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Termini e condizioni e diritto di recesso online: come funzionano?

Termini e condizioni e diritto di recesso online: come funzionano?

Quando si acquista online o si aderisce a un servizio, molto spesso per la fretta non si leggono bene i termini e le condizioni del contratto di vendita/sottoscrizione, soprattutto quando si usufruisce di una promozione, in preda all’impulso e specie quando si tratta delle clausole, spesso un po’ nascoste o scritte a piccoli caratteri.

I cosiddetti T&C sono però importanti, poiché definiscono i vincoli legali contrattuali tra azienda e acquirente/utente, e dunque gli obblighi/diritti reciproci, nonché le regole stabilite dal venditore, che hanno valore legale anche sul web e sono regolate dai D.Lgs. n. 70/2003 e dal D.Lgs. 206/2005 (il Codice del Consumo).                                                                                   

I termini e le condizioni devono essere indicati con chiarezza ed esaustività dal venditore, pena sanzioni monetarie commisurate alla violazione.

Termini e condizioni: i contenuti indispensabili                    

I termini e le condizioni di un contratto digitale devono contenere, per legge, alcuni elementi fondamentali. Innanzi tutto, le caratteristiche essenziali del prodotto o del servizio, ma anche i contatti e i dati fiscali del venditore (ad es.partita IVA e/o sede legale dell’azienda) e i costi finali, inclusivi di eventuali spese aggiuntive o di spedizione.

Nei T&C non devono inoltre mancare le indicazioni sui principali metodi di pagamento accettati, la data di consegna della merce nel caso dei beni fisici oppure il periodo di erogazione dei servizi, dall’attivazione all’interruzione di fornitura. Importante è anche l’indicazione della garanzia di conformità per i beni e la presenza di licenze nel caso di alcuni tipi di servizi o prodotti (i software, ad esempio), come anche i diritti sui contenuti e le eventuali restrizioni di età di accesso. Un aspetto fondamentale è anche la specifica della durata minima dei rispettivi obblighi
, nonché la modalità di esercizio del diritto di recesso oppure di restituzione della merce, comprensivi di eventuali costi.                                                                                                                   

Il diritto di recesso merita un approfondimento particolare, in quanto, in linea generale, la sua disciplina varia in base al tipo di prodotto/servizio e comparto considerato.

Il diritto di recesso: quando si applica e quando no?                        

Il diritto di recesso può essere esercitato entro 14 giorni dalla data di ricezione della merce, secondo l’articolo 65 del Codice del Consumo. Se tale data non viene indicata al consumatore/utente dall’azienda, il termine di esercizio del recesso è esteso a ulteriori dodici mesi. Importante è sapere che ci sono alcune esclusioni dal diritto del recesso a distanza, ovvero nel caso di beni personalizzati (ad esempio una t-shirt su misura), di prodotti alimentari soggetti a scadenza (ad esempio una salsa, un tipo di pane o un liquore), di beni sigillati che siano stati aperti (ad esempio un dvd).

Altre eccezioni sono i servizi telematici che siano stati erogati (come un film in streaming), il gioco legale a distanza (anche perché spesso luogo di promozioni istantanee, ad esempio
dove si può usufruire dei bonus senza deposito immediato o di altri vantaggi sbloccati al momento, dunque non rimborsabili), nell’ambito di giornali, riviste o periodici (come un quotidiano online, il cui articolo può essere stato già letto dall’utente, quando sceglie di recedere).                                                                                                                          

Non si può inoltre recedere da un servizio quando esiste una data certa di prenotazione, ad esempio di un viaggio, di un albergo, di una cena al ristorante. Lo stesso vale per altri servizi che abbiano iniziato ad essere erogati da almeno 10 giorni lavorativi: si pensi al caso dei contratti di telefonia.

Come si recede da un contratto                                                                                  

Il recesso avviene tramite una raccomandata con ricevuta di ritorno o, nell’e-commerce, attraverso la compilazione di una form online. Il diritto di recesso può essere esercitato soltanto dal consumatore/utente e non dall’azienda. Importante è anche sapere che il diritto a recedere si può applicare soltanto in caso di acquisti fuori dal negozio, e dunque portati a termine online oppure in via telefonica, quando dunque il bene in oggetto non sia stato visionato dall'acquirente.

Si aggiunge che, entro il termine dei 14 giorni previsti dalla legge, il diritto di recesso è gratuito, mentre, se si va oltre tale scadenza, potrebbe essere applicata una penale

(Foto di Rodnae Productions da Pexels)

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