Niente da fare per la Virtus Civitanova sul campo della Raggisolaris Faenza nel recupero della 15° giornata. I biancoblu, ancora senza Pedicone ma con un Vallasciani recuperato in extremis, soffrono enormemente la fisicità romagnola a rimbalzo (ben 18 le carambole offensive tirate giù dai padroni di casa, che hanno fornito altrettanti tiri in più rispetto a quelli scoccati dai civitanovesi) e, pur lottando per almeno tre quarti, alla lunga è costretta a pagare dazio.
Gli aquilotti approcciano la gara in maniera troppo timida, senza il brio e l’energia con i quali si erano abbattuti domenica scorsa contro Jesi. Faenza, priva di Molinaro non utilizzabile in quanto tesserato per il girone di ritorno, senza strafare ma con un Aromando dominante nel pitturato (già 10 rimbalzi nel primo quarto, 17 alla fine di cui 8 in attacco) e Ballabio e Vico a colpire da fuori, scatta presto a +11 (19-8 all’8’). Pian piano, però, la Virtus esce dal guscio. Le triple di Felicioni e Dessì in apertura di secondo quarto scuotono i biancoblu, che si riaffacciano fino al -3 (30-27 al 17’), ma le bombe di Ballabio e Petrucci ricacciano indietro gli ospiti e all’intervallo è di nuovo -10 (39-29).
Al rientro dagli spogliatoi la Virtus prova a metterci tutto quello che ha per rimetterla in piedi, ma la Raggisolaris non molla la presa. Civitanova alterna buone cose ad errori evitabili, ma Faenza fa altrettanto e così per tutto il terzo quarto i padroni di casa di fatto gestiscono un confortante cuscinetto di 6-8 punti. Riccio colpisce dall’arco per il -5 (48-43 al 25’), poi fallisce di nuovo da 3 per il possibile -2 un paio di azioni dopo e da lì in avanti la Virtus va spegnendosi lentamente. Vico con un gioco da tre punti e due tiri liberi in rapida successione ricaccia indietro Felicioni e compagni, che tengono botta fino a fine terzo quarto (57-50 al 30’) ma poi non ha più la forza di alzare la testa. Una scarica di tre canestri consecutivi di Siberna in apertura di quarto periodo scaraventa la Virtus a -14 (66-54 al 34’) e da lì in avanti è notte fonda. Non si muove, quindi, la classifica degli aquilotti, che domenica sono attesi da un’ultima trasferta prima della sosta per le finali di Coppa Italia: il derby sul campo della lanciatissima Goldengas Senigallia.
RAGGISOLARIS FAENZA-VIRTUS CIVITANOVA 76-61
FAENZA: Bianchi ne, Mazzagatti ne, Siberna 11, Vico 16, Ballabio 19, Poggi 6, Reale 2, Petrucci 10, Ugolini, Aromando 12, Cortecchia ne, Rosetti ne. All.: Garelli.
CIVITANOVA: Abbate, Montanari, Rosettani 2, Costa 6, Seri ne, Guerra 9, Felicioni 10, Vallasciani 2, Dessì 10, Riccio 8, Musci 14. All.: Schiavi.
ARBITRI: Bianchi, Di Mauro.
PARZIALI: 19-12, 20-17, 18-21, 19-11.
Vittoria più sofferta del prevedibile per la Halley Matelica, che, priva degli infortunati Genjac e Caroli, ci mette due quarti a prendere le misure al fanalino di coda Falconara Basket. Un mezzo passo indietro a livello di prestazione per i biancorossi, che evidentemente patiscono le fatiche degli impegni ravvicinati e degli acciacchi che stanno costellando le ultime settimane, ma con un terzo quarto “da Vigor” mettono in ghiaccio la partita e si regalano due punti più che preziosi.
Eppure a dare la prima spallata al match era stata la squadra di coach Reggiani, che dopo un avvio tutto firmato Tosti (suoi i primi 8 punti della Halley), trova la prima fuga con una fiammata marchiata a fuoco dai canestri di Petrilli: sono i suoi 9 punti consecutivi a lanciare gli ospiti al massimo vantaggio sul +7 (13-20 all’8’). La Vigor pare svagata e allora Falconara controlla per tutto il secondo quarto, nonostante Falzon inizi a prendere il controllo del match: all’intervallo lungo è 34-38.
La musica cambia drasticamente nel terzo quarto. La difesa vigorina spegne la luce a una Falconara che produce solo 2 punti nei primi 6’ del periodo e al contempo trova nelle triple di un ritrovato Bugionovo e nello strapotere di Falzon le chiavi per volare via (61-46 al 30’). Falconara non ne ha più e la Halley, pur senza brillare, controlla senza patemi fino alla sirena, cui si arriva con il vantaggio che si dilata oltre i 20 punti di distacco, punizione anche eccessivamente severa per i bianconeri.
Non è stata una serata di lustrini e paillettes, ma sono due punti che pesano eccome perché ora Matelica è di nuovo a -2 dalla capolista Bramante. E lo scontro diretto di ritorno non è poi così lontano…
Queste le parole di coach Cecchini a fine partita: «Avevamo una partita mettendo la squadra in guardia sul fatto che Falconara ha 2-3 qualità di ottimo livello da togliere dalla partita. E invece siamo entrati in campo lasciando loro fare proprio quello. Dopo 3’ avevamo concesso già sei rimbalzi offensivi e lì non c’è classifica che tenga. Poi quando abbiamo abbandonato l’idea che fosse una partita facile e non abbiamo più pensato al tabellino personale la partita è andata via un po’ più facilmente. Il ritorno di Bugionovo e Falzon? Loro sono stati i due migliori in campo per me, vengono da un lungo stop e hanno giocato senza allenamenti e di questo risente tutta la squadra, che ha giocato sotto ritmo per tutta la gara. Li abbiamo tenuti in campo anche più del previsto per le prove un po’ meno brillanti di Mentonelli e Ciampaglia, ma non è certo un problema: è che ci avevano abituato a ottimi standard nelle ultime partite, in cui sono stati determinanti per alcune vittorie. Domenica andiamo a Todi per sfidare una squadra che ha ritrovato entusiasmo andando sul mercato e acquistando anche il paraguaiano Peralta. Dovremo fare attenzione».
HALLEY MATELICA-FALCONARA BASKET 81-60
MATELICA: Provvidenza 19, Fianchini, Mentonelli 3, Bugionovo 12, Falzon 19, Vissani 7, Caroli ne, Ciampaglia 5, Genjac ne, Tosti 16, Offor. All.: Cecchini.
FALCONARA: Elling 2, Sebastianelli ne, Bini 11, Corleoni, Gonzalez 5, Grossi 6, Polonara 6, Giorgini 6, Montanari 7, Petrilli 17, Falaschi. All.: Reggiani.
ARBITRI: Ricci, Piancatelli.
PARZIALI: 14-20, 20-18, 27-8, 20-14.
Ottavo successo consecutivo in Regular Season e imbattibilità mantenuta dopo il giro di boa. Nel recupero casalingo della 9ª di ritorno in SuperLega Credem Banca, una Cucine Lube Civitanova in versione diesel piega in rimonta una combattiva Top Volley Cisterna per 3-1 (17-25, 25-21, 25-18, 25-20) con un’altra prova importante.
Il bottino di tre punti e il secondo posto consolidato a quota 51 sono ulteriori passi avanti verso il duplice obiettivo di limitare le insidie nella griglia dei Play Off Scudetto e di blindare la qualificazione per le coppe europee.
L’incipit della serata è lo striscione significativo di Lube nel cuore contro la guerra in Ucraina.
Lo staff opta per un recupero più graduale di Juantorena, che non è nemmeno a referto. Chicco Blengini convoca Penna schiera De Cecco al palleggio in diagonale con l’opposto Zaytsev, Yant e Lucarelli laterali, Anzani e Simon al centro, Balaso libero. Fabio Soli replica con l’ex biancorosso Baranowicz in diagonale con l’opposto Dirlic, Bossi e Zingel centrali, Maar e Rinaldi in banda, Cavaccini libero.
Sotto di un set, a guidare la rimonta biancorossa ci pensano il servizio (10-7) e l’attacco (51%-48%) grazie al crescendo di Lucarelli, MVP di serata con 20 punti (50%, 4 ace e 1 muro), con lo sprint in attacco di Simon e Anzani, le offensive di Zaytsev e le 4 battute vincenti di Yant. Sul fronte opposto Dirlic semina a lungo il panico e chiude il match da top scorer con 24 punti (55%).
Sabato 5 marzo (ore 20.30) Lube in campo al PalaPanini per il recupero della 6ª di ritorno della Regular Season contro la Leo Shoes PerkinElmer Modena.
La cronaca
In avvio Civitanova fatica in ricezione e sbatte sul muro, Blengini ferma il gioco (3-8), ma il copione non cambia (5-12). La float di Anzani aiuta i biancorossi (8-12), ma la Top riprende la scena (8-15) e Marchisio entra per alcuni scambi. Dirlic tira fuori dal cilindro due ace (8-17).
La Lube risponde di rabbia, ma è imprecisa (10-20). L’ace del 13-23 targato Maar conferma l’avvio titubante in ricezione per i biancorossi, che annullano 4 palle set con Yant al servizio (2 ace) prima di cedere dai nove metri (17-25). Il 54% in attacco dei rivali contro il 36%, l’ace in più e i 4 muri a 1 certificano la superiorità nel primo atto.
Nel secondo set il confronto è più equilibrato (8-8). Simon sale in cattedra e prende grandi responsabilità in attacco per poi dare la spinta anche dai nove metri con un ace (15-13).
La Top si riaggancia con un ace del solito Dirlic (18-18). Simon e Zaytsev attaccano per il doppio vantaggio (20-18). Simon prende in mano la situazione (22-19 e 23-20). Cisterna perde sicurezza in attacco, ma cede il set direttamente al servizio con l’ex biancorosso Baranowicz (25-21).
Dopo la vittoria del parziale, tra i campioni d’Italia si riaccende la luce. Nel terzo set i laziali soffrono le offensive come il lungolinea di Zaytsev (9-5) e rimangono a bocca spalancata per il salvataggio di piede da terra effettuato da Lucarelli in versione Thiago Silva (10-5).
Civitanova cresce a muro e al servizio portandosi sul 16-8 dopo l’ace di Lucarelli e il duello a rete vinto da Yant. La Top Volley prova a rifarsi sotto (17-13), ma gli uomini di Blengini ingranano al servizio e volano sul 22-14 dopo due ace di Yant. Chiude Lucarelli (25-18).
Nel quarto set parte meglio Cisterna (5-8). L’inseguimento è coronato dal pari di Simon (10-10) che origina un lungo botta e risposta con giocate notevoli di Anzani e il sorpasso a muro di Lucarelli (16-15) che si ripete con un tocco beffardo per il +2 dopo un grande recupero di De Cecco (19-17).
Cisterna accusa il colpo e non trova il campo (20-17), poi prosegue il ‘Lucarelli show’ dopo un volo plastico di Balaso (21-17) e De Cecco firma l’ace del 22-17. Finale in discesa con l’ace di Lucarelli (24-19) e l’errore ospite in battuta (25-20)
Il tabellino
CUCINE LUBE CIVITANOVA: Anzani 9, Balaso (L), Garcia Fernandez ne, Sottile, Marchisio, Lucarelli 20, Zaytsev 14, Diamantini ne, Simon 14, De Cecco 3, Jeroncic (L) ne, Penna ne, Yant 12. All. Blengini
TOP VOLLEY CISTERNA: Zingel 6, Cavaccini (L), Saadat 2, Wiltenburg, Giani ne, Maar 18, Rinaldi 11, Lanza ne, Dirlic 24, Picchio (L) ne, Bossi 6, Baranowicz, Krick, Raffaelli. All. Soli
Incontro tutto al femminile per la finale di Coppa Marche portata a casa dalla Yfit Macerata. Oltre che alle due formazioni in campo, anche la terna arbitraria era interamente composta da arbitri donna, chiamate a gestire una gara tesa e sentita.
Presente all'evento anche la presidentessa delle pari opportunità della regione Marche, Maria Lina Vittorini, ex giocatrice negli anni '90 tra le fila di Ortezzano, che ha ricordato in quanto sportiva e in quanto donna l'importanza di combattere le disuguaglianze e le discriminazioni che rovinano il mondo del calcio - e non solo -. Un augurio e un invito affichè il calcio femminile nelle Marche possa crescere sempre più.
A contendersi la coppa in campo la Yfit Macerata e la Vis Pesaro in una partita senza esclusione di colpi. Mettono subito la freccia le biancorosse che trovano il duplice vantaggio grazie alla bomber Ludovica Capponi. Ma le pesaresi sono tutt'altro che intenzionate a cedere e partono all'inseguimento: prima Livi accorcia, poi capitan Venerandi trova il gol del pari, che manda le due squadre a riposo sul 2 a 2.
Nella ripresa i ritmi sembrano mantenersi stabili ma è sul finale dei secondi 45' che le padrone di casa mettono la quinta e volano verso la coppa: Salvucci trova il 3 a 2 del sorpasso e Calvagna chiude definitivamente i giochi: 4 a 2 troppo pesante per le pesaresi che devono rinunciare alla posta in palio. Dopo la conquista della coppa e la premiazione delle contendenti in gara (compresa la terna arbitraria), l'attenzione è tutta rivolta all'inizio del campionato da domenica 6 marzo.
ASD YFIT Macerata: Ranalli, Crispini, Di Cato, Tedeschi, Capponi, Salvucci, Fiorentini, Creti, Cavagna, Giustozzi, Romiti.
A disposizione: Luca, Ruffini, Marcolini, Bernacchini, Picchio, Romagnoli, Quintabà, Quadri.
Allenatore: Marina Fiorentini.
VIS PESARO: Lisotta, Graziani, Marcucci, Lee, Mughetti, Venerandi, Crinelli, Iacchini, Fabi, Livi, Cinotti.
A disposizione: Maroccini, Cinti, Cosma, Ferri, Ferrini, Gambini, Orazi, Tamburini, Tozzo.
Allenatore: Vladimiro Cenerilli.
“Quello che stanno vivendo i nostri fratelli in Ucraina è terrificante e ingiustificato. Sono addolorato, non è questa la Russia che conosco io". Anche il pallavolista Ivan Zaytsev si unisce al coro del no alla guerra, cosa non scontata e banale per un italiano di origini russe da parte dei genitori. Il campione, subito dopo il match vinto dalla Lube contro Taranto che lo ha visto protagonista, ha affidato ai social il suo pensiero sulla terribile situazione in Ucraina.
"Ci sono tantissime persone che non vogliono questo conflitto nella terra che mi ha dato il cognome che porto. Sono con loro che hanno il coraggio di protestare, con tutto il popolo ucraino che sta scappando e con coloro che stanno resistendo per proteggere tutto quello che hanno: la loro terra, la loro casa, la loro libertà. L'amore non conosce guerra", ha aggiunto Zaytsev.
Velocità azzurra da brividi agli Assoluti indoor di Ancona. Il campione olimpico Marcell Jacobs conquista il secondo titolo italiano consecutivo nei 60 metri con 6.55 (dopo il 6.57 della batteria), nella prima gara italiana dopo gli ori olimpici dei 100 e della 4x100. Battuti Giovanni Galbieri (Aeronautica, 6.62) e Antonio Moro (Delogu Nuoro, 6.70), di fronte al pubblico del Palaindoor, pazzo per lo sprinter delle Fiamme Oro.
Al femminile super Zaynab Dosso (Fiamme Azzurre) che nei 60 metri divora la pista di Ancona con il record italiano di 7.16, tre centesimi meglio di quanto fatto in batteria (7.19), e già qualche giorno fa Lodz, stesso crono-record che condivideva con Marisa Masullo da Budapest 1983. La 22enne reggiana precede Aurora Berton (Libertas Friul Palmanova), seconda in 7.28 e la campionessa uscente Vittoria Fontana (Carabinieri) terza in 7.29. Sfida appassionante negli 800 femminili: Gaia Sabbatini (Fiamme Azzurre) trionfa con 2:01.07 diventando la terza italiana di sempre, nel duello con Elena Bellò (Fiamme Azzurre) che chiude in 2:01.45. Nel peso, si impone con 21,34 Nick Ponzio (Athletic Club 96 Alperia).
Vittorie nei 400 metri per Brayan Lopez (Fiamme Azzurre) in 46.87 ed Eleonora Marchiando (Carabinieri) in 53.52, negli 800 per Catalin Tecuceanu (Silca Ultralite Vittorio Veneto) in 1:48.08. Dalle pedane dei salti, debutto stagionale con 1,92 nell'alto per Elena Vallortigara (Carabinieri), 4,46 nell'asta per Elisa Molinarolo (Fiamme Oro), nel lungo esce di scena con tre nulli Larissa Iapichino (Fiamme Gialle), il titolo va alla junior Marta Amani (Cus Pro Patria Milano) con 6,32. Dario Dester (Carabinieri) oltre i 6000 punti nell'eptathlon con 6038.
La Cucine Lube Civitanova prolunga l’imbattibilità nel girone di ritorno della Regular Season centrando la settima vittoria consecutiva. A farne le spese nella 10a giornata di ritorno sono i padroni di casa della Gioiella Prisma Taranto, sconfitti al PalaMazzola con il massimo scarto (26-28, 19-25, 23-25) dai campioni d’Italia, capaci di stringere i denti e di confermarsi concreti nei momenti clou. Grazie ai tre punti conquistati, gli uomini di Chicco Blengini si tengono stretto il secondo posto a quota 48 in classifica.
In apertura di serata un segnale forte delle due squadre contro la guerra in Ucraina grazie a uno slogan sui pannelli led ai margini del campo con i team schierati. Fondamentali, in un primo parziale scorbutico, la miglior precisione in attacco (50%), il set ball annullato ai rivali e la chiusura con i due muri di Simon alla terza palla utile (26-28). Secondo set più agevole con Lucarelli in crescita e con i punti pesanti di Yant e Zaytsev (19-25). Qualche brivido nel terzo set, con la Lube in controllo (14-18) prima della reazione tarantina (20-20). Determinante la lucidità in attacco negli scambi conclusivi (23-25).
Top scorer Zaytsev con 16 punti con il 58% di positività e 2 muri, molto prolifico anche Yant (MVP del match con 15 punti a referto) e Simon (13 punti e diverse giocate decisive). Per i padroni di casa in evidenza Stefani (14) e grande avvio dei lunghi a muro, unico fondamentale in equilibrio. A favore di Civitanova tutti gli altri. Biancorossi di nuovo in campo sabato 5 marzo (ore 20.30) al PalaPanini per il recupero della 6a di ritorno contro la Leo Shoes PerkinElmer Modena.
La partita
Torna tra i convocati capitan Juantorena, che incita la squadra per tutto il match dalla panchina. Cucine Lube in campo con De Cecco al palleggio per l’opposto Zaytsev, al centro Simon e Anzani, laterali Yant e Lucarelli, libero Balaso. Sul fronte opposto il 6+1 composto dall’ex Lube Falaschi in cabina di regia per la bocca da fuoco Stefani, al centro Alletti e Di Martino, in banda l’ex biancorosso Randazzo e Joao Rafael, libero Laurenzano.
Buon avvio con Zaytsev e Yant (4-9). Taranto rientra con i block di Stefani e Di Martino (9-10) e impatta con l’ace di Joao Rafael (18-18), che si ripete dopo la schiacciata di Randazzo (20-18). Un servizio errato dei pugliesi e la stoccata di Yant riportano l’equilibrio 21-21 Il controsorpasso Lube matura con il muro di Anzani (22-23). Sul 23-24 targato Yant Taranto annulla il set ball con Stefani (24-24) e va sul 25-24 con il quarto muro. La Gioiella stecca il servizio (25-25) e La Lube vince alla terza palla set con due block di Simon (26-28). Biancorossi superiori in attacco (6 i punti di Yant), pugliesi fastidiosi al servizio e a muro.
Nel secondo set Civitanova controlla, seppur con qualche difficoltà nelle prime fasi, e mostra un Lucarelli in crescita, bravo a firmare il muro che precede sia l’errore tarantino che l’attacco di Zaytsev dopo l’ingresso di Sabbi tra gli avversari (7-12). Quando tutto sembra indirizzato (11-16), la matricola abbozza una rimonta (14-17), ma i campioni d’Italia alzano il livello per evitare il finale thrilling del set precedente e colpiscono con Lucarelli (16-21). Finale autoritario dei biancorossi che sigillano la pratica a muro con lo Zar (19-25). Civitanova serve meglio, dilaga in attacco (59%) e domina a muro (4 a 1)
Anche nel terzo set, con Stefani di nuovo al suo posto per Taranto e Lucarelli che certifica la crescita per la Lube, la Lube impatta bene (7-9) e allunga grazie all’ottimo timing di Zaytsev (9-12), che si ripete con un buon mani out (10-14). La Gioiella Prisma prova a tenere aperto il discorso (13-15), ma la velocità d’esecuzione degli attacchi marchigiani fa la differenza e arriva anche un’infrazione per il team di casa (14-18). Come tutte le squadre allenate da Di Pinto, Taranto non molla mai (18-19) e impatta con Randazzo (20-20). In volata Zaytsev mette a terra una palla d’oro (22-24) e Yant chiude alla seconda palla match (23-25).
Tabellino
GIOIELLA PRISMA TARANTO: Stefani 14, Laurenzano (L), Alletti 1, Falaschi, Randazzo 10, Joao Rafael 10, Carbone ne, Gironi, Sabbi 2, Pochini, Freimanis ne, Di Martino 8, Dosanjh. All. Di Pinto
CUCINE LUBE CIVITANOVA: Anzani 4, Balaso (L), Garcia Fernandez, Sottile ne, Marchisio, Juantorena ne, Lucarelli 9, Zaytsev 16, Diamantini, Simon 13, De Cecco 1, Jeroncic (L) ne, Yant 15. All. Blengini
Parziali: 26-28 (38’), 19-25 (26’), 23-25 (32’). Totale 1h 35’
Taranto: 11 battute sbagliate, 2 ace, 7 muri vincenti, 46% in attacco, 48% in ricezione (34% perfette). Civitanova: 18 battute sbagliate, 5 ace, 7
In conclusione della 19° giornata di campionato di Promozione - girone B, ecco tutti i risultati delle partite disputate.
Il Chiesanuova cala il poker contro Castignano e conferma l'imbattibilità casalinga, mantenendo le distanze da Monturano vittoriosa contro Potenza Picena. La Cluentina respigne il Monticelli e conquista tre punti d'oro che permettono di lasciarsi alle spalle i play out.
Fondo classifica che, invece, si impantana ulteriormente con il pareggio fra PortoRecanati e Centobuchi. Altobello guida il Trodica al successo ed espugna Montecosaro. Partita che, al contrario di molte altre oggi, è stata disputata nonostante le sfavorevoli condizioni atmosferiche e del campo.
In linea con il messaggio lanciato dalla Figc, le squadre sono tutte scese in campo oggi con 5 minuti di ritardo, in segno di protesta pacifica contro la guerra in Ucraina.
Calcio Corridonia – Civitanovese Calcio: RINVIATA
Monturano Campiglione – Potenza Picena (3-1):
Fa il suo ritorno in campionato il Monturano Campiglione dopo le due giornate di stop causa Covid, e riparte subito nella corsa alla vetta. Il primo tempo si apre con la rete di Bracalente che subito porta avanti i calzaturieri. La risposta degli ospiti è però immediata: Perrella trova subito il pareggio e il risultato si congela fino al fischio del direttore di gara.
I calzaturieri scendono in campo nella ripresa con tutt’altro piglio e riescono rapidamente a passare in vantaggio: Finucci insacca di testa su corner al 69’ e trova la rete del 2 a 1. A chiudere i giochi è Moretti appena dopo, al 73’.
Vittoria che ribadisce la forza e le intenzioni di quella che attualmente è la seconda in graduatoria, ora a 2 punti dal Chiesanuova con una partita ancora da giocare.
Atletico Centobuchi – Monterubbianese: RINVIATA
Cluentina Calcio – Monticelli Calcio (2-0):
Torna al successo la Cluentina, battendo un Monticelli in difficoltà e alla sua terza sconfitta di fila.
Dopo un primo tempo di studio reciproco, in cui le due squadre si concentrano più sul difendersi che sull’impostare, la Cluentina riesce a dettare i ritmi della gara nella ripresa e a portare a casa tre punti d’oro in ottica di salvezza. Prima Sopranzetti trova il vantaggio al 24’, poi Montserrat mette in cassaforte il risultato a pochi minuti dal fischio finale. 2 a 0 per i padroni di casa che consente l’uscita dalla zona play out.
Palmense – Aurora Treia: RINVIATA
PortoRecanati – Centobuchi 1972 MP (2-2):
Gara di fondo classifica che termina senza vincitori né vinti. Occasione mancata del PortoRecanati che avrebbe potuto cercare quei tre punti tanto importanti per la salvezza, ma che invece deve inseguire e ad accontentarsi del pareggio.
Il vantaggio per gli ospiti arriva a nemmeno un quarto da inizio gara: Cammilletti devia per errore un cross nella propria porta e regala l’1 a 0 al Centobuchi. Ma gli orange non ci stanno e con un moto d’orgoglio tentano di alzare il baricentro in cerca del pari. Intervento troppo ruvido su Leonardi che concede il dischetto a capitan Pantone, bravo a trasformare. Al 38’ sono ancora gli ospiti a trovare il vantaggio però, quando Labanca da punizione traccia una traiettoria imprendibile per Piangiarelli.
Unica vera occasione della ripresa quando Nika riporta i padroni di casa in parità a pochi minuti dal via, che scivola via per il resto senza emozioni. 2 a 2 definitivo che non fa felice nessuna delle due formazioni, inchiodate a fondo classifica
Chiesanuova – Castignano (4-0):
Il Castignano reduce da due vittoria di fila si schianta contro il Chiesanuova. Tripletta di Capitan Mongiello e poker di Pasqui che travolgono gli avversari con una chiara dimostrazione di forza.
Primo tempo che fatica ad ingranare, complice un campo troppo pesante per impostare buone azioni. Unica nota da segnalare il rigore sbagliato lato Castignano che manda a riposo le due formazioni a reti ferme.
Nella ripresa il Chiesanuova cambia marcia e non si ferma più. Il bomber Mongiello trova due reti al 60' e al 64' e Pasqui mette in cassaforte il risultato siglando il 3 a 0 subito dopo, al 68'. Ma il capitano non si accontenta, e riesce a portare a casa il pallone con un fantastico gol a 3 minuti dalla fine.
Il Chiesanuova vola a 42 punti e continua a mantenersi saldamente in testa al girone.
Montecosaro – Trodica (1-3):
Trodica corsara in trasferta espugna Montecosaro con un convincente 3 a 1. Continua la scalata alla vetta dei biancocelesti ormai a un passo dalla zona play off, grazie ai tre punti conquistati oggi.
Partita che fa fatica a prendere il via a causa del campo gravemente appesantito dalle condizioni atmosferiche delle ultime ore. Il primo fischio dell’arbitro arriva al 16’ dopo il tiro di Altobello, che però non impensierisce il portiere avversario. La pioggia battente rende difficile il gioco palla a terra e scarseggiano le occasioni da entrambe le parti. Si alzano man mano i ritmi, e in pieno recupero è il Trodica a trovare il vantaggio: Del Moro atterra Altobello in area e Castellano trasforma dal dischetto. Si va a riposo sull’1 a 0 per gli ospiti.
Nel secondo tempo il campo diventa più permissivo e si entra nel vivo della competizione. Il Trodica va subito al raddoppio su autogol di Marziali: deviazione sfortunata del cross di Altobello che finisce in rete. Prima e unica marcatura per il Montecosaro che arriva al 21’ grazie alla bella punizione di Bartolini, bravo a punire Zoldi troppo sicuro.
Ma le speranze di rimonta vengono subito spazzate via dal colpo di testa di Altobello dopo la serie di miracoli di Monti. 3 a 1 che chiude il risultato e regala al Trodica tre punti importantissimi per la classifica.
Futura '96 - Maceratese (3-2): Leggi qui
L’Ancona Matelica si conferma davanti al proprio pubblico strappando un punto alla vice capolista Reggiana dopo essere passata in vantaggio ed essere rimasta in dieci nel finale. Poche le sorprese in formazione per i padroni di casa. Squalificato il velenoso Cobra Rolfini, in difesa mister Colavitto sceglieva gli stessi del match con il Grosseto, a centrocampo Delcarro subentrava al posto di D’Eramo e l’autore del gol della tranquillità di mercoledì scorso, Del Sole, trovava posto dall’inizio nel tridente offensivo.
Reggiana reduce dalla prima battuta d’arresto stagionale a Gubbio, dopo ventisette risultati utili consecutivi, nonostante le tantissime occasioni create, chiamata ad una pronta reazione per non perdere le distanze dal vertice della graduatoria.Buona la rappresentanza di tifo ospite, ottima la risposta del pubblico di casa con un significativo striscione ed un incitamento costante per i biancorossi.Mister Diana schierava la freccia Cremonesi a posto di capitan Rozzio squalificato, recuperava D’Angelo e Radrezza in mezzo al campo, dove prendevano regolarmente postole certezze Sciaudone e Cigarini, affidandosi in avanti alla coppia Zamparo – Lanini.
Ottima la partenza dei padroni di casa, che in avvio creavano buone trame ed occasioni per impensierire Venturi. Dopo il quarto d’ora cresceva la Reggiana, più volte insidiosa in area marchigiana, con Masetti e soprattutto Avella sugli scudi, con quest’ultimo autore di un paio di interventi prodigiosi. Sul fronte opposto, grande occasione per Sereni alla mezz’ora, murato sul più bello. L’Ancona Matelica chiudeva in crescendo con diversi contropiede interessanti
.Nella ripresa la gara procedeva a fiammate, con le formazioni brave a non scoprirsi troppo fino all’episodio che spaccava la partita. Al 18’ atterrato Faggioli in area, dal dischetto Sereni faceva 1-0 e decimo centro stagionale in un Del Conero ebbro di gioia. La Reggiana provava subito a reagire con i cambi e appena dopo il 20’ guadagnava la superiorità numerica per il doppio giallo comminato a Faggioli. Biancorossi che provavano a resistere con tutte le proprie forze, cercando di sfruttare la rapidità del subentrato Moretti in contropiede con la Reggiana che andava più volte a sbattere contro il muro Avella, prima di trovare il pari molto fortunoso con il tiro cross di Rosafio che si infilava a fil di palo.
ANCONA MATELICA (4-3-3): 22 Avella; 33 Noce, 25 Masetti, 6 Iotti, 3 Di Renzo; 4 Iannoni, 7 Gasperi (35’ st 27 Papa), 8 Delcarro (41’ st 19 Palesi); 21 Del Sole (19’ st 17 Moretti), 18 Faggioli, 10 Sereni (41’ st 5 Bianconi). A disposizione: 12 Vitali, 14 Tofanari, 15 Sabattini, 20 Vrioni, 26 Ruani, 28 Maurizii. Allenatore Gianluca Colavitto.
REGGIANA (3-5-2): 22 Venturi; 16 Luciani, 26 Cremonesi, 6 Camigliano (14’ st 7 Rosafio); 44 Guglielmotti (31’ st 9 Scappini), 21 Radrezza (21’ st 96 Muroni), 8 Cigarini, 88 Sciaudone (21’ st 27 D’Angelo), 3 Contessa; 30 Zamparo (21’ st 20 Arrighini), 94 Lanini. A disposizione: 1 Voltolini, 12 Marconi, 5 Rossi, 11 Neglia, 17 Libutti, 32 Porcino. Allenatore Aimo Diana.
ARBITRO: Sig. Michele Giordano della sezione di Novara.ASSISTENTI: Sig.ri Marco Lencioni della sezione di Lucca e Roberto Rubén Arena della sezione di Torre del Greco.QUARTO UFFICIALE: Sig. na Veronica Vettorel della sezione di Latina.
RETI: 18’ st Sereni (rig), 38’ st Rosafio.NOTE: gara iniziata con 5’ di ritardo come messaggio di pace per la situazione umanitaria in Ucraina; spettatori 2165 di cui 395 ospiti per un incasso di 19739,54 euro; locali in divisa rossa, pantaloncini e calzettoni rossi e portiere grigio, ospiti in divisa bianca, pantaloncini e calzettoni bianchi e portiere giallo; espulso al 23’ st Faggioli per doppia ammonizione; ammoniti Guglielmotti, Cigarini e Gasperi; corner 1-11; recupero 2’ pt, 5’ st.
Scontro al vertice della classifica che vede impegnata la Recanatese capolista nel ritorno con Pineto, quarta in graduatoria. La redenzione arriva per i leopardiani dopo il pareggio dell’andata, e permette di allungare in vetta sui laziali.
Il primo tempo è movimentato, in cui è il solito Sbaffo - su cross di Quacquarelli - a trovare il gol decisivo già al 22’. Quattordicesima rete che consolidala posizione del Re Leone da capocannoniere del campionato. Da qui in poi sarà il Pineto a proporre principalmente in fase offensiva, ma l'ottima difesa degli ospiti e un Urbietis in giornata di grazia difendono bene per tutta la prima frazione di partita.
Secondo tempo ancora all’insegna dell’offensiva dei padroni di casa: il Pineto incrementa i giri del motore e arriva a sfiorare il pareggio spinto dal caloroso incitamento dei suoi tifosi. Ma dopo pochi minuti la Recanatese riesce a tornare nuovamente in controllo della partita.
Fitta girandola di cambi da ambo le parti che rialza il ritmo nella fase finale. Il Pineto torna alla carica e Mesisca trova persino la rete al 44’, annullata però dal direttore di gara per fallo su Urbieties. Assalto finale di Minella che prima tira fuori di pochissimo, e subito dopo si vede negare il pareggio da un miracolo dell’estremo difensore giallorosso.
Arriva il triplice fischio dell’arbitro che sancisce il definitivo 0 a 1 in favore della Recanatese. Pareggio mancato dalla formazione di casa che avrebbe meritato di più dopo quanto dimostrato nella ripresa. I ragazzi di mister Pagliari possono invece riposare tranquilli sugli 8 punti di distanza dal Trastevere, fermo nella giornata odierna causa maltempo.
Sotto una pioggia incessante e in una giornata dalle temperature decisamente invernali, il Tolentino ritrova il sorriso e dimentica il deludente pareggio raggiunto in extremis contro la penultima della classe, il Nereto Calcio, soltanto una settimana fa.
I cremisi confermano la loro fama di "ammazza-grandi" tra le mura amiche (dove hanno vinto ben 8 volte, pareggiato una e perso due), avendo la meglio per 3-0 dell'Atletico Terme Fiuggi, squadra che si presentava alla sfida di quest'oggi forte del terzo posto in classifica. Decisive le reti di Zammarchi, Tortelli e Strano.
LA CRONACA - Mister Mosconi deve fare ancora una volta a meno di Capezzani (sostituito da Bartoli negli 11 iniziali), punito con due giornate di squalifica dopo l'espulsione subita nella sfida contro il Trastevere, oltre che dell'infortunato Cicconetti. Torna, invece, ad occupare la sua posizione lungo la fascia destra il giovane talento Mengani, reduce dalla convocazione con la rappresentativa Serie D.
Il primo a pungere, al 10', è capitan Padovani con un tiro al volo dopo sponda aerea di Nonni. La sfera finisce di poco alta. Il campo pesante non facilita il gioco palla a terra, ma entrambe le squadre offrono spettacolo affrontandosi a viso aperto.
Al 18' Sowe spaventa Bucosse con un diagonale che fa la barba al palo su assist geniale di Rizzitelli. Dopo la grande paura, il Tolentino trova però il vantaggio. A scoccare la zampata giusta, in spaccata, a centro area è Zammarchi. Decisamente l'uomo del momento in casa cremisi.
Poco più tardi è Mengani a sfiorare il raddoppio dopo una bella incursione in area, ma la sua conclusione è troppo strozzata e viene bloccata dal portiere ospite senza affanni.
Il 2-0 si materializza al 35' grazie a una botta terrificante di Tortelli da fuori area, che va a spegnersi imparabilmente sotto l'incrocio dei pali. È questo il punteggio con cui si giunge all'intervallo.
Al rientro dagli spogliatoi è sempre il Tolentino a condurre le danze. Al 50' i padroni di casa sfiorano il tris con un bel tiro a giro di Severini che termina di poco a lato.
Sempre il laterale cremisi va vicino al 3-0 con una punizione che da' solo l'illusione della rete.
Il gol tanto cercato arriva con un colpo di testa di Strano sugli sviluppi di corner, poco dopo il suo ingresso in campo. È l'apoteosi. Gli ospiti escono mentalmente dal match e il risultato non cambia sino al triplice fischio del direttore di gara. Il Tolentino domina il Fiuggi e torna a respirare aria d'alta classifica, agganciando proprio i laziali a quota 35 punti.
Non ce la fa a completare l’opera la Rhütten San Severino che, dopo aver domato gli 88ers Civitanova e, nel recupero di martedì scorso, lo Sporting P.S.Elpidio, cede per 76-70 a Matelica dove la proverbiale difesa dei biancorossi di Sparapassi non è stata all’altezza della sua fama, visti i 76 punti subiti.
"Nonostante tutto - commenta il diesse Guido Grillo - siamo sempre rimasti in partita. Nell’ultimo quarto abbiamo trovato la forza per risalire da -12 a -1 in 3 minuti, ma non ci è riuscito il sorpasso nei confronti di una squadra che, soprattutto da fuori, ha tirato con percentuali molto alte".
A pochi minuti dalla fine del terzo periodo si sono inoltre infortunati due dei tre play a disposizione (Nicolò Grillo ed Uncini, ndr), fatto che ha costretto l’ultimo regista rimasto agli straordinari.
"Tre partite in 6 giorni si sono sentite soprattutto perché, a causa appunto degli infortuni (ancora fuori capitan Cruciani, Potenza, Severini e Della Rocca, ndr), le rotazioni si sono accorciate" aggiunge Grillo.
"L’unica nota positiva è data dal fatto che sia il Porto Sant’Elpidio (terzo a pari punti con i settempedani) che il nostro prossimo avversario (sabato 5 marzo alle 18.00) Basket Fermo, attardato di due punti, hanno perso i rispettivi impegni e, quindi, la classifica per il terzo posto è rimasta invariata. Resta comunque l’amaro in bocca - conclude Guido Grillo – per una grande occasione persa".
VIGOR MATELICA: Zamparini n.e., D. Porcarelli 24, Mori 14, Perini 7, Ferretti, Cingolani 6, Poeta 5, Pallotta 16, Cicconcelli 4, Ghouti, Offor n.e., Salvucci. All. A. Porcarelli
RHÜTTEN SAN SEVERINO: Giuliani 11, Tortolini 9, Carboni n.e., Massaccesi 12, Uncini, N.Grillo, Ortenzi 5, Cobanaj 3, Fucili 20, Okorodudu n.e., Cingolani 10. All. Sparapassi
NOTE: progressivi: 23-16/40-35/57-47/76-70, usciti per 5 falli: Mori, Perini (Vigor) e Massaccesi (Vigor).
Al Palazzetto dello Sport ‘’E. Medi’’ è andato in scena il primo incontro della seconda fase di Serie C Silver fra la capolista assoluta Attila Junior Basket e l’UPR Montemarciano. A consolidare il primato è la formazione portorecanatese, capace di imporsi con il punteggio di 77-53.
LA CRONACA - Ad aprire le marcature pochi istanti dopo la palla a due ci pensa la guardia arancioblù Andrea Gurini con un arresto e tiro dalla media distanza, seguito da Cristian Cingolani con un sottomano da destra.
Reagisce l’UPR con una tripla di Maggiotto che accorcia le distanze, alla quale replica immediatamente Mario Manciniri stabilendo il vantaggio di due possessi già maturato dall’Attila.
Prova a tenere testa la formazione di Montemarciano ma la superiorità fisica e tecnica dei portorecanatesi, che continuano a segnare con tutto lo starting five, si fa sentire e in men che non si dica si trova a -15 nel corso del primo parziale.
A questo punto Maggiotto e i due fratelli Savelli cercano di aggiustare il punteggio con una serie di azioni individuali ma al fischio della sirena il punteggio recita 24-11 in favore dell’Attila Junior Basket.
Il secondo quarto prosegue sulla falsa riga del primo, gli arancioblù sono una macchina da canestro inarrestabile e macinano punti su punti, ottenendo anche molte seconde azioni grazie ai numerosi rimbalzi offensivi di Filippo Ampomah.
Il parziale inizia con due canestri arresto e tiro di Filippo Centanni e la tripla di capitan Baldoni, ai quali provano a rispondere Edoardo Centanni (fratello minore del playmaker arancioblù) e Mosca, capitano della formazione ospite.
Sotto canestro il centro dell’Attila Mario Mancini continua a realizzare subendo fallo, dimostrando una netta superiorità fisica rispetto ai lunghi avversari. Le due squadre vanno all’intervallo lungo sul punteggio di 45-21, sempre in favore dei padroni di casa.
Al rientro dagli spogliatoi le due formazioni iniziano a giocare una pallacanestro più equilibrata, anche l’UPR Montemarciano trova la via del canestro con più continuità ma si trova a dover gestire uno svantaggio di oltre venti lunghezze.
Ad aprire le marcature ci pensa ancora una volta la guardia arancioblù Andrea Gurini con una bomba da oltre l’arco dei tre punti, seguito dai canestri sotto le plance di capitan Baldoni e Mario Mancini.
Per la squadra ospite, invece, il parziale inizia con una striscia di sei punti consecutivi di Federico Savelli, seguita da un’altra serie individuale, questa volta di cinque punti e da parte di Maggiotto.
L’Attila risponde al fuoco con l’ennesima tripla di Gurini e con i giochi sottocanestro di Mancini, che consentono alla formazione di casa di chiudere il penultimo quarto con ancora un ampio margine di vantaggio. Il parziale termina 61-40.
Nel quarto ed ultimo periodo di gioco è il giovane portorecanatese doc Lollo Attili a mettere in chiaro fin da subito che l’Attila non è intenzionata a far rientrare in partita l’UPR Montemarciano: segna una tripla allo scadere dei 24 dopo un’azione rocambolesca e immediatamente dopo penetra e segna da due punti.
A trainare l’offensiva ospite invece è Edoardo Centanni, che segna con continuità da due punti con penetrazioni e arresti dalla media distanza. A tre minuti dalla fine della partita l’head coach dell’Attila Nicola Scalabroni sceglie di schierare in campo gli under Karol Losinskie Alain Battestin.
Lo stesso Battestin difende con grinta, recupera il pallone in punta e corre in contropiede andando a segnare con un sottomano da destra e ricevendo la standing ovation del Palasport ‘’E. Medi’’.
ATTILA JUNIOR: Mancini 20, Lupetti n.e., Centanni 11, Battestin 2, Gurini 15, Cingolani 6, Redolf n.e., Ampomah 4, Losinski, Attili 8, Baldoni 11. All.: Scalabroni.
MONTEMARCIANO: Tagnani, Savelli L. 4, Schiavoni 5, Savelli F. 14, Mosca 3, Pennacchioni, Moltedo n.e., Maiolatesi 8, Curzi, Centanni 9, Maggiotto 10. All.: Castracani.
Tutto facile per la Halley Matelica contro la Taurus Jesi. I biancorossi, pur in formazione largamente rimaneggiata (out Genjac e Bugionovo, Falzon in campo per qualche minuto a dare fiato ai lunghi), ci mettono pochi minuti a prendere le misure alla combattiva squadra di coach Filippetti, che a sua volta fiaccata da infortuni e squalifiche non poteva fare molto di più sul parquet di una Vigor che ha dispiegato tutto il suo maggior tasso tecnico.
I biancorossi sembrano subito mettere in chiaro le cose con un avvio bruciante firmato Caroli: 5 punti del capitano marchiano a fuoco il 7-0 che apre il match e che sembra già avviare verso la discesa la gara.
Ma due triple di Cerruti mettono in ritmo la Taurus, che mette anche il naso avanti (7-8 al 4’) giocando con grande intensità e mescolando le difese tra zona e uomo.
La Halley regala anche qualcosa (due schiacciate sbagliate rispettivamente da Caroli e Provvidenza), ma pian piano prende il largo. Un Caroli in serata di grazia buca a ripetizione la retina jesina e lancia l’allungo della Vigor, che nella seconda parte del secondo quarto decolla fino al +23 (50-27).
Jesi semplicemente non ne ha e allora Tosti affonda il colpo con i canestri che spediscono gli ospiti a -30 (65-35) chiudendo di fatto la contesta. L’ultimo quarto serve solo a fissare il punteggio, con coach Cecchini che può far riposare i suoi big e lanciare in campo per diversi minuti il trio under Poeta-Fianchini-Offor.
Finisce 78-48 e va più che bene così, considerando anche la contemporanea sconfitta interna della capolista Bramante contro Foligno. Ora però c’è poco tempo per esultare e ancor meno rifiatare: mercoledì sera si torna già in campo per il recupero con Falconara, altra partita assolutamente da non steccare.
HALLEY MATELICA-TAURUS JESI 78-48
MATELICA: Provvidenza 12, Fianchini, Mentonelli 11, Bugionovo ne, Falzon 3, Vissani 14, Caroli 14, Ciampaglia 12, Genjac ne, Poeta, Tosti 12, Offor. All.: Cecchini.
JESI: Bolognini, Luini ,8 Astuti, Zandri 12, Montanari 2, Bravi 11, Marinelli 3, Pozzetti 2, Cerruti 6, Zvegla 4. All.: Filippetti.
ARBITRI: Antonelli, Caporalini.
PARZIALI: 22-10, 28-17, 15-8, 13-13.
Reazione d'orgoglio della Med Store Macerata, che torna alla vittoria grazie ad una prestazione in crescendo della squadra. Partono meglio ospiti ad inizio gara, poi Macerata si riorganizza e nel finale recupera e ribalta ai vantaggi.
Il secondo set segue un simile copione, avanti Bologna che però cede al ritorno dei biancorossi. Terzo set in scioltezza, Macerata domina e chiude la partita dando spettacolo al Banca Macerata Forum. Ora una settimana di pausa per i biancorossi, poi al ritorno in campo la gara contro Pineto.
LA CRONACA – Coach Domizioli deve fare i conti con diverse assenze, sceglie Giannotti, Ferri e Margutti, i centrali Sanfilippo e Pasquali, la regia passa dalle mani di Scrollavezza, Gabbanelli è il libero. Gli ospiti si presentano con Dalmonte, Spagnol e Maretti, centrali Soglia e Marcoionni, il palleggiatore è Cogliati, Ghezzi il libero.
Buon inizio del Bologna che si porta avanti 2-5 con l'attacco di Marcoionni dal centro. Manda fuori Ferri e sul 3-8 coach Domizioli richiama i biancorossi con il primo time out della gara.
Giannotti e Ferri rilanciano la Med Store Tunit, costretta ad inseguire in questa prima parte della sfida, 7-10; gli ospiti provano a mantenere il vantaggio, le squadre giocano punto a punto in questa fase con Macerata decisa a trovare il pareggio.
I biancorossi arrivano fino al -1, poi Bologna allunga di nuovo murando Giannotti, 13-16, non demorde la Med Store Tunit e trova il pareggio con l'errore di Soglia dal centro, 16-16. Ace di Pasquali, 19-19, finale combattuto al Banca Macerata Forum: muro di Pasquali, primo vantaggio biancorosso, 21-20 e stavolta è coach Asta a chiedere il time out.
Il diagonale di Ferri vale il 24-22, non riesce a chiudere Macerata, Bologna recupera e manda il primo set ai vantaggi: lunghissimo scambio dove gli ospiti difendono l'impossibile, ci pensa Ferri a riportare avanti i suoi con un delicato pallonetto, quindi chiude il set il muro di Pasquali, 27-25.
Riparte avanti Bologna, ace di Spagnol per il 2-4, coach Domizioli si rifugia nel time out ma gli ospiti proseguono nel buon momento e allungano 2-8; Giannotti prova a scuotere i suoi con un forte diagonale che permette di accorciare le distanze.
Secondo set in salita per i biancorossi, ancora Giannotti supera la difesa ospite, poi muro di Pasquali, 7-10. Diagonale vincente di Spagnol, Bologna allunga di nuovo, 10-15, poi risponde Ferri, le squadre lottano su ogni pallone.
Gli ospiti tengono il vantaggio, poi Ferri buca il muro avversario e Dalmonte manda guori in diagonale, 16-18, tutto riaperto: ancora Ferri, quindi Bonatesta manda fuori e pareggio Med Store Tunit, 18-18.
Trova il vantaggio Macerata grazie al muro di Scrollavezza, 22-21 e time out per coach Asta; Sanfilippo si prende il set, prima colpisce al centro, poi muro vincente, 25-22.
Margutti apre il terzo set, muro-out, Macerata avanti. Il numero 9 biancorosso va poi in battuta e sulla sua serie la Med Store Tunit allunga 8-3, firmato dal muro di Sanfilippo, nuovo time out per coach Asta.
Accorcia Biologna ma Giannotti di forza ricaccia indietro gli avversari, 11-6; ace di Pasquali, Macerata allunga 15-8. Ottimo momento della Med Store Tunit che gioca in fiducia e diventa inarrestabile per Bologna: il tocco sotto rete di Scrollavezza viene recuperato a fatica dalla difesa ospite, ci pensa Giannotti a chiudere il lungo scambio, 18-9.
Bellissimo scambio Scrollavezza-Ferri, tocco ad aggirare il muro e 20-10; finale tutto a tinte biancorosse, Giannotti continua a colpire e la Med Store Tunit chiude il set 25-14.
Il tabellino:
MED STORE TUNIT MACERATA 3
GEETIT BOLOGNA 0
PARZIALI: 27-25, 25-22, 25-14.
Durata set: 28’, 28’, 21’. Totale: 79’.
MED STORE TUNIT MACERATA: Pasquali 8, Giannotti 15, Margutti 5, Ferri 14, Sanfilippo 8, Scrollavezza 4, Ravellino, Gabbanelli. NE: Scita, Paolucci, Facchi, Robbiati. Allenatore: Domizioli.
GEETIT BOLOGNA: Soglia 4, Maretti 5, Bonatesta 2, Cogliati 3, Ghezzi, Faiulli, Marcoionni 5, Spagnol 20, Dalmonte 7. NE: Venturi, Zappalà, Meer, Faiella. Allenatore: Asta.
ARBITRI: Colucci e Chiriatti.
La Futura ’96 respinge la Maceratese in casa per 3 a 2 e ottiene momentaneamente il biglietto d’ingresso alla zona calda della classifica. Con la prima sconfitta dall’arrivo in panchina di mister Trillini, vacilla anche la posizione in zona playoff. Maceratese costretta ad inseguire fin dai primi minuti e ad abbandonare l’intera posta in palio sul finale.
Inizio fulminante dei padroni di casa che entro il primo quarto d’ora si portano avanti di due reti sui biancorossi: Cingolani al 3’ e Pelliccetti al 11’ sfruttano le carenze difensive della Maceratese e capitalizzano ai danni di un impreciso Santarelli. La Futura si porta quindi subito sul 2 a 0 e dimostra nuovamente le sue qualità in fase offensiva.
La Maceratese si trova per l’ennesima volta di fronte a un’ardua scalata, ma la reazione stavolta è troppo poco incisiva e non bastano gli sforzi di Perez a trovare la rete. Pioggia battente e dubbie decisioni arbitrali complicano ulteriormente una partita già difficile e la reazione biancorossa tarda ad arrivare. È infatti solo a 5 minuti dallo scadere del primo tempo che Perez accorcia le distanze dopo l’intervento miracoloso di Santarelli.
I ragazzi di mister Trillini tornano in campo nel secondo tempo galvanizzati dalla rete e riescono subito ad imporsi trovando il 2 pari: Tittarelli trova la nona rete stagionale dopo il grossolano scivolone della difesa fermana. Lo scontro si riapre ed entrambe le formazioni lottano tenacemente per passare in vantaggio. A rompere gli equilibri è Marchetti al 65’: intervento troppo duro in area che regala gli undici metri a Pelliccetti, bravo a concretizzare. Doppietta personale che conclude il match e segna la sconfitta degli ospiti, costretti a tornare a casa a mani vuote.
Sudore. Sacrificio. Spirito di squadra. A volte, anche brutti infortuni. Nella testa dei giocatori, battaglia sportiva per guadagnare quell'ultima yard che potrà fare la differenza tra una vittoria e una sconfitta. Il football è anche questo, il football non è solo questo.
Per conoscere più da vicino questo sport, in questa puntata di "Storie", la rubrica di "Picchio News" disponibile ogni sabato sui nostri canali, siamo andati al Campo della palla ovale dedicato a Nelson Mandela ad Ancona. Qui abbiamo raggiunto Stefano Chiappini.
Laziale di nascita ma maceratese d'adozione, Stefano di giorno fa il magazziniere in una società di Pollenza ma in campo è uno degli uomini di linea della nazionale italiana di football americano che lo scorso 31 ottobre, con una storica vittoria in finale contro i padroni di casa della Svezia, si è laureata campione d'Europa dopo 34 anni.
"Due o tre volte la settimana prendo la macchina, allaccio gli scarpini, metto su il casco e vengo ad allenarmi con gli Ancona Dolphins, una delle società storiche del football italiano. Noi non abbiamo i vantaggi del calcio: giochiamo per passione. E vincere l'Europeo è stato come vivere un sogno ad occhi aperti".
Mentre l’attività indoor è pronta per l’appuntamento più importante dell’anno: i Campionati Italiani assoluti in programma in Ancona in prossimo fine settimana, è arrivato a conclusione anche il Trofeo Infernale dei lanci che dopo due fasi regionali nei mesi di gennaio a Fermo e febbraio a San Benedetto del Tronto, hanno messo in evidenza risultati molto interessanti e lanciatori che si preparano per l’ultimo appuntamento in programma a Mariano Comense, anch’esso nel corrente fine settimana.
In casa AVIS molti i motivi di soddisfazione con la novità più importante rappresentata dall’esordio in maglia biancorossa di Gregorio Giorgis fortissimo atleta proveniente dalla Libertas Città di Castello, vice campione italiano junior nel lancio del martello a Rieti nel 2021 con la misura di 71,28, ma con un accredito nell’anno di 71,02, con l’attrezzo da kg. 6, che ha esordito nelle Marche, categoria promesse con la stupefacente misura di 65,57 con l’attrezzo del settore assoluto kg. 7,257. Compagno di allenamento di Giovanni Faloci lo troviamo negli anni nelle graduatorie nazionali della specialità nelle posizioni di vertice sia nella categoria cadetti che allievi.
Il fortissimo atleta umbro ha partecipato lo scorso anno agli Europei junior a Tallinn (EST) e successivamente ai mondiali junior a Nairobi (ETH). Un numero uno della specialità che vestirà la maglia dell’AVIS Macerata nel fine settimana a Mariano Comense in corsa per il podio. Nel lancio del giavellotto ancora un exploit di Emanuele Salvucci a Fermo con la misura di 68,11 che è al momento la quarta misura d’Italia, anche lui in campo domenica per confermarsi e guadagnare una finale nazionale.
Nella stessa specialità in progresso Giovanni Stella Fagiani junior che con l’attrezzo olimpico g. 800 che si è migliorato fino a m. 52,85, con un altro nome nuovo schierato dall’AVIS Damiano Colais junior, proveniente sempre da Città di Castello, che si è presentato con l’ottima misura di 49,52 . Già in buona forma la discobola Marangoni Chiara che ha lanciato a Fermo a m. 34,26,
Il Del Conero torna a essere la dolce casa dell’Ancona Matelica che davanti al proprio pubblico ritrova il sorriso e i tre punti, battendo nel recupero della terza giornata di ritorno il Grosseto e incamerando la prima vittoria interna del 2022 che vuol dire 45 punti. Un successo che suggella la notizia dell'intesa raggiunta con il magnate malese Tony Tiong, che sarà presto detentore delle quote di maggioranza del club.
Contro i toscani di mister Agenore Maurizi, stoppati nell’ultimo turno dalla capolista Reggiana, i biancorossi, anche loro reduci da una battuta d’arresto per 3-1, maturata al ‘Brilli Peri’ contro il Montevarchi,chiamati ad una pronta reazione, rispondevano presente.
Mister Colavitto riportava Avella tra i pali, in difesa Noce e Di Renzo sugli esterni, Masetti e Iotti al centro, in mediana Gasperi con D’Eramo e Iannoni, tridente composto da Rolfini, Faggioli e Sereni.
LA CRONACA - Prima frazione a sprazzi, con i padroni di casa a farsi preferire nella prima parte in cui la traversa di Rolfini con palla sulla linea faceva gridare tutti al gol, ma non veniva convalidata dall’assistente.
Dopo un altro batti e ribatti in area maremmana, con la porta di Barosi che sembrava stregata, iniziava a salire di tono la formazione ospite, più volte insidiosa dalle parti di Avella. Tanti i tiri dalla bandierina dei toscani, che però non sortivano effetto.
Nella ripresa ancora Ancona Matelica a spron battuto nei primi minuti, con Sereni che si vedeva respingere all’ultimo secondo la sfera da Barosi, bravo a rientrare e smanacciare la sfera dopo una sortita fuori dai pali che poteva costare cara.
In seguito doppia occasione per Faggioli, che prima vedeva murato il suo tap in e poi mandava di poco a lato da buona posizione. Al 18’ del secondo tempo altro episodio importante: il capitano ospite Ciolli rimediava il doppio giallo e lasciava il Grosseto in dieci per la parte finale della gara.
Mister Colavitto gettava nella mischia Moretti e Del Sole, con il primo che si rendeva subito pericoloso. Il gol era nell’aria e, infatti, era Rolfini di testa al 28’ della ripresa a sbloccare l’equilibrio. Quattordicesima rete in campionato per il Cobra, quindici in stagione compresa la Coppa. Nel finale il Grosseto provava a reagire con Salvi, prima del gol della tranquillità firmato Del Sole, al terzo sigillo stagionale. Ora grande attesa per il match di domenica, quando al Del Conero alle ore 14:30 arriverà la capolista Reggiana.
"La Società comunica che, dopo gli incontri dei giorni scorsi, Mauro Canil e Tony Tiong hanno sottoscritto l'accordo preliminare per la cessione della maggioranza del capitale sociale della Ancona - Matelica S.r.l". A comunicarlo, in una nota ufficiale, il presidente del Cda dell'Ancona Matelica, Roberta Nocelli.
"Entrambi gli imprenditori hanno mostrato soddisfazione per l'accordo raggiunto - aggiunge Nocelli -. Tra la fine del mese di marzo e la prima settimana di aprile è previsto il closing. Resta inteso che, prima del closing e nell'ottica della consueta trasparenza che contraddistingue la Società e tutti i suoi collaboratori, verrà presentato il nuovo progetto sportivo alla città, ai tifosi e agli addetti ai lavori".