Prevenire i rischi e garantire che vi sia un ambiente di lavoro sicuro richiede un approccio a tutto campo e la cooperazione tra tutti i membri dell’organizzazione. Per approfondire la questione della sicurezza sul lavoro, è essenziale comprendere la differenza che intercorre tra rischio e pericolo.
Un rischio è rappresentato dalla probabilità che un determinato evento si manifesti e causi danni mentre il pericolo si riferisce a una situazione potenzialmente dannosa per la salute e la sicurezza. Prevenire i rischi sul posto di lavoro permette anche di fare si che il pericolo non si manifesti, proprio per questo esistono diverse strategie che tutte le imprese possono adottare per garantire un luogo di lavoro sicuro e privo di incidenti, in azienda deve poi essere preposto un responsabile capace di identificare rischi e pericoli, identificare le misure di sicurezza, preventivare le loro messa in atto.
I fattori determinanti per prevenire i rischi e i pericoli sul luogo di lavoro
Per mantenere un luogo di lavoro che sia sicuro e prevenga quelli che possono essere i rischi di incidenti, è fondamentale che vi sia un’adeguata formazione e istruzione a livello aziendale su quelle che sono le norme di sicurezza e le procedure standard operative da portare avanti, solo in questo modo è possibile fare in modo che i lavoratori capiscano quali sono i potenziali pericoli e rischi e sappiano gestirli in modo sicuro.
In secondo luogo, le aziende possono implementare controlli di sicurezza, come l'uso di equipaggiamento di protezione individuale (EPI) e la manutenzione regolare delle attrezzature e dei macchinari. Questi controlli aiutano a ridurre il rischio di incidenti sul lavoro e proteggono i dipendenti dalle conseguenze negative.
Distinguere tra rischio e pericolo
L’esatta definizione di pericolo e rischio rappresenta un aspetto fondamentale per la gestione della sicurezza sul lavoro e il decreto legislativo 81/2008, proprio per questo, li distingue in modo netto. Il pericolo è un proprietà intrinseca di un qualsiasi fattore che può causare danni e danneggiamenti mentre, invece, il rischio rappresenta la probabilità che un determinato pericolo si manifesti e causi danni in determinate condizioni.
Il pericolo si può eliminare solo eliminando l’agente di pericolo stesso mentre il rischio dipende dalla combinazione di determinati fattori ed è per questo che devono essere creati protocolli standardizzati che li evitino.
La valutazione del rischio
I processi di analisi e stima che costituiscono la valutazione del rischio sono di fondamentale importanza sul luogo di lavoro poiché hanno lo scopo di identificare e documentare tutti i possibili pericoli presenti in uno specifico ambiente di lavoro. In questo modo analizzandone quelle che sono le probabilità di accadimento e l’entità del danno che ne consegue è possibile adottare le misure necessarie per ridurre i rischi sul luogo di lavoro e poi stabilire una programma completo di implementazione.
La valutazione dei rischi, come definita dall'art. 2, comma 1, lett. q) del D.Lgs. 81/2008, ha come obiettivo primario quello di garantire la sicurezza e la salute dei lavoratori, individuando le misure di prevenzione e protezione adeguate e sviluppando un programma di miglioramento delle condizioni di lavoro nel tempo. Sebbene il metodo di calcolo del rischio non sia specificato per legge è bene specificare che può variare in base alle caratteristiche del ciclo produttivo.
Tuttavia, qualsiasi metodo venga adottato, deve essere idoneo all'individuazione di misure di riduzione del rischio coerenti con il tipo di attività svolta. Di solito, la valutazione del rischio avviene attraverso l'attribuzione di parametri discreti alla probabilità e alla gravità degli eventi legati al pericolo in esame.
La definizione delle fasce di rischio
Una volta determinati i rischi è possibile classificarli secondo uno schema preciso ovvero:
- Rischio molto basso: il rischio presente non richiede alcun intervento e può essere considerato accettabile;
- Rischio basso: i pericoli potenziali sono insignificanti o controllabili e le azioni correttive possono essere valutate in fase di programmazione e pianificazione dei lavori;
- Rischio medio: è un livello di rischio che richiede l'attenzione del datore di lavoro e deve essere tenuto sotto controllo. Sono necessari interventi tecnici, organizzativi o procedurali per ridurre il rischio, da programmare nel medio termine;
- Rischio alto: è un livello di rischio non accettabile che richiede interventi tempestivi per risolvere il problema;
- Rischio molto alto: è un livello di rischio non accettabile che richiede l'interruzione immediata dell'attività lavorativa e l'adozione di misure urgenti per eliminare il rischio.
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