Il Cosmari ha indetto una selezione pubblica, per titoli ed esami, per la formazione della graduatoria per l'assunzione di autisti per gli automezzi addetti alla raccolta dei rifiuti, con contratto a tempo determinato.
Per essere ammessi alla selezione i candidati dovranno essere in possesso, alla data di scadenza di presentazione delle domande, dei seguenti requisiti:
- età non inferiore ai 18 anni e non superiore ai 50 anni (anno di nascita maggiore o uguale al 1974);
- essere cittadino di un paese membro dell’Unione Europea o extracomunitario in regola con la normativa nazionale sull’immigrazione;
- godere dei diritti politici e civili;
- non avere riportato condanne penali né di essere sottoposto a provvedimenti di prevenzione o ad altre misure cautelari per delitti contro la pubblica amministrazione e/o per altri delitti che comportano l’interdizione perpetua o temporanea dai pubblici uffici;
- essere di sana costituzione fisica ed in possesso dei requisiti psico-fisici previsti per la mansione da svolgere;
- essere in possesso del diploma di scuola secondaria di primo grado;
- essere in possesso della patente di guida categoria C o CE e del Certificato di Qualificazione Conducente (CQC);
- essere in possesso di patente di guida e CQC, entrambi con attribuiti punti in numero non inferiore a 18 e non sottoposti ad alcun provvedimento di sospensione e/o revoca.
La domanda di partecipazione alla selezione dovrà essere redatta, pena l’esclusione, in lingua italiana ed in carta semplice, seguendo lo schema del fac-simile allegato all’avviso di selezione e dovrà pervenire entro le ore 12:00 del 30 aprile 2024 in uno dei tre modi previsti nel bando.
L'elenco degli ammessi e le date di svolgimento delle prove verranno comunicate solo ed esclusivamente mediante pubblicazione sul sito web aziendale www.cosmarimc.it, alla pagina: Cosmari – Società Trasparente – Selezione del Personale – Bandi di Concorso entro il termine massimo di 120 giorni successivi alla scadenza del presente avviso, salvo proroghe causate da cause di forza maggiore.
Per qualsiasi informazione gli interessati possono rivolgersi a Cosmari Srl (tel. 0733/203504). L'avviso completo e il modello di domanda potranno essere scaricati direttamente dal sito web aziendale www.cosmarimc.it
Il sistema Bonus Malus è un elemento chiave nelle polizze assicurative e può incidere in maniera significativa sul premio, ragion per cui comprendere come funziona può essere cruciale per gestire al meglio la propria assicurazione auto.
In questo articolo esploreremo nel dettaglio il funzionamento del Bonus Malus, il meccanismo più usato nel sistema assicurativo italiano, e scopriremo la sua importanza in ottica di risparmio.
Cos'è il Bonus Malus e come funziona?
Il Bonus Malus è un sistema utilizzato dalle compagnie assicurative per valutare il rischio associato a un assicurato e per determinare il premio dell'assicurazione auto. Il concetto è abbastanza semplice: i conducenti più virtuosi, quelli che non causano sinistri, ricevono un "bonus" ovvero una classe di merito universale migliore, mentre coloro che rimangono coinvolti in incidenti con colpa vedranno peggiorare la classe di merito, ricevendo cioè un "malus".
Il sistema Bonus Malus, infatti, si basa su un sistema di classi di merito universali (CU), diciotto in tutto, che vanno dalla più bassa, la prima, che è la migliore, alla più alta, la diciottesima, che è la peggiore. La classe di merito iniziale di un conducente è stabilita dalla legge e corrisponde alla quattordicesima, a meno che non si posseggano i requisiti per beneficiare dell’RC Familiare, acquisendo quindi da un membro dello stesso nucleo familiare una classe di merito più favorevole.
L'Impatto sul Premio Assicurativo
Il sistema Bonus Malus può avere un impatto significativo sul costo dell'assicurazione auto. Un contraente con una buona classe di merito potrà pagare un premio più basso rispetto a un contraente con una classe di merito più alta (quindi peggiore). Quando si richiede un preventivo assicurazione auto, la classe di merito CU è tra le informazioni richieste dalle assicurazioni, proprio perché il suo valore ha un peso determinante sul costo dell’RC Auto.
Come minimizzare il Malus e massimizzare il Bonus?
Per minimizzare il malus e massimizzare il bonus, i conducenti possono adottare diverse strategie:
- Mantenere un record di guida virtuoso e responsabile ed evitare incidenti con colpa è la chiave per mantenere una CU bassa.
- Valutare attentamente le opzioni di copertura e assicurarsi di avere la protezione adeguata.
- Mantenere il veicolo in buone condizioni provvedendo a una manutenzione costante delle sue componenti può contribuire a prevenire guasti e incidenti.
In conclusione, il Bonus Malus è un elemento importante da considerare quando si deve stipulare un'assicurazione auto e comprendere come funziona può aiutare concretamente a gestire al meglio il proprio premio assicurativo. Adottando una guida sicura, valutando attentamente le opzioni di copertura e mantenendo il veicolo in buone condizioni è possibile ridurre il rischio di sinistri e massimizzare la propria classe di merito, pagando un premio assicurativo più contenuto. Per essere, tuttavia, certi di scegliere la giusta copertura e di ottenere un supporto valido nel tempo, bisogna affidarsi a professionisti del settore: in questo contesto non si può evitare di citare ConTe.it. Questo distributore assicurativo, parte del Gruppo Admiral, è particolarmente apprezzato dagli utenti della strada per la vasta gamma di servizi che offre, l’ottimo rapporto qualità-prezzo e soprattutto il forte orientamento al cliente che si traduce in Assistenza continuativa e rapida e chiarezza e trasparenza in ogni fase del contratto, dalla richiesta di informazioni, al preventivo, sino alla gestione degli eventuali sinistri.
Quando si stipula un’assicurazione auto, dunque, le variabili da considerare sono molteplici, ma la scelta del giusto distributore o intermediario può realmente fare la differenza
Nel competitivo mondo del lavoro, ogni vantaggio può fare la differenza. L'aggiunta di una certificazione internazionale al proprio curriculum vitae è diventata una strategia sempre più popolare per distinguersi dalla concorrenza e dimostrare competenza e impegno in un settore specifico.
In questo contesto, le certificazioni offerte da istituti accreditati come la Nuova Accademia del Design (NAD - https://accademiadeldesign.com/), ora un Centro Autorizzato per Certiport grazie all'affiliazione con Tesi Automazione, sono diventate un prezioso strumento per coloro che aspirano a una carriera di successo nel mondo del design.
Le certificazioni riconosciute a livello globale per i software Adobe e Autodesk offerte da NAD rappresentano un'opportunità unica per professionisti e aspiranti designer di consolidare le proprie competenze e distinguersi sul mercato del lavoro. Tra queste, spiccano la certificazione Adobe Certified Professional (ACP) e la certificazione Autodesk Certified User, entrambe progettate per validare le competenze tecniche e creative necessarie per eccellere nel campo del design.
Ma cosa rende queste certificazioni così importanti e perché dovresti considerare di arricchire il tuo CV con esse?
Quali sono i vantaggi nell’acquisire delle certificazioni internazionali?
Le certificazioni internazionali offerte da NAD forniscono un riconoscimento ufficiale delle tue competenze da parte di entità rispettate a livello globale. Le aziende di design di tutto il mondo sono sempre alla ricerca di professionisti qualificati e affidabili, e una certificazione riconosciuta è un modo tangibile per dimostrare la tua preparazione e la tua competenza nell'uso degli strumenti digitali fondamentali per la pratica del design.
In secondo luogo, le certificazioni Adobe ACP e Autodesk Certified User offrono un vantaggio competitivo significativo. Nel mercato del lavoro attuale, dove la concorrenza è spietata e le opportunità possono essere limitate, distinguersi con una certificazione internazionale può fare la differenza tra essere considerati per un'opportunità di lavoro o essere scartati a favore di altri candidati. Le aziende sono sempre più consapevoli dell'importanza di avere personale qualificato e competente, e una certificazione accreditata può darti l'opportunità di emergere in un mare di candidati.
Inoltre, le certificazioni offerte da NAD non sono solo un simbolo di competenza tecnica, ma anche di impegno e dedizione alla propria crescita professionale. Ottenere una certificazione internazionale richiede tempo, sforzo e risorse, e dimostra agli datori di lavoro che sei disposto a investire in te stesso per raggiungere i tuoi obiettivi di carriera. Questo tipo di impegno non passa inosservato e può fare una grande differenza nella tua ricerca di opportunità lavorative.
Infine, le certificazioni Adobe e Autodesk offerte da NAD non sono solo un modo per migliorare il tuo CV, ma anche per sviluppare le tue competenze e ampliare le tue prospettive di carriera. Attraverso programmi di formazione mirati e materiali didattici di alta qualità, NAD ti prepara non solo per superare l'esame di certificazione, ma anche per avere successo nel mondo reale. Le competenze acquisite durante la preparazione all'esame ti renderanno più efficace e efficiente sul posto di lavoro, consentendoti di affrontare sfide complesse e di adattarti rapidamente ai cambiamenti nel settore del design.
La certificazione Adobe ACP
La certificazione Adobe Adobe Certified Professional) rappresenta un riconoscimento ufficiale delle competenze di una persona nell'utilizzo di un determinato software Adobe: è specifica per ciascun software Adobe popolare e viene ottenuta superando un esame ufficiale. È importante sottolineare che la certificazione è rilasciata direttamente da Adobe stessa, mentre i centri in cui viene svolto l'esame fungono solo da intermediari.
L'esame di certificazione è aperto a tutti, indipendentemente dal fatto che si abbiano frequentato corsi di formazione. Tuttavia, è essenziale notare che la certificazione ACP è disponibile solo per i software Adobe più diffusi e solo per alcune versioni specifiche di tali prodotti. Pertanto, è consigliabile avere un breve colloquio telefonico con il personale di segreteria del centro di test per accertarsi di possedere le conoscenze necessarie per affrontare il test in modo adeguato e sicuro.
Hdemy Group funge da centro di test sia per gli studenti dei propri corsi che per coloro che provengono da altre fonti esterne. Questo significa che gli aspiranti candidati hanno l'opportunità di sostenere l'esame di certificazione Adobe ACP con Hdemy Group, indipendentemente dalla loro provenienza formativa. Questa flessibilità rende accessibile la possibilità di ottenere la certificazione anche a coloro che non hanno seguito corsi specifici, ampliando così le opportunità di crescita professionale nel campo del design e della creatività digitale.
La certificazione Autodesk
Le Certificazioni Autodesk rappresentano documenti ufficiali che confermano la competenza di un individuo nell'utilizzo di specifici software Autodesk: rappresentano un punto di riferimento essenziale nel mondo del design e dell'ingegneria, fornendo una prova tangibile delle competenze tecniche e creative di un professionista.
Le Certificazioni di Livello User, invece, sono particolarmente adatte per coloro che hanno completato un corso di formazione mirato e desiderano certificare le competenze acquisite. Queste certificazioni sono disponibili per vari software, tra cui:
- Autodesk AutoCAD (disponibile anche in italiano)
- Autodesk Revit Architecture
- Autodesk Maya
- Autodesk 3ds Max
Ottenere una certificazione di questo tipo può dimostrarsi un valore aggiunto per il proprio curriculum, poiché attesta in modo formale le capacità e la padronanza degli strumenti di progettazione e modellazione offerti dai software Autodesk. Questo riconoscimento è particolarmente apprezzato dalle aziende del settore, che cercano costantemente professionisti qualificati e competenti per i loro progetti.
La Certificazione Autodesk è aperta a tutti coloro che desiderano sostenerla: non è un requisito obbligatorio aver frequentato un corso specifico per poter partecipare all'esame di certificazione. In qualità di centro di test, NAD offre questa opportunità sia agli allievi che frequentano i propri corsi, sia a chi proviene dall'esterno dell'istituto. Questa flessibilità consente a una vasta gamma di professionisti di accedere a un'importante opportunità di validazione delle proprie competenze e di miglioramento del proprio percorso professionale.
Per ulteriori informazioni visita https://accademiadeldesign.com/certificazioni-certiport/
Dopo Los Angeles e Birmingham, Panatta esporrà questa settimana a Colonia, in Germania, alla fiera fitness più importante a livello mondiale: Fibo.
Da giovedì 11 a domenica 14 aprile l’azienda italiana confermerà la sua storica presenza a uno degli appuntamenti più imperdibili per gli amanti del fitness e del bodybuilding.
“Il nostro brand è presente a Fibo sin dalla prima edizione, ideando e creando il Fibo Power – l’area dedicata a bodybuilding e integrazione. Siamo inoltre orgogliosi di poter affermare che grazie a noi il bodybuilding ha avuto sin dall’inizio uno spazio così importante all’interno di questo evento” spiega Edoardo Panatta, figlio del fondatore Rudi.
L’area expo Panatta sarà doppia: da una parte lo stand istituzionale di oltre 300 metri quadrati dedicato al business, e dall’altra ‘Panatta Muscle Gym’ di circa 100 metri quadrati consentirà al pubblico, agli atleti e agli appassionati di allenarsi con i macchinari top di gamma Panatta della linea FreeWeight e non solo. Verranno infatti presentate anche numerose novità sia per il cardio fitness che per l’allenamento della forza.
Non mancheranno i Brand Ambassador Panatta. Lato maschile saranno presenti Ronnie Coleman, Phil Heath, Mohamed Fooda; lato femminile ci saranno Maureen Blanquisco, Angela Borges, Matilde Biagini e Roberta Darrigo.
La fiera Fibo si terrà al Centro Espositivo Commerciale e Congressuale di Colonia e sarà aperta tutti i giorni dalle 9 alle 18. I visitatori potranno partecipare a workshop, seminari e presentazioni dei prodotti più all'avanguardia nel campo dell'allenamento, della nutrizione, del wellness e della salute.
Giornata di festa e commozione nella frazione di Santa Maria in Selva a Treia per l’inaugurazione della nuova struttura “Dopo di noi” realizzata dal Comune di Treia in qualità di capofila presso lo Cser (Centro socio educativo riabilitativo) gestito dalla Cooperativa sociale Di Bolina.
L’edificio è stato intitolato a Giovanni Soldini amato amministratore, già Assessore ai servizi sociali e Vicesindaco del Comune di Treia che ha guardato allo sviluppo di progetti innovativi in tema di assistenza a disabili.
Il sindaco di Treia Franco Capponi ha presentato ufficialmente il progetto del “Dopo di Noi” precisando come sia volto a favorire il benessere, la piena inclusione sociale e l’autonomia delle persone con disabilità come si legge nel testo della Legge 112/2016. Si tratta di strutture importanti perché per la prima volta nell’ordinamento giuridico vengono individuate e riconosciute specifiche tutele per le persone con disabilità quando vengono a mancare i parenti che li hanno seguiti fino a quel momento.
«L’inaugurazione di oggi – ha detto il primo cittadino Capponi - non è che il primo modulo (solo 3 posti letto e relativi servizi) di un più ben ambizioso progetto che con la collaborazione della Coop Di Bolina stiamo realizzando e che vedrà il centro dotarsi di nuove infrastrutture per ulteriori 12 posti letto e relativi servizi e si inserisce nel concetto di vivere nella natura essendo dotata la struttura di ben 10 ettari di terreno a ridosso di elementi estremamente importanti per il benessere delle persone ivi ospitate come l’acqua (il fiume Potenza scorre a poche centinaia di metri), la produzione di cibo biologico e la possibilità di vivere immersi nel verde».
Presenti all’inaugurazione oltre al sindaco Franco Capponi, tutta la Giunta comunale, gli amministratori dei Comuni dell’ATS: Corridonia, Mogliano, Pollenza, Petriolo, Treia, Urbisaglia, Appignano, Macerata e Montecassiano; i rappresentati comunali di Tolentino e San Severino.
Matteo Cioci, presidente della cooperativa sociale Di Bolina ha ripercorso l’impegno della cooperativa in questi anni prima di lasciare la parola a Gabriele e Francesco Soldini rispettivamente fratello e figlio di Giovanni Soldini a cui è intitolata la struttura. Commosse anche la figlia Anna Soldini e la moglie Maria Pia Branchesi.
Il sindaco ha ringraziato in primis il GAL per aver proposto una misura per l’aggregazione dei servizi sociali dell’ambito e il finanziamento di 280mila euro, gli amministratori degli altri Comuni, il Dirigente dell’ambito sociale 15 Carla Scarponi, l’assessore ai servizi sociali Luana Moretti, il responsabile dei Servizi sociali del Comune di Treia Orazio Coppe, l’ufficio tecnico del Comune di Treia diretto dall’Arch. Lauretta Massei che ha gestito l’intero iter progettuale, il gruppo di progettisti e la Direzione lavori rappresentati dall’Ing. Ottavi e la ditta esecutrice dell’opera, la Edil Dama di Corridonia. Il sindaco ha infine ringraziato la signora Graziella Pesaresi, presidente dell’Associazione “Oltre i limiti Onlus” che raggruppa volontari e genitori di ragazzi diversamente abili che sostengono le attività della Coop Di Bolina.
Il ringraziamento più grande è stato rivolto alla Coop Di Bolina che sta portando avanti il progetto di assistenza diurna a disabili con grande senso di responsabilità grazie alla guida del dottor Matteo Cioci e tutto il personale che tutti i giorni accoglie e si rapporta con i ragazzi ospitati.
La comunità di Porto Recanati ha gremito stamattina la chiesa del Preziosissimo Sangue per accogliere le reliquie di San Giovanni Paolo II. Una preziosa teca, con all’interno un’ampolla contenente il sangue del Santo, sarà posta sotto l’altare a Maria Ausiliatrice.
A presiedere la celebrazione è stato Padre Bruno Silvestrini, portorecanatese d’eccellenza, che da molti anni svolge il suo servizio in Vaticano e che attualmente ricopre il prestigioso ruolo di custode del Sacrario Apostolico. Nel corso della sua omelia, il sacerdote ha raccontato diversi aneddoti sui suoi incontri con il Papa.
Alla cerimonia erano presenti anche le autorità civili e militari, il comandante della stazione dei Carabinieri locale Vito De Giorgi e il sindaco Andrea Michelini.
Nel suo saluto, il primo cittadino ha sottolineato il legame antico e profondo tra la comunità portorecanatese e l’oratorio, luogo cardine della crescita di intere generazioni di giovani, ed ha riannodato con i numerosi cittadini presenti i fili che uniscono Porto Recanati a papa Wojtyla.
Sono incisi nella memoria di tutti, infatti, gli eventi che videro protagonista il Pontefice nella vicina Montorso, nel 1995 con i giovani d’Europa, che colorarono e animarono le vie della nostra città, e nel 2004 con i ragazzi dell’Azione cattolica. Porto Recanati, inoltre, è stata tra i primi Comuni italiani ad intitolare una piazza a Papa Giovanni Paolo II, un anno dopo la sua morte avvenuta nell’aprile del 2 aprile del 2005.
Michelini ha inoltre voluto ringraziare a nome di tutta la comunità padre Bruno Silvestrini per il regalo che ha fatto alla città e perché la rende orgogliosa con la sua opera
Le emozioni, ci accompagnano nell’arco di tutta la nostra esistenza, a volte ci travolgono come uragani, altre volte riusciamo a reprimerle sapientemente, perché troppo difficili da gestire, ma le conosciamo veramente?
Sviluppare un’alfabetizzazione emotiva potrebbe portare a migliorare notevolmente la nostra qualità di vita e le relazioni interpersonali. Aristotele scrisse: "Colui che si adira per ciò che deve con chi deve quando e per quanto tempo si deve, può essere lodato!".
Il filosofo greco aveva compreso quanto fosse importante coltivare una competenza che ci permettesse di gestire la sfera emozionale con consapevolezza.
Se, nel momento in cui l’emozione emerge, impariamo a fermarci, nel silenzio e nell’ascolto di noi stessi, possiamo cominciare a riconoscere e poi a comunicare in modo assertivo ciò che proviamo, costruendo relazioni più appaganti, nelle quali saremo in grado di capire in modo empatico anche l’altrui emozione.
Nella nostra esistenza viviamo esperienze caratterizzate dalle cinque emozioni primarie che sono la Gioia, la Tristezza, la Paura, la Rabbia ed il Disgusto, nate come forma di adattamento alla vita, sono tutte importanti e ciascuna ha una sua funzione specifica in un percorso di crescita individuale.
La Gioia è l’energia che ci permette di affrontare le giornate con entusiasmo, è fondamentale saperla vivere appieno e consapevolmente condividendola con gli altri.
Abbiamo poi bisogno anche della Tristezza, perché quando siamo in difficoltà ci permette di ritirarci nel silenzio e di guardarci dentro con più attenzione e così evolviamo. Spesso cerchiamo di rimuovere questa scomoda emozione impegnandoci in mille attività, ma tutto ciò che non esprimiamo, in qualche modo, troverà la strada per manifestarsi, spesso con somatizzazioni corporee.
La Paura ha lo scopo ancestrale di proteggerci dai pericoli; la Rabbia, può essere trasformata in una grande fonte di energia che ci farà reagire e lottare per raggiungere i nostri obiettivi ed esprimere noi stessi. Il Disgusto, infine, ci guida lungo il nostro cammino, permettendoci di allontanare tutto ciò che non ci appartiene.
Nel momento in cui due emozioni primarie si incontrano, danno vita a molte emozioni secondarie; quando, ad esempio, la gioia incontra la tristezza nasce la malinconia…
Se proviamo questi movimenti interiori, senza riconoscerli, semplicemente reagendo o subendoli, saremo in balia di loro e non saremo in grado di vivere una vita serena e presente a noi stessi nel "Qui ed Ora".
Una regolazione emotiva ci permette di riconoscere, comprendere e gestire le nostre emozioni e ci consente di affrontare le sfide della vita in modo efficace.
Per regolare le emozioni possiamo:
- sederci e chiederci "Come mi sento?" e quando emergeranno, proviamo a riconoscerle ed accettarle, tentando di dare loro un nome.
- cerchiamo di non reprimerle, ma di accoglierle, comprendendo per quale motivo sono nate, lasciamole esprimere dentro di noi e ascoltiamole.
- quando arrivano chiediamoci in quale altra occasione sono comparse, per trovare eventuali connessioni.
- ascoltiamo il nostro corpo, la mente "mente" il corpo mai.
- esprimiamo l’emozione in maniera costruttiva parlandone con un amico fidato, scrivendo un diario, facendo attività fisica o confrontandoci con un professionista.
Tale processo si compie grazie all’intelligenza emotiva, una competenza che possiamo sviluppare nel corso della nostra vita che ci permetterà di raggiungere traguardi che con la sola intelligenza cognitiva non potremmo neanche immaginare.
Domenica 7 aprile torna un derby che mancava da tempo. Per motivi di ordine pubblico cambia la viabilità in vista del match tra Tolentino e Civitanovese, valevole per la ventisettesima giornata del campionato di Eccellenza Marche.
Dal tavolo tecnico convocato presso la Questura di Macerata è emersa la necessità di apportare modifiche alla circolazione stradale nelle vie adiacenti lo stadio della Vittoria. Quindi, dalle ore 12:30 alle ore 18:00, è istituito il divieto di transito, di sosta ed è disposta la rimozione forzata dei veicoli in via Boccalini e nella prima porzione di piazzale N.Gabrielli destinata alla sosta dei mezzi delle forze di polizia ed in Viale G. Benadduci nel tratto compreso tra l’intersezione con viale della Repubblica e via Boccalini.
Inoltre è vietata la sosta ad eccezione dei mezzi dei tifosi "ospiti" in via Ciarapica, in via S.Carnevale ed in viale G.Brodolini fino all'intersezione con via Ciarapica. È vietata, inoltre, la circolazione in via Germondani ad eccezione dei residenti e dei tifosi “locali” diretti al parcheggio di piazzale Gabrielli.
Perché una città come Firenze viene definita un museo a cielo aperto? Perché in ogni suo angolo, anche quello più nascosto, si respirano arte, storia e bellezza. È il capoluogo toscano ad ospitare da più di 40 anni il prestigioso Istituto Marangoni, realtà accademica d’arte e moda, uno dei più affermati enti di formazione della penisola, celebre anche all'estero.
A salire in cattedra per un giorno sono stati Mauro Testatonda e Paolo Pallotta di Nos Project Team il primo networking made in Marche, l’unica rete d’impresa collettiva e glocale del distretto regionale della scarpa. La lezione ha toccato la concretezza di un mestiere praticato ogni giorno con passione, stile, innovazione, mettendo in contatto studenti curiosi con il mondo della produzione delle suole e delle calzature.
"È stato entusiasmante poter interloquire con gli studenti del prestigioso Istituto Marangoni di Firenze e trovarsi di fronte i futuri stilisti e fashion designer del nostro Paese - ha dichiarato Paolo Pallotta -. È prassi dell’Istituto creare momenti di incontro tra studenti e operatori della filiera della moda. Noi di Nos Project Team abbiamo voluto raccontare quello che facciamo come accessoristi, con particolare riferimento alla suola in Tr, Tpu High Perfomance e Eva ma anche in cuoio e con lavorazioni personalizzate".
Ma l'esperienza formativa non si conclude qui. I ragazzi infatti potranno svolgere anche tirocini formativi specializzanti nelle tre sedi regionali dell’innovativo network della calzatura, nel fermano e nel maceratese. Un’occasione per imparare come utilizzare e coniugare la ricchezza dei materiali e le nuove tecnologie, un percorso che guarda al futuro del fashion nazionale e internazionale.
La giunta comunale di Macerata ha deliberato la partecipazione al bando regionale "Infrastrutture Verdi Urbane" che prevede la riqualificazione e rigenerazione del bosco urbano di Collevario, un polmone verde all’interno di uno dei quartieri più in espansione della città che rappresenta una risorsa sia per il territorio che per la comunità.
Oltre alle opere di rigenerazione, al centro dell’intervento ci sarà anche il tema dell'accessibilità per garantire una fruizione inclusiva del bosco; il progetto prevede, infatti, specifiche misure di miglioramento e quindi la sistemazione di alcuni tratti di percorso, l'installazione di pannelli informativi in braille e l’adeguamento delle aree di sosta e dei punti di osservazione.
"Gli obiettivi sono incentivare la salvaguardia della biodiversità riducendo la frammentazione di habitat naturali e seminaturali e della matrice ambientale, incrementare la qualità del territorio favorendone la funzionalità ecologica e contribuire a valorizzare il paesaggio - ha commentato l'assessore con delega ai parchi pubblici Paolo Renna -. Il progetto prevede il miglioramento della qualità ecologica, la riqualificazione del bosco conservando e sviluppando la biodiversità e la connettività con il tessuto sociale esterno e incentivare lo sviluppo economico in relazione al turismo sostenibile. Saranno previste inoltre delle piantumazioni dato che avere alberi sani implica una prevenzione degli incendi e una riduzione del rischio idrogeologico oltre a una capacità di assorbimento maggiore di Co2".
Il progetto, sviluppato dagli uffici comunali, prevede anche la partecipazione dell'istituto agrario "G. Garibaldi" di Macerata che svolgerà, all'interno del bosco urbano, successivamente alla riqualificazione, attività didattiche e di formazione finalizzare all’apprendimento e alla sensibilizzazione degli studenti e dei cittadini sulla sostenibilità ambientale.
Il costo complessivo dell'intervento, che interesserà un'area di 47mila metri quadri, è di 243mila euro con una richiesta di finanziamento regionale di 192mila euro e una partecipazione del Comune di 51mila euro.
Gemellaggio nel segno dell'arte tra la città di San Severino Marche e quella di Venezia-Mestre. Le due amministrazioni comunali hanno avviato un progetto di collaborazione grazie all'attività dell’associazione trasparenze impegnata, da sempre, nel favorire l'interscambio tra pittori contemporanei.
Due le iniziative in programma: a San Severino Marche dal 12 al 27 aprile verrà ospitata, nelle sale espositive della chiesa di Santa Maria della Misericordia in piazza Del Popolo, la mostra "San Severino incontra Mestre", una collettiva con le opere di Maurizio Azzolini, Rafaele Bovo, Giuseppe Coppola, Giulia Enzo, Leo Franceschi, Barbara Furlan, Stefano Mariani, Luca Marin, Stefano Martignago, Arturo Siebessi e Sergio Vozza.
L'esposizione, ad ingresso libero, sarà aperta nelle giornate di venerdì, sabato, domenica e festivi dalle ore 16 alle 19. La cerimonia del vernissage verrà ospitata venerdì 12 aprile, alle ore 17, nel foyer del teatro comunale Feronia. Ad essa prenderanno parte le autorità locali insieme al presidente di Trasparenze, Anny Lazzari, mentre la presentazione delle opere sarà affidata alla vice presidente del sodalizio veneziano, Monica Milanesi.
Successivamente, dall'8 al 22 maggio, a Mestre verrà accolta, nella Provvederia sede dell’associazione Trasparenze, la collettiva con le opere di Lorenzo Bartolucci, Leonardo Corneli, Adriano Crocenzi, Paolo Gobbi, Shura Oyarce Yuzeli, Gianfranco Pizzi, Fabrizio Savi e Carlo Gatti Venturini. L'esposizione, ad ingresso libero, sarà visitabile tutti i giorni dalle ore 16:30 alle 19.
Il doppio evento culturale è patrocinato dai Comuni di San Severino Marche e di Venezia-Mestre, dalle città in Festa, dall'Accademia di Belle Arti di Macerata e dal club Soroptimist di Venezia. Già in passato San Severino Marche città d'arte e di cultura ha avuto stretti legami con quella di Venezia di cui oggi si possono trovare tracce nelle opere lasciate da Paolo Veneziano, i fratelli Crivelli, Lorenzo Lotto e Giovan Battista Tiepolo.
Si è svolta a Caccamo di Serrapetrona, al ristorante "Da Lorè", l'assemblea dei presidenti comunali Federcaccia della provincia di Macerata che hanno votato all'unanimità la lista presentata per il rinnovo del consiglio provinciale.
Per l'occasione sono intervenuti il presidente regionale Paolo Antognoni ed i consiglieri regionali, Simone Livi e Pierpaolo Borroni che hanno illustrato le proposte per il calendario venatorio 2024-2025 e le modifiche alla legge regionale n.7/95.
Il nuovo Consiglio si è successivamente riunito e, all' unanimità, ha confermato come presidente Nazzareno Galassi e nominato vicepresidenti Michele Merola e Massimiliano Nociaro. Segretario è Matteo Brecciaroli.
Di seguito i nominativi dei consiglieri: Fabrizio Andreani, Michele Angelini, Claudio Barbarossa, Maurizio Bevilacqua, Alessandro Branchesi, Alessandro Butinelli, Tonino Cammertoni, Paolo Cecchetti, Paolo Donnari, Antonio Felici, Simone Formiconi, Michele Galassi, Claudio Gigli, Franco Lardelli, Nazareno Marcelli, Alessandro Malaisi, Francesco Marchetti, Paolo Menichelli, Virginio Micozzi, Daniele Morresi, Giuliano Paccamiccio, Ilenia Paggi, Riccardo Pettinari, Stefano Quadri, Leonardo Romiti, Leonardo Senesi, Lorenzo Taddei.
I revisori dei conti, invece, sono Modesto Chitarrini, Paolo Giacometti, Edoardo Nina, Fabrizio Paolella. I probiviri Bruno Carnevali, Fabrizio Dezi, Dino Zallocco. Nel nuovo Consiglio sono stati inseriti numerosi giovani che sono già al lavoro per seguire vari progetti: dalle settoriali Acma ed Ucim al settore ungulati, dalla cinofilia al tiro al piattello, dalla pagina social alle giornate ambientali in collaborazione con Fondazione Una. È presente anche una quota rosa nella persona di Ilenia Paggi che seguirà il gruppo federcacciatrici.
Nell’era digitale odierna, la gestione degli asset digitali, nota come Digital Asset Management (DAM), svolge un ruolo cruciale per le aziende e gli individui che lavorano con una vasta gamma di contenuti digitali, quali immagini, video, documenti e altri tipi di file multimediali.
Il DAM agisce come un sistema centralizzato per archiviare e organizzare questi asset, semplificando la ricerca, garantendo coerenza e migliorando la collaborazione all’interno delle aziende. L’uso di Digital Asset Management Software è diventato indispensabile, offrendo funzionalità avanzate per la gestione dei dati digitali e la distribuzione mirata dei contenuti.
Cosa è un DAM e perché è fondamentale
Il Digital Asset Management (DAM) è un sistema che consente di archiviare, organizzare e gestire in modo efficiente asset digitali come immagini, video, documenti e altri contenuti multimediali. I software di Digital Asset Management offrono una piattaforma centralizzata per immagazzinare e categorizzare i file, consentendo un facile accesso, ricerca e condivisione.
In un contesto in cui la multimedialità è predominante, avere un sistema centralizzato per gestire risorse digitali non solo migliora l’efficienza operativa, ma garantisce anche coerenza del marchio e facilita la distribuzione mirata dei contenuti. È essenziale per mantenere l’integrità e la coerenza delle risorse digitali, fornendo così un’esperienza coerente e di alta qualità ai clienti e agli utenti finali.
Ottimizzazione dei workflow
Un Digital Asset Management (DAM) rivoluziona i workflow aziendali semplificando e accelerando i processi lavorativi in diversi modi. In primo luogo, elimina la necessità di ricerche manuali prolungate grazie all’attribuzione di metadati dettagliati. Gli utenti possono rapidamente trovare gli asset desiderati attraverso ricerche basate su parole chiave, categorie o tag, riducendo notevolmente il tempo speso nella ricerca e consentendo una rapida selezione dei contenuti appropriati.
Inoltre, la riduzione degli errori è una conseguenza diretta dell’utilizzo del DAM. Con i metadati correttamente assegnati, si evitano confusioni e errori dovuti alla scelta di asset errati. In un ambiente collaborativo, l’accesso controllato ai file e la gestione dei diritti digitali riducono i rischi di utilizzo improprio o non autorizzato dei contenuti.
Conservazione e sicurezza
La conservazione sicura dei file è una delle caratteristiche fondamentali del Digital Asset Management (DAM). Questi sistemi non solo archiviano gli asset digitali, ma garantiscono anche la loro integrità e disponibilità nel tempo, proteggendoli da perdite, danneggiamenti o accessi non autorizzati. Ciò è cruciale per preservare la coerenza del marchio e la proprietà intellettuale nel corso degli anni.
Le funzionalità avanzate del DAM, come la versioning, consentono di tenere traccia delle modifiche apportate agli asset nel corso del tempo. Questo significa che è possibile monitorare l’evoluzione dei contenuti e recuperare versioni precedenti se necessario. Il backup regolare dei dati e le opzioni di recupero assicurano che gli asset siano al sicuro anche in caso di guasti hardware o altri problemi tecnici.
Risparmio di tempo e risorse
L’implementazione di un Digital Asset Management (DAM) si traduce in un significativo risparmio di tempo e risorse, offrendo numerosi vantaggi economici per le aziende. Innanzitutto, un DAM semplifica notevolmente la gestione dei file. Grazie all’organizzazione strutturata, all’indicizzazione efficace e ai potenti strumenti di ricerca, gli utenti possono recuperare rapidamente gli asset desiderati, riducendo il tempo precedentemente speso nella ricerca manuale.
Inoltre, i DAM sono progettati per ottimizzare l’utilizzo dello spazio di archiviazione. Grazie alla compressione dei file e alla gestione intelligente delle versioni, l’occupazione di spazio è ottimizzata al massimo. Questo non solo riduce i costi associati all’archiviazione di grandi volumi di dati, ma contribuisce anche a preservare l’integrità del sistema, evitando sovraccarichi e rallentamenti dovuti a una quantità eccessiva di dati non ottimizzati.
Infine, un altro beneficio economico derivante dall’utilizzo di un DAM è la riduzione della duplicazione dei contenuti. Grazie alla centralizzazione dei file e alla chiara indicazione di quali asset siano disponibili, si evitano duplicazioni inutili.
Integrazione e compatibilità
Innanzitutto, un DAM ben progettato offre facilità di integrazione con altri sistemi e piattaforme utilizzati all’interno dell’azienda. Questo significa che gli asset digitali possono essere facilmente incorporati in vari contesti, come siti web, piattaforme di e-commerce o software di gestione del marketing, senza problemi di compatibilità.
Inoltre, la flessibilità e l’adattabilità delle soluzioni DAM sono fondamentali. I DAM consentono personalizzazioni e l’aggiunta di plug-in per rispondere alle esigenze specifiche di ogni azienda. Questa capacità di adattamento significa che le aziende possono creare un sistema DAM su misura che soddisfi perfettamente i loro requisiti unici.
In definitiva, l’adozione di un software di Digital Asset Management è essenziale per aziende e professionisti desiderosi di ottimizzare la gestione dei contenuti digitali. Offrendo efficienza operativa, sicurezza avanzata e flessibilità adattabile alle esigenze specifiche, un DAM semplifica il flusso di lavoro, riduce errori, e migliora la coerenza del brand.
Il Centro per la Famiglia, servizio promosso dall'assessorato alla famiglia della città di Civitanova Marche e gestito dall'Asp Paolo Ricci all'interno del progetto Civitanova Città con l’Infanzia, prosegue la sua attività proponendo un ricco calendario di iniziative, da aprile a giugno, rivolte alla fascia di età 0-11 anni.
Si inizia con due incontri dedicati ai neogenitori di figli età compresa tra 4 e 12 mesi all’interno dello spazio “Dall’attesa al primo anno di vita”, rispettivamente dal titolo “Incontriamo la Lettura” e “Incontriamo la Musica”. Genitori e figli saranno accompagnati in questo viaggio da due professionisti esperti Cinzia Canale e Samuele Dutto, in due date: mercoledì 10 e mercoledì 17 aprile alle ore 17:00 (sede Centro per la Famiglia a Civitanova Alta).
"Siamo pronti a ripartire con tantissime attività pensate per differenti utenze, fasce d'età e offerte aggregative e formative - ha spiegato l’assessore al Welfare Barbara Capponi -. La progettualità di un centro per le famiglie comunale, voluta da questo assessorato qualche anno fa, si sta dimostrando sempre di più una risorsa preziosa per l'intera comunità, che ringrazio personalmente per l'adesione importante non solo da un punto di vista numerico ma anche per la forte rispondenza alla nostra proposta di alleanza educativa. Insieme alle famiglie, ai bambini e ragazzi, costruiamo insieme quella comunità educata ed educante di cui tutti abbiamo tanto bisogno".
Dall’8 maggio al 29 maggio, tutti i mercoledì dalle ore 17:00 alle ore 18:30, si aprirà uno spazio sensoriale dedicato a genitori e figli di età compresa tra 2 e 6 anni con la guida di due professionisti esperti, Samuele Dutto e Francesca Pasquaretta, con dedicati all’arte ed alla musica. Dal 24 aprile sarà possibile prenotarsi.
Domenica 21 aprile, dalle ore 9:00 alle ore 13:00, si riproporrà il corso di disostruzione delle vie aeree e Pillole di Pediatria con la partecipazione degli operatori dell’Associazione Soccorriamo. I posti saranno limitati e sarà possibile iscriversi dal giorno 8 aprile.
Dal 22 aprile al 10 giugno partirà un Laboratorio di educazione emotiva per bambini 6-11 anni, sei incontri condotti dalla psicologa e dell’educatrice del Centro per la Famiglia tutti i lunedì pomeriggio dalle ore 17:00 alle ore 18:30. Il programma nel dettaglio verrà pubblicato sulla pagina Facebook dal giorno 10 aprile.
In programma ci sono sempre le domeniche al Centro per la Famiglia, la prossima sarà il 14 aprile e le feste dedicate, tante sorprese per la Festa della Mamma e la Festa della Famiglia che si svolgeranno nel mese di maggio.
Sarà possibile iscriversi inviando una mail a: centro.famiglia@paoloricci.org indicando il nome dell’attività a cui si è interessati, nome-cognome-età dei partecipanti. Per richiedere informazioni è possibile contattare il nnumero 0733 78361
Nuovo asfalto in Corso Garibaldi e in Viale Vittorio Veneto. Il primo è stato già deliberato dalla giunta comunale di Civitanova Marche, per il secondo è in corso l'elaborazione del progetto.
"Riqualifichiamo due strade centrali di Civitanova che allo stato attuale presentano numerose buche e avvallamenti - ha commentato il sindaco Fabrizio Ciarapica -. Interventi importanti che si vanno ad aggiungere ad altri già realizzati in questi mesi quali l'asfaltatura della rotatoria a Santa Maria Apparente e a San Marone, abbiamo completato Via Verga, via Giusti e Via Romagna. Qualche settimana fa sono terminati i lavori in Via Filippo Corridoni, nella città alta e in via Fontanelle. Proseguono i lavori in via Zara".
Quanto ai lavori in corso Garibaldi, l'importo complessivo del progetto è di 410 mila euro, "ma al momento - fa sapere Ermanno Carassai, assessore ai lavori pubblici - partirà solo il primo stralcio come previsto dal Piano delle opere pubbliche. È intenzione della giunta completare la riqualificazione anche della parte restante, che sarà finanziata con parte dell'avanzo di amministrazione. Quanto a Viale Vittorio Veneto, invece, stiamo predisponendo insieme agli uffici il progetto da sottoporre poi alla giunta".
I lavori del primo stralcio in corso Garibaldi, per un importo pari a 210 mila euro, prevede la manutenzione straordinaria nel tratto compreso tra l’intersezione con il Vialetto Sud di Piazza XX Settembre e Via Carnia, per una lunghezza totale del tracciato pari a 600 metri. Si procederà con la fresatura dell’intera sede stradale, compresi gli incroci presenti lungo il tracciato, la rasatura degli avvallamenti in conglomerato bituminoso tipo "Binder chiuso" e la realizzazione di uno strato finale in conglomerato bituminoso tipo "Tappetino".
Durante i lavori verrà garantita la circolazione veicolare, mediante canalizzazione del traffico su di una corsia dedicata, ricavata nella porzione di sede stradale non occupata dai macchinari, escludendo di fatto la sosta dei veicoli lungo Corso Garibaldi, in base all'avanzamento del cantiere. Al termine si procederà alla realizzazione della segnaletica stradale a completamento dell'opera di riqualificazione.
Poste Italiane ricerca nella Marche professionisti per attività di consulenza e vendita di servizi finanziari, di prodotti assicurativi e di finanziamento. I candidati selezionati saranno inseriti all’interno degli uffici postali.
I consulenti finanziari di Poste Italiane rappresentano una rete di professionisti con competenze tecniche e commerciali in grado di assistere il cliente nelle sue scelte e offrire il prodotto più adatto alle sue esigenze. L'attività richiede anche capacità di analisi e monitoraggio e aggiornamento continuo. È possibile inviare la propria candidatura (entro il 13 maggio) tramite la pagina web https://www.posteitaliane.it/it/lavora-con-noi.html.
Sono requisiti indispensabili il possesso di laurea, capacità relazionali, interesse per il mondo dei mercati finanziari, assicurativi e gli investimenti insieme alla buona conoscenza del pacchetto Office e alla volontà di misurarsi con obiettivi commerciali sfidanti.
In caso di superamento dell'iter selettivo, sarà possibile essere assunti con un contratto di lavoro dipendente full time e il programma di inserimento prevede un percorso di formazione dedicato realizzato dalla nostra struttura di Corporate University e la gestione ed ampliamento di un portafoglio clienti di Poste Italiane.
La cabina di coordinamento sisma, presieduta dal commissario alla riparazione e ricostruzione sisma 2016 Guido Castelli, ha raggiunto l'intesa sull'ordinanza 72 che, tra gli altri, aumenta il contributo per il recupero del palazzo comunale di Matelica. Viene aumentato l'importo di 2,4 milioni di euro, per un contributo complessivo di 8,9 milioni.
"La ricostruzione di edifici come i municipi è strategica per il recupero del patrimonio architettonico e per il ritorno a una piena normalità delle comunità colpite dal terremoto - sottolinea il commissario Castelli -. Grazie alla sinergia che si è attivata con il presidente della regione Francesco Acquaroli, con l'Usr, con il sindaco Massimo Baldini, a cui va ogni giorno la nostra vicinanza e il nostro pensiero, e con il vicesindaco Denis Cingolani, stiamo sempre di più riuscendo a passare dalle norme e quindi dalla 'teoria' della ricostruzione ai cantieri, che sono il vero segnale del cambio di passo".
"Ringrazio personalmente e a nome della città di Matelica il commissario Castelli per questo importante aumento del contributo per i lavori di ricostruzione del nostro palazzo comunale - dichiara il vicesindaco Denis Cingolani -. Si tratta di un passaggio fondamentale per garantire la chiusura del cantiere nel più breve tempo possibile senza intralci e con la garanzia di un ottimo svolgimento dei lavori. Il palazzo comunale è una struttura di primaria importanza per la nostra città sia per la centralità che ricopre sia per riportare nel più breve tempo possibile gli uffici comunali nella loro sede naturale".
Torna, come ogni domenica, la rubrica curata dall’avv. Oberdan Pantana, "Chiedilo all'avvocato". Questa settimana, le numerose mail arrivate hanno interessato principalmente la tematica relativa alle cure mediche e nello specifico al rapporto medico-paziente.
Ecco la risposta dell’avv. Oberdan Pantana, alla domanda posta da un lettore di Macerata che chiede: "A quali responsabilità va incontro il medico di guardia che, contattato telefonicamente, non si reca a prestare l’assistenza medica domiciliare?".
Il caso di specie ci offre la possibilità di far chiarezza su una questione molto delicata, su cui ha avuto modo recentemente di pronunciarsi la Corte di Cassazione, secondo la quale vero è che l'articolo 13, comma 3, dell'accordo collettivo nazionale per la regolamentazione dei rapporti con i medici addetti al servizio di guardia medica ed emergenza territoriale, reso esecutivo (ai sensi dell'art. 48 legge 23 dicembre 1978, n. 833) con D.P.R. 25 gennaio 1941, n. 41, postula un apparente automatismo ove stabilisce che il medico di continuità assistenziale "è tenuto ad effettuare al più presto tutti gli interventi che siano chiesti direttamente dall'utente [...] entro la fine del turno al quale è preposto".
Tuttavia, altre fonti normative, rilevanti nel caso concreto, puntualizzano che, come d'altronde logico, il medico "deve valutare, sotto la propria responsabilità, l'opportunità di fornire un consiglio telefonico, recarsi al domicilio per una visita, invitare l'assistito in ambulatorio". Nel caso di specie, si configuravano, pertanto, tre opzioni al cui interno il medico imputato era chiamato a scegliere, in base al suo apprezzamento della situazione concreta.
Ebbene, posto che la terza possibilità era fuori discussione a causa dell'età e delle condizioni della paziente (la signora per la quale era richiesto l'intervento era molto anziana ed ammalata e non era dunque nelle condizioni di recarsi a una visita ambulatoriale), dai fatti emerge come il medico non si fosse nemmeno prestato ad un consulto telefonico: «(omissis) neppure ha rivolto consigli terapeutici puntuali, tale non potendo ritenersi l'alternativa di chiedere l'intervento di un'ambulanza ovvero, se la situazione fosse rimasta stazionaria, rivolgersi, il giorno dopo, al medico di base».
Deve ribadirsi che la necessità e l'urgenza di effettuare una visita domiciliare, in virtù di quanto previsto dal citato l'articolo 13 dell'accordo collettivo nazionale, è rimessa alla valutazione discrezionale del sanitario di guardia, sulla base della propria esperienza, ma tale valutazione sommaria non può prescindere dalla conoscenza del quadro clinico del paziente, acquisita dal medico attraverso la richiesta di indicazioni precise circa l'entità della patologia dichiarata (Sez. 6, n. 34047 del 14/01/2003, Miraglia, Rv. 226594).
Richiesta che, nel caso di specie, non risulta essere stata formulata; pertanto, l'unica opzione residua era, dunque, la visita domiciliare, in relazione alla cui mancata esecuzione l'imputato non ha addotto alcun legittimo impedimento. Anche la censura della mancanza del requisito dell'urgenza, insito nella necessità - secondo il dettato dell'articolo 328 del codice penale - che l'atto vada «compiuto senza ritardo», sul punto, la giurisprudenza di legittimità riconosce pacificamente la connotazione discrezionale della valutazione del medico, riservando tuttavia al giudice il potere di sindacarla quando emergano elementi che evidenzino l'evidente erroneità di quest'ultima (in tal senso: Sez. 6, n. 23817 del 30/10/2012,dep.2013,Tomas,Rv, 255715;Sez. 6, n. 12143 del 11/02/2009, Bruno, Rv. 242922; Sez. 6, n. 34047 del 14/01/2003, Miraglia, cit.).
Si rileva che nel giudizio in esame, «è evidente che, nel caso di specie, il quadro clinico descritto dall'utente avrebbe imposto di recarsi immediatamente al domicilio della malata, affetta da difficoltà respiratorie in un contesto di età avanzata»; dunque, premesso che l'omissione di atti d'ufficio ha natura di reato di pericolo, sulla base della ricostruzione del fatto tale pericolo (nel caso di specie, per la salute dell'assistito) sussisteva al momento della realizzazione della condotta omissiva.
Per la stessa ragione risulta impossibile negare la sussistenza del dolo, poiché l'imputato non si sarebbe rappresentato la necessità di compiere l'atto senza ritardo, non avendo egli ritenuto urgente la condizione clinica della donna.
Infatti, in base alla ricostruzione operata dai giudici di merito, l'indifferibilità dell'atto dell'ufficio era ragionevolmente ipotizzabile al momento della telefonata, alla luce delle circostanze del fatto (quali le condizioni e l'età della donna, nonché la tipologia di sintomi riferita dal figlio), con la conseguenza che il soggetto agente non poteva che essersela rappresentata.
Pertanto, in linea con la più recente giurisprudenza di legittimità ed in risposta alla domanda del nostro lettore, si può affermare che: "Commette il reato di omissione d’atti d’ufficio il medico che non va dalla paziente nell’impossibilità a muoversi data dall’età della stessa e soprattutto dalle gravi difficoltà respiratorie" (Cass. Pen., Sez. VI, sentenza n. 44057 del 28.10.2022).
Rimango in attesa come sempre delle vostre richieste via mail, dandovi appuntamento alla prossima settimana.
Un'esposizione originale, con opere che ritraggono personaggi importanti della storia, soggetti religiosi, luoghi simbolo, tutto realizzato con incisioni pirografiche su tavole di pioppo e betulla. A realizzarle l’artista Maria Mortaro che ha un proprio atelier nella cittadina umbra di Todi.
"Pieve Torina apre le porte all’arte nelle sue forme più varie - sottolinea il sindaco, Alessandro Gentilucci, che ha inaugurato nel pomeriggio di oggi la rassegna -. È fondamentale creare momenti di confronto, riflessione, apertura per i nostri cittadini: lo facciamo con spettacoli teatrali, presentazioni di libri, mostre e le tante occasioni che creiamo per dare spazio alla cultura nelle sue varie declinazioni. Dobbiamo stimolare l’interesse verso una crescita di comunità alimentata anche dall’arte e dalla bellezza soprattutto ora che la fase emergenziale post sisma appare in superamento". L’esposizione consta di una trentina di opere ed è visitabile fino a lunedì primo aprile presso l’area commerciale Sae Le Piane di Pieve Torina.
Nella giornata di giovedì, a Roma Capannelle, alla scuola centrale antincendio dei vigili del fuoco ha prestato giuramento Sante Damiano Pontani di Monte Cavallo. L’evento si è tenuto alla presenza del ministro dell'Interno Matteo Piantedosi e dell'Ingegner Carlo Dall'Oppio, attuale capo del Corpo nazionale dei vigili del fuoco.
Sante Damiano Pontani ha raggiunto il traguardo dopo aver frequentato con profitto, dal mese di giugno 2023, il 96° corso per allievi vigili del fuoco.
A precedere la cerimonia del giuramento c'è stata la benedizione degli elmi. Commovente il passaggio di qualifica da allevo a vigile del fuoco da parte del fratello Domenico, anch'egli vigile del fuoco nella caserma di Camerino.