Aleksander Ramo, talentuoso pugile, ha conquistato il titolo Intercontinentale pesi medio-massimi della Universal Boxing Organization (UBO).
Questa vittoria rappresenta un traguardo significativo nella carriera di Ramo, consolidando il suo status di campione emergente nel panorama internazionale della boxe. Aleksander Ramo, residente a Potenza Picena ma di origini albanesi, ha dimostrato una preparazione meticolosa e una determinazione incrollabile, affrontando con successo il pugile venezuelano Carlos Eduardo Jimenez nell'evento principale dello spettacolo organizzato dall'Accademia SSD e Boxing Duran Italia.
La sfida, tenutasi il 25 luglio all'aperto presso il Campo Scuola Giampiero Lenzi a Ferrara, ha visto Ramo dominare il ring con una strategia impeccabile e una prestazione fisica straordinaria. Con un record impressionante di 15 incontri e 15 vittorie, di cui 8 per KO, Aleksander Ramo continua a dimostrare il suo talento e la sua superiorità sul ring. "Lavorare duramente per raggiungere questo obiettivo è stato il mio principale focus negli ultimi mesi," ha dichiarato Aleksander Ramo.
"Combattere contro un avversario del calibro di Carlos Eduardo Jimenez è stata una sfida notevole, ma la mia preparazione e la mia squadra mi hanno permesso di superare ogni ostacolo. Dedico questa vittoria a tutti i miei sostenitori e alla mia famiglia." L'evento ha raccolto l'attenzione di appassionati di boxe e media internazionali, offrendo uno spettacolo di alto livello e rafforzando la reputazione dell'Accademia SSD e Boxing Duran Italia come organizzatori di eventi di prim'ordine. "Ramo ha dimostrato di essere un pugile di classe mondiale," ha commentato il portavoce dell'Accademia SSD e Boxing Duran Italia. "La sua vittoria è una testimonianza del suo impegno e della sua dedizione al pugilato. Siamo orgogliosi di aver ospitato un evento di tale rilevanza e di aver visto uno dei nostri talenti emergenti ottenere un successo così prestigioso".
Ora, con il titolo Intercontinentale in tasca, Aleksander Ramo si sta preparando per l'assalto al titolo italiano, con l'obiettivo di aggiungere un ulteriore riconoscimento al suo già notevole palmarès. Ramo spera di combattere per il titolo italiano a Civitanova Marche, avvicinandosi ulteriormente ai suoi tifosi e portando lo spettacolo della boxe nella sua regione di residenza. Questa vittoria segna un punto di partenza per ulteriori successi nella carriera di Aleksander Ramo, che si prepara ora a difendere il suo titolo e a mirare a nuovi traguardi nel mondo della boxe.
Ariel Di Francesco ha lasciato da poco la Belfortese dopo aver ottenuto la promozione dalla Seconda alla Prima Categoria.
L'esperto attaccante, classe 1987, è stato determinante con le sue otto reti segnate nel corso della stagione 2023/2024.
Quella di Di Francesco è una carriera lunga e contornata da importanti successi con le maglie di Aurora Treia, Chiesanuova e Vis Macerata.
Su di lui sono piombate diverse squadre tra Promozione e Prima Categoria che vorrebbero assicurarsi le prestazioni del fantasista.
Di Francesco sta valutando attentamente il suo futuro e a breve capiremo quale sarà la sua nuova destinazione.
Non si è spenta ancora l’eco del Trofeo Lodovico Scarfiotti, cronoscalata Sarnano-Sassotetto, che si svolge nello splendido scenario dei Monti Sibillini. La gara è vissuta sotto il segno dei dominatori di queste ultime stagioni, Simone Faggioli tra le auto moderne e Stefano Peroni tra le auto storiche. Il bel tempo ha fatto dimenticare le numerose recenti edizioni caratterizzate dal maltempo, ed ha favorito l’afflusso degli appassionati sul lungo e tecnico tracciato che sale dalla cittadina termale fin su a Sassotetto a quasi 1300 metri d’altitudine, con un’ineguagliabile panorama dall’appennino maceratese fino alla costa adriatica. L’afflusso del pubblico e dei meccanici è stato agevolato dal servizio bus navetta offerto dal Comune di Sarnano, dal centro città fino ai pressi della zona partenza, oltre all’interesse generale che questa volta è tornato ad essere amplificato per la presenza di parte delle vetture da competizione nel paddock tornato anche in Piazza della Libertà ed in Via Benedetto Costa.
Da parte dell’Associazione Sportiva AC Macerata interviene Marcello Carattoli, a conferma della collaborazione e del gemellaggio con l’AC Perugia: “Da gran conoscitore della gara da diversi anni mi considero parte integrante dello staff. Il percorso di Sarnano è uno dei migliori d’Italia, lo considero tra i migliori quattro. Sapevamo che quest’anno per le modifiche di validità tricolori avremmo trovato calo di partecipanti, ma il Trofeo Scarfiotti è stato onorato comunque dai migliori piloti. Ha contato da questo punto di vista la qualità del percorso e sappiamo che il pilota ragiona con il piede ma anche con il cuore. L’accoglienza marchigiana ha fatto il resto, e quest’edizione è stata un buon viatico per il futuro. La cronoscalata trova un legame con la Scuola Federale Rally Terra che ha avuto modo di testare percorsi in questa zona dei Monti Sibillini, valida anche per una possibile competizione rally. Quindi Sarnano si presenta a tutti gli effetti al passo con la cronoscalata e anche con la specialità rally”.
Un altro dei campioni che a Sarnano, e non solo, è particolarmente amato dal pubblico è Simone Faggioli, plurivincitore e conoscitore di tutti i percorsi italiani ed europei: “Trovo sempre una bellissima accoglienza da parte degli organizzazione e anche del pubblico. Il percorso è bellissimo, tecnico, impegnativo, guidato, una di quelle gare che rappresentano la storia delle cronoscalate. Sono stato contento di aver vinto, cosa non scontata, anche perché c’era tutta la migliore concorrenza della Super Salita. E’ andato tutto bene, riguardo al lungo tracciato di gara è un peccato aver visto un po’ di sconnessioni nella parte alta.”
Tra gli assoluti protagonisti, Stefano Peroni ha salito per la sesta volta consecutiva i gradini per il podio più alto della gara storiche in Piazza Perfetti: “Qui a Sarnano mi sono trovato bene come sempre, per l’ottima accoglienza, la corsa stupenda, la bellezza del paese, la buona cucina. Per correre qua occorre prepararsi molto bene, peccato solo per qualche difetto del fondo sulla parte alta. Comunque l’organizzazione merita l’assegnazione del Campionato Italiano storiche e moderne. Conosco molto bene la gara, è decisiva per il cronometro la parte bassa, ma con la mia monoposto rimane decisiva la parte alta dove riesco a difendermi dai motori più potenti.”
Abbiamo sollecitato il neosindaco di Sarnano Fabio Fantegrossi a testimoniare l’impatto ricevuto da questo importante evento per la cittadina: “A pochi giorni dall’insediamento della nuova Amministrazione, calarsi nella cronoscalata è stato davvero emozionante. Tutta la nostra squadra si è resa disponibile per dare tutto il possibile per la buona riuscita della manifestazione che dà notevole risalto alla nostra Sarnano. Abbiamo avuto solo il tempo per apportare piccole variazioni, come la modifica delle aree paddock, ma abbiamo affiancato un’organizzazione perfettamente collaudata e ci preme dare ancora di più fin dalla prossima edizione. Abbiamo avuto subito un rapporto collaborativo con gli Enti che affiancano positivamente lo staff, un supporto fondamentale per poter offrire il massimo della qualità e dell’ospitalità. La nostra premura è iniziare da subito, probabilmente a settembre, a pianificare e lavorare per la prossima edizione, migliorando quello che si deve migliorare, come la manutenzione con la Provincia del percorso completo.”
Si interrompe al primo turno il sogno a cinque cerchi della fermana Elisabetta Cocciaretto. La tennista 23enne, che si allena presso il circolo di Tolentino, si è dovuta arrendere in due set alla russa Diana Shnaider (numero 23 al mondo) con il punteggio di 6-2,7-5 al termine di 55 minuti di match.
Un esordio rivelatosi troppo impegnativo sui campi in terra battuta parigini, gli stessi in cui Elisabetta era riuscita a spingersi sino agli ottavi del Roland Garros, contro una delle atlete più in forma del momento e reduce dalla vittoria nel torneo di Budapest.
Il rammarico va soprattutto al secondo set, quando Cocciaretto si è presentata al servizio sul 5-4, con la possibilità di allungare la sfida al terzo, senza riuscirci. Resta, in ogni caso, la grande emozione per la partecipazione ai Giochi Olimpici e la possibilità di rifarsi nel torneo di doppio, in cui gareggerà in coppia con Lucia Bronzetti, anche lei eliminata al primo turno nel tabellone del singolare.
"Un progetto 100% made in Tolentino". Così l'Associazione Basket ha scelto di accompagnare, tramite hashtag, la stagione 2024/2025, quella del riscatto, dopo la retrocessione nel campionato di Serie D arrivata al fotofinish per mano di Assisi.
Un claim che si riflette anche nella costruzione del roster con cui la squadra tolentinate cercherà di inseguire l'immediato ritorno in Serie C. La prima conferma è stata quella di Carlo Alberto Taborro, "il suo spirito di squadra e la sua leadership unite al tiro mortifero saranno fondamentali per affrontare la prossima stagione", sottolinea la società in una nota.
Tolentinati doc anche Alessandro Pelliccioni e Carlo Nobili, per quest'ultimo un dolce ritorno mentre per Pelliccioni anche l'onere del ruolo da capitano dopo che già lo scorsa stagione - entrando in corsa e venendo da due anni di stop dall'attività agonistica - "ha dato ampia dimostrazione che per uno come lui il tempo non passa mai", si evidenzia nella nota di annuncio.
"Abilità tecniche e leadership sono rimaste intatte - si aggiunge -. Alessandro sarà la guida in campo del gruppo che si sta formando e sarà un esempio per tutti con la sua serietà e correttezza". Si tratta di un raro se non unico caso di "Hall of Famer" ancora in attività, data la fresca nomina avvenuta in occasione della festa per i 40 anni dell'Associazione Basket Tolentino.
Anche Carlo Nobili, a 38 anni, torna a vestire la canotta della sua città: "Ha una esperienza e militanza più che decennale nelle nostre fila, vissuta in varie fasi. Partendo dalle giovanili, a Tolentino ha vissuto da protagonista molte annate, vincendo campionati, soffrendo per sconfitte e retrocessioni, sempre in connessione e armonia con l'ambiente". "Rientra a Tolentino super carico e pronto a guidare la squadra con la sua esperienza, il suo tiro mortifero e le mille chiacchiere nello spogliatoio", conclude il comunicato.
Nella serata di venerdì, a Treia, è stata presentata la nuova Treiese 2024-2025 che parteciperà al campionato di Seconda Categoria.
Il presidente della Treiese, Rodolfo Micucci, ha aperto la serata con un discorso in cui ha presentato i nuovi acquisti e le conferme a disposizione dell'allenatore Stefano Compagnoni. Micucci ha espresso chiaramente l’obiettivo stagionale: migliorare il piazzamento rispetto alla passata stagione. Un traguardo ambizioso, che riflette la determinazione e la fiducia della dirigenza e dello staff tecnico.
La serata ha visto anche la partecipazione dell’amministratore delegato della Lube Fabio Giulianelli, che ha voluto portare il suo saluto alla squadra, incoraggiandola e motivandola in vista della nuova stagione. Con lui anche direttore tecnico della Lube Academy Treia Federico Giunti, che ha poi fatto il punto sulla due giorni di Open Day riservato ai giovani del settore giovanile. Giunti ha espresso soddisfazione per la partecipazione e l’entusiasmo dimostrati dai ragazzi e dalle loro famiglie, evidenziando come questi eventi confermino la bontà del lavoro svolto negli anni precedenti.
“Siamo contenti della risposta delle persone intervenute. Questo conferma il buon lavoro fatto negli anni passati. La struttura che aveva questo settore giovanile era già importante, quindi l’abbiamo solo perfezionata. Stiamo percorrendo la strada giusta”.
Giunti ha poi delineato gli obiettivi per il futuro: “Questo sarà l’anno dell’inizio. L’obiettivo è quello di implementare anno dopo anno questo settore giovanile, che dovrà essere il serbatoio delle nostre prime squadre. Quando riesci a portare i ragazzi in prima squadra vuol dire che il tuo lavoro è stato fatto nella giusta maniera”.
Nonostante un po’ di ritardo nella partenza, Giunti si è detto convinto che il lavoro svolto sarà all’altezza delle aspettative. “Ci stiamo strutturando bene. La qualità delle persone poi farà la differenza,” ha concluso, manifestando grande ottimismo e voglia di iniziare le attività.
Con l’allenamento di questa mattina al comunale di Montecassiano, si è chiusa la prima settimana di preparazione atletica prestagione della Maceratese. In questi giorni mister Possanzini ha avuto modo di conoscere i suoi giocatori e vederli all’opera sul rettangolo verde.
Proprio il nuovo allenatore biancorosso si è detto soddisfatto rispetto alla squadra messa a sua disposizione dalla dirigenza:
“Abbiamo avuto la fortuna di scegliere da zero la rosa e non sempre è possibile. Ogni ragazzo che sta qui è perché è stato scelto da qualcuno in maniera condivisa. Lo scorso anno anche da subentrato ho avuto la fortuna di allenare una squadra di grandi giocatori. Quest’anno ho avuto la fortuna di poterli scegliere. Ora dobbiamo conoscerci, soprattutto devono conoscersi i ragazzi perché poi sono loro che vanno in campo”.
Il tecnico loretano ha cercato sin da subito di trasmettere il proprio credo calcistico ai suoi giocatori. Si suda, si corre, ma ci sono anche diverse esercitazioni che riguardano il possesso, il pressing e la riconquista immediata del pallone, che per Possanzini dovrà essere il protagonista principale in mezzo al campo:
“Alla fine a calcio si gioca con un pallone. L’obiettivo è quello di dar fiducia ai ragazzi. Se vogliamo fare un campionato da protagonisti, non credo che si possa fare senza il pallone. Troveremo squadre pronte ad aspettarci e aggredirci. Aldilà della tattica avversaria noi dobbiamo avere una nostra idea e, come detto sin dall’inizio, crearci un’identità riconoscibile”.
La dirigenza biancorossa ha svolto un lavoro impegnativo per allestire una rosa di qualità. Come affermato anche dal direttore sportivo Nicolò De Cesare, la Maceratese ha cercato di costruire un roster in cui possano convivere giocatori esperti e giovani in rampa di lancio, giocatori che hanno vinto e giocatori in cerca di rivalsa.
“Sono soddisfatto della squadra allestita. Abbiamo cercato di fare una squadra completa, con il giusto mix fra giovani e più esperti, ma anche fra chi ha vinto, chi è retrocesso, chi ha sfiorato il salto, chi si aspettava di fare una carriera diversa e invece si ritrova in Eccellenza. Abbiamo cercato di mettere insieme queste componenti qui”.
De Cesare lancia inoltre un appello a tutto l’ambiente biancorosso, invitando tifosi e addetti ai lavori a remare nella stessa direzione per cercare di raggiungere importanti obiettivi.
“Mi preme molto costruire un ambiente in cui si possa lavorare con serietà e positività – afferma il ds- Per farlo però bisogna essere tutti uniti: tifosi, società, squadra, staff e addetti ai lavori. Sappiamo che la Maceratese viene da due anni negativi. Se non c’è unione di intenti e non si vede l’ora di dare i primi giudizi e infierire ancora però non si va da nessuna parte. È un mezzo appello a tutte le persone che tengono a questa squadra: bisogna remare tutti dalla stessa parte. Se vogliamo raggiungere traguardi importanti bisogna fare per forza così”.
Intanto la squadra ha accolto un nuovo arrivo in difesa. Si tratta del difensore classe 2000 Leonardo Mastrippolito. Arriva dal Celano con cui ha disputato l’ultimo campionato di Eccellenza abruzzese. Cresciuto nel settore giovanile del Pescara, ha maturato esperienze anche con l’under 19 della Reggina e con la Primavera del Sassuolo. Nel suo curriculum può vantare 37 presenze in Serie C con le maglie di Reggina e Bisceglie e 27 in D con quelle di Pineto e Carpi. Ha inoltre vinto un campionato di Eccellenza ligure con l’Albenga.
Mastrippolito si è aggregato al gruppo e sta svolgendo la preparazione insieme alla squadra. Alla domanda se con il suo arrivo il mercato biancorosso può ritenersi chiuso De Cesare risponde:
“Il mercato al 99% è chiuso. Ci siamo lasciati una finestra aperta da qui al 31 agosto per capire se ci sarà bisogno di intervenire, anche in base a quello che il mercato saprà offrire. Per quanto riguarda gli under invece bisogna testarli in campo. Alcuni sono alla prima esperienza con i grandi quindi vediamo come reagiscono e poi con le idee più chiare vedremo il da farsi”.
Il Giro d’Italia 2024 ci ha regalato molte buone notizie per quanto riguarda il futuro del ciclismo azzurro. Ci sono state le vittorie di Jonathan Milan, che ormai se si parla di volate può competere con tutti. Ci sono state le vittorie anche di due certezze come Filippo Ganna e Andrea Vendrame. E poi quello che ci ha sorpreso di più è vedere tre giovani italiani mettersi in mostra.
Antonio Tiberi della Bahrain che ha chiuso con la maglia bianca di miglior giovane e con il quinto posto della generale. Davide Piganzoli della Polti Kometa, che alla sua prima partecipazione ad un grande giro ha strappato un tredicesimo posto in classifica; e infine Giulio Pellizzari, che, partito male la prima settimana, è cresciuto pian piano di condizione, fino ad arrivare alla tappa regina, quella del Monte Grappa, secondo di giornata, preceduto solo da un Pogačar che quest’anno era imbattibile.
Pellizzari si è testato sulle salite lunghe, quelle che ti fanno vincere un grande giro, e ha risposto presente nell’ultima settimana, quella più complicata e caratterizzata dalle Alpi. Abbiamo ascoltato il ciclista originario di Camerino. Giulio ci ha raccontato le emozioni di questo splendido Giro, le prossime gare che affronterà e i suoi punti di riferimento nel mondo del ciclismo.
Com’è andato questo primo grande giro? Raccontaci le tue impressioni
"È stata una bella esperienza, formativa, dalla quale ho imparato tanto anche per i prossimi anni. È andato poi anche bene ed è stato più bello anche per questo. È stato un punto di arrivo per il ciclista che ero fino ad ora e un punto di partenza per la mia carriera professionistica. Non avevo nulla da perdere. Potevo prendermi il lusso di rischiare di saltare, soprattutto nelle due tappe più importanti, dove ho tentato di vincere. Mi sono testato sulle grandi salite e soprattutto sulle tre settimane. Ho rischiato, qualche giorno è andata bene qualche altro no. Però è stato sicuramente formativo”.
Quali sono stati i tuoi punti di riferimento durante la tua crescita sportiva?
“Sono cresciuto con le vittorie di Chris Froome. Quando ero più piccolo ho seguito i Tour che ha vinto, le Vuelta e il Giro del 2018, con quella fantastica tappa sul Colle delle Finestre. Poi ovviamente Vincenzo Nibali, il ciclista italiano che è stato un riferimento per i giovani della mia generazione, riuscendo a vincere tutti e tre i grandi giri e anche qualche classica. Ad oggi però ti dico Pogačar, non può non essere un faro per tutti".
Come ti trovi alla Bardiani? Qual è il clima in squadra e ti senti cresciuto in questa esperienza?
“La Bardiani è una bella realtà e una squadra molto familiare. È un po’ una grande famiglia. Sicuramente è stata una squadra fondamentale per la mia crescita. Mi ha permesso di fare le gare più importanti al mondo senza la pressione del risultato. Mi sono concentrato quindi sul crescere il più possibile. Quest’anno è stato l’anno giusto e quindi a conti fatti è andato tutto bene. La Bardiani è stata la scelta giusta per la mia carriera”.
Quali sono i tuoi prossimi impegni e appuntamenti?
“Andrò dal 12 al 16 agosto al Tour de Limousin, una corsa a tappe in Francia. Poi ci sarà tutta la stagione delle classiche italiane. Quindi il Memorial Pantani, il giro di Toscana, il Giro dell’Emilia, fino ad arrivare all’appuntamento conclusivo di stagione, il Giro di Lombardia, a cui dovrei partecipare.
Si parla molto del tuo salto nel world tour; Puoi dirci qualcosa di più?
'Non posso dire nulla. Dal primo di agosto riaprirà il mercato e si saprà qualcosa di più. Ora non posso sbilanciarmi"
Un’ultima battuta. Ma Pogačar va davvero così forte?
“È imprendibile. Detto in marchigiano 'è come sparare sulla croce rossa, non gli si può fare niente'. A parte gli scherzi, quella scalata insieme sul Monte Grappa e quei momenti post tappa rimarranno sempre con me”.
Un atleta quindi pronto ad affrontare la parte finale di stagione, con un bagaglio accresciuto di esperienza e una voglia di dimostrare ciò che vale, con l’umiltà e la leggerezza che lo ha contraddistinto fino ad ora.
Prime sedute di allenamento allo Stadio Nicola Tubaldi. La Recanatese si è radunata ieri mattina. Da domenica sarà a Sefro per il ritiro che avrà "da Faustina" il quartiere generale e la consueta ospitalità del comune di Sefro presso il campo sportivo cittadino. Un ambiente familiare che il club giallorosso gradisce particolarmente.
Si è poi aggregato al gruppo anche Cosimo Spezzano, centrale difensivo classe 2004 cresciuto nel Crotone e con presenze in serie D con la maglia del Ravenna. La costruzione dell'organico a disposizione di mister Giacomo Filippi è a buon punto ma sono previsti altri arrivi che il direttore Cianni sta valutando.
Mister Giacomo Filippi si è mostrato subito sicuro e determinato con i ragazzi. "Ripartiamo dopo la giornata terribile di Pesaro e da quel male che ci siamo fatti. Momenti che hanno segnato tutti, una ferita. Abbiamo una voglia incredibile di riscatto: guardiamo avanti, il recente passato ci deve servire da stimolo perchè in fondo questa è una nuova partenza. Accanto all'ossatura dei ragazzi più esperti, che abbiamo mantenuto, abbiamo tanti ragazzi che vengono dalla Primavera e da altre realtà. Bravi giovani innanzitutto, con qualità umane che sono indispensabili per valorizzare al meglio le qualità fisiche e tecniche. Sono molto contento della presenza e del sostegno dei tifosi: è un incoraggiamento importante per lavorare subito bene".
Ha iniziato la preparazione con la Civitanovese agli ordini di mister Sante Alfonsi Facundo Gabriel Macarof, centrocampista argentino classe 1995. Nel suo curriculum vanta più di 200 presenze nei professionisti. Arriva dall’Esportivo Italiano, militante in Primera B Metropolitana (equivalente alla Lega Pro italiana). Macarof è un centrocampista dotato di grande corsa, determinazione e "garra". Il suo arrivo può dare personalità e grinta alla mediana rossoblù.
Una rosa del Tolentino sempre più dal sapore nostalgico. La società cremisi comunica di aver raggiunto nella giornata odierna l’accordo con il difensore Emanuele Strano. Dopo due stagioni alla Maceratese, Strano torna a Tolentino ed è già da oggi a disposizione di mister Passarini.
Tante le stagioni con la maglia del Tole e tanti i risultati raggiunti insieme come la vittoria del Campionato di Eccellenza, la Coppa Italia e la finale Play-off in Serie D. “Accetto con entusiasmo la proposta ricevuta - ha dichiarato Strano - ritorno a Tolentino per provare a riportare il nome dove l’ho lasciato e dove merita di stare”. Quello di Strano è il qunto ritorno in casa cremisi di questa sessione di mercato, dopo quelli di Tortelli, Capezzani e Tizi e Cicconetti.
Proseguono a ritmi serrati gli interventi di riqualificazione dello Stadio comunale Helvia Recina-Pino Brizi, destinato a diventare "un fiore all'occhiello dell'impiantistica sportiva delle Marche", come annunciato dall'assessore allo sport del Comune di Macerata Riccardo Sacchi. Con una capacità di 4.300 posti a sedere, lo stadio è in fase di rinnovamento per offrire un'esperienza di alta qualità, sia per gli appassionati di calcio sia per gli atleti dell'atletica leggera.
Uno dei punti salienti del progetto di riqualificazione è l'installazione di un nuovo manto di gioco ‘ibrido’. Questo innovativo manto combina erba naturale e sintetica, garantendo una superficie di gioco perfetta e duratura, anche in condizioni climatiche avverse. A supervisionare l'installazione del manto è un vero esperto del settore: Mark Major, noto per aver curato i campi di alcuni dei più prestigiosi stadi del mondo, tra cui il Santiago Bernabeu, San Siro e l’Allianz Arena.
Gli interventi in corso non si limitano solo al terreno di gioco. La riqualificazione prevedrà anche il miglioramento delle strutture accessorie, comprese le tribune, gli spogliatoi e le aree di accoglienza, che renderanno l’Helvia Recina un vero gioiellino, oltre che un luogo confortevole e sicuro per spettatori e gli atleti.
La Sacen Corridonia festeggia il 70° della fondazione. L’associazione sportiva del presidente Doriano Mitillo è una delle più longeve della provincia, sicuramente fra le prime a diffondere l’atletica. Il 26 giugno è stata inaugurata la mostra fotografica, venerdi 19 luglio al parco di Villa Fermani, con la gradita presenza dell'amministrazione comunale, è stata offerta la torta del settantesimo; l’evento ufficiale è programmato a fine anno.
Venerdì e sabato a Rieti si svolgeranno i campionati italiani individuali su pista juniores/promesse ai quali parteciperanno due atleti di Corridonia tesserati con la Tam (Atl. Sangiorgese, Atl. Osimo e Sacen Corridonia): Riccardo Girotti, 800m juniores (personale 2024:1:55:60; meno quattro secondi rispetto al 2023) e Benedetta Pompei 3000 siepi promesse (personale 2024: 11.58.21; meno undici secondi rispetto al 2023); un meritato riconoscimento per l’impegno che questi due giovani hanno messo negli allenamenti.
Per il settore master grande impresa sportiva per i due atleti che lo scorso 25 maggio hanno partecipato alla 100km del Passatore (Firenze – Faenza, dislivello in salita di +1000 metri): esordio sulla distanza per Luca Lattanzi (sm55) con il tempo di 14:04:04; Claudio Morresi (sm65), alla sua seconda partecipazione, ha chiuso in 14:25:09.
Antonio Mottola (sm55) nel 2024 ha già corso cinque maratone, una al mese, sulla classica distanza di 42km di cui la Primiero Dolomiti Marathon particolarmente impegnativa in quanto il percorso prevedeva un dislivello di +1242 m. (tempo: 4:39:45).
Nuovo portiere per la Recanatese, che si è aggiudicata le prestazioni del classe 2004 Jacopo Del Bello.
Il nuovo estremo difensore leopardiano arriva dalla Vibonese, con cui si è messo in mostra nello scorso campionato di Serie D. Cresciuto nel settore giovanile della Roma, ritroverà il giallorosso, questa volta della Recanatese.
Proprio nelle file della Roma, aveva suscitato anche l'interesse di un certo Josè Mourino che, come svealto dalla Recanatese nel post di presentazione del suo nuovo giocatore, lo aveva convocato per una gara di campionato con il Bologna, Del Bello si presenta dunque come un vero predestinato, con il compito di difendere i pali di una Recanatese che, dopo essere riuscita a tenersi stretta Sbaffo e Melchiorri, conferma le grandi ambizioni dper il prossimo campionato dopo la retrocessione dello scorso anno.
Domani, mercoledì 24 luglio, prenderà ufficialmente il via la stagione 2024/25 della Maceratese. La squadra si ritroverà al Comunale di Montecassiano agli ordini di Mister Possanzini per iniziare la preparazione atletica prestagionale. La società ha diramato l’elenco dei convocati, che comprende 9 giocatori confermati rispetto alla scorsa stagione, 13 nuovi arrivati e 5 giocatori promossi in prima squadra dal settore giovanile, per un totale di 27 calciatori.
La sensazione è che la rosa non sia ancora al completo, con il ds De Cesare che sta limando gli ultimi aggiustamenti all’organico che affronterà il prossimo campionato di Eccellenza. Dal mercato arriverà sicuramente un altro difensore centrale, oltre a qualche giovane per rinforzare il pacchetto under. Quest’ultimo è stato rimpolpato nella giornata odierna dall’arrivo di Denny Ciattaglia, cingolano classe 2006 che può ricoprire diversi ruoli del centrocampo e della difesa. Il nuovo jolly biancorosso arriva a titolo definitivo con accordo pluriennale dal Perugia, con cui ha completato la trafila giovanile sino alla Primavera.
La preparazione atletica andrà avanti nei prossimi giorni. L’incontro con la stampa ci sarà venerdì 27 luglio dopo gli allenamenti. Sarà l’occasione per raccogliere le prime impressioni in vista della nuova stagione. Per quanto riguarda il programma delle amichevoli estive, 6 impegni sono stati confermati. Il 3 agosto ci sarà una partitella in famiglia a Montecassiano, dove si svolgeranno anche le amichevoli del 6 e 10 agosto, contro Vigor Montecosaro (18:45) e Recanatese (17:30). Il 14 agosto invece a Belforte del Chienti la Maceratese affronterà il Bastia Calcio 1924 (17:30), mentre il 22 agosto ci sarà l'amichevole con la Settempeda (18:00) al Soverchia si San Severino, per quello che ormai è un appuntamento fisso fra le due squadre con le tifoserie gemellate. Si chiude il 24 agosto con l'amichevole contro il Trodica al San Francesco alle ore 17:30.
Di seguito l’elenco completo dei convocati:
Portieri:
- Federico Gagliardini (confermato)
- Nicolò Sansaro 2005 (dalla Jesina)
- Paride Marchegiani 2006 (confermato)
- Alessio Velaj 2007 (Sg)
Difensori:
- Matteo Nicolosi (confermato)
- Pablo Lucero (dal Bisceglie)
- Nicola Vanzan (dal Teramo)
- Edoardo Raffaeli 2006 (confermato)
- Alessandro Consoli 2006 (confermato)
- Francesco Cilla 2007 (dall’Ancona)
- Marco Benigni 2007 (sg)
Centrocampisti:
- Kalanga Gomis (confermato)
- Edoardo Ruani (confermato)
- Alessio Bracciatelli (dal Tolentino)
- Armin Nasic (dal Tolentino)
- Denny Ciattaglia 2006 (dal Perugia)
- Riccardo Bongelli 2006 (dalla Fermana)
- Riccardo Pierangeli 2007 (Dall'Ancona)
- Andrea Compagnucci 2005 (confermato)
- Riccardo Borgiani 2007 (sg)
Attaccanti:
- Mirco Cirulli (confermato)
- Lorenzo Albanesi (dal Montegiorgio)
- Luca Cognigni (dal Giulianova)
- Alessio Vrioni (dalla Vigor Senigallia)
- Tomas Oses (dal Teramo)
- Jacopo Marchionni 2007 (sg)
- Andrea Luciani 2007 (sg)
L’atmosfera, quella della festa ieri pomeriggio nello spazio comunicazione della nuova sede del centro medico Associati Fisiomed di Sforzacosta (Macerata). Festeggiata è stata la squadra “Puma Volley Mista” di Casette Verdini, che per il terzo anno consecutivo si è confermata campionessa d’Italia del CSI. Immagini festose e colorate di benvenuto ai campioni nello schermo, un piedistallo dove sono stati esposti i tre trofei conquistati negli ultimi tre anni.
Ad accogliere le ragazze e i ragazzi, i loro dirigenti ed allenatori, è stato l’amministratore unico di Associati Fisiomed Enrico Falistocco, che si è complimentato con la squadra per il risultato ottenuto non nascondendo il suo orgoglio. Enrico Falistocco ha spiegato che il suo orgoglio era soprattutto dovuto al fatto che Associati Fisiomed da tanti anni supporta l’attività sportiva amatoriale di Puma Volley.
“Il Gruppo medico Fisiomed ha avuto nel tempo un grande sviluppo con e sue attuali cinque sedi nel territorio, ma fin dai nostri inizi abbiamo sempre pensato che l’attività nella protezione della salute con i nostri servizi sanitari doveva essere correlata con un impegno anche nel sociale sostenendo per esempio lo sport, elemento essenziale della prevenzione. La vicinanza delle nostre sedi reciproche e le caratteristiche di Puma Volley fin d’allora hanno raccolto la nostra adesione per un sostegno. Quando poi abbiamo creato il nostro centro di medicina dello sport, la collaborazione si è allargata con l’assistenza sanitaria dovuta. Tutto questo oggi ci rende partecipi e felici per i vostri splendidi risultati” – è quanto Enrico Falistocco ha voluto dire nell’occasione per poi invitare tutti ad un brindisi di felicitazioni ed auguri per il futuro.
I rappresentanti della Puma Volley Irene Croceri e Stefano Carlacchiani hanno ringraziato quasi commossi ed hanno ripercorso l’iter agonistico del titolo ottenuto quest’anno a Reggio Emilia. “Fin dai tornei di qualifica provinciali e poi regionali abbiamo dovuto lottare contro avversari davvero agguerriti che si confrontavano contro i campioni uscenti”- ha puntualizzato Irene Croceri.
“A Reggio Emilia- ha continuato Stefano Carlacchiani- soprattutto in semifinale contro la squadra di Partinico e in finale contro Treviso, abbiamo faticato molto, abbiamo dovuto mettere in campo tutta la volontà e l’amore delle ragazze e dei ragazzi per la pallavolo, tutta l’esperienza acquisita. Alla fine abbiamo vinto e la coppa eccola qua”.
Non è mancato durante il bel pomeriggio anche un accenno condiviso al valore simbolico di una squadra mista, un inedito Csi nel panorama dei tornei sportivi. La coesione e la partecipazione congiunta tra generi in attività ludiche ed amatoriali rafforzano di sicuro il rispetto e la solidarietà, concetti che di questi tempi non è male sottolineare. Alla fine un gustoso aperitivo offerto da Associati Fisiomed.
L’U.S. Tolentino 1919 ha comunicato di aver raggiunto nella giornata odierna l’accordo con l’attaccante tolentinate Luca Cicconetti. Classe 2001, Cicconetti è cresciuto nel settore giovanile Cremisi, dove ha esordito nell’anno di Mister Mosconi in prima squadra a soli 16 anni. Da lì inizia la sua avventura in prima squadra, con la vittoria del Campionato di Eccellenza e della Coppa Italia, dove insieme a Tortelli siglarono i gol che hanno consegnato ai cremisi la Coppa. Dopo le quattro stagioni in Serie D, approda al Chiesanuova. Nella scorsa stagione ha indossato la maglia del Montegranaro Calcio.
"Potrebbe sembrare scontato ma non nascondo la mia emozione nel tornare ad indossare i colori della mia città – ha affermato Cicconetti - Il Tole è con me da quando ho dato i primi calci ad un pallone e le più grandi soddisfazioni le ho avute qui. Ringrazio il Presidente, la Società e il Direttore Crocetti per la fiducia che mi hanno dato. Sono a completa disposizione di Mister Passarini, di Mister Corradini e della squadra. Non vedo l’ora di iniziare questa nuova stagione e sono pronto a dare il massimo per Tolentino e i per i nostri tifosi". Quello di Cicconetti è il quarto ritorno in casa cremisi di questa sessione di mercato, dopo quelli di Tortelli, Capezzani e Tizi.
La conferenza tenutasi la scorsa settimana nella sala stampa del Polisportivo ha chiarito una cosa fondamentale: in questa sua nuova avventura in Serie D la Civitanovese non partirà sperando di raggiungere un’agognata salvezza, ma vorrà giocarsi le sue carte in un campionato che rimane comunque di livello molto alto.
Il dg Claudio Cicchi ha messo a disposizione di Mister Alfonsi una rosa competitiva, ma sicuramente con nomi meno altisonanti rispetto a squadre come Sambenedettese (ufficializzato qualche giorno fa Umberto Eusepi, 500 presenze e 175 gol fra Serie B e C) o Recanatese, che nonostante la retrocessione dalla Serie C è riuscita a tenersi stretta Sbaffo e Melchiorri. Il duro lavoro e la forza del gruppo saranno le armi a disposizione della Civitanovese per colmare il gap con le squadre più attrezzate.
La squadra si è radunata lunedì agli ordini di mister Alfonsi, dando ufficialmente il via alla nuova stagione con l’inizio della preparazione atletica. Nuovi volti a partire già dalla porta, con gli under Petrucci e Doello a contendersi il ruolo di portiere titolare. In difesa le colonne portanti saranno Passalacqua e Diop, con il 2005 Capodaglio pronto a ritagliarsi qualche spazio. Tanta freschezza sugli esterni, a partire dai confermati Candia, Franco e Cosignani, ai nuovi Chimezie, Riggioni e Upupa. Il centrocampo trova ancora in Domizi e Visciano i suoi perni, con i confermati Ruggeri ed Ercoli pronti a dare il proprio contributo. Anche qui tanti volti nuovi e giovani: dal Fano è arrivato Zanni, dall’Elpidiense Cascinare Giandomenico, dall’argentina è stato preso Macarof, dalla juniores promossi in prima squadra Guedach e Vesprini, mentre proprio nella giornata di ieri è stato presentato l’arrivo di Duccio Toccafondi, centrocampista classe 03’ proveniente dall’Albinoleffe con esperienze importanti nei settori giovanili di Atalanta, Spezia, Empoli e Napoli.
Per quanto riguarda l’attacco, è qui che la Civitanovese può vantare una numerosa batteria di centravanti, a discapito di mezze punte o esterni offensivi. Ai confermati Spagna e Brunet, si sono aggiunti Padovani, attaccante esperto che conosce bene la categoria, e Palpacelli, panzer argentino finalmente a disposizione del mister. Senza dimenticare poi Matteo Rotondo, promettente classe 2005 arrivato dal Monturano. Stessa età anche per Santino Bonvin, altra punta proveniente dalla Sangiorgese. Confermatissimo Kevin Buonavoglia, che sarà chiamato a dare imprevedibilità all’attacco rossoblù. Buonavoglia è un mancino che gioca a destra, così come Del Moro, arrivato dal settore giovanile dell’Ascoli. Completano il reparto il 2003 Guido Verini e i giovani Ponzanesi e Zepponi, aggregati dalla juniores.
Al momento c’è dunque un numero abbondante di centravanti, con Alfonsi che potrebbe per questo motivo scegliere di passare ad un modulo con due punte rispetto al 4-3-3 o 4-2-3-1 utilizzati nello scorso anno. Il patron Profili, nella sopracitata conferenza ha annunciato che la Civitanovese è a posto e interverrà sul mercato solo se dovessero presentarsi delle occasioni. Il dg Cicchi ha escluso l’arrivo di Vittorio Esposito, così come di giocatori dall’elevato ingaggio. Con gli addii di Strupsceki, Becker e Bagnolo, forse manca ancora un giocatore di fantasia e qualità in grado di innescare le punte, un numero 10 per intendersi. La sensazione è che il navigato dg Cicchi abbia in serbo un ultimo colpo. Staremo a vedere nei prossimi giorni.
La rosa della Civitanovese per la stagione 2024/25
Portieri
Petrucci Gabriele (2005) nuovo dall’Urbino
Doello Lucas (2005) ritorno dalla Sangiorgese
Difensori
Passalacqua Marco (1997) confermato
Diop Ismaila (1999) nuovo dal Santangelo
Cosignani Andrea (2006) confermato
Chimezie Angelo (2006) dalla Maceratese
Franco Valentin (2004) confermato
Capodaglio Nicoló (2005) nuovo dal Montegranaro
Riggioni Bartolomeo (2004) nuovo dal Fano
Candia Fernando (1997) confermato
Upupa Ruggiero (2007) aggregato dal settore giovanile Uniti per Ceriognola
Centrocampisti
Domizi Jacopo (2003) confermato
Giandomenico Filippo (2006) nuovo dall’Elpidiense Calcinare
Visciano Ivan (1987) confermato
Ruggeri Federico (2001) confermato
Zanni Nicola (2002) nuovo dal Fano
Ercoli Matteo (2002) confermato
Guedach Thiago (2005) confermato dalla Juniores
Toccafondi Duccio (2003) nuovo dall’Albinoleffe
Vesprini Nicolò (2007) aggregato dalla Juniores
Macarof Facundo Gabriel (1995) dall’Argentina
Attaccanti
Padovani Ettore (1989) nuovo dal Fano
Rotondo Matteo (2005) nuovo dal Monturano Campiglione
Buonavoglia Kevin (2001) confermato
Verini Guido (2003) confermato
Spagna Stefano (1991) confermato
Del Moro Luca (2005) nuovo dal Settore Giovanile Ascoli
Palpacelli Gonzalo (1997) confermato
Brunet Ramiro (2002) confermato
Bonvin Santino (2005) nuovo dalla Sangiorgese
Ponzanesi Leonardo (2006) aggregati dalla Juniores
Zepponi Leonardo (2007) aggregato dalla Juniores
Staff tecnico
Allenatore Sante Alfonsi (confermato)
Vice Allenatore Daniele Romandini (nuovo)
Preparatore Portieri Andrea Macellari (confermato)
Preparatore Atletico Roberto Pierdomenico (confermato)
Nel prossimo mese di settembre l’ASD Fochi Pollenza società sportiva compirà 10 anni di attività, un'occasione per ripercorrere il viaggio della società, iniziato nel 2014 grazie a Matteo Santecchia e Massimo Mazzoleni che iscrivono un gruppo di amici al campionato di promozione regionale di basket. Così è cominciata una bellissima avventura nel mondo del palla a spicchi
Successivamente, nell’estate del 2019 Fabrizio Sperandini viene coinvolto nel progetto Fochi con il compito di avviare il settore giovanile e con un primo gruppo di ragazzi guidati da coach Nicolò Luciani si iscrivono, per la prima volta, ad un campionato regionale giovanile, passando attraverso 2 anni di pandemia per arrivare ad oggi, con la società che si struttura con una prima squadra, un settore giovanile e un minibasket con una novantina di atleti.
"L’obiettivo che ci siamo posti fin dal primo momento è stato quello di offrire a tutti i ragazzi la possibilità di vivere un’esperienza sportiva che unisse il divertimento all’educazione al lavoro, la crescita sportiva ed umana in un ambiente accogliente verso tutti nel rispetto dei tempi di sviluppo di ognuno di loro. - spiega il neo presidente Fabrizio Sperandini - Per raggiungere questo obiettivo abbiamo avuto la fortuna di trovare un gruppo genitoriale capace di collaborare con noi che ci hanno aiutato lungo questi anni percorsi insieme come Simone Santecchia che ha sostituito per tre anni Massimo alla presidenza della società, la polisportiva Pollenza gestore del palazzetto e del minibasket pollentino il comune e tanti altri".
Prosegue poi Sperandini: "Per continuare nel nostro progetto ed ampliarlo abbiamo bisogno di nuovi e costanti aiuti da parte delle realtà del territorio, pertanto qualsiasi azienda del territorio oollentino e limitrofo che vuol arricchire il nostro mondo sportivo è ben accetta, poiché unico obiettivo è offrire e trasmettere l’idea di uno sport sano alle nuove generazioni. Noi crediamo che una sana attività permetta ai ragazzi di crescere sia atleticamente che umanamente, abituandoli ad un corretto uso del tempo, all’accettazione della sconfitta come momento di stimolo e non fallimento, al rispetto dell’avversario e di tutti gli attori presenti in campo e non ultimo lo sviluppo di un sano spirito agonistico".
Da giugno 2024 la Società Asd Fochi ha visto un nuovo assetto ed è così composta: Fabrizio Sperandini in qualità di presidente e Matteo Santecchia, Giulia Pettinari ed Elisabetta Romoli come gruppo di lavoro dove vige il concetto di squadra sviluppato nel dialogo e nel confronto.
Le proposte gia avanzate della nuova dirigenza? Il mese di settembre per tutte le ragazze e i ragazzi dai 6 agli 11 anni aperto e gratuito sia ai residenti del Comune di Pollenza sia ai Comuni limitrofi. Sarà poi organizzato il “3° torneo quadrangolare” “Città di Pollenza” sponsorizzato dalla locale sezione Avis che si svolgerà il primo fine settimana di ottobre 2024. Inoltre, il prossimo anno sarà avviata una collaborazione con il Nuovo Basket Maceratese.
Il grande spettacolo motoristico della cronoscalata intitolata a Lodovico Scarfiotti è andato in scena sui 9927 metri dell’impegnativo e spettacolare percorso che sale verso Fonte Lardina a Sassotetto dopo quasi 800 metri di dislivello.
La cittadina dell’interno maceratese ha accolto con il consueto clima festoso i piloti provenienti da tutta la penisola, dal Trentino alla Sicilia, con addobbi in tema e aperitivi di benvenuto per i protagonisti. Lo staff dell’Associazione Sportiva AC Macerata e dell’Automobile Club di Macerata, con la collaborazione del Comune di Sarnano, Provincia di Macerata, Regione Marche e CONI Marche ha portato positivamente a compimento la 33^ edizione dedicata alle auto moderne e la 16^ alle storiche, scattate alle ore 9 del mattino con l’inno di Mameli cantato sulla linea dello start dalla soprano Elisa Biaggi, alla presenza del sindaco di Sarnano Fabio Fantegrossi, dalla vicesindaca Cristina Tartabini e dal delegato CONI Macerata Fabio Romagnoli. Con il tricolore sventolato dal sindaco sono stati i protagonisti delle storiche i primi a lanciare le loro auto sui tornanti della cronoscalata. Bellissima e calda la giornata, con il confronto sportivo ai massimi livelli davanti ad un appassionato e numeroso pubblico.
Continua la striscia vincente di Simone Faggioli (settimo alloro nelle moderne) e di Stefano Peroni (sesto successo ma consecutivo nelle storiche), con gli avversari diretti che hanno comunque dato tutto per rendere vivace la contesa. Faggioli ha preceduto il siracusano Luigi Fazzino su Osella Pa30, da quest’anno realtà consolidata delle cronoscalate nazionali, che ha accusato 4” di distacco. Al terzo posto un’ulteriore conferma per il potentino Achille Lombardi, estremamente efficace malgrado la sua Osella sia 2000 contro le avversarie 3000. La top five è completata dal ragusano Franco Caruso e dall’abruzzese Stefano Di Fulvio entrambi con le Nova Proto.
I successi di Gruppo sono stati di Antonio Scappa (Seat Leon St) in Racing Start, Giovanni Marconi (Mini Cooper JCW) in RS Plus, Michele Mocetti (Renault Clio Cup) in RS Cup, Matteo Bacci (Alfa Romeo Giulietta) in E1, Vito Tagliente (Peugeot 308) in TCR, Giuseppe D’Angelo (Ferrari 488) in GT, Abramo Antonicelli (Bmw M3) in E2SH, Alberto Scarafone (Osella Pa21/P) in CN e Adolfo Bottura (Lola B99/50) in TMSC-SS.
La gara del Trofeo Storico Scarfiotti ha incoronato per la sesta volta consecutiva il fiorentino Stefano Peroni con la Martini Mk32-Bmw di formula 2, salito in 4’46”91, davanti al cerdese Salvatore Riolo su PRC A6-Bmw distanziato di oltre 10” ed al padre Giuliano Peroni (Osella Pa8/9). I tre si sono imposti rispettivamente nel 5°, 4° e 3° Raggruppamento. Negli altri raggruppamenti, duello tra piloti fermani nel 2° vinto da Marco Ceteroni su Mario Straffi sulle Fiat 128, mentre nel 1° conferma del solito fiorentino Tiberio Nocentini su Chevron B19-Ford davanti al maceratese Andrea Stortoni (Mini Cooper S). Notevole come sempre la prestazione del sarnanese Marco Gentili, 2° nel 3° gruppo con la sua scattante Fiat X1/9 e dell’osimano Antonio Angiolani (March 783-Toyota), a sua volta secondo nel gruppo monoposto dietro Peroni.
Il 13° Memorial Giovanni Battistelli è stato assegnato all’inglese Thomas Wood, che ha preso il via della gara storiche con l’ammiratissima Bentley 3 Litre del 1925, straordinario esempio di conservazione storica e di passione del pilota che è stato sfortunato per il banale problema di alimentazione che lo ha costretto al ritiro in gara. Il premio gli è stato consegnato da Enrico Ruffini presidente dell’AC Macerata e dalla vicesindaca Cristina Tartabini.
Classifica 33° Trofeo Scarfiotti: 1° Faggioli (Nova Proto NP01-2) 4’14”94; 2° Fazzino (Osella Pa30) 4’18”91; 3° Lombardi (Osella Pa21 4C Turbo) 4’19”96; 4° Caruso (Nova Proto NP01-2) 4’20”17; 5° Di Fulvio St. (Nova Proto NP01-2) 4’20”97. Classifica 16° Trofeo Storico Scarfiotti: 1° Peroni S. (Martini Mk32-Bmw) 4’46”91; 2° Riolo (Prc A6-Bmw) 4’57”71; 3° Peroni G. (Osella Pa8/9) 5’15”83; 4° Angiolani (March 783-Toyota) 5’31”57; 5° Nocentini (Chevron B19-Ford) 5’35”75.