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Calano i prezzi delle case ma la domanda sale

Calano i prezzi delle case ma la domanda sale

Il prezzo delle case si è notevolmente ribassato, salvo casi specifici, a partire dal 2020. Cioè, per intenderci, dall’inizio della pandemia. Complice un po’ il fatto che la situazione economica non è florida per tutti e che, con le varie agevolazioni, può essere conveniente sia comprare che vendere, il mercato si è volto, per il momento, a favore della domanda.

Una domanda che cresce di giorno in giorno e, quindi, ciò potrebbe portare a un aumento complessivo dei prezzi. Per il momento sono solo ipotesi. Poi, tra qualche mese, si potrà vedere cosa succederà.

Il prezzo delle case è sceso un po’ dappertutto

Il prezzo delle case, dicevamo, è sceso un po’ dappertutto, secondo una indagine fatta da Idealista. Ciò ha fatto che l’acquisto degli immobili è aumentato o, comunque, è sceso meno di quanto ci si aspettava.

Infatti, approfittando di ciò, in alcune città a misura d’uomo molte persone hanno deciso di lavorare in smart working e, magari, provare anche delle esperienze diverse.

In Emilia-Romagna, ad esempio, dove il prezzo delle case è sceso sotto la media, è possibile che possano accadere incontri escort Bologna in modo, magari, da accompagnare gli imprenditori single delle tantissime piccole e medie imprese che ci sono in quella regione.

Il prezzo delle case nelle Marche, nonostante abbia avuto uno sviluppo notevole dal punto di vista turistico, è sceso del 9,9%. Crollo anche per il Lazio che, insieme all’Umbria, si attesta sul -5,9%. Stessa percentuale, ma con il segno + del Trentino Alto-Adige.

Il Sud che ha patito notevolmente crollare l’economia vede un -5,2% della Calabria, un -5,1% della Puglia e un -4,5% della Campania.

Cosa succede nelle province

Analizzando le province, invece, assistiamo al crollo di Macerata con il -15%. Sopra il 10% anche Varese, Pesaro Urbino, Lecco e Pescara.

Lucca e Trieste, invece, spiccano con un +14,5% mentre Bolzano si ferma a ‘solo’ +9,5%. Segno positivo anche per Verona e Padova, rispettivamente al +6,1% e +5,5%.

Per quanto concerne il prezzo a metro quadro, assistiamo a una forbice molto ampia. Al comando troviamo Bolzano che sfiora i 4mila euro a metro quadrato, fermandosi a 3975 euro a metro quadrato, appunto. Mentre in basso c’è la provincia di Biella con solo 592 euro a metro quadrato.

Cosa succede nei capoluoghi

Nei capoluoghi, invece, spicca Lecco a -14,1% e Agrigento a -13,9%. Se andiamo nelle grandi città, Napoli ha avuto un picco di -7,4% mentre Torino e Roma sono state abbastanza stabili con, rispettivamente, -2,2% e -1,3%.

È ancora il Nord Est che, però, regna sovrano. Trieste supera il +15% arrivando a +16,9% mentre la città più costosa è Venezia con 4387 euro a metro quadrato.

Milano, notoriamente famosa per ospitare tante persone da tutto il mondo, ha visto un incremento dello 0,6% e un costo medio di 4084 euro a metro quadrato. Più di Bolzano – 3944 euro – e Firenze – 3870 euro -, non certamente ‘famose’ per essere economiche.

A chiudere è la città di Biella con 660 euro a metro quadrato.

 

 

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