Forse nessun club calcistico desiderava dire addio al 2016 come il Trodica. L’anno appena tramontato infatti ha scritto due pagine tristissime nella storia biancoceleste, prima la retrocessione dopo 3 anni di Eccellenza nei playout in casa e dopo sforzi economici ed una rosa di alto spessore. Poi in estate la morte del giovane e promettente difensore Marco Garbuglia stroncato da un infarto.
Un dramma solo sportivo e successivamente un dramma vero, totale, per giunta mentre stava giocando al suo sport preferito. La stagione attuale è dedicata a “Gazza”, i tifosi lo ricordano ad ogni partita (lo hanno fatto anche con una cena sotto le festività) e la squadra di Giandomenico sogna il ritorno nella massima serie regionale che cancellerebbe almeno la ferita sportiva. Il 2017 si aprirà subito col big match perché si andrà in casa della Lorese per la sfida tra le due seconde.
“Ci siamo allenati sul sintetico del Rione Pace –esordisce il ds Di Chiara- proprio per essere pronti a Loro. Da adesso viene il bello e il campionato non è affatto chiuso, il Porto Sant’Elpidio potrebbe avere il braccino.” Di Chiara ha anche un altro auspicio per il 2017…”Abbiamo un buon seguito ma vorrei che gli ex giocatori o dirigenti fossero più vicini alla squadra, almeno alle partite (che potrebbero restare al sabato). Una piccola forma di volontariato, come cantano i tifosi il Trodica deve essere una malattia che non va più via.”
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