Ezio, che è stato festeggiato nel suo alloggio di palazzo Galantara dagli amministratori comunali guidati dal sindaco dottor Rolando Pecora, ha raggiunto il secolo vivendo una vita davvero sobria, laboriosa e ricca di interessi.
Vissuto in campagna sul “Monte de Tasso” (oggi quartiere Tasso), alle porte del paese, si è poi trasferito nel centro storico dove, però, lungi dal mettersi a riposo, ha continuato non solo la propria attività di appassionato e competente apicoltore, ma ha allestito un piccolo laboratorio in una piccola rimessa in via degli Orti, messagli a disposizione dal suo amico e coetaneo Umberto. E lì, con la sua cassetta degli attrezzi e altri utensili, ha fatto di tutto: piccoli lavori di falegnameria, di meccanica, di restauro. Esperienza, competenza, precisione, capacità di risolvere i problemi, voglia di fare, hanno caratterizzato la sua vita attiva, fino a tarda età.
Quando non ce l’ha fatta più, ha trascorso il suo tempo con gli amici, a prendere il sole, o il fresco, sotto il loggiato del Palazzetto, fino a quando gli “acciacchi” dell’età l’hanno obbligato a restare in casa, assistito come e più di sempre dalla moglie, signora Nella, e al bisogno dalla nipote Mirella, infermiera all’ospedale di Civitanova.
Ezio è un uomo di un mondo che purtroppo non c’è più. Un uomo unito come una sola persona alla sua Nella e sempre impegnato a fare con passione, senza bisogno di ferie e lontano da crisi esistenziali, amante delle api e dei buoni e genuini frutti della terra. Auguri ad Ezio, che merita di raddoppiare i suoi cent’anni.
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