Torna l'appuntamento con la rubrica settimanale "La Strada delle Vittime", nella quale si affronta l'analisi della casistica criminale con approccio vittimologico. Di seguito proponiamo il caso di questa puntata.
“Sua madre si tirava i pugni in pancia quando era incinta. Ha minacciato di dargli fuoco. Solo per questo avrebbero già dovuto toglierlo a lei”. Queste sono le accuse mosse alla ex compagna dal papà di Alex, un bellissimo bambino di due anni, ucciso a Città della Pieve lo scorso 1 ottobre.
Il primo ottobre la madre del piccolo è entrata in un supermercato della zona ed ha messo il corpicino già privo di vita del figlio sul nastro trasportatore della cassa. Un corpicino straziato da 7 coltellate.
Gli inquirenti hanno ritenuto ci fossero gravi indizi per affermare la colpevolezza della donna. La 44enne di origini ungheresi si trova oggi in carcere con l’accusa di omicidio, mentre lei continua a proclamare la sua innocenza.
Dopo la morte del piccolo, Katalina, questo il nome della madre, avrebbe inviato tramite un social, la foto del cadavere del piccolo al padre in Ungheria, che alla vista di quell'immagine ha allertato tutte le autorità competenti.
Gli inquirenti ipotizzano che dietro la morte del piccolo ci sia una vendetta tra ex coniugi: l’autorità giudiziaria ungherese aveva revocato alla madre la custodia del figlio, stabilendo che la donna potesse incontrarlo solamente per 6 ore al mese, ma con la presenza di assistenti sociali. Katalina sarebbe per questo scappata in Italia e il padre Norbert Juhasz ha chiesto aiuto alla polizia ungherese, denunciando la scomparsa.
Il padre di Alex afferma: “Ha rapito il mio Alex il giorno in cui avrebbe dovuto consegnarmelo perché il tribunale lo aveva affidato a me, è scappata in Italia e lo ha ucciso e poi ha confessato di averlo ammazzato in un messaggio a un amico. Lui mi ha chiamato ed è andato subito alla polizia ungherese, ma era già troppo tardi. Katalina gli ha anche mandato una foto del bimbo pieno di sangue e ha scritto 'adesso non sarà più di nessuno".
Non è il primo caso di cronaca in cui una madre viene ritenuta colpevole di aver ucciso il proprio figlio: pensiamo al primo caso mediatico del genere, il delitto di Cogne, per il quale venne accusata di omicidio volontario la madre del piccolo Samuele, Annamaria Franzoni. A 19 anni dal terribile delitto la donna, che dopo anni di detenzione è ritornata in famiglia, non ha mai confessato la sua colpevolezza mentre gli esperti, nel giugno del 2006, conclusero che la Franzoni avrebbe sofferto di un grave disturbo di personalità e avrebbe compiuto il delitto in uno “stato crepuscolare” per cui può aver ucciso il suo bambino ma l’avrebbe rimosso.
Pensiamo al caso di Loris Stival, strangolato con delle fascette di plastica dalla madre Veronica Panerello per la quale la Cassazione, nel 2019, ha confermato la condanna a 30 anni di carcere.
Perchè le madri uccidono i figli?
Ragioni molteplici legate a fattori personologici, culturali, o psicopatologici. Se il fattore psicopatologico è la motivazione più “rassicurante” per l’opinione pubblica, perchè “giustifica” con la malattia mentale un gesto che altrimenti non può essere tollerato in alcun modo, non si può nascondere che esistano anche madri spinte da motivazioni razionali, come la vendetta per punire il partner che le ha tradite o abbandonate.
Ciò non significa che queste donne siano perfettamente lucide nel momento in cui tolgono la vita al proprio figlio. Entrano piuttosto in uno stato dissociativo in cui l’emozione che le guida è totalizzante e distruttiva.
Un’emozione devastante che, spesso, prende forma da relazioni familiari irrisolte, e anzi gravemente compromesse. “E' difficile, prendersi cura di qualcuno, se ancora hai bisogno che qualcuno si prenda cura di te.”
Torna, come ogni domenica, la rubrica curata dall’avv. Oberdan Pantana, “Chiedilo all'avvocato”.
Questa settimana, le numerose mail arrivate hanno interessato principalmente la tematica riguardante i rapporti affettivi interpersonali e nello specifico i diritti e doveri tra i conviventi di fatto. Ecco la risposta dell’avv. Oberdan Pantana, alla domanda posta da una lettrice di San Severino Marche che chiede: “Quali sono i diritti e doveri tra i due partner nascenti dalla convivenza di fatto?"
La famiglia legittima, che trae origine da un atto formale (il matrimonio) con cui marito e moglie si obbligano ad una reciproca assistenza materiale e morale, si distingue dalla cosiddetta famiglia di fatto, in cui tali doveri sorgono spontaneamente per effetto della condotta di vita dei due partner; si tratta di una situazione di fatto che trova copertura costituzionale grazie all’art. 2 Cost., che tutela le cosiddette formazioni sociali, ove ciascun individuo esplica la propria personalità.
La nozione di convivenza di fatto, che nel corso degli anni è stata oggetto sia di elaborazione giurisprudenziale che di interventi normativi discontinui, consiste nella relazione stabile tra due persone caratterizzata da un elemento soggettivo, l’affetto, e da un elemento oggettivo, la reciproca e spontanea assunzione di diritti ed obblighi.
A questa definizione, nel 2016, ha fatto seguito la nozione legale di convivenza di fatto con la legge n. 76/2016 (c.d. legge Cirinnà), con la quale è stata introdotta una disciplina organica della convivenza more uxorio: all’art.1, comma 36, ha definito i conviventi di fatto come due persone maggiorenni che, sebbene non vincolate da rapporti di parentela, affinità o adozione, da matrimonio o da unione civile, siano unite stabilmente da legami affettivi di coppia e di reciproca assistenza morale e materiale; la circostanza che nessuno dei conviventi di fatto possa essere sposato comporta che non è possibile considerare convivenza di fatto quella in cui uno dei soggetti coinvolti sia solo separato e non divorziato dal precedente partner.
Nonostante la legge Cirinnà, al comma 37 dell’unico articolo di cui è composta, richieda la dichiarazione anagrafica per l’accertamento della stabile convivenza, la giurisprudenza ritiene che ciò che conta sia il fatto materiale della convivenza, che può essere accertato in altro modo, anche in assenza di tale dichiarazione; pertanto, la legge n. 76/2016 si applica anche alle coppie che abbiano volontariamente omesso di procedere alla registrazione anagrafica.
Gli indicatori che rilevano ai fini dell’accertamento di un rapporto di convivenza sono plurimi; si pensi, per esempio, alla ricorrenza di un progetto di vita comune, alla prestazione di reciproca assistenza, alla compartecipazione di ciascuno dei conviventi alle spese comuni, all’esistenza di un conto corrente comune e, infine, alla coabitazione.
In merito a quest’ultimo indicatore, la Corte di Cassazione si è espressa con l’ordinanza n. 9178/2018 chiarendo che la coabitazione, indice che finora era stato considerato rilevante per l’esistenza di una famiglia di fatto, non è più un elemento imprescindibile, essendo diventato un indice meramente recessivo a fronte del mutato assetto della nostra società; la Suprema Corte, nella citata ordinanza, tra i fattori complici del suddetto mutamento annovera la crisi economica, la sempre maggiore facilità dei contatti telefonici e l’economicità dei trasporti.
La scelta del luogo di abitazione, infatti, spiega la Corte, non può essere sempre conforme alle scelte affettive delle persone, ma può essere necessitata dalle circostanze economiche; così come la ricerca di un lavoro può portare l’individuo a spostarsi in un luogo diverso da quello in cui risiede il proprio centro affettivo e a trascorrervi gran parte della settimana o del mese: non per questo si può dire che venga meno la famiglia.
Nonostante debba escludersi un’applicazione per analogia delle norme dettate specificamente per la famiglia legittima, al convivente more uxorio, in alcuni casi, sono riconosciuti i medesimi diritti che spettano a chi possiede lo status di coniuge. Innanzitutto, al comma 38 della legge Cirinnà è prevista l’equiparazione del convivente al coniuge nei casi stabiliti dall’ordinamento penitenziario, tra i quali assume un certo rilievo il diritto di visita; i detenuti, infatti, hanno il diritto di avere dei colloqui con i familiari, per tali intendendosi non solo il coniuge, i parenti e gli affini entro il quarto grado, ma anche il convivente, indipendentemente dal sesso.
Oltre a ciò, in caso di malattia o ricovero di uno dei conviventi, il comma 39 della legge citata prevede che il partner abbia il diritto di visita e possa accedere alle informazioni personali riguardanti il convivente, secondo le regole di organizzazione delle strutture ospedaliere previste per i coniugi e gli altri familiari.
Il convivente, inoltre, ai sensi del comma 48 della legge Cirinnà, può essere nominato amministratore di sostegno del partner infermo oppure suo curatore o tutore qualora quest’ultimo venga dichiarato inabilitato o interdetto. II comma 65 della legge n. 76/2016, infine, prevede che in caso di cessazione della convivenza di fatto, il giudice stabilisca il diritto del convivente di ricevere gli alimenti qualora versi in stato di bisogno e non sia in grado di provvedere al proprio mantenimento; gli alimenti sono assegnati per un periodo proporzionale alla durata della convivenza e in rapporto alle possibilità dell’alimentante.
Si tratta di un diritto ad una prestazione di tipo strettamente alimentare, che si differenzia sia dall’assegno di mantenimento a favore del coniuge separato sia dall’assegno divorzile. Da ultimo, ai sensi dell’art. 199, comma 3, lett. a), c.p.p., il convivente dell’imputato in un processo penale ha il diritto di astenersi dal testimoniare.
Per quanto riguarda, invece, ai diritti del convivente superstite, il comma 42 della legge n. 76/2016, prevede che in caso di morte del proprietario della casa di comune residenza il convivente superstite abbia il diritto di abitarvi ancora per due anni o per un periodo pari alla convivenza se superiore ai due anni, e comunque non oltre i cinque anni; tale diritto viene meno qualora il convivente superstite contragga matrimonio o si unisca civilmente ad altra persona ovvero in caso di nuova convivenza di fatto.
Il comma 44, inoltre, prevede il diritto del convivente a subentrare nel contratto di locazione della casa di comune residenza intestato all’altro convivente, in caso di morte di quest’ultimo. È altresì prevista la risarcibilità del danno da perdita del convivente derivante dal fatto illecito di un terzo; invero, il comma 49 della legge Cirinnà prevede che nell’individuazione del danno risarcibile vengano applicati i medesimi criteri individuati per il risarcimento del coniuge superstite.
Al convivente spetta, dunque, in concorso con i familiari della vittima, il risarcimento del danno patrimoniale, commisurato ai contributi per il mantenimento dovuti o fondatamente attesi per il futuro e venuti a mancare in seguito all’uccisione, oltre che il risarcimento del danno non patrimoniale, consistente nel dolore derivante dalla perdita del partner.
Infine, in materia di successione per causa di morte, il convivente more uxorio del defunto non è contemplato tra gli eredi legittimi, ossia tra coloro che possono succedere ex lege qualora il de cuius non abbia redatto il testamento; la Corte Costituzionale, con la sentenza n. 310/1989 ha negato l’illegittimità di tale esclusione e con la legge 76/2016 la situazione non è mutata, infatti tuttora non sono previsti diritti successori ex lege a favore del convivente.
Rimango in attesa come sempre delle vostre richieste via mail, dandovi appuntamento alla prossima settimana.
La Biblioteca comunale Zavatti ieri ha premiato i vincitori dell’iniziativa ‘La divina caccia al tesoro’ che si è svolta il 18 settembre scorso: 6 i vincitori appartenenti alla squadra ‘Durante’. Il Presidente Giannoni si ritiene soddisfatto e promette di organizzarne altre.
Sabato 18 settembre la Biblioteca Comunale S. Zavatti aveva realizzato l’iniziativa la ‘La Divina Caccia al tesoro’, insieme all’Amministrazione comunale di Civitanova Marche, diretta ai bambini fra gli 8 e i 13 anni per celebrare il 700° anniversario della morte di Dante Alighieri. E ieri pomeriggio il Presidente della Biblioteca, Paolo Giannoni, ha consegnato i premi nel corso di una bella cerimonia.
La caccia al tesoro che ha impegnato bambini e genitori in centro città in una sfida serrata ha proclamato vincitrice la squadra ‘Durante’ composta da sei bambini di età compresa fra gli 8 e i 13 anni e sono: Stefano Acciaviti, Antonio Acciaviti, Giacomo Paaoletti, Paolo Piscane, Tommaso Rinaldelli che sono stati assegnati da Giannoni con due volumi per ogni ragazzo selezionati nell’ambito del Premio nazionale Andersen, che premia ogni anno le migliori opere, gli autori e gli illustratori per bambini e ragazzi, fra questi sono stati scelti quelli a tema Dante Alighieri.
"Libri scelti dal prestigioso premio che avvicinano i bambini alla lettura e ad autori adatti a quella determinata fascia d’età e a autori che vengono affrontati poi anche nel corso degli anni scolastici - ha dichiarato il Presidente Giannoni - un modo divertente di promuovere la cultura e far avvicinare i bambini ai personaggi della letteratura in modo festoso".
"Questa nostra iniziativa ha riscosso molto successo, tanto che si erano iscritti più bambini di quanto previsto nel nostro bando e alla luce di questo risultato abbiamo deciso di organizzarne altre, certo che questa sia la strada maestra per avvicinare le giovani generazioni alla lettura".
I bambini che hanno formato le squadre muniti di cartina del centro città di Civitanova Marche e un kit per ciascun componente della squadra realizzato con monete di cioccolato, una mela, una bottiglietta d’acqua, un bloc-notes, matite colorate, un pupazzo, hanno trascorso tutti insieme ore di divertimento, di insegnamento e di grande socializzazione accompagnati dai genitori e dalle collaboratrici della biblioteca.
E’ con un video disponibile da oggi sui social dell’Amministrazione Comunale, che il Sindaco e Assessore alla Cultura Fabrizio Ciarapica, traccia un bilancio di tutti gli eventi svolti nel corso della Stagione estiva civitanovese 2021.
‘Un ricordo, ma anche una testimonianza tangibile del grande lavoro svolto che vogliamo lasciare a tutti i nostri concittadini e a tutti coloro che in questa estate hanno scelto la nostra Città per trascorrere il proprio tempo libero, partecipando agli oltre 100 eventi organizzati sul territorio, visitando le nostre mostre e che hanno visto protagonista in primis il nostro spazio all’aperto in centro Città l’Arena Varco sul Mare’.
Ha dichiarato il Sindaco Fabrizio Ciarapica presentando il video riepilogativo dell’Estate civitanovese 2021 che ha avuto l’avvio il 22 maggio con lo spot promozionale ‘Vitamina Mare, il sorriso è la cura universale’, scritto e diretto dal video maker civitanovese Daniele CUK Graziani e anticipato da 6 episodi, in una mini ‘web serie’.
Testimonial d’eccezione e protagonista della campagna pubblicitaria che ha dato l’avvio alla stagione Vittorio Brumotti, campione di bike trial, volto televisivo e inviato speciale della trasmissione storica ‘Striscia la notizia’ di Canale 5, del Gruppo Mediaset.
La campagna pubblicitaria ‘Vitamina Mare’ e di promozione dell’immagine della Città e degli eventi curati e realizzati dall’Amministrazione comunale con il suo Ufficio cultura, in collaborazione con l’Azienda dei Teatri di Civitanova e la Pinacoteca Marco Moretti è stata il ’fil rouge’ che ha accompagnato tutti gli eventi promossi sui social e che ha visto anche la produzione di un programma in ‘folder cartaceo’ che è stato punto di riferimento per tutti gli avvenimenti facilmente consultabile anche per tutti coloro che non utilizzano i nuovi mezzi di comunicazione offerti dal web.
"Numeri importanti di partecipazione diretta agli eventi che sono stati diversificati per tutti i settori d’intrattenimento, per gusti, fasce di età e inclinazioni personali’, ha continuato il Sindaco Ciarapica. ‘Concerti live con grandi nomi del panorama nazionale, spettacoli culturali dedicati a Dante Alighieri nel 700° anniversario della nascita, festival di vario tipo, concerti di musica classica, opera lirica di altissimo livello, spettacoli di prosa, Civitanova Danza rassegna storica a livello europeo giunta alla 28esima edizione, commedie dialettali, mostre, spettacoli per famiglie e bambini, Popsophia, eventi di solidarietà, fashion e moltissimi eventi sportivi. Oltre 100 eventi che hanno richiamato tanto pubblico e che la sola Arena Varco sul Mare ha contato complessivamente 20 mila presenze pur nella difficoltà dei controlli dovuti per il contingentamento’.
‘Civitanova Alta – ha continuato il Primo cittadino - si conferma cittadella della cultura con iniziative eleganti e altamente culturali e dirette anche al grande pubblico: diverse mostre aperte negli spazi della Città Alta, concerti di musica classica, folk e di artisti nazionali pop. Anche sul fronte social i risultati sono facilmente rintracciabili: le visualizzazioni complessive della campagna promozionale ‘Vitamina Mare’, attraverso le varie piattaforme social (compresi i sei singoli episodi della mini serie), superano le 314 mila visualizzazioni.
Una stagione – ha proseguito il Sindaco - che, come tutti sanno, era iniziata fra mille incertezze legate alla pandemia, con uno sguardo rivolto sempre al numero dei contagi in Città e anche in Regione che ci poteva far retrocedere dalla fascia bianca all’arancione o peggio al rosso e arrestare tutto, ma che invece ha fatto segnare nonostante i contingentamenti e l’ingresso del green pass nel mezzo della stagione il 6 di agosto, grandi risultati e in assoluta sicurezza, frutto di un lavoro instancabile – ha concluso Ciarapica - realizzato in sinergia fra persone qualificate dell’Amministrazione e che voglio ringraziare di cuore perché se oggi possiamo tracciare questo bilancio positivo ben al di sopra delle aspettative, lo posso fare grazie a quell’impegno, a quella passione, a quella dedizione che hanno animato tutti i miei collaboratori in questa lunga estate’.
Dal 18 ottobre prenderà il via la “Settimana europea dell’invecchiamento attivo”, manifestazione finalizzata, tra l’altro, a promuovere le capacità delle persone anziane.
Nell’ambito dell’iniziativa “LIDMO – Libertà di movimento” che rientra nelle attività del bando del progetto “Marche_active@net – Al tempo del sisma” realizzato con il contributo della Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per le politiche della famiglia, proprio il 18 ottobre alle ore 15, prenderà il via un corso di base on line di scacchi, composto da 10 lezioni visibili anche in altro orari.
La partecipazione all’iniziativa è gratuita, ed è riservata ai cittadini residenti in Castelraimondo, Esanatoglia, Fiuminata, Gagliole, Matelica, Pioraco, San Severino Marche e Sefro, ma occorre preiscriversi, chiamando il numero 3442229927 o inviando un sms.
“LIDMO – Libertà di movimento” è un progetto realizzato nel territorio dell’Ambito sociale territoriale XVII dall’U.S. Acli Marche Aps, in collaborazione con A.S.D. Nordic Walking Green, A.S.D. Scacchi La Torre Smeducci, Avom Odv, Acli provinciali ed U.S. Acli provinciale di Macerata.
“Vogliamo sottolineare – dice il presidente regionale di U.S. Acli Marche Aps Giulio Lucidi – che nei giochi come gli scacchi esistono contenuti culturali e scientifici quali la codifica e la decodifica delle informazioni, lo sviluppo delle capacità di analisi e di sintesi, il potenziamento dell’attività cognitiva e del metodo deduttivo e lo sviluppo delle capacità decisionali. Si tratta di attività che aiutano a tenere la propria mente allenata.”.
Le lezioni saranno tenute dagli istruttori federali Dante Guglielmi e Marco Pelagalli e saranno diffuse sul gruppo facebook “Libertà di movimento”.
La Provincia di Macerata ha emesso un bando pubblico per la concessione d’uso onerosa di quattro porzioni immobiliari, situate nel centro storico di Macerata.
Tre si trovano a Palazzo degli Studi ed esattamente due in corso Matteotti (ex Borbonese ed ex Sportello consumatori) e uno in Galleria Scipione (ex barberia); il quarto è in piazza Vittorio Veneto (ex sede CRI).
I locali, in affitto per la durata di nove anni (con prelazione in caso di rinnovo), sono di dimensioni diverse e in stato di conservazione differenti.
Per partecipare alla procedura dovranno essere rispettate le modalità descritte nel bando integrale, scaricabile dalla sezione “Immobili in vendita e in affitto” del sito istituzionale della Provincia (https://istituzionale.provincia.mc.it/immobili-cms/).
Il termine per la presentazione delle domande di partecipazione è venerdì 5 novembre 2021, alle ore 12.30.
Per visionare le porzioni immobiliari ed avere chiarimenti tecnici ci si può rivolgere a David Sigona (0733.248455, david.sigona@provincia.mc.it) o ad Arianna Cingolani (0733.248474, arianna.cingolani@provincia.mc.it); mentre per delucidazioni inerenti alla procedura ed a questioni giuridico-contabili, le richieste possono essere rivolte a Monica Conti (0733.248431, monica.conti@provincia.mc.it), Maria Feliziani (0733.248487, maria.feliziani@provincia.mc.it) e Paolo Manzi (0733.248485, paolo.manzi @provincia.mc.it).
Il Questore Vincenzo Trombadore ha ricevuto questa mattina i due giocatori della Nazionale Italiana di Rugby e delle Fiamme Oro, Carlo Canna e Giovanni D’Onofrio, ospiti di questa undicesima edizione di Overtime Festival.
È stato, infatti, proprio il dott. Trombadore a favorire la presenza dei due atleti a Macerata per il Festival nazionale del giornalismo, del racconto e dell’etica sportiva e per questo ringrazia il Presidente delle Fiamme Oro, Dr. Francesco Montini e il Direttore Sportivo Claudio Gaudiello, per aver creduto anche loro nella valenza di Overtime.
Il Questore ha avvicinato le Fiamme Oro Rugby alla Società del Macerata Rugby, mosso dall’interesse di crescita organizzativa e tecnica della realtà sportiva locale nel mondo del rugby, al fine di implementare ogni fenomeno di partecipazione e interesse dei giovani per questo sport, veicolando ai ragazzi sani principi nel rispetto della legalità e forme di partecipazione condivisa nelle attività di prevenzione.
Gli atleti Canna e D’Onofrio hanno affermato di aver accettato subito l’invito del Questore Trombadore, definendolo, con commozione, quale Dirigente di Polizia sempre vicino alle esigenze logistiche e operative degli atleti della Squadra delle Fiamme Oro Rugby.
Il direttore del Festival, Michele Spagnuolo, da parte sua, ha ringraziato il Dott. Trombadore per aver portato ad Overtime Carlo Canna e Giovanni D’Onofrio che, proprio in mattinata, hanno incontrato gli studenti dell’ITE Gentili, insieme al vice questore Edoardo Polce per parlare di legalità ed etica sportiva. I due atleti, incalzati dalle domande di Valerio Calzolaio, hanno portato la testimonianza importantissima del loro rapporto con lo sport e dell’esperienza legata al rugby, spiegando cosa vuol dire essere giocatori professionisti in campo e fuori, durante la competizione e nella vita di tutti i giorni.
Venerdì 8 ottobre alle ore 17:00, nella Sala Capitolare del Convento di S. Maria Sopra Minerva, si terrà la cerimonia di consegna del XXXV Premio Istituzionale Roma “Picus del Ver Sacrum 2020”, patrocinata dal Senato della Repubblica e dalla Regione Marche. Il premio, attribuito annualmente a marchigiani che si sono distinti in campo sociale, culturale, artistico e imprenditoriale, è stato istituito nel 1986 dal professor Armando Mazzoni, allora presidente del Ce.S.Ma - Centro Studi Marche “Giuseppe Giunchi” di Roma. Quest’anno saranno insigniti del riconoscimento Marchigiano dell’anno 2020:
Alessandra Baronciani Imprenditrice (PU); Maurizio Compagnoni Giornalista Sky (AP); Nunzio Giustozzi Storico dell’Arte (FM); GRAFICHE FIORONI Imprenditori (FM); Simone Mariani Sabelli Imprenditore (AP) Emanuela Palmerini Oncologa (PU); Pierantonio Piatti Storico del Cristianesimo (MC); Mauro Quacquarini Imprenditore (MC) Maurizio Tarsetti Pianista (PU);
Saranno assegnati anche il XIV Premio Marchigiano ad Honorem al giornalista, scrittore e saggista Vittorio Emiliani e il VI Premio Marchigiano nel Mondo al fermano Paolo Sabbatini , Direttore dell’Istituto Italiano di Cultura di Bruxelles. Alla cerimonia di consegna dei premi prenderanno parte il professor Giuseppe Luzi, Presidente Onorario del Ce.S.Ma e la giornalista Rosanna Vaudetti. Agli attori Simone Pieroni e Roberta Sarti sarà affidata la lettura dei curriculum e delle motivazioni. I premi, costituiti quest’anno dalle opere dell’artista Paolo Gubinelli, sono state gentilmente donate dall’azienda pesarese FIAM Italia di Vittorio Livi.
La cerimonia, organizzata dal Direttore del del Ce.S.Ma. Pina Gentili si avvale del supporto delle aziende marchigiane Casale Vitali, Ciriaci, Quacquarini, Unione Montana dei Monti Azzurri e Illuminati Ecologia. Il Ce.S.Ma, che da oltre trent’anni si occupa della valorizzazione, in Italia e all’estero, delle eccellenze della Regione Marche, da alcuni mesi ha ripreso lo svolgimento delle iniziative in presenza secondo le vigenti norme pertanto la partecipazione è consentita esclusivamente con green pass. A causa delle restrizioni imposte dallo stato di emergenza, la capienza della sala è notevolmente ridotta e i posti limitati. Sarà possibile seguire la premiazione anche in diretta streaming al link https://webtv.senato.it/ e sul canale YouTube del Senato Italiano https://www.youtube.com/user/SenatoItaliano
L’Unione Montana Marca di Camerino è stata chiamata a gestire l’assegnazione di contributi a valere sul fondo nazionale per il sostegno del ruolo di cura e assistenza del caregiver familiare.
“Si tratta di un intervento - sottolinea il presidente dell’Unione, Alessandro Gentilucci – che mira a potenziare sul territorio il valore sociale del caregiver familiare e a offrire a questa figura un supporto nell’attività di cura e assistenza di un proprio familiare. Troppo spesso si tratta di situazioni che rimangono sottotraccia, ed è importante invece attivare tutte quelle procedure e risorse che possano rendere più gestibili, per le famiglie, situazioni difficili che hanno ricadute sia sul piano sociosanitario che psicologico ed economico”.
Potranno fare domanda i caregiver familiari che assistano persone in possesso di disabilità gravissima attestata dalla Commissione Sanitaria Provinciale e residenti in uno dei comuni dell’Ambito Territoriale Sociale XVIII. L’entità del contributo è di 1.200 euro e sarà erogato in un’unica soluzione.
Per reperire i modelli di domanda e conoscere in dettaglio i requisiti per poter accedere al fondo si può consultare il sito dell’Unione Montana al link https://www.unionemarcadicamerino.it/bandi-benefici-cms/.
La scadenza per la presentazione della domanda è il 5 novembre 2021 entro le ore 13.
Il nuovo percorso turistico-culturale e istituzionale "Museo d'Arte urbana - Vedo a Colori", diventato in questi anni polo di attrazione di moltissimi visitatori grazie alla sua originale rete di colori estesa in punti diversi della città, raggiungerà altri due luoghi: la rampa pedonale del sottopasso "Esso" sulla SS16 e il playground su pista per il pattinaggio nel quartiere Fontanelle.
L’anticipazione dei due interventi di riqualificazione era stata fornita nel mese di agosto dall’Assessore al Verde pubblico e Decoro urbano Giuseppe Cognigni, in occasione della prima edizione del Tabula Rasa Visual Arts Festival e nei giorni scorsi è stata oggetto di deliberazione da parte della Giunta comunale.
A partire dal mese di novembre si interverrà quindi sul lato est parallelo alla rampa pedonale del sottopasso Esso, dove è prevista una prima opera di ripulitura, sistemazione del verde, delle luci e delle telecamere e per poi passare all’abbellimento attraverso le opere grafiche.
Il progetto è del direttore artistico Giulio Vesprini, rinomato grafico, architetto e urban artist civitanovese in qualità di ideatore e direttore artistico del progetto "Vedo a Colori”. Parallelamente, inizierà la ripulitura del playground su slargo interno al parco di zona Fontanelle, similmente a quanto avvenuto per lo skate park di via Mandela.
“Sulla scia dei tanti riscontri positivi suscitati dal playground dello skate park. Anche a livello nazionale, e del sottopasso Broccolo – spiega l’assessore Cognigni – l’Amministrazione comunale ha accolto la nuova proposta dell'associazione culturale Tabula Rasa di Giulio Vesprini, volendo proseguire nell’intento di realizzare un percorso culturale di Vedo a colori. Il binomio di riqualificazione urbana e arte urbana di questi due nuovi interventi andrà ad ampliare l'offerta del percorso museale in chiave di riqualificazione rendendo Civitanova una città più curata e più bella”.
I siti oggetto delle opere saranno interessati da appositi interventi professionali di pulizia e, nel caso del sottopasso "Esso", è previsto anche un trattamento con primer riempitivo per il ripristino del fondo.
“Si può riqualificare e contemporaneamente apportare un arricchimento culturale della Città – conclude Cognigni - concorrendo ad elevare il livello di pulizia, cura del verde e decoro urbano, riqualificando così aree che sono luoghi di aggregazione familiare e giovanile, oltre che sito di interesse turistico in quanto tappa del Museo "diffuso" d'Arte Urbana - Vedo a Colori”.
Il progetto “Vedo a colori”, partito dall’area portuale ha poi avuto il suo sviluppo negli edifici scolastici, sottopassi e parchi pubblici. In oltre un decennio di attività più di 100 artisti italiani sono stati invitati a dipingere a Civitanova, 15 collaboratori a rotazione in 11 anni di lavoro, 2.000 mq di superficie dipinta su tutto il molo est, 20 pareti dei cantieri navali dipinte, 8 pareti delle scuole dell'Istituto comprensivo “Via Ugo Bassi” rese a loro volta espressione dell’arte di strada.
Civitanova vanta un innovativo disegno di rigenerazione urbana e di dialogo sociale, che raggiunge sia i luoghi della tradizione, sia i luoghi più dimenticati delle periferie.
Continuano inoltre i normali lavori al porto, dopo l’ultimo intervento a giugno con l’installazione del totem informativo, che sancisce la nascita Museo urbano Vedo a colori come percorso artistico-culturale.
Torna, come ogni domenica, la rubrica curata dall’avv. Oberdan Pantana, “Chiedilo all'avvocato”.
Questa settimana, le numerose mail arrivate hanno interessato principalmente la tematica riguardante i rapporti tra la coppia e nello specifico la liceità o meno di condotte a tutela della privacy. Ecco la risposta dell’avv. Oberdan Pantana, alla domanda posta da una lettrice di Macerata che chiede: “Controllare il cellulare del proprio coniuge comporta un reato?".
La Costituzione tutela le libertà individuali quali diritti fondamentali e inviolabili di ogni essere umano. In particolare l'art. 15 tutela la libertà e segretezza della corrispondenza prevedendo che «la libertà e la segretezza della corrispondenza e di ogni altra forma di comunicazione sono inviolabili».
Per corrispondenza deve intendersi non solo la posta epistolare ma tutte le attuali forme di comunicazione come ad esempio sms, email, Whatsapp, Facebook. Nessun rapporto tra persone, nemmeno il rapporto matrimoniale tra i coniugi, quindi, può limitare tale diritto.
Già nel 1974 la Suprema Corte aveva stabilito che gli artt. 143, 144 e 145 c.c., seppure in un contesto ordinamentale in cui la donna non aveva parità di diritti nel rapporto coniugale, non riconoscevano al marito, nè espressamente né implicitamente, un jus corrigendi sulla moglie, né il diritto di controllarne fraudolentemente le telefonate o la corrispondenza, neppure se l'attività fraudolenta fosse stata ispirata dal desiderio di accertare la sospetta infedeltà della moglie, di tentare di ricondurre la donna sulla via dell'onestà e di non far affidare nel giudizio di separazione l'educazione del figlio a madre non degna (Cass. pen., 24 maggio 1974 n. 8198).
Tale principio è stato poi confermato dalla stessa Corte con la sentenza n. 6727/1994 che ha stabilito che i doveri di solidarietà derivanti dal matrimonio non sono incompatibili con il diritto alla riservatezza di ciascuno dei coniugi ma ne presuppongono anzi l'esistenza, dal momento che la solidarietà si realizza solo tra persone che si riconoscono di piena e pari dignità.
Ciò vale anche nel caso di infedeltà del coniuge, poiché la violazione dei doveri di solidarietà coniugale non è sanzionata dalla perdita del diritto alla riservatezza. Pertanto, quando ci si impadronisce del cellulare del coniuge con l'intento di spiarne il contenuto, bisogna essere consapevoli che tale semplice gesto può avere delle conseguenze più o meno gravi. A tal proposito, bisogna scindere ciò che è illecito in sede penale e ciò che è lecito, a seconda del fine, in sede civile.
Analizzando il profilo penalistico della questione, ed in risposta, pertanto, alla nostra lettrice, risulta corretto affermare che per la giurisprudenza di legittimità e di merito leggere le email, i messaggi su Facebook e su Whatsapp, gli sms e tutto ciò che può essere contenuto in programmi tecnologici di messaggistica, senza avere ottenuto il preventivo consenso del coniuge, costituisce reato.
Per meglio specificare le varie condotte, se ne riportano alcuni esempi. Per ciò che concerne l'email, la Suprema Corte si è più volte pronunciata sul punto affermando che integra il reato di cui all'art. 615-ter c.p., 'Accesso abusivo ad un sistema informatico o telematico', la condotta di colui che accede abusivamente all'altrui casella di posta elettronica trattandosi di una spazio di memoria, protetto da una password personalizzata, di un sistema informatico destinato alla memorizzazione di messaggi, o di informazioni di altra natura, nell'esclusiva disponibilità del suo titolare, identificato da un account registrato presso il provider del servizio (Cass. pen., Sez. V, 28 ottobre 2015, n. 13057).
Alla luce di tale principio, è agevole rilevare che anche leggere la chat altrui violando la password o prenderne visione quando il titolare dell'account sia momentaneamente assente, configura il suddetto reato.
La Corte di appello di Taranto con la Sentenza n. 24/2016 ha ritenuto configurabile il reato previsto dall'art. 616, comma 1 c.p., 'Violazione della corrispondenza altrui', quando uno dei coniugi apre la posta elettronica dell'altro attraverso una password di accesso, il cui possesso non è stato frutto di una rivelazione di tale password, ma il risultato di una operazione di memorizzazione eseguita dal computer all'atto dell'utilizzo da parte di chi ne ha diritto ed avvenuta all'insaputa dello stesso.
E ancora, la Suprema Corte ha ritenuto configurabile il reato di rapina ex art. 628 c.p. nel caso di un soggetto, che aveva sottratto mediante violenza alla ex fidanzata il telefono cellulare, al fine di rivelare al padre della donna, la relazione sentimentale che questa aveva instaurato con un altro uomo.
La Corte ha ritenuto sussistente il dolo specifico richiesto quale elemento soggettivo del reato, in quanto il profitto può concretarsi in ogni utilità, anche solo morale, nonché in qualsiasi soddisfazione o godimento che l'agente si riprometta di ritrarre, anche non immediatamente, dalla propria azione, purché questa sia attuata impossessandosi con violenza o minaccia della cosa mobile altrui, sottraendola a chi la detiene.
Alla luce di ciò, ha statuito il seguente principio di diritto «nel diritto di rapina sussiste l'ingiustizia del profitto quando l'agente, impossessandosi della cosa altrui (nella specie un telefono cellulare), persegua esclusivamente un'utilità morale, consistente nel prendere cognizione dei messaggi che la persona offesa abbia ricevuto da un altro soggetto, trattandosi di finalità antigiuridica in quanto, violando il diritto alla riservatezza, incide sul bene primario dell'autodeterminazione della persona nella sfera delle relazioni umane» (Cass. pen., Sez. II, 10 marzo 2015, n. 11467; Cass. pen., Sez. II, 10 giugno 2016, n. 24297).
Infine, qualora, invece, si proceda a installare apparecchiature atte ad intercettare o impedire comunicazioni o conversazioni telefoniche, si configurerà il reato previsto dall'art. 617-bis c.p., con una pena prevista da 1 a 4 anni di reclusione.
Rimango in attesa come sempre delle vostre richieste via mail, dandovi appuntamento alla prossima settimana.
Anche a Pieve Torina ha fatto tappa, giovedì mattina, “Puliamo il mondo”, la campagna di volontariato ambientale organizzata dal Comune in collaborazione con Legambiente per ripulire dai rifiuti abbandonati strade, vie, piazze, zone verdi, ma anche sponde dei fiumi e aree abbandonate: protagonisti gli alunni dell’ISC Monsignor Paoletti che si sono adoperati in prima persona.
“L’obiettivo è coinvolgere le nuove generazioni in questo percorso di consapevolezza sul valore della tutela dell’ambiente” sottolinea il sindaco, Alessandro Gentilucci. “È importante lasciare un messaggio di speranza e futuro sostenibile ai più piccoli. La scelta green è ormai una necessità e noi, come comune, la stiamo perseguendo da tempo, ad esempio nell'individuazione dei materiali per le nuove costruzioni, nell’adozione di tecnologie innovative, nello sviluppo di progettualità che abbiano come punto centrale la sostenibilità”.
Tanti i bambini che hanno partecipato alla raccolta dando un segnale concreto ad una giornata che porteranno nel cuore: “iniziative come questa, scendere in campo in modo pratico e fattivo, assumono un valore particolare, danno un senso di concretezza che – conclude Gentilucci – completa la formazione teorica dei ragazzi”.
“100.000 euro ancora a disposizione per le imprese del territorio”: è il presidente dell’Unione Montana Marca di Camerino, Alessandro Gentilucci, a sollecitare la partecipazione al bando per la richiesta di contributi a fondo perduto per le microimprese che abbiano sede legale e/o operativa nei comuni facenti parte della strategia aree interne Alto Maceratese di cui l’Unione è soggetto capofila.
“Si tratta di una misura che rientra nelle strategie di rafforzamento della competitività economica del sistema imprenditoriale. La dotazione complessiva di partenza era di oltre 600.000 euro” ricorda Gentilucci, “e vi è ancora la possibilità di ottenere contributi a fondo perduto per qualificare e innovare le proprie attività visto che sono ancora disponibili risorse. È un’opportunità da sfruttare al meglio nell’ottica di incentivare investimenti e lavoro nel nostro contesto territoriale e consentire il rilancio dei settori produttivi”.
La domanda va presentata a sportello attraverso la piattaforma SIGEF. Il bando è consultabile al seguente link: https://www.regione.marche.it/Entra-in-Regione/Fondi-Europei/bandi-Fesr/bandi/id_11498/4685.
Rinnovato successo dell’annuale incontro con i diciotteni sul tema della promozione della donazione di sangue che l’Avis sezione comunale di Cingoli organizza da anni all’interno delle attività di informazione e sensibilizzazione.
La sezione avisina, intitolata ad Antonio Galloppa, sotto la sapiente guida della presidente Floriana Crescimbeni, con l’apericena presso il ristorante Dei Conti di Cingoli, ha proposto un momento di riflessione sul valore della donazione di sangue e su tutti gli altri aspetti connessi alla cultura del dono quale gesto di profondo altruismo e di generosità.
Nutrita la partecipazione dei diciottenni, in questa occasione erano presenti anche alcuni giovani che raggiungerranno la maggiore età nel 2022, che con grande coinvolgimento hanno dato vita ad una serata molto interessante.
Accolti dalla stessa presidente Floriana Crescimbeni e da alcuni collaboratori avisini, gli oltre quaranta giovani tra ragazzi e ragazze, dopo la registrazione ed essersi sottoposti al protocollo anti covid, hanno potuto accedere alla struttura.
Salutando i ragazzi e le ragazze, Floriana Crescimbeni ha parlato dell’insostituibile valore della donazione.
Il dottor Gabriele Marchegiani ha focalizzato l’attenzione sul sangue, illustrando le sue straordinarie potenzialità, ha parlato dell’importanza di una vita sana e regolare, di come tenere un buon tenore di vita unito ad una corretta alimentazione. L’intervento del sindaco di Cingoli Michele Vittori ha posto l’attenzione sul senso di appartenenza alla comunità e al territorio invitando i giovani a diventarne parte attiva, scegliere di essere donatore ne è un tassello importantissimo.
Il momento conviviale è stato ulteriormente arricchito dalle testimonianze di alcuni donatori: Eva Scuppa, Gioia Soldi, Ilaria Pirisi, St-Lous Marc volontario del Corpo Europeo di Solidarietà. Toccanti le personali riflessioni dalle quali è emerso quanto sia giusto donare aiutando gli altri, mettendo in risalto che “l’Avis è una scuola di vita, quando doniamo ci sentiamo bene; è un gesto di grande altruismo”.
Al termine della riunione a tutti è stato consegnato un gadget ricordo e la rituale foto di gruppo ha chiuso la bella serata insieme.
Hanno partecipato all’incontro la prof.ssa Katia Bartolelli del Liceo Linguistico e Socio-Psico-Pedagogico sezione associata al Liceo Classico “G. Leopardi di Macerata", l’infermiera Catia Carotti e i componenti del consiglio direttivo Avis locale: Debora Cirioni e Ilaria Pirisi vice presidenti, Gabriele Nocelli tesoriere, Francesco Cardarelli fotografo ed inoltre Vanessa Passarelli, Simone Massaccessi, LuigiCavalletti.
Sono circa 27mila i cittadini che, alla scadenza di ieri, hanno prenotato formalmente la richiesta di contributo per la riparazione o la ricostruzione degli edifici danneggiati dal terremoto del 2016. Le manifestazioni di volontà giunte sulla piattaforma elettronica del commissario straordinario alla ricostruzione, Giovanni Legnini, riguardano 3 mila edifici con oltre 70mila singole unità immobiliari al loro interno, con un costo stimato di 14,5 miliardi di euro.
Considerando le pratiche già presentate agli Uffici della ricostruzione, approvate o ancora in fase istruttoria, le richieste di contributo presentate o prenotate con la manifestazione di volontà sono in tutto 47.274, e riguardano 58.566 edifici, per oltre 125 mila unità immobiliari.
I costi presunti per la riparazione e ricostruzione di questi edifici ammontano, tenendo conto anche delle richieste già presentate, a 19,7 miliardi di euro.
"Abbiamo chiesto ai cittadini che non avevano ancora presentato la richiesta di contributo di prenotarla formalmente, e hanno risposto in modo massiccio entro il termine previsto", dice il commissario Legnini, che aggiunge: "Oggi sappiamo con certezza quanto lavoro resta da fare per completarla e quante risorse sono necessarie: siamo solo ad un terzo del cammino, ma è chiaro che servono maggiori fondi di bilancio, rispetto ai 6 miliardi stanziati, per finanziare quest'operazione".
Gli edifici per i quali sono state presentate o prenotate le richieste di contributo sono circa 60mila a fronte di 80mila edifici dichiarati inagibili dopo il sisma sulla base delle schede Aedes e Fast.
Non necessariamente dovranno essere ricostruiti tutti: tuttavia, ne mancano all'appello 20mila, e in base alle norme questi immobili perderebbero il contributo. Prendendo atto dell'ampia adesione dei cittadini, la Cabina di coordinamento sisma, riunita ieri a Roma, ha deciso una proroga del termine per presentare la manifestazione di volontà al prossimo 15 dicembre.
"Non possiamo permetterci di tagliare fuori un numero potenziale così elevato di cittadini, magari anziani, o persone che hanno difficoltà di accesso alle informazioni" ha concluso Legnini.
Per consentire il montaggio di una gru a servizio del cantiere edile che si trova in piazza Vittorio Veneto, a Macerata, il Comando della Polizia locale ha emesso un’ordinanza che riguarda la viabilità, nella zona interessata dall’operazione.
I tralicci della gru saranno inizialmente scaricati in via Murri a causa del divieto di transito per i mezzi pesanti nelle giornate di sabato e domenica.
Il provvedimento prevede in via Murri/contrada santo Stefano:
- dalle ore 7 del primo ottobre fino alle ore 12 del 4 ottobre divieto di sosta con rimozione forzata, nell’area di parcheggio, dalla fonte fino a dove segnalato, nel lato sinistro, provenienti da via Velini;
- dalle ore 7 alle ore 12 del primo ottobre e dalle ore 6 del 3 ottobre alle ore 12 del 4 ottobre divieto di sosta con rimozione forzata, nell’area di parcheggio ivi presente, dalla fonte fino a dove segnalato, nel lato destro, provenienti da via Velini.
L’ordinanza prevede anche dalle ore 6 del 3 ottobre fino al termine dei lavori:
- piazza Vittorio Veneto, su tutta la piazza e corso Repubblica ultimo tratto (spazi riservati ai residenti e spazi riservati ai motocicli) divieto di sosta con rimozione forzata;
- piazza Vittorio Veneto, divieto di transito e obbligo di direzione “sinistra”, all’intersezione con via Padre Matteo Ricci e divieto di transito ai pedoni nella piazza con obbligo di passaggio sotto le logge del palazzo della Provincia;
- via Domenico Ricci, divieto di transito e obbligo di direzione “dritto”, all’intersezione con via XX Settembre per i veicoli provenienti da quella direzione;
- via Crescimbeni, divieto di transito, nel tratto interessato dai lavori, ai pedoni diretti in piazza Vittorio Veneto.
Grande soddisfazione all’ASSM S.p.A. (Azienda Speciale Settore Multiservizi) di Tolentino per l’esito inaspettato, ma estremamente gradito, di prima classificata in Italia nella graduatoria di partecipazione al bando pubblicato dal GSE (Gestore dei Servizi Energetici) lo scorso maggio, per la richiesta di accesso agli incentivi dei nuovi impianti di generazione da fonti rinnovabili.
Il 27 settembre scors, il GSE ha pubblicato le graduatorie dei Registri e delle Procedure d’Asta del Bando 6 del DM 4 luglio 2019 e la Multiservizi di Tolentino è risultata in testa alla classifica per il gruppo A-2, riservato agli impianti costruiti su superfici oggetto di bonifica ambientale.
Il progetto proposto dall’Azienda tolentinate, riguarda l’installazione di un nuovo impianto fotovoltaico della potenza di 99 kW su due coperture della propria sede operativa in Contrada Ributino di Tolentino, già oggetto di bonifica per rimozione di tegoli in cemento-amianto.
"Il costo di realizzazione del nuovo impianto fotovoltaico verrà recuperato in pochi anni, mediante la remunerazione dell’energia immessa da parte del GSE con la tariffa incentivante omnicomprensiva" sottolineano i vertici dell'azienda.
Il progetto è stato redatto dallo studio dell’ing. Egidio Santucci di Montappone, sotto la supervisione dell’ing. Susanna Tallei, Responsabile del Settore Elettrico di ASSM.
Ulteriore soddisfazione per l’Azienda è data dall’ammodernamento tecnologico dell’impianto fotovoltaico da 19 kW, presso la medesima sede operativa, già in servizio dal 2007 con gli incentivi della tariffa del 1° Conto Energia del GSE.
Il revamping di questo impianto è stato completato durante lo scorso mese di agosto con la finalità di aumentarne l’efficienza, mediante la sostituzione dei pannelli fotovoltaici e degli inverter con nuovi modelli di ultima generazione.
Si è ottenuto anche un miglioramento dal punto di vista paesaggistico, in quanto sono state eliminate tutte le strutture dell’impianto emergenti dal profilo del fabbricato in modo da non renderlo più visibile dalle pubbliche vie circostanti.
Si sono concluse le riprese del film documentario "Tutto è qui", scritto e diretto da Silvia Luciani, prodotto da Gianluca De Angelis per la Tekla Films di Torino e realizzato con il contributo di Marche Film Commission, Fondazione Marche Cultura, Regione Marche, Regione Piemonte, Film Commission Piemonte e MIC.
Il film infatti è uno dei vincitori del bando di sostegno alla produzione audiovisiva Por Marche FSER 2014-2020 e del bando di sostegno Piemonte Doc Film Fund 2020.
Una storia post-terremoto nella provincia di Macerata, dove i protagonisti sono i bambini di un asilo e due donne. Conflittualità, senso di impotenza e di solitudine, un sentimento comune nel mondo degli adulti si mescola a quella leggerezza di gioco e di scoperta appartenente all’infanzia.
Il film è stato tra i selezionati all’IDS Italian Doc Screenings Academy 2018, il primo e più importante mercato del documentario italiano dedicato all’internazionalizzazione e alla formazione del settore prodotto da Doc/it - Associazione Documentaristi Italiani.
“Tutto è qui è una storia che attraversa le quattro stagioni tra il lavoro, le attese, la lotta e le piccole cose di tutti giorni di due donne, Federica e Maria: miniature dense di momenti contemplativi e di poesia. Una maestra e un’anziana donna non riescono ad abbandonare un piccolo borgo nel centro Italia lesionato dal terremoto del 2016 e semivuoto. Le donne, sospese tra la fuga e la ricostruzione, troveranno un nuovo destino grazie ai bambini di un asilo nel bosco - racconta la regista -. È un film sul coraggio e la magia dell’infanzia”.
Le riprese del lungometraggio sono state interamente girate nelle Marche, nei comuni di San Ginesio e Penna San Giovanni, al lavoro una troupe di professionisti marchigiani, insieme alla regista Silvia Luciani, il direttore della fotografia Alessandro Muscolini, l’operatore alla mdp Paolo Giuggioloni, il suono in presa diretta di Michele Conti e Giacomo Bertozzini, il fotografo Giulio Contigiani e l’illustratore Luca Di Sciullo.
L’opera, attualmente in fase di montaggio e post produzione, vedrà la luce nel 2022. Molte le collaborazioni a supporto del film, come Berta Film per la distribuzione, Yuk! Film per l’attrezzatura e la post produzione e l’associazione Musicultura per la colonna sonora.
E’ tempo di bilanci per l’Ufficio Cultura del Comune di Porto Recanati. Una stagione molto interessante, quella appena trascorsa, sia sotto il punto di vista delle iniziative proposte che del pubblico raggiunto.
Infatti, con l’allentamento delle misure di sicurezza legate all’emergenza Covid si è registrato un aumento importante nell’ambito del servizio bibliotecario passando dai circa 600 prestiti del 2020 agli oltre 900 del 2021.
Nell’ultimo biennio inoltre, la Città è stata destinataria di un contributo di circa 20mila euro interamente impiegati nell’acquisto di nuovi volumi. L’ultimo contributo è stato oggetto dell’assemblea consiliare ultima.
La biblioteca comunale, situata dal 2017 presso il primo piano del complesso Diaz di Corso Matteotti, conta un patrimonio librario attualmente catalogato e fruibile di 35.000 volumi di cui più di 1.000 dedicati alla sezione bambini e ragazzi.
Proprio a quest’ultima categoria sono state riservate la maggior parte delle attività proposte in collaborazione con i volontari di Nati per Leggere e con gli educatori della Ludoteca “La Tenda” . Letture ad alta voce, laboratori, attività, incontri con gli autori all’interno della rassegna “Libriamoci in volo” che è ormai alla 3° edizione e che rientra nelle attività che hanno contribuito al conferimento di “città che legge” ottenuto nel 2019.
Nella biblioteca portorecanatese sono gelosamente custoditi i volumi donati dalla Famiglia Foschi. E’ iniziato il lungo processo di catalogazione di questo enorme patrimonio librario e ad oggi ne sono stati catalogati 15.000 su 25.000 totali. Sicuramente la possibilità di spazi ampi e delle nuove scaffalature consentiranno di arrivare alla totale catalogazione e quindi alla prossima fruizione.
Nell’ultimo anno anche una mostra fotografica permanente di immagini storiche della Città, ripristinate ed esposte dall’Associazione “Più Voci nel Coro” che all’interno della Biblioteca organizza momenti culturali destinati ad un pubblico più maturo e sempre molto interessato.
Una biblioteca piccola, se paragonata a quelle più storiche delle località vicine, ma che offre una serie di attività interessanti ad un pubblico variegato e soprattutto occasioni di integrazione tra la popolazione più giovane.
Le nuove indicazioni del Cts sulla modalità delle riaperture di stadi, palazzetti sportivi, cinema e teatri ha creato un forte malumore fra i gestori delle discoteche. Mentre infatti il governo si appresta, nel prossimo Consiglio dei Ministri, a tradurre in provvedimenti quanto indicato dal Cts, pesa il silenzio di quest'ultimo sui locali da ballo. Per il momento sembra che da Roma non ne vogliano sapere, i locali dopo due anni di chiusura risultano essere fra i luoghi più propizi per la diffusione del contagio.
Da quanto emerge sembra infatti gli esperti del Comitato tecnico scientifico non abbiano neppure esaminato la richiesta, pervenuta al Ministero dello Sviluppo Economico, di riaprire i luoghi di aggregazione per antonomasia: "dopo due anni di chiusura riteniamo servano decisioni forti dal governo e dalla politica rispetto a un comportamento al limite del persecutorio verso imprese e lavoratori. Dopo tante nostre esternazioni soft e composte, siamo pronti a forme di protesta rumorose, di cui si parlerà", ha dichiarato Gianni Indino, presidente regionale del Silb, sindacato italiano delle sale da ballo, "mi sembra chiaro il parere negativo del Cts ma noi ci aspettiamo delle risposte dalla politica. Si tratta di accettare passivamente le indicazioni di un Comitato o essere dalla parte di imprese e lavoratori".
Il Cts, d'altro canto, ha invece espresso parere favorevole ad aumento della capienza negli altri luoghi di aggregazione, resta da attendere quanto di tutto questo verrà recepito dal Governo all'interno dei decreti, a partire dal prossimo Consiglio dei Ministri che si terrà nella giornata di domani.