Tolentino – Il 29 giugno 1975 si dicevano "sì" nella chiesa dei Cappuccini di Tolentino, e oggi, cinquant’anni dopo, Giancarlo Maccioni e Amelia Marsili festeggiano il loro amore che ha saputo resistere al tempo, alle difficoltà e persino al terremoto. Un traguardo prezioso, quello delle nozze d'oro, celebrato con la stessa sobrietà e profondità che ha sempre contraddistinto la loro vita insieme al ristorante "Ponte degli Schiavi", in compagnia della loro famiglia.
Dopo il matrimonio, il ricevimento si tenne al vecchio Hotel 77, luogo storico della Tolentino di quegli anni. I primi tempi li trascorsero a Macerata, ma dal 1990 circa hanno fatto ritorno a Tolentino, dove hanno costruito la loro quotidianità, intrecciata con il tessuto della città e della comunità.
Giancarlo, conosciuto da molti come un commerciante e tecnico specializzato in fotocopiatrici, fax, macchine da scrivere e strumenti da ufficio, ha contribuito allo sviluppo locale anche come fondatore del Condor Club, punto di riferimento per gli appassionati di volo ultraleggero nei pressi della zona Gabrielli.
Amelia, da sempre dedita alla cura della famiglia, ha svolto con dedizione il ruolo di casalinga, accudendo con amore non solo il marito e i figli, ma anche i propri genitori e, fino a due anni fa, l’anziana madre. Un impegno silenzioso e instancabile, fatto di piccoli gesti quotidiani e grandi sacrifici.
Nemmeno il terremoto del 2016 ha piegato la forza di questa coppia. Dopo l'evacuazione, hanno passato quattro giorni al campo Sticchi, poi tre settimane a Loreto, ma il loro cuore è rimasto sempre a Tolentino. E lì sono tornati, aspettando ancora oggi che la loro casa venga finalmente ricostruita.
Amore, sacrificio e radici profonde: è questo il filo che ha tenuto uniti Giancarlo e Amelia per 50 anni. Una storia semplice, e proprio per questo straordinaria.
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