Il Parco Nazionale dei Monti Sibillini è di nuovo al centro del programma di finanziamenti da parte del Ministero dell’Ambiente in merito a progetti per interventi finalizzati alla mitigazione e all’adattamento ai cambiamenti climatici. Dopo aver ottenuto risorse per 3 milioni e 800 mila euro già nel 2019, sotto la presidenza Gentilucci, l’Ente, ora guidato dal professor Andrea Spaterna, ha centrato nuovamente l’obiettivo e si è visto approvare una nuova progettualità con un finanziamento di 4,5 milioni di euro.
“Un risultato importante, frutto del lavoro sinergico che abbiamo portato avanti in questi mesi con tutti gli stakeholders, in primis con gli amministratori locali” sottolinea Spaterna.
Quindici i progetti presentati, quasi tutti incentrati sul tema della mobilità dolce e dell’implementazione delle piste ciclabili, “nell’ottica di promuovere sempre più un turismo sostenibile e responsabile – prosegue Spaterna – in linea con quelle che sono le priorità di un territorio bellissimo e pieno di risorse ma altrettanto fragile, che va supportato, sostenuto e salvaguardato”.
Il dato fondamentale è la condivisione delle scelte progettuali: “Su questo abbiamo incentrato il nostro lavoro e questa vuol essere la misura del coinvolgimento del Parco nelle politiche di gestione del territorio: una strategia di intervento condivisa con i diversi attori, a cominciare dai sindaci”.
Tra le progettualità presentate anche interventi per l’acquisto di veicoli elettrici o ibridi di servizio, diradamenti selettivi delle faggete della Valle dell’Ambro e la riqualificazione energetica di edifici sportivi e scolastici. “Investimenti significativi - conclude Spaterna - che ricadranno sull’economia complessiva del territorio e che rendono evidente il ruolo del Parco nel fungere da attrattore di risorse che, altrimenti, non sarebbero attivabili”.
Quando si parla di gioco d’azzardo è doveroso anche approfondire l’argomento che riguarda le problematiche strettamente legate all’eccessiva esposizione al gioco definito non responsabile. Per tale motivo ci concentreremo sul GAP, ovvero il gioco d’azzardo compulsivo, tematica che è ancora troppo poco conosciuta nel nostro Paese. Tale comportamento si riconosce nei soggetti che smettono di vivere il gioco a distanza in modo consapevole e controllato, sfociando in comportamenti che raccontano una vera dipendenza.
Si smette di giocare per piacere, di scommettere in modo responsabile e si continua a rischiare pur avendo già collezionato altissimi debiti o perdite. In che modo può chiedere aiuto un giocatore patologico? E ancora, come possono intervenire i suoi parenti o amici più cari? Lo scopriremo parlando della SIIPaC, Società Italiana di Intervento sulle Patologie Compulsive. Vediamo insieme di cosa si tratta e perché è diventata negli anni una realtà così importante.
Informazioni generali su SIIPaC
La S.I.I.Pa.C è nata in Italia con uno scopo preciso: poter studiare da vicino il fenomeno delle dipendenze, nello specifico del Gioco d’Azzardo Patologico per prevedere così un programma di prevenzione e una terapia. Questo chiama in causa non solo il soggetto interessato, ma anche i familiari o partner che sono al suo fianco. Tratta diverse tipologie di dipendenze che non riguardano direttamente l’uso di sostanze, ma che si concentrano piuttosto sul comportamento errato di un soggetto.
Quotidianamente gli atteggiamenti di queste persone possono ripercuotersi non solo sulla sfera personale, ma anche a livello sociale, lavorativo ed economico. E’ quindi un centro specializzato che propone programmi per curare e riabilitare le persone che soffrono di dipendenza dal gioco. Gli studi e le ricerche effettuate hanno permesso di tracciare i seguenti profili di giocatori:
1. I giocatori patologici per azione: quelli che vivono la propria vita in relazione alla possibilità di scommettere;
2. Giocatori per fuga: che trovano sollievo dalle sensazioni di stress o ansia giocando;
3. I sociali costanti: amano divertirsi con il gioco ma in secondo piano rispetto a lavoro e famiglia;
4. Giocatori sociali adeguati: che giocano per passatempo;
5. Gli antisociali: che utilizzano le scommesse per fare guadagni illegalmente;
6. I professionisti: tutti coloro che riescono a considerare il gioco come una professione e si mantengono con esso.
Connessione tra l’autoesclusione AAMS e SIIPAC
Giocare attraverso casinò italiani certificati AAMS permette di affacciarsi su portali sicuri, trasparenti che tutelano sempre il giocatore. E’ doveroso ricordare anche che ogni casinò offre ai suoi utenti la possibilità di utilizzare ulteriori strumenti di tutela, come per esempio l’autoesclusione dal casinò. Questa scelta può essere temporanea o permanente, con la possibilità di rimuovere l’autoesclusione AAMS in qualsiasi momento.
Ma non è tutto: tutti i casinò che hanno ottenuto una licenza e che vogliono quindi puntare sulla promozione del gioco responsabile, consigliano direttamente di interfacciarsi con il SiiPaC come ente di riferimento. In questo modo ogni persona potrà sempre trovare il giusto supporto davanti a ogni eventuale problematica di dipendenza.
Doveri e servizi
I trattamenti offerti per limitare e migliorare le condizioni di una persona che soffre di GAP permettono di arrivare a una guarigione completa e soddisfacente, manifestandosi attraverso diverse tipologie di programmi. Il primo è quello terapeutico che porta alla disattivazione del comportamento patologico attraverso diverse forme.
Un altro è legato a colloqui motivazionali che permettono di innescare un cambio radicale di comportamento. Oppure sono previsti incontri di psicoterapia individuale, di coppia o con i familiari. E infine si considerano le terapie di gruppo per portare il soggetto a incontrarsi con altre persone che si trovano nella sua stessa situazione, cercando così appoggio non solo dai propri cari, ma anche da giocatori che hanno vissuto problematiche simili a quelle che lo hanno condotto verso il baratro.
Accessibile, veloce e gratuita: è l’unica app che “può davvero salvarti la vita”. In occasione dell’11 febbraio, Giornata europea del 1-1-2 Nue, la Regione Marche, insieme alla Regione Umbria, con cui è condivisa la Cur (Centrale di risposta) di Ancona, promuove, con un video divulgativo, l’applicazione “112 Where are U”, strumento che implementa la fruizione del numero unico di emergenza 112.
Oltre alla possibilità di chiamare i soccorsi, da rete fissa e mobile, digitando il numero "112", si può utilizzare una app, scaricabile su tutti i dispositivi mobili, da cui con un click allertare i soccorsi, anche se non si è in grado di parlare: gli operatori localizzano immediatamente la richiesta e inviano, in modo rapido e preciso i soccorsi. Gli operatori possono anche gestire la richiesta via chat. Il video divulgativo è stato pubblicato sui canali istituzionali e da Siems (Società italiana emergenza sanitaria), che, in collaborazione con SOS Emergenza, ha promosso un evento Social che si svolgerà oggi, giovedì 11 febbraio, alle 17.00: una diretta facebook/youtube, che ha per argomento "112 day, il NUE 112 in Italia: come ha gestito l'emergenza Covid e quali sono le sfide del futuro". Le Marche e l’Umbria hanno attivato una Centrale unica di risposta (Cur), localizzata ad Ancona, nella cittadella della Giunta regionale. La Cur Marche e Umbria gestisce le richieste di soccorso e smista le chiamate ai Carabinieri (112), alla Polizia (113), ai Vigili del fuoco (115), al soccorso sanitario (118). È operativa, per fasi, dal 10 dicembre 2020, a partire dalla provincia di Ancona.
Dallo scorso mese di gennaio copre l’intera Umbria, mentre le restanti province marchigiane saranno coperte secondo il seguente calendario: Macerata dal 16 febbraio 2021 – Ascoli Piceno e Fermo dal 9 marzo 2021 – Pesaro e Urbino dal 30 marzo 2021. A oggi la Cur Marche e Umbria ha gestito 78.320 chiamate: 33.011 sono state inoltrate alle centrali di emergenza (soccorso sanitario, Vigili del fuoco, Forze dell’ordine), 45.309 non inoltrare in quanto sono risultate improprie. Il tempo di attesa, da parte dei cittadini, per la risposta della centrale, è stato di 3 secondi (al di sotto dei tempi medi di gestione previsti dal ministero dell’Interno). A regime saranno servite dal Nue 112 Marche-Umbria: 5 Centrali Operative dell’Emergenza Sanitaria, 19 Sale Operative della Polizia di Stato, 27 Centrali Operative dell’Arma dei Carabinieri, 6 Sale Operative dei Vigili del Fuoco, 1 Centrale Operativa del Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di porto.
(Foto: ANSA)
Bandiere a mezz’asta negli edifici pubblici della Città di San Severino Marche per il Giorno del Ricordo.
L’Amministrazione comunale ha preso parte alla ricorrenza, istituita come solennità civile nazionale con legge del 30 marzo 2004, con la quale il Paese intero ha inteso rendere memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra, e della più complessa vicenda del confine orientale.
Il Giorno del Ricordo pone da sempre l’attenzione sulle drammatiche vicende che avvennero a cavallo del 1945 e che videro torturate e uccise migliaia di persone a Trieste e nell’Istria per mano delle milizie e dei fiancheggiatori del dittatore Tito. Soprattutto italiani ma anche sloveni e croati, subirono atroci torture e vennero gettati, alcuni dopo essere stati fucilati altri ancora vivi, dentro le “foibe”, cavità naturali presenti sull’altipiano del Carso triestino ed in Istria.
Questa mattina, in occasione del Giorno del Ricordo, il sindaco Sandro Parcaroli, dopo aver partecipato alla funzione religiosa presso la chiesa del Sacro Cuore, alla presenza delle autorità civili e militari ha deposto una corona di alloro in via Vittime delle Foibe, simbolo anche delle strade che tante persone delle comunità giuliano-dalmata hanno dovuto percorrere in fuga dalle persecuzioni.
"Il giorno del Ricordo ci fa rivivere una pagina tragica della nostra storia recente che, per molti anni, è stata ignorata e, in alcuni casi, negata – ha detto il sindaco Sandro Parcaroli -. Dobbiamo conoscere la storia e il nostro passato per far sì che l’odio e la violenza siamo completamente estirpati dalla nostra società. Alle vittime e ai loro discendenti va il mio sentito pensiero con l’impegno che tali sofferenze non devono mai essere dimenticate".
"Sono molto felice, oggi, della presenza delle forze dell’ordine perché sono stati i Corpi che più di tutti hanno pagato gli infoibamenti per il solo fatto di essere italiani – ha detto l’assessore alla Sicurezza Paolo Renna -. Oggi dobbiamo ricostruire una verità che per molto tempo è stata negata; il popolo giuliano, istriano e dalmata chiede di essere ricordato e noi abbiamo il dovere, ma anche l’onore, di farlo. Oggi quei confini non ci sono più ma non dobbiamo dimenticare chi ha sofferto soprattutto facendo conoscere la storia alle giovani generazioni".
Domani, giovedì 11 febbraio, alle 16.30, in diretta live sul canale youtube dell’Istituto Storico di Macerata (vedi qui), dopo i saluti del sindaco Sandro Parcaroli e del rettore dell’Università di Macerata Francesco Adornato, si potrà assistere alla presentazione del volume “Nel cantiere della memoria. Fascismo, Resistenza, Shoah, Foibe” (Viella Edizioni) di Filippo Focardi, docente di Storia contemporanea dell’Università di Padova e direttore scientifico dell’Insmli, Istituto Nazionale per la Storia del Movimento di Liberazione in Italia.
Un volume che mostra come dietro gli attuali processi di rielaborazione del passato vi è una più ampia posta in palio, che tocca le prospettive future della democrazia in Italia e in Europa.
Alla presentazione interverranno l’autore del volume e Francesco Bartolini, docente di Storia contemporanea dell’Università degli studi di Macerata e presidente dell’Istituto Storico di Macerata.
Sono stati intitolati all’ex questore di Fiume Giovanni Palatucci, per i suoi meriti di uomo di grande umanità e generosità, i giardini di Villa Potenza che si trovano vicino alla strada a lui dedicata nel 2005, situata nell’area che da via dell’Acquedotto si innesta in via Giuseppe Costantini.
La Polizia di Stato, in collaborazione con l’Amministrazione comunale, ha inoltre piantato un albero di ulivo in memoria di Giovanni Palatucci con una apposita targa in ricordo della figura dell’ex questore di Fiume.
Alla cerimonia hanno preso parte il sindaco Sandro Parcaroli, il questore di Macerata Vincenzo Trombadore e le autorità civili, militari e religiose. A benedire l’ulivo don Adam Baransky, cappellano territoriale della Polizia di Stato.
«Un ringraziamento all’Amministrazione comunale che si è prodigata affinché la manifestazione avvenisse in modo sentito e con la giusta e calibrata spiritualità – ha detto il questore Trombadore -. Giovanni Palatucci è un riferimento per la nostra generazione, per i nostri giovani e per le forze di Polizia; è un esempio di sacrificio istituzionale. Si è contraddistinto con il proprio io in un mondo dove non era garantito il rispetto della vita e con manifestazioni come queste celebriamo il suo ricordo».
«L’intitolazione di questo spazio verde di Villa Potenza all’ex questore di Fiume Giovanni Palatucci rappresenta un segnale alle giovani generazioni che abbiamo voluto dare in maniera convinta – ha detto il sindaco Sandro Parcaroli -. I ragazzi che passeggeranno qui e trascorreranno del tempo in questo spazio verde della città avranno la possibilità di entrare in contatto con la storia e con la figura di un uomo di grande umanità e generosità che rappresenta, senza dubbio, un esempio per le generazioni future. Conoscere il nostro passato per costruire il futuro: è un aspetto importante che necessita del coinvolgimento e della partecipazione dei nostri ragazzi e di tutta la comunità».
«Giovanni Palatucci è una persona dalla quale dobbiamo prendere esempio – ha concluso l’assessore alla Sicurezza Paolo Renna -. Siamo orgogliosi di questa giornata e ringraziamo il questore Vincenzo Trombadore per aver deciso di intitolare questo spazio verde a Palatucci».
Nell’ambito del processo di ammodernamento e ampliamento del sedime di Porto Potenza Picena del Centro di Formazione Aviation English (Cen.For.Av.En.) di Loreto dell’Aeronautica Militare, nei giorni scorsi è avvenuta la consegna del nuovo Polo Didattico.
I lavori di ampliamento della sede di Porto Potenza Picena hanno consentito la creazione di una nuova palazzina dotata di uffici e otto aule didattiche, mentre grazie ai lavori di ammodernamento è stata ristrutturata una palazzina già esistente in cui sono state realizzate ulteriori quattro aule.
Si tratta di una delle cinque strutture che saranno inaugurate nel 2021 e che comprenderanno oltre al Polo Didattico: un campo sportivo polivalente coperto; una palestra; un circolo e una nuova palazzina alloggi con 42 camere ad uso singolo.
Accanto ai lavori di ri-urbanizzazione, è stata completata la cablatura in fibra ottica che consentirà la realizzazione di una nuova e più efficiente architettura della rete didattica per l’intero sedime, al fine di perseguire una didattica sempre più di facile condivisione ed aggiornamento.
I lavori attualmente in corso presso la sede di Porto Potenza Picena hanno lo scopo di migliorare l’esperienza di vita all’interno dell’Istituto per i frequentatori, oltre a permettere una maggiore capacità ricettiva del Centro.
E’ stato intitolato alla memoria di Luigi Parigi il circolo cittadino di Fratelli d’Italia. Lo ha deciso all’unanimità l’assemblea degli iscritti del Comune di Potenza Picena, presenti ad ampia maggioranza all’incontro svoltosi nei giorni scorsi.
Luigi Parigi, figura di riferimento del centro destra potentino e della politica locale degli ultimi 30 anni, fu per diverse legislature Consigliere Comunale.
“Credo sia un tributo dovuto a chi ha speso la sua vita politica con grande passione e con indiscutibile rettitudine senza mai conseguirne benefici personali – ha detto il coordinatore pro tempore di FdI, Mario Properzi – l’intitolazione del Circolo Cittadino a Luigi Parigi ha un significato profondo: quello di avere come faro l’esempio di chi ha profuso il suo impegno per il bene comune, spesso contro corrente, seguendo sempre un ideale politico basato sull’onestà e sul rispetto del prossimo”.
Dal 15 febbraio partirà la nuova campagna di tesseramenti e successivamente verranno definite le cariche sociale: “Per maggior trasparenza si è deciso di dividere i ruoli – ha aggiunto Mario Properzi – chi riveste cariche istituzionali di qualsiasi ordine e livello, non potrà accedere a cariche in seno al Consiglio Direttivo”.
Torna l'appuntamento con la rubrica settimanale "La Strada delle Vittime", nella quale si affronta l'analisi della casistica criminale con approccio vittimologico.
Per il buio i sommozzatori hanno sospeso le ricerche. Potrebbe essere il corpo di Peter Neumair quello avvistato qualche ora fa nell’Adige, se pur si attende l’ufficialità della notizia perchè il corpo non sarebbe ancora stato recuperato, a causa delle forti correnti e dell’acqua torbida in quel punto.
Determinante l’ausilio dei vigili del fuoco che con l’ecoscandaglio avrebbero intravisto il corpo a poca distanza da dove sabato scorso, avevano recuperato il corpo della moglie, Laura Perselli, ad un metro di profondità in un’ansa del fiume.
Il riconoscimento della donna era stato fatto anche attraverso gli indumenti: un cappotto in tessuto loden color panna e un paio di stivali grigi di camoscio, proprio quelli che il figlio Benno aveva indicato come indossati dalla madre, quando aveva raccontato dell’ allontanamento dei genitori da casa, il 4 gennaio scorso.
I due corpi sarebbero stati individuati proprio nei pressi delle zone dove gli inquirenti avevano concentrato le indagini.
Qualche giorno fa i vigili del fuoco avevano ritrovato gli scarponi di Peter e sembrerebbe che proprio nelle vicinanze, l’ecoscandaglio abbia rilevato, poche ore fa, una macchia scura che ha attirato l’attenzione delle squadre impegnate nelle ricerche. Si sarebbe fissata una fune d’acciaio tra le rive per assicuravi il sommozzatore dei vigili del fuoco che poi si è immerso, ma le due ispezioni prima di sospendere le ricerche per il buio non hanno permesso il recupero del corpo per le notevoli difficoltà create dalla forte corrente.
Il ritrovamento dei due cadaveri confermerebbe la tragica fine simultanea dei coniugi.
Determinanti saranno gli esiti dell’esame autoptico che stabiliranno le ragioni della morte.
Sul corpo della donna ci sarebbero segni evidenti, ma solo all’esito dell’autopsia il medico legale potrà riferire se siano conseguenti a colpi mortali inferti in vita o se siano stati provocati accidentalmente dalla lunga pemanenza nel fiume del cadavere.
Certamente verranno effettuati esami tossicologici per confermare o escludere l’ipotesi dell’avvelenamento.
Il figlio Benno resta in custodia cautelare in carcere per duplice omicidio e occultamento di cadavere.
Il legale del figlio della coppia, l’avvocato Flavio Moccia, in occasione del ritrovamento del corpo della madre di Benno aveva dichiarato: "Quando gli ho detto del ritrovamento del cadavere di sua madre, Benno ha pianto tantissimo, ha solo detto "la mia mamma" e neppure ha terminato la frase che si è messo a piangere. Ha sempre sperato che i genitori fossero vivi".
Un gesto d'amore e solidarietà quello del titolare di “America Graffiti” di Civitanova Marche, Pier Paolo Ferrucci, che ha deciso di realizzare una raccolta fondi per acquistare tablet da donare ai bambini della comunità educativa Pars di Morrovalle.
La Pars onlus ringraziato sentitamente per aver pensato ancora una volta ai bambini; infatti per il secondo anno consecutivo Ferrucci contribuisce attivamente a sostenere la comunità per minori con una raccolta fondi, l’anno scorso con una cena di beneficienza e lotteria, mentre quest’anno, per ogni ordine con consegna a domicilio, ha devoluto 1 euro alla Pars onlus per l’acquisto di dispositivi necessari alla didattica a distanza per i bambini delle Comunità per minori di Morrovalle.
“Quest’anno non potevamo fare una cena a causa dell’emergenza sanitaria per Covid, così abbiamo pensato di fare una raccolta di fondi a distanza per comprare materiale per la didattica a distanza e permettere di studiare e seguire le lezioni - dichiara Pier Paolo Ferrucci -. Il motivo che mi spinge? Rispetto ad altri mi ritengo molto fortunato, aiutare concretamente chi ha bisogno è un dovere civico e morale”.
Ieri pomeriggio la Casa di Riposo di Mogliano ha ricevuto una graditissima e utilissima donazione da parte della Pro Loco: due generatori di Ozono/Purificatori d’aria per gli ambienti, due Sfigmomanometri completi di Stetoscopi, due Aste Portaflebo su piantana e due Tavoli Servipranzo.
“I Tesserati della Pro Loco di Mogliano, con questo bellissimo gesto, ci hanno dimostrato il loro sostegno e l’apprezzamento per il nostro impegno. Questa vicinanza della comunità ai nostri ospiti e operatori ci rende orgogliosi di quanto facciamo ogni giorno. Non solo, è di straordinario esempio per tutti: è nei momenti più difficili che una comunità si stringe intorno a chi è più fragile o vive situazioni emergenziali. Grazie ancora, di cuore, da tutti noi” ha dichiarato il Direttore Francesco Prioglio.
Con il 2020 si chiude un anno speciale per il Centro Culturale Fonti San Lorenzo di Recanati: quello del 30° anno di attività.
Era il 1990 quando, recuperando una casa abbandonata e iniziando a prendersi cura di un parco lasciato a sé stesso, un gruppo di cittadini, di abitanti del quartiere, dà vita all’Associazione.
Negli anni il Centro ha vissuto molti cambiamenti.
Con i lavori di ristrutturazione del 2012 diventa il CAG e la Ludoteca della Città di Recanati, con cinque giorni di apertura a settimana garantendo 20 ore di servizi educativi settimanali con due educatori qualificati. In più, oltre ai servizi educativi, c’è la gestione della Sala Prove De Quintajè, la nascita della biblioteca popolare, uno spazio over dedicato agli anziani, 5000 mq di verde pubblico, un’area giochi, un orto popolare.
Quattro anni dopo, nel 2016, il Centro inizia a fare progettazione europea.
Riceve l’accreditamento al Servizio Volontario Europeo (Erasmus+) iniziando ad ospitare annualmente nei propri spazi due volontari provenienti da tutta l’Europa, ampliando gli orari di apertura e l’offerta proposta.
Inizia inoltre la progettazione di scambi europei che coinvolgeranno oltre trenta ragazzi provenienti da diversi paesi europei.
Nel mentre la realizzazione dei primi centri estivi, le edizioni di Memorabilia, percorsi di formazione, eventi culturali fino ad arrivare ad oggi.
Nel 2020 il Centro, nonostante le difficoltà causate dalla pandemia in corso, garantisce per il CAG e Ludoteca con 320 giorni di apertura e attività annui, 3000 ore di servizio educativo, 6 ore di apertura giornaliere per cinque giorni a settimana, 3 educatori formati e qualificati per la gestione dei servizi, 20 volontari per le aperture pomeridiane, 1 figura amministrativa, 1 project manager, 70 presenze quotidiane fino a superare le 150 in estate.
Nel 2020, oltre agli spazi di “Fonti” infatti, nasce il “Sotterfurgio”: uno spazio all’interno della scuola Patrizi recuperato insieme agli studenti e aperto a tutta la città grazie al progetto “Intrecci Educativi”, finanziato dall’Impresa sociale “Con i bambini” sul fondo per il contrasto alla povertà educativa minorile, e frutto di un partenariato con altre nove realtà del Terzo Settore marchigiano, quattordici comuni e diciotto istituti scolastici della regione.
Fonti non si è fermata nemmeno durante il primo lockdown. In pochi giorni ha saputo infatti pensare e mettere in piedi Fonti Live: una programmazione quotidiana, un vero e proprio palinsesto, ideato e portato avanti nei primi mesi della pandemia per fare cultura, informazione stando in compagnia.
Dodici appuntamenti quotidiani no stop, dalla cucina alla musica, dall’attualità ai giochi, dalle 10.00 alle 19.00: qualcosa come 500 ore di attività in due mesi e mezzo.
Non solo: durante i mesi di lockdown ha infatti garantito, insieme alla Croce Gialla Recanati, il servizio di consegna spesa a domicilio con oltre 20 consegne al giorno per due mesi.
A fine Maggio è partita con le “Tribù di Primavera”, la sperimentazione di due settimane in vista dei centri estivi di giugno.
Alcuni numeri dei centri estivi: 10 settimane, fino a 45 bambini ospitati al giorno, 7 educatori coinvolti e 250 ore di attività.
A livello europeo? Se nel 2016 ospitava due volontari, nel 2020 ne ha ospitati otto provenienti da Francia, Lettonia, Reunion, Austria, Ungheria e Spagna.
Memorabilia, nonostante i mille limiti dettati da questo anno così speciale, si è moltiplicata, passando da tre giorni di evento a dodici, moltiplicando la sua proposta culturale includendo oltre alla musica anche il cinema, la stand up comedy, il teatro e mostre d’arte.
Oltre alla convenzione con il Comune per la gestione del Servizio di ludoteca e cag frutto dell’assegnazione su avviso pubblico, Fonti è stata in grado di attrarre risorse regionali, nazionali ed europee nel territorio recanatese. Pochi numeri lo dimostrano: se solo nel 2017 il contributo del Comune rappresentava il 28% del bilancio, la previsione 2021 è che lo stesso contributo rappresenterà poco oltre del 10% del bilancio associativo.
Tanti nuovi progetti a beneficio della cittadinanza sono infatti in partenza, frutto di due finanziamenti regionali (Bando per le associazioni e Bando AggregAzione Politiche Giovanili), la collaborazione con Action Aid a supporto del target adolescenti 10-14. Oltre a questi, prosegue il progetto Riesco (rete regionale con capofila Auser) di contrasto all’emarginazione in fase di pandemia con la proposta di corsi online e la consegna a domicilio di libri della biblioteca popolare, nonché la terza annualità del partenariato strategico nel Programma Corpo Europeo di Solidarietà (tra le 14 organizzazioni beneficiarie a livello nazionale).
L’estate porterà un chiaro e importante messaggio dall’Europa: 12 saranno i volontari da vari Paesi UE impegnati per 2 mesi a supporto del centro estivo per bambini e per la realizzazione delle attività culturali proposte dal Festival Memorabilia.
Saranno infine 49 i giovani da 7 Paesi Europei ad incontrarsi nel territorio maceratese, per formarsi, tessere relazioni positive e costruire il pensiero critico necessario alle politiche del futuro grazie al sostegno dell’Agenzia Nazionale Giovani nell’ambito del Programma Erasmus+.
"Covid21 - Times for imagination” è il titolo del progetto finanziato al Centro Fonti San Lorenzo e che sarà realizzato ad agosto 2021 con giovani provenienti da Italia, Polonia, Turchia, Portogallo, Bulgaria, Slovacchia e Spagna.
Prende il via la strategia nazionale per le aree interne nel contesto territoriale dell’alto maceratese, e lo fa con sei progetti frutto del lavoro sinergico di ben 17 amministrazioni locali coinvolte sotto la guida del soggetto capofila, l’Unione Montana Marca di Camerino, presieduta da Alessandro Gentilucci.
I progetti presentati, a valere sul PSR della regione Marche per un importo di quasi 800.000 euro, riguardano la realizzazione degli hub di Muccia, Monte San Martino e San Ginesio, ossia delle porte di accesso all’area interna del maceratese.
Si tratta dei cosiddetti snodi intermodali per lo scambio lento veloce. Gli hub fungeranno anche da vetrine d’eccellenza per il territorio perché saranno il punto di partenza per le nuove forme di turismo esperienziale, spirituale, sportivo ed enogastronomico.
“Sono soddisfatto e orgoglioso di questo risultato” sottolinea Gentilucci “perché ripaga degli sforzi compiuti per creare le sinergie tra amministrazioni pubbliche e contribuire alla valorizzazione comune e condivisa del territorio. Grazie al supporto fornito dalla regione, cui va il mio ringraziamento, unito al nostro impegno nel dare forza alla volontà di coloro che vogliono restare ed investire nelle aree interne, ci stiamo adoperando per creare le migliori condizioni di vita in questi luoghi straordinari capaci di offrire tantissimo in termini di paesaggio, cultura, storia, economia. E questo è solo il primo passo – conclude Gentilucci - perché altri progetti arriveranno. Ma oggi lasciateci l’orgoglio di poter affermare che, con questi progetti, siamo stati i primi, non solo a livello regionale, ad aver dato sostanza ad una strategia di sviluppo innovativa per le aree interne”.
Il Comando della Polizia locale di Macerata, ha emesso un’ordinanza per modificare temporaneamente la circolazione stradale in via Ettore Ricci per consentire lo smontaggio di una gru posizionata in cantiere edile di via Spalato.
Il provvedimento, valido domenica 14 febbraio, con orario 0 – 24, prevede, la chiusura totale al traffico veicolare di Via Ettore Ricci all’altezza dei civici 123/127, con la seguente regolamentazione: divieto di transito, nel tratto interessato dai lavori; divieto di transito pedonale, nel tratto di marciapiede interessato dai lavori; doppio senso di circolazione, nel tratto di via Ettore Ricci verso via Spalato, fino all’interruzione; dare precedenza, all’intersezione di via Ettore Ricci – via Spalato, per i veicoli che si immettono in via Spalato; dare precedenza nei sensi unici alternati all’intersezione con via Roma; limite di velocità 30 Km/h, all’intersezione con via Roma; divieto di sosta con rimozione forzata valido 0 – 24, dall’intersezione con via Spalato fino a fine cantiere.
Alla loro nascita(nel 1900 circa) le automobili erano prodotte sia per produrre un profitto ma anche e soprattutto per passione ed ideale, erano ad esempio spinte ed esaltate dal futurismo.
Questo passione in 25 anni dalla nascita delle automobili ha portato a produrre mezzi che concettualmente erano più simili alle moderne autovetture che a carrozze con un motore come erano agli albori.
Tale spinta a fornire il meglio, in relazione alla fascia di mercato cui l’ auto apparteneva si è protratta fino agli anni ’70, salvo rare eccezzioni.
In quegli anni un auto poteva fare, prima di interventi meccanici sostanziali, anche 100.000 Km. In relazione alla società di allorae alla viabilità, erano percorrenze mostruose, c’ era gente che comperava l’ auto e la teneva per oltre metà della sua vita prima di cambiarla per decorsi limiti di età.
Dagli anni ’70 in poi nella produzione delle auto prese preponderanza l’ aspetto neoliberista ed ecco calare drasticamente la qualità delle auto e iniziare a nascere l’ obsolescenza programmata.
Le moderne auto hanno molti pezzi, ad esempio gli alza vetri, progettati per rompersi in un momento prestabilito della loro vita.
Sono anche frutto di politiche commerciali di “raggiro” ad esempio in questo momento storico si spingono molto i cruscotti digitali, il perché è presto detto; la strumentazione a lancetta ha bisogno di essere costruita fabbricando tutti i pezzi per far girare le lancette, assembrarli, tararli e installai in auto e collegare una centralina che vigili al corretto funzionamento degli strumenti, il pannello digitale va fabbricato e montato. Costo di una strumentazione digitale, qualche migliaio di euro, costo di un pannello digitale 100 euro che ovviamente vi mettono spesso come optional a 2000 euro.
Capite perché vi dicono che il pannello digitale è il futuro? Capite perché le vostre auto accusano noie?
Se volete sapere di più sull’argomento o volete sapere come difendevi da queste problematiche, scrivetelo numerosi nei commenti le vostre domande.
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Torna l'appuntamento con la rubrica settimanale "La Strada delle Vittime".
“Non c’è cosa peggiore della morte di un figlio se non un figlio che voglia morire”.
Secondo l’OMS il suicidio è la seconda causa di morte tra i giovani dai 15 ai 30 anni di età. Chissà non sia un caso che siano proprio i Paesi che appartengono alla cosiddetta "economia avanzata" ad avere il primato in questo tipo di fenomeno.
Nel 2020 l’Istat ha stimato in circa 4mila i suicidi che avvengono ogni anno nel nostro Paese. Di questi, oltre il 5% vede protagonisti ragazzi al di sotto dei 24 anni.
Di seguito, riportiamo “Le testimonianze” dal documentario “Come stanno i ragazzi”:
“Assolutamente imprevedibile il gesto”, dice la madre di una ragazza che ha tentato il suicidio .“Magari potevo immaginare ci fossero dei problemi di solitudine, di disagio, di angoscia sotto la superficie ma non avrei mai immaginato che arrivasse a un tentativo di suicidio.”
“Da fuori sembravo una ragazza normalissima”, dice lei, una sopravvissuta. “Magari ero un po’ taciturna. Fino a quel giorno ero riuscita a gestire le mie ansie...e poi...e poi si è rotto tutto. Un pomeriggio non ce la facevo più ed ho buttato giu una bottiglietta di Xanax.”
“Perchè quando una persona sta male non lo vuole assolutamente far vedere e io credo che il problema sia il far pesare a volte alle persone il fatto di stare male. Come è possibile pensare che un ragazzo che soffre possa dire “scusate hei, sono depresso mi aiutate?”
“Sono andato a scuola normalmente, ero un po’ a parte dalla scuola (isolato n.d.r) perchè non avevo fatto amicizie. Al ritorno a casa ho litigato con i miei, mi è venuto un po’ da pensare “non mi vogliono più bene” ho preso il tram sono andato e ho fatto quello che ho fatto, mi sono buttato dalle mura della città".
“E’ sempre più difficile reggere il peso della competizione, del confronto stiamo sottovalutando questi fenomeni di ipercompetizione e iperconfronto. Non ci si rende conto che si caricano ragazzi giovani di aspettative che non possono reggere: a partire dall’aspetto fisico al successo che ci aspettiamo ottengano quando diventano grandi. E tutto cio’ in alcuni soggetti provoca delle fratture.”
La solitudine è il nodo centrale della vita di questi ragazzi; la solitudine tra gli amici, in famiglia, una solitudine non fisica ma quella di chi si sente lontano dalla possibilità di venire compreso ed aiutato dall’altro.
Gli eventi stressanti che procurano il malessere nel giovane possono essere la morte di una persona cara, la perdita del ragazzo o della ragazza, un trasferimento dagli ambienti sino a quel momento familiari, essere oggetto di bullismo a scuola, lo scarso andamento scolastico.
Tutto ciò di per sè non conduce al suicidio, ma può slatentizzare l’ideazione suicidiaria nel momento in cui sussistono altre problematiche di base, quali la depressione e la conseguente sensazione di isolamento dall’altro, nel senso sopra descritto, l’abuso di alcool e stupefacenti che agendo sui freni inibitori inducono ad azioni rischiose, disturbi d’ansia, disturbo del comportamento. (fonte Manuale MSD)
E’ importante saper cogliere i segnali spia, per tutelare la salute dei nostri ragazzi. Alcuni di questi, il silenzio, la tristezza, l’isolamento relazionale, forti sbalzi d’umore, cambiamenti significativi nel sonno, nella dieta, atti autolesionistici sono sufficienti per temere che un ragazzo metta tristemente in scena il proprio addio al mondo.
Il gioco d’azzardo a distanza in Italia è diventato legale a partire dal 2011. Da quel momento in poi slot machine, casinò games, video poker, lotto e lotterie e altri giochi possono essere praticati legalmente nei casinò online.
L’offerta di gioco online è davvero ampia, ma non tutti i siti sono uguali. Bisogna infatti fare una prima distinzione tra siti di gioco legali e siti che non lo sono.
In base alla legge italiana, sono legali esclusivamente i casinò online che hanno una regolare licenza. Questa viene assegnata tramite un apposito bando dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, l’ente che gestisce il gioco d’azzardo per conto dello Stato italiano.
Dunque la lista casino online legali AAMS in Italia non è illimitato, sta allo Stato decidere se consentire l’accesso al mercato a nuovi operatori. L’elenco attuale dei siti legali di gioco d’azzardo comprende circa 200 casinò online e può essere visualizzato sul sito dell’ADM.
Casinò AAMS o ADM?
Molto spesso, quando si parla di casinò online legali in Italia si fa riferimento alla lista casinò AAMS. Questa marchio può generare un po’ di confusione in chi non è conoscitore del settore.
‘Cosa significa AAMS?’
La risposta è molto semplice, AAMS sta per Amministrazione Autonoma dei Monopoli di Stato, l’agenzia addetta alla gestione del gioco d’azzardo. A partire dal 2012 i suoi incarichi sono state assorbiti dall’Agenzia delle Dogane, che è diventata ADM ossia Agenzia delle Dogane e dei Monopoli.
Dunque, dire casinò AAMS equivale dunque a indicare i casinò legali con regolare concessione per operare in Italia.
Caratteristiche dei casinò legali AAMS o ADM
Quali sono le caratteristiche che un casinò deve avere per ottenere la concessione e operare legalmente? Attraverso il bando dell’AAMS, vengono imposti agli operatori che desiderano entrare nel mercato italiano tutta una serie di requisiti da rispettare.
Solo i casinò che rispettano questi requisiti possono operare legalmente in Italia. Eccone alcuni:
- Avere un sito di gioco in lingua italiana con assistenza accessibile e in italiano
- Promuovere un ambiente di gioco responsabile
- Vietare il gioco ai minori di 18 anni
- Garantire regole chiare e massima trasparenza sui giochi, bonus e promozioni
- Offrire software e giochi sicuri e certificati
- Garantire il pagamento delle vincite
- Offrire metodi di pagamento e di prelievo sicuri
- Garantire la corretta gestione dei dati personali, in ambienti sicuri e protetti
- Offrire strumenti di informazione sul gioco, risorse per l’auto valutazione e l’auto limitazione
- Offrire la possibilità di auto esclusione dal gioco
Cosa offrono i casinò AAMS
Nel rispetto dei requisiti menzionati nel paragrafo precedente, gli operatori online presenti sul mercato italiano possono essere indifferentemente italiani o stranieri. Inoltre questi casinò possono offrire tutto il gioco d’azzardo legale in Italia o limitarsi a una o poche tipologie di gioco.
Ecco una lista dei giochi d’azzardo a distanza legali in Italia:
- Scommesse sportive, Ippiche, Virtuali
- Apparecchi da intrattenimento come slot machine, videopoker, megaways, Instant games
- Giochi di abilità
- Giochi di carte
- Lotto e lotterie, tradizionali o istantanee
- Giochi numerici a totalizzatore
- Bingo
Come giocare nei casinò AAMS
Per giocare nei casinò AAMS bisogna essere maggiorenni. Inoltre per praticare qualunque attività bisogna stipulare un contratto di gioco con il casinò. Questo viene fatto al momento dell’iscrizione con la registrazione dei propri dati personali tra cui residenza, età, codice fiscale.
Bisogna inoltre che il conto di gioco venga convalidato con l’invio di un documento di identità e la verifica dei dati forniti.
Questa procedura di iscrizione è necessaria affinché i casinò online legali possano garantire il rispetto di quanto imposto dalla legge. In questo modo possono offrire ambienti di gioco sicuri, in cui l’azzardo è promosso e vissuto come un divertimento da praticare responsabilmente.
Il prossimo 8 febbraio lo Sferisterio di Macerata si colorerà di viola in occasione della Giornata internazionale dell’epilessia, evento a cui il Comune di Macerata ha aderito concedendo il patrocinio.
“L'epilessia è una malattia molto diffusa a livello mondiale ma anche poco conosciuta. È importante sensibilizzare sul tema – afferma il vice sindaco e assessore ai Servizi sociali Francesca D’Alessandro - e, oltre che supportare le persone colpite da questa patologia, responsabilizzare la collettività su come poter soccorrere nei momenti di difficoltà chi affetto da epilessia”.
L’iniziativa è stata proposta dall’Associazione Marchigiana con l’Epilessia Onlus (A.M.C.E) e dalla Lega Italiana Contro l’Epilessia L.I.C.E. con l’obiettivo di informare e sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza di sostenere la ricerca ricordando che una diagnosi di epilessia non è una condanna e che oggi la malattia si riesce a contrastare in modo efficace, consentendo, nella maggior parte dei casi, la possibilità di svolgere una vita normale.
Altro obiettivo della Giornata internazionale dell’epilessia è quello di migliorare l’informazione sulla patologia promuovendone la consapevolezza, a supporto dei pazienti e dei loro familiari, proprio perché malattia neurologica ancora oggi poco conosciuta e circondata da false credenze e troppi luoghi comuni.
Il grande calcio è tornato. E, pur in condizioni sicuramente inedite, l’attenzione degli appassionati del pallone non si è certo fatta attendere, con un rinnovato interesse nei confronti della programmazione televisiva e, numeri dei bookmaker alla mano, con un sempre maggiore afflusso di scommesse sugli esiti dei match in programma.
I bookmaker si sfregano le mani: boom di scommesse alla ripresa della Serie A
E così, complici anche le nuove promozioni che i bookmaker recensiti da un leader di mercato come Pronosticisulweb hanno realizzato per attrarre nuovamente presso le proprie strutture i giocatori, ne è derivato un vero e proprio boom di nuove giocate fin dal match di ripresa. Una notizia che non ha certamente sorpreso gli addetti al settore, ma che probabilmente nessuno poteva attendersi in un simile volume, a conferma dell’ambizione dei giocatori e della volontà di riprendere quanto prima una parvenza di normalità: clicca qui.
Come sono cambiate le quote
Naturalmente, i bookmaker hanno anche approfittato dei primi match della ripresa del campionato per poter aggiornare le proprie quote di riferimento.
Stando alle medie formulate da Pronosticisulweb, sulla base delle quote dei principali bookmaker italiani e internazionali, la Juventus è certamente la favorita con una quota sulla vittoria del massimo campionato pari a 1.22. L’unica rivale che viene quotata ancora con un valore in singola cifra è la Lazio, con una quota pari a 5.50, mentre l’Inter (20.00) e l’Atalanta (75.00) sembrano essere molto più attardate, per quanto non venga messa in discussione, dagli stessi bookmaker, la relativa partecipazione alla Champions League del prossimo anno.
Calcio e non solo: si attende la ripresa della stagione tennistica
Naturalmente, non di solo calcio si vive. E, questo, i bookmaker sembrano averlo capito bene, tanto che nel corso degli anni – pur mantenendo la focalizzazione sullo sport più amato dagli italiani – il volume di scommesse sulle altre discipline sportive è aumentato costantemente.
Peraltro, si noti anche come in questo periodo di “attesa” della ripresa definitiva di alcune stagioni sportive particolarmente in vista, la passione degli scommettitori si sia incentrata con vigore sulle scommesse antepost, ovvero a quelle realizzate prima dell’inizio degli eventi o delle stagioni.
Qualche esempio? In alcuni bookmaker sono piuttosto intensi i flussi legati alle scommesse dei prossimi Slam. Sullo US Open 2020, che dovrebbe partire – salvo nuovi imprevisti – a settembre, il favorito degli uomini è Djokovic, con quote che oscillano tra il 2.50 e il 2.75. Il principale rivale per la conquista dello Slam è lo spagnolo Nadal, con quote tra 3.50 e 5.00, mentre darà forfait Federer, che ha già dato appuntamento al 2021.
Dunque, dietro ai due big, si posizionano con quote interessanti diversi giovani di buone speranze, che potrebbe valer la pena cercare di puntare. Qualche esempio? Il russo Medvedev viene quotato tra 9.00 e 10.00, mentre il tedesco Zverev oscilla tra 15.00 e 16.00. Il greco Tsitsipas varia tra 12.00 e 15.00, così come l’austriaco Thiem. Per quanto riguarda infine gli italiani, i favoriti sono Berrettini e Fognini, ma le loro quote partono da 50.00 in su. Chi vorrà scommetterci?