Dodici disegni, tanti quanti sono i mesi presenti nel calendario, per colorare l’anno che verrà ma anche per ricordare che “donare sangue è un gioco da ragazzi”.
Grazie all’Avis di San Severino Marche, gli studenti dell’Istituto comprensivo “P. Tacchi Venturi” sono stati di nuovo coinvolti nel Progetto Giovani che, giunto alla 23esima edizione, ha visto impegnate le varie classi delle scuole elementari e medie nel realizzare un’immagine per il calendario Avis distribuito a donatori e famiglie ma anche a ben 1.300 alunni.
In ciascun mese del 2021 vengono riprodotte le opere d’arte vincitrici di un’edizione non facile per via del Covid che ha reso impossibile anche fare una foto di gruppo da mettere in copertina ma che è stata egregiamente sostituita da scorci settempedani immortalati nelle foto di Andrea Federici, Dino Marinelli e Ivan Taddei.
Alla fine una speciale giuria ha scelto i lavori di Iris Denizi (classe III), Giorgio Beni (classe III), Mattia Amico (classe III), Tommaso Sparapassi (classe IV), Sofia Fediv (classe IV), Elisa Piunti (classe IV), Maria Tenneriello (classe IV), Cecilia Balducci (classe IV), Agata Sparapassi (classe V), Giovanni Allegretto (classe V), Alessia Sorino (classe V) e Cecilia Forconi (classe V) i cui elaborati sono stati raccolti insieme alla preghiera del donatore.
Molto belle anche le frasi che accompagnano gli elaborati: “La raccolta del sangue è importante!”, “Se vuoi fare la cosa giusta dona il tuo sangue”, “Nella squadra dell’Avis nessuno resta mai in panchina”, “Se donerete non ve ne pentirete”.
La pubblicazione, patrocinata dal Comune di San Severino Marche e dal Centro Servizi per il Volontariato Marche, è stata resa possibile grazie al sostegno di Novavetro.
Un bel gesto, alla vigilia delle festività natalizie, da parte dei Lions della sezione di Camerino. Questi ultimi infatti hanno deciso di fare una donazione alle famiglie più in difficoltà del Comune di Camerino, a causa dell’emergenza causata dal Covid-19. Con l’aiuto degli uffici comunali sono riusciti a risalire ai nuclei che vivono una situazione di particolare disagio, andando quindi in loro aiuto. Un regalo di Natale a tutti gli effetti per alcune famiglie camerti a cui sono stati consegnati direttamente dai Lions questa mattina gli importi donati, insieme al sindaco Sandro Sborgia e alla vice sindaco Lucia Jajani.
“Da parte dell’intera Amministrazione mi sento di rivolgere un grande ringraziamento ai Lions per questo gesto che va ad aiutare le famiglie del Comune più in difficoltà – ha detto il sindaco Sandro Sborgia – È una donazione che consentirà di vivere queste festività più serenamente in un momento che non è semplice, ma nel quale se tutti ci aiutiamo, come avvenuto in questo caso, sarà più facile uscirne".
Una nuova vetrina che si illumina in piena emergenza Covid e, insieme, una speranza che si accende in vista delle imminenti festività di Natale.
Il sindaco di San Severino Marche, Rosa Piermattei, ha inaugurato la Bottega delle Cialde di Simona Marcucci, attività commerciale che ha aperto i battenti in viale Eustachio al civico numero 13.
All’interno del negozio vasto assortimento di cialde di tutti i gusti e delle migliori marche come Illy, Lavazza, Nespresso, Caffè Borbone, Kimbo, Ricola, Aroma Vero, Must, Caffè Verzì e molti altri ancora insieme a cialde compatibili con tutti i modelli di macchinette da espresso in esposizione e vendita nello stesso store.
“Ho deciso di avviare una nuova attività di cui in città si sentiva la mancanza perché un’attività del genere non c’è mai stata anche se tutti ormai fanno uso di cialde in casa” – è la voce della titolare, Simona Marcucci, al suo primo giorno di attività.
Nel nuovo locale, proprio in occasione dell’apertura e fino al 31 dicembre, sarà praticato uno sconto a tutti i clienti.
“Vorrei dare uno speciale benvenuto ai tanti che, nonostante le difficoltà del momento, investono in città - sono le parole del sindaco, Rosa Piermattei – San Severino Marche è un centro vivo e ha un importante tessuto economico. Questi momenti offrono a tutti una carica di fiducia e ottimismo”.
Il mercato immobiliare si sta riprendendo gradualmente, quindi questo rappresenta un buon momento per vendere una casa.
Bisogna però armarsi di pazienza, poiché le persone sono molto più esigenti ed attente prima di fare un investimento importante. Si stima che la compravendita di un immobile ha una durata media di 8,7 mesi.
Innanzitutto è consigliabile apportare delle piccole ristrutturazioni, per rendere l'abitazione presentabile ed in buone condizioni. Naturalmente non bisogna spendere cifre eccessive, ma quanto basta per eliminare quei piccoli difetti che potrebbero scoraggiare i potenziali acquirenti.
Un parquet rovinato o usurato, muffe ed incrostazioni in bagno o infissi scoloriti non sono certo il miglior biglietto da visita.
Inoltre è opportuno rendere l'appartamento quanto più neutro possibile, affinché possa piacere ad una platea ampia di persone, eliminando quegli elementi troppo personali.
La vendita di una casa prevede un iter burocratico lungo e tortuoso, perciò bisogna preparare tutti i documenti ed averli subito a portata di mano.
La documentazione, utile anche per stabilire il prezzo più adeguato, comprende principalmente: pianta e visura catastale, atto di provenienza, certificazione energetica, documenti condominiali con le indicazioni dei millesimi e delle spese annuali ed eventualmente contratti d'affitto ed ipoteche.
Sono tanti i fattori che entrano in gioco e che incidono sul prezzo finale da attribuire ad una casa, quindi per valutare un immobile è necessario affidarsi ad esperti del settore.
Alcuni venditori preferiscono il fai da te, escludendo le agenzie immobiliari, che generalmente chiedono una percentuale del 2-3% sul prezzo di vendita.
Tra le principali realtà del mercato immobiliare ce n'è però una che si differenzia dalle altre, cioè Dove.it, che non richiede alcuna commissione al venditore, mettendo a disposizione una serie di servizi utili e funzionali alla vendita.
Sul portale di Dove.it c'è un form da compilare rapidamente, che fornisce una valutazione chiara e trasparente della casa con pochi clic.
Si tratta di un servizio utilissimo, poiché i prezzi degli immobili variano da regione a regione, quindi è possibile ottenere una valutazione professionale ed obiettiva.
L’agenzia immobiliare online vanta inoltre una squadra di agenti dislocati su tutto il territorio nazionale, quindi le offerte sono rivolte ad una clientela molto ampia.
Dopo aver stabilito il prezzo e trovato i potenziali acquirenti, iniziano le trattative che possono essere lunghe ed estenuanti.
Ci sono due tipologie di venditori: quelli che non si schiodano dal prezzo di partenza e quelli che sono disposti a trattare.
Ognuno è libero di agire come vuole, ma è consigliabile essere più malleabili nelle trattative per velocizzare la vendita. Molte persone partono da una valutazione dell'immobile più alta, concedendo poi uno sconto pari al 10-15%. Una mossa da prendere in considerazione.
Infine è opportuno fornire quante più informazioni possibili sulla casa, pubblicando foto ed anche video capaci di mostrare gli ambienti da diversi punti di vista, attirando così un numero maggiore di potenziali acquirenti.
I 15 ragazzi del Centro socio-educativo per disabili “Il Ciclamino” hanno abbellito con ghirlande le vetrine del centro di Corridonia e hanno realizzato il presepe in piazza Filippo Corridoni.
Tantissimi commercianti hanno aderito all’iniziativa organizzata dal Comune di Corridonia e dal “Ciclamino” gestito dalla Pars onlus. Le decorazioni per i negozi e il presepe sono stati realizzati interamente a mano dai ragazzi, affiancati dagli educatori Pars, che con amore e pazienza e creatività hanno portato un pò di magia natalizia all’intera cittadina.
65 sono i negozianti che hanno scelto di mettere in vetrina la ghirlanda e di fare una donazione ai ragazzi, una quota simbolica per aiutarli a realizzare un loro sogno, fare una gita in estate. Un modo solidale per unire e fare comunità, in un anno così particolare e difficile.
“Ogni anno prepariamo un mercatino di Natale, ma quest’anno non è stato possibile - spiega l’educatrice Pars Lisa Tosiani -. I nostri ragazzi ci tengono molto, con il ricavato autofinanziano parzialmente la gita estiva. Allora abbiamo pensato di fare qualcosa di nuovo, collaborando con il comune nella realizzazione di addobbi natalizi. Abbiamo realizzato una ghirlanda da appendere alle vetrine dei negozi di Corridonia e il presepe in legno posizionato sotto l’albero in piazza. L’idea è piaciuta ai commercianti ed è stata organizzata in collaborazione con l’amministrazione comunale.
Siamo grati a tutti per questa opportunità data ai nostri ragazzi”.
“Abbiamo pensato insieme agli operatori Pars di coinvolgere i ragazzi del centro per dar loro la possibilità di fare una raccolta fondi e far conoscere alla cittadinanza questa preziosa realtà. E’ un’eccellenza del nostro territorio - afferma Francesco Andreozzi, assessore alle Politiche per lo sviluppo economico e per il lavoro e commercio -. Inoltre hanno creato il presepe da mettere sotto l’albero di Natale in piazza Corridoni. I commercianti sono stati molto soddisfatti. E’ una ghirlanda molto bella che hanno potuto esporre nei loro negozi”.
“Nonostante tutte le restrizioni per Covid e le difficoltà, i ragazzi del Ciclamino, con il loro sorriso e la loro serenità immutata, nonostante le mille criticità - conclude Monica Sagretti, assessore alle Pari opportunità, istruzione e politiche educative -, sono stati gli unici ad offrirci aiuto e a realizzare gli addobbi di Natale. Con il loro garbo e il loro amore, sono sempre pronti ad accogliere le richieste del comune. Ghirlande meravigliose e un presepe semplice ma di un’eleganze unica. Tornare all’essenzialità è il messaggio di questo Natale 2020. Mi auguro che questo sia un esempio di inclusione sociale quotidiano e non un evento straordinario”.
Durante il lockdown molte persone hanno scoperto o riscoperto il piacere di restare in casa. Affinché la propria abitazione sia però un luogo gradevole nel quale trascorrere il tempo senza dubbio bisogna lavorare per renderla più bella e accogliente e non a caso proprio negli ultimi mesi è cresciuto il numero di chi si è dedicato ad un restyling di casa propria.
Online le fonti di ispirazione certo non mancano, ma se si vuole essere sicuri del risultato e cambiare profondamente il volto della propria dimora, forse sarà meglio evitare improvvisazioni rischiose e affidarsi piuttosto al consulto di un esperto. Se sei curioso, visita Glamcasamagazine.it e richiedi il progetto all'interior designer online.
(Progetto esclusivo di Interior design Glamcasamagazine)
Quello che spesso manca a chi vuole riprogettare o quantomeno dare un tocco di novità alla propria casa è la capacità di pianificare e definire a dovere gli interventi e gli investimenti necessari. Non si tratta solo di fare un po’ d’ordine, di acquistare qualche nuovo accessorio o di tinteggiare una parete, quel che serve è definire un progetto in ogni sua parte, così da massimizzare resa ed efficacia e minimizzare sprechi di tempo e denaro.
Il lockdown, così come le successive fasi con differenti limitazioni negli spostamenti, su base regionale, hanno impattato fortemente sulle abitudini degli italiani, senza dubbio ora, nella gran parte dei casi si trascorre più tempo tra le mura domestiche e questo ci fa accorgere di piccoli difetti o di soluzioni estetiche o funzionali che non ci convincono pienamente. Dedicarsi ad un restyling della casa, che si tratti di piccoli aggiustamenti o di un intervento più consistente, può senza dubbio aiutarci ad impegnare in modo produttivo il nostro tempo e regalarci non poche soddisfazioni. Improvvisarsi interior designer potrebbe però non essere sempre una scelta saggia, ci sono molte variabili da considerare quando si arreda o rinnova uno spazio.
Relooking o restyling?
Una prima cosa da capire è se vogliamo procedere ad un relooking o ad un restyling di casa. Quali sono le differenze? Con il termine restyling si indica un intervento di ristrutturazione della casa particolarmente importante, il relooking è invece un intervento più limitato, mirato e in genere anche più circoscritto.
Nel caso di un relooking non sono richieste manutenzioni straordinarie, rifacimenti di strutture, ecc, ma interventi più “leggeri”, come ad esempio lo spostamento di alcuni mobili o altri elementi. Spesso infatti basta veramente poco, lavorando con quello che si ha, per cambiare il volto della propria casa.
Tra relooking e restyling c’è poi come è facile immaginare anche una rilevante differenza sul fronte dei costi. Il restyling richiede interventi che possono arrivare a costare il doppio o anche il triplo rispetto ad un intervento di relooking che può comunque in molti casi dare buone soddisfazioni, se si sa dove mettere le mani. Sarà in ogni caso sempre meglio affidarsi a dei professionisti e cercare di valutare bene le differenti offerte, andando a scegliere la più allineata alle proprie esigenze.
Come Fare un Restyling della propria casa
Ci sono vari modi per approcciarsi ad un restyling di casa propria, una delle strade che più spesso si percorrono è quella di cambiare i mobili e più in generale gli arredi. Senza dubbio dei mobili nuovi aprono a nuove possibilità espressive, potremo scegliere elementi che si avvicinano maggiormente al nostro gusto e aiutino a creare degli spazi a nostra misura e a nostra immagine. Potremo avere una casa che racconta chi siamo e cosa ci piace.
Non sempre però bisogna acquistare un nuovo mobilio o rifare completamente gli interni, spostare elementi esistenti può consentire una loro maggiore valorizzazione e una più efficace definizione degli spazi funzionali della casa.
Un buon modo per cambiare il volto di casa nostra è usare il cartongesso per dei soffitti, delle pareti divisorie o altri elementi, come ad esempio una libreria. Questo materiale è molto versatile e se ci si affida a professionisti esperti permette interventi esteticamente impattanti con tempi e costi contenuti.
Un elemento che spesso si sottovaluta quando si arreda casa o quando la si rinnova è quello delle luci. L’illuminazione è invece importantissima per rendere bella e funzionale una casa e un buon restyling non può prescindere da delle attente riflessioni su questo fronte. Spesso per cambiare il volto ad una o più stanze di casa basta intervenire sulla luce, un elemento in grado di arredare come pochi.
Per dare un tocco di novità ad una stanza, spesso può bastare anche un intervento limitato, magari solo su una parete o una porzione della stessa, con un carta da parati dai colori e dalle fantasie moderne o più classiche. Allo stesso modo anche un cambio di colore di una parete, ritinteggiata, può essere un modo facile per rinnovare uno spazio e donargli maggiore personalità.
Infine, la scelta dei complementi d’arredo e più in generale dell’oggettistica è senza dubbio un modo divertente e piuttosto facile per rinnovare casa nostra senza grossi investimenti di tempo e denaro. Bisogna prestare attenzione a non accumulare troppa paccottiglia, ma a scegliere pochi oggetti che raccontino qualcosa di noi e di quello che più ci piace. Spesso possono bastare dei piccoli dettagli per ottenere risultati sorprendenti.
Alcune persone sono predisposte a certe emozioni piuttosto che ad altre. Edward Bach indicò per ogni stato mentale il rimedio floreale più adatto. Curarsi con i fiori di Bach aiuta, dunque, a conoscere meglio chi siamo nel profondo, attraverso quella fase delicata che è la scelta del rimedio che fa per noi.
Al termine di un lungo percorso che attraversa tutte le conoscenze mediche dell'epoca, tra cui i lavori di Freud sulle strutture della psiche, alla ricerca di un sistema terapeutico capace di raggiungere il cuore dei problemi, Bach approda al mondo vegetale, recuperando l'uso curativo della rugiada floreale di Ildegarda e Paracelso e ottiene le prime essenze che formeranno poi i fiori di Bach.
I fiori di Bach sono particolarmente indicati per i bambini, perché non danno effetti collaterali, non creano dipendenza, non si può andare in iperdosaggio. Anzi può ben dirsi che i bambini sono i migliori fruitori dei fiori di Bach perché non hanno preconcetti e reagiscono in maniera veloce e duratura.
I fiori di Bach sono, infatti, per tutti. Bach divise i 38 da lui scoperti per le loro virtù guaritrici in sette gruppi distinti. Esistono, quindi, fiori per la paura, per coloro che soffrono l’incertezza, per l’insufficiente interesse per il presente, per la solitudine, per l’ipersensibilità alle influenze e alle idee, per lo scoraggiamento o la disperazione e infine per la preoccupazione eccessiva per il benessere degli altri. Tramite la floriterapia di Bach si possono risolvere quindi situazioni di stress, timidezza, ansia, panico, senso di colpa, insicurezza e depressione. Il riequilibrio delle emozioni risolve anche coliti, rigidità, muscolari, stanchezza, psoriasi e gastriti nervose.
I fiori di Bach, acquistabili anche nelle farmacia online, sono utili per risolvere i propri disturbi e presentano molti vantaggi, anche rispetto ad altri rimedi naturali o erboristici: innanzitutto sono privi di tossicità, non presentano effetti collaterali di nessun tipo e sono compatibili con qualsiasi altra cura, omeopatica o allopatica che sia, perché non interferiscono con i farmaci. Inoltre i fiori di Bach agiscono sulle cause profonde dei disturbi e su tutti i piani, rimettendo in moto la "metabolizzazione" degli eventi fisici e psichici anche molto remoti che li hanno originati, fino ad eliminarli.
Dal momento che sempre più persone mostrano interesse nella floriterapia, sempre più farmacie offrono prodotti floriterapeutici che si prestano all'autoterapia. Una curiosità? Sembra che la scelta di Edward Bach inizialmente avvenisse grazie all’eccezionale sensibilità che lo stesso affermava di possedere: appoggiando il fiore o la foglia sulla lingua, sosteneva di poterne presagire l’effetto curativo.
Lo spot Augurale della Agenzie Sero Group Vita di Condominio quest'anno è stato realizzato dal noto artista Marco Marilungo.
La società Sero Group ha voluto evidenziare l'importanza che assume la casa anche e soprattutto n questo particolare periodo pandemico.
La casa e il condominio oggetto di attività della società con oltre 22 anni di attività presente in diverse aree della nostra Regione e ora con la nuova prossima apertura anche nella citta di Milano.
Guarda qui lo Spot Augurale:
Musica tutto l’anno con le immagini del Camerino Festival. È una bella novità, per giunta a scopo benefico, il calendario 2021 della kermesse musicale che si è svolta con grande successo la scorsa estate coinvolgendo alcuni luoghi simbolo della città ducale: Piazza Cavour, la Rocca Borgesca, la Basilica di San Venanzio, Rocca d’Ajello con lo scopo di raccogliere fondi da destinare a sostegno della casa di riposo di Camerino "Fondazione Casa Amica". 12 mesi di musica a Camerino, una raccolta fotografica che ripercorre tutti i momenti più belli e racconta le emozioni degli artisti di fama mondiale sul palco: Ramin Bahrami, Marmen Quartet, Mario Brunello, i Filarmonici Camerti, Paolo Fresu e Daniele di Bonaventura. L'Intero ricavato della vendita del calendario sarà destinato alla casa di riposo di Camerino "Fondazione Casa Amica" che in questo periodo di grande difficoltà causata dall'emergenza Covid-19 necessita di maggiore sostegno e solidarietà per gli anziani e il personale. Musica e beneficienza si fondono, dunque, guardando al nuovo anno.
Il Calendario 2021 “Camerino Festival per Casa Amica” sarà in vendita da domani (mercoledì 16 dicembre) al prezzo di 10 euro in diversi esercizi commerciali camerti. “È stata una bella idea che nasce ancora una volta dalla collaborazione tra l’amministrazione comunale e la direzione artistica del Camerino Festival – commenta Giovanna Sartori, assessore alla cultura di Camerino – Abbiamo pensato di realizzare questo progetto per uno scopo benefico, destinando il ricavato alla Fondazione Casa Amica. In questo momento di enorme difficoltà, come l’emergenza sanitaria, abbiamo cercato di stare vicino a chi è più debole. Un calendario bellissimo, 12 mesi di musica a Camerino che chiudono un po’ il cerchio della nuova edizione del Camerino Festival che, nonostante le mille difficoltà, è riuscita a ripartire e far rifiorire il centro storico. Non dimenticheremo mai le emozioni in Piazza Cavour, finalmente non più in silenzio. L’invito non può che essere ad acquistare il calendario”.
Il calendario è stato realizzato dal Comune di Camerino insieme alla direzione artistica del Camerino Festival: Francesco Rosati direttore della GMI di Camerino, Vincenzo Correnti direttore di Adesso Musica e Daniele Massimi direttore di Musicamdo Jazz.
In questo periodo difficile per tutti, la Comunità terapeutica Pars onlus “Don Vincenzo Cappella” vuole essere maggiormente vicina ai propri ospiti, in un’atmosfera natalizia sincera, gioiosa, ma anche di rispetto e di riflessione.
La Comunità Pars “Don Vincenzo Cappella” di Corridonia ospita 18 ragazzi dai 25 ai 50 anni, affetti da dipendenza, quali droga e alcol e gioco d’azzardo.
“Veniamo da un momento doloroso e da molto tempo i nostri ragazzi non vedono i propri familiari - spiega l’operatrice Pars Alessandra Giammaria -. Abbiamo deciso fin da subito di attivare le videochiamate, ma non è la stessa cosa. Si è creato un senso di vuoto e di tristezza, è davvero difficile non poter vedere i propri cari per un lungo periodo. Anche per questo motivo, addentrandoci nel periodo natalizio, abbiamo pensato di lavorare per realizzare un ambiente caldo, accogliente, come a casa, per colmare quel vuoto, quella distanza fisica tra loro e le proprie famiglie”.
"Ho sentito la mancanza dello sguardo dei miei figli”; “mi è mancato l'abbraccio di mia madre”; "ho sentito la mancanza del calore del sorriso della mia compagna” testimoniano i giovani ospiti.
La struttura continua a realizzare attività importanti rispettando le normative, ma garantendo l’opportunità di fare laboratori e esperienze attive e a essere luogo dove si cerca di dare una risposta efficace alle persone che vivono il dramma della dipendenza da sostanze stupefacenti o da gioco d’azzardo.
In queste settimane di preparazione al Santo Natale i ragazzi stanno seguendo un laboratorio artistico tenuto da Cristiana Torresi per realizzare con materiali di riciclo l’albero, il presepe a grandezza naturale e le decorazioni per abbellire l’intera struttura.
"Non ho mai pensato al Natale, la mia priorità era la droga, ora riscopro la bellezza di questo momento”; "dopo tante festività passate allo sbando questo è il primo Natale in serenità”; "per me il Natale è sempre stato sinonimo di solitudine e tristezza, ora che mi trovo in questa famiglia sento una nuova speranza nascere in me” affermano alcuni dei ragazzi pensando al senso del Natale.
“Per il Natale stiamo cercando di creare un clima natalizio, anche un buon menù, per farli di sentire il più possibile a casa; i nostri ragazzi stanno rispondendo bene, sono molto collaborativi - continua la Giammaria -. Stiamo allestendo un presepe all’esterno della struttura con i bancali e le sagome e materiali di riciclo e gli oggetti di Natale per addobbare l’interno della Comunità. Inoltre, continuiamo a svolgere alcune attività, quella dedicata alla cura della casa, la pulizia delle proprie camere e della struttura, come una famiglia dove ognuno ha una propria mansione. Poi c’è la cura del verde, proprio qualche giorno fa abbiamo piantato molti alberi nel viale che conduce alla Comunità, e infine i nostri ragazzi si prendono cura degli animali, con amore e responsabilità”.
Questa è la storia molto drammatica di un femminicidio efferato che scosse l’animo di tutti noi.
Permessi premio, sconti di pena, un lavoro da centralinista nel carcere di Bollate; studia giurisprudenza, ha dimenticato, sembra con facilità, la donna per la quale ha ucciso la moglie, ed ora ha un’avvenente nuova compagna, una donna dell’Est che regolarmente va a fargli visita in carcere per trascorrere con lui alcune ore.
Lui è Salvatore Parolisi, per la giustizia italiana l’assassino della moglie, Melania Rea.
Non ha mai confessato il delitto, avvenuto il 18 aprile 2011, quindi non ha mai manifestato una qualsiasi forma di pentimento, nè la necessità di ottenere il perdono: perdono della famiglia di Melania e della piccola Vittoria, figlia sua e di Melania, privata per sempre dell’affetto materno e di una vita insieme a lei.
Ma, come accennato, una verità processuale è stata raggiunta dalla giustizia italiana.
E crediamo valga la pena ricordare come si è giunti a tale verità, pensando a Melania che, a differenza di Parolisi, non ha una seconda possibilità di vita. Ricostruiremo le circostanze per le quali si è giunti ad affermare la colpevolezza di Parolisi, “al di la di ogni ragionevole dubbio” attingendo dagli atti ufficiali.
La scena del crimine
“Il cadavere (..omissis) veniva rinvenuto supino, in parte ricoperto da fogliame e aghi di pino, con il collo intriso di sangue, le mani aperte sul terreno, i piedi in direzione del chiosco, le scarpe allacciate(...omissis) La maglia, così come il giubbino, era lacerata in corrispondenza delle lesioni (...omissis) dunque inferte nella parte superiore del corpo attraversando gli abiti indossati da Melania. Le lesioni venivano inferte con un coltello monotagliente, le prime quelle da dietro con tentativo di sgozzamento quindi sulla schiena dall’alto verso il basso e al dorso e infine quelle frontali; Il luogo del rinvenimento corrisponde a quello dell'omicidio, date le tracce rinvenute ed in particolare la chiazza ematica posta al di sotto del corpo; La cute del viso risultava coperta da fondotinta e il mascara con cui erano truccati gli occhi non presentava sbavature; Tra i segni post mortem vi sono le varie incisioni effettuate sull’addome e sulle cosce della donna dopo la morte di costei – non molte ore prima del ritrovamento del cadavere e segni suggestivi per tentativo di despistaggio (siringa infilata sul petto, laccio emostatico)”
La morte di Melania era stata procurata da un'arma da punta e da taglio che le aveva lacerato il corpo con 35 coltellate.
Nessuna di tali lesioni era stata mortale. La morte era sopraggiunta a causa di anemia emorragica acuta: Melania è morta per dissanguamento.
La dinamica di realizzazione del crimine
Melania è stata uccisa all’improvviso “da dietro" con un iniziale “gruppo” di colpi lesivi costituiti dal tentativo di “sgozzamento” (ferite al collo) e dai colpi di coltello inferti alle spalle dall’alto verso il basso e da quello - profondo - alla schiena”
“Melania non ha avuto tempo e modo di lottare e difendersi attivamente se non nelle fasi di un accoltellamento già iniziato (limitate lesioni da difesa alle mani; più profonda lesione al polso destro); Melania non ha avuto tempo di piangere (trucco intatto, il suo mascara non presentava segni di sbavature)”
Paticolare doloroso da accettare, sapere che questa bellissima donna campana non ha avuto neppure il tempo di piangere, ma solo di osservare l’immagine del suo assassino, suo marito, ed essere consapevole che quella sarebbe stata l’ultima persona vista nella sua giovane vita.
“La morte è intervenuta alcune decine di minuti dopo l’inizio della azione omicidiaria (potenzialmente anche in assenza dell’assassino che abbandonava il posto con Melania agonizzante).”
L'azione ha richiesto non più di 10 /15 minuti e sarebbe stata realizzata esclusivamente dal Parolisi, in preda a dolo d'impeto. Costui, a quel punto, si liberava degli indumenti sporchi di sangue e li nascondeva.
Fa rabbrividire la scena del crimine, come tutte le scene di un crimine violento. Ancor di più rabbrividiamo se pensiamo che “ignara testimone” di quanto stava accadendo alla sua mamma era proprio Vittoria, la figlia di Melania e Salvatore che, secondo le ricostruzioni, mentre si consumava il delitto era in macchina, assicurata al suo seggiolino, e chissà forse dormiva serena mentre perdeva per sempre la sua mamma e sarebbe cresciuta senza averla mai più accanto.
IL MOVENTE NEI MESSAGGI SCAMBIATI TRA PAROLISI E L’AMANTE
Parolisi è un uomo che mente. Ed ha mentito alla moglie ben prima che agli inquirenti.
Melania, un anno prima della sua morte, aveva scoperto la relazione extraconiugale del marito con una soldatessa, Ludovica, recluta della Caserma Clementi di Ascoli, allieva del marito.
Ne erano derivati, ovviamente, profondi dissapori.
“Si tenga conto che Melania era una donna non disposta “a cedere” facilmente: si era già dimostrata volitiva e di carattere nell’affrontare direttamente Ludovica al telefono per due volte quando aveva casualmente “scoperto” il tradimento del marito; ne aveva sofferto, era stata dura col marito prima di perdonarlo, aveva avuto la forza e il carattere di parlare direttamente con l’altra...”
Dopo un periodo di crisi Melania decise di perdonare il marito, non essendo a conoscenza del fatto che la relazione in realtà proseguiva.
I dissapori quindi si erano ricomposti anche in virtù della "falsa" affermazione del Parolisi di aver troncato il rapporto con la soldatessa sua allieva.
Ma Parolisi mentiva anche con Ludovica: le aveva manifestato la volontà di abbandonare la moglie, tanto da aver già contattato un legale per iniziative formali (affermazione anch'essa non rispondente al vero).
Nella seconda parte, domenica prossima, i messaggi tra Parolisi e la soldatessa, per focalizzare la realtà nella quale, secondo i giudici, è maturato il movente e quindi il delitto.
Torna, come ogni domenica, la rubrica curata dall’avv. Oberdan Pantana, “Chiedilo all'avvocato”.
In questa settimana, le numerose mail arrivate hanno interessato tematiche riferibili ai rapporti tra comproprietari di beni immobili e relative problematiche. Il caso di specie scelto è di un lettore di Civitanova Marche che chiede: “A quali responsabilità può andare incontro chi da proprietario al 50% di un immobile cambia la serratura della porta d’ingresso negando così l’entrata all’altro comproprietario?”
Il caso di specie ci porta ad analizzare il reato di cui all’art. 610 c.p. secondo il quale, “Chiunque, con violenza o minaccia, costringe altri a fare, tollerare od omettere qualche cosa è punito con la reclusione fino a quattro anni”; difatti, come da orientamento giurisprudenziale consolidato di legittimità, “Si ravvisa il delitto di violenza privata anche nella condotta di chi impedisce l’esercizio dell’altrui diritto di accedere ad un locale o ad una delle stanze di un’abitazione, chiudendone a chiave la serratura o cambiandola senza il consenso e la relativa consegna delle nuove chiavi” (Cass., Pen., Sez. V, n. 4284 del 29.9.2015).
A tal proposito, si evidenzia che, sotto il profilo dell’elemento oggettivo, il delitto di cui all’art 610 c.p. si qualifica come reato d’evento e a forma vincolata: il fatto tipico consiste, infatti, nel costringere altri a fare, tollerare od omettere qualche cosa, mediante l’impiego di violenza o di minaccia. Quanto al concetto di violenza rilevante – che è quello che in questa sede interessa - esso è costituito dall’esplicarsi di una qualsiasi energia fisica da cui derivi una coazione personale; non rileva, né la qualità dei mezzi adoperati, né che essi siano diretti o indiretti, di carattere materiale o psicologico, occorrendo solo l’idoneità di essi al raggiungimento dello scopo che è quello di costringere altri a fare, tollerare od omettere qualcosa.
Si parla di violenza in due diverse accezioni: violenza propria e violenza impropria; la prima deve intendersi quella fisica che si esplica direttamente sulla vittima, mentre quella “impropria“, si esplica attraverso l’uso di mezzi anomali diretti ad esercitare pressioni sulla volontà altrui, configurabili anche laddove essa non si indirizzi contro l’altrui persona, ma sulle cose, alla sola condizione che dispieghi un’effettiva incidenza costrittiva sulla volontà della vittima.
Pertanto, in risposta al nostro lettore, risulta corretto affermare che: “Integra il reato di violenza privata ex art. 610 c.p. impedire l'esercizio dell'altrui diritto di accedere ad una stanza di un'abitazione o di un locale chiudendola a chiave o cambiandone la serratura”(Cass. Pen.; sentenza n. 38910/2018).
Rimango in attesa come sempre delle vostre richieste via mail, dandovi appuntamento alla prossima settimana.
“Rotarytorrone”: seconda edizione per l'iniziativa targata Rotary Tolentino. Il sodalizio tolentinate anche quest'anno ha realizzato, in collaborazione con l'azienda Tre Mori di Tolentino, tre tipi di torroni, alla mandorla, morbido al caffè e il nocciolato al cioccolato, che oggi (13 dicembre) vengono venduti nel mercatino de “Le piazzette”, progetto di Copagri e Cna di Macerata, allestito in piazza della Libertà di Tolentino. Chi vuole può recarsi allo stand del Rotary di Tolentino per l'acquisto dei torroni. Il ricavato della vendita sarà destinato per sostenere il “Rotarycenter”, centro per giovani con disabilità lieve, con sede in viale XXX Giugno di Tolentino, creato per una maggior integrazione nella società e per l'inserimento nel mondo del lavoro.
Il progetto “Rotarycenter” è stato avviato nel precedente anno rotariano così il centro è stato inaugurato lo scorso 27 giugno. Ed ora anche per il Natale, ormai alle porte, si ripropone il “Rotarytorrone”, iniziativa che lo scorso anno ebbe un grande successo. Il torrone è amato da bambini ed adulti. Il Natale non sarebbe lo stesso senza la sua presenza sulle tavole imbandite di ogni leccornia. Il torrone è uno dei dolci più antichi del mondo.
Ancora una iniziativa da parte del Rotary di Tolentino dopo il partecipatissimo e coinvolgente incontro “Basta violenza” organizzato dal club tolentinate, presieduto da Paolo Francesco Perri, in collaborazione con il Rotary di Sarzana – Lerici, presieduto da Roberto Camerini e il Rotary di La Spezia da Roberto Querci. L'evento è stato proposto in occasione della Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne per sensibilizzare l'opinione pubblica a quella violenza che ad oggi viene considerata una vera e propria emergenza. L'evento si è tenuto on-line su piattaforma zoom. Diversi i relatori che hanno affrontato magistralmente le diverse tematiche tra i quali Mario Paciaroni, ex presidente del Tribunale sezione penale di Macerata e ex procuratore capo della Repubblica di Camerino, Macerata e La Spezia; Maria Cristina Failla, ex presidente del Tribunale di Massa e presidente della Consulta provinciale femminile della Spezia; Laura Mocchegiani, direttore di biblioteca; l'avvocato Marco Massei. Sono intervenuti il governatore del Distretto 2090 Rossella Piccirilli e il governatore del Distretto 2032 Giuseppe Musso. Presente anche il Pdg del Distretto 2031 dell'anno rotariano 2019-2020 Giovanna Mastrotisi. Hanno portato i saluti i presidenti del club organizzatori dell'incontro, il presidente del Rotary Bologna Valle del Savena Filippo Maria Leghissa. L'incontro è stato moderato da Carla Passacantando. Tanti i presidenti di club Rotary che si sono collegati. Hanno partecipato anche il presidente delll'Inner Weel Macerata Monica Francalancia, del Soroptimist Macerata Maria Leonori. Sono stati proiettati dei video nel corso dell'evento, tra i quali la testimonianza di una donna maltrattata. L'obiettivo dell'iniziativa era quello di lanciare un messaggio di contrasto alla violenza per sensibilizzare affinché le donne denuncino le violenze e a chi di dovere a rafforzare le case di rifugio e centri antiviolenza.
Il Servizio Sanità della Regione Marche ha comunicato che purtroppo nelle ultime 24 ore si sono verificati quattordici decessi correlati al Covid-19.
Nel territorio maceratese si sono registrate tre vittime: una donna di 90 anni di Ripe San Ginesio e un 84enne di Treia, spirati nell'ospedale del capoluogo, e un 66enne di Castelraimondo deceduto al nosocomio di Civitanova Marche.
Sono due le vittime nell'Anconetano: una 91enne e una 83enne di Ancona che hanno perso la vita all'INRCA dorica.
All'ospedale di Pesaro ci sono stati sei decessi, le vittime sono: due 87enne di Pesaro, un 96enne di Urbania, una 82enne di Vallefoglia, una 78enne di Venarotta e una 80enne di Fano. Una vittima anche all'ospedale di Urbino (una 74enne del posto) e all'ospedale "A.Murri" di Fermo (una 81enne di Sant'Elpidio a Mare).
Il Servizio Sanitario regionale registra una vittima anche all'INRCA di Fermo: si tratta un 87enne di Sant'Elpidio a Mare.
Dall'inizio della pandemia nelle Marche hanno perso la vita a causa del Covid-19 1404 persone. Pesaro-Urbino è la provincia che paga il prezzo più alto in termini di vite spezzate (607), mentre sono 244 quelle totali nella provincia di Macerata.
Secondo i dati complessivi, nel 95,5% dei casi le vittime presentavano patologie pregresse e la loro età media è di 81 anni.
Di seguito i dati resi noti dal Servizio Sanità della Regione Marche:
Il 4 dicembre si è svolta on-line l’assemblea per la costituzione dell’Associazione “Shrines of Europe” che riunisce i santuari luoghi dei principali pellegrinaggi europei. Il gruppo di lavoro ‘Santuari d'Europa’, fondato nel 1996, include, ad oggi, Altötting (Germania), Czestochowa (Polonia), Einsiedeln (Svizzera), Fátima (Portogallo), Lourdes (Francia), Loreto (Italia) e Mariazell (Austria). Santuari Mariani che non hanno bisogno di presentazione, la cui importanza è stata anche sottolineata dalle visite dei Pontefici Giovanni Paolo II e Benedetto XVI.
L’attuale Sindaco Moreno Pieroni fin dal 2008 ha seguito la nascita di questa connessione tra i santuari le cui relazioni hanno iniziato ad intrecciarsi a partire dal rapporto di gemellaggio, iniziato nel 1991, tra Loreto e la città Bavarese di Altötting.
“In questo periodo di grave crisi per il nostro Paese e per l'Europa - dichiara il Sindaco Pieroni - la costituzione dell'Associazione Shrines of Europe rappresenta una buona ragione per guardare insieme con fiducia al futuro. Occorre creare un network di relazioni che possa offrire ai Paesi aderenti opportunità di crescita spirituale, economica, turistica e culturale”.
Nel corso dell’assemblea, alla presenza di tutte le delegazioni europee, sono stati nominati referenti del progetto - oltre al Sindaco - l'assessore alla Cultura Francesca Carli e l'assessore ai Gemellaggi Daniela Romanini. Il Comune di Loreto, rappresentato nel meeting di venerdì scorso anche dal vice sindaco Nazzareno Pighetti, sarà supportato nella progettazione e nell’engagement da PlayMarche, spin off dell’Università di Macerata.
Sotto la regia del Sindaco di Fatima, Luis Miguel Albuquerque, e di Herbert Hofauer (Altötting) si è poi proceduto con l’approvazione dello statuto, delle attività di programma e con la condivisione della vision della rete di Comuni: ottenere il riconoscimento mondiale come ‘patrimonio unico’ di percorsi di fede, festival, eventi culturali e creativi.
"Ci uniscono valori comuni di fede, di amore dei nostri luoghi, della loro storia e della loro cultura – dichiara l’assessore alla cultura Francesca Carli - e Shrines of Europe ci da l’occasione di collaborare in virtù di questi intenti, di confrontarci e di crescere per un futuro di pace e prosperità. Gli obiettivi strategici saranno orientati a una visione di lungo termine.”
“Punteremo a valorizzare il ruolo e l'importanza dei Santuari d'Europa, promuovendo una maggiore cooperazione all'interno della rete, sviluppando una visione politica condivisa per il futuro. Il ‘brand ombrello’ Shrines of Europe – continua l’assessore ai gemellaggi Daniela Romanini – e le nuove strategie di marketing territoriale ci permetteranno di incrementare le attività di scambio culturale per i nostri giovani.”
Al centro dei tavoli di lavoro di Shrines of Europe anche il reperimento e la condivisione di nuove risorse; la promozione dei valori europei come occasione di dialogo interculturale, intergenerazionale e di pace; la creazione di un ‘itinerario culturale’ con l'obiettivo di consolidare la cooperazione e la promozione sia della rete che dei suoi membri; la condivisione di buone pratiche; l’identificazione di altri luoghi di culto che potrebbero entrare a far parte della rete in futuro.
Domani, 12 dicembre, sarà la prima delle quattro date in cui saranno liberi dal ticket i parcheggi in piazza XX Settembre.
L'Amministrazione comunale di Civitanova Marche ha infatti deliberato che i parcheggi in piazza XX Settembre saranno gratuiti nei seguenti giorni del mese di dicembre: sabato 12, sabato 19, giovedì 24 e giovedì 31.
“Un ulteriore segno di vicinanza – ha detto il sindaco Fabrizio Ciarapica – nei confronti di cittadini e commercianti del centro, a cui va il nostro sostegno concreto. Aggiungiamo un altro segno di attenzione alle misure già attuate in questo anno flagellato dall’epidemia, che ha causato anche gravi difficoltà economiche a molte famiglie”.
La Biblioteca comunale Silvio Zavatti di viale Vittorio Veneto rende noto le ultime disposizioni per l’apertura della sala generale per lo studio.
A partire da lunedì 14 dicembre è stata disposta la riapertura al pubblico della sala generale per l’uso di 28 postazioni, esclusivamente dal lunedì al venerdì dalle 14.00 alle 19.00, previa prenotazione giornaliera obbligatoria. La fruibilità al pubblico della struttura è subordinata al rispetto scrupoloso ed obbligatorio delle misure per il contenimento del contagio da Covid-19 previste dalla normativa vigente.
Per accedere è obbligatorio osservare le seguenti disposizioni, pena l’impossibilità di entrare: effettuare la prenotazione giornaliera esclusivamente via e-mail (biblioteca@comune.civitanova.mc.it) al massimo entro le ore 18:00 del giorno precedente a quello richiesto, oppure il sabato entro le ore 12:00 per la giornata del lunedì.
La richiesta di prenotazione dovrà riportare nel campo “oggetto”: cognome e prenotazione postazione per il giorno e, per essere valida, dovrà essere confermata via mail dal personale della Biblioteca.
Inoltre, è obbligatorio indossare sempre la mascherina, sia durante la permanenza in Biblioteca, sia nel transito dei percorsi di entrata e di uscita appositamente segnalati; sanificare le mani con il gel messo a disposizione aIl’ingresso.
Per l’accesso alle postazioni di studio e lettura, gli utenti dovranno compilare e sottoscrivere il modello di autodichiarazione fornito dal Comune; sottoporsi aIl’eventuaIe rilevazione della temperatura corporea; evitare di trattenersi sia all’interno che all’esterno della struttura.
Tutte le disposizioni sono elencate all’interno della pagina ufficiale https://bibliotecazavatti.com
Qui di seguito, stiamo per rivelarti i segreti per riuscire a pulire tutta quanta la tua casa in maniera perfetta e senza fare troppa fatica. Non impiegherai più delle ore a sgobbare prima di ricevere ospiti? Se vuoi dei consigli su quali elettrodomestici utilizzare vai su puliscocasa.it.
In questo portale potrai trovare tanti suggerimenti utili su tutti gli elettrodomestici più importanti e che potrebbero darti una grande mano per pulire la casa senza fare troppa fatica.
Ti potrai leggere le recensioni e le schede dettagliate dei migliori modelli di elettrodomestici divisi per sezione:il sito è stato infatti creato in modo tale da non farti confondere e per non farti perdere tempo, durante la navigazione del sito.
Fare in modo che la nostra casa sia sempre perfettamente sanificata, profumata e splendente non è affatto semplice, anzi. Purtroppo dobbiamo fare i conti con la realtà: pulire in maniera accurata è un lavoro, che ci prende fin troppo tempo.
Per chi è impegnato tutti i giorni in ufficio e ha soltanto il fine settimana libero, pensare anche a sistemare quotidianamente è un impegno esagerato. Quando si torna a casa la sera dopo otto / dieci ore di lavoro, rammendare e lavare i piatti sono l’unica cosa che non si vuole fare. Ed è comprensibile.
Ma non fare le faccende per tutti i cinque giorni feriali si traduce in una casa che, arrivato il sabato, appare come un vero e proprio inferno. Come puoi accogliere degli ospiti con la tua dimora in questo stato?
Ecco perché abbiamo deciso di offrirti il nostro aiuto e donarti alcuni validi consigli per riuscire a tenere la casa sempre pulita e ordinata. Basta davvero poco, soprattutto se sceglierai di seguire attentamente i nostri suggerimenti.
Trova il tuo sistema
Dimezzare i tempi di pulizia inizia con un sistema. Ciò significa pulire la casa ogni volta nello stesso ordine: lavorare una stanza alla volta, iniziare e finire nello stesso punto in una stanza in modo da non perdere tempo a correre avanti e indietro.
Per ottenere il tempo, devi essere coerente - questa è l'intera premessa. Fai la stessa cosa ogni volta che pulisci, quindi è una routine. La routine è il metodo, e questo è un modo intrinsecamente migliore per pulire perché la velocità deriva dal metodo invece che dalla fretta. Puoi davvero pulire la tua casa nella metà del tempo. Non è un espediente.
Pulisci dall'alto verso il basso, da sinistra a destra
Non iniziare una stanza pulendo il tavolino, quindi pulisci le persiane e vedendo la polvere delle persiane ricoprire il tuo tavolino da caffè appena pulito. Inizia dalla parte superiore della stanza, come spolverare un ventilatore a soffitto, e di lavorare fino al pavimento per eliminare il lavoro ridondante.
Allo stesso modo, pulire da sinistra a destra assicura di coprire l'intera stanza invece di sfrecciare da un posto all'altro.
La maggior parte delle persone vede qualcosa e lo pulisce, poi guarda in alto e vede qualcos'altro e lo pulisce, e lo sporco cade su ciò che hai appena pulito. Se lavori dall'alto in basso e da sinistra a destra, stai lavorando una volta invece di pulire le aree che hai appena pulito.
Pulisci le finestre con un tergicristalli con spugna
Non riesci a ottenere la brillantezza che desideri con detersivo per vetri e la carta di giornale (vecchio metodo della nonna)? La tua nuova arma preferita sarà un tergivetro per finestre di livello professionale.
Metti una goccia di detersivo per piatti in un litro d'acqua, strofinalo generosamente sulla finestra con un panno, quindi asciugalo con la spatola. Vai dall'alto in basso e pulisci la lama ogni volta in basso. Avrai una finestra priva di strisce.
Se non vuoi usare una spatola, consigliamo un detergente per vetri e un panno in microfibra. Quando si pulisce con il panno, utilizzare tratti orizzontali e spostarsi dall'alto verso il basso. Non pulire una finestra strofinando in cerchio, che può lasciare aloni, ed evita di strofinare il vetro con giornali o salviette di carta, che lasciano un residuo.
In generale, oltre a seguire questi validi consigli, dovrai ricordarti che sarà molto importante organizzare il tuo tempo in maniera ordinata ed efficace.
In mattinata, il Prefetto Flavio Ferdani ha ricevuto presso il Palazzo del Governo, il Colonnello Emilio Giglio, Comandante del Reggimento Genio Ferrovieri di Castel Maggiore (BO), in procinto di lasciare l'incarico di Comandante dell'Operazione "Strade Sicure" Raggruppamento Umbria - Marche.
Il contingente dei militari di "Strade Sicure" - impegnato in quattro capoluoghi della regione, tra cui Macerata, dove opera da novembre 2016 - supporta ed integra l'attività delle Forze dell'ordine nei servizi di controllo del territorio.
"Esprimo al Colonnello Giglio un sentito ringraziamento per la proficua e professionale collaborazione offerta dal Raggruppamento Genio Ferrovieri al servizio della comunità maceratese - ha dichiarato il Prefetto Ferdani nel salutare l'Ufficiale -. L’attività del personale delle Forze Armate che è stata pianificata nelle riunioni del Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica, si è rivelata di importanza strategica, sia sul versante del contrasto alla criminalità in alcune aree particolarmente colpite dagli eventi sismici, sia sul piano del ruolo svolto dagli stessi militari nei controlli per il rispetto delle misure di contenimento della pandemia da COVID-19".
Nell’occasione Il Prefetto ha voluto anche esprimere al neo comandante Colonnello Antonio D’Agostino del 3° Reggimento Guastatori di Udine gli auguri di buon lavoro per il nuovo incarico.
Si è tenuta oggi pomeriggio, per il quarto anno di fila, presso la Chiesa di Santa Croce a Macerata, la Liturgia dedicata alle persone con demenza celebrata da Sua Eccellenza il Vescovo di Macerata Monsignor Nazzareno Marconi. Una Celebrazione rivolta in modo particolare alle persone affette da demenza e a chi le assiste in quanto quest'anno più che mai c'è la necessità di essere vicini anche se distanti fisicamente e pregare insieme ricordando le persone che ci hanno lasciato a causa del Covid.
Un momento emozionante vissuto da un'intera comunità, trasmesso anche in diretta il streaming sul canale YouTube di AFAM Marche, volto a far sentire il sostegno alle persone fragili, agli anziani, a tutto il personale socio/sanitario, ai volontari, alle tante persone che soffrono.
“La liturgia, sempre officiata da sua eccellenza il vescovo Marconi all'interno del progetto ‘Macerata città amica della persona con demenza’ si svolge per il quarto anno consecutivo – spiega Manuela Berardinelli presidente dell'Associazione Nazionale Alzheimer Uniti Italia- . Anche il comune di Macerata è uno dei partner del progetto con cui condividiamo da sempre questo tipo di eventi. Ovviamo negli anni passati le persone presenti alla messa erano molte di più, certo è che anche questa occasione è stata un momento molto importante per tutta la comunità che si è ritrovata unita prima del Natale”.
“Nonostante il particolare momento alla messa di oggi erano presenti oltre 60 partecipanti, un dato importante. Considerata l’emergenza sanitaria che stiamo vivendo ci siamo impegnati a mettere in piedi un collegamento streaming della liturgia al quale abbiamo invitato le case di riposo e tutte le altre associazioni che si occupano di Demenza – e sottolinea –ci tengo a ringraziare Sua Eccellenza il vescovo Monsignor Marconi che ancora una volta ha dimostrato la sua vicinanza accompagnandoci in questo percorso della città amica e la Chiesa di Santa Croce che da sempre ci ospita”.