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Luigi Mangino è il nuovo questore di Macerata: "Prevenzione e ascolto le mie priorità"

Luigi Mangino è il nuovo questore di Macerata: "Prevenzione e ascolto le mie priorità"

La Provincia di Macerata accoglie il nuovo questore Luigi Mangino, originario di Roma, che porta con sé oltre trent’anni di esperienza nella Polizia di Stato. Con una carriera articolata tra attività operative e incarichi presso il Dipartimento della Pubblica Sicurezza, Mangino ha diretto quattro commissariati e, più di recente, ha ricoperto per un anno il ruolo di questore a Terni. Ha maturato una solida esperienza anche nel contrasto alla criminalità organizzata: “Mi sono occupato di arginare attività di stampo mafioso”, ha spiegato nel suo primo incontro con la stampa locale, lasciando intendere la determinazione e il rigore con cui affronterà questo nuovo incarico. Mangino si è detto consapevole dell’importanza di conoscere a fondo il territorio prima di mettere in campo strategie di intervento efficaci. “Devo ancora conoscere le dinamiche specifiche della provincia di Macerata – ha detto – ma mi sono attrezzato per farlo. Sarà fondamentale uno studio attento per individuare dove c’è maggiore esigenza di interventi mirati da parte della polizia”. Il nuovo questore ha parlato di un contesto che, al momento, non presenta fenomeni di macrocriminalità, ma che mostra segnali di microcriminalità diffusa, come piccoli furti, episodi legati allo spaccio e situazioni di disagio sociale che vanno affrontate con tempestività e fermezza. Al centro della sua visione c’è la prevenzione, intesa come presidio costante del territorio e come strumento principale per scoraggiare comportamenti illeciti. “La prevenzione – ha sottolineato – significa controllare il territorio H24, con risorse adeguate e strategie efficaci. Se fatta bene, diventa un deterrente importante e può far regredire il numero di reati”. Un’attenzione particolare sarà dedicata ai luoghi della movida, non solo per garantire l’ordine pubblico, ma anche per monitorare ciò che si muove dietro la facciata del divertimento notturno, spesso terreno fertile per attività illecite. Mangino ha poi posto l’accento sul litorale, area sensibile soprattutto nei mesi estivi, quando la presenza di turisti aumenta la densità della popolazione e, con essa, anche il rischio di reati. “Sulla costa cresce il numero di assuntori di sostanze stupefacenti, e parallelamente aumentano i pusher. Sarà fondamentale alzare il livello di attenzione e rafforzare i controlli”. Particolare sensibilità è stata espressa nei confronti dei giovani, troppo spesso coinvolti in comportamenti a rischio. “Dobbiamo seguire i giovani e interagire con le loro famiglie. È un lavoro che va fatto in sinergia, per evitare che certi comportamenti si radichino”. Domani è previsto un incontro con il prefetto Isabella Fusiello, per pianificare le linee operative e garantire un livello di sicurezza che Macerata già può vantare, essendo la quarta provincia più sicura d’Italia. Su questo punto Mangino ha voluto lanciare un messaggio chiaro alla cittadinanza: “Continuate a sentirvi sicuri. La sicurezza è un bene comune, che si costruisce con la collaborazione tra tutte le forze dell’ordine e con la partecipazione attiva dei cittadini. Chi vive quotidianamente il territorio ha un ruolo fondamentale: segnalare situazioni di degrado o disagio ci permette di intervenire in modo tempestivo e risolutivo”. Mangino si prepara ad affrontare questa nuova sfida con l’approccio che ha sempre contraddistinto la sua carriera: ascolto del territorio, attenzione ai dettagli e una visione della sicurezza che parte dalla prevenzione e punta sulla fiducia tra istituzioni e cittadini. 

01/07/2025 14:00
Nelle Marche il mutuo resta quasi sempre a tasso fisso, con Macerata al vertice per durata

Nelle Marche il mutuo resta quasi sempre a tasso fisso, con Macerata al vertice per durata

Nonostante il tasso variabile risulti oggi più conveniente grazie al calo del TAN medio rispetto all’inizio dell’anno, la maggioranza dei consumatori nelle Marche continua a preferire la sicurezza offerta dal tasso fisso. Secondo i dati dell’Osservatorio di MutuiOnline.it, nel secondo trimestre del 2025 il tasso fisso ha assorbito ben il 98,2% delle richieste di mutuo nella regione, una percentuale leggermente in calo rispetto al trimestre precedente, quando sfiorava il 99,8%. L’ultimo taglio dei tassi deciso dalla Banca Centrale Europea non ha ancora prodotto effetti visibili sulle scelte dei mutuatari, che potrebbero però farsi sentire nei prossimi mesi, con una crescita delle richieste a tasso variabile che sono passate dallo 0,2% allo 1,0% nel corso del trimestre. Le finalità di finanziamento confermano l’acquisto della prima casa come motivo principale delle richieste, con oltre il 61% del totale dedicato a questo scopo, seguito dalla surroga che rappresenta quasi un quarto delle domande (25,8%). Più distanziate si collocano le richieste per l’acquisto della seconda casa (6,1%), per ristrutturazioni (4,5%) e per consolidamento debiti (2,4%). In questo contesto, l’importo medio richiesto ha subito un lieve calo, passando da 121.000 euro a 119.700 euro, mentre il valore medio degli immobili è invece salito, passando da 191.800 euro a 195.400 euro nel secondo trimestre. Anche la durata media dei mutui si è ridotta, da 24 anni e 5 mesi a 23 anni e 11 mesi, mentre l’età media dei richiedenti è leggermente aumentata, passando da 39 anni e 7 mesi a 39 anni e 10 mesi. A livello provinciale si evidenziano alcune differenze significative. Pesaro-Urbino si conferma l’area con gli immobili più cari, con un valore medio che supera i 207.200 euro, e con l’importo medio richiesto più elevato, pari a 124.755 euro. Al contrario, la provincia di Ancona registra i prezzi degli immobili più contenuti, con una media di 187.395 euro, mentre ad Ascoli Piceno si chiede la somma più bassa per il mutuo, intorno ai 114.252 euro. È proprio a Macerata che si rileva la durata media più lunga dei finanziamenti richiesti, con una media di 24 anni e 3 mesi, mentre a Fermo si trovano i mutui più brevi, con una durata media di 22 anni e 6 mesi. Per quanto riguarda l’età dei richiedenti, Ascoli Piceno si distingue per la media più giovane, 38 anni e 6 mesi, mentre a Fermo si registra l’età media più alta, 42 anni e 3 mesi.

01/07/2025 13:35
Iole Rosini è il nuovo presidente del Rotary Tolentino

Iole Rosini è il nuovo presidente del Rotary Tolentino

Iole Rosini è il nuovo presidente del Rotary Tolentino. La treiese subentra a Giuseppe Bocci di Camporotondo di Fiastrone. Il passaggio del martelletto si è tenuto sabato sera al ristorante Chiaroscuro di Belforte del Chienti alla presenza di autorità, soci e ospiti. C’erano il governatore del Distretto 2090 Massimo De Liberato, i past governor Paolo Signore e Gabrio Filonzi, i governatori eletti Stefano Gobbi del club per l’anno 2026-2027 e Stefano Quarchioni per l’anno 2027-2028. "Inizia un nuovo cammino e sono felice e onorata di percorrerlo con voi – ha detto Rosini - perché solo uniti possiamo realizzare grandi cose. Infatti, il messaggio di quest’anno del presidente del Rotary International, Francesco Arezzo, è “Uniti per fare del bene”. Un messaggio che è una vera e propria chiamata all’azione. Nei prossimi mesi, insieme, lavoreremo per rafforzare il nostro impatto nella comunità, espandere i nostri progetti e avvicinare sempre più persone alla nostra missione. La mia priorità sarà favorire un ambiente sereno, dove ognuno di noi possa esprimere liberamente le proprie idee e dare il proprio contributo, piccolo o grande che sia. Ogni successo che raggiungeremo sarà frutto del nostro impegno collettivo, uniti da uno stesso spirito di fiducia e rispetto reciproco". Fanno parte del direttivo del presidente Iole Rosini, il past president Giuseppe Bocci, il president incoming e prefetto Annarita Ortolani, il vice presidente Alberto Caprioli, il segretario Fabiola Menichelli, il tesoriere Alessandro Bracci, il presidente Commissione amministrazione ricerca finanziamenti Mario Marinelli, il presidente Commissione effettivo Leonardo Compagnucci, il presidente Commissione Fondazione Rotary Daniele Sparvoli, il presidente Commissione progetti Giuseppe Moretti, il presidente Commissione Rotaract, Interact e Rotakids Martina Cecarelli, il presidente Commissione immagine e comunicatore Carla Passacantando, il presidente Commissione ambiente Francesco Losego, il facilitatore della formazione di club Benedetto Ranieri, il referente del Campus Marche Elvio Giannandrea. Iole Rosini guiderà il club per l’anno rotariano 2025-2026. Giuseppe Bocci nel corso della serata ha illustrato l’attività svolta durante la sua annata attraverso due video. Ci sono stati i passaggi dei martelletti del Rotaract Tolentino, a Masha Bocci subentra Lorenzo Cecarelli e dell’Interact Tolentino, a Lucia Pesarini Nicole Bocci. Presente anche Viktor Samko presidente del Rotakids Tolentino, club istituito lo scorso maggio. Bocci, inoltre, ha consegnato il riconoscimento rotariano Paul Harris Fellow a Stefano Gobbi, Giorgio Zaganelli e Domenico D’Auria responsabile del Rotaract a livello distrettuale, un attestato a tutti i componenti del suo direttivo, un mazzo di fiori a Chiara Fiorani, prefetto del Distretto 2090 e a Iole Rosini. Quest’ultima, invece, ha regalato un martelletto a Bocci. Un quadro, invece, è stato donato da Bocci al governatore De Liberato. De Liberato al congresso distrettuale a Pescara ha consegnato il Paul Harris Fellow a Stefano Gobbi e Iole Rosini e un riconoscimento a Giuseppe Bocci. E, l’altra sera, ha dato altri due riconoscimenti a Carla Passacantando e Martina Cecarelli. Nel corso della serata si è esibita con due brani Rebecca Di Pietro.

01/07/2025 09:50
Marche, nominato il commissario per la velocizzazione e il potenziamento della ferrovia adriatica

Marche, nominato il commissario per la velocizzazione e il potenziamento della ferrovia adriatica

Con un comunicato stampa il presidente della regione Marche Francesco Acquaroli annuncia il commissario straordinario per la velocizzazione e il potenziamento della linea ferroviaria adriatica: "Oggi a Palazzo Chigi è stato firmato il decreto di nomina del Commissario Straordinario per la velocizzazione e il potenziamento della linea ferroviaria adriatica. Vista la rilevanza strategica dell’infrastruttura è stato scelto come Commissario Straordinario l’attuale Amministratore Delegato di RFI Aldo Isi, ad ulteriore dimostrazione della centralità e del rilievo che questo intervento riveste per il Governo tutto. Con la nomina del Commissario straordinario si attua un abbattimento dei tempi, delle procedure, delle burocrazie autorizzative e imprimendo una velocizzazione fondamentale per dotare anche le Marche dell’Alta Velocità". Continua Acquaroli. "Quest'opera non è solo una questione di mobilità, ma una sfida nazionale che riguarda la coesione territoriale, lo sviluppo economico e la competitività delle nostre comunità. È un progetto che cambierà radicalmente il volto dell’Italia centrale e meridionale". "Ringrazio vivamente il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni e il Ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini per questa decisione che costituisce uno snodo fondamentale per il nostro territorio. Attendiamo ora la registrazione formale da parte della Corte dei Conti del decreto che confido avvenga in tempi brevi", conclude il presidente.

30/06/2025 20:20
San Severino Marche inaugura la prima Big Bench della provincia

San Severino Marche inaugura la prima Big Bench della provincia

Nella Città di San Severino Marche, capitale del turismo lento vista la grande attrattività della nuova proposta che sta attirando sempre più italiani e stranieri in una delle più belle realtà della regione, ci si può anche mettere seduti per tornare bambini e riscoprire il paesaggio. La comunità settempedana, infatti, ha celebrato domenica scorsa un nuovo traguardo turistico e paesaggistico con l'inaugurazione della Big Bench #422, la prima "panchina gigante" della provincia di Macerata. Posizionata in un luogo dal grande fascino, nel suggestivo Belvedere Serripola, in via Adamello, la panchina è stata aperta al pubblico invitando tutti a riscoprire il paesaggio con una vista unica. Le Big Bench, o "panchine giganti", sono un progetto nato nel 2010 da Chris Bangle, designer americano e ideatore del "Big Bench Community Project" (BBCP). L'iniziativa mira a sostenere il turismo locale e le comunità, installando queste grandi panchine in punti panoramici di particolare bellezza. Ogni Big Bench ha un colore diverso e un numero identificativo unico, e San Severino Marche è orgogliosa di ospitare la gialla BB#422.  La cerimonia del taglio del nastro ha visto la partecipazione degli ideatori del progetto, Aldo Rondelli ed Ettore Maltoni, che hanno condiviso la loro visione di valorizzazione del territorio. Presenti anche le autorità locali, tra cui il sindaco della Città di San Severino Marche, Rosa Piermattei, il presidente del Consiglio comunale, Sandro Granata, gli assessori Sara Clorinda Bianchi, Vanna Bianconi e Jacopo Orlandani, e il consigliere Alberto Capradossi. La Big Bench è stata benedetta da padre Luciano Genga, parroco di San Lorenzo in Doliolo e guardiano del Santuario di San Pacifico, unendo il significato spirituale alla bellezza paesaggistica. Contemporaneamente all'inaugurazione della panchina gigante, è stato inaugurato anche un nuovo bike park. L'allestimento di quest'area dedicata agli amanti della bicicletta è stato possibile grazie alla preziosa collaborazione e alla professionalità di F.M. Bike di Francesco Mosciatti. La realizzazione della BB#422 è il risultato di un lavoro di squadra che ha coinvolto numerose imprese locali, testimoniando la sinergia del territorio: Piancatelli & C, Gesticar, Milloshi Lazer, Rastelletti Fabio, Color Parati, Petrocchi Lamiere, Angeloni Edilizia, Revo Costruzioni, Metroquadro e A.M. Falegnameria. La Big Bench #422 di San Severino Marche non è solo un'attrazione turistica, ma un invito a vivere un'esperienza unica, riconnettendosi con la natura e godendo di prospettive inusuali, riportando un po' di spensieratezza e meraviglia in chiunque la visiti.

30/06/2025 17:50
La stampa internazionale alla scoperta dei sapori delle Marche rurali

La stampa internazionale alla scoperta dei sapori delle Marche rurali

Due dagli Stati Uniti e due dall'Austria ma anche da Polonia, Svizzera, Francia, Germania, Svezia e Paesi Bassi. Sono questi i paesi di provenienza dei dieci giornalisti che nei giorni scorsi hanno visitato l'entroterra della nostra regione. Invitati dai GAL marchigiani all'interno del progetto Marche Custodi del Gusto, promosso dai sei GAL marchigiani, i “travel writer” presenti rappresentano alcune delle più importanti testate nei rispettivi paesi nel campo del turismo, dell'enogastronomia e dei viaggi, tutti affascinati dall'autentico italian style che le Marche ben rappresentano. Nel loro soggiorno marchigiano di quattro giorni i giornalisti hanno visitato luoghi imperdibili delle aree interne della nostra regione come il centro storico di Urbino e le Grotte di Frasassi, Fabriano, Tolentino, Fermo, Ripatransone e Offida. Il gruppo della stampa poi ha potuto toccare con mano il bello e il buono delle Marche con le esperienze proposte come la cerca al tartufo, guidati da un tartufaio e il fido cane ad Acqualagna, la degustazione di olii presso l'Azienda Agricola Guerrieri a Terre Roveresche e quella di vino tra i filari delle Cantine Belisario di Matelica o all'Enoteca dei Colli Ripani di Ripatransone, la visita alle “merlettarie” e l'ultima visita con degustazione alle Cantine Storiche di Ciù Ciù a Offida.Anche pranzi e cene sono stati rigorosamente a km0, dando la possibilità ai giornalisti di gustare i piatti tradizionali delle Marche, accompagnati da vini e birre artigianali del territorio. “Il progetto Sapori delle Marche Rurali è una occasione straordinaria per far conoscere le Marche delle aree interne -commenta Bruno Capanna, presidente del GAL Montefeltro, capofila del progetto-, quelle collinari e montane che custodiscono tradizioni, saperi e sapori capaci di attirare un pubblico internazionale. Le Marche rurali sono le Marche vere, autentiche perché forgiate da secoli di storia. Dobbiamo essere tutti un po' più orgogliosi delle nostre tradizioni anziché copiare una finta modernità. Io credo che il futuro turistico delle Marche passa anche per il suo entroterra, dove si custodisce la sua vera identità”. Dopo aver presentato il proprio progetto con il naming Marche Custodi del Gusto nei più importanti contesti internazionali come la Bit di Milano, il Salon Mondial du Tourisme di Parigi, l'ITB di Berlino, l’ITW di Londra, e averlo illustrato alla stampa e ai tour operator a New York, l’ITW di Dubai e l'Arabian Travel Market di Dubai, ora questo press tour vuol fare conoscere le Marche come una Accademia diffusa del Gusto e della Cucina Italiana, seguendo gli ultimi trend del mercato che dicono che il turista cerca sempre più destinazioni di qualità, lontane dal turismo di massa e più attente alla genuinità e all'autenticità delle esperienze proposte. Questo progetto vuol mostrare il vero sapore delle Marche attraverso itinerari che valorizzano la regione e che raccontano l'altissima qualità di quello che poi arriva in tavola, la sapienza con la quale i produttori trattano le maniere prime, rifacendosi a procedimenti che spesso affondano le loro radici nella storia, e alla biodiversità che regala a ogni latitudine prodotti unici e frutti della terra che rappresentano la base per piatti d'eccellenza. “In questa fase del progetto stiamo portando le Marche sui palcoscenici internazionali -spiega Flavia Fagotto, project manager-. Abbiamo presentato in particolare le Marche rurali con il naming promozionale “Marche Custodi del Gusto” nelle principali fiere ed eventi di settore, da New York a Londra fino a Dubai, ed il press trip appena concluso va proprio ad integrare la strategia di posizionamento individuata. Sul territorio, invece, abbiamo aggregato servizi, operatori e attività, costruendo itinerari turistici incentrati su eccellenze come olio, tartufo, vino, birra e miele che contengono incontri coi produttori, degustazioni, visite ai luoghi d'origine e di trasformazione, tour immersivi e laboratori”.

30/06/2025 17:05
Portale Enea ancora fermo, Federcontribuenti Marche: “ A rischio detrazioni e pratiche post-sisma”

Portale Enea ancora fermo, Federcontribuenti Marche: “ A rischio detrazioni e pratiche post-sisma”

Nel 2025, per la prima volta da anni, il Portale Enea è bloccato. Nelle prime settimane dell’anno, non è stato aperto né aggiornato secondo le disposizioni della nuova Legge di Bilancio 2025. A maggio inoltrato, il portale risulta ancora non operativo per molte tipologie di interventi. È quanto afferma in una nota Maria Teresa Nori, segretaria di Federcontribuenti Marche. Secondo l'associazione dei consumatori "la mancata apertura ha causato uno stallo per le comunicazioni relative a Ecobonus e Superbonus, bloccando migliaia di pratiche. Il ritardo rischia di compromettere il diritto alle detrazioni per chi ha concluso i lavori tra fine 2024 e inizio 2025". Il Portale Enea  è la piattaforma ufficiale per trasmettere le informazioni relative agli interventi di efficientamento energetico che accedono a detrazioni fiscali. "Chi esegue lavori in casa - fa presente Nori - come l’installazione di un impianto fotovoltaico, la sostituzione di infissi o l’isolamento termico, deve compilare e inviare una pratica sul portale entro 90 giorni dalla fine dei lavori. Senza questa comunicazione, si perde il diritto a beneficiare di Ecobonus, Superbonus o Bonus Casa". Con un nuovo comunicato del 27 maggio 2025 l’ENEA informa di essere ancora in attesa di chiarimenti da parte degli organi competenti per aggiornare i portali. Le specifiche detrazioni mediante portale ENEA, oltre ad interessare milioni di italiani, che stanno eseguendo interventi di ristrutturazione edilizie e/o efficientamento energetico, riguardano anche le pratiche di ricostruzione del post-sisma 2016 nelle aree del Centro Italia. Per questi motivi, e rilevato che la situazione non è più derogabile con un semplice “attesa di chiarimenti da parte degli organi competenti”  Federcontribuenti  chiede al Governo di adoperarsi immediatamente per la risoluzione della problematica.

30/06/2025 11:00
Primo incontro della nuova Rete territoriale del FAI Marche nell’Orto sul Colle dell’Infinito

Primo incontro della nuova Rete territoriale del FAI Marche nell’Orto sul Colle dell’Infinito

La Rete territoriale del FAI Marche si è riunita - sabato 28 giugno 2025 - nella splendida cornice dell’Orto sul Colle dell’Infinito.  Presenti, oltre al presidente regionale Giuseppe Rivetti, alla referente regionale Angela Vatielli, ai delegati regionali e ai rappresentanti delle delegazioni, gruppi e gruppi giovani delle Marche, anche Irene Mearelli, responsabile nazionale dell’Area Rete Territoriale.    Irene Mearelli ha sottolineato la vivacità della Rete, l’incanto dell’Orto e la bellezza della regione Marche. Un prezioso momento di confronto e condivisione della Comunità regionale del FAI, intesa come unità vivente di sentimenti, emozioni e idee che vuole stabilire tra i suoi membri e il territorio, un legame profondo e intimo in cui nessuno si senta escluso. Grande partecipazione dei giovani, ormai, presenti in tutte le articolazioni territoriali del FAI e che rappresentano quel desiderio di futuro che la Rete esprime.  All’incontro hanno partecipato Alessandra Troilo, responsabile amministrativa del bene Orto sul Colle dell’Infinito ed Evis Berdaku che hanno illustrato le meraviglie botaniche dell’Orto, unitamente alla ricca programmazione del Bene FAI. Il presidente Rivetti, ha invitato la Rete regionale a condividere costantemente con gli iscritti la straordinaria offerta dell’Orto sul Colle dell’Infinito.  Un bene va ricordato, unico nelle Marche, inaugurato dal Presidente Mattarella nel 2019. In tale contesto, significative le parole di Marco Magnifico, al tempo Vicepresidente Esecutivo: “L’Orto era abbandonato. Il progetto più difficile della nostra vita è la prima volta in Italia che il pubblico assiste a una visita guidata dentro la poesia”. Nella circostanza, presenti per il FAI, Andrea Carandini e Alessandra Stipa presidente regionale fino allo scorso anno.

29/06/2025 19:00
Gli avvoltoi dell'imperialismo occidentale contro l'Iran

Gli avvoltoi dell'imperialismo occidentale contro l'Iran

Ancora una volta è partita sui giornali più letti e, soprattutto, più venduti la vergognosa propaganda che intervista sempre e solo oppositori del governo di Teheran: donne e uomini, scrittori e rifugiati, che denunciano la perfidia del governo iraniano e auspicano la sua rapida caduta, naturalmente grazie all'intervento straniero e, segnatamente, di Washington; come se, appunto, in Iran vi fossero soltanto oppositori del governo, che aspettano con giubilo l'intervento umanitario di Washington e di Israele, con tanto di bombe etiche e di missili democratici. Mai una volta che venga intervistato un sostenitore della Serbia di Milosevic, della Libia di Gheddafi, dell'Iraq di Saddam, della Russia di Putin, della Cina di Xi Jinping o dell'Iran contemporaneo. E i più continuano a bersi, ogni volta, questa manicomiale propaganda da quattro soldi: con ciò rivelano di essere soggetti al più pericoloso imperialismo, quello cognitivo. La loro mente, infatti, è colonizzata dalla propaganda occidentale, anzi uccidentale. È dal 1989 che questa narrazione si ripresenta ogni volta immutata: puntualmente lo Stato "liberato" dall'interventismo umanitario made in USA precipita in un inferno e in una condizione indubbiamente peggiore, ogni volta, rispetto a quella precedente (vedi Libia e Iraq). Ovviamente anche questa volta riusciranno con buona probabilità a farvi credere che quello che viene fatto all'Iran è per il bene degli iraniani, come quel che fecero ai "pellerossa" era per il bene di questi ultimi... Uno dei nobili teoremi del marxismo, ovviamente rinnegato dalle sinistre fucsia neoliberali (allineate all'imperialismo non meno delle destre), è quello per cui meritano supporto sempre e comunque le nazioni oppresse dall'imperialismo, che non è altro se non la lotta di classe applicata ai rapporti fra le nazioni. Nell'odierno diagramma dei rapporti di forza, ovviamente, come abbiamo mostrato nel nostro studio "Demofobia", destra e sinistra in uccidente sono ugualmente organiche all’imperialismo: le destre lo celebrano in nome della dominazione occidentale, le sinistre in nome della esportazione manu militari dei diritti umani (la ben nota foglia di fico di cui si nasconde la violenza uccidentale). Make Iran great again. È questo l'ultimo demenziale slogan coniato da Donald Trump, il presidente della civiltà del dollaro, schierato in toto con Israele. Forse aspira a far tornare l'Iran grande com'era la Persia di Dario e di Serse (posto che le sue conoscenze storiche si spingano fin lì)? Lo stesso Trump, nel lanciare il suo slogan pubblicitario, che è poi una variante del più noto (e ugualmente demenziale) make America great again, ha asserito che è necessario un regime change in Iran. Quod erat demonstrandum: l'imperialismo americano utilizza ancora una volta la narrativa del regime barbaro da abbattere per giustificare il proprio appetito colonizzatore, orientato a fare sì che anche l'Iran sia annesso nella americanosfera. Come il limes dei romani, che era un confine in movimento, tale da spostarsi al ritmo dell'avanzare delle conquiste imperiali, così anche il limes della globalizzazione neoliberale e americanocentrica si muove e avanza, neutralizzando culture e stati disallineati e, insieme, annettendoli nei propri spazi omologati. Ancora, come il limes romano, anche quello americano odierno traccia sempre una distinzione assiologicamente connotata tra Noi e Loro, identificando i primi con la civiltà e i secondi con la barbarie che deve essere sconfitta. Una delle prerogative quintessenziali dell'imperialismo sta appunto nel presentarsi come opera di civilizzazione a beneficio dei popoli colonizzati. Miseria dell'imperialismo! Ben diverso risulta il contegno della Cina e della Russia. La prima ha dichiarato apertamente di sostenere il popolo iraniano sotto assedio imperialistico da parte di USraele. La Russia, per parte sua, ha accolto nei giorni scorsi esponenti di punta del governo iraniano, portando pieno sostegno e piena solidarietà al popolo persiano. È da sperare che l'Iran non venga lasciato solo dalla Russia e dalla Cina, ché, se ciò dovesse accadere, sarebbe la sua fine. E si troverebbe presto in una situazione analoga a quella della Libia e dell'Iraq dopo la messa in opera della civilizzazione imperialistica dell'Occidente, anzi dell'uccidente: per dirla con l'antico Tacito, fanno il deserto e lo chiamano pace. Intorno all'Iran si gioca adesso la partita fondamentale per il mondo multipolare, sottratto alla dominazione statunitense e resistente a quest'ultima. Resistenza iraniana o barbarie: questa è l'alternativa. Tertium non datur.

29/06/2025 12:17
"Carenza di agenti di polizia, sicurezza a rischio in provincia di Macerata"

"Carenza di agenti di polizia, sicurezza a rischio in provincia di Macerata"

Il Sindacato Autonomo di Polizia (SAP) lancia un grido d’allarme per la cronica carenza di organico nella provincia di Macerata. A denunciarlo è Lorenzo Prosperi, vice segretario provinciale SAP, che parla di una situazione ormai insostenibile: "Il possibile lo abbiamo fatto, l’impossibile lo stiamo facendo, per i miracoli ancora non siamo attrezzati”. Il SAP si dice profondamente deluso dal mancato potenziamento degli organici annunciato in occasione delle prossime assegnazioni previste per settembre. Lorenzo Pezzola, segretario provinciale e consigliere nazionale del sindacato, evidenzia come le "veline pubblicate il 27 giugno" confermino che "nessun nuovo agente sarà destinato agli uffici della Polizia Stradale della provincia né al Commissariato di Civitanova Marche". Non solo: la situazione rischia addirittura di peggiorare, con una riduzione del personale causata da pensionamenti e trasferimenti verso altre province. Secondo Pezzola, ciò comporterà due conseguenze gravissime a partire dal prossimo 1° settembre. La prima è la drastica riduzione del numero di auto in servizio, in particolare per la Polizia Stradale, che già fatica a garantire pattuglie nelle fasce serali e notturne. La seconda riguarda l’impossibilità per il Commissariato di Civitanova Marche di assicurare la copertura di una Volante per l’intero arco delle 24 ore, attività fino a oggi garantita solo grazie a enormi sacrifici e doppi turni da parte degli operatori. “Non bastano più le promesse”, avverte Pezzola. “Serve mettere nero su bianco i riconoscimenti al lavoro delle donne e degli uomini della Polizia di Stato, attraverso investimenti strutturali e adeguate assegnazioni di personale. Solo così si potrà tutelare davvero la sicurezza del territorio.” Il sindacato teme che la situazione di squilibrio finisca per tradursi in un aumento della criminalità, sempre più aggressiva, a fronte di organici ridotti al minimo storico. La minore presenza sul territorio rischia infatti di far calare la percezione di sicurezza dei cittadini, già provata da episodi di violenza e microcriminalità. Il SAP chiede con forza al Dipartimento della Pubblica Sicurezza e ai rappresentanti politici di prendere atto della gravità della situazione e di intervenire con urgenza per garantire mezzi, uomini e risorse adeguate a chi ogni giorno, spesso con sacrifici enormi, lavora per difendere la collettività.

29/06/2025 12:00
Circe: la donna dietro l'incanto

Circe: la donna dietro l'incanto

Circe figlia di Elio, il Dio Sole e della ninfa Perseide è una delle protagoniste femminili più interessanti dell’Odissea: è la maga che ha il potere divino di trasformare gli uomini in animali. All’inizio la conosciamo come una donna affascinante che incarna la seduzione femminile, in grado di manipolare gli uomini con le sue arti magiche, riducendoli a bestie con i loro istinti primari. Poi, con stupore, vediamo fiorire una donna innamorata che sa accogliere, curare per poi lasciare andare... È ambivalente: autonoma, autosufficiente e allo stesso tempo aperta ad una relazione. Per l’uomo è tentazione e pericolo ma anche possibilità di crescita. Come una vera Dea, Circe attrae con il suo canto Ulisse ed i suoi compagni, appena approdati sull’isola di Eea, per poi offrire loro una bevanda che li trasforma in bestie. Tutti mutano, tranne Ulisse che, grazie ad un’erba magica, mantiene la sua forma naturale. La maga rimane stupita da questo uomo, l’unico che non è riuscita a tenere nel recinto, che sfugge alla sua magia e che non la fa sentire onnipotente. L’unico uomo che non cambia per lei. Nasce così una storia d’amore. Quando poi la Dea comprende che Ulisse deve proseguire il suo viaggio, da conquistatrice diventa protettrice, aiutandolo ad affrontare il proseguimento della sua avventura. Lei dominatrice riesce a cambiare, offrendo l’amore più difficile, quello che ti lascia andare e che ti dona gli strumenti per crescere. Circe non ha potuto trasformare Ulisse, rimasto integro. A sua volta, lui con l’amore ha trasformato lei, insegnandole a vedere l’altro non come una preda ma come una persona libera. Lo ha sostenuto nella crescita, ha rinunciato ad averlo per sé, per lasciargli la possibilità di compiere il suo destino. Circe ci insegna quanto potere e quanta bellezza ci sono nell’accogliere il mistero dell’altro.

29/06/2025 10:40
Rapporti condominiali: come difendersi dal precetto se hai pagato regolarmente

Rapporti condominiali: come difendersi dal precetto se hai pagato regolarmente

Torna, come ogni domenica, la rubrica curata dall’avv. Oberdan Pantana, "Chiedilo all'avvocato". Questa settimana, le numerose mail arrivate hanno interessato principalmente la tematica riguardante i rapporti condominiali in presenza di mancati pagamenti. Ecco la risposta dell’avv. Oberdan Pantana, alla domanda posta da un lettore di Civitanova Marche che chiede: "Il condomino in regola con i pagamenti può opporsi al precetto per la preventiva escussione dei condomini morosi?". Tale circostanza ci offre la possibilità di far chiarezza riguardo ad una fattispecie molto dibattuta nelle aule di Tribunale, ed a tal proposito, la Suprema Corte recentemente ha avuto modo di pronunciarsi in una vicenda i cui protagonisti sono stati due condomini in regola con i pagamenti contro gli atti di precetto notificati da un creditore del condominio in forza di una sentenza divenuta esecutiva: i due condomini contestavano la propria regolare posizione con i pagamenti pro rata dovuti, invocando dunque la preventiva escussione dei condomini morosi, mentre il creditore soccombente ha proposto ricorso in Cassazione. Il Collegio sottolinea come la sentenza impugnata abbia fatto corretta applicazione dell'art. 63 disp. att. c.c., come modificato dalla legge n. 220/2012. Il comma 1 dispone infatti che l'amministratore «è tenuto a comunicare ai creditori non ancora soddisfatti che lo interpellino i dati dei condomini morosi», mentre il comma 2 stabilisce che «i creditori non possono agire nei confronti degli obbligati in regola con i pagamenti, se non dopo l'escussione degli altri condomini». In capo ai condomini che abbiano regolarmente pagato la propria quota viene dunque a crearsi un'obbligazione sussidiaria ed eventuale, favorita dal "beneficium excussionis" avente ad oggetto non l'intera prestazione imputabile al condominio, quanto unicamente le somme dovute dai morosi. La pronuncia afferma infatti il principio secondo cui «il condomino in regola coi pagamenti, al quale sia intimato precetto da un creditore sulla base di un titolo esecutivo giudiziale formatosi nei confronti del Condominio, può proporre opposizione a norma dell'art. 615 c.p.c. per far valere il beneficio di preventiva escussione dei condomini morosi che condiziona l'obbligo sussidiario di garanzia di cui all'art. 63, comma 2, disp. att. c.c., ciò attenendo ad una condizione dell'azione esecutiva nei confronti del condomino non moroso, e, quindi, al diritto del creditore di agire esecutivamente ai danni di quest'ultimo». Pertanto, in linea con la più recente giurisprudenza di legittimità ed in risposta alla domanda del nostro lettore, si può affermare che: "Il creditore del Condominio avente un titolo esecutivo deve chiedere il pagamento prima ai condomini morosi e solo successivamente potrà rivolgersi ai condomini che risultano già in regola con i propri pagamenti pro rata, tenuto conto che l’amministratore è obbligato a comunicare al creditore le generalità dei condomini morosi delineando un obbligo legale di cooperazione dell’amministratore con il terzo creditore nel rendere noti i nominativi dei condomini non in regola con il pagamento delle somme dovute e delle rispettive quote millesimali" (Cass. Civ., Sez. II, Ordinanza del 17.02.2023, n. 5043). Rimango in attesa come sempre delle vostre richieste via mail, dandovi appuntamento alla prossima settimana.                                                                                                                                                                   

29/06/2025 10:25
Tolentino, Giancarlo e Amelia: un amore lungo 50 anni tra sacrifici e radici salde

Tolentino, Giancarlo e Amelia: un amore lungo 50 anni tra sacrifici e radici salde

Tolentino – Il 29 giugno 1975 si dicevano "sì" nella chiesa dei Cappuccini di Tolentino, e oggi, cinquant’anni dopo, Giancarlo Maccioni e Amelia Marsili festeggiano il loro amore che ha saputo resistere al tempo, alle difficoltà e persino al terremoto. Un traguardo prezioso, quello delle nozze d'oro, celebrato con la stessa sobrietà e profondità che ha sempre contraddistinto la loro vita insieme al ristorante "Ponte degli Schiavi", in compagnia della loro famiglia. Dopo il matrimonio, il ricevimento si tenne al vecchio Hotel 77, luogo storico della Tolentino di quegli anni. I primi tempi li trascorsero a Macerata, ma dal 1990 circa hanno fatto ritorno a Tolentino, dove hanno costruito la loro quotidianità, intrecciata con il tessuto della città e della comunità. Giancarlo, conosciuto da molti come un commerciante e tecnico specializzato in fotocopiatrici, fax, macchine da scrivere e strumenti da ufficio, ha contribuito allo sviluppo locale anche come fondatore del Condor Club, punto di riferimento per gli appassionati di volo ultraleggero nei pressi della zona Gabrielli. Amelia, da sempre dedita alla cura della famiglia, ha svolto con dedizione il ruolo di casalinga, accudendo con amore non solo il marito e i figli, ma anche i propri genitori e, fino a due anni fa, l’anziana madre. Un impegno silenzioso e instancabile, fatto di piccoli gesti quotidiani e grandi sacrifici. Nemmeno il terremoto del 2016 ha piegato la forza di questa coppia. Dopo l'evacuazione, hanno passato quattro giorni al campo Sticchi, poi tre settimane a Loreto, ma il loro cuore è rimasto sempre a Tolentino. E lì sono tornati, aspettando ancora oggi che la loro casa venga finalmente ricostruita. Amore, sacrificio e radici profonde: è questo il filo che ha tenuto uniti Giancarlo e Amelia per 50 anni. Una storia semplice, e proprio per questo straordinaria. 

29/06/2025 10:00
Rotary Club di Macerata: Nunzia Pagliariccio nuova presidente per l’anno 2025/2026

Rotary Club di Macerata: Nunzia Pagliariccio nuova presidente per l’anno 2025/2026

In un clima di grande serenità e autentica amicizia rotariana, si è svolta nella serata di venerdì 27 giugno, nella splendida cornice di Villa Quiete a Montecassiano, la cerimonia del tradizionale “Passaggio delle Consegne” del Rotary Club di Macerata. Un momento simbolico e significativo che segna la conclusione dell’anno rotariano in corso e l’inizio di un nuovo cammino all’insegna del servizio e della continuità. La presidente uscente, Irene Tedone, ha ufficialmente passato il testimone a Nunzia Pagliariccio, che guiderà il Club nel corso dell’anno rotariano 2025/2026. Nel suo discorso di commiato, Irene Tedone ha tracciato un bilancio ricco di soddisfazioni, ricordando con gratitudine l’impegno condiviso dai soci e sottolineando i risultati raggiunti in ambito sociale, culturale e di servizio alla comunità. Visibilmente emozionata, la neo presidente Nunzia Pagliariccio ha presentato le linee guida del suo mandato, fondato sui principi di continuità, innovazione e apertura al territorio. “Il Rotary è un motore di cambiamento positivo – ha affermato – e continueremo a lavorare per essere una presenza attiva e concreta nella nostra comunità, con progetti di valore e forte impatto sociale”. Pagliariccio ha inoltre presentato il nuovo Consiglio Direttivo, che la affiancherà durante il suo anno di presidenza, composto da Luciano Pingi come Vice Presidente, Pierpaola Cruciani come Segretario, Giorgio Piergiacomi come Tesoriere, Roberto Fioretti come Prefetto, Irene Tedone come Past President e Umberto Massei come Presidente Eletto. Fanno parte del consiglio anche i consiglieri Stefano Cudini, Luca Nardella, Gianni Pigliapoco, Pierfrancesco Tasso, Francesco Ciotti ed Elisabetta Zaccari. La serata è stata arricchita dalla partecipazione di numerosi soci, autorità civili e rotariane, tra cui il Governatore del Distretto 2090 Massimo De Liberato, Gabrio Filonzi Past Governor e i governatori eletti del Distretto 2090 Stefano Gobbi per l’anno 2026/2027 e Stefano Quarchioni, socio del club eletto per l’anno 2027/2028. Le loro presenze hanno conferito ulteriore prestigio all’evento. È stato un incontro carico di emozioni dove si è festeggiato anche il 70° compleanno del Rotary Club di Macerata.   Momenti di riflessione, di condivisione e convivialità. Un’occasione per rinnovare l’impegno del Rotary al servizio della collettività e per tracciare insieme nuove prospettive e traguardi futuri.

29/06/2025 09:00
“Insieme”: la mostra che unisce arte e solidarietà per AFAM agli Antichi Forni

“Insieme”: la mostra che unisce arte e solidarietà per AFAM agli Antichi Forni

Nel cuore del centro storico di Macerata, negli spazi suggestivi degli Antichi Forni, venerdì 28 giugno alle ore 18:00 è stata inaugurata la mostra d’arte "Insieme", un evento che unisce creatività e impegno sociale. La mostra si inserisce all’interno del Progetto “Macerata Città amica della persona con demenza”, promosso da AFAM (Associazione Familiari Alzheimer Marche), con l'obiettivo di sensibilizzare la cittadinanza sul tema della demenza attraverso il linguaggio universale dell’arte. Protagonisti dell’esposizione sono l’artista Mirco Gatrillo e il fotografo Alberto Bonifazi, uniti dalla volontà di creare qualcosa “insieme” — come sottolinea il titolo stesso della mostra — e contribuire a una causa di valore. I visitatori potranno ammirare una selezione di opere pittoriche e fotografie che spaziano tra mondi lontani e visioni intime, offrendo una narrazione potente e inclusiva. “Insieme parte da una promessa che ci siamo fatti con Alberto: volevamo fare qualcosa insieme. E così è nato questo progetto, in collaborazione con l’Afam,” spiega Mirco Gatrillo, le cui opere nascono spesso dall’interazione tra pittura e fotografia, in un dialogo visivo continuo. “Parecchie delle opere esposte andranno in beneficenza". Le fotografie di Alberto Bonifazi, invece, raccontano viaggi e umanità: “Sono immagini scattate in giro per il mondo – India, Nepal, Etiopia – che ritraggono persone, sguardi, culture e modi di vivere diversi. Con la fotografia porto tutto questo dentro la mostra”. La mostra sarà anche un’occasione per sostenere concretamente le attività dell’AFAM: sarà possibile infatti lasciare offerte libere a favore dell’associazione, che da anni lavora per supportare le persone affette da Alzheimer e i loro familiari. “Un’iniziativa importante che sposa perfettamente il progetto di ‘Macerata Città amica della persona con demenza’,” afferma Manuela Berardinelli, presidente di AFAM. “All’interno di questo percorso abbiamo dato vita a numerose iniziative culturali e sociali. Invito tutti a visitare la mostra per godere di questa bellezza e comprendere quanto la cultura sia parte essenziale della nostra comunità”. Dello stesso parere anche Francesca D’Alessandro, Vicesindaca di Macerata: “Una bellissima iniziativa che mette l’arte al servizio del sociale. L’AFAM è sempre molto attiva nel prendersi cura delle persone con Alzheimer. Si può vivere con questa malattia una quotidianità, anche attraverso percorsi virtuosi come quelli dell’AFAM”. La mostra “Insieme” sarà visitabile presso gli Antichi Forni dal 28 giugno al 6 luglio 2025. Un appuntamento da non perdere, che unisce arte, emozione e solidarietà in un unico, grande abbraccio alla città e alle sue persone più fragili.

28/06/2025 20:00
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