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Vendite online: quando serve la Partita IVA?

Vendite online: quando serve la Partita IVA?

L’e-commerce è uno dei settori più floridi dell’economia italiana e mondiale.

Non a caso, sempre più persone scelgono di investire in questo ambito, nella speranza di intercettare le nuove abitudini dei consumatori e dare avvio ad un business remunerativo. A ciò si aggiunge un secondo, importante punto a favore: i costi per aprire un negozio online sono, certamente, più bassi rispetto a quelli richiesti per un esercizio commerciale “tradizionale”, il che ha permesso a tanti giovani imprenditori di portare avanti il proprio progetto senza grosse difficoltà.

Dunque, come iniziare a vendere su Internet? È possibile fare a meno della Partita IVA e, in caso di risposta affermativa, a quali condizioni? Proviamo a chiarire questi aspetti e scopriamo insieme come muovere i primi passi nel settore!

Vendere online: con o senza Partita IVA?

A molti di noi è capitato di vendere qualcosa su Ebay o su un altro portale simile.

Tuttavia, solo una piccola percentuale di venditori risulta in possesso della Partita IVA, in quanto la legislazione italiana distingue la semplice vendita tra privati dall’attività commerciale svolta in maniera organizzata, stabile e continuativa.

In altre parole: per mettere in vendita un singolo articolo, a prescindere dal suo valore, non è necessario essere titolari di Partita IVA. Se, però, ci si avvale di un sito registrato o si sottoscrivono accordi con fornitori, marketplace, ecc., la situazione cambia drasticamente. Lo stesso vale per attività come il dropshipping e le affiliazioni, in quanto prevedono la firma di un contratto a lungo termine.

Come aprire Partita IVA per vendere online?

Appurato che, per aprire un negozio online (o per proporre i propri prodotti su un portale già esistente) in pianta stabile, serve la Partita IVA, vediamo più da vicino quali spese bisogna affrontare e qual è il procedimento burocratico da seguire.

Il costo di attivazione della Partita IVA, per i commercianti, si aggira tra i 150 e i 250 euro, comprensivi di diritti e imposte per l’iscrizione alla Camera di Commercio.

Per completare tutti i passaggi, è necessaria una pratica telematica chiamata “ComUnica”, mediante la quale si procede contemporaneamente a:

- creare la nuova ditta, inserendola nel Registro delle Imprese;

- aprire la P. IVA con Codice ATECO “47.91.10 - Commercio al dettaglio di qualsiasi tipo di prodotto via internet” e definire il regime fiscale;

- effettuare l’iscrizione alla Gestione Artigiani e Commercianti dell’INPS.

Infine, l’ultimo step consiste nella presentazione della SCIA agli sportelli SUAP del Comune di residenza (o presso il quale si svolge l’attività di vendita, nel caso in cui il negozio abbia anche una sede fisica o preveda l’uso di un magazzino).

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