Marche, oltre 30mila imprese guidate da donne tra commercio, agricoltura e servizi
Nelle Marche le imprese guidate da donne sono 30.937, pari a un quarto del totale regionale. Lo rilevano i Centri Studi di Cna e Confartigianato Marche, che fotografano un quadro in cui il commercio e l’agricoltura rappresentano i settori più rilevanti, rispettivamente con 6.900 e 5.861 aziende. Seguono i servizi con 3.996 imprese e il manifatturiero con 3.342, mentre le attività di alloggio e ristorazione sono 2.854, le attività immobiliari 1.726, i servizi alle imprese 1.249 e le attività professionali, scientifiche e tecniche 1.216.
Oltre l’80% delle imprese femminili è stata avviata nel nuovo millennio e una imprenditrice su quattro è laureata, contro il 21% degli imprenditori maschi. L’età media delle titolari marchigiane resta elevata, 55,8 anni, ma queste imprese si distinguono per una maggiore attenzione al benessere dei dipendenti: nel 28% dei casi adottano politiche di conciliazione tra vita privata e lavoro, rispetto al 21,6% delle aziende maschili.
Le imprenditrici straniere presenti nelle Marche sono 2.826, con prevalenza di cinesi (626), rumene (341), albanesi (175) e marocchine (129). Secondo le presidenti di Donne Impresa Confartigianato Marche, Katia Sdrubolini, e di Cna Impresa Donna, Daniela Zepponi, negli ultimi dieci anni le imprese femminili ad alto contenuto di conoscenza sono quasi raddoppiate.
Non mancano tuttavia le difficoltà: dopo cinque anni dall’avvio, solo il 67,5% delle aziende guidate da donne resta attiva, contro il 73,1% di quelle maschili. Secondo le esperte, ciò è legato al fatto che tre imprese femminili su quattro fanno ricorso a capitale proprio o familiare per partire. Zepponi e Sdrubolini auspicano quindi un miglioramento dell’accesso al credito, un sistema di welfare più efficace che concilie lavoro e famiglia, una semplificazione della burocrazia e un aumento di servizi come asili nido e supporto sociale territoriale.

cielo coperto (MC)
Stampa
PDF
