Nell’ambito del progetto europeo Erasmus+ “Cli-CC.HE. - Climate change, cities, communities and Equity in health”, coordinato dalla prof.ssa Rosalba D’Onofrio della scuola di architettura e design dell’università di Camerino, è in programma per il prossimo 13 novembre l’evento “Water for a friend”, due seminari di disseminazione e un happening partecipativo basato sui risultati delle attività del laboratorio locale “Sant’Antonio” di San Benedetto del Tronto, incentrato sul cambiamento climatico e sugli effetti sulla salute degli abitanti delle aree urbane.
L'evento si svolgerà ad Ascoli Piceno presso la scuola di architettura e design, sede di Sant'Angelo Magno, e a San Benedetto del Tronto presso la sede di Unicam, con il coinvolgimento attivo di stakeholders, cittadini, docenti e studenti.
L'attività di disseminazione è rivolta principalmente alla popolazione locale e si articolerà in due fasi: durante la mattinata si svolgerà il racconto dell'esperienza formativa per studenti, cittadini e stakeholders, attraverso video, mostre, interviste a interlocutori e partecipanti privilegiati, e con la presentazione dei risultati progettuali del workshop. All’evento della mattina interverrà tra gli altri il professor Mauro Varotto dell’università di Padova.
Le attività del pomeriggio, invece, riguarderanno la diffusione dei risultati del progetto a San Benedetto del Tronto, attraverso un happening partecipativo, che avrà come tema principale l'acqua e le misure per prevenire i rischi delle alluvioni attraverso la progettazione delle NBS (Nature Based Solutions) e i comportamenti virtuosi delle persone. Tra i relatori il ricercatore di Legambiente Gabriele Nanni.
La mostra dedicata ai lavori del workshop locale ospiterà la sezione “L’Italia che Verrà. Libera Interpretazione dell'Italia dell'Antropocene”, a cura degli studenti della Scuola di Architettura e Design e un Video Mapping. Sarà questa l'occasione per illustrare ai cittadini attraverso un loro coinvolgimento diretto i rischi in cui incorrono le città per effetto dei cambiamenti climatici, nonché le soluzioni possibili sulla base delle migliori esperienze internazionali.
Vicenda Filelfo, Parcaroli e Sestili : “Una becera strumentalizzazione politica quella di Sclavi. Per noi gli studenti sono la priorità“. Il presidente della Provincia Sandro Parcaroli e il consigliere delegato Laura Sestili fanno chiarezza sulla vicenda del liceo Filelfo di Tolentino, dopo l'intervento di ieri della maggioranza in Consiglio che ha attaccato i vertici provinciali (leggi qui).
“Con l’occasione vogliamo anche rendere edotto il consigliere Ricotta che evidentemente non è a conoscenza del fatto che i locali dell’ex Orfanotrofio con ordinanza commissariale n.3 del 15.11.2016 furono dichiarati inagibili”- chiariscono Parcaroli e Sestili”.
“L’ex sindaco Pezzanesi, in qualità di autorità responsabile della protezione civile per l’emergenza del territorio, fu costretto ad assumere decisioni rapide ed efficaci per garantire la prosecuzione dell’anno scolastico individuando come sede idonea ad ospitare i numerosi studenti dei licei di Tolentino, quella degli ex uffici della Quadrilatero”.
“Sembra inverosimile come oggi il sindaco Sclavi abbia perso la memoria e non ricordi che al Consiglio Comunale dove si doveva decidere o per la realizzazione del nuovo campus con l’accordo di programma tra Regione, Provincia e Comune, o per l’adeguamento sismico di questo edificio, si astenne dimostrando già allora la sua ambiguità dato che poi votò favorevolmente l’adozione del provvedimento finale. Appare ancor più sconcertante che oggi questo suo comportamento si ripeta con le scuole Don Bosco e Lucatelli, che non vuole accorpare ma di contro chiede che lo facciano altri per lui, dimostrando, anche in questo caso, di non avere una visione futura per gli studenti delle scuole tolentinati”.
“La Provincia non ha mai chiesto al Comune di effettuare lavori per 300mila euro sullo stabile dell’ex Orfanotrofio e non ha mai progettato alcuno spostamento – precisano i due amministratori provinciali- ma aveva inizialmente accolto la volontà del sindaco di Tolentino appena insediato Mauro Sclavi, che si era presentato in Provincia, a chiedere il trasferimento di dieci classi del liceo Classico, facendosi portavoce delle richieste che gli erano arrivate da alcune famiglie”.
“È doveroso evidenziare - prosegue là Sestili -che si tratta di puro sciacallaggio politico visto che mai si è parlato degli studenti e dei docenti che invece non sono favorevoli allo spostamento. A questo punto ascoltare una versione parziale sembra voler dar voce solo a chi viene considerato dal sindaco Sclavi di serie A, mentre gli altri (gli studenti del liceo scientifico) non sono da tenere in considerazione perché di serie B e destinati a rimanere nei locali della ex Quadrilatero tanto denigrati”.
“Peccato che anche lo stesso Dirigente scolastico Donato Romano, in una nota inviata alla Provincia in data 25 ottobre 2022, ringraziava l’Amministrazione provinciale, dicendo che ulteriori lavori di miglioramento non erano né utili quanto meno necessari”.
“I 300mila euro? Siamo contenti per il comune di Tolentino che riceve questi regali senza scrivere la lettera a Babbo Natale. Ci auspichiamo per il futuro che possa meglio investirli, visto che era a conoscenza del fatto che non bastava una semplice riparazione del danno della struttura, ai fini di una degna e sicura sede scolastica”.
“La Provincia ha dato, comunque la sua collaborazione offrendo come consulente un suo tecnico che si è reso disponibile a seguire i lavori, nonostante la riparazione del danno fosse un obbligo a carico del Comune di Tolentino come previsto nell’atto votato dallo stesso Sclavi (DCC n.20/2017)”.
“I 120 mila euro di affitto? La Provincia paga attualmente la metà della cifra per l’affitto annuale della sede principale, canone pattuito fino alla programmata costruzione e ultimazione del nuovo edificio scolastico. A questa somma si aggiungono ulteriori oneri richiesti sia dall’ampliamento degli spazi, per venire incontro alle necessità didattiche della scuola, sia per le norme di distanziamento Covid a partire dal 2020”.
“Poco deve stupirsi il sindaco Sclavi e la sua amministrazione – concludono - dovrebbe invece fare un mea culpa e un esame di coscienza sul suo operato, visto che l’unico obiettivo è stato da subito quello di screditare e colpire con false dichiarazioni e strategie di potere l’amministrazione provinciale.Tutte ragioni molto lontane dalle vere esigenze degli studenti, delle loro famiglie e del corpo docenti che, al contrario, rimangono l’unico faro che guida l’azione della Provincia nel rispetto degli impegni presi”.
Sono iniziati in questi giorni i lavori di demolizione della scuola dell’infanzia di via Bellini, a Matelica. Le ruspe sono al lavoro per completare le operazioni di abbattimento necessarie alla successiva ricostruzione dell’intero plesso scolastico. Le opere di demolizione del fabbricato della scuola, comprensive della deviazione dell’impianto fognario esistente, sono affidate alla ditta Aldo Cavalieri di Sassoferrato.
La gara per l’affidamento dei lavori di ricostruzione con adeguamento sismico della scuola dell’infanzia è stata appannaggio invece della ditta Torelli Dottori di Cupramontana. Grande soddisfazione per l’assessorato ai lavori pubblici presieduto da Rosanna Procaccini: «Finalmente vediamo partire un’importante cantiere della ricostruzione pubblica - ha fatto sapere l’assessore - si tratta di un’opera fondamentale per restituire ai cittadini una struttura scolastica più moderna, sicura e funzionale».
"A Tolentino grazie alla Lega provinciale zero scuole". Questo quanto sottolineano in una nota congiunta i gruppi di maggioranza del consiglio comunale di Tolentino - ‘Tolentino Civica e Solidale’, ‘Tolentino Popolare’ e ‘Riformisti Tolentino’ – a seguito del servizio andato in onda sabato su "Striscia la Notizia".
"La scelta di non trovare una soluzione per gli studenti dei licei di Tolentino, non ha alcuna motivazione tecnica ma solo politica. È evidente che il presidente Parcaroli sia stato individuato dall'opinione pubblica come il principale responsabile, ma noi che abbiamo vissuto ogni situazione possiamo dire che non è l'unico responsabile della penalizzazione costante dei nostri ragazzi", puntualizzano i membri della maggioranza.
"Grandi responsabilità nell'attuazione di una strategia volta a penalizzare Tolentino e la sua amministrazione - si aggiunge nella nota - sono della Lega Provinciale guidata da Luca Buldorini, che insieme alla consigliera delegata all'istruzione Laura Sestili, si sono rivelati i veri nemici dello spostamento delle classi in centro storico per pura ripicca politica".
"Ma - si legge ancora nella nota - tutto parte da Tolentino. Non può essere un caso che la Lega abbia accolto con tutti gli onori l'ex Sindaco Pezzanesi, che sin dal primo momento, ha osteggiato questa soluzione, non perché credesse in un principio di sicurezza, ma per non essere ulteriormente sconfitto non avendo trovato una soluzione che sia una, negli anni successivi al terremoto, lasciando i ragazzi e i docenti in aule e spazi inadatti".
"Mentre Pezzanesi veniva esaltato nel raduno dei leghisti a Pontida, da Parcaroli, Buldorini e tutta la Lega regionale, provinciale e comunale, a Tolentino la nostra amministrazione apriva le porte di una struttura meravigliosa, a tanti cittadini che hanno potuto constatare di persona la bontà della nostra scelta. Tale struttura, fra l'altro, messa in sicurezza dai tecnici della Provincia. Invece che rispettare il voto popolare che ha contestato le scelte precedenti sulle scuole - attaccano dalla maggioranza -, si è voluto tutelare il disegno di Pezzanesi, che ha portato a non avere nemmeno una scuola ricostruita a Tolentino in 7 anni".
"La Provincia ha grandi colpe e ci fa pensare ormai che stia attuando una precisa strategia. Non dimentichiamo, però, coloro che non hanno accettato di perdere il potere dopo le scorse elezioni comunali, i quali hanno agito contro Tolentino e i suoi cittadini con ogni mezzo a disposizione", concludono le tre liste di maggioranza "Tolentino Civica e Solidale", "Tolentino Popolare" e "Riformisti Tolentino".
Al rispetto dei diritti umani si è appellato il rettore dell’Università di Macerata John McCourt all'apertura delle celebrazioni per la rinnovata sede del dipartimento di Scienze politiche, della comunicazione e delle relazioni internazionali, chiedendo un minuto di silenzio per le vittime dei conflitti internazionali in corso, a partire da quelli in Medio Oriente e in Ucraina.
"Non posso non esprimere - ha detto - la mia personale apprensione e quella di tutto il nostro Ateneo per quanto sta succedendo in Medio Oriente, in Ucraina e negli altri teatri di guerra accesi nel mondo. È fondamentale ribadire con forza l'obbligo di fermare la barbarie e di cercare vie che portino alla pace e alla civile convivenza".
"La Costituzione italiana è nata all'indomani di una lunghissima, sanguinosa, tragica guerra che ha trascinato nel conflitto il mondo intero. Nella lungimiranza dei Padri fondatori, in essa è ripudiata la guerra sia come strumento di aggressione alla libertà e alla integrità di altri popoli che come mezzo con cui definire il proprio status negli equilibri europei e mondiali. Anche in questa sede, sottolineiamo il rifiuto di ogni forma di violenza e la necessità assoluta del rispetto dei principi democratici, dei diritti, della libertà e della dignità di ogni persona. Come ci ha ricordato il Presidente Mattarella in questi giorni, il primo dei diritti fondamentali di ogni essere umano è quello alla vita", ha sottolineato McCourt.
"Condanniamo senza appello le atrocità commesse da Hamas, ricordando che ancora oltre 240 ostaggi, fra cui almeno 33 bambini, attendono di tornare a casa. Lo Stato di Israele ha diritto di difendersi contro un attacco terroristico tanto feroce e abominevole e di scongiurare che simili atrocità avvengano ancora, ma è come questo diritto viene esercitato che pesa. Oggi a Gaza - ha proseguito il rettore - vediamo una popolazione di oltre due milioni di persone lasciata senza acqua potabile, senza cibo sufficiente, senza luce, senza carburante, senza medicinali, esposta a continui bombardamenti che non risparmiano ospedali, scuole, luoghi di culto, abitazioni private, campi profughi. Chiediamo che la risposta di Israele sia proporzionata e rispettosa del diritto internazionale umanitario sapendo che le tante, troppe morti a Gaza di civili innocenti, anziani, bambini non faranno altro che rafforzare l’odio di cui si serve Hamas".
"Che si lavori per un immediato cessate il fuoco, per il rilascio degli ostaggi, per il rispetto del diritto internazionale umanitario, per l'evacuazione dei civili sfollati, per una adeguata assistenza ai feriti e ai rifugiati. Con altrettanta fermezza avversiamo e ripudiamo qualsiasi rigurgito di antisemitismo, la messa in pericolo delle comunità ebraiche in Italia e in Europa, le manifestazioni di intolleranza. Avversiamo pure l’islamofobia e tutte le forme di odio e discriminazione sulla base della religione, della razza, dell'etnia o dell'origine nazionale. È difficile, oggi, guardare verso il futuro, ma bisognerà operare per sostenere i moderati e fermare gli estremisti affinché questi due popoli possano avere ciascuno il proprio stato in una convivenza pacifica e nella sicurezza comune", ha concluso il rettore dell'università di Macerata, John McCourt.
Giornata ricca di emozioni per la comunità maceratese, universitaria e non. Nella mattinata odierna, con la presenza delle più alte cariche militari, del sindaco di Macerata, Sandro Parcaroli, della vicesindaca, Francesca D’Alessandro e del rettore di Unimc, John McCourt, è stata riaperta la Loggia del Grano in via Don Minzoni a Macerata.
Inaugurazione che arriva dopo aver terminato i lavori per la messa in sicurezza post eventi sismici e di rifacimento della struttura interna, rinnovando le aule, gli spazi comuni, i laboratori e gli impianti antincendio, senza tralasciare il rinnovo circa le attrezzature multimediali messe a disposizione per gli studenti, al fine di “arricchire il percorso formativo e renderlo unico”, come ha affermato il rettore.
Al taglio del nastro ha presenziato Silvana Sciarra, presidente della Corte costituzionale italiana. Prima donna eletta dal parlamento come giudice presso la Corte costituzionale, dopo aver ricoperto il ruolo di professore ordinario di diritto del lavoro e dritto sociale europeo all'università di Firenze e all’istituto universitario Europeo.
Evento sviluppatosi in tre parti, partendo dal taglio del nastro fino alla lectio magistralis di Sciarra, passando per i saluti istituzionali nella nuova sala conferenze all’interno del palazzo. Qui sono intervenuti il sindaco, che ha sottolineato l’importanza di questi lavori per la vita sociale della città e il rettore, che si è detto orgoglioso di essere in carica durante una ricorrenza così di rilievo.
La presidente della Corte costituzionale ha condotto, con autorevolezza ed estrema sensibilità, una lezione nel luogo simbolo del palazzo, il loggiato, davanti a moltissimi studenti. Silvana Sciarra ha affrontato i temi più caldi degli ultimi anni, facendo riferimento alla gravità della situazione climatica e portando, per sostenere la sua tesi, numerosi esempi di processi aperti contro lo Stato italiano, circa la sua “completa incompetenza e il disinteresse nel gestire la crisi ambientale”.
Ha poi fatto menzione approfondita circa la situazione del Medio-Oriente ricollegandosi al precedente intervento del rettore, il quale ha affermato: “Come università condanniamo fermamente tutti gli atti di violenza compresi quelli a sfondo politico e religioso -e ha continuato- Unimc sarà sempre un luogo sicuro per i nostri studenti”.
Ancora McCourt: “Gli studi politici oggi più che mai sono di vitale importanza per guardare con occhio critico alla complessità degli scenari bellici e geopolitici internazionali”.
Ad intervenire, anche il professore di storia contemporanea, Angelo Ventrone, il quale afferma: “Non dobbiamo chiederci che mondo lasceremo ai nostri figli, piuttosto a che figli lasceremo questo mondo” -e spiega- “con questo voglio intendere che la chiave della libertà risiede nell’istruzione che decidiamo di dargli per renderli non schiavi di questo mondo”.
Sul sito del Comune di Matelica è stato pubblicato il bando per l’assegnazione dei premi di laurea "città di Matelica" per l’anno 2023. Il premio, con cadenza annuale (questa è la seconda edizione), viene assegnato a coloro che nella tesi di laurea trattano il territorio, la storia, l’economia, la società o argomenti inerenti al comune di Matelica, fornendo elementi utili all’elaborazione di politiche e/o proposte d’azione atte a favorire la conoscenza e lo sviluppo del territorio matelicese. In tutto il Comune distribuirà somme per 2500 euro così ripartite: un premio da 1500 euro a favore di una tesi conclusiva di un percorso di laurea specialistica a ciclo unico e due premi da 500 euro a favore di una tesi conclusiva di un percorso di laurea triennale.
La valutazione delle tesi sarà affidata a un’apposita commissione che sarà nominata dalla stessa giunta comunale con atto successivo alla presentazione degli elaborati. È inoltre istituita un’apposita sezione all’interno della biblioteca comunale di Matelica dove le tesi presentate sono catalogate per la consultazione o per il prestito.
«Dopo il successo della passata annata in cui sono emersi spunti importanti dalle tesi vincenti – spiega l’assessore alla Cultura Giovanni Ciccardini – quest’anno proseguiamo il percorso con la seconda edizione del premio augurandoci una buona partecipazione da parte dei ragazzi del territorio. Questo riconoscimento non è solo un premio economico, ma anche un’opportunità di crescita per la città». Il bando e il modulo di domanda sono consultabili sul sito del Comune.
Lo scorso martedì 31 ottobre, gli studenti delle classi quinte dell’Ite A. Gentili hanno partecipato alla sesta edizione del mese dell’educazione finanziaria, promossa dalla direzione regionale Marche dell’Agenzia delle Entrate dal titolo: “Generazioni a confronto”, un progetto teso a favorire il confronto intergenerazionale, tra alfabetizzazione digitale e diffusione di una cultura economico-monetaria di base.
Annamaria Lopedota e Fabio Catena, funzionari dell’agenzia delle entrate di Macerata, hanno svolto due incontri nella mattina suddividendoli in due parti: una prettamente teorica analizzando e approfondendo il concetto di reddito e dei fattori che lo determinano, la finalità delle imposte e tasse e di come si finanzia il debito pubblico.
“La seconda parte pratica, con l’utilizzo di pc i nostri studenti hanno aiutato i nonni ad utilizzare i servizi web forniti dal sito dell’Agenzia delle Entrate, come per esempio prendere un appuntamento, come registrare un contratto di locazione e infine come accedere al proprio cassetto fiscale per consultare le proprie dichiarazione dei redditi, modificare il 730 precompilato, consultare il catasto per gli immobili”, spiega la dirigente scolastica Alessandra Gattari.
“La presenza attiva dei nonni degli studenti, infatti, è stata fondamentale perché abbiamo visto uno scambio virtuoso intergenerazionale di informazioni e come si siano evolute nel tempo. La didattica circolare, in quest’ottica, contribuisce ad alimentare quella osmosi tra i nonni, che hanno già maturato una certa conoscenza dei concetti finanziari e i loro nipoti, che possono invece supportarli nell’acquisire le competenze informatiche per agire in autonomia”.
“L’incontro ha creato una sinergia che rappresenta la vera ricchezza di queste sessioni svolte con un approccio multidisciplinare, esperienziale e interattivo”. La dirigente scolastica ha ringraziato, infine, i funzionari dell’Agenzia delle Entrate “per la competenza e disponibilità dimostrata nel rapporto con i ragazzi e nell’aver istruito gli studenti all’utilizzo dei servizi da remoto, nell’ottica di una fruizione prossima futura delle procedure informatiche dell’Agenzia da parte loro, i quali, una volta terminata la formazione scolastica, diventeranno dei cittadini consapevoli e informati”.
Lunedì 6 novembre, con la partecipazione della presidente della Corte Costituzionale Silvana Sciarra, l’Università di Macerata festeggia ufficialmente la riapertura della Loggia del Grano, sede del Dipartimento di Scienze politiche, della comunicazione e relazioni internazionali. Alle 11, dopo la visita della presidente in Rettorato, è previsto il taglio del nastro, seguito alle 12 dalla Lectio Magistralis. In tutto sono tre gli edifici storici recentemente rinnovati dall’Ateneo: oltre alla Loggia del Grano, sono, infatti, riaperti alle lezioni la palazzina Tucci del Dipartimento di Studi Umanistici in corso Cavour e l’ex seminario in piazza Strambi del Dipartimento di Economia.
Capolavoro di Agostino Benedettelli che, nel 1841, la edificò come "Borsa" per il commercio del grano e della seta, il palazzo in via Don Minzoni è stato interessato da radicali interventi di miglioramento sismico, efficientamento energetico, messa in sicurezza antincendio e riqualificazione architettonica nell’ambito dei Programmi Operativi Regionali finanziati attraverso il Fondo europeo di sviluppo regionale 2014-2020 per le aree colpite dal sisma e in parte attraverso fondi del Ministero dell’Università e della Ricerca.
“La conclusione di questi lavori - sottolinea il rettore John McCourt – ci ha consentito di restituire alla fruizione pubblica edifici più sicuri e sostenibili, pienamente accessibili, oltreché dotati di tutti le tecnologie necessarie per una moderna ed efficace erogazione dei servizi universitari. La presenza della presidente Sciarra ci onora e dà rilievo a tutti gli sforzi che l’Ateneo sta compiendo per costruire un ambiente universitario dove gli studenti possano davvero trovare i propri tempi e spazi di crescita personale. In questi tempi difficili, di angosciante conflitto, il ruolo del Dipartimento di Scienze politiche, della comunicazione e relazioni internazionali all’interno del nostro Ateneo dovrebbe essere sempre più centrale e volto a fornire ai nostri studenti gli strumenti essenziali per sviluppare, con senso critico, un quadro articolato dei complessi conflitti che si intensificano a Gaza e in Ucraina. La pace potrà solo arrivare attraverso la politica, l’ascolto, la diplomazia e il rispetto del diritto internazionale.”
Per i giorni successivi, il Dipartimento, guidato dal direttore Angelo Ventrone, ha organizzato un programma fitto di appuntamenti con approfondimenti sui temi dell’intelligenza artificiale con personalità di spicco del mondo istituzionale e imprenditoriale, aperti a studenti, ricercatori, aziende e al pubblico in generale. E anche un contest Instagram nel quale studenti, docenti, personale tecnico amministrativo e bibliotecario potranno raccontare, attraverso video, la propria esperienza in Dipartimento.
Martedì 7 novembre alle 9 al Polo Pantaleoni si parlerà di “Intelligenza Artificiale e Società” con Luca Di Camillo di Luxottica, Carlo De Santis della Lega del Filo D’oro, Marcello Naldini de Il Faro Sociale, Paola Marchegiani della Regione Marche, Andrea Compagnucci dell’Arenadi Verona e Luca D'Aprile de Il Fatto Quotidiano, si è sempre occupato di innovazione editoriale, particolarmente nell’ambito della Data Analysis e nello studio dei principali modelli editoriali, sia italiani che esteri.
Alle 17:30 nella Biblioteca dipartimentale si terrà una tavola rotonda aperta alla cittadinanza sugli “Scenari sociali nell'era dell'intelligenza artificiale” moderata dal giornalista Rai Lorenzo Luzi. Partecipano Cristina Fabi di Google, Paolo Misericordia della Federazione italiana medici di medicina generale e Diego Mazza del Gruppo Tod's.
La mattina di mercoledì 8 novembre sarà dedicata ad attività laboratoriali per studenti e studentesse di istituti medi superiori, mentre nel pomeriggio dalle 17:30 il loggiato ospiterà uno Student Party con la musica di Radio Rum, il blues dei 2$Bill e la premiazione dei video vincitori del contest Instagram “Raccontare la Comunità Spocri”.
“Le parole del sindaco Mauro Sclavi denotano la forte carenza e la mancata conoscenza della nuova normativa nazionale in merito alla rete scolastica, per questo vogliamo informare il primo cittadino che le soglie di studenti 600-400 non sono più applicabili ai singoli istituti ai fini dell’assegnazione della dirigenza scolastica”.
Il presidente della Provincia Sandro Parcaroli e la consigliera delegata alla Rete scolastica, Laura Sestili, rispondono alle parole del sindaco di Tolentino, Mauro Sclavi, relativamente all’ipotesi di accorpamenti tra gli istituti del territorio (leggi qui).
“La Provincia non ha proposto alcun tipo di accorpamento tra gli istituti Don Bosco e Lucatelli – precisano Parcaroli e Sestili -. Il sindaco Sclavi, infatti, non ha inviato al nostro Ente nei tempi richiesti (scadenza 16 settembre) l’eventuale proposta di dimensionamento formulata dal Comune di Tolentino che è conoscenza del fatto che l’istituto comprensivo 'Don Bosco' è attualmente in reggenza".
La delibera di Giunta comunale del 31 ottobre, invece, è stata fatta pervenire tardivamente e acquisita al protocollo della Provincia solo in data 2 novembre, questo denota come il sindaco non si sia assunto la responsabilità di una decisione per tutelare il suo territorio e il personale della comunità scolastica nel medio e lungo periodo, mettendo così a repentaglio la territorialità delle scuole con gli eventuali disagi prodotti per gli insegnanti che potrebbero essere costretti a spostamenti nei comuni limitrofi”.
“Trovo persino imbarazzante che il sindaco di Tolentino – conclude la consigliera Sestili - sulla stampa dichiari, da una parte, di essere contrario agli accorpamenti, mentre dall’altra chieda con forza 'l’aggregazione delle scuole Lucatelli e Don Bosco', pur sapendo che sarebbe stato lui a dover formulare tale proposta. Quindi queste, da parte del sindaco, sono solo chiacchiere e non fatti”.
Momento solenne quello celebrato questa mattina a Camerino, dove è avvenuto il passaggio simbolico delle chiavi di Unicam da parte dell’ormai ex rettore, Claudio Pettinari, al nuovo incaricato, Graziano Leoni. “Tre chiavi metaforicamente pesantissime” dice Pettinari “che però non potevano trovare custode migliore di Graziano Leoni”.
Il passaggio del testimone è per il nuovo rettore un impegno notevole. Ogni chiave significa qualcosa, “e tutte e tre insieme sono il sigillo che unisce Unicam e Camerino, soprattutto dopo i drammatici eventi sismici che hanno colpito la zona”.
“Avevo preparato un discorso mentre ero in macchina - afferma commosso Leoni - ma qui davanti a voi posso solo esprimere la mia gioia e la mia emozione per questa carica - e continua - didattica e ricerca saranno i due pilastri del mio programma per i prossimi sei anni". "Sono lieto che gli studenti continuino a sceglierci nonostante le difficoltà territoriali" e "ci impegneremo per valorizzare la loro scelta in Unicam".
Il prof. Leoni ha poi presentato ufficialmente la "squadra" che lo affiancherà alla guida dell'Ateneo. Accanto a lui ci saranno il direttore generale Andrea Braschi, confermato nel ruolo che ha finora ricoperto, il prorettore vicario Emanuele Tondi, che coordinerà anche l'internazionalizzazione dell'ateneo; la prof.ssa Giulia Bonacucina, prorettrice alla didattica, orientamento e formazione; la prof.ssa Sara Spuntarelli, prorettrice alla persona, benessere e opportunità; la prof.ssa Anna Maria Eleuteri, delegata all'attuazione delle politiche di ateneo per lo spazio europeo della ricerca; il professor Guido Favia, prorettore alla ricerca e al trasferimento tecnologico e il prof. Andrea Spaterna, delegato ai rapporti con il territorio e al diritto allo studio.
Al termine della cerimonia, il presidente del consiglio studentesco di Unicam, Nicolò Palombi, ha vestito il rettore con la toga dell’università, atto che simboleggia la completa dedizione e presa in carico da parte di Graziano Leoni, e che con una frase, un mantra, congeda tutti: "siAMO Unicam".
Pomeriggio intenso e partecipato quello dello scorso 30 ottobre all’Abbadia di Fiastra per la prima uscita pubblica della Casa della Memoria di Urbisaglia Ets, nata dall'iniziativa di un gruppo di cittadini di Urbisaglia nella primavera 2022, per documentare la storia del Campo di internamento attivo all’Abbadia di Fiastra dal giugno 1940 al settembre 1943.
L’associazione vede la partecipazione del Comune di Urbisaglia, della Fondazione Giustiniani Bandini e delle Università di Macerata e Camerino. Interloquendo col titolo "Non c’è futuro senza Memoria: dal digitale, le storie" e coordinati da Egizia Marzocco, responsabile Comunicazione di Unicam, si sono succeduti al microfono per i saluti presenze istituzionali quali i sindaci di Urbisaglia e Tolentino, il presidente della Fondazione Giustiniani Bandini Giuseppe Sposetti, il presidente della Fondazione Carima Francesco Sabatucci Frisciotti Stendardi.
Particolarmente calorosa l’accoglienza riservata al professor Claudio Pettinari, alla sua ultima uscita ufficiale quale rettore Unicam, che ha sottolineato la pregnanza del termine "memoria" rispetto al ricordo, richiamandone il valore anche rispetto all’esperienza drammatica del terremoto 2016 che proprio il 30 ottobre visse la scossa più brutale.
Per Unimc ha recato il saluto il professor Angelo Ventrone, che è anche referente scientifico della Casa della Memoria, che ha sviluppato una riflessione sul valore delle storie personali, con le relazioni che sviluppano e che giungono a comporre un quadro non meno importante della storia costituita dai grandi avvenimenti.
L’intervento introduttivo è stato svolto dal professor Carlo Spartaco Capogreco, dell’Università di Calabria che ha parlato dell’internamento civile nell’Italia fascista (1940-43), notando come solo alla fine del secolo scorso abbia cominciato a svilupparsi attenzione al tema dei campi di internamento, mentre ancora nel 1993, 50° anniversario dell’8 settembre ci furono solo due eventi, a Ferramonti (Cs) e l’altro proprio a Urbisaglia, promosso dallo storico locale Roberto Cruciani (presente all’incontro).
È stata poi la volta di Giovanna Salvucci, presidente della Casa della Memoria di Urbisaglia, che ne ha ripercorso la storia, sottolineando l’intenzione di recuperare le storie delle persone che sono state detenute nel Campo dell’Abbadia di Fiastra nella convinzione che così si contribuisce a restituire loro la dignità che meritano e si contribuisce ad alimentare un tessuto di pace e democrazia.
Riccardo Ciliberti, collaboratore dell’Archivio di Stato di Macerata ha illustrato gli obiettivi del piano nazionale di digitalizzazione. L'incontro era inoltre volto ad illustrare il lavoro del gruppo di docenti e ricercatori Unicam che ha illustrato il sistema di acquisizione digitale dei documenti conservati nell’Archivio di Stato di Macerata.
Si sono alternati al microfono i professori Andrea Polini e Michele Loreti, e la dottoranda Melania Fattorini. La digitalizzazione, curata dagli studenti di Unicam, è stata effettuata utilizzando il sistema BooKeeper sviluppato dalla startup e spin-off Unicam Knoway Systems srl. In questa prima fase, che è stato possibile realizzare grazie a un contributo elargito da Fondazione Carima, sono stati digitalizzati i documenti contenuti in 6 buste: 6.725 documenti e circa 15.000 foto su un totale di circa 42.560 documenti e 94.240 foto contenute nelle 38 buste dell’archivio.
L’ultima parte dell’incontro ha visto gli interventi di Andrea Giuseppini, promotore e curatore del sito https://campifascisti.it, di Marzia Luppi, direttrice della Fondazione Fossoli e di Giordano Viozzi, presidente della Casa della Memoria di Servigliano. Ha seguito a lungo online l’incontro anche Anna Krecik, conservatore del Civico Museo della Risiera di San Sabba.
Tutti hanno apprezzato l’iniziativa e si sono detti d’accordo di dar vita a un coordinamento organico tra le realtà presenti e altre che vorranno convergere, mettendo ciascuno a disposizione degli altri le proprie competenze ed esperienze, per ottimizzare l’impiego delle risorse e ottenere la massima efficacia nelle iniziative. C’è l’intenzione di cercare anche coinvolgimenti internazionali, nella prospettiva di concorrere a bandi europei.
Si è svolta nella giornata di ieri 30 ottobre a Civitanova Marche, presso l’Area Floristica Regionale 48, l’esercitazione di rilievo e monitoraggio della vegetazione dunale con le studentesse e gli studenti di Ecologia applicata e Conservazione della Natura del corso di laurea Unicam in “Ambiente e gestione sostenibile delle risorse naturali”, curriculum Gestione e Valorizzazione delle Risorse Naturali. L’esercitazione è stata guidata dai professori Giandiego Campetella e Stefano Chelli e dal Marco Cervellini della Struttura Operativa Biodiversità Vegetale e Gestione degli Ecosistemi.
L’area è caratterizzata da diverse specie tipiche della vegetazione delle dune litoranee, meglio note come psammofite (amanti della sabbia) e alofite (amanti dei Sali). Queste specie possiedono particolari adattamenti morfologici e fisiologici che le rendono idonee a sopportare l’elevata quantità di sali presenti nel substrato sabbioso, il vento, l’aridità e la mobilità delle dune.
Gli ecosistemi dunali sono aree di elevata importanza conservazionistica e sono caratterizzati da habitat d’importanza comunitaria, la stessa Area floristica 48 è attualmente oggetto di proposta, da parte della Regione Marche, per l’istituzione di un sito Natura 2000 (Direttiva Europea “Habitat” e “Uccelli”). Il lavoro svolto dagli studenti servirà per una prima caratterizzazione degli habitat secondo i manuali di monitoraggio ISPRA e rappresenta un esercizio applicativo di come le metodologie scientifiche di valutazione degli habitat siano determinanti nel formare figure professionali in linea con le normative europee.
Il corso di laurea triennale in “Ambiente e Gestione sostenibile delle Risorse Naturali” è strutturato in due curricula. Il primo, Gestione e Valorizzazione delle Risorse Naturali, è maggiormente incentrato sulla figura del rilevatore naturalistico ed ha come obiettivo quello di fornire allo studente le conoscenze di base sui temi della botanica, zoologia ed ecologia abbinati ad una forte acquisizione di capacità pratiche (rilevamento in campo ed analisi dati) finalizzate alla gestione sostenibile degli ecosistemi e della biodiversità. Il secondo, Sostenibilità Ambientale delle Produzioni e Green Economy), ha invece l’obiettivo di formare una figura professionale in grado di affrontare le nuove sfide ambientali e cogliere le opportunità di lavoro della “svolta green” dettata dalle principali economie mondiali e basata sui principi dell’economia circolare, sulla sostenibilità delle produzioni e la qualità degli ambienti rurali ed urbani.
La realizzazione dell'Itts Divini di San Severino Marche è stata una delle eredità più complicate che ho dovuto gestire fin dall'assunzione del mio incarico di commissario, lo scorso gennaio. Alla prima risoluzione del contratto da parte della ditta aggiudicatrice avvenuta nell'ottobre del 2020, si era aggiunto anche un arbitrato con la ditta subentrata che è stato avviato esattamente il giorno prima del mio insediamento".
"Dopo un lavoro certosino e particolarmente complessi durato mesi oggi abbiamo finalmente approvato la variante che consente di riorganizzare i lavori e i costi dell’attività così da eliminare il rischio di un'incompiuta. In particolare, la ditta esecutrice si è impegnata a completare il lavoro nel termine di 420 giorni a decorrere da ieri". Lo dichiara in una nota il commissario sisma 2016, Guido Castelli, in seguito alle proteste che si sono sollevate ieri da parte di docenti e studenti per i ritardi accumulati nella ricostruzione del plesso scolastico (leggi qui).
“Ho cercato di procurare con la massima determinazione lo sblocco di una delle più classiche vicende burocratiche che rischiava di danneggiare un polo di eccellenza di formazione meritevole, al contrario, della massima attenzione nel mio ruolo di commissario - dichiara ancora il commissario Castelli - ho lavorato per riunire le diverse componenti di questo complesso puzzle".
"Non ho mai perso la fiducia, anche se riconosco che la complessità e le circostanze eccezionali hanno richiesto un forte e decisivo impegno. Sebbene a luglio, dopo aver promosso un incontro fra studenti, docenti, famiglie e ditta si fosse ipotizzata la ripresa dei lavori entro settembre, i lavori sono ripresi ad ottobre, quando sono maturate le condizioni per la rimodulazione dei tempi e dei costi contrattuali".
"Desidero esprimere il mio auspicio affinché si dia sempre maggiore attenzione alla realizzazione di questa scuola, che ha richiesto un impegno straordinario. Ringrazio anche gli studenti che ieri hanno manifestato il loro affetto e sostegno per questa istituzione. Finalmente, possiamo guardare con fiducia al futuro rispetto a una realtà che si era caratterizzata per il succedersi di controversie e difficoltà di varia natura. Ora l'auspicio di tutti - conclude - è che tali problematicità vengano messe alle spalle e si possa procedere speditamente in un clima di serenità e fiducia reciproca”.
Prestigioso riconoscimento per la professoressa Catia Giaconi dell'università di Macerata. Riconoscimento che sarà assegnato nell'ambito dell'VIII Congresso Internazionale di Neuroscienze e apprendimento "Brain Connection", a Lisbona. A ricevere il premio anche il centro di ricerca in didattica, disabilità e inclusione, tecnologie educative (TincTec) diretto dalla professoressa stessa.
Il centro si propone di agire da promotore delle attività di ricerca su temi collegati allo studio della didattica, con un’attenzione particolare ai processi di apprendimento e insegnamento, alla progettazione, alla professionalità docente, all'inclusione, alla disabilità e alle tecnologie educative. Gli obiettivi del centro sono realizzati mediante attività di ricerca empirica, teorica e applicativa, promozione della partecipazione a bandi di ricerca europei o nazionali attraverso lo sviluppo di analisi multidisciplinari connesse ai temi del centro.
Inoltre, nello stesso centro, ogni giovedì, dalle 8 alle 16, sarà disponibile un "facilitatore digitale" per supportare cittadini e studenti nelle attività legate all’accesso e all’utilizzo dei servizi pubblici disponibili online come Spid, Cie, Inad e domicilio digitale, e-government, servizi sanitari, servizi scolastici e formativi, servizi fiscali e tributari.
La peculiarità del centro dell’ateneo maceratese sarà il pubblico di riferimento, collegato al mondo dell’istruzione: non solo studenti universitari, ma anche insegnanti, educatori, pedagogisti e alunni delle scuole secondarie. Sarà, infatti, sfruttata la fitta rete di relazioni acquisita da Unimc grazie alla consolidata tradizione nel campo della formazione degli insegnanti. È già partito un corso per gli oltre 250 insegnanti che stanno specializzando per il sostegno.
Grande partecipazione di pubblico e presenze istituzionali, stamattina, per l’inaugurazione del nuovo asilo nido che completa il campus scolastico di Pieve Torina, immerso nel verde al centro del paese: è la politica del riportare servizi, per essere attrattivi e tornare a vivere in questi territori.
“Siete un esempio per molti” ha esordito il presidente della Regione, Francesco Acquaroli, rivolgendosi alla popolazione intervenuta. “Non posso non sottolineare anche la mia personale felicità” ha aggiunto “in una giornata simbolo come quella odierna, a sette anni dal sisma, nel vedere le prime abitazioni private ricostruite”.
Anche il prefetto di Macerata, Flavio Ferdani, ha rimarcato come l’inaugurazione odierna rappresenti “un momento di assoluta rinascita e speranza per questo territorio, che va celebrato con senso di felicità e fiducia nel futuro”.
Ad avviare l’iter procedurale per l’asilo nido fu l’allora sindaco di Pieve Torina, Luigi Gentilucci. “Un esempio, il suo, che sento vivo e forte in me, una sorta di testamento morale a proseguire alcune delle sue intuizioni lungimiranti che, purtroppo, non ha avuto il tempo di veder realizzate".
"Ma l’asilo è anche un segnale di forte fiducia per la cittadinanza” ha commentato Alessandro Gentilucci, attuale sindaco di Pieve Torina. “Dopo sette anni dal sisma, pensavamo di stare un po’ meglio ma, finalmente, oggi vediamo una luce in fondo al tunnel. Tante case in ricostruzione, quasi il 50% delle pratiche sisma già decretate qui, a Pieve Torina, per l’avvio dei lavori. È stato fondamentale ripartire dalla scuola: quando abbiamo riaperto la materna, era il 2017, avevamo soltanto 3 bambini iscritti. Oggi siamo arrivati a ben 29".
"Scegliere di riportare le scuole dentro il paese, con il campanile ben visibile alle spalle, è funzionale a rinforzare negli alunni il senso di appartenenza alla nostra comunità, alle nostre radici. L’asilo nido è una struttura architettonicamente all’avanguardia, innovativa e sostenibile, con gli alberi posizionati al suo interno. Ma non ci siamo limitati al contenitore, abbiamo lavorato anche sui contenuti, sulla metodologia didattica, avvalendoci della collaborazione di una figura di primo piano nell’ambito delle discipline d’apprendimento in età evolutiva, la professoressa Daniela Lucangeli”. E proprio la Lucangeli, impossibilitata a partecipare all’inaugurazione, ha inviato un video in cui ha dichiarato quanto sia importante realizzare “una scuola fatta perché i bambini abbiano il loro meglio, e non viceversa, ossia che i bambini si aggiustino in maniera che la scuola abbia i risultati che desidera”, invitando ad operare per una formazione creata insieme alla società civile, alle famiglie, alle mamme e ai papà".
A chiudere, prima del taglio del nastro, di nuovo il sindaco che ha salutato i concittadini presenti con parole cariche di emozione: “ogni volta che taglio un nastro è un piccolo pezzo di cuore che restituisco alla mia comunità. Ecco, oggi, questo piccolo pezzo di cuore è dedicato a tutti voi”.
Presentato a Roma e a Milano l’ultimo libro di Benedetta Barbisan "Patriottismo costituzionale. Il caso italiano in prospettiva comparata" (Editoriale Scientifica, 2021). Il primo di questi incontri si è tenuto alla Facoltà di Giurisprudenza della Università Sapienza di Roma alla presenza, fra gli altri, del presidente emerito della Corte costituzionale Giuliano Amato. La registrazione video è disponibile sul sito di Radio Radicale. Il secondo si è svolto all'Università Bocconi di Milano, alla presenza anche della presidente emerita della Corte costituzionale Marta Cartabia.
"In questo libro vedo la grandissima cultura, gli interessi eclettici, l’eloquio singolarmente nitido dell’autrice. Questo è un libro di grande teoria che però si legge come un romanzo. C’è la grande passione della professoressa Barbisan per il diritto costituzionale e i suoi valori", ha detto Andrea Longo, professore di diritto costituzionale alla Sapienza. "Un libro complesso, costruito molto in chiave di storia costituzionale che si presenta come lavoro di diritto comparato", ha rimarcato Amato.
La Costituzione italiana è una Costituzione bella e, se la guardiamo attraverso la lente della linguistica, anche piuttosto accessibile e facile da consultare. Eppure, tra esaltazioni iperboliche e riforme fallite, il rapporto degli italiani con essa è comunque travagliato. Perché è così? Dal 1948, due fattori hanno prosperato e si sono rafforzati a vicenda nelle istituzioni italiane: l’evoluzione del sistema partitico e l'inefficienza della forma di governo.
La persistente combinazione di questi due elementi durante l’era repubblicana ha educato gli italiani a dipendere dal sistema dei partiti per i propri bisogni e diritti. I partiti sono sempre stati i principali attori sulla scena, ingombrando la scena e spingendo la Costituzione dietro le quinte. Questo deve essere il momento di riconoscere finalmente l’importanza di una sorta di patriottismo costituzionale in Italia per porre l’accento sulle nostre istituzioni come corpi generati costituzionalmente invece che come entità dipendenti per la loro esistenza dalla sola amministrazione politica e per offrire nuove basi alla nostra mentalità civica.
Al grido di “ricostruiamo la nostra scuola” e “Divini ma non divisi” gli studenti dell’Istituto tecnico tecnologico statale di San Severino Marche sono scesi in strada, questa mattina, in segno di protesta contro le difficoltà che sembra continuare a trovare la realizzazione del nuovo edificio, abbattuto a seguito delle scosse di terremoto del 2016 per motivi di sicurezza e non ancora ricostruito.
Un corteo pacifico è partito dal plesso “Luzio”, sede provvisoria di gran parte delle classi delle specializzazioni che il “Divini” conta, e si è diretto fino al piazzale del nuovo plesso, in viale Mazzini. In testa al corteo, affianco al dirigente scolastico, professor Sandro Luciani, anche il sindaco della città di San Severino Marche, Rosa Piermattei, con la fascia tricolore e con il gonfalone.
Presenti poi il presidente del Consiglio comunale, Sandro Granata, l’arcivescovo di Camerino – San Severino Marche, monsignor l’arcivescovo emerito di Ancona – Osimo, cardinale Edoardo Menichelli, il vice presidente di Confindustria Macerata e presidente del Comitato regionale della Piccola Industria di Confindustria Marche, Paolo Ceci.
Con loro anche il nuovo padre guardiano del monastero di San Pacifico, fra Luciano Genga. Ad unirsi alla manifestazione sono stati pure il vice sindaco e assessore comunale alla Cultura, Vanna Bianconi, l’assessore comunale all’Urbanistica e ai Lavori Pubblici, Sara Clorinda Bianchi.
Tanti i docenti e i rappresentanti del mondo della scuola presenti, tra tutti la dirigente scolastica dell’Istituto comprensivo “P. Tacchi Venturi”, Catia Scattolini. Nel corteo insieme alle ragazze e ai ragazzi dell’Itts pure gli iscritti all’Istituto Professionale. In corteo le bandiere dei sindacati Spi Cgil e quella dell’Anpi sezione “Capitalo Salvatore Valerio” con la presidente Donella Bellabarba.
“Pensavamo di rientrare nella nostra scuola molto prima – ha esordito il dirigente scolastico, professor Sandro Luciani, prendendo la parola alla manifestazione che ha coinciso anche con il settimo anniversario del sisma e prima di proseguire – Il commissario speciale alla Ricostruzione, senatore Guido Castelli, ci ha inviato una lettera in cui ha manifestato tutto il proprio impegno per la ricostruzione. Inoltre ho ricevuto anche la telefonata del prefetto, Flavio Ferdani, che si è impegnato anche lui a monitorare strettamente la situazione per assicurarsi che i lavori vadano avanti. Il Prefetto – ha ricordato Luciani - mi ha anche riferito di una telefonata della segreteria del presidente della Repubblica con cui è stata dichiarata attenzione affinché sia riconosciuto il diritto allo studio dei ragazzi che è un diritto sancito dalla nostra Costituzione".
"Se non va avanti il nostro Istituto nemmeno le scuole elementari potranno rientrare nella loro scuola, oggi occupata dagli studenti dell’Itts, e questa è una problematica che si ripercuote su tutta la città di San Severino Marche”, ha poi concluso Luciani prima di cedere la parola al primo cittadino settempedano, Rosa Piermattei, che ha detto “con la fascia tricolore rappresenta tutta la comunità locale”.
“Siamo qui per dire basta perché è ora di avere il nuovo Divini – ha sottolineato la Piermattei intervenendo pubblicamente, per aggiungere subito dopo – Questa scuola doveva essere ricostruita dopo un anno poi la burocrazia e il modo in cui sono stati assegnati i lavori per questo e altri edifici che ancora attendono, con tanto di apposita Ordinanza, hanno fatto slittare tutto. Noi ci abbiamo messo una grande pazienza e abbiamo visto nei cinque commissari che si sono succeduti una buona volontà ma ora non possiamo attendere oltre. I lavori ripartiranno ma chiedo anche agli studenti di continuare ad essere vigili come sempre sono stati".
"Noi, come amministratori, saremo molto vigili d’ora in avanti. Mi dispiace per chi, ormai all’ultimo anno, non ha potuto godere della nuova scuola e mi dispiace per chi stamattina non era presente, seppure sempre pronto a criticare – ha infine concluso il sindaco che, rivolta agli studenti, è tornata a promettere – Io sarà con voi e con chi questa mattina ha voluto esserci per protestare per quella che ritengo essere davvero una giusta causa”.
La manifestazione è stato organizzata dal Comitato studentesco che, per voce di Giada, una giovane rappresentante degli alunni, ha spiegato: “Siamo stanchi di stare in una sede provvisoria senza spazi. Abbiamo diritto a studiare ma abbiamo diritto anche ad avere a una sede che è la nostra sede. Mi auguro che i ragazzi che sono entrati da poco a scuola possano finire il corso di studi nel nuovo Divini”.
La presidente del Consiglio d’Istituto, in rappresentanza di genitori, ha invece esordito: “Non abbiamo ancora visto i risultati sperati ma noi non molliamo”. Un saluto a studentesse e studenti è giunto anche dall’arcivescovo di Camerino – San Severino Marche, monsignor Massara: “Capisco bene cosa significa non avere una casa perché lo vivo sulla mia pelle e so poi che la scuola è un po’ anche la vostra casa. Sono a voi molto vicino a sono a vostra disposizione”.
Per Confindustria Macerata settempedano ed ex studente del “Divini”, ha ricordato la vicinanza di questa realtà al mondo della scuola: “Per garantire la crescita e lo sviluppo nelle nostre aziende abbiamo bisogno di voi giovani studenti che rappresentate il nostro futuro e che siete una forza lavoro davvero specializzata”.
Tra i ragazzi del colorato corteo anche gli alunni della classe 3C del Comprensivo “P. Tacchi Venturi” accompagnati dalla dirigente, Catia Scattolini: “In questo modo abbiamo voluto anche noi manifestare il nostro disappunto che è legato alle problematiche dell’Itts perché uno dei nostri plessi è occupato dalle classi del “Divini” e quindi le strutture non consentono di avere la disponibilità dei laboratori”. Presente alla manifestazione anche la professoressa Loredana Leoni in rappresentanza della sezione provinciale di Macerata dell’Ufficio scolastico regionale. Al grido di “ricostruiamo la nostra scuola” e “Divini ma non divisi”.
I nuovi studenti delle prime classi dell’ITE “Gentili” di Macerata hanno appena terminato le molteplici attività del “Progetto accoglienza”. Nel corso delle settimane iniziali di scuola le ragazze ed i ragazzi hanno visitato i locali dell’Istituto, i laboratori di informatica e di lingue, la biblioteca scolastica per poi fare un tour attraverso la città di Macerata.
L’Associazione “Il Faro Onlus” ha curato un percorso di autoconsapevolezza/ comunicazione efficace e relazioni di gruppo attraverso il progetto “Piacere di conoscerMI” per far riflettere gli alunni sull’importanza della conoscenza di sé e delle interazioni tra pari.
A Pieve Torina è stato provato il percorso Kneipp, dove si cammina a piedi nudi in acque prima calde e poi fredde, percorrendo non solo vasche artificiali, ma talvolta anche ruscelli e torrenti che si snodano tra idilliaci paesaggi naturali insieme alle guide di “Risorse Active Tourism”. Per il “Progetto sport” sono stati effettuati i test motori di atletica sui salti, corse e lanci dove a fare da giudici e cronometristi sono stati gli alunni delle classi quarte e quinte.
Il professor Fabio Natali, docente di lettere dell’istituto e referente del progetto, ha sottolineato come la fase dell’accoglienza "sia un trampolino di lancio nel percorso di formazione all’ITE, momento in cui le informazioni sull’Istituto, le sue regole ed i suoi spazi, si uniscono ai necessari obiettivi di socializzazione e conoscenza reciproca tra gli studenti. La dirigente scolastica Alessandra Gattari sostiene ogni anno le diverse attività proposte che sono una tappa necessaria, presupposto fondamentale per stare bene a scuola ed iniziare un processo di apprendimento efficace".
Da giovedì 2 novembre Alberto Bollea, responsabile commerciale per una primaria azienda italiana del settore dell'efficienza energetica, avvierà un ciclo di quattro seminari dedicati a “Green buildings e efficientamento energetico”. Gli incontri, che si terranno giovedì e venerdì 2 e 3 novembre e 16 e 17 novembre con orario 11-13 e 14-17 al Dipartimento di Economia e diritto in piazza Strambi, avranno l’obiettivo di approfondire le tematiche di efficienza energetica e sostenibilità ambientale dal punto di vista economico, finanziario e tecnologico.
Dopo il mercato dell'energia, ci sarà spazio per trattare le principali caratteristiche e tendenze legate ai consumi energetici, con le relative metodologie e tecnologie, in volte al raggiungimento dell’efficienza energetica e dell’utilizzo di energia sostenibile. Ciò alla luce del quadro regolamentare di riferimento.
La parte finale del ciclo di seminari sarà dedicata gli aspetti finanziari degli interventi di efficientamento energetico. Il programma completo è disponibile sul sito https://economiaediritto.unimc.it.