Interessante incontro alla biblioteca “Mario Ciocchetti” di Belforte del Chienti il giorno 30 aprile. L’allenatore di calcio, Fabrizio Castori, ha incontrato gli studenti delle scuole medie di Belforte e Caldarola, alcune esponenti della locale società sportiva nonché alcuni calciatori degli anni ‘80. Nella presentazione il responsabile della biblioteca Elio Carfagna ha ricordato che la Belfortese è stata la prima squadra allenata da Castori dopo aver conseguito il tesserino di allenatore nel 1983 (tess. N° 10418)
Castori in apertura dell’incontro ha rivolto un ricordo e un pensiero ai dirigenti sportivi dell’epoca che non ci sono più (Franco Eleonori, Enzo Pericoli, Dario Scarpetta, Nazzareno Montanari e Roberto Ciarlantini). Parlando dalla sua esperienza professionale Castori ha offerto ai ragazzi una serie di spunti e di riflessioni molto importanti.
“Per raggiungere i propri obiettivi occorrono determinazione, passione, volontà, impegno, chiarezza. Di fronte agli insuccessi, che capitano sovente, non serve lamentarsi, ma capirne il motivo per individuare soluzioni, non cercare alibi scaricando le responsabilità su altri o situazioni avverse”.
“Cercare il colpevole non aiuta se stesso ad allenarsi per migliorare e crescere. La cultura dell’alibi è la cultura dei deboli, di chi rinuncia al sacrificio, all’impegno per cambiare e migliorare”.
Castori ha citato molti campioni soffermandosi e riflettendo in modo particolare sulle dichiarazione di Iniesta (Spagna) “Quando avevo 12 anni mio padre risparmiò tre mesi per comprarmi gli scarpini; ora ho molti soldi ma ogni volta che guardo gli scarpini so da dove vengo” e di Messi (Argentina) “Non basta il talento, senza disciplina, volontà e impegno, non serve a nulla”.
Castori ha insistito in modo particolare anche sulla diversità di competenze che fanno capo ai genitori, agli educatori, agli insegnanti, agli istruttori sportivi. “Sono tutte figure che contribuiscono, in maniera sinergica, alla crescita dei giovani, purché ciascuno operi all’interno delle proprie competenze senza sovrapposizioni”.
“Il genitore non può essere il sindacalista dei figli sostituendosi e delegittimando le altre figure educative, non può sovrapporsi all’insegnante, all’allenatore, all’educatore all’istruttore. La costante difesa e giustificazione di eventuali insuccessi ed errori giovanili genera nel ragazzo incertezza sulle proprie capacità lo porta verso quella cultura dell’alibi avvisaglia di insoddisfazioni e insuccessi”.
Sono intervenuti all’incontro l’avvocato Ciocchetti che ha ricordato come, a fronte di una Belfortese ultima in classifica, l’arrivo di Castori abbia completamente risollevato le sorti della squadra e di Claudio Ercoli, ex giocatore, che ha descritto l’impegno che Castori esigeva dai giocatori
Lunedì 6 maggio, nell'ambito delle attività di accompagnamento dei giovani al mondo del lavoro promosse dal Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università di Macerata, si svolgerà nell'Aula Omero Proietti in via Garibaldi 20 un importante evento di orientamento al mondo del lavoro per gli studenti e le studentesse, denominato “Attivati!”.
L’iniziativa punta alla costruzione di una rete di aziende e associazioni partner che riconoscano il valore dei saperi umanistici e delle persone che si formano attraverso i percorsi universitari del Dipartimento.
Il programma prevede alle ore 15 l'intervento dell'economista e saggista Luigino Bruni, molto noto come uno dei principali esponenti dell’economia civile a livello nazionale e internazionale. La conferenza di Bruni costituirà una grande occasione per focalizzare i percorsi di un’economia inclusiva anzitutto nei confronti delle nuove generazioni.
A seguire ci saranno le testimonianze di due aziende-pilota nelle esperienze di inserimento di laureate o laureati in materie umanistiche. Infine si avrà uno spazio specifico per avvicinare concretamente i giovani alle 13 imprese che allestiranno il loro stand nel chiostro del palazzo. L'occasione sarà preziosa per confrontarsi sull'attivazione di stage, tirocini e proposte ulteriori volte a facilitare l'integrazione dei laureati sul territorio.
Una delegazione Unicam, guidata dal professor Francesco Casale, è stata ricevuta lo scorso 30 aprile a bordo della Amerigo Vespucci, la nave scuola della Marina Militare Italiana, in questi giorni ormeggiata in Cile nel porto di Valparaiso.
L'Amerigo Vespucci è arrivata in Cile dopo avere compiuto la memorabile impresa di doppiare Capo Horn a vela all'inizio del mese di aprile per la prima volta nella sua storia.
L'incontro è avvenuto nel quadro di un progetto congiunto del CUIA-Consorzio Universitario Italiano per l'Argentina, presieduto dal professor Emanuele Tondi di Unicam, della Fondazione Visionando Ong e della Marina Militare Italiana sulla tutela del diritto fondamentale all'ambiente.
Nel corso dell'incontro, il professor Casale a nome del Cuia e l'avvocato Antonella Succi, presidente di Visionando, hanno consegnato al Comandante della Nave Giuseppe Lai alcune pubblicazioni donate dall'Accademia Olimpica di Vicenza e dal Comitato Pigafetta500, per volontà del suo presidente professor Giovanni Luigi Fontana, riguardanti il quinto centenario del periplo di Magellano e della cronaca di questa impresa a opera di Antonio Pigafetta.
Il progetto prevede l'allestimento della mostra "Patagonia e Tierra del fuego. Dalle esplorazioni di don Alberto Maria De Agostini alle ricerche italo-argentine sulla geologia e l'ambiente naturale", che sarà inaugurata il 7 maggio 2024 presso l'Istituto Italiano di Cultura di Buenos Aires, sala Benedetto Croce, ore 12 locali, nel quadro della giornata Istituzionale 2024 del Cuia. La mostra è stata realizzata in collaborazione con l'Ogs (Istituto Nazionale di Oceanografia e Geofisica Sperimentale) e con la Pontificia Università Salesiana.
Nella mattinata del 29 aprile, gli studenti delle classi quinte del liceo Galileo Galilei hanno partecipato ad una conferenza sul tema "IA e mondo del lavoro", tenuta dal professor Emanuele Frontoni in occasione dell’Assemblea di Istituto.
Frontoni, professore ordinario di Informatica presso l'Università di Macerata, è un esperto di Intelligenza Artificiale (IA) di fama nazionale e non solo. Può vantare nel proprio curriculum il titolo di Affiliated Researcher dell’Istituto Italiano di Tecnologia (IIT) di Genova, la carica di Direttore Scientifico del Centro per la Ricerca Scientifica e l'Innovazione Tecnologica in Campo Neurologico NemoLab dell’ospedale Niguarda di Milano e numerose collaborazioni con aziende italiane ed internazionali nell'ambito dell'attività di trasferimento tecnologico e di innovazione. Attualmente è co-director del Vrai (Vision Robotics & Artificial Intelligence Lab) dell’Università Politecnica delle Marche.
Dopo il successo dell'Assemblea per le classi terze e quarte dello scorso 3 febbraio, il professore ha accettato volentieri il nuovo invito dei rappresentanti degli studenti per parlare con i ragazzi di quinto dell’impatto che l’IA sta avendo e avrà sul mondo del lavoro. Lo ha fatto in una stimolante e coinvolgente presentazione di due ore circa.
Partendo dal computer Deep Blue che nel 1996 sconfisse il campione del mondo di scacchi Garry Kasparov, fino ad arrivare all’IA generativa degli ultimi anni, il professor Frontoni ha ripercorso l’evoluzione dei sistemi di Intelligenza Artificiale, per poi concentrarsi su esempi attuali di applicazione di questa nuova tecnologia nei settori dell’industria, del marketing, della medicina e della creatività.
Dalle grandi multinazionali alle piccole imprese del territorio, l’uso dell’IA è già oggi determinante nel rendere più efficienti i processi produttivi, oltre ad essere di prezioso aiuto nel mondo della salute, ad esempio per la prevenzione di patologie nei neonati prematuri, come avviene tuttora all’ospedale Salesi di Ancona.
Il professore ha, dunque, aperto per gli studenti una finestra su quello che sarà il mondo del futuro, in cui qualsiasi professione vedrà l’integrazione dell'intelligenza artificiale, rendendo perciò necessario per ogni professionista di domani sviluppare non solo abilità esclusivamente tecnico-scientifiche, in cui l’uomo non regge il confronto con l’IA, ma competenze trasversali che comprendano le discipline umanistiche, determinanti per una efficace interazione con la macchina e per poterne sfruttare al meglio l’enorme potenziale.
La presentazione è stata inoltre impreziosita da una demo (dimostrazione in diretta) del programma di IA generativa Midjourney e del più noto ChatGPT 4. I ragazzi e le ragazze presenti hanno così potuto avere un assaggio delle capacità di questi strumenti. L’Assemblea si è infine conclusa con le domande e i dubbi degli studenti, che hanno mostrato il loro interesse per l’argomento, a cui il professor Frontoni è stato felice di rispondere.
(Articolo di Gianluca Gradozzi, 4°E, rappresentante d'Istituto)
Si tratta di un importate risultato a livello istituzionale per Unicam e per il CUS Camerino sancito nel meeting del Comitato Esecutivo dell’EUSA dello scorso 19 aprile: l’Ateneo camerte diventa così la 102ma Università Europea e tra le pochissime Italiane, ce ne sono solo altre quattro (l’Università degli Studi di Milano-Bicocca, l’Università degli Studi di Salerno, l’Università degli Studi di Bologna e l’Università Ca’ Foscari Venezia), a far parte di questa importante istruzione sportiva europea.
Nel corso degli anni l’Università di Camerino ha ospitato tre manifestazioni sportive targate EUSA, che hanno riscosso grande successo grazie all’eccellente organizzazione del Cus Camerino: i Campionati Europei Universitari di tennistavolo nel 2019 e i Campionati Europei Universitari di pallavolo sia nel 2008 che nel 2015. Ma non finisce qui, perché Unicam e Cus Camerino si preparano a ospitare il Campionato Europeo universitario di calcio nel 2025.
Oltre all’organizzazione degli eventi sportivi, poi, è importante ricordare la partecipazione delle studentesse-atlete e degli studenti-atleti dell’Università di Camerino a diverse edizioni di Campionati e Giochi EUSA.
Tra queste spiccano la medaglia d’argento di Carlotta Avanzato nel judo durante gli EUC Combat 2023 a Zagabria, la medaglia d’argento di Raffaella Lelia Ciano nel judo durante gli EUG 2022 a Lodz, la medaglia d’argento della squadra di Calcio ad Eindhoven nel 2008 e il quarto posto di Erica Biaggi durante la prima edizione degli Winter Universities Championship che si sono tenuti in Italia in Val di Zoldo.
“Ho accolto con grande soddisfazione questa notizia – ha affermato il Rettore Unicam Graziano Leoni – che riempie di orgoglio l’intera comunità universitaria. Ringrazio il Cus Camerino nella persona del suo Presidente Stefano Belardinelli e di tutto lo staff, per il grande lavoro che da tanti anni stanno portando avanti con impegno e professionalità per mantenere sempre elevata la qualità non solo degli impianti sportivi, ma anche delle attività e delle iniziative a beneficio non solo delle nostre studentesse e dei nostri studenti, ma del territorio tutto”.
Nell’ambito di Macerata Racconta, venerdì 3 maggio alle 17.30 nella Sala Castiglioni della Biblioteca Mozzi Borgetti, le Eum Edizioni Università di Macerata proporranno l’incontro “Leggere per vivere... fino a 5000 anni”, con John Mc Court, rettore, esperto di letteratura inglese e presidente dell'International James Joyce Foundation, Simona Antolini, presidente della casa editrice dell’ateneo, Pino Donghi, semiologo ed esperto di comunicazione della scienza, e il giornalista Marino Sinibaldi, ideatore e conduttore per oltre vent'anni della trasmissione Fahrenheit su Rai Radio 3, canale di cui è stato anche direttore.
Partendo dal noto aforisma di Umberto Eco, secondo il quale: "Chi non legge, a 70 anni avrà vissuto una sola vita: la propria! Chi legge avrà vissuto 5000 anni: c’era quando caino uccise Abele, quando Renzo sposò Lucia, quando Leopardi ammirava l’infinito… perché la lettura è un’immortalità all’indietro", una riflessione a più voci per pensare qualsiasi possibile strategia per allargare la platea dei lettori. Incrementare il numero di libri che si leggono in un anno non ha a che fare solo con lo sviluppo culturale di un paese: si tratta di un programma sociale, significa garantire una vita più lunga, piena e più felice.
Anche il professor Guido Favia, prorettore alla ricerca dell’Università di Camerino e docente della scuola di bioscienze e medicina veterinaria, ha preso parte al gruppo di esperti che sono intervenuti nei giorni scorsi all’incontro "Advancing the global health agenda of G7. The challenge of malaria eradication" promosso dall'Istituto Affari internazionali (IAI) in collaborazione con il Friends of the Global Fund Europe.
Il professor Favia, parassitologo di fama internazionale, è intervenuto in qualità di direttore del Centro Interuniversitario di Ricerche sulla Malaria - Italian Malaria Network, centro di ricerca finalizzato al potenziamento e al coordinamento degli studi che riguardano i principali aspetti della malattia, che vede la collaborazione tra ricercatori di diversi atenei italiani e dell'Istituto Superiore di Sanità. L'Italian Malaria Network rappresenta in Italia il punto di riferimento per la ricerca sulla malaria.
Nel corso dell’incontro si è discusso del ruolo del G7 sotto la presidenza italiana nella promozione della salute globale, con riguardo, in particolare, alle sfide emergenti per l'eradicazione della malaria.
Si è trattato, quindi, di un’importante occasione di confronto e dibattito tra i principali esperti e stakeholder nazionali ed internazionali sulle opportunità offerte dalle nuove tecnologie, sul ruolo dei vari attori nell’architettura della salute globale e sulle nuove iniziative da intraprendere per mobilitare le necessarie risorse finanziarie.
"Sono stato molto onorato – ha sottolineato il professor Favia – di aver avuto l'opportunità di partecipare a questo incontro e di aver potuto portare il mio contributo, essendo da molti anni impegnato in attività di ricerca scientifica relative al controllo delle più pericolose malattie infettive che affliggono in particolare i paesi del terzo mondo, tra cui appunto la malaria. L’eradicazione della malaria è uno degli obiettivi che l’Agenda per lo Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite mira a raggiungere entro il 2030 ed è pertanto necessario che la ricerca su questo settore sia sempre più efficace, anche facendo sinergia, per ottenere i risultati sperati”.
Nel segno di un nuovo impegno per rendere sempre più internazionale l’Università di Macerata, una delegazione guidata dal rettore John Mc Court e dal direttore dell’Istituto Confucio Giorgio Trentin è in questi giorni a Pechino per rafforzare le collaborazioni con gli istituti di alta formazione cinesi.
Non poteva mancare una visita al cimitero di Zhalan, che si trova all’interno del campus dell’Administration Institute di Pechino, dove è sepolto Padre Matteo Ricci, conosciuto in Cina come Li Madou.
“È commovente - commenta Mc Court - trovarsi di fronte alla tomba di questo grande uomo e leggere le incisioni in latino e cinese sulla lapide che rendono ancora più evidente come egli abbia saputo far dialogare la cultura umanistica europea con quella cinese. Ricci, figura tutt’ora venerata in Cina, fu il primo straniero ad essere sepolto a Pechino e richiama l’attenzione sulla città di Macerata come luogo di eccellenza intellettuale e di dialogo tra civiltà, che oggi come ateneo continuiamo a perseguire anche grazie al nostro Istituto Confucio Modello, al China Center e all’Università intera”.
La delegazione di Unimc è stata ricevuta dal vicepresidente dell’Administration Institute di Pechino, il professore Li Yunchi, e dal direttore per la cooperazione internazionale, Chen Cong. Si è parlato di future collaborazioni nei campi della ricerca e della didattica, esprimendo l’impegno a sottoscrivere e firmare a breve un accordo per facilitare lo scambio di studenti e docenti in entrambi le direzioni.
Fin dalla sua fondazione nel 1993, l’Istituto cinese è impegnato nella formazione dei dipendenti pubblici e nella ricerca di modelli innovativi di gestione, organizzando programmi di formazione internazionale insieme con università e istituti di formazione stranieri. Si è distinto per i suoi programmi di ricerca nel campo delle scienze sociali e continua a fornire consulenze su questioni cruciali per lo sviluppo economico e sociale della Cina intera.
In occasione delle celebrazioni per il 25 Aprile, l’Università di Macerata in collaborazione con l’Istituto storico per la resistenza e l’età contemporanea, l’Anpi, il Comune di Macerata e l’Associazione nazionale mutilati e invalidi di guerra propone per lunedì 29 aprile alle 17:30 alla biblioteca Casb in piazza Oberdan un appuntamento di approfondimento sulla presenza alleata in Italia a partire dalla presentazione di due volumi. La partecipazione è libera fino a esaurimento posti
“Area bombing. I bombardamenti anglo-americani sull'Italia durante la Seconda guerra mondiale” di Costantino Di Sante ricostruisce gli avvenimenti e le strategie utilizzate dagli anglo-americani nelle incursioni aeree sull'Italia durante la Seconda guerra mondiale. Il materiale documentario utilizzato, in gran parte inedito, ha confermato che la Penisola, anche se non con lo stesso impeto ed effetti distruttivi, fu sottoposta alle medesime strategie di area bombing, bombardamento a tappeto, sperimentate dagli Alleati in Germania e in Giappone. Grazie ai resoconti dei "Notiziari dell'Ufficio Contraerei", viene delineato un primo quadro complessivo degli attacchi aerei avvenuti in Italia tra il giugno 1940 e il marzo 1945. Questi provocarono il tracollo del "fronte interno" e l'indebolimento del morale della popolazione civile.
“La prigionia alleata in Italia 1940-1943” di Isabella Insolvibile indaga per la prima volta nella sua interezza lo specifico universo di cattività che tra il 1940 e il 1943 vide circa 70 mila soldati alleati prigionieri in Italia, catturati sui fronti africani e detenuti in quasi tutte le regioni italiane. Modera l’incontro Annalisa Cegna, docente di storia contemporanea a Unimc e direttrice scientifica dell'Istituto storico di Macerata.
Dopo quelli per il nuovo nido in zona ex Micheletti, partiti anche i lavori per la riqualificazione e la messa in sicurezza del nido Cavalluccio Marino, in via Regina Elena, a Civitanova Marche. A darne notizia questa mattina il sindaco Fabrizio Ciarapica, l'assessore ai lavori pubblici Ermanno Carassai, il dirigente Marco Orioli insieme ai progettisti ed ingegneri dello studio Archeè di Jesi e al responsabile della ditta che sta eseguendo i lavori, Fiorelli di Francavilla D'Ete.
L'edificio sarà pronto a febbraio 2025 e una volta terminati i lavori, per un importo totale di 2 milioni e 30 mila euro (1 milione e 630 mila con fondi Pnrr e 400 mila euro dal Comune) potrà accogliere 42 bambini rispetto agli attuali 27.
L'edificio si sviluppa su tre piani per un volume di 3400 metri cubi. Il piano terra sarà destinato ad ospitare 33 divezzi, mentre il primo piano i lattanti, le aree di servizio e le stanze dedicate a ufficio e ambulatorio medico. Al secondo piano spazi per il magazzino oltre all'allocazione di tutti gli impianti meccanici ed elettrici.
L'intervento prevede lo spostamento dell'ingresso principale, che sarà sul fronte di Via Puccini, dove è già presente un'area verde e sarà reso accessibile ai disabili, grazie alla realizzazione di due rampe esterne e una interna, oltre al posizionamento di un ascensore. Il secondo ingresso, invece, verrà esclusivamente usato come via di fuga in caso di emergenza, data la prossimità alla nuova scala antincendio.
Le aule sono molto spaziose e saranno tutte dotate di materiali innovativi e naturali: a terra parquet in bambù mentre il solaio sarà a vista in legno. Massima attenzione anche all'efficeza energetica con impianti all'avanguardia: verrà installata una pompa di calore per la climatizzazione invernale, un impianto di ventilazione meccanica per il ricambio dell'aria, l'acqua calda sarà fornita da pannelli fotovoltaici e a pavimento è previsto un impianto radiante. Sul fronte elettrico sensori che monitorano l'illuminazione per gestire la luce calda e fredda. La recinzione esistente sarà conservata e non sono previsti interventi sugli spazi esterni.
Il Rotary Club di Macerata ha vissuto giorni di fervida attività, dimostrando un impegno costante verso la comunità locale e l'ambiente. Le azioni intraprese, dalla promozione della salute al rispetto per la natura e la valorizzazione dell'architettura locale, hanno evidenziato l'importanza del servizio e della sensibilizzazione sociale.
Sabato 20 aprile, in collaborazione con l'azienda sanitaria territoriale di Macerata e il dottor Gabriele Brandoni del dipartimento di dietologia, endocrinologia e nutrizione dell'ospedale di Macerata, il Rotary Club ha organizzato una giornata di screening gratuiti presso il Centro Commerciale Valdi Chienti.
Grazie alla generosa collaborazione del direttore Gianluca Tittarelli e della Croce Verde Odv-Ets Macerata, oltre 90 persone hanno beneficiato di controlli della glicemia e dei parametri vitali. Questo impegno per la salute della comunità dimostra il costante impegno del Rotary Club nel promuovere il benessere.
Lunedì 22 aprile, in occasione della Giornata Mondiale della Terra, il Rotary Club di Macerata ha celebrato l'evento insieme al comune di Macerata, presente l'assessore all'ambiente Laura Laviano e alla Pro Loco Piediripa di Macerata. In un gesto concreto di amore per l'ambiente, è stato ornato uno sgambatoio per cani con alberi e arbusti di piccola taglia grazie alla collaborazione del vivaio Manfrica in via Metauro, Piediripa.
Questa iniziativa non solo rende l'ambiente più accogliente per gli animali domestici e i loro proprietari, ma serve anche a sensibilizzare sul valore della natura e della Terra, soprattutto in un periodo di crescente preoccupazione per l'ambiente.
La serata del 22 aprile è stata contraddistinta da un evento culturale presso la sede della Filarmonico Drammatica di Macerata, Palazzo Bourbon del Monte, dove il socio Michele Schiavoni ha tenuto una relazione dal titolo "La tradizione della Moderna Architettura a Macerata da Mario Ridolfi a Castelli Lambertucci Marcelletti".
Attraverso un affascinante viaggio nel tempo, Schiavoni ha illustrato l'evoluzione dell'architettura nel XX secolo a Macerata, evidenziando il contributo di figure di spicco come il notissimo architetto romano Mario Ridolfi e i tre giovani professionisti Paolo Castelli, Marone Marcelletti e Alfredo Lambertucci.
Le loro opere, dalla Gil (Gioventù Italiana del Littorio, ora denominata Ex Gil) progettata da Ridolfi al Monumento alla Resistenza, alla Chiesa di Consalvi, a casa Salvia, al Palazzo di Giustizia, hanno contribuito a definire l'identità architettonica della città, testimoniando la loro straordinaria creatività e maestria.
Il sindaco di Macerata, Sandro Parcaroli, ha firmato un'ordinanza relativa alla chiusura dei plessi dell’Istituto Comprensivo Enrico Fermi situati in via Pace 2 e 4 per il 27 aprile.
Le vie Zorli e Pantaleoni sono interessate, in questi giorni, dall'insediamento del maxi cantiere di ricostruzione post sisma e considerato che sabato 27 aprile sono previsti l’arrivo di mezzi particolarmente ingombranti e il verificarsi di emissioni particolarmente rumorose, è stata disposta la chiusura dei due plessi scolastici per ridurre al minimo le situazioni di rischio e di disagio per gli studenti e diminuire il traffico cittadino, favorendo così gli interventi necessari all’insediamento del cantiere.
È stato presentato nei giorni scorsi in Ateneo l’accordo di collaborazione tra l’Università di Camerino ed il Comune di Ripe San Ginesio, che prevede attività di collaborazione per lo svolgimento di programmi di interesse comune su tematiche quali la sostenibilità politica, economica, sociale, culturale, ambientale e territoriale, l’innovazione organizzativa nell’azione amministrativa, nel campo del lavoro e dell’associazionismo, l’implementazione e rafforzamento della coesione sociale e lo scambio di esperienze e competenze relative ai reciproci ambiti di azione.
Presenti all’incontro il rettore Unicam professor Graziano Leoni, il sindaco del Comune di Ripe San Ginesio Paolo Teodori, il professor Marco Giovagnoli della Scuola di Giurisprudenza e referente Unicam per l’accordo.
Il rettore Leoni ha ringraziato l’Amministrazione di Ripe San Ginesio “per aver lavorato affinché si realizzasse questo accordo quadro che lascia aperte diverse opportunità che andranno concretizzate. Ogni qual volta una istituzione chiede ad Unicam di supportarla in scelte strategiche che vadano a beneficio del territorio e per il benessere della popolazione, l’Ateneo garantisce il massimo impegno”.
È importante che i piccoli Comuni delle aree interne si attivino per ricreare le comunità e l’Università di Camerino è pronta a supportare anche queste strategie.
A seguito degli spostamenti previsti per la ricostruzione delle scuole a Matelica, l’assessorato all’Istruzione, presieduto da Rosanna Procaccini, informa la cittadinanza circa l’organizzazione della mensa scolastica per il prossimo anno scolastico (2024-2025).
Nello specifico partiamo dalla pianificazione della mensa della scuola dell’infanzia presso il plesso “Spontini”. La capienza attuale delle due sale di refezione di via Spontini permetterà di ospitare per il prossimo anno scolastico (2024-25), anche i bambini della scuola primaria attualmente ubicati nella sede della scuola secondaria di 1° grado (ex scuole medie) in via Roma, che saranno trasferiti in via Spontini, con la stessa organizzazione attuale. Ovviamente gli operatori attualmente impiegati in via Roma andranno a rinforzare lo staff già presente in via Spontini. Quindi dal prossimo anno gli alunni della scuola primaria Sopradetti, avranno la pasta cucinata in loco, cosa che attualmente in via Roma non è possibile, con un miglioramento del servizio.
Per quanto riguarda invece l’organizzazione della mensa della scuola primaria presso il plesso “Antinori” viene confermato il servizio come avviene odiernamente: cioè, con il servizio puntuale classe per classe. Il gestore ha confermato che anche per il prossimo anno fornirà gratuitamente i kit di posate in acciaio per i bambini che frequenteranno il primo anno, siano essi a tempo pieno che a modulo. Si ricorda che presso il plesso “Antinori” è attiva una piccola cucina dove viene cotta la pasta e viene effettuata la “finitura” dei secondi.
Il Premio Asimov, un riconoscimento per opere di divulgazione e saggistica scientifica che vede protagonisti migliaia di studenti italiani nel decretare il vincitore attraverso una loro recensione, a loro volta valutata e premiata da una giuria di esperti, rappresenta ormai una competizione solida e affermata a livello nazionale.
I partecipanti di questa edizione sono stati 13128 a livello nazionale, di cui 445 provenienti da 21 scuole delle Marche. Anche quest’anno il Liceo Classico-Linguistico “Giacomo Leopardi” di Macerata ha visto tra i vincitori una sua studentessa, Gaia Mezzaluna della IA, premiata per la recensione del saggio di Annalisa Cherchi e Susanna Corti Clima 2050. La matematica e la fisica per il futuro del sistema Terra, edito da Zanichelli.
Una menzione speciale è poi stata ottenuta dalla studentessa Vittoria Lucamarini della IIIA per la sua recensione de L’universo su misura di Lorenzo Colombo, Filippo Bonaventura e Matteo Miluzio, edito da Rizzoli.
La dirigente scolastica, professoressa Angela Fiorillo, e l’Istituto si congratulano con le studentesse per questo brillante successo, che è ancora una volta la prova del fatto che gli studia humanitatis riescono a creare un dialogo efficace tra le lettere e le discipline scientifiche. Nell’epoca in cui si cerca di incrementare l’apporto delle donne alle discipline Stem, il fatto che a essere premiate per i loro meriti siano state due giovani studentesse è fonte di ulteriore soddisfazione.
“Veneri, fisiche, chimiche e materiali" è il progetto di sperimentazioni analogiche del triennio di fotografia dell’Accademia di Belle Arti di Macerata a cura del professor Vincenzo Izzo. Si configura come un'opera collettiva, con i giovani autori che hanno lavorato singolarmente e a gruppi come ritenevano più opportuno. In questi gruppi, spesso interscambiabili, hanno svolto differenti ruoli e mansioni sperimentando le differenti tecniche analogiche della fotografia: lo sviluppo e la stampa della pellicola bianco e nero, di quella a colori, la cianotipia, la carta salata, la gomma bicromatata, la Polaroid.
La mostra è stata accompagnata dalla seguente descrizione: "Viviamo in un'epoca di inflazioni di immagini senza precedenti, i valori di materialità e di qualità della fotografia sono stati sostituiti da quelli di immaterialità, velocità e quantità. In questa furia iconica c'è chi non rinuncia a mantenere un rapporto sostanziale con le antiche tecniche, quelle per intenderci più fisiche e chimiche e che rappresentano la storia della fotografia e le sue origini. Cianotipia, Carta Salata, Gomma Bicromatata, Polaroid, sviluppo e stampa di pellicole bianco e nero e colori sono stati tutte sperimentate durante il corso per fini squisitamente poetici. Questi usi se presi singolarmente possono sembrare la molteplicità delle pratiche artistiche, ma se invece li consideriamo nel loro complesso evidenziano una tendenza, un credo, un'utopia: lo sforzo di ri-materializzare la fotografia, di farla tornare oggetto, di credere nel carattere espressivo della loro forma materiale, di sottrarle a quelle miriadi di scatti computerizzati e impalpabili che nascono e muoiono in una frazione di secondo".
Gli autori: Adiaconitei Anca, Cerolini Elisa, Cimini Francesco, Concetti Andrea, Ferretti Dania, Mehmet Lorenzo, Ottaviani Alessandro, Paolorossi Nicole, Principi Giorgia, Remidi Marilisa, Spurio Lucia, Tartari Francesco, Vallorani Andrea, Vitali Rebecca, Biagiola Alessandra, Scalera Laura, Berghii Ludmila, Bucchicchio Mariachiara, Concetti Alex, Eugeni Riccardo. Galicenco Andrea, Gobbi Lorenzo, Pietrella Asya, Valle Giulia, Castelli Alessandro Francesco, Feizi Pour Fatemeh, Nico Zagaglia, Amy Vaquero, Sara Fernandez.
La Repubblica ha stilato il nominativo di 500 italiani e italiane che contano nell’Intelligenza Artificiale. Tra questi figurano anche due docenti dell’Università di Macerata: il professore Emanuele Frontoni e la professoressa Benedetta Giovanola.
Una lista composta da grandi esperti di IA, selezionati nelle università, nelle startup e nelle grandi aziende, così come nelle istituzioni politiche e culturali. Fra le varie e prestigiose università italiane coinvolte, anche l’Università di Macerata viene rappresentata all’interno di questa élite, grazie al contributo donato alla causa dal professore Emanuele Fontoni e dalla professoressa Benedetta Giovanola,
Emanuele Frontoni è docente di Informatica e co-director del VRAI Vision Robotics & Artificial Intelligence Lab. È Affiliated Researcher presso l'Istituto Italiano di Tecnologia (IIT). Dal 2022 è il direttore Scientifico del Centro per la Ricerca Scientifica e l'Innovazione Tecnologica in Campo Neurologico NemoLab, presso l'ospedale Niguarda di Milano. Svolge la sua attività di ricerca nel settore dell’IA e della visione artificiale, dell’analisi del comportamento umano, della realtà aumentata e degli spazi sensibili, delle digital humanities. Dal 2021 è nella lista "World's Top 2% Scientists" curata da Stanford University ed Elsevier. Esperto per la CE nelle valutazioni di progetti.
Benedetta Giovanola è professoressa di Filosofia Morale e titolare della Cattedra Jean Monnet EDIT (Etica per un’Europa DigiTale Inclusiva), il primo e unico percorso accademico in Europa dedicato all’etica dell’IA. È vicepresidente della SIFM - Società Italiana di Filosofia Morale, Presidente e co-fondatrice di GAIA srl, start up innovativa di consulenza ed elaborazione di soluzioni di valutazione dei rischi etici e della compliance giuridica dei sistemi di intelligenza artificiale. È regular visiting professor alla Tufts University, negli Stati Uniti.
Oltre ai vari titoli e riconoscimenti già ottenuti, i due docenti Unimc possono ora vantare anche questo speciale primato.
Con una presentazione sui generis - dove sketch comici si sono amalgamati a temi di attualità – si è aperta per il “Filelfo” al Teatro Don Bosco di Tolentino la X edizione della Notte Nazionale del Liceo Classico, evento nato con l’intento di testimoniare l’attualità degli studi classici e l’ineludibile importanza fondativa di radici che proiettano la loro luce sul presente e sul futuro.
La manifestazione vede coinvolta una rete di 350 istituti del territorio nazionale e di altri 14 paesi europei, al lavoro per un intero anno per offrire il meglio di sé. E il Classico di Tolentino, anche quest’anno, come nelle edizioni precedenti, ci è riuscito alla grande.
I 70 studenti sul palco, appassionati, concentrati, talentuosi, raggianti per il sentirsi parte di una stessa squadra sono stati il perfetto esempio di come questa scuola riesca a coinvolgere e ad accendere passioni oltre che a veicolare i valori e la bellezza del mondo greco-latino e della cultura moderna in un ponte che aiuta a vivere l'attualità con spirito critico e a guardare al futuro con gli strumenti necessari per affrontarlo.
Una serata che ha stupito, strappato sorrisi, emozionato e fatto riflettere. L'anteprima, a cura degli ex studenti Francesco Casadidio, Eleonora Gabrielli e Tommaso Foresi , tra risate e luoghi comuni ha visto la parodia del film "Barbie" come spunto per riflettere anche sulla parità di genere.
Poi spazio a "Rapsodia tebana". "Un progetto teatrale - ha detto la docente Laura Dionisi che ha curato i testi insieme alla collega Claudia Canestrini, referente del Liceo Classico e della Notte Nazionale per il Filelfo - nato a fine agosto dall'idea di dare un seguito allo spettacolo 'Edipus in fabula' messo in scena qualche anno fa".
Allora, da un impegnativo 'taglia e cuci' e da un’originale rielaborazione in chiave narrativa è stato prodotto il sequel che muove dalla vicenda tragica di Edipo, la cui maledizione si trasferisce sui quattro figli: Eteocle e Polinice che si uccidono a vicenda per il potere, Antigone che lotta per la sepoltura del fratello, in nome delle leggi non scritte dell’amore e della famiglia e infine Ismene che assiste impotente alla distruzione di tutti i suoi cari.
Una saga epico tragica in cui il dolore insegna a lottare contro il destino. Grazie agli estratti che arrivano da Sofocle (“Edipo a Colono” e “Antigone”) ed Eschilo (“I sette contro Tebe”), passando per Anouilh e Pirandello, i 70 studenti del Classico "Filelfo" hanno portato sul palco le vicende più toccanti della tragedia greca, dove la regia e le coreografie del bravissimo Fabio Bacaloni hanno trasportato lo spettatore in emozioni senza pari.
In scena non emerge solo l'impegno rivolto allo spettacolo, ma il lavoro di cinque anni di lezioni di letteratura e di teatro fatte a scuola, il cui risultato è quello di una rappresentazione attenta all’interpretazione del testo e dei personaggi, ai tempi, alla dizione, alle coreografie e alla disciplina che solo un’arte come il teatro può dare.
Da qui l'esortazione di Laura Dionisi a fine spettacolo rivolta ai genitori presenti: "Siate orgogliosi dei vostri figli, più di quanto non lo siete già. Assecondate le loro inclinazioni perché con questo spettacolo hanno dimostrato di avere tanto da esprimere".
A grande richiesta – per chi non ha potuto partecipare alla serata di venerdì scorso – "Rapsodia tebana" sarà replicata sabato 11 maggio, alle 21, al teatro Nicola Vaccaj di Tolentino. Sono già aperte le prenotazioni ai numeri 334.5731024 e 338.2180607.
(Credit foto: Giacomo e Lucrezia Palmieri)
All’Università degli Studi di Camerino si è tenuta quest’oggi la prima lezione ufficiale nel Metaverso, proposta dal corso di laurea in Informatica per la Comunicazione Digitale della Scuola di Scienze e Tecnologie.
Dopo i saluti del Rettore Graziano Leoni, del docente di Social Media management Francesco Di Costanzo di PA Social, del prof. Daniele Rossi della Scuola di Architettura e Design e del prof. Michele Loreti della Scuola di Scienze e Tecnologie, studentesse e studenti hanno seguito la lezione di Social Media management per la prima volta nell'ambiente virtuale dell'Università di Camerino. Presenti alla lezione anche la Prorettrice con delega alla Didattica, orientamento e formazione Giulia Bonacucina ed il prof. Claudio Pettinari.
All'interno della realtà immersiva di Unicam è intervenuta anche la Public Policy Manager di Meta Costanza Andreini, che ha parlato delle politiche di innovazione di Meta.
Il Rettore Graziano Leoni ha sottolineato l’unicità del corso, data dalla possibilità di svolgere lezioni al fianco dei propri compagni di banco, ma collegandosi da diverse parti del mondo.
“Quello che proponiamo è un ambiente di apprendimento che stiamo sperimentando insieme a PA Social. È un’esperienza unica in cui gli studenti si trovano a fare lezione all’interno di un ambiente completamento virtuale, che dà la possibilità di vivere in aula accanto a colleghi. Oggi sono all’interno di un’aula dell’università, ma teoricamente potrebbero stare insieme anche in diverse parti del mondo e trovarsi seduti fianco a fianco con compagni di banco reali ma virtuali. Ma è possibile anche uscire dall’aula per entrare in altre esperienze, apprendere contenuti, tornare in aula e scambiare opinioni. Questa è un po’ la modalità in cui si svolgono corsi di questo tipo che ci risultano non sperimentati in altre parti d’Italia”.
“Utilizziamo un visore di ultima generazione della famiglia Meta”. Afferma il docente di Social Media management Francesco Di Costanzo di PA Social. “Ne esistono di altri tipi ma abbiamo scelto questi perché sono anche quelli che si trovano ad un costo più popolare. L’obiettivo del Metaverso in prospettiva futura è proprio quello di permettere a tutti di utilizzarlo, a partire dalla vita quotidiana, nella pubblica amministrazione e con le università appunto. All’interno del mio corso di Social Media Management abbiamo iniziato la sperimentazione, la prima in Italia, dedicata al Metaverso. In altri atenei sono state fatte tesi di laurea, ma un vero e proprio corso sul Metaverso non era mai stato fatto”.
Lo stesso docente ha poi provveduto a spiegare le modalità in cui vengono svolte queste singolari lezioni, che a suo avviso possono rappresentare un’opportunità di sviluppo anche in altri ambiti.
“Facciamo lezione all’interno del Metaverso. Esiste un’aula creata ad hoc dai professionisti dell’Unicam dove ci sono simboli e richiami alla città che ci permettono di essere a Camerino anche se siamo nel Metaverso. Ovviamente è una sperimentazione, abbiamo iniziato con un’oretta di lezione all’interno del Metaverso e pian piano aumenteremo. Questa tecnologia può essere utilizzata in tanti altri ambiti, dai laboratori di chimica alle materie più pratiche, perché gli studenti possano testare e poi eventualmente fare l’esperimento in presenza. Proprio il feedback degli studenti sarà importante per determinare gli sviluppi futuri”.
Abbiamo pertanto raccolto le considerazioni degli studenti coinvolti in questo nuovo modello di apprendimento. La maggior parte ha trovato difficoltà nel dare un giudizio sul fatto che sia meglio l’aula virtuale o quella fisica. Tutti sono stati però d’accordo sulla grande potenzialità del Metaverso.
Nel centenario della nascita del senatore marchigiano Paolo Volponi, scrittore e poeta, l'Associazione laureati ateneo maceratese Alam propone per martedì 23 aprile, alle 16 alla Biblioteca didattica dell'Università in piazza Oberdan la presentazione del volume "Romanzo occidentale. Volponi e noi. Stenogrammi di filosofia, letteratura e politica" di Antonio De Simone, filosofo e saggista.
Dopo i saluti del rettore John McCourt, Mauro Cascio, giornalista e scrittore dialogherà con l'autore. Presiede il confronto la presidente dell’Associazione Daniela Gasparrini, modera Francesco Bernabucci.
Nel volume Antonio De Simone espone una galleria d’autori in cui Paolo Volponi, l’Urbinate, è riletto nella politicità del fatto letterario, a partire dall’amico e maestro Pasolini. Scrittore (Urbino 1924 - Ancona 1994), Volponi esordì come poeta, ma è noto soprattutto per aver affrontato nei suoi romanzi, "Memoriale", "La macchina mondiale", "Corporale" il tema dell'alienazione dell'uomo nella civiltà industriale, con risultati di novità e felicità espressiva.