Esposito e la Civitanovese: disappunto in panchina e un messaggio che fa discutere
Arrivato con il compito di risolvere le sorti della Civitanovese, Vittorio Esposito si è subito messo in luce con una prodezza su punizione che ha regalato la prima vittoria stagionale ai rossoblù contro l'Avezzano. Un inizio da sogno, che faceva ben sperare per il futuro, ma che ben presto è stato seguito da una lunga fase di silenzio e infortuni, che lo hanno allontanato dai riflettori.
Dopo quel momento iniziale di gloria, il fantasista molisano è progressivamente scomparso dai radar della squadra. Domenica, in occasione della sconfitta contro il Chieti, Esposito è rimasto seduto in panchina per tutti i 90 minuti, senza mai scendere in campo. Un episodio che ha suscitato polemiche e disappunto, tanto che il giocatore ha scelto di manifestare il suo malcontento con un gesto piuttosto plateale, scrivendo un post sui social.
Nel suo messaggio, Esposito ha voluto fare chiarezza sulla sua situazione, ribadendo di stare bene a Civitanova e di non avere problemi con nessuno: "Sto sentendo già troppe chiacchiere giusto per precisare io sto bene a Civitanova e non ho problemi con nessuno. Mi alleno e faccio il professionista e continuerò a farlo… poi gli altri fanno le loro scelte". Parole che sembrano essere un chiaro messaggio, ma anche un po' criptiche: chi sono “gli altri” a cui si riferisce il fantasista?
Le speculazioni sono subito partite, e molti hanno ipotizzato che il riferimento fosse indirizzato all'allenatore Sante Alfonsi, la cui posizione è tutt'altro che sicura dopo l'ennesima sconfitta che vede relegata la Civitanovese al penultimo posto in classifica. Nonostante il momento difficile, Alfonsi ha ricevuto il pieno sostegno dei tifosi, che domenica, durante la partita contro il Chieti, hanno espresso uno striscione molto chiaro: "Tappatevi la bocca. Sante Alfonsi non si tocca". Un messaggio forte e diretto, che sembra voler mettere a tacere le voci su un possibile esonero dell'allenatore, ma che allo stesso tempo evidenzia la crescente tensione all'interno dell'ambiente rossoblù.
La situazione in casa Civitanovese, con la squadra in fondo alla classifica e una crisi di risultati ormai evidente, è sicuramente delicata. I tifosi, comunque, continuano a rispondere in massa, con una presenza costante e calorosa sugli spalti, ma è chiaro che la priorità in questo momento è ricucire le crepe interne alla squadra e ritrovare una solidità che possa permettere alla Civitanovese di risalire la classifica. La gestione del gruppo e dei suoi dissidi, in campo e fuori, sarà fondamentale per cercare di tornare a conquistare risultati positivi.
Quello che sembra certo, però, è che la vicenda Esposito rappresenta un altro capitolo di una stagione finora molto complessa, in cui la convivenza tra giocatori, allenatore e società sarà un tema centrale per risolvere la crisi e tornare a puntare a obiettivi più ambiziosi.
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