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Nuovi genitori: i nostri consigli per far dormire il tuo bambino

Nuovi genitori: i nostri consigli per far dormire il tuo bambino

Se siete diventati genitori da poco, avete provato una delle gioie più grandi che la vita può regalare. Tuttavia, bastano pochi giorni dall’arrivo del nascituro per capire che non saranno tutte rose e fiori: pannolini da cambiare, poppate ogni poche ore, decine di vestiti per neonati sporcati in poco tempo e molto altro. Fra tutte le difficoltà, tuttavia, quella più difficile da superare riguarda la notte, quando i bambini tendono a dormire poco e i genitori, sfiniti da una dura giornata, vorrebbero solo riposare. Per tutelare il vostro sonno, in queste righe vedremo i principali suggerimenti da seguire per far dormire il vostro bambino.

Mai stimolare eccessivamente i bambini

Molti genitori sono convinti che per far dormire il bambino tutta la notte è sufficiente fargli trascorrere una giornata ricca di attività: giochi continui, passeggiate, shopping per comprare vestiti per neonati, casa dei nonni, ecc. In realtà questi comportamenti non sfiniscono affatto i bambini, bensì li stimolano in maniera eccessiva, e quindi di notte vorranno continuare su questi ritmi alti anziché dormire. La soluzione è quindi lasciare il bambino in pace, stimolandolo solo il giusto e senza caricarlo di eccessive attività.

Fateli dormire con voi

Altro mito da sfatare riguardare il fatto che sia diseducativo che i bambini dormano nel lettone con i genitori. In realtà, il fatto che il piccolo possa contare sul papà da un lato e la mamma dall’altro tende a rasserenarlo, facendolo quindi dormire in maniera più tranquilla e continua tutta la notte. Se proprio non volete far stare il bambino nel lettone, fate almeno in modo che la culla sia vostra camera da letto.

Il rituale del bagnetto

Fare un bagnetto al bambino non è importante solo dal punto di vista igienico, ma è anche un modo per farlo rilassare e prepararlo al sonno. Dato inoltre che i bambini sono esseri molto abitudinari, sarebbe opportuno stabilire un percorso fisso: bagnetto caldo (38 gradi circa) alle 18, cena leggera e pigiamino. Nel metterlo nel letto, gli si può stare vicino un po’ a leggergli una favoletta o a cantargli una canzoncina. Non appena chiude gli occhi, non scappate subito via, ma andate solo quando il bimbo è entrato in un sonno profondo.

Mai tenere i bambini costretti

Per facilitare le proprie attività quotidiane, i genitori solitamente tendono a collocare un bambino in un seggiolone, sempre ben saldo affinché non caschi e si faccia del male. Nonostante si sia animati da buone intenzioni, la realtà è che queste pratiche appaiono agli occhi del bambino come quelle che subisce un ostaggio legato a una sedia. I bambini devono essere liberi di muoversi, sia per un proprio naturale sviluppo motorio, sia perché così si stressa tutto il giorno e poi alla sera fa fatica a dormire.

Far giocare i bambini da soli

Altro mal costume da estirpare: quando guardiamo un bambino giocare da solo, sentiamo il bisogno di dover intervenire e giocare con lui, affinché non si senta da solo. In realtà un bambino che gioca da solo, soprattutto se particolarmente piccolo, non è detto che soffra di solitudine, anzi: nei primi anni di vita queste attività stimolano la mente del bambino, che impara a fare delle scelte individuali e senza le costrizioni degli adulti. Questo avrà poi una conseguenza positiva sul sonno del bambino, che dormirà più serenamente.

Il ciuccio non è un tappo

Quando il bambino piange, l’istinto di tutti i neo genitori è quello di dargli immediatamente il ciuccio, al fine di stroncare sul nascere ogni tipo di lamento. In realtà il piano è l’unico modo di comunicare che hanno i bambini che ancora non sanno parlare, quindi dare immediatamente il ciuccio significa non badare alle loro esigenze. Da neo genitori dovrete imparare a sopportare il rumore molesto del pianto, e quando arriva abbracciate e accarezzate il bambino, per dimostrargli che siete lì per “ascoltarlo”. Anche queste attenzioni gli garantiranno un sonno migliore.

Condividere gli incubi

Spesso alcuni bambini dormono poco o male perché hanno subito un trauma da incubo. Dato che da piccoli si può far fatica a marcare una netta divisione fra sogno o realtà, i bambini temono che gli incubi possano davvero far loro del male, e quindi non vogliono dormire. Per risolvere questa problematica è sufficiente che anche i genitori dicano di aver fatto un incubo durante la notte: condividere il problema, far capire che non è nulla di grave e che soprattutto non capita ogni notte, servirà a tranquillizzare il bambino e a farlo dormire nuovamente con serenità.  

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