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Recanati, i centri estivi al tempo del Covid-19: l'appello dell’Assessora Paola Nicolini

Recanati, i centri estivi al tempo del Covid-19: l'appello dell’Assessora Paola Nicolini

Il Comune di Recanati ha nei giorni scorsi pubblicato un bando per la manifestazione di interesse rivolto ad  associazioni di volontariato e di promozione sociale, cooperative , polisportive, onlus e altri soggetti che perseguano finalità educative/ricreative e/o sportive socioculturali a favore di minori, per l'organizzazione di attività estive diffuse su tutto il territorio.

Dopo un periodo di forti restrizioni, di quasi totale immobilità fisica e di molte ore davanti agli schermi di tablet e computer, è infatti ora di ristabilire tempi di svago, di gioco, di divertimento, di esplorazioni, di vita all’aperto, di socialità, funzionali a elaborare lo stress accumulato da bambine e bambini, ragazze e ragazzi appartenenti alla nostra comunità.

Per dare opportunità al maggior numero possibile di essi, per recuperare il tempo di costrizione a cui sono stati sottoposti, sebbene per proteggere la loro salute, si è pensato di mobilitare più soggetti, in grado di assicurare la formazione di piccoli gruppi, funzionali al mantenimento di distanze fisiche utili come misura di anti-contagio.

Diffondere sul territorio significa offrire spazi diversi, soprattutto all’aperto, e attività caratterizzate in modo differente, da quelle motorie a quelle espressive, da quelle manuali a quelle esplorative, da quelle creative a quelle laboratoriali, da quelle in campagna a quelle in città. Immaginiamo di poter mettere a disposizione dei cittadini e delle cittadine più giovani tutto il territorio e molte agenzie educative che in esso operano, così che tutta la comunità venga coinvolta con la loro presenza nei parchi, nei giardinetti, nelle strade, nei vicoli e nelle piazze.

Un nuovo patto formativo è necessario per questo, tra tutti gli adulti, a cui chiediamo di collaborare per assicurare la migliore riuscita di questo esperimento, sapendo che comporta assunzione di responsabilità e molte attenzioni. Ognuno può fare la sua parte, accogliendo con pazienza qualche possibile chiasso in più, vigilando con amorevolezza i passaggi di bimbi e bimbe magari in transito a piedi, curando di tenere pulita la città ancora più di prima per donare igiene e bellezza, esprimendosi con gentilezza nel caso di incontri.

È un’occasione unica per rafforzare i legami sociali, messi a dura prova negli ultimi mesi, e uscirne tutti migliori: chi di noi non ha figli, nipoti, conoscenti, alunni e vorrebbe per loro solo il meglio? Ecco, questo è il momento di pensare a ogni giovane cittadino o cittadina come se fosse un proprio figlio, un proprio nipote, un proprio alunno o conoscente, anche se in realtà non lo si conosce. Solo il lavoro sinergico e sistemico di tutti gli attori sociali può offrire ai più giovani esperienze educative e formative solide e qualificate, esperienze che saranno diverse per tipologia, ambienti e metodologie utilizzate, ma accomunate da una costante: la compartecipazione attiva dei diversi soggetti che animeranno più spazi, nella consapevolezza che educare deve essere un’operazione comunitaria e che mai può pensarsi come affidata solo ad alcuni.

La comunità tutta è chiamata ad assumere perciò un ruolo educativo nell’esperienza di centro estivo diffuso che ci apprestiamo a realizzare, come un progetto in cui le giovani generazioni potranno sperimentare e sperimentarsi, sviluppando competenze di cittadinanza attiva, di comunicazione, di problem solving, di partecipazione e di confronto con gli altri.

Ognuno di noi può adoperarsi per creare coesione e partecipazione all’interno della nostra comunità, consentendo di rendere l’offerta estiva ancora più inclusiva, più efficiente, in grado di fronteggiare svantaggi sociali e culturali, nonché di rispondere adeguatamente ai tempi mutati dopo la pandemia.

La pensiamo come un’esperienza corale, grazie al contributo attivo di tutti e di tutte, che intende agire anche per migliorare la qualità delle relazioni sociali all’interno della nostra comunità, rimettendo al centro dell’attenzione di tutti l’educazione dei giovani concittadine e concittadini, l’inclusione e il civismo come generatori di benessere.

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