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Il poker e la psicologia positiva: come il gioco migliora il benessere mentale

Il poker e la psicologia positiva: come il gioco migliora il benessere mentale

L’adrenalina della sfida, l’attesa per la scoperta delle carte che arrivano dal dealer, la strategia: una partita a poker mescola abilità ed emozioni in una girandola di situazioni che hanno un sapore inimitabile. Pochi altri passatempi hanno il potere di creare l’atmosfera che il poker è in grado di generare al tavolo verde e il motivo è semplice: in questo gioco dalle origini antiche la componente ludica si intreccia con aspetti che hanno a che fare non solo con la matematica e con il calcolo probabilistico, ma anche con la vita di tutti i giorni e con le relazioni umane, tanto che spesso è proprio il poker a offrirci spunti per affrontare la quotidianità. Chi non ha mai cercato di mantenere l’aplomb in situazioni complicate provando ad assumere la classica faccia da poker? Dissimulare le emozioni è proprio una delle abilità più importanti in questo tipo di gioco perché permette al gamer di mantenere segreta la propria strategia. Al netto delle abilità strettamente connesse al gioco, il poker rappresenta anche un valido alleato per il benessere psicologico e questo perché l’assetto mentale che richiede può essere applicato con successo alle situazioni complesse della vita: d’altra parte proprio a questo tipo di considerazioni la psicologa e stella del poker Maria Konnikova ha dedicato un libro.

In che modo il poker incide sul benessere mentale? Lo scopriamo insieme in questo articolo.

Io…penso positivo

Il primo punto di connessione tra poker e benessere psicologico si basa sul pensiero positivo. Il suo opposto, dunque uno stato emotivo pessimistico pone il giocatore in una condizione psicologica di cui è difficile liberarsi e che incide sensibilmente sulla performance di gioco. Credere in se stessi e nelle proprie possibilità di successo è il modo migliore per favorire il buon esito di qualsiasi attività in generale, e della partita nel caso del poker. Ecco perché, come teorizza la psicologia positiva, alla base di ogni successo c’è la capacità di concentrarsi su pensieri ottimistici sebbene il cervello sia naturalmente incline a massimizzare i pensieri negativi - un approccio ancestrale di autodifesa che dalla notte dei tempi rende l’essere umano più sensibile ai segnali di pericolo - è possibile minimizzare questa tendenza cercando di focalizzare ciò che ci fa stare bene. Per farlo esistono dei semplici esercizi che, applicati al poker così come alla vita quotidiana, possono fare la differenza e propiziare il buon esito delle nostre azioni. Eccone alcuni:

tecnica del “sto pensando che”: va messa in pratica quando ci si trova in situazioni stressanti e consiste nella visualizzazione delle proprie sensazioni attraverso la ripetizione mentale della frase “sto pesando che”. In questo modo è possibile mettere a fuoco i pensieri negativi e le emozioni che ne scaturiscono. Una volta individuato il set di sensazioni provocate da un pensiero negativo sarà più facile provare a disinnescarlo concentrandosi su situazioni gradevoli e rassicuranti.

Fare brevi pause: sebbene nel poker il ritmo sia una componente fondamentale, è importante ritagliarsi dei brevi momenti per rallentare e assaporare le sensazioni positive legate ad esempio a un successo messo a segno in partita. Questo metodo favorirà il raggiungimento di un assetto mentale più sereno e disteso, facilitando il raggiungimento del pensiero positivo.

Compilare il diario della gratitudine: si tratta di una tecnica non direttamente spendibile in partita, ma che promette benefici generali sul fronte del benessere psicologico e, di conseguenza, sulle performance di gioco. Questa soluzione consiste nel prendersi qualche minuto di tempo ogni sera per annotare almeno tre cose positive accadute nel corso della giornata. Secondo gli esperti questo metodo è in grado, in sole due settimane, di aumentare la sensazione di benessere: stando a recenti studi, la tecnica si è rivelata efficace nel 92% dei soggetti che l’hanno provata.

Questione di mindset

Una volta messe a fuoco le regole base del pensiero positivo può essere utile comprendere come applicarle al poker per assumere l’atteggiamento giusto durate ogni partita. Per farlo è fondamentale tenere a mente alcuni principi che in partita possono davvero fare la differenza, d’altra parte un assetto mentale sereno e positivo è sempre la base migliore per costruire il proprio percorso di gioco.

Mettere a fuoco la natura del poker: per assumere l’atteggiamento che più verosimilmente ci porterà al successo è importante capire che il poker è un gioco che si sviluppa nel lungo periodo e, dunque, è fondamentale accettarne i rischi nel breve periodo. Ecco perché al termine di ogni giocata bisogna passare in rassegna le decisioni prese senza badare troppo a vittorie e insuccessi. Se non si tiene a mente la dimensione “longform” del poker, si rischia di giocare per il momento e questo è sempre foriero di scelte azzardate e dunque sbagliate.

Non farne una questione personale: il che equivale a mettere da parte il proprio orgoglio. Se, al contrario, ci si lascia guidare dal proprio ego, si rischia di compromettere l’esito della partita con inevitabili passi falsi. Un esempio pratico? Qualche volta si tende a dare sfoggio delle proprie abilità attraverso valutazioni eccessivamente dettagliate sulla mano in corso: il risultato è che i nostri avversari potrebbero carpire dettagli preziosi in grado di svelare, ad esempio, la nostra strategia o il nostro stile di gioco.

Non farsi trascinare dalle emozioni: può sembrare un consiglio ovvio, ma non lo è affatto e spesso, quando ci si mette al tavolo da gioco, il rischio di far venire fuori i sentimenti negativi accumulati nella quotidianità è concreto. Ecco perché per evitare di prendere decisioni sbagliate dettate da uno stato d’animo alterato è sempre preferibile non giocare se si è poco sereni.

Non pensare troppo al montepremi: è evidente che in una partita a poker, sia al tavolo verde fisico, che a quello virtuale, il piatto ricopre un ruolo importante, ma la vera strategia per prendere le decisioni giuste durante il gioco consiste nel non pensare troppo a vincite e perdite: il rischio è di non puntare abbastanza quando magari è il caso di farlo, o di non bluffare nel modo giusto.

Studio e allenamento: il poker è un gioco estremamente variegato e vanta numerose varianti e specialità, ecco perché per sentirsi sicuri in partita è fondamentale un lavoro preparatorio fatto di teoria, ma anche di pratica. I giocatori di lungo corso lo sanno bene: per mantenere il giusto mindset, specialmente quando si è alle prime armi, è fondamentale poter contare su un buon livello di competenza. Su questo fronte un aiuto concreto arriva dalla miglire piattaforma dedicata al poker online, che offre non solo l’opportunità per giocare e fare pratica, ma mette anche a disposizione degli iscritti ampie sezioni dedicate alla teoria e alle regole del gioco, un aspetto fondamentale per migliorare tecnica e stile e per destreggiarsi con sicurezza. Un aiuto importante, quindi, per i giocatori di ogni livello, è accedere al sito più amato del mercato italino ed internazionale, che permette di esercitarzi nei tornei di Texas Holdem come nelle loro famose partire di poker online.

Giocare a poker richiede abilità strategiche, doti empatiche e attitudine al pensiero probabilistico. Ma c’è di più: questo antico passatempo, infatti, rappresenta un vero e proprio binario di scambio tra la vita quotidiana e la dimensione ludica ed è qui che gioco e realtà quotidiana si intrecciano grazie alla psicologia positiva. Da una parte il poker insegna ad assumere un atteggiamento ottimista e sereno, dall’altra portare in partita un approccio alla vita naturalmente positivo è il modo migliore per affrontare il tavolo verde in modo più lucido ed efficace. Tanto nel gioco, quanto nella quotidianità, infatti, il successo è semplicemente una questione di mindset: chi gioca a poker sa che per eccellere bisogna evitare di farsi trascinare troppo dalle emozioni, mettere da parte il proprio ego per evitare di alterare la propria strategia, e cercare di comprendere che il poker è un gioco che si sviluppa nel lungo periodo e qualsiasi decisione presa pensando al qui e ora rischia di rivelarsi inefficace e dannosa. D’altra parte introspezione e strategia sono elementi che si coltivano con calma.

 

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