"Nuove e pericolose rotture all'ex Fornace Smorlesi": lo denuncia il Comitato Voce Libera Montecassiano
"La salute della cittadinanza non può aspettare le tardive ordinanze dell'amministrazione comunale. Lo scorso 18 luglio abbiamo fatto un secondo esposto alla Procura della Repubblica per delle nuove e pericolose rotture presso il sito della ormai arcinota Fornace Smorlesi". A riferirlo è Maurizio Maccioni, presidente del comitato "Voce Libera Montecassiano".
"Le spaccature si sono verificate per l'esatteza presso il capannone 37 - sottolinea Maccioni -. Un nuovo edificio interessato oramai a questa infinita problematica. Per conoscenza abbiamo avvisato anche gli enti preposti al controllo come Asur e Arpam. L'amministrazione montecassianese, anch'essa stessa interessata tramite Pec, ha scritto in data 10 agosto un'ordinanza nel quale specificava che entro 20 giorni avrebbe dato seguito per verificare la gravità della situazione".
"In data 31 agosto 2021 il sindaco ha notificato e pubblicato una seconda ordinanza fotocopia alla precedente per prorogare di altri 20 giorni la sistemazione del rovinoso danno - aggiunge Maccioni -. Di proroga in proroga ci sentiamo presi in giro e ci chiediamo semplicemente se tutti gli organi sopracitati siano stati puntualmente messi al corrente della gravosa situazione visto il periodo di ferie".
"Chiediamo espressamente a chi di dovere di intervenire su queste pericolose lungaggini burocratiche - dichiara il presidente del comitato 'Voce Libera Montecassiano' -. Come comitato cittadino costituito a norma di legge chiediamo delucidazioni per quanto riguarda anche la situazione della ex cava confinante con la Fornace. Sono passati circa 3 anni e mezzo da quando 400 autotreni, provenienti dal nord Italia, hanno depositato materiale nel terreno risultato poi pericoloso. Dalle indagini investigative del N.O.E. ancora a tutt'oggi non sono pervenute notizie certe per quando riguarda l'accertamento di eventuali responsabilità penali. Secondo noi una tempistica lenta per il riscontro della verità e per la tutela della salute pubblica".
"La nostra priorità assoluta è dare un seguito serio a questa ingarbugliata e triste vicenda. La salute dei cittadini tutti viene prima degli "interessi" di pochi. Siamo piuttosto preoccupati per la gravità della situazione che si protrae da decenni. C'è un detto che dice: 'le carte camminano per stare ferme', speriamo che ciò non avvenga mai più" conclude Maccioni.
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