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Il Grande Terremoto del 1703 e il travaglio dell’Italia centrale: analogie e differenze da allora a oggi

Il Grande Terremoto del 1703 e il travaglio dell’Italia centrale: analogie e differenze da allora a oggi

C'è una relazione fra la sequenza sismica che sta interessando l'Italia centrale e quella del 1703? Il Grande Terremoto non fu un unico evento, bensì una serie eventi sismici verificatisi nelle zone che attualmente corrispondono alle province dell’Aquila e di parte di quella di Rieti.

Questo fu il terremoto del 1703.

Tre scosse in questo stesso periodo dell’anno: 14 gennaio, 16 gennaio e 2 febbraio: 6.8. 6.2 e  6.6 le magnitudo momento di ognuna.

La sequenza sismica era in realtà già precedentemente iniziata: infatti già sul finire del Seicento alcune violente scosse cominciarono ad interessare la città dell’Aquila.

Nell’ottobre del 1639 ci fu un terremoto tra Amatrice ed Accumoli di intensità pari a quella avutasi il 24 agosto 2016; nell'aprile 1646 ci fu un sisma di intensità stimata nel settimo grado della scala Mercalli e un altro nel giugno 1672, entrambi avvenuti nell'area tra Amatrice e Montereale.

Lo sciame sismico in questione cominciò invece, con ogni probabilità, all'inizio del 1702 con il movimento della faglia del Monte Vettore.

All'inizio si verificarono, probabilmente, scosse di lieve intensità. Il primo grande evento si ebbe il 18 ottobre 1702 in un'area vicino l'abitato di Norcia con una magnitudo momento  di 5.1. L’evento venne avvertito in tutto il centro Italia, Roma compresa.

Un'altra scossa con la stessa intensità ci fu il 14 novembre 1702 con epicentro a Spello.

Dopo alcune settimane di tregua, il 14 gennaio 1703 venne registrato un nuovo violentissimo terremoto nella zona tra Amatrice e Montereale. 

Il sisma fu generato dal movimento delle tre faglie appartenenti al sistema di faglie di Norcia.

Il 16 gennaio, la faglia di Montereale, attivatasi dopo la prima scossa, ne provocò un altro.

 Il terzo terremoto, quello del 2 febbraio fu generato invece dalla faglia del Monte Marine.

A distanza di tre anni, il 3 novembre 1706 ci fu un altro grande evento sismico : quello della Maiella.

Al riguardo può essere utile consultare il Catalogo Parametrico dei Terremoti

http://emidius.mi.ingv.it/CPTI15-DBMI15/

Secondo una prima analisi da parte degli studiosi, le scosse di ieri mattina sembrerebbero ancora direttamente connesse con il sistema responsabile dei sismi di agosto, piuttosto che con la struttura che nel 1703 causò la distruzione di Pizzoli. Ma è ancora presto per poterne essere certi. Il terremoto storico più prossimo alla zona è quello del 2 febbraio 1703 di magnitudo Mw 6.7, ma i dati geologici disponibili indicano che questo evento sarebbe avvenuto sulle faglie più occidentali (es. Pizzoli, Monte Marine).

Secondo Ingv "Non si può escludere il verificarsi di terremoti di magnitudo comparabile o superiore a quelli di mercoledì mattina". Di certo, c'è una struttura che da oltre tre secoli appare dormiente e a quella bisogna prestare la massima attenzione. 

 

 

 

 

 

 

 

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