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Ristorazione ibrida: i locali che cambiano le regole del gusto

Ristorazione ibrida: i locali che cambiano le regole del gusto

I bar sono noti per la loro funzione sociale e conviviale, poiché sono i luoghi perfetti dove fermarsi a fare colazione o prendere un caffè con un amico, chiacchierando con lui amabilmente. Il concetto tradizionale di bar però sta lasciando spazio ad una nuova tipologia di attività, che tenga conto delle mutate esigenze delle persone, che magari hanno bisogno o desiderio di consumare cibo in orari diversi da quelli convenzionali.

Il tipico bar o una tavola calda potrebbero quindi non soddisfare le esigenze dei clienti, che possono essere molto variegate a seconda dello stile di vita e del lavoro. In alcuni uffici possono esserci riunioni improvvise a ora di pranzo o in tarda mattinata, quindi professionisti e lavoratori hanno bisogno di locali ibridi, che consentono di consumare un pasto completo in ogni ora della giornata, senza vincoli.

Una panetteria ad esempio potrebbe vendere non solo pane, ma anche primi piatti e secondi piatti già pronti, o anche contorni e dolci. Sono poi molto diffusi i risto-cocktail bar, dove le persone possono sedersi a mangiare, farsi un aperitivo dopo il lavoro o sorseggiare un cocktail. Vanno quindi curati gli ambienti ibridi, che devono essere accoglienti e favorire la socializzazione.

Sono particolarmente diffusi anche i fast food bio o vegetariani, con un'offerta molto ampia per chi segue una dieta vegan e salutista. Quando parliamo di locali ibridi facciamo riferimento ad attività che, oltre al cibo, offrono altri tipi di esperienze. Ci sono ad esempio i locali coworking, come bar, caffetterie o circoli, dove le persone possono fermarsi a lavorare e mangiare allo stesso tempo. E poi ci sono le librerie-ristoranti, dove i clienti si fermano a leggere un libro mentre mangiano qualcosa.

Di idee ce ne sono tante e, nelle città, stanno nascendo sempre più locali ibridi per soddisfare le nuove esigenze dei clienti, purtroppo a volte quelli che mancano sono i soldi. Tuttavia gli imprenditori che hanno un'idea brillante, e stanno cercando fondi per trasformarla in realtà, possono sfruttare i finanziamenti messi a disposizione dal Governo. Uno dei più noti è Resto al Sud, che consente agli imprenditori di avere un 50% di finanziamento bancario da restituire in 8 anni (senza pagare nulla per i primi 2 anni) e un 50% di contributo a fondo perduto, quindi senza necessità di restituzione.

Per accedere al bando è necessario presentare domanda, alla quale allegare un business plan dove spiegare il progetto imprenditoriale, definendo obiettivi, strategie e previsioni. L'iter burocratico è piuttosto complesso, perciò invitiamo a rivolgersi ad esperti del settore per farsi seguire e affiancare in tutto il processo destinato ad ottenere i finanziamenti per aprire un bar. La cosa importante è che la domanda venga compilata in modo corretto in tutte le sue parti, che il business plan sia ben strutturato e che l'idea sia originale e fattibile, sia da un punto di vista pratico che economico.

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