Un Piano da 1,5 miliardi contro la dispersione scolastica e le povertà educative e per superare i divari territoriali. È quanto prevede il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza per l’Istruzione che, dopo una prima fase dedicata all’edilizia scolastica e agli avvisi per gli enti locali, entra ora nella seconda, quella dedicata alle scuole, con fondi che arriveranno direttamente agli istituti scolastici per migliorare i risultati negli apprendimenti di studentesse e studenti.
"In questi giorni ho firmato la prima tranche di risorse del Piano contro la dispersione scolastica e per il superamento dei divari territoriali che andrà avanti fino al 2026. Abbiamo 1,5 miliardi a disposizione. I primi 500 milioni serviranno a finanziare progetti in 3.198 scuole secondarie di primo e di secondo grado con studentesse e studenti nella fascia 12-18 anni. Sono risorse che assegniamo direttamente alle istituzioni scolastiche, sulla base di precisi indicatori relativi alla dispersione e al contesto socio-economico”, spiega il Ministro Patrizio Bianchi. La prima tranche di risorse assegnata alle Marche ammonta a 8.582.308,22 euro, stanziati per 68 istituti della regione.
“Si tratta di un finanziamento molto importante, un progetto nazionale che mette al centro i più fragili. Questa linea di finanziamento si aggiunge alla riforma degli istituti tecnici e professionali e alla riforma dell’orientamento, alle quali stiamo lavorando, misure altrettanto importanti sul fronte del contrasto alla dispersione e all’abbandono scolastico – prosegue Bianchi –. Prenderemo per mano le ragazze e i ragazzi che hanno difficoltà nella prosecuzione del loro percorso di studi e per questo rischiano di lasciare precocemente o, purtroppo, lo fanno. Saremo al fianco delle scuole lungo tutto il percorso”.
Il decreto, in via di registrazione, sarà disponibile nei prossimi giorni. Già disponibile l’elenco delle scuole che riceveranno le risorse. Le scuole coinvolte in questo primo step riceveranno, nei prossimi giorni, la comunicazione del finanziamento, ma anche la convenzione con le indicazioni sulla base delle quali potranno realizzare la loro progettazione. I progetti partiranno con il prossimo anno scolastico e avranno durata biennale.
A questo primo step faranno seguito altre due tranche di finanziamento, la prima dedicata a favorire l’acquisizione di un diploma ai giovani, anche tra i 18-24 anni, che hanno abbandonato precocemente gli studi, mentre con la seconda saranno attivati progetti per il potenziamento delle competenze di base per superare i divari territoriali e anche alcuni progetti nazionali nelle aree più periferiche delle città e del Paese.
Ecco, nel dettaglio, gli istituti scolastici che hanno beneficiato del finanziamento in provincia di Macerata per un importo complessivo di oltre due milioni:
Un istituto innovativo dal punto di vista architettonico, impiantistico, tecnologico, dell’efficienza energetica e della sicurezza strutturale e antisismica: ospiterà 500 alunni su una superficie complessiva di 14.550 metri quadrati, offrendo venti aule, otto laboratori, una biblioteca, una palestra e un auditorium con 200 posti.
È stato presentato questa mattina il progetto definitivo della nuova scuola innovativa che ospiterà l’istituto superiore “Bramante”, un complesso che sarà realizzato accanto all’istituto agrario “Garibaldi”, in contrada Lornano, per dare vita a una sorta di grande campus scolastico sullo stile americano.
Presenti il presidente della Provincia, Sandro Parcaroli, la consigliera delegata alla rete scolastica Laura Sestili, l’ingegner Luca Fraticelli, dirigente del settore ricostruzione, patrimonio ed edilizia scolastica della Provincia e Maria Antonella Angerilli, dirigente dell’istituto agrario “Garibaldi” e reggente all’istituto “Bramante”.
“Si tratta di un progetto molto importante per il nostro territorio – ha spiegato il presidente della Provincia, Sandro Parcaroli -, che permetterà di dare spazi ampi e sicuri ai nostri ragazzi e di accrescere l’offerta formativa sul territorio. Per una provincia come la nostra, a forte vocazione professionale e agricola, avere una scuola che si possa integrare con il vicino istituto agrario e diventare la nuova sede dell’Itg “Bramante” sarà un’occasione di crescita determinante per il futuro”.
La Provincia, nel 2020, si era aggiudicata un finanziamento di 9,7 milioni partecipando al bando "Scuole innovative" del Miur, con un progetto che si è classificato tra i primi in Italia e primo nelle Marche. Il progetto vincitore della nuova scuola di Macerata è realizzato dallo studio di architettura Homu, fondato e diretto dagli architetti Lucia Zamponi e Filippo Nanni, che hanno partecipato insieme agli ingegneri Antonio Zamponi e Paolo Trovellesi.
L’edificio si compone di due corpi di due livelli ciascuno con al primo piano le aule e con l’obiettivo di rendere i differenti spazi della scuola integrati, ma autonomi: il corpo a monte ospita i laboratori, il corpo a valle le attività del civic center, aperte anche in orario extra-scolastico, quali la palestra e servizi dedicati, l’auditorium e la biblioteca.
La progettazione definitiva, a cui hanno collaborato anche gli ingegneri Matteo Morettini, Simone Tascini e Dante Cesetti, ha sviluppato le scelte architettoniche e tecnologiche individuate in fase concorsuale come l’utilizzo della struttura a secco acciaio-legno, ampie vetrate, l’utilizzo di dissipatori dell’onda sismica e il consolidamento del terreno in pendenza tramite opere di terrazzamento.
La progettazione esecutiva sarà affidata all’ufficio tecnico della Provincia, nello specifico agli ingegneri Daniele Del Gobbo, Sara Capodaglio e Melania Pecorelli. Responsabile unico del procedimento, invece, sarà Piero Rubino. Il progetto poi passerà all’Inail che dovrà occuparsi della gara di appalto e dell’esecuzione dell’opera (come previsto dal bando del Ministero) che tornerà nella disponibilità della Provincia solo dopo il collaudo.
“Quando un’amministrazione provinciale decide di costruire nuove scuole – ha concluso la dirigente Angerilli – si pensa al futuro e questo è molto importante. I nostri ragazzi hanno diritto di svolgere la loro formazione in ambienti piacevoli, perché trascorrono a scuola talmente tante ore della giornata che devono trovare ambienti migliori di quelli che troverebbero a casa. Per questo determinante che si continui a lavorare tutti insieme”.
Da domenica 3 luglio, in occasione della stagione di Teatro Antico, l’Università di Macerata apre i magazzini del parco archeologico di Urbs Salvia in collaborazione con la Direzione Regionale Musei Marche, ente gestore da dicembre, e il Comune di Urbisaglia.
La visita è prevista dalle 16 alle 18 con ritrovo ai magazzini dello scavo sotto il teatro. Sarà possibile partecipare gratuitamente al tour guidata del parco, con partenza tutti i giorni alle 16 dall’Ufficio turistico di Urbisaglia, a cura della Meridiana.
I visitatori potranno accedere a una parte dei depositi normalmente interdetta al pubblico e osservare i frammenti delle pitture del complesso tempio- criptoportico ancora in fase di riassemblaggio da parte dei ricercatori dell’Ateneo, a lavoro sul sito da oltre 25 anni: un patrimonio di elementi decorativi e informazioni in via di ricostruzione e conservato in più di 5000 cassette.
“I risultati del lavoro degli archeologi deve uscire dalle mura dei magazzini - afferma Roberto Perna, professore di archeologia a Unimc e direttore degli scavi - per aprirsi al pubblico e fare delle ricerca scientifica un’occasione di svago, crescita culturale e un’opportunità anche di sviluppo economico e sociale. E’ quello che si chiama terza missione e, insieme alla ricerca e alla didattica, è uno degli obiettivi fondamentali del nostro Ateneo”.
L’iniziativa è solo una delle attività finalizzate alla valorizzazione che, come spiega Sofia Cingolani della direzione Regionale Musei, “coinvolgeranno in maniera sempre più diretta lo Stato nella valorizzazione del parco, che già oggi, grazie all’impegno di coloro che vi hanno operato, si presenta come un esempio unico in Regione. Il nostro obiettivo sarà anche quello di coordinare in forma sempre più coerente le attività che tanti soggetti stanno realizzando separatamente”.
Dopo la visita del 3 luglio, che sarà guidata dagli stessi Perna e Cingolani, l’iniziativa sarà ripetuta il 12, il 21, il 31 luglio e il 4 agosto. “Si tratta di un modo - ricorda Paolo Francesco Giubileo, sindaco di Urbisaglia - per valorizzare e incrementare l’offerta culturale della nostra città. La collaborazione con la direzione regionale musei, la Soprintendenza e l’Ateneo è per noi un importante valore aggiunto e stimolerà processi di crescita”.
Anche per il nuovo anno accademico, l’offerta formativa dell’Università di Camerino si amplia: sarà infatti attivato dalla Scuola di Giurisprudenza il nuovo corso di laurea in “Scienze Giuridiche per l’Innovazione organizzativa e la Coesione sociale”.
“Il corso – sottolinea il prof. Marco Giovagnoli, docente della Scuola di Giurisprudenza e Responsabile del Corso – punta su due assi centrali della nuova programmazione europea, l’Innovazione e la Coesione, traducendoli in una proposta formativa all’avanguardia nel panorama universitario italiano, rivolta sia alle studentesse e agli studenti appena usciti dalla scuola superiore, sia a chi già si trova nel mondo del lavoro e desidera approfondire le proprie conoscenze e competenze anche in virtù dei nuovi profili professionali richiesti a livello nazionale e comunitario”.
Il corso mira a formare professionalità e competenze che operino in maniera innovativa nel contesto politico-amministrativo e per lo sviluppo del territorio, che rispondano alla richiesta di nuovi profili lavorativi in area giuridica proveniente dai recenti piani strategici nazionali per l’innovazione della giustizia, muovendosi anche nel mondo organizzativo dell’economia profit e del Terzo settore, con una specifica caratterizzazione sul versante dell’organizzazione, della digitalizzazione e del sostegno alla transizione digitale delle istituzioni.
Uno specifico settore di intervento è costituito dalla rete delle piccole e medie imprese (nell’ottica di una sempre maggiore internazionalizzazione), della cittadinanza digitale anche intesa come parità di opportunità di accesso ai diritti di cittadinanza e di welfare da parte degli abitanti delle cd. aree fragili, della sempre più pressante questione della sicurezza digitale (cybersecurity) in un’ottica più generale di sicurezza territoriale.
Sul versante della Coesione sociale, le figure professionali che il corso ambisce a formare operano con una solida base giuridica e forti competenze in ambito sociale come figure a supporto della riduzione e l’annullamento dei divari territoriali, economici, di genere e generazionali, di quelli relativi alla struttura delle opportunità, culturali ed etnici.
Il corso valorizzerà e darà ampio spazio ad insegnamenti in grado di formare gli studenti nell’ambito dell’ICT (Information and Communications Technology) poiché sin da ora sta emergendo la necessità di figure professionali multidisciplinari con competenze sia giuridico-sociali sia tecnologiche.
È appena terminato lo spoglio dei voti in diretta dal Polo Pantaleoni che ha visto eleggere il professore John Francis McCourt come nuovo rettore dell'Università di Macerata con 207 voti, superando al primo turno il quorum (201 schede, ndr) e ottenendo il posto da rettore per il sessennio 2022-28.
La professoressa Francesca Spigarelli si è, invece, fermata a 148 preferenze totali. Il peso dei voti è stato diviso fra docenti, ricercatori e studenti e fra personale tecnico amministrativo.
"È stata una grande sfida, auguro il meglio al professor McCourt. Spero che il clima teso sentito in questo ateneo possa sparire e mi auguro che ogni persona dell'università possa essere valorizzata" commenta subito dopo l'esito della votazione la professoressa Spigarelli.
“Le emozioni sono tante, essere il rettore è una grande responsabilità, sono molto felice e soddisfatto e ringrazio tutti per la fiducia - commenta a caldo il professor McCourt -. Non mi aspettavo la nomina al primo turno, ma non posso negare che speravo di arrivarci. Le mie sensazioni in questi giorni erano molto positive”.
Direttore del Dipartimento di Studi Umanistici, McCourt è anche presidente dell’International James Joyce Foundation e componente del board dell’International Yeats Summer School. Prima di arrivare a Macerata, ha insegnato all’Università Roma Tre, dove è stato direttore del Centro di ricerca interdipartimentale per gli studi irlandesi e scozzesi, e all’Università di Trieste, dove ha co-fondato nel 1997 la Trieste Joyce School, di cui oggi è presidente.
Il neo eletto, che entrerà in carica dal 1° novembre succedendo a Francesco Adornato, ha tracciato il percorso che intende intraprendere: "Dopo anni difficili, l’Ateneo parte comunque da una base solida per crescere. C’è stato un dibattito democratico, utile, e ricco di idee. Spero che si possa cogliere il meglio di entrambi i programmi per lavorare insieme verso il futuro, perché la forza delle idee ci aiuta a crescere".
"Mi vengono in mente le parole di una canzone di Nina Simone: 'It's a new dawn, it's a new day, it's a new life for me. And I'm feeling good'. C’è una nuova alba, c’è un nuovo giorno, c’è una nuova vita per me - aggiunge McCourt -. E non sarà semplice, perché questa è una responsabilità notevole che assumo nella consapevolezza di poter fare affidamento sul supporto di tutta la comunità accademica e amministrativa. Conto su di voi e non vedo l’ora di cominciare. Sentirò anche l’attuale rettore Francesco Adornato, al quale mando un caro saluto, per una transizione serena".
La Summer School Resilient Buildings and Cities dell’Università Politecnica delle Marche ha scelto Pieve Torina come una delle tappe di approfondimento del corso rivolto a studenti, laureandi, dottorandi e professionisti del comparto ingegneristico, sull’analisi e valutazione delle situazioni post sisma dei centri urbani e di come si possa innescare un percorso per uno sviluppo resiliente.
“Il fatto di aver individuato il nostro comune come conclusione di un percorso formativo di alto profilo e come banco di prova per una verifica sul campo dei danni causati dal sisma è indice di come sia recepito il lavoro che stiamo portando avanti, come amministrazione comunale, anche dal mondo universitario” sottolinea il sindaco, Alessandro Gentilucci.
“Ho voluto complimentarmi personalmente con i ragazzi e con il professor Stefano Lenci, ordinario di Scienza delle Costruzioni che li ha seguiti e supportati insieme al suo staff, per l’attenzione con cui si sono approcciati alla nostra realtà. Mi auguro possa proseguire un proficuo piano di collaborazione con l’Università Politecnica delle Marche, così come con l’Università di Camerino, proprio nella logica di qualificare ulteriormente le attività dei nostri uffici ed attuare un reciproco scambio di competenze, sia teoriche che pratiche”.
John McCourt o Francesca Spigarelli? Domani 29 giugno alle ore 12.30 e, in caso di seconda votazione, alle 18 la web radio Rum seguirà in diretta lo scrutinio delle elezioni del rettore dell’Università di Macerata con uno speciale di “Zoom. Dentro la Notizia”, condotto da Donato Mulargia. Sarà possibile seguire la trasmissione sui canali Facebook e YouTube di Unimc e RUM radio Università di Macerata. Informazioni su www.unimc.it
L’Università di Macerata eleggerà il nuovo rettore per il sessennio 2022-2088 che succederà a Francesco Adornato. Due i candidati: John Francis McCourt, professore di letteratura inglese e direttore del Dipartimento di Studi Umanistici, e Francesca Spigarelli, ordinaria di economia applicata e attuale delegata del rettore alla Terza missione.
Per l’elezione, nelle prime due votazioni è richiesta la maggioranza assoluta degli aventi diritto. In caso contrario, il giorno successivo si andrà al ballottaggio tra gli unici due candidati. I programmi e i regolamenti per il voto sono disponibili sul sito www.unimc.it/elezionirettore.
L’Università di Macerata si prepara ad eleggere il nuovo rettore per il sessennio 2022-2088 che succederà a Francesco Adornato. Due i candidati: John Francis McCourt, professore di letteratura inglese e direttore del Dipartimento di Studi Umanistici, e Francesca Spigarelli, ordinaria di economia applicata e attuale delegata del rettore alla Terza missione.
Le votazioni si terranno mercoledì 29 giugno dalle 9:30 alle 12:30 al Polo Pantaleoni in via Pescheria Vecchia. Saranno allestiti due seggi: in aula blu per i professori di ruolo, i ricercatori, i componenti del Consiglio degli studenti; in aula verde per il personale tecnico amministrativo e i collaboratori esperti linguistici. Qualora la prima votazione non avesse esito positivo, si procederà con una seconda nel pomeriggio dalle 15 alle 18. Per l’elezione, nelle prime due votazioni è richiesta la maggioranza assoluta degli aventi diritto. In caso contrario, il giorno successivo si andrà al ballottaggio tra gli unici due candidati.
Hanno diritto al voto 203 professori di ruolo, 83 ricercatori, i 19 rappresentanti degli studenti nel Consiglio degli studenti, 285 tra componenti del personale tecnico-amministrativo bibliotecario e collaboratori esperti linguistici. Il voto di questa ultima categoria è conteggiato nella misura del 33%, quindi 94 voti in totale. Ciascun elettore può votare per un solo candidato.
Il rettore è eletto fra i professori ordinari in servizio nelle università italiane, dura in carica sei anni e non può essere rieletto consecutivamente per un secondo mandato. Il candidato che ottiene la maggioranza è proclamato eletto dal decano Luigi Lacchè, viene nominato dal Ministro dell’università e della ricerca ed entra in carica all'inizio del successivo anno accademico, il 1 novembre 2022 in questo caso.
John Francis McCourt, attuale direttore del Dipartimento di Studi Umanistici, è anche presidente dell’International James Joyce Foundation e componente del board dell’International Yeats Summer School. Prima di arrivare a Macerata, ha insegnato all’Università Roma Tre, dove è stato direttore del Centro di ricerca interdipartimentale per gli studi irlandesi e scozzesi, e all’Università di Trieste, dove ha co-fondato nel 1997 la Trieste Joyce School, di cui oggi è presidente. Ha scritto numerosi libri in inglese e in italiano su James Joyce e sulla letteratura irlandese e inglese (qui la nostra video-intervista) .
Francesca Spigarelli dirige il China Center di Unimc, è attualmente delegata del rettore all’autoimprenditorialità e al trasferimento tecnologico, alla politica europea della ricerca e, dal 2021, alla ricerca. Tra gli incarichi attuali si segnalano quelli come referente italiano, su nomina del Ministero dell’Università e della ricerca, presso gruppi di lavoro della Commissione europea nell’ambito della ricerca sui temi delle risorse umane, della mobilità e della partecipazione. Nell'ambito del 7° Programma quadro e di Horizon Europe ha coordinato quattro progetti. I programmi di entrambi i candidati sono disponibili sul sito www.unimc.it/elezionirettore (qui la nostra video-intervista).
L’Università di Macerata ha approvato il bilancio di esercizio 2021, che dal 2015 sostituisce il bilancio consuntivo. I risultati chiudono i sei anni del rettorato di Francesco Adornato, confermando l’ottimo stato di salute dell’Ateneo.
Nell’insieme emerge un quadro economico-finanziario in persistente equilibrio, che dovrà essere monitorato e consolidato nel futuro, soprattutto in considerazione dell’impatto dell’emergenza sanitaria Covid-19, del conseguente aumento generalizzato dei prezzi e dall’incertezza del contesto attuale accentuata dal conflitto russo-ucraino.
“Fondamentali – sottolinea il rettore Francesco Adornato - saranno le scelte politiche che si adotteranno per far sì che l’Ateneo mantenga le posizioni conquistate negli anni nel panorama universitario nazionale in termini di didattica, ricerca, terza missione, al fine di assicurarsi il massimo finanziamento ministeriale e un crescente flusso di risorse proprie”.
“Da anni – aggiunge il Direttore Generale MauroGiustozzi – l’Ateneo adotta un atteggiamento molto attento e rigoroso che ha permesso di consolidare la solidità economico finanziaria di Unimc e disporre di risorse da destinare agli investimenti infrastrutturali oltre a riserve per affrontare in sicurezza le sfide future. Ma niente deve essere dato per scontato e occorre rafforzare ulteriormente l’impegno”.
Continuano a crescere i proventi derivanti da ricerche con trasferimento tecnologico o con finanziamenti competitivi: 2 milioni di euro solo nell’ultimo adi euro per la riparazione di cinque edifici inagibili a causa del sisma del 2016; 20 milioni dall’accordo di programma del Ministero dell’università e della ricerca a seguito sempre del sisma del centro Italia; 2 milioni di euro dalla Cina per il recupero di Villa Lauri; quasi 5 milioni per un nuovo collegio in viale Indipendenza; 11,6 milioni da finanziamenti regionali Por-Fesr e fondi per l’edilizia universitaria; quasi 14 milioni per il progetto “Dipartimenti di eccellenza”.
A questi si aggiunge il cofinanziamento di oltre 10,5 milioni di euro richiesto dall’Ateneo al Mur interventi di ammodernamento strutturale e tecnologico. Nel complesso quasi 60 milioni di investimenti che cambieranno profondamente tra qualche anno la dotazione infrastrutturale dell’Ateneo.
Particolare attenzione andrà posta per quanto riguarda la performance dell’Ateneo rispetto ai criteri con cui viene assegnato il Fondo di finanziamento ordinario, una delle principali fonti di entrata per le università italiane. La cosiddetta quota premiale, assegnata per il 60% in base a parametri quali la Valutazione della qualità della ricerca condotta ogni cinque anni dall’Agenzia nazionale di valutazione del sistema universitario e della ricerca, Anvur, ha ormai raggiunto quasi un terzo dell’intera assegnazione. In conclusione il bilancio unico dà prova dell’esistenza di premesse e presupposti ottimi per il lavoro futuro che attende Unimc nei prossimi anni che si preannunciano, come il presente d’altronde, ricchi di incertezze e di nuove sfide.
Va in vacanza con la consegna degli attestati e un momento di festa la prima edizione del corso “Italiano in Biblioteca”, ospitato dalla Biblioteca Mozzi-Borgetti e nato dalla collaborazione tra l’Università e il Comune di Macerata.
L’iniziativa, conclusasi ieri, fa parte di un più ampio progetto per l’inclusione di bambini e ragazzi di origine straniera come supporto alla gestione di classi sempre più plurilingui e multiculturali. Per l’occasione è stato organizzato un momento conviviale con i piccoli partecipanti e le loro famiglie. L’augurio è quello di ritrovarsi per il prossimo anno scolastico e continuare insieme il percorso di formazione e condivisione.
Hanno portato il saluto la delegata alla terza missione dell’Ateneo Francesca Spigarelli, l’assessore alla cultura Katuscia Cassetta e la direttrice del master Italint sull’insegnamento dell’italiano come seconda lingua Edith Cognigni.
“Una bellissima emozione – è il commento dell’Assessore Cassetta - vedere gli insegnanti abbracciare i giovani alunni con i quali hanno stretto una forte relazione e trascorso tante ore insieme alla scoperta della nostra lingua e della nostra città. Una città e la sua Biblioteca che hanno accolto i bambini e le loro famiglie per un breve ma intenso momento di festa finale, dopo un percorso, nel quale tutti hanno dimostrato impegno e voglia di apprendere e integrarsi".
"Un ringraziamento speciale al personale della Biblioteca Mozzi Borgetti, ai dirigenti scolastici e docenti che hanno aderito e soprattutto agli insegnanti e tutor dell’Università di Macerata. Insieme e con progetti concreti possiamo davvero crescere e dimostrare che solo mettendo insieme energie e professionalità le problematiche si risolvono e le migliori idee possono prendere forma", aggiunge Cassetta.
Sono circa trenta gli alunni delle scuole primarie e secondarie di primo grado, provenienti da Ucraina, Romania, Albania, Sri Lanka, Perù, Macedonia, Malì Senegal, ad aver preso parte a questa prima edizione, tre le scuole primarie coinvolte – De Amicis, Convitto Nazionale e Anna Frank – e altrettante le scuole secondarie – Istituti comprensivi Fermi, Mestica e Dante Alighieri.
Il Comune, oltre a fornire i locali e le attrezzature, ha coordinato i contatti con le scuole per selezionare gli alunni con maggiore necessità di un supporto linguistico. Il Dipartimento di Studi Umanistici dell’Ateneo diretto da John McCourt ha messo e continuerà a mettere a disposizione il proprio capitale di conoscenze e competenze, consolidato nell’esperienza pluriennale del master in “Didattica dell’italiano L2/LS in prospettiva interculturale.
Le tirocinanti, Rachele Mecozzi, Irene Rapanelli ed Emanuela Vastola, hanno seguito i partecipanti con la supervisione di due facilitatrici linguistiche esperte, Alice Magi e Cristina Paoluzzi.
Più di 50 ricercatori da tutta Europa si confronteranno sul sistema di relazioni che in età antica hanno caratterizzato l’Adriatico, condizionando anche la contemporaneità, in occasione del convegno archeologico “Reti adriatiche: uomini, merci, idee” che si terrà nei prossimi giorni a Macerata, Auditorium Unimc in via Padrea Matteo Ricci, dal 23 al 25 giugno.
L’iniziativa è organizzata dal Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università di Macerata nell’ambito delle attività del Centro internazionale di studi sulla storia e l’archeologia. Il centro, che ha sede nell’Ateneo, è diretto da Roberto Perna e riunisce più di 20 tra università e centri di ricerca europei coinvolti in scavi e ricerche in area adriatica.
Una sessione specifica del convegno sarà dedicata al progetto Transfer, coordinato dall’Università di Macerata che coinvolge 6 parchi archeologici e 12 partner "adriatici” e ha l’obiettivo di individuare modelli comuni di pianificazione e gestione finalizzati alla valorizzazione di questo ricco patrimonio che costituisce un importante elemento per la formazione delle identità per le comunità dell’Adriatico.
L’ultima delle tre giornate, oltre che all’Assemblea del Cisa sarà dedicata alla visita agli scavi archeologici che l’Ateneo sta conducendo, in collaborazione con la direzione regionale Musei Marche e la soprintendenza Abap Marche Sud, nella città romana di Pollentia-Urbs Salvia e a Villamagna.
All’organizzazione dell’iniziativa partecipano anche PlayMarche, spin-off di Unimc e Partner del Progetto Transfer, e il Centro interdipartimentale di ricerca sull’adriatico ed il mediterraneo dell’Ateneo. Per informazioni: unimc.it
La dottoressa Elisa Palmioli, che ha conseguito in Unicam sia la laurea triennale che quella magistrale, è stata premiata nei giorni scorsi al 75° Convegno SISVet-Società Italiana delle Scienze Veterinarie, in relazione al bando dedicato a giovani ricercatori che avevano presentato, come comunicazione orale, un lavoro scientifico al Convegno SISVet del 2021 e pubblicato su riviste internazionali indicizzate entro maggio 2022.
L’articolo scientifico sul tema “The apelinergic system immuno-detection in the abomasum and duodenum of sheep grazing on semi-natural pasture” pubblicato sulla rivista scientifica “Animals”, che è valso il premio di 1.500 euro, si inserisce nel contesto delle ricerche che il gruppo di Anatomia degli animali domestici di Unicam, composto dalla professoressa Paola Scocco e dalla dottoressa Elena De Felice, sta svolgendo in relazione alla gestione conservativa degli ecosistemi di prateria, in collaborazione con il gruppo di Botanica ambientale ed applicata coordinato dal professor Andrea Catorci.
Le ricerche sono incentrate sullo studio di parametri anatomici indicativi del benessere animale, finalizzato alla sostenibilità ambientale bilanciata, a quella economica delle aziende zootecniche, anche in modo da contrastare le criticità legate al riscaldamento globale che si sta ripercuotendo in una sempre minore disponibilità di foraggio per gli animali, cui consegue una minor produttività delle aziende.
Su queste tematiche la dottoressa Palmioli ha iniziato a lavorare già durante il suo percorso di laurea triennale, attualmente "Ambiente e Gestione sostenibile delle Risorse naturali", approfondendo poi lo studio durante l’elaborazione della tesi del corso di laurea magistrale in Biological Sciences della Scuola di Bioscienze e Medicina veterinaria di Unicam, e ora nel percorso di dottorato di ricerca presso un altro Ateneo. Il premio ricevuto dalla dottoressa Palmioli premia quindi anche la preparazione acquisita in Unicam.
“Ambiente e gestione sostenibile delle risorse naturali” è un corso triennale strutturato in due curricula. Il primo (Gestione e Valorizzazione delle Risorse Naturali) è maggiormente incentrato sulle classiche scienze naturali e ha come obiettivo quello di fornire allo studente le conoscenze di base sui temi della botanica, zoologia ed ecologia abbinati ad una forte acquisizione di capacità pratiche (rilevamento in campo ed analisi dati) finalizzate alla gestione sostenibile degli ecosistemi e alla conservazione della biodiversità.
Il secondo (Sostenibilità Ambientale delle Produzioni e Green Economy) ha invece l’obiettivo di formare una figura professionale in grado di affrontare le nuove sfide ambientali e cogliere le opportunità di lavoro della “svolta green” dettata dalle principali economie mondiali e basata sui principi dell’economia circolare, sulla sostenibilità delle produzioni.
Chi fosse interessato ad avere informazioni dirette relative al corso potrà partecipare all’Open Day Unicam il 14 luglio oppure all’evento Laboratori Aperti previsto per il 27 luglio, che per il Corso L-32 si svolgerà a Palazzo Castelli a Camerino (ex Dip. Botanica, via Pontoni).
Un curriculum dal forte respiro internazionale, quello di John Francis McCourt, già docente e Direttore del Dipartimento di Studi Umanistici presso Unimc, e candidato (insieme alla professoressa Francesca Spigarelli) al prossimo rettorato per il sessennio 2022-28. Nel suo personale manifesto, McCourt espone – quasi in chiave saggistica – la sua visione di una “Università-comunità”, evidenziando da subito quanto, per raggiungere un simile obbiettivo, si debba ripensare a quel concetto di 'intellectual culture' argomentato già nel XIX° secolo dal cardinale e teologo John Henry Newman: parlare al cuore degli studenti, formarli valorizzando le specificità di ciascuno. Obbiettivo attuabile solo in seno di una comunità dedita al sapere.
“Il mio progetto parte dall’idea che l’università non è solo un luogo di studio – spiega McCourt - ma anche aggregante delle unicità di ogni singolo studente, grazie anche all’offerta di tutta una serie di attività sociali, culturali e sportive legate al territorio. Oggi, a causa di terremoto e pandemia, siamo ridotti a fare il minimo sindacale, ma la priorità rimane quella di garantire ai ragazzi una formazione personale a tutto campo, migliorando in primis l’aspetto della didattica”.
Nel suo programma, il professore pone l’accento sulla necessità di tornare all’autonomia findanziaria. “Si tratta di un aspetto fondamentale: negli ultimi anni abbiamo ottenuto una VQR (Valutazione della Qualità della Ricerca) debole, pertanto nei prossimi anni rischiamo di non poter usufruire adeguatamente dell’FFO (Fondo Finanziamento Ordinario). Fortunatamente, avremo dalla nostra i Fondi Area Sisma e quelli del Pnrr, ma servirà un lavoro di squadra e una visione lungimirante per migliorare sul piano della ricerca”.
Un discorso a parte viene poi riservato al tema della Terza Missione, che il candidato rettore definisce “essenziale per una struttura come Unimc, eccellente negli studi umanistici e legata al territorio dal punto di vista sociale e culturale. Ma bisogna andare oltre: pensare in grande, superare i confini provinciali e regionali per avere un impatto anche a livello internazionale”.
“Penso al ‘Festival of the Humanities’ che stiamo organizzando per il prossimo mese di settembre, con l’obbiettivo di attrarre non solo il pubblico locale: voglio ripetere l’esperienza della Jaymes Joyce Summer School che fondai 24 anni fa a Trieste, e che coinvolse ragazzi e ragazze provenienti da tutta Europa. In questo senso – conclude McCourt – Unimc è un campus che ha bisogno di vita, di essere aperta e attiva. Anche per dare valore alle bellezze di questa città”.
L’Università di Camerino insieme a Syeew srl, startup innovativa di Business Artificial Intelligence, inaugura Syeew Lab un laboratorio di analisi e studio delle tecnologie di intelligenza artificiale applicate al business delle microimprese. Il laboratorio nasce grazie alla partnership siglata con Eidos srl, partner tecnologico di Syeew alla guida del laboratorio.
Syeew Lab è un progetto innovativo e all’avanguardia che promuove la formazione di alto livello e l’affiancamento del mondo accademico a quello imprenditoriale/commerciale. Dedicato a studenti e neolaureati della Scuola di Scienze e Tecnologie dell’Università di Camerino, il laboratorio ha l’obiettivo di creare un osservatorio permanente del panorama tecnologico e delle sue evoluzioni, dando la possibilità a studenti e neolaureati di sperimentare possibili applicazioni pratiche dell’intelligenza artificiale al mondo delle microimprese.
All’interno del progetto i laureandi e neolaureati saranno guidati dal team di Eidos srl, partner tecnologico di Syeew, e avranno la possibilità di partecipare attivamente allo sviluppo dell’applicativo alimentato dall’intelligenza artificiale attraverso project work, tesi, stage o dottorati d’impresa.
Syeew Lab, con durata biennale, si potrà sviluppare attraverso modalità differenti sempre volte alla ricerca scientifica e allo sviluppo tecnologico come: tirocini formativi, seminari, laboratori e incontri sperimentali presso le sedi di Eidos srl a Jesi, e presso la stessa Università di Camerino.
Un programma approfondito in ogni suo aspetto, dove ad eccellenze e criticità viene riservato (“per onestà”) il medesimo spazio, e si evidenziano per ogni area d'intervento azioni immediate e progetti ambiziosi. In attesa delle elezioni (29 giugno) che decreteranno il nuovo rettore dell’Università di Macerata, la candidata Francesca Spigarelli - professoressa ordinaria di Economia Applicata, presso il Dipartimento di Giurisprudenza – fissa i suoi obbiettivi legati al futuro degli studenti, secondo un progetto di “Umanesimo” in grado di valorizzare le capacità di ognuno e, al contempo, creare i migliori presupposti di crescita e inclusività a livello europeo.
“L’Europa ci dà tante ispirazioni per migliorare sul piano della didattica, della ricerca, e per interfacciarci al meglio con il panorama economico e istituzionale”, ha spiegato Spigarelli. “Dobbiamo essere aperti, discutere e saper cogliere gli strumenti che l’Unione Europea ci offre: in questo senso, voglio continuare il percorso già iniziato in questi ultimi anni, e incrementare le possibilità di confronto con le migliori università europee”.
Una visione che, nella sua progettualità, ambisce anche a ricostruire quel senso di appartenenza che, afferma la professoressa, “negli ultimi anni si è persa per varie ragioni: dal terremoto alla pandemia, passando per tutte quelle energie e risorse che non sono state adeguatamente alimentate. Sarà importante, quindi, puntare sull’ascolto e sul dialogo, sia con i ragazzi sia con le realtà locali, in modo da creare la perfetta sinergia capace di portare crescita e sviluppo a tutti”.
Non ultimo, il tema prioritario della Terza Missione. “Credo che l’università debba in primis formare la nuova cittadinanza attiva, forgiando menti pensanti capaci di confrontarsi culturalmente con il resto del mondo", ha concluso la candidata rettrice al sessennio 2022-28. "Oltre a questo, il corpo docenti ha una responsabilità enorme: quella di creare le opportunità adatte ragazzi e ragazze, consentendogli di perseguire la ricerca di un lavoro dignitoso, che risponda alle loro aspirazioni reali. In questo senso, la prospettiva europea di inclusione rimane la strada migliore”.
L’Università di Camerino tra i primi 10 atenei italiani per il miglior tasso di occupazione dei proprio laureati: il 93,3% dei laureati magistrali biennali di Unicam, infatti, a cinque anni dal conseguimento del titolo di studio è occupato. I risultati relativi all’inserimento nel mondo del lavoro dei laureati dell’Università di Camerino sono ancora una volta molto positivi, così come lo sono quelli loro soddisfazione, dati che emergono dal XXIV Rapporto sul Profilo e sulla Condizione occupazionale dei laureati presentati nei giorni scorsi dal Consorzio AlmaLaurea.
Molto positivi sono anche i dati relativi all’occupabilità dei laureati Unicam. Il tasso di occupazione dei laureati di primo livello che, dopo la conquista del titolo, hanno scelto di non proseguire gli studi universitari e di immettersi direttamente nel mercato del lavoro, è pari al 68,5%. Ad un anno dal conseguimento del titolo, il 77,2% dei laureati magistrali biennali Unicam è occupato e le performance occupazionali migliorano con il trascorrere del tempo dal conseguimento del titolo: il 93,3% dei laureati magistrali biennali intervistati a cinque anni dal titolo è occupato.
Particolarmente positivo è inoltre il dato relativo alla efficacia della laurea, che mette a fuoco l’effettiva utilità e spendibilità del titolo nell’ambiente di lavoro, con una media di risposte positive pari all’87,7%, che supera ampiamente quella nazionale pari al 66,3%. Dai dati riportati nel rapporto, Unicam viene premiata anche per i risultati sulla valutazione dell’esperienza universitaria e sulla soddisfazione espressa dai laureati.
Il 94% dei laureati è soddisfatto del rapporto con il corpo docente, il 90,3% ritiene il carico di studio adeguato alla durata del corso e il 92% dei laureati che le ha utilizzate ritiene le aule adeguate. Più in generale, il 95,6% dei laureati si dichiara soddisfatto dell’esperienza universitaria nel suo complesso. E quanti si iscriverebbero di nuovo all’Università? L’80,5% dei laureati sceglierebbe nuovamente lo stesso corso e lo stesso Ateneo.
“L’indagine AlmaLaurea – ha dichiarato il Rettore Unicam Claudio Pettinari – conferma la qualità dell’offerta formativa di Unicam, premiando gli sforzi e l’impegno dell’Ateneo. Da tempo infatti stiamo lavorando affinché la formazione dei nostri laureati sia incentrata sulle esigenze del mercato del lavoro, con confronti a tutto campo con il mondo imprenditoriale, sia nel nostro territorio che in ambito nazionale, nella progettazione e definizione dell’offerta formativa, che dal prossimo anno accademico vedrà l’attivazione del corso di laurea triennale in “Scienze Giuridiche per l’Innovazione organizzativa e la Coesione sociale” e del curriculum in “Nutrizione per il Benessere e lo Sport”, nell’ambito del corso di laurea magistrale in Biological Sciences, così come si avrà una rimodulazione dei corsi di laurea magistrale in Physics e Mathematics and Application. I dati testimoniano ancora una volta che la laurea rappresenta un grande investimento per il proprio futuro, specialmente in questo particolare e difficile momento che tutti noi e la nostra società stiamo attraversando”.
Per quanto riguarda la provenienza degli stranieri, la percentuale di laureati stranieri di Unicam (11,3%) si mantiene su un livello molto superiore alla media sia regionale (4,3) che nazionale (4,2). La percentuale di laureati stranieri nelle lauree Magistrali è pari al 24%. La percentuale di laureati che non risiedono nella Regione Marche è del 31,9% mentre le provenienze scolastiche dei laureati evidenziano la capacità di Unicam di accogliere e supportare al meglio sia gli studenti che provengono da istituti con orientamento tecnico, che con orientamento liceale.
Unicam si distingue per un’alta percentuale di laureati, il 73,8%, che hanno svolto tirocini/stage riconosciuti durante il proprio percorso di studio. Anche la media di studio all’estero (18,3%) è più alta di quella complessiva degli atenei italiani, particolarmente accentuata è la percentuale di chi studia all’estero durante la laurea magistrale. Il 71,5% dei laureati di primo livello, dopo il conseguimento del titolo, decide di proseguire il percorso formativo con un corso di secondo livello
Sono tre le ragazze del maceratese ad aver superato le selezioni per partecipare ai corsi di orientamento organizzati dalla Scuola Normale Superiore di Pisa: Alice Gigli e Viola Schiavoni, frequentanti entrambe il Liceo Classico dell’Istituto F. Filelfo di Tolentino e Elena Carlini, del Liceo scientifico Statale G. Galilei di Macerata.
Infatti ha inizio a giugno quest’anno, dopo la pausa causata dalla pandemia, una nuova stagione dell’orientamento universitario organizzata dalla Scuola Normale Superiore, che anche quest’anno garantirà, senza alcun onere a loro carico, a centinaia di ragazze e ragazzi di tutta Italia e delle scuole italiane all’estero l’opportunità di approfondire discipline universitarie a un anno dal conseguimento della maturità.
Si tratta di cinque giorni di attività in cui le studentesse e gli studenti selezionati alloggeranno nelle residenze preposte e svolgeranno lezioni tenute da docenti universitari, seminari, workshop e altri incontri su svariati ambiti di ricerca – che comprendono anche discipline non impartite in Normale – e su temi di attualità.
Al termine degli incontri, le corsiste e i corsisti potranno contribuire al dibattito, dialogando tra loro e con le relatrici e i relatori. I corsi di orientamento prevedono anche la presenza di tutor, allievi e allieve del corso ordinario e del PhD della Normale, che a loro volta mettono a disposizione le proprie esperienze di studio, attraverso incontri strutturati e nei momenti di tempo libero.
La selezione prevedeva l’ammissione a 320 partecipanti, 80 per ciascuno dei 4 corsi in programma: a San Miniato presso il Conservatorio Santa Chiara (PI), dal 20 al 25 giugno; a Roma, nell’Accademia Nazionale dei Lincei, dal 18 al 23 luglio; a Napoli nella Scuola Superiore Meridionale, dal 5 al 9 settembre; anche a Milano, per un corso organizzato in collaborazione con la Fondazione Giangiacomo Feltrinelli, dal 4 al 9 luglio.
Nel pomeriggio di ieri, presso il teatro della società filarmonico drammatica di Macerata, si è svolta la cerimonia di consegna dell’annuario del liceo scientifico “Galilei” di Macerata e la premiazione degli studenti meritevoli.
L’evento si è suddiviso in tre momenti: il primo, introdotto dalla Sonata 27 di Beethoven “Al chiaro di luna”, interpretata al pianoforte dalla dirigente scolastica Roberta Ciampechini, ha preso spunto dalla luna nel primo canto del paradiso della Divina Commedia, con la relazione del professor Angelo Chiaretti, dantista di fama nazionale.
Il docente ha immerso i presenti nelle divagazioni astronomiche sull’unico satellite naturale della Terra, in compagnia del professor Manlio Bellesi, professore del liceo. Il secondo momento, invece, è stato dedicato alla premiazione, a cura di Roberta Ciampechini, degli allievi che si sono distinti per aver aderito a concorsi e /o competizioni di carattere nazionale nell’anno scolastico 2021/2022
Infine le autorità che sono intervenute alla cerimoni hanno ricevuto l’annuario del liceo, edito a cura dell’associazione Amici del Liceo per l’anno scolastico 2021-2022. Il presidente dell’associazione, stefano perugini, ha presentato alcuni dei soci che hanno contribuito alla stesura dell’annuario, affiancando gli interventi di alcuni docenti del liceo, con scritti inediti. All’evento hanno partecipato, inoltre, Paola Ballesi, curatrice della mostra dedicata a Wladimiro Tulli, attualmente visitabile presso i musei di palazzo Buonaccorsi, e altri ex allievi del Galilei.
Di seguito l'elenco degli studenti premiati:
L’Università di Macerata cerca laureati in scienze della comunicazione o affini come tutor della webradio di Ateneo Rum. Chi verrà scelto affiancherà il responsabile nella gestione delle riunioni di redazione, delle attività amministrative, delle iniziative e dei social media. Il candidato dovrà aver conseguito una laurea in Scienze della comunicazione, o affini, di primo o secondo livello, entro il 30 giugno, data di scadenza del bando.
Al candidato è offerto un contratto di lavoro retribuito della durata di un anno. La domanda di partecipazione può essere presentata a mano, per posta raccomandata o posta elettronica certificata.
Gli studi di radio Rum, integralmente rinnovati nella strumentazione tecnica e ospitati nei locali della Provincia sotto la Galleria Scipione, con l’avvio del nuovo anno accademico potranno essere il laboratorio di nuove idee e programmi radiofonici proposti dagli studenti, da sempre protagonisti e anima del progetto.
Mercoledì 15 giugno oltre 40 studenti dei corsi di diritto penitenziario dell’Università di Macerata hanno partecipato a una visita di istruzione nella casa di reclusione “Barcaglione” di Ancona: un’esperienza sul campo che la docente Lina Caraceni propone da anni e che era stata sospesa negli ultimi due a causa della pandemia.
"L’iniziativa – spiega la professoressa - assume un particolare significato nel percorso di formazione degli studenti dei corsi di laurea in giurisprudenza e in scienze dei servizi giuridici, perché rappresenta sia un momento di verifica e di approfondimento di quanto appreso durante il corso, sia l’occasione di uno scambio proficuo con operatori e detenuti".
Il progetto mira a sensibilizzare i futuri professionisti del settore della giustizia penale sulla centralità del tema del carcere e a favorire il superamento di stereotipi e pregiudizi che "condannano" le persone detenute a una invisibilità, a una marginalità che contrasta con gli obiettivi di reinserimento che l’esecuzione della pena persegue.