita dell’evento ed in particolare gli insegnanti e gli alunni delle scuole che hanno realizzato ricerche, lavori e performance molto curate, sia nei contenuti che a livello emozionale. A tutti i presenti gli studenti della sezione Moda dell’Ipia Frau hanno donato una bella spilla rossa a forma di cuore, quale ricordo e simbolo della giornata.
Una nuova panchina rossa in via Guerrazzi, nel Parco Baden Powell sulla quale è apposta una targa con una frase di Alda Merini: “Ma da queste profonde ferite usciranno farfalle libere”. Una visita alla panchina in Piazza Cecchetti. E tante rose rosse e bianche per dire no alla violenza contro le donne.
Oggi, 25 novembre, Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza di genere, l’amministrazione comunale di Civitanova ha voluto lanciare un messaggio di sensibilizzazione su un fenomeno sociale in continua espansione.
Presenti il sindaco Fabrizio Ciarapica, il presidente del consiglio comunale Fausto Troiani, gli assessori Claudio Morresi, Roberta Belletti e Giuseppe Cognigni, i consiglieri comunali Giorgio Pollastrelli jr. e Lavinia Bianchi, Fabiola Polverini e Letizia Murri, rispettivamente presidente e vice della commissione pari opportunità e la consigliera provinciale Laura Sestili, con delega alle pari opportunità.
Prima tappa, la panchina in Piazza Cecchetti. “Oggi – ha detto il sindaco Fabrizio Ciarapica - vogliamo ricordare tutte le donne vittime di violenza. Vogliamo dire no a tutte quelle violenze e a quelle discriminazioni nei confronti delle donne sia nel mondo del lavoro che nella vita quotidiana”.
Il sindaco ha ricordato “la signora Maria Pia Bigoni che nel 2013 è stata uccisa per mano del marito e Alina, che dopo essere stata aggredita con l’acido sul volto, è stata coraggiosamente salvata dal titolare del locale che è riuscito ad intervenire”.
Poi ha citato alcuni dati sullo sportello anti-violenza nel maceratese: “Da inizio anno, sono 73 le donne che hanno avviato un percorso presso questo sportello, 28 a Civitanova. Numeri questi che ci invitano tutti a riflettere e a mantenere le luci accese su un problema grave e reale. E’ quanto mai necessaria un’azione di sensibilizzazione che ciascuno, nella diversità del proprio ruolo sociale, professionale ed istituzionale, ha l'obbligo di fare, iniziando dalla formazione dei giovani ai fondamentali principi del rispetto e della tolleranza di genere.”
I presenti hanno poi raggiunto Parco Baden Powell per inaugurare la nuova panchina, benedetta da Edmond Nkeshimana, vice parroco della chiesa di San Pietro che ha letto una toccante preghiera per tutte le donne.
Lunedì sera, sempre l’amministrazione comunale, ha organizzato al teatro Cecchetti, uno spettacolo teatrale “Come un fiore raro”, di e con Davide Giandrini: racconti, canzoni e video su Mia Martini.
Le Fiamme Gialle maceratesi e il Comune di Civitanova Marche hanno sottoscritto un protocollo d’intesa, con l’obiettivo condiviso di implementare la reciproca collaborazione e garantire un presidio di legalità a tutela del corretto e puntuale impiego delle risorse rivenienti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), il programma nazionale di riforme e investimenti discendente dal “Next Generation EU”.
L’intesa protocollare – siglata presso il “Palazzo Ducale Sforza-Cesarini”, oggi sede del Comune di Civitanova Marche, dal sindaco della città, Fabrizio Ciarapica, con il comandante provinciale della Guardia di Finanza, il colonnello Ferdinando Falco - pone le basi per rafforzare ulteriormente la tutela degli interessi finanziari dell’Unione Europea e nazionali e per prevenire potenziali frodi o altri illeciti impieghi delle cospicue risorse destinate anche al contesto territoriale maceratese.
Il regolamento UE 241/2021, che ha istituito, a livello europeo, il dispositivo per la ripresa e la resilienza, prevede, infatti, che gli Stati membri, quali beneficiari di fondi, debbano adottare ogni iniziativa utile a prevenire e contrastare i casi di frode, di corruzione, di conflitti di interesse e di duplicazione dei finanziamenti, lesivi degli interessi finanziari dell’Unione, anche mediante il potenziamento del proprio sistema nazionale antifrode.
Un intervento di portata epocale, come il Pnrr richiede, oggi come non mai, la più stretta sinergia tra le Amministrazioni non solo centrali, ma anche territoriali e locali chiamate ad assicurare - sulla base delle rispettive competenze istituzionali - un quadro di sistematici ed efficaci controlli nell’ambito di un disegno complessivo di transizione per far crescere il Paese e condurlo verso un’economia più sostenibile, innovativa e inclusiva.
La mirata circolarità di qualificati input informativi e un canale strutturato di comunicazione tra l’Ente firmatario e la Guardia di Finanza, previsti dall’intesa odierna, rafforzano in concreto il dispositivo di prevenzione e contrasto delle eventuali irregolarità e delle potenziali condotte illecite connesse alle straordinarie misure di sostegno e finanziamento previste dal Piano.
L’accordo di collaborazione, valido fino al completamento del PNRR e comunque non oltre il 31 dicembre 2026, prevede infatti - nello specifico - che il Comune di Civitanova Marche ponga a disposizione della Guardia di Finanza dati e informazioni circostanziati e notizie qualificate, di cui sia venuto a conoscenza quale soggetto destinatario finale, beneficiario o attuatore, ritenuti utili per la prevenzione e la repressione di illeciti nella specifica materia.
L’importante sforzo organizzativo e di gestione richiesto a tutte le Amministrazioni beneficiarie di fondi e i recenti interventi normativi di semplificazione soprattutto in materia di appalti pubblici, vanno accompagnati da un’attività di vigilanza tempestiva, penetrante ed efficace.
La Guardia di Finanza, quale forza di polizia economico-finanziaria a competenza generale, potrà utilizzare gli elementi così acquisiti per orientare efficacemente la propria azione verso quei soggetti e quei contesti connotati da più elevato rischio, avviando conseguenti analisi, approfondimenti e controlli.
Il Comandante Provinciale, evidenziando la storica portata dell’intervento pubblico a sostegno dell’economia e dell’ammodernamento del Paese, sottolinea il primario impegno delle Fiamme Gialle in tale contesto.
Il sindaco di Civitanova Marche, da parte sua, ha inteso rimarcare “come l’Amministrazione Comunale rappresentata abbia subito accolto positivamente la proposta di accordo formulata dalla Guardia di Finanza, nella piena consapevolezza che si tratti di uno strumento di assoluta valenza nella lotta agli illeciti della specie”.
Il protocollo Zeus, siglato stamattina dal questore di Macerata Vincenzo Trombadore e dal sindaco di Macerata Sandro Parcaroli in qualità di presidente dell’Ambito territoriale sociale 15, quale capo maglia per l’intera regione Marche delle strutture per maltrattanti, alla presenza del prefetto di Macerata Flavio Ferdani e dall’assessore regionale alla sanità Filippo Saltamartini, è il primo patto che una questura marchigiana si impegna a firmare e che rappresenta la necessità di responsabilizzare gli autori di violenza di genere.
Un impegno importante perché significa riconoscere l’importanza di responsabilizzare l’autore soggetto di violenza e invitarlo ad avvicinarsi alle strutture che hanno il compito di far invertire la rotta, comprendere il disvalore di quello che si è fatto e cambiare.
Da oggi infatti, nell’ambito del potere discrezionale del questore, potere esclusivo perché si parla di misure di prevenzione, il questore nell’ammonimento che viene fatto ai soggetti ritenuti pericolosi per atti persecutori o violenza domestica, indicherà quali sono le strutture ove il soggetto ammonito può rivolgersi per iniziare un percorso su base volontaria e completamente gratuito per trattare la rabbia e tutti quei segnali che lo hanno portato ad agire in maniera violenta.
Con Macerata, sono 55 le questure italiane che si sono dotate di questo protocollo, e i risultati positivi si vedono: se nel 2020 il 20% dei soggetti ammoniti è tornato ad essere violento (e quindi denunciati all’Autorità Giudiziaria), nonostante questi trattamenti, nel 2021 il numero è sceso al 9%, segno evidente che dopo un primo periodo di messa a punto, la responsabilizzazione e trattamento di questi soggetti è fondamentale per evitare la recidiva.
“Voglio ricordare – ha affermat l'assessore regionale Saltamartini– che l’11 novembre a Macerata è stato inaugurato il primo Centro Uomini Autori di Violenza-(CUAV) nelle Marche, un centro a cui si accede attraverso programmi di reinserimento e recupero di soggetti condannati per reati sessuali o per maltrattamento nei confronti del partner. La nostra regione conta 5 Centri Anti-Violenza (Cav), uno per ogni provincia – ha concluso il vicepresidente della giunta regionale - più alcuni sportelli dislocati sul territorio.
"Ci sono poi 8 case rifugio. A gestire le strutture sono i comuni, che affidano il servizio ad enti o associazioni e vi lavorano operatrici con una formazione specifica: psicologhe, avvocatesse, mediatrici culturali e linguistiche, volontarie formate"
Anche nelle Marche , tra le prime regioni a dotarsi di una legge contro la violenza di genere, la n° 32 del 2008, il fenomeno non è in calo , tutt’altro. Solo nel 2022 sono stati commessi tre femminicidi, di cui l’ultimo a Fano di una donna ucraina, Anastasija, che era fuggita dalla guerra per trovare una morte orribile per mano molto presumibilmente del suo compagno e lasciando un bambino di tre anni. Prima di lei Ilaria a Osimo a ottobre e Maria Teresa a luglio a San Benedetto. In 5 anni i femminicidi sono stati 13.
L’identikit della donna che nella nostra regione ha subito violenze ha un’età a cavallo tra i 40 e i 49 anni e nella maggior parte dei casi è coniugata (40%), circostanza che evidenzia come il fenomeno della violenza domestica emerga tra i dati di costante allarme nel rapporto che ogni anno la giunta regionale commissiona alle Università di Urbino e Macerata e che verrà presentato il 29 novembre in una seduta dedicata del Consiglio regionale.
Lo scorso anno 663 utenti si sono rivolte ai Cav delle Marche, l’anno prima erano 483, ben 180 in più . Un fattore probabilmente imputabile a due aspetti: non solo un aumento delle violenze, certo aumentate anche a causa della pandemia, ma anche ad una maggiore informazione e consapevolezza delle donne sulle attività delle strutture pubbliche dedicate.
Nel 91% dei casi si tratta di nuovi accessi. Emerge una netta prevalenza di donne italiane, 489 su 663 totali e dunque il 73,8% con una crescita rispetto all’anno precedente del 6,5% (da 67,3% a 73,8%). Le donne che nel 2021 si sono rivolte al pronto soccorso sono state 205, di cui 10 minorenni ( 217 nel 2020 e 309 nel 2019).
In occasione del 25 novembre, Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne, l’Arma dei Carabinieri ha organizzato una campagna di sensibilizzazione articolata su tante iniziative diverse, che hanno tutte un solo filo conduttore: dire “No!” e “Mettere un punto” a qualsiasi forma di comportamento violento, sia fisico che psicologico, contro le donne.
Le tante iniziative, che hanno coinvolto i media tradizionali, il web e i social, hanno anche un altro obiettivo fondamentale: quello di convincere tutte le donne che subiscono maltrattamenti o vessazioni di qualsiasi tipo a denunciare con fiducia ai Carabinieri.
Non è giusto subire violenze o privazioni della propria dignità neanche all’interno delle mura domestiche, quando l’autore è una persona cara. È per questo che l’Arma punta a far diminuire il numero dei cosiddetti “reati sommersi”, spronando le vittime a muovere il primo passo verso la libertà: sporgere denuncia.
Anche quest’anno tante caserme si illuminano di arancione, in adesione alla campagna internazionale “Orange the World” come segnale tangibile dell’assoluta attenzione e priorità dell’Arma a invogliare le donne vittime di violenze a denunciare. Nonostante la crisi energetica, l’Arma non ha voluto rinunciare a questo forte segnale simbolico e lo ha fatto senza aumentare i consumi energetici con nuove illuminazioni, ma semplicemente usando quelle già attive.
Le stazioni ferroviarie, luogo simbolo di partenze e magari anche di “ripartenze” dopo brutte esperienze, sono state scelte quest’anno come spazi per dare visibilità a questi progetti. Viaggiatori, pendolari, giovani coppie di innamorati e studenti avranno modo di soffermarsi qualche istante sulle tante iniziative per questo 25 novembre.
È questa l’occasione giusta anche per ricordare che questo triste fenomeno si combatte anzitutto formando uomini e donne rispettosi della legalità. Questa sfida comincia da lontano, tra i banchi di scuola, quando si forma la cultura ma soprattutto la coscienza dei cittadini del futuro. In tale ottica, i Carabinieri hanno deciso di puntare sulla creatività proprio degli studenti, coinvolgendoli in un progetto a livello nazionale.
In particolare, i ragazzi di un Istituto superiore (Istituto tecnico Vaccarini di Catania) hanno realizzato per l’Arma un breve video contro la violenza di genere, che verrà trasmesso sui social istituzionali e su 1200 schermi presenti in 125 stazioni ferroviarie, nonché sul pannello multimediale posto sull’apice della Stazione Cadorna a Milano nell’omonima piazza.
Gli studenti di un'altra scuola (Istituto tecnico Musatti di Dolo VE), invece, hanno realizzato una fotografia, diffusa via social, e un logo pubblicitario che è diventato parte integrante di una video motion (videografica), che verrà diffusa sui canali social dell’Arma nella quale un “avatar Carabiniere donna” mette in guardia sui comportamenti che costituiscono forme di violenza e che spesso si ha la tendenza a sottovalutare.
Per l’occasione un’ altra immagine evocativa è stata realizzata “in house” dall’Arma e verrà visualizzata gratuitamente nelle grandi Stazioni Ferroviarie e a bordo delle carrozze dei treni Freccia di Trenitalia S.p.a, sugli schermi infomoving degli autogrill e dei centri servizi della rete Autostrade per l’Italia S.p.a. e Brescia-Padova, negli aeroporti di Roma (Fiumicino e Ciampino), Milano (Malpensa e Linate) nonché Venezia, Treviso, Verona e su alcuni cartelloni pubblicitari e maxischermi led ubicati nelle location più prestigiose di Roma e Milano nonché sullo spazio espositivo presente sulla facciata della caserma Acqua, sede del Cdo Legione “Lazio” in Piazza del Popolo a Roma.
Quest’anno, in collaborazione con Radio Rai, è stato realizzato un podcast che sarà messo in onda proprio il 25 novembre su Rai play sound e sul sito www.carabinieri.it, con rilanci sui social istituzionali. Il Podcast conterrà un estratto di un intervento del Comandante Generale Gen. C.A. Teo Luzi e del Presidente del “1522” Elisa Ercoli, Help line per la violenza e lo stalking.
Sul sito www.carabinieri.it , inoltre, è stata dedicata un’intera area tematica sul “codice rosso”, dove è possibile trovare tante informazioni utili su: atti persecutori, bullismo, cyberbullismo, maltrattamenti, revenge porn, violenza sessuale ecc. Nell’area tematica è possibile trovare anche il “Violenzametro” un test di autovalutazione, elaborato dal Reparto Analisi Criminologiche del Raggruppamento Carabinieri Investigazioni Scientifiche, per rilevare i segnali del livello di violenza di genere subita in un rapporto di coppia. Contiene consigli utili per chiedere supporto e aiuto in base al livello di violenza riscontrata. Ecco il link dell’area tematica “codice rosso”: http://www.carabinieri.it/in-vostro-aiuto/consigli/codice-rosso/codice-rosso.
Per far fronte a questa dolorosa piaga sociale, queste iniziative sono preziose ma da sole non bastano. Per questo la Benemerita si è dotata di tanti strumenti, il primo dei quali è la Sezione Atti Persecutori del Raggruppamento Carabinieri Investigazioni Scientifiche.
Questa Sezione svolge attività di studio e analisi del fenomeno, elaborando valutazioni sui “fattori di rischio” in favore dei reparti operanti, e programmi di formazione del personale. Tra i progetti più importanti troviamo il “prontuario operativo”, un documento riepilogativo delle migliori pratiche adottate nella gestione dei casi. Fondamentali sono i corsi basici e specialistici sul tema dello stalking, a favore di Ufficiali dell’Arma in servizio presso i reparti investigativi, nonché di tutti i Comandanti di Compagnia, Tenenza e Stazione.
A questo si aggiunge, sin dal 2014, la “Rete nazionale di monitoraggio sul fenomeno della violenza di genere”, strutturata su ufficiali di polizia giudiziaria - Marescialli e Brigadieri - inseriti nell’ambito delle articolazioni investigative territoriali e formati presso l’Istituto Superiore di Tecniche Investigative, con specifici corsi. Ad oggi ne sono stati svolti complessivamente 27, che hanno consentito di formare oltre 550 unità, operanti sul territorio nazionale.
In questo delicato ambito, è importante ricordare anche l’Accordo tra i Ministri della difesa e per le Pari opportunità, cui è seguito il rinnovo della collaborazione tra il D.P.O. e l’Arma, tutt’ora vigente. Questi accordi hanno consentito alla Sezione Atti Persecutori di occuparsi dello sviluppo di attività di ricerca e analisi, nonché della formazione del personale della Presidenza del Consiglio dei Ministri e degli operatori del numero di pubblica utilità “1522”, Help line per la violenza e lo stalking.
Non meno importante è l’impegno che è scaturito dall’accordo di sensibilizzazione in favore delle scuole, alle quali è stato dedicato un ciclo di formazione di 40 giornate. Su richiesta del D.P.O., inoltre, è stata effettuata la mappatura dei Centri Antiviolenza presenti sul territorio nazionale, al fine di verificare l’effettiva esistenza ed operatività delle strutture attive nell’ambito dell’assistenza alle vittime.
L’Arma ha anche collaborato, quale rappresentante del Ministero della Difesa:
- al Tavolo Interministeriale, istituito nel 2013, per l’elaborazione del “Piano d’azione straordinario contro la violenza sessuale e di genere”, adottato nel luglio 2015 dalla P.C.M.;
- all’Osservatorio Nazionale sulla violenza, i cui lavori hanno portato alla redazione del “Piano Strategico Nazionale sulla violenza maschile contro le donne (2017-2020)”, approvato nella riunione del Consiglio dei Ministri del 23 novembre 2017, e delle “Linee guida nazionali per le aziende sanitarie e ospedaliere in tema di soccorso e assistenza socio - sanitaria” alle donne vittime di violenza, adottate con D.P.C.M. del 24 novembre 2017.
Sul piano delle collaborazioni interistituzionali, sul territorio nazionale sono state siglate numerose intese tra Procure della Repubblica, Prefetture, Forze di polizia, Ospedali e Centri antiviolenza, che vedono tutte la partecipazione dell’Arma.
Si sottolinea inoltre il progetto avviato con Soroptimist International d’Italia, denominato “Una stanza tutta per sé”, consistente nell’allestimento, all’interno di Caserme dell’Arma, di locali idonei all’ascolto protetto di donne vittime di violenza. Un progetto che ha consentito di allestire ad oggi 155 stanze su tutto il territorio nazionale che permettono ogni giorno di accogliere in un ambiente confortevole e meno “istituzionale” le vittime di abusi. Inoltre, Soroptimist ha fornito 37 kit per la videoregistrazione ad altrettanti Comandi dell’Arma, da utilizzare nelle fasi di ricezione delle querele o nelle attività di escussione.
Nell’ambito delle iniziative di questo 25 novembre, l’Arma dei Carabinieri insieme a Fondazione Vodafone Italia e Soroptimist International d’Italia annunceranno l’avvio di Mobile Angel, un progetto pilota che prevede - a Torino, Milano e Napoli - la consegna di un device a 45 donne, vittime di maltrattamenti. Il dispositivo con un sistema di allarme permetterà di attivare le Centrali Operative dell’Arma, permettendo così di intervenire tempestivamente.
Infine, l’Arma ha partecipato con la Polizia di Stato alla realizzazione del sistema “Scudo”, una banca dati dedicata, volta a fornire agli operatori, nell’immediatezza degli interventi, un quadro informativo completo su eventi pregressi e soggetti coinvolti.
L’impegno quotidiano degli uomini e le donne dell’Arma è innanzitutto finalizzato ad evitare che si verifichino ulteriori “femminicidi”, ma ci sono altri reati apparentemente meno gravi che insidiano quotidianamente le donne. Un esempio è il fenomeno comunemente denominato “stalking”, che è ricondotto ai reati di “atti persecutori” (art. 612-bis c.p.), nonché i casi di maltrattamenti in famiglia (art. 572 c.p.) e percosse (art. 581c.p.), con vittima donna.
L’Arma dei Carabinieri anche nel corso del 2021 e nei primi dieci mesi del corrente anno ha continuato a focalizzare il proprio impegno per poter contrastare tali crimini. Nel 2021, da gennaio a ottobre, i delitti perseguiti dall’Arma con riferimento agli atti persecutori sono 16.549 e con riguardo ai primi dieci mesi del 2022, i reparti Carabinieri hanno perseguito 13.744 atti persecutori.
Per quanto attiene ai maltrattamenti in famiglia, nel 2021, da gennaio a ottobre, i delitti perseguiti sono 20.637. Con riferimento al periodo gennaio - ottobre dell’anno in corso, i reparti Arma hanno perseguito 18.833 maltrattamenti in famiglia.
Infatti, lo scorso anno, da gennaio a ottobre, sono state tratte in arresto 1.393 persone per reati connessi con gli atti persecutori, mentre nei primi dieci mesi dell’anno in corso gli arresti sono stati 1452.
Analogamente, per i maltrattamenti in famiglia, nel 2021, da gennaio a ottobre, sono stati arrestati 2662 soggetti. Nel periodo gennaio – ottobre del 2022 le persone tratte in arresto per maltrattamenti in famiglia sono state 2852.
Nel 2021, da gennaio a ottobre, per reati di violenza sessuale, l’attività istituzionale condotta ha consentito di trarre in arresto 876 persone, mentre nei primi dieci mesi del 2022, gli arresti sono stati 909.
“Chi dice donna dice danno”. Proverbi, battute, luoghi comuni. Ci si può ancora ridere sopra, volendo. Di fatto, però, frasi come questa sono frutto di stereotipi. Maschilisti, s’intende. Di quelli ben radicati nella nostra cultura e divenuti pericolosi, nel corso del tempo. Perché di fatto la lingua e il linguaggio assumono oggi più di ieri un ruolo fondamentale nell’indirizzare un certo modo di pensare.
Il 25 novembre rappresenta ogni anno un giro di boa, un recinto temporale nel quale si concentrano tutte insieme dichiarazioni, manifestazioni e iniziative legate alla donna vittima di violenza (risoluzione numero 54/134 del 17 dicembre 1999). Un’occasione anche per provare a orientarsi attraverso i numeri e comprendere meglio il fenomeno all’interno dei nostri confini nazionali.
Secondo i dati Istat 2019-2022, il 74% delle vittime non si confida nemmeno con un’amica. Il 45% di coloro che si sono rivolte a CAV, associazioni o gruppi raccontano di aver subito almeno una forma di aggressione (fisica, psicologica, verbale, sessuale, economica etc.). Sette donne su dieci ritengono che l’abuso verbale o fisico da parte di un partner sia diventato più comune. Sei su dieci affermano che le molestie nei luoghi pubblici sono peggiorate. Nell’ultimo anno ad oggi sono rimaste uccise 77 donne: la media è di un femminicidio ogni tre giorni. “Che cosa indossavi?” è la domanda che risuona più frequentemente nelle aule di tribunale piuttosto che negli uffici di polizia. Domanda che spesso fa la differenza al punto da scagionare l’imputato per abuso e/o violenza.
Si tratta di uomini che sono espressione stessa della società in cui viviamo. I maltrattanti (coniuge, convivente o ex partner) che agiscono per lo più all’interno delle mura domestiche: il 70,1% dei casi. Il ritratto dell’abusatore corrisponde per il 90,6% delle segnalazioni all’uomo di nazionalità italiana appartenente alla cerchia familiare: nel 39,1% dei casi sono i mariti, nel 36,3% compagni/fidanzati.
“La violenza di genere è a tutti gli effetti un problema culturale”, affermano Elisa Giusti (cooperativa Il Faro Sociale) e Valeria Pasqualini (Ambito Territoriale Sociale n.15), assistenti sociali e collaboratrici all’interno del Cav di Macerata. Ci segnalano che da gennaio a ottobre di quest’anno sono state 220 le donne italiane e straniere (a fronte delle 663 in tutta la Regione Marche, dato in aumento) che si sono si sono messe in contatto con loro usufruendo anche degli sportelli di Civitanova, Porto Recanati e Castelraimondo. Di queste, 181 (soprattutto nella fascia 40-50 anni) sono andate oltre il primo colloquio di accoglienza e hanno intrapreso un percorso di autodeterminazione ed emancipazione, fatto di supporto psicologico, sostegno economico e consulenza legale.
“Il fatto di aver creato nell’ultimo anno una rete antiviolenza territoriale più efficace - proseguono Elisa e Valeria - ha incrementato il numero di invii e segnalazioni da parte di centri sociali, forze di polizia, enti pubblici e privati. Paradossalmente, è un dato positivo. Molte donne faticano ancora ad affidarsi a noi per paura di ritorsioni e per via della cosiddetta ‘vittimizzazione secondaria’: cioè chi recrimina a se stessa il non essere stata una brava moglie o una brava madre. Questo è il prodotto di uno stigma sociale”.
“Per fronteggiare la violenza di genere - aggiungono - occorre un metodo culturale rivolto soprattutto ai giovani: trasmettere conoscenze, cambiare pensieri e che fino ad oggi sono stati per lo più maschilisti, sessisti, patriarcali, che hanno sempre considerato un forte divario fra i sessi. Questo vale tanto per l’uomo quanto per la donna”.
Di seguito, l'intervista completa:
Dal 1997, Civitanova aderisce alla colletta organizzata dal Banco Alimentare, progetto finalizzato al recupero delle eccedenze alimentari dei supermercati e alla raccolta di beni di prima necessità da distribuire poi a strutture caritative che offrono pasti o pacchi alimentari a persone che vivono in difficoltà.
Da quest’anno, l’amministrazione comunale ha voluto essere in prima linea accanto all'operosa attività quotidiana dei volontari del Banco, contribuirà alla riuscita della Giornata Nazionale anche attraverso e mezzi e i militi della Protezione civile.
Giunta alla 26esima edizione, la colletta alimentare quest'anno sarà il 26 novembre 2022. L’evento è stato presentato dall’assessore ai Servizi sociali Barbara Capponi, Barbara Moschettoni responsabile della Caritas diocesana e locale, Sara Conti responsabile della comunicazione del Banco Alimentare Marche, Roberto del Baldo responsabile dei rapporti con i supermercati del BAM, Angelo Gaglioppa referente locale per la colletta alimentare.
I punti vendita dove sarà possibile contribuire alla raccolta di alimenti a lunga conservazione sono i seguenti: Spazioconad nel Cuore Adriatico, Eurospin a Fontespina, Eurospin in via Fontanella, Lidl in via Silvio Pellico, Coop in via Ungaretti, Superstore Coal in via Carducci, Conad in via Zavatti e Tigre in via Civitanova.
“L’entità delle donazioni – ha spiegato Gaglioppa - non è proporzionata alla superficie del supermercato, né al numero di clienti presenti, né alla tipologia o al costo dei prodotti. Ciò che fa la differenza è il cuore delle persone: si raccoglie più cibo quando le persone danno fiducia della raccolta”.
I dati sono allarmanti: le persone che chiedono aiuto per i pasti sono in aumento dopo la pandemia e la crisi energetica. Si registra un aumento del 30% cui si unisce la presenza dei rifugiati ucraini.
“Nelle Marche – ha riferito Conti – ci sono 42mila bisognosi di beni alimentari. Il banco può contare sull’aiuto di 350 strutture, 4 mila volontari e 93 sono i punti aderenti nella provincia di Macerata. Il Banco Alimentare, da sempre, garantisce la catena della ridistribuzione ed è possibile seguire l’attività del Banco sul sito internet”.
Per la Giornata della Colletta, sabato prossimo, 26 novembre, a Civitanova saranno presenti almeno 150 volontari per coprire tutte le ore di apertura dei punti vendita e la consegna degli alimenti al centro di raccolta provinciale.
Nei locali della Caritas cittadina, sono oltre 500 le famiglie che ricevono il servizio solidale. “Chi può aiuta chi non può e si mettono in circolo le buone energie per la collettività – ha dichiarato Moschettoni. Il Comune, chi dona e i volontari danno una grossa mano a chi non ce la fa ad andare avanti con le proprie forze. Attraverso il pacco alimentare vogliamo arrivare al cuore delle persone, e valorizzare anche l’aspetto educativo del gesto. Crediamo molto nelle potenzialità della comunità e nell'aiuto reciproco perciò speriamo di continuare a lavorare con questa sinergia”.
Accanto ai volontari appartenenti ai gruppi di Comunione e Liberazione, Scout, Vincenziane, Terzo Ordine Francescano, Salesiani, Rotary ci sono militari in congedo degli Alpini, dei Bersaglieri, dei Carabinieri, come pure gruppi di esperienze educative quali studenti delle scuole medie superiori con i loro insegnanti, catechisti con i relativi giovani, comunità di recupero ed anche genitori con i figli.
Il 26 novembre sarà una data che significherà anche una prudente ripresa della normalità post Covid, in quanto i volontari saranno di nuovo presenti a pieno regime. Fino al 2019, il quantitativo raccolto è cresciuto negli anni arrivando fino a 77 quintali di alimenti. Nel 2020 non è stato raccolto cibo, ma donazioni e si è arrivati all’equivalente di 1/3 dell’anno prima. Nel 2021 si è ripreso con sei supermercati e, nonostante tutte le limitazioni, sono stati raccolti 42 quintali.
Il 28 e 29 novembre si procederà allo smontaggio della gru che si trova in piazza Vittorio Veneto, a Macerata, utilizzata per la ristrutturazione della chiesa di San Giovanni. Per l’intervento il comando della Polizia locale ha emesso un’ordinanza per regolamentare temporaneamente la circolazione stradale nella zona.
Il provvedimento prevede dalle 6 del mattino del 28 e 29 novembre fino al termine dei lavori di smontaggio in:
- viale Diomede Pantaleoni, sullo “slargo” antistante la falegnameria Sferisterio, per sosta autocarri in attesa di carico elementi gru divieto di sosta con rimozione forzata;
- piazza della Libertà, su tutta la piazza, compresi gli spazi di sosta regolamentati a disco orario, per manovra autocarri divieto di sosta con rimozione forzata;
- piazza Vittorio Veneto, su tutta la piazza e corso della Repubblica ultimo tratto (spazi riservati ai residenti, autorità giudiziaria e spazi riservati ai motocicli) divieto di sosta con rimozione forzata, divieto di transito e obbligo di direzione "sinistra", all’intersezione con via Padre Matteo Ricci per tutti i veicoli provenienti da corso della Repubblica e Santa Maria della Porta, divieto di transito ai pedoni nella piazza con obbligo di passaggio sotto le logge del palazzo della Provincia;
- via Domenico Ricci, divieto di transito e obbligo di direzione dritto, all’intersezione con via XX Settembre per i veicoli provenienti da quella direzione.
- Sospensione temporanea della circolazione in Rampa Zara/via Don Minzoni/piazza della Libertà per consentire la manovra degli autocarri e la loro uscita contro il senso di marcia dall’area di cantiere di Vittorio Veneto verso viale Leopardi;
- rimozione temporanea delle occupazioni di suolo pubblico dei pubblici esercizi in corso della Repubblica e piazza della Libertà; in alternativa il restringimento dello spazio autorizzato per consentire un transito più agevolato dei mezzi diretti verso il cantiere di piazza Vittorio Veneto per lo smontaggio della gru.