A Corridonia i giovani si "sporcano" le mani: restyling per il parco di Villa Fermani e per i giardini pubblici
Il comune di Corridonia quest’anno ha visto coinvolti 58 giovani e 4 tutor che, per quattro settimane, sono stati impegnati in attività di volontariato e miglioramento della comunità. Nello specifico il progetto "Ci Sto? Affare fatica" è iniziato nella seconda metà dello scorso mese di giugno, continuando a luglio, ed ha visto la partecipazione attiva di ragazzi e ragazze tra i 14 e i 19 anni, impegnati in attività di carteggio e ripristino delle panchine, staccionate e cestini di legno situati nel parco di Villa FermanI e nei giardini pubblici.
Questa esperienza ha permesso ai giovani di acquisire competenze pratiche, imparare l’importanza del lavoro di squadra e sviluppare un forte senso di appartenenza alla loro comunità. C'è stata una risposta così alta dei giovani corridoniani al progetto attivato dal Comune, infatti, da rendere necessario attivare un gruppo in più rispetto a quanto preventivato all'inizio.
Dal lunedì al venerdì, dalle 8:30 alle 12:30, hanno portato avanti il restyling nel parco di Villa Fermani. Nel corso di questa settimana, l'ultima del progetto, i ragazzi saranno impegnati ai giardini centrali e si dedicheranno al restauro delle panchine, dell'altalena e dello scivolo. Per loro, come compenso, un "buono fatica" di 50 euro che rappresenta solo l'inizio di un percorso.
Il vicesindaco Nelia Calvigioni con delega alle politiche sociali, si è dichiarata "soddisfatta dei risultati ottenuti", ed ha espresso l’intenzione di replicare l’iniziativa nei prossimi anni, coinvolgendo sempre più giovani e ampliando le attività proposte.
Il progetto ha lasciato un segno positivo nella comunità di Corridonia, mostrando come l’energia e l’entusiasmo dei ragazzi possano fare la differenza. "A settembre li accoglieremo in Comune per un momento di festa e ringraziamento, sono stati un esempio per tutti", afferma Calvigioni.
Grande apprezzamento e soddisfazione anche da parte del sindaco Giuliana Giampaoli: "La mia gratitudine - dice - va anche a coloro che hanno ricoperto il ruolo di tutor, mettendo a disposizione il proprio tempo e le proprie competenze al servizio dei ragazzi".
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