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Marche: qual è stato l'andamento del turismo nel 2023?

Marche: qual è stato l'andamento del turismo nel 2023?

Il 2023 si è concluso con risultati più che positivi per il turismo marchigiano, confermando la regione come meta privilegiata per viaggiatori italiani e stranieri. I dati, però, non raccontano una storia lineare di successo: se da un lato si evidenzia una crescita nel numero di visitatori, dall'altro si intravedono segnali di rallentamento nell'economia regionale nel suo complesso, che invitano a riflettere sulle strategie future.

Le Marche hanno accolto nel 2023 ben 11.265.667 visitatori, con un totale di 2.567.073 arrivi, superando i numeri del 2022. Un risultato che assume un significato ancora più rilevante se si considera il contesto nazionale e internazionale, segnato da incertezze geopolitiche e da una congiuntura economica non proprio favorevole.

A trainare questo successo è soprattutto la provincia di Pesaro e Urbino, che con i suoi 3.314.256 visitatori si conferma la regina del turismo regionale. Seguita a ruota dalle altre province che contribuiscono a comporre un mosaico di offerta turistica variegata e di alto livello.

Merita una menzione speciale la crescita del turismo straniero, un segnale della capacità attrattiva delle Marche oltre i confini nazionali. Le strutture alberghiere, in particolare, hanno beneficiato di questo trend positivo registrando un aumento di presenze, soprattutto da parte di un pubblico internazionale desideroso di scoprire le bellezze artistiche, culturali ed enogastronomiche del territorio.

Tuttavia, l'analisi di Bankitalia sull'economia regionale del 2023 invita alla prudenza. Se il turismo brilla, altri settori come l'industria e il terziario mostrano segnali di flessione, imputabili alla debolezza della domanda interna ed estera. Una criticità che si riflette anche nella difficoltà di reperimento di manodopera, acuita da un calo demografico che rende il mantenimento delle attuali forze lavoro una vera e propria sfida per il futuro.

Le prospettive per il 2024 sono quindi incerte. Se da un lato c’è la speranza che il settore del turismo consolidi la propria crescita, sostenendo la ripresa dell'economia regionale, dall’altro le variabili in campo sono talmente tante che fare previsioni è molto rischioso.

Certamente le Marche possono contare su un patrimonio di risorse uniche e sulla capacità di reinventarsi. Ma queste condizioni, anche se potenziate dall’impegno del governo regionale che sta spingendo gli investimenti in innovazione e internazionalizzazione con i contributi a fondo perduto di questo 2024, potrebbero non essere sufficienti a portare in positivo i dati dell’economia regionale.

Investire in infrastrutture, innovazione e formazione diventa quindi cruciale per attrarre nuove imprese e lavoratori, rafforzando il tessuto economico regionale e creando le condizioni per una crescita sostenibile e duratura. Fermo restando che il turismo rimane un asset strategico per le Marche.

È fondamentale un impegno congiunto di istituzioni, imprese e cittadini per valorizzarne le potenzialità e affrontare le sfide che si presenteranno, trasformando le criticità in opportunità di crescita. Solo così le Marche potranno continuare a essere una meta turistica di successo, capace di incantare i visitatori e di offrire un futuro prospero ai suoi abitanti.

 

 

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