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Attrarre cicloturisti con i social: corso di formazione gratuito a Civitanova per gli operatori balneari
Si terrà martedì 8 aprile, alle ore 17, presso la Sala Consiliare del comune di Civitanova Marche, un corso di formazione gratuito e riservato agli operatori balneari dei comuni di Ancona, Fano, Civitanova Marche, Potenza Picena, San Benedetto del Tronto e Senigallia, su come intercettare il crescente flusso di cicloturisti e valorizzare al meglio la propria offerta. L’appuntamento rientra nel corso di formazione gratuito "Pedalare verso il futuro – Come migliorare l’accoglienza per i cicloturisti", promosso dal progetto NoiMarcheBikeLife, che da anni lavora per rendere le Marche un punto di riferimento per il turismo su due ruote. "Siamo felici di ospitare a Civitanova questo momento di formazione dedicato a un settore strategico come il cicloturismo - dichiara il sindaco di Civitanova Marche -. Valorizzare la sinergia tra turismo balneare e mobilità sostenibile è una sfida che ci vede protagonisti, e occasioni come questa rappresentano un’opportunità concreta per gli operatori del territorio". Dopo le tappe di Cingoli, Corridonia, Senigallia e San Benedetto del Tronto (2 aprile), l'incontro a Civitanova Marche sarà dedicato esclusivamente al turismo balneare, con focus specifici su servizi e attenzioni per i viaggiatori su due ruote, strategie e best practices per un’ospitalità bike-friendly, strumenti e prodotti forniti da NoiMarcheBikeLife, uso efficace dei social media per attrarre cicloturisti e come creare engagement e valorizzare il flusso di visitatori. A condurre il corso saranno due esperti del settore: Mauro Fumagalli, esperto di cicloturismo e Marco Marsili, social media manager. "Questo corso – dicono gli organizzatori - rappresenta un’opportunità concreta per migliorare l’offerta turistica e ampliare le possibilità di crescita del settore ricettivo nell’ambito del cicloturismo, anche attraverso i social".

Tolentino, chiusura prolungata per via Murat: cambia il senso di marcia in via delle Cartiere
A causa del prolungamento della chiusura al traffico di via G. Murat, a Tolentino, necessario per consentire il completamento in sicurezza dei lavori di demolizione di un edificio, l'amministrazione comunale ha deciso di apportare modifiche alla viabilità per ridurre i disagi a residenti e commercianti del centro storico. L’intervento si è reso necessario dopo che, in corso d'opera, sono emersi imprevisti di natura tecnico-amministrativa, che hanno causato ritardi nella riapertura della strada. La chiusura prolungata di via G. Murat ha creato difficoltà di accesso al centro storico per i veicoli provenienti da Viale B. Buozzi – Le Grazie, con conseguenti disagi per le attività commerciali della zona e un aumento del traffico lungo Via Flaminia. Dopo un’assemblea pubblica tra l'amministrazione comunale, il comandante della polizia locale e una rappresentanza dei commercianti del centro città, è stata accolta la proposta di invertire il senso unico di marcia in un tratto di Via delle Cartiere per facilitare l’accesso al centro. A partire da domani, martedì 1° aprile 2025 e fino al 15 maggio 2025, salvo ulteriori proroghe legate alla riapertura di Via G. Murat, sarà in vigore un nuovo assetto viario. Il senso unico di circolazione sarà modificato nel tratto di Via delle Cartiere compreso tra l’intersezione con Via Germondani e Viale G. Benadduci, in direzione di quest’ultimo. Inoltre, sarà obbligatorio arrestarsi e dare la precedenza per i veicoli provenienti da Via delle Cartiere che si immettono in Via G. Benadduci. Il settore Tecnico del Comune di Tolentino, attraverso il Servizio Manutenzioni e Segnaletica, sarà incaricato dell’installazione e successiva rimozione della segnaletica necessaria. Queste modifiche, salvo condizioni meteo avverse, entreranno in vigore a partire dal giorno dell’installazione della segnaletica stradale e avranno l’obiettivo di migliorare la viabilità cittadina durante il periodo di chiusura di Via G. Murat.

Recanati, restauro Mura Sforzesche: assemblea pubblica per presentare il progetto
L'amministrazione comunale di Recanati ha indetto per il prossimo venerdì 4 aprile un’assemblea pubblica per illustrare alla cittadinanza il progetto di consolidamento e restauro conservativo delle Mura Sforzesche e del parco dei Torrioni. L’assemblea è convocata per le ore 21:15 nella Sala Conferenze dell’ITS Academy di via Offagna 3, presso il rione Mercato. Saranno presenti il sindaco di Recanati, Emanuele Pepa, l’assessore ai lavori pubblici, Roberto Bartomeoli, e l’architetto Padovano a capo del progetto di restyling. L’assemblea sarà un momento di confronto tra l'amministrazione comunale e i cittadini, nell’ottica della massima trasparenza e del coinvolgimento della popolazione interessata. C’è attesa fra la cittadinanza per l’avvio dei lavori su questa opera muraria del XV secolo costruita dagli Sforza, ai cui piedi sorgeva in passato il campo per il ‘gioco del pallone’ e che ora ospita un parco giochi. Durante l’assemblea saranno discussi i punti fondamentali del piano dei lavori, il cronoprogramma, l’area interessata dal cantiere e i costi dell’opera. Le attività di restauro partiranno già nel mese di aprile e riguarderanno non solo i Torrioni sforzeschi, ma anche i camminamenti che si affacciano verso mare e l’area giochi sottostante. Il restyling è in gran parte finanziato con un bando regionale espressamente dedicato al recupero delle mura storiche dei comuni marchigiani, cui il comune di Recanati ha partecipato lo scorso anno. Appuntamento, dunque, venerdì 4 aprile alle ore 21:15 per tutte le informazioni su un progetto che si propone di fornire un nuovo volto ad un vero e proprio monumento storico di Recanati.

Romano Prodi e la biasimevole tirata di capelli alla giornalista
L'immagine collaudata di Romano Prodi come uomo mite, mansueto e bonario non risponde del tutto al vero, soprattutto dopo l'ultimo episodio, che molto sta facendo discutere in questi giorni: al cospetto di una giornalista di Mediaset, che lo ha posto dinanzi a un estratto del Manifesto di Ventotene in cui si parla dell'abolizione della proprietà privata, l'euroinomane Prodi ha sbottato con veemenza. E si è infuriato oltre ogni misura: «Che cavolo mi chiede? Ma il senso della storia ce l'ha lei o no?». Il suo volto era livoroso, le sue parole palesemente stizzite e contrariate. La giornalista di Mediaset ha successivamente affermato quanto segue, secondo quel che viene ad esempio riportato da "Open": «Mi ha tirato i capelli, uno shock». Insomma, Romano Prodi ha letteralmente perso la calma e si è infuriato. Anziché rispondere pacatamente alla domanda, ha rovesciato la scacchiera e ha sbottato contro la giornalista, addirittura - secondo quanto da lei dichiarato - tirandole i capelli. Per chi avesse scarsa memoria, ricordiamo che Romano Prodi fu Presidente del Consiglio nonché Presidente della Commissione europea, ma poi anche consulente in Goldman Sachs dal 1990 al 1993. Una figura emblematica, dunque, della politica italiana ed europea e del sistema finanziario egemonico: come abbiamo estesamente mostrato nel nostro studio "Marx a Wall Street", esiste una sorta di porta girevole, in forza della quale i finanzieri diventano politici della Ue, e i politici della Ue diventano finanzieri (è il caso di Barroso, che, finito il suo mandato alla UE, è passato direttamente in Golman Sachs). Con ciò è confermata la nostra tesi, secondo cui l'Unione Europea, lungi dall'essere il grande laboratorio democratico celebrato ideologicamente da Roberto Benigni (alla modica cifra di un milione di euro: tanto è costato il suo show ideologico), rappresenta il trionfo del capitale finanziario a nocumento dei popoli e dei lavoratori della vecchia Europa. Tra l'altro, ancora nei giorni scorsi, Romano Prodi ha celebrato con enfasi il riarmo dell'Europa proposto dalla vestale del neoliberismo cosmopolita Ursula von der Leyen e si è anzi lamentato che si tratta di un piano "troppo prudente". Sarebbe d'uopo rammentare anche il fatto che Prodi, uno dei protagonisti dell'ingresso dell'Italia nell'euro, ebbe a dire a suo tempo che grazie all'euro avremmo lavorato un giorno in meno alla settimana guadagnando come se avessimo lavorato un giorno in più. Si trattava, con tutte evidenza, di una tesi inconsistente, presto smentita dalle dure repliche della realtà. Come d'altro canto è stata smentita la tesi, infinite volte ripetuta, secondo cui l'Unione Europea ci proteggerebbe dalle guerre: abbiamo ora appreso dolorosamente che le propizia in ogni modo. Adesso non ci stupiremmo davvero se Romano Prodi ci spiegasse che grazie all'euro e all'Unione Europea combatteremo un giorno in meno come se avessimo combattuto un giorno in più. Va sottolineato come gli euroinomani e gli austerici di Bruxelles si rivelino attualmente piuttosto tesi e pronti a sbottare contro chiunque osi mettere in discussione la loro narrazione intrinsecamente ideologica, che sempre più fa acqua da tutte le parti. Sia quel che sia, si è molto discusso in questi giorni dell'intervista, particolarmente sgradevole, per i toni rigorosi e palesemente infastiditi di Romano Prodi. La giornalista aveva dichiarato che l'euroinomane di Bruxelles le aveva addirittura tirato i capelli: ma fino a quel momento, in assenza di prove, era la sua parola contro quella di Prodi. Tant'è che molteplici araldi dell'ordine liberal-progressista e dell'armata Brancaleone della sinistrash che ha rinnegato Marx, Gramsci e le classi lavoratrici si erano apertamente schierati senza se e senza ma dalla parte di Prodi. Enrico Letta, ad esempio, aveva cinguettato su X spostando una sua foto accanto a Prodi e scrivendo icasticamente "io sto con Romano". Più in là ancora si era spinto il giornalista Giannini, firma del rotocalco turbomondialista e voce del padronato cosmopolitico "La Repubblica": il quale aveva asserito che Romano Prodi aveva dato una bella lezione ai giornalisti sicari. La signora Serracchiani, in una sua epifania catodica, aveva detto che non si può pretendere da Prodi la pazienza di Giobbe. Però adesso sono spuntate le prove, e segnatamente il video che mostra come effettivamente Romano Prodi abbia tirato i capelli alla giornalista di Mediaset: perfino "Il Corriere della sera" ha pubblicato il video, dedicandogli un articolo specifico. Insomma, Prodi non si è limitato a perdere verbalmente la pazienza, ma è passato alle azioni, più precisamente ad azioni francamente deplorevoli sotto ogni riguardo. E ora femministe, me too e politici liberal-progressisti che diranno? Enrico Letta dirà ancora "Io sto con Romano"? E il giornalista Giannini dirà ancora che Prodi ha dato una bella lezione ai giornalisti? Vi sarà, come è auspicabile, una collettiva presa di posizione contro il contegno francamente criticabilissimo di Romano Prodi o, in maniera opposta, le sinistre liberal-progressiste, sempre in barricata a difesa dell'inclusività e delle donne, preferiranno alzare le spalle e voltare lo sguardo dall'altra parte? Staremo a vedere, intanto registriamo con sgomento l'accaduto, una pagina davvero triste della recente storia italiana, essa stessa, in generale, particolarmente triste.

Fine di un amore: dolore e rinascita
La fine di un amore rappresenta un momento della vita delicato, che porta con sé tanto dolore, ma anche una grande opportunità di crescita. Può capitare di avventurarsi quasi subito in una nuova relazione nella convinzione che questa possa colmare il vuoto e lenire la sofferenza del distacco. In tal modo, però, rischiamo di non prenderci il tempo necessario di cui abbiamo bisogno per vivere la nostra sofferenza. Il tormento che portiamo dentro chiede di essere rispettato con il giusto tempo e con un’elaborazione emotiva profonda. Dobbiamo dare un senso all’esperienza vissuta in coppia, sulla quale abbiamo investito le nostre energie, risorse e fragilità. La prima reazione alla fine di una relazione è il rifiuto, una sorta di negazione della realtà, per poi attraversare nell’ordine rabbia, tristezza e per ultimo accettazione. Si tratta di una vera e propria elaborazione di un lutto, in cui siamo chiamati a processare non solo la perdita dell’altra persona ma anche della nostra identità come parte di una coppia. Stiamo uscendo dalla nostra comfort zone e ciò crea in noi una sensazione di confusione, associata a paura dell’ignoto e della solitudine. I primi pensieri che compaiono sono il frutto di sensi di colpa, nel cercare di capire cosa di diverso si sarebbe potuto fare. Si crede di essere stati gli artefici di un fallimento, perché non si è riusciti a tenere insieme una famiglia, in particolar modo se si hanno dei figli. Una volta superata la fase iniziale, si comincia a dare un senso e ad accettare la nuova realtà. Si comprende che ciò che noi credevamo fosse stato un fallimento, in realtà è stata un'esperienza preziosa di vita, un insegnamento che abbiamo ricevuto e che a nostra volta abbiamo donato all'altro. Si inizia così a provare anche gratitudine per ciò che è stato, perdonando ogni incomprensione o dolore arrecato o ricevuto. In tal modo lasciamo andare ciò che non è più necessario per la nostra evoluzione. Rinasciamo sotto nuove vesti, riscoprendo passioni e desideri che avevamo messo a tacere. Si può assaporare una sensazione di crescita ed evoluzione, una dimensione di appagamento e di pace che in una relazione conflittuale o fredda non avremmo mai potuto vivere. La fine di un amore richiede un processo in cui le emozioni vanno ascoltate e gestite per condurci al nostro vero sé, l’unico in grado di guidarci sul giusto percorso della nostra anima in cammino.

È incostituzionale escludere i single dalle adozioni internazionali?
Torna, come ogni domenica, la rubrica curata dall’avv. Oberdan Pantana, "Chiedilo all'Avvocato". In questa settimana, le numerose mail arrivate hanno interessato principalmente la tematica assai attuale relativa alle adozioni ed in particolare al diritto dei single di realizzarle. Di seguito la risposta dell’avv. Oberdan Pantana alla domanda posta da una nostra lettrice di Mogliano, che chiede: "È legittimo escludere i single dalle adozioni internazionali?". Il caso di specie ci offre la possibilità di far chiarezza su una tematica estremamente attuale, risolta recentemente proprio dalla Corte Costituzionale, riguardo le disposizioni censurate dal Tribunale per i minorenni di Firenze quali gli artt. 29-bis, comma 1, e 30, comma 1, della legge n. 184 del 1983, che disciplinano l'avvio della procedura di adozione internazionale. L'art. 29-bis, comma 1, prevede che «le persone residenti in Italia, che si trovano nelle condizioni prescritte dall'articolo 6 e che intendono adottare un minore straniero residente all'estero, presentano dichiarazione di disponibilità al tribunale per i minorenni del distretto in cui hanno la residenza e chiedono che lo stesso dichiari la loro idoneità all'adozione». In particolare, il citato art. 6 stabilisce, al comma 1, che «l'adozione è consentita a coniugi uniti in matrimonio da almeno tre anni. Tra i coniugi non deve sussistere e non deve avere avuto luogo negli ultimi tre anni separazione personale neppure di fatto». I successivi commi dell'art. 6 procedono poi a specificare il presupposto concernente il rapporto stabile e a indicare ulteriori requisiti relativi, in particolare, all'età degli adottanti, nonché all'idoneità affettiva e alla capacità di educare, istruire e mantenere i minori. Sempre l'art. 6 consente, infine, agli adottanti di effettuare più adozioni, anche con atti successivi, e regola le misure che possono essere disposte a sostegno di chi adotti minori di età superiore a dodici anni o con handicap accertato ai sensi dell'art. 4 della legge 5 febbraio 1992, n. 104 (Legge-quadro per l'assistenza, l'integrazione sociale e i diritti delle persone handicappate). Ebbene, le censure del rimettente hanno mirato a rimuovere l'esclusione della persona singola dall'accesso al giudizio di idoneità a adottare finalizzato a conseguire il relativo decreto di idoneità che dà impulso alla procedura di adozione internazionale, e, pertanto, avverso al solo art. 29-bis, comma 1, della legge n. 184 del 1983. Evidenziato, dunque, come lo stesso legislatore, pur a fronte di una scelta di fondo che non include nel perimetro dei potenziali adottanti di minori le persone singole, abbia riconosciuto la loro idoneità ad assicurare un ambiente stabile e armonioso, si deve, a questo punto, verificare se la loro esclusione dall'accesso all'adozione internazionale vìoli il diritto al rispetto della vita privata, come previsto dall'art. 8 CEDU, in coordinamento con l'art. 2 Cost., anche in considerazione del principio di solidarietà ivi sancito. La disciplina censurata si riverbera sul diritto alla vita privata, inteso come libertà di autodeterminazione, che si declina, nel contesto in esame, quale interesse a poter realizzare la propria aspirazione alla genitorialità, rendendosi disponibile all'adozione di un minore straniero. Questo specifico interesse si coniuga, dunque, anche con una finalità di solidarietà sociale, in quanto rivolge le aspirazioni alla genitorialità a bambini o a ragazzi che già esistono e necessitano di protezione. Se scopo dell'adozione internazionale è quello di accogliere in Italia minori stranieri abbandonati, residenti all'estero, assicurando loro un ambiente stabile e armonioso, l'insuperabile divieto per le persone singole di accedere a tale adozione non risponde a una esigenza sociale pressante e configura – nell'attuale contesto giuridico-sociale – una interferenza non necessaria in una società democratica. Se, dunque, deve ritenersi che la persona singola è idonea a garantire al minore un ambiente stabile e armonioso, d'altro canto, l'esigenza, sottesa alla scelta del legislatore, di assicurare all'adottato «la presenza, sotto il profilo affettivo ed educativo, di entrambe le figure dei genitori» (sentenza n. 198 del 1986) non viene perseguita con un mezzo idoneo e proporzionato. Come si è già in passato rilevato (sentenza n. 183 del 1994), si tratta di una istanza che può giustificare «una indicazione di preferenza per l'adozione da parte di una coppia di coniugi», ma che non supporta la scelta di convertire tale modello di famiglia in una aprioristica esclusione delle persone singole dalla platea degli adottanti. In particolare, nel caso dell'adozione internazionale, allo Stato di accoglienza spetta solo il compito di regolare l'idoneità o meno a adottare, dopodiché l'abbinamento con il minore di chi ha ottenuto il decreto di idoneità è di competenza dello Stato d'origine del minore stesso. Pertanto, là dove la disciplina censurata crea nei confronti delle persone singole una barriera all'accesso all'adozione internazionale, essa determina un sacrificio dell'autodeterminazione orientata alla genitorialità, che – specie nell'attuale contesto giuridico-sociale – rischia di riverberarsi negativamente sulla stessa effettività del diritto del minore a essere accolto in un ambiente familiare stabile e armonioso. Alla luce di tali considerazioni la Corte Costituzionale va a concludere che, la scelta operata dal legislatore con l'art. 29-bis, comma 1, della legge n. 184 del 1983 risulta non necessaria in una società democratica, in quanto non conforme al principio di proporzionalità, e determina la lesione della vita privata e dell'autodeterminazione orientata a una genitorialità ispirata al principio di solidarietà. Pertanto, in risposta alla domanda posta dalla nostra lettrice, risulta corretto affermare che, "dichiarata l'illegittimità costituzionale dell'art. 29-bis, comma 1, della legge 4 maggio 1983, n. 184 (Diritto del minore ad una famiglia), nella parte in cui, facendo rinvio all'art. 6, non include le persone singole residenti in Italia fra coloro che possono presentare dichiarazione di disponibilità a adottare un minore straniero residente all'estero, rimane, dunque, ferma la sola applicabilità alla persona singola delle restanti previsioni di cui all'art. 6 della legge n. 184 del 1983. In particolare, l'adottante persona singola deve rispondere agli altri requisiti, non incompatibili con il suo stato libero, che attengono all'età e al suo 'essere affettivamente idoneo e capace di educare, istruire e mantenere i minori che intenda adottare'» (Corte Costituzionale sentenza 21.03.2025 n. 33). Rimango in attesa come sempre delle vostre richieste via mail, dandovi appuntamento alla prossima settimana.

Addio colazioni "sbagliate": 5 trucchi per un inizio di giornata equilibrato
La colazione è il primo pasto della giornata e ha un ruolo essenziale nel fornire l'energia necessaria per affrontare le attività quotidiane. Un pasto equilibrato al mattino aiuta a migliorare concentrazione, metabolismo e benessere generale. Che sia dolce o salata, è importante scegliere alimenti nutrienti e bilanciati per iniziare al meglio la giornata. Nonostante la sua importanza, spesso viene consumata di fretta o addirittura saltata. Dedicare almeno 15-20 minuti a questo momento non solo favorisce una migliore digestione, ma influisce anche sul benessere mentale. Infatti, una colazione abbondante può ridurre il rischio di depressione, soprattutto nelle persone con problemi cardiovascolari, spesso associati a disturbi dell’umore. Uno degli errori più comuni è fare (troppo spesso) una colazione sbilanciata, ricca di zuccheri semplici ma povera di proteine e grassi buoni. Ad esempio, bere solo un caffè zuccherato accompagnato da un cornetto fornisce un’immediata carica di energia, seguita però da un rapido calo glicemico che causa stanchezza e fame improvvisa. Lo stesso accade con i cereali raffinati, spesso pubblicizzati come salutari ma in realtà poveri di fibre e ricchi di zuccheri, che portano a brusche oscillazioni della glicemia. Anche affidarsi esclusivamente a prodotti confezionati, come merendine industriali e biscotti lavorati, non è l’ideale: contengono spesso grassi di bassa qualità e additivi poco salutari. Bere solo un succo di frutta commerciale, seppur pratico, non è una scelta ottimale, poiché molti contengono zuccheri aggiunti e sono privi delle fibre essenziali della frutta intera, risultando meno sazianti. Per una colazione bilanciata, è fondamentale combinare carboidrati complessi, proteine e grassi sani, senza trascurare l’idratazione. Dopo il digiuno notturno, infatti, è importante reidratarsi con bevande ricche di minerali, vitamine e polifenoli, come tè, tisane, spremute fresche o acqua, evitando zuccheri aggiunti. I carboidrati forniscono l’energia necessaria per affrontare la giornata, ma è preferibile scegliere quelli a lento rilascio, come cereali integrali, pane con farine non raffinate o dolci fatti in casa con ingredienti scelti da noi. La frutta fresca o disidratata e gli estratti di frutta e verdura, invece, apportano zuccheri semplici, vitamine e sali minerali, essenziali per l’organismo. Anche le proteine e i grassi buoni non devono mancare. Latte, yogurt, ricotta, frutta a guscio e derivati della soia rendono il pasto più completo e saziante. Per una colazione salata, si possono scegliere uova, hummus di ceci o olio extravergine d’oliva, riducendo così il consumo di affettati. Infine, anche l’ambiente gioca un ruolo importante: una tavola apparecchiata con cura rende la colazione più invitante, soprattutto per chi fatica a mangiare appena sveglio. Offrire una varietà di alimenti stimola l’appetito e trasforma questo momento in un’occasione piacevole per tutta la famiglia. Prendersi il tempo per una colazione equilibrata è un piccolo gesto che può fare la differenza per il benessere quotidiano.

"Se leggi colori la vita": Un evento per promuovere la lettura tra i più giovani a San Ginesio
L’Associazione culturale Tra le Righe di San Ginesio, che si occupa principalmente della tutela e della valorizzazione del patrimonio librario rivolto ai bambini e ai ragazzi, prosegue la sua intensa attività. “Abbiamo iniziato nel mese di luglio del 2023 con il progetto “Le Mille e un’estate”, in cui si sono svolti circa 14 incontri di letture e laboratori con musica, teatro, danza, per creare una biblioteca per bambini e ragazzi che al momento non esisteva. Insieme al Comune di San Ginesio ci siamo presentati a tutti i bandi disponibili e abbiamo creato la nuova sezione infanzia-adolescenza della Biblioteca di San Ginesio. Per finanziarci autonomamente allestiamo periodicamente delle pesche di beneficenza che riscuotono molto successo nella comunità locale. Ad oggi abbiamo superato i 1000 libri in possesso.” Parole della responsabile Orietta Nardi che insieme ad altri soci, gestisce le diverse attività rivolte ai cittadini più giovani e anche alle loro famiglie. “La nostra è una realtà aperta al confronto continuo e alla formazione. Annualmente svolgiamo molte azioni per favorire la promozione alla lettura.” Va in questa direzione anche il prossimo evento previsto per sabato 5 aprile all’Auditorium di Sant'Agostino a partire dalle ore 17,00 dal titolo "Se leggi colori la vita. La letteratura come opportunità da cogliere fin dall'infanzia”, con gli interventi di Pierfrancesco Gentilucci, pediatra; Francesca Contigiani, logopedista e dottoressa in psicologia de Il Cerchio Magico; Cinzia Bonifazi, volontaria Nati per leggere; Chiara Tomassetti, libraia presso Bottega del libro di Macerata. Modera gli interventi la giornalista Barbara Olmai. “Il prossimo incontro sarà rivolto a tutta la cittadinanza ed in particolare ai genitori a cui vogliamo dare il nostro supporto e soprattutto quello degli esperti che abbiamo coinvolto in questa nuova occasione. Promuoviamo lo sviluppo culturale del cittadino, l’integrazione e la relazione sociale, anche per questo chiuderemo l’evento con un aperitivo insieme.” Tra le Righe sta lavorando molto per far frequentare con costanza ai bambini e ai ragazzi la biblioteca. Nella prospettiva di sviluppo e crescita è previsto il trasferimento della sede da Via Capocastello in un locale più grande e confortevole in Corso Scipione Gentili e l’inserimento all’interno del sistema bibliotecario BIBLIOMARCHE SUD. “In questo modo potremmo effettuare le iscrizioni degli utenti all’interno del sistema ed iniziare il prestito dei libri (lo abbiamo fatto anche fino ad ora ma in modo non troppo convenzionale: con carta e penna!). Il sistema BIBLIOMARCHE SUD-prosegue la Nardi- ci darà la possibilità di poter iscrivere gli utenti anche al MLOL, la biblioteca digitale delle Marche, dove ognuno potrà accedere al prestito digitale dei libri. Tutto assolutamente gratuito.” L’associazione, che ha in gestione per conto del Comune la nuova sezione della biblioteca comunale, è molto motivata ad andare avanti: “Abbiamo bisogno del sostegno dei cittadini. Viviamo in un paese del cratere del sisma in cui le occasioni culturali e di socializzazione rivestono molta importanza. Il nostro è un servizio a favore della collettività. Siamo partiti dai bambini perché pensiamo che è lì che cresce il seme della lettura, ma vorremmo cominciare ad espanderci alla promozione della lettura anche nel mondo adulto.”

Rinnovato il direttivo della casa accoglienza Macerata
Assemblea annuale per i soci della “Casa Accoglienza Maceratese ODV” alla Domus San Giuliano di Macerata. L’incontro ha avuto all’ordine del giorno l’approvazione del Bilancio e il rinnovo del consiglio direttivo per gli anni 2025-2028. L’elezione ha visto alcune conferme e una novità: il nuovo cda dell’Associazione sarà composto da Claudio Gigli (confermato Presidente), Pierfrancesco Gentilucci (Vice Presidente), Patrizia Canale, Iole Rosini, Riccardo Sinigallia (Segretario Tesoriere) e Alberto Binanti. Nata nel 2006 da un’iniziativa del dottor Luciano Latini, l’Associazione opera nel Maceratese e ha come suo obiettivo la realizzazione di progetti e iniziative che possano sostenere le persone che affrontano una malattia oncologica e le loro famiglie. Tra le iniziative avviate, va ricordato il progetto "Meno male in Oncologia", che consiste nella riabilitazione fisioterapica dei pazienti che hanno subìto un intervento per tumore al seno. A questo si affianca da tempo il progetto "Ritorno alla bellezza", ovvero la fornitura gratuita di parrucche a chi perde i capelli a seguito del trattamento chemioterapico. Non solo, la “Casa Accoglienza Maceratese ODV” ha provveduto negli anni anche all’acquisto di strumentazioni necessarie alla diagnosi e alle cure svolte negli ospedali di Macerata e Civitanova Marche. «Nel 2024 abbiamo garantito l’assistenza fisioterapica gratuita ai pazienti oncologici, mediante la convenzione con professionisti del settore – ha spiegato il riconfermato presidente Claudio Gigli –, così come è proseguita la collaborazione con i dottori Nicola Battelli e Giovanni Benedetti, rispettivamente primari dei reparti di Oncologia di Macerata e Civitanova Marche, che hanno condiviso le finalità dell'Associazione, mettendosi a disposizione per contribuire alla individuazione di nuovi progetti, nonché alla prosecuzione di quelli in atto, dimostrando una notevole attenzione e un grosso sostegno alle nostre attività». Nel corso dell’ultimo anno hanno usufruito dell'assistenza fisioterapica e motoria 30 pazienti per un totale di circa 130 trattamenti; sono state fornite cento parrucche ad altrettante persone che ne hanno fatto richiesta ed è stata sottoscritta una convenzione con l’AST n. 3 di Macerata per la realizzazione degli stessi progetti elencati. Inoltre, sono state effettuate donazioni per l’acquisto di materiale di consumo del Dignicap all’U.O.C. di Oncologia di Macerata; un ecografo portatile all’U.O.D. di Oncologia di Civitanova Marche; materiale d’arredo per l’U.O. di Pediatria dell’Ospedale di Macerata; e una Elettrocardiolina donata all’Hospice di San Severino Marche. «Queste azioni dimostrano una maggiore viabilità raggiunta dalla “Casa Accoglienza” che si è tramutata in opere di solidarietà – ha aggiunto Gigli –, per questo non posso che ringraziare quanti ci hanno aiutato economicamente e tutti i soci e i volontari, complessivamente oltre 70, che si sono attivati affinché queste attività potessero realizzarsi. Buon lavoro quindi al nuovo direttivo, con un grande ringraziamento alle due consigliere uscenti per il loro servizio svolto all'interno dell’Associazione, Paola Centanni e Beatrice Venanzetti». Spazio, infine, alle iniziative, con il prossimo appuntamento alle porte, il 5 aprile alle ore 21, al Teatro Persiani di Recanati: la commedia in due atti di Pietro Romagnoli “Tre separati e mezzo”, un evento realizzato in collaborazione con il Comune di Recanati, l’Anffas, la compagnia teatrale “Ci Credo”, Astea e Bcc di Recanati e Colmurano. L’ingresso è gratuito, mentre il ricavato delle offerte sarà interamente devoluto in favore dei reparti di Oncologia dell’AST n. 3.

Autostrada A14, il casello di Civitanova Marche chiude per tre notti: ecco quando
Autostrade per l’Italia ha annunciato la chiusura notturna del casello di Civitanova Marche sull’autostrada A14 Bologna-Taranto per consentire lavori di pavimentazione. Il provvedimento sarà in vigore nelle notti di lunedì 31 marzo, martedì 1 e mercoledì 2 aprile, nella fascia oraria compresa tra le 22:00 e le 6:00. La chiusura riguarderà esclusivamente l’uscita per i veicoli provenienti da Pescara e Ancona. Per ridurre i disagi agli automobilisti, Autostrade per l’Italia consiglia percorsi alternativi. Chi proviene da Pescara potrà uscire al casello di Porto Sant'Elpidio, situata al km 270+800, mentre chi arriva da Ancona potrà utilizzare l'uscita di Loreto, al km 245+500.

Mega impianto eolico Gagliole, Piermattei: "No ai progetti che deturpano il nostro ambiente"
Il comune di San Severino Marche ospiterà un incontro pubblico, in programma per venerdì 11 aprile alle ore 17:30 al teatro Italia, per discutere della realizzazione del mega impianto eolico proposto dalla Wind Energy Gagliole Srl che prevede la costruzione di nove aerogeneratori per un totale di 29,7 MW di potenza da ubicare nei territori comunali di San Severino Marche e Gagliole. A seguito della richiesta della Regione Marche relativa alla valutazione di impatto ambientale, il comune di San Severino Marche ha infatti formalmente presentato, in data 19 marzo, la richiesta di avviare un'inchiesta pubblica ai sensi dell’articolo 24 bis del Decreto Legislativo 152/2006. Durante l’assemblea prevista per l'11 aprile verrà illustrato nel dettaglio il progetto del mega impianto eolico e saranno analizzati i vari aspetti oltre che l'impatto ambientale con particolare attenzione alle numerose criticità finora emerse. Saranno inoltre ascoltati gli interventi del pubblico presente con la possibilità di acquisire anche contributi scritti da parte dei cittadini. Tutta la documentazione relativa al progetto, comprensiva dello studio di impatto ambientale, è disponibile online sul sito della Regione Marche, nella sezione Valutazioni ed autorizzazioni ambientali oppure al seguente link: clicca qui (inserire Codice pratica V01058). Il sindaco della città di San Severino Marche, Rosa Piermattei, ribadisce la posizione dell'amministrazione comunale rispetto al progetto: "Come Amministrazione comunale ci siamo sentiti in dovere di avviare l’Inchiesta pubblica per coinvolgere direttamente i cittadini tutti. Abbiamo sempre dichiarato la nostra totale contrarietà a qualsiasi progetto che deturpi il nostro territorio e ci siamo già espressi in tal senso in Consiglio comunale, la sede istituzionale dove si prendono le scelte. La Soprintendenza ha in questi giorni espresso parere contrario e della stessa linea è il parere più volte espresso dal Comune".La stessa amministrazione comunale invita tutta la cittadinanza a prendere parte all’assemblea per informarsi e contribuire al dibattito.

Macerata, "Digito ergo sum": convegno sull'intelligenza artificiale a scuola
"Troppa tecnologia a scuola, i ragazzi non imparano, salviamoli dalla dipendenza". È l’affermazione, forte e provocatoria, di Alberto Pellai, medico e psicoterapeuta dell’età evolutiva, pronunciata durante l'Edufest24, il festival italiano dedicato al mondo dell’educazione. Ma è davvero così? Dall'intento di fornire competenze più specifiche a chi ha il compito di educare, non solo trasmettendo conoscenze teoriche, ma soprattutto guidando i giovani nel complesso percorso verso l’età adulta, nasce il convegno "Digito ergo sum. Intelligenza artificiale a scuola: opportunità o minaccia?" promosso da Snals (Sindacato Nazionale Autonomo Lavoratori Scuola) della provincia di Macerata, il quale invita proprio a riflettere su uno strumento oggi tanto discusso, quello dell’intelligenza artificiale a scuola. "Questo convegno è stato fortemente voluto in quanto è chiaramente visibile il modo in cui l’intelligenza artificiale sta entrando nella nostra società, specialmente attraverso i ragazzi. Quello dell’AI, può diventare un argomento interdisciplinare che può essere d’aiuto agli allievi se spiegato in maniera adeguata, gli insegnanti devono essere quindi pronti ad affrontare quanto ci circonda insieme agli studenti", afferma Ugo Barbi, Segretario Provinciale Snals di Macerata. L’appuntamento, rivolto a docenti di scuole di ogni ordine e grado, a famiglie e allievi, è previsto per venerdì 4 aprile a partire dalle ore 17:00 presso l’Auditorium della Biblioteca Comunale Mozzi Borgetti a Macerata. All’incontro prenderanno parte esperti quali Emanuele Frontoni, professore di informatica all’Università di Macerata e co-direttore del Vision Robotics and Artificial Intelligence Lab (VRAI), Sergio Cutrona, Presidente del Tribunale per i Minorenni di Ancona-Marche, Stefano Polenta, docente di Pedagogia Sociale e Generale presso il Dipartimento di Scienze della Formazione e dei Beni Culturali dell’Università di Macerata, Antonella Marcatili, Dirigente scolastico IIS E. Mattei di Recanati, Eugenio Azzinnari, fondatore della start up Cogit AI, primo ad avere ideato la “maestra” con l’intelligenza artificiale. A portare la propria testimonianza, l’Istituto Marconi Pieralisi di Jesi, prima scuola marchigiana ad avere inserito l’intelligenza artificiale nell’offerta formativa. A recare i saluti istituzionali saranno il Sindaco di Macerata Sandro Parcaroli, il Consigliere Regionale Anna Menghi in delega dell’Assessore Chiara Biondi, l’Avvocato Paolo Parisella in rappresentanza dell’Ordine degli Avvocati di Macerata e in collegamento dalla sede nazionale di Snals il Segretario Generale Elvira Serafini. Il digitale impatta inequivocabilmente su ogni settore del presente, a noi il compito di capire come utilizzare strumenti senza danneggiare l’umano.

Civitanova, l'ascensore in via Buozzi resterà chiuso per un mese
L’Ufficio Lavori Pubblici-Servizio Patrimonio Edilizio comunica che a partire dalla prossima settimana (31 marzo 2025) e per un mese circa, entrambi gli ascensori pubblici di Via Buozzi saranno chiusi per effettuare i lavori propedeutici alla revisione decennale che costituisce un adempimento di legge. Tale progetto è stato approvato con delibera di Giunta comunale numero 461 del 25 novembre 2024.

Fantascienza e progressi tecnologici: curiosità e impatto sul futuro della salute e della medicina
La fantascienza ha sempre avuto un ruolo cruciale nell’immaginare il futuro della tecnologia e della medicina. Da antiche narrazioni letterarie a film e serie televisive contemporanee, l’idea di un mondo in cui le malattie sono debellate, gli organi possono essere sostituiti con facilità e la vita può essere prolungata indefinitamente è stata un tema ricorrente. Oggi, molte delle invenzioni che un tempo sembravano fantascientifiche stanno diventando realtà grazie ai progressi nel campo della salute e della biotecnologia, campi interdisciplinari. La medicina rigenerativa e la stampa 3D degli organi Uno degli sviluppi forse più entusiasmanti degli ultimi anni è la medicina rigenerativa, che prende proprio ispirazione dalla fantascienza e si avvale di tecnologie avanzate come la stampa 3D. L’idea di creare organi artificiali o di rigenerare tessuti danneggiati è stata spesso esplorata in opere ben famose come “Star Trek” e “Blade Runner”. Oggi, gli scienziati stanno utilizzando cellule staminali e materiali biocompatibili per stampare tessuti e organi personalizzati. Un esempio concreto è la possibilità di creare pelle sintetica per ustionati o cartilagine per pazienti con problemi articolari. In futuro, si potrebbe arrivare a stampare interi organi vitali, riducendo la necessità di trapianti da donatori e il rischio di rigetto. Nanotecnologie e microrobot per la cura delle malattie Avete presente “Viaggio Allucinante” di Isaac Asimov? Un team di scienziati viene miniaturizzato per esplorare il corpo di un paziente dall’interno. Una vera e propria novità che ha anticipato alcuni concetti che sono stati poi messi in pratica. Infatti, la miniaturizzazione della tecnologia ha permesso lo sviluppo di microrobot capaci di viaggiare nel corpo umano per diagnosticare e curare le malattie. Oggi, i ricercatori stanno sviluppando nanoparticelle capaci di somministrare farmaci in modo mirato e ridurre gli effetti collaterali delle terapie tradizionali. Inoltre, i nanorobot potrebbero essere utilizzati per distruggere cellule tumorali o riparare tessuti danneggiati, rivoluzionando la medicina personalizzata. Il ruolo dell’intelligenza artificiale Anche l’intelligenza artificiale è un altro campo in cui la realtà sta raggiungendo la fantascienza. In film come “Ex Machina”, l’AI è rappresentata come uno strumento in grado di superare le capacità umane nel prendere decisioni. Oggi, algoritmi avanzati vengono utilizzati per analizzare dati medici, identificare patologie e suggerire trattamenti con una precisione che supera quella umana. Ad esempio, è in grado di individuare tumori in immagini radiografiche con maggiore accuratezza rispetto ai radiologi. Inoltre, l’uso di assistenti virtuali in ambito medico sta migliorando l’efficienza delle diagnosi e la gestione dei pazienti. Tecnologia e neuroscienze: dal gioco d’azzardo alla medicina? Un altro settore in cui la tecnologia sta avendo un impatto significativo è quello delle neuroscienze, con implicazioni che spaziano dalla medicina al gioco d’azzardo. Gli algoritmi di intelligenza artificiale, utilizzati per la diagnostica medica, trovano applicazione anche nei casinò online, dove vengono impiegati per analizzare il comportamento dei giocatori e personalizzare l’esperienza di gioco, facendo attenzione soprattutto al gioco responsabile. Prendete come esempio il Winnita Casinò: anche i nostri esperti studiano le tendenze dei giochi da casinò per capire comportamenti e dipendenze che stanno portando a nuove strategie per contrastare il gioco patologico, come l’attaccamento ai rulli delle slot machine, grazie a tecniche come la stimolazione cerebrale non invasiva. La possibilità di modificare le risposte neurali alla dipendenza potrebbe aprire nuove strade nella cura delle ludopatie, dimostrando come le stesse tecnologie possano avere usi diametralmente opposti a seconda del contesto. Inoltre, la realtà virtuale, già impiegata nella formazione medica, viene utilizzata anche per creare ambienti immersivi nei casinò online. Realtà virtuale e realtà aumentata nella formazione medica La realtà virtuale e la realtà aumentata stanno rivoluzionando il settore dei giochi da casinò online, dei videogiochi e del cinema, come anche la sfera sanitaria, in particolare la formazione dei medici. In “Star Wars” e altre opere di fantascienza, l’uso di ologrammi per l’addestramento e la comunicazione è un concetto consolidato. Oggi, la realtà virtuale viene utilizzata per simulare interventi chirurgici, consentendo ai medici di esercitarsi in un ambiente controllato prima di operare pazienti reali. La realtà aumentata, invece, permette ai chirurghi di sovrapporre immagini diagnostiche direttamente sul corpo del paziente durante un intervento, aumentando la precisione e riducendo i rischi. Le protesi bioniche L’idea di potenziare il corpo umano con tecnologia avanzata è stata esplorata in opere come “Iron Man”. Oggi, gli esoscheletri stanno diventando strumenti fondamentali per migliorare la mobilità di persone con disabilità motorie. Diverse aziende hanno sviluppato dispositivi che permettono ai pazienti con lesioni spinali di camminare di nuovo. Le protesi bioniche stanno avanzando rapidamente, con arti robotici controllati direttamente dal cervello grazie a interfacce neurali. Questo potrebbe portare a una nuova era della medicina riabilitativa, dove le disabilità fisiche saranno superate grazie alla tecnologia. La lotta contro l’invecchiamento Uno dei temi più affascinanti della fantascienza è la possibilità di prolungare la vita umana. Oggi, la ricerca sulla senescenza cellulare ha portato allo sviluppo di farmaci senolitici, che mirano a eliminare le cellule invecchiate dal corpo per migliorare la salute e prolungare la vita. La medicina genetica La manipolazione del DNA per prevenire malattie genetiche è stata spesso rappresentata in opere come “Gattaca” e “Jurassic Park”. Oggi, con l’avvento della tecnologia, la possibilità di modificare il genoma umano è diventata una realtà concreta. Tuttavia, la possibilità di correggere mutazioni genetiche responsabili di malattie ereditarie, aprendo la strada alla medicina personalizzata, solleva anche questioni etiche riguardanti la possibilità di creare esseri umani “progettati”. L’impatto etico e sociale Sebbene i progressi nel campo della salute siano entusiasmanti, essi pongono anche importanti questioni etiche. La possibilità di modificare il DNA umano, l’uso dell’intelligenza artificiale nelle decisioni mediche e l’accesso diseguale alle cure avanzate potrebbero portare a nuove forme di disuguaglianza. Inoltre, la medicina tecnologica potrebbe cambiare il modo in cui percepiamo la vita e la morte, sollevando domande filosofiche sulla natura dell’umanità stessa. Tuttavia, la realtà che abbiamo davanti è in continua evoluzione. Ciò che un tempo era considerato fantascienza sta rapidamente diventando realtà. Le tecnologie avanzate nel campo della salute stanno rivoluzionando la medicina, migliorando la qualità della vita e offrendo nuove speranze ai pazienti. Detto ciò, è fondamentale affrontare queste innovazioni con un approccio etico e responsabile per garantire che i benefici siano accessibili a tutti e che l’umanità rimanga al centro del progresso scientifico.

Giocare online in sicurezza: 5 consigli per scegliere casinò affidabili
Il gioco online rappresenta un settore in costante espansione; gli utenti italiani possono accedere ad un gran numero di piattaforme di gambling e casinò digitali che offrono la possibilità di cimentarsi nei giochi più disparati, dalle slot machine alle roulette, passando per il poker e altri giochi di carte nazionali e internazionali. L’offerta di mercato, quindi, oltre ad essere particolarmente diversificata è anche estremamente ampia; pertanto, non sempre è facile orientarsi rispetto alle tante opzioni disponibili e, cosa più importante, individuare i siti più affidabili, in grado di garantire un ambiente di gioco sicuro e conforme alle normative vigenti. Allo scopo, è necessario valutare una serie di fattori: nel nostro approfondimento vediamo quali sono i cinque consigli da seguire per la scelta della piattaforma online alla quale registrarsi per giocare. Verificare la titolarità di una concessione ADM In Italia, il settore del gioco online è regolamentato in maniera piuttosto rigida; l’ente competente in materia è l’ADM, ovvero l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli di Stato che da qualche anno ha inglobato l’AAMS (Amministrazione autonoma dei monopoli di Stato). L’agenzia, tramite una procedura che prevede l’indizione di un bando, provvede al rilascio delle licenze per il “gioco a distanza”, la dicitura utilizzata a livello normativo per indicare il gioco d’azzardo online. Alle società che possiedono i requisiti indicati nel bando viene accordata una concessione della durata di nove anni, come stabilito dal recente Decreto legislativo 25 marzo 2024, n. 41 (dal costo una tantum di 7 milioni di euro). Tale concessione viene associata ad un codice numerico di cinque cifre che identifica in maniera univoca la società concessionaria; questa può offrire i propri servizi per il gioco online attraverso una o più piattaforme. Per verificare se un sito di scommesse o un casinò online sia riconducibile ad una società autorizzata dall’ADM è sufficiente individuare il codice di concessione (solitamente riportato nel footer del portale di gioco). Per controprova, basta poi accedere alla sezione “Concessionari autorizzati al gioco a distanza” presente sul portale istituzionale dell’Agenzia e utilizzare l’apposito tool di ricerca per verificare se il codice è effettivamente associato a quel concessionario oppure se il dominio del sito figura tra quelli di proprietà del licenziatario. Consultare le condizioni di bonus e promozioni Tutti i casinò online mettono in atto svariate iniziative promozionali; tra queste ci sono i bonus di benvenuto, riservati ai nuovi utenti. Vengono erogati al momento della registrazione al sito e possono essere vincolati, o meno, ad un primo versamento sul conto. Spesso includono anche una quota di ‘free spin’, ovvero giri gratuiti spendibili alle slot machine mentre periodicamente vengono proposti tornei con montepremi o promozioni basate sul meccanismo del cashback. I bonus sono sempre vincolati a termini e condizioni ben precisi, ovvero i requisiti di giocata e una limitata validità nel tempo; inoltre, i concessionari solitamente individuano il range di giochi inclusi nella promozione. Un casinò affidabile deve rendere chiari e accessibili tutti i dettagli delle proprie iniziative promozionali, riportando le condizioni da soddisfare e i vincoli da rispettare per beneficiare dei bonus. Verificare i metodi di pagamento accettati dal concessionario Ogni concessionario indica quali sono gli strumenti di pagamento utilizzabili per effettuare operazioni da e verso il proprio conto gioco. Solitamente, è possibile scegliere tra carte di credito o di debito, sia bancarie che postali, incluse le prepagate; a queste opzioni si aggiungono i principali portafogli digitali (PayPal, Skrill, Neteller, Apple Pay e Google Pay) oltre al bonifico bancario o postale. I versamenti possono essere eseguiti anche acquistando voucher specifici mentre per incassare le somme presenti sul conto spesso è possibile avvalersi anche del bonifico domiciliato. L’elenco completo dei sistemi di pagamento accettati è consultabile sul sito del casinò online, nelle sezioni ‘Aiuto’ o ‘Supporto’ o nelle aree che raccolgono i contenuti informativi per gli utenti. Particolare attenzione va rivolta ai casinò che consentono i pagamenti tramite criptovalute; secondo la normativa italiana i concessionari non possono autorizzare depositi o prelievi tramite cripto. Non a caso, le piattaforme che integrano questa opzione di pagamento non possiedono una licenza rilasciata dall’ADM ma da un ente regolatore di un paese extra UE (nella maggior parte dei casi si tratta di Curacao). Pertanto, il consiglio è quello di evitare i cosiddetti “cripto-casino”, dal momento che si tratta di ambienti di gioco che non ricadono nella giurisdizione italiana. Controllare feedback e recensioni Tra gli accorgimenti utili a verificare se e quanto un casinò online è affidabile non può mancare il vaglio di recensioni e feedback disponibili online. Il giudizio di altri utenti può rappresentare una risorsa preziosa per farsi un’idea circa la qualità dell’ambiente di gioco. Lo stesso dicasi degli approfondimenti e delle analisi comparative stilati dagli esperti di siti specializzati come CasinoTopsOnline, un punto di riferimento del panorama italiano del gioco d’azzardo online. Il portale offre la possibilità di consultare contenuti a tema, dalle recensioni complete al confronto tra bonus, giochi e modalità di pagamento. Testare i servizi di assistenza e customer care Un altro aspetto sul quale basare la propria scelta di un casinò per giocare online è il servizio di assistenza ai clienti. Un customer care multicanale ed efficiente, infatti, è sinonimo di trasparenza, oltre ad essere garanzia di un’esperienza di gioco più sicura. Per questo motivo, è bene valutare quali sono i canali e le modalità di contatto messe a disposizione dal concessionario per gli utenti alle prese con problemi tecnici o di altra natura. A tal riguardo, la scelta dovrebbe ricadere su piattaforme che si avvalgono non soltanto di chatbot ma che offrono anche la possibilità di contattare un call center dedicato, integrando eventuali moduli di contatto e un indirizzo di posta elettronica.