Oggi si è tenuta, presso la sala multimediale della scuola E. Fermi di Macerata, il penultimo giorno della settimana culturale, dove si è svolto l’incontro tra le classi di prima media della scuola e i responsabili del canile di Macerata, Giacomo Cappelloni, Ilaria Natali e i referenti della Lav Michele Orlandi ed Edy Cappelletti.
Questo evento è stato proposto dall’insegnante e consigliera comunale, Sabrina De Padova, sempre vicina alle tematiche inerenti la sensibilizzazione degli alunni sia verso il rispetto degli animali, delle persone e la discriminazione di genere.
Nei giorni precedenti l’insegnante ha sensibilizzato le classi prime su questa tematica, riuscendo a coinvolgere Diego, un alunno di 3B. Diego durante l’incontro ha testimoniato che due settimane fa si è recato, insieme alla sua famiglia, al canile di Macerata, e dopo alcuni giorni dedicati alla conoscenza dell’animale e preparazione presso la struttura, ha deciso di adottare un cane di 7 anni e si è fatto portavoce delle emozioni provate, affermando che "hanno preferito prendere un cane grande e per di più dal canile per fare anche del bene, e che l’adozione di un cane dal canile “è la cosa più bella e formativa che abbia mai fatto".
“Quando si riescono a ottenere dei risultati e i ragazzi reagiscono positivamente tanto da ringraziarci poiché hanno scoperto che fare del bene è molto meglio di stare a passare il proprio tempo con i cellulari , è già una vittoria, una goccia nell’oceano sembra inutile. Diversi ragazzi come Sofia, Beatrice, Hanaf, Zakaria, Angelica e altri, hanno portato in beneficenza coperte, giochi e guinzagli per gli animali del canile” , spiega De Padova.
“Giacomo e Ilaria ci hanno fatto entrare virtualmente nel canile e presentato i loro ospiti tramite delle diapositive, ci hanno illustrato come trascorrono le loro giornate e hanno indicato quali sono le procedure per adottare i cani o i gatti presenti in struttura”.
“Successivamente sono intervenuti gli esperti della Lav, sensibilizzando gli alunni sul concetto che tutti gli animali sono esseri senzienti e vanno rispettati, hanno insegnato ai ragazzi a mettersi nei panni degli animali quando vengono costretti a fare qualcosa contro natura. La giornata è stata ricca di emozioni e di valori, una giornata da non dimenticare”.
Sarah Dipasquale, studentessa del dipartimento di economia e diritto dell'università degli studi di Macerata, volerà a Singapore per il "Change the World Model United Nation" (CWMUN), noto programma formativo al quale partecipano ogni anno oltre 5.000 studenti provenienti dalle scuole superiori e dalle università di tutto il mondo per dibattere sulle principali questioni dell’agenda politica internazionale.
Ventuno anni, siciliana di origine, ma fabrianese di adozione, Sarah frequenta l’ultimo anno della triennale in Economia: Banche, Aziende e Mercati - indirizzo in 'Economia e Commercio Internazionale'.
La giovane è stata selezionata per partecipare a questa importante esperienza formativa che prevede, da fine febbraio a fine aprile, sessioni didattiche online in lingua inglese sul climate change, intelligenza artificiale e molto altro.
Il progetto si concluderà a Singapore dove la studentessa trascorrerà una settimana nei panni di una delegata delle Nazioni Unite. Attraverso simulazioni e conferenze dovrà risolvere problemi specifici, cooperando con altri studenti/delegati di tutto il mondo. Inoltre, potrà incontrare leader politici, campioni sportivi ed esperti di geopolitica per discutere di futuro, cooperazione e sostenibilità.
"Siamo molto orgogliosi del traguardo raggiunto dalla nostra studentessa - commenta la professoressa Elena Cedrola, direttrice del Dipartimento di Economia e Diritto -. La sua partecipazione al Cwmun testimonia la solidità della formazione che offriamo ai nostri studenti, sempre attuale e in continuo aggiornamento secondo le ultime tendenze e le richieste del mercato del lavoro. I nostri corsi, tenuti dai migliori docenti, hanno un forte carattere internazionale e affrontano tematiche di grande interesse: AI, sostenibilità, globalizzazione. Prepariamo i nostri studenti alle sfide future e a ricoprire cariche prestigiose non solo in Italia, ma anche all’estero, magari proprio alle Nazioni Unite".
"Avevo già avuto modo di conoscere l’Associazione Diplomatici al Liceo e finalmente sono riuscita a partecipare a questo progetto - spiega la studentessa Sarah Dipasquale -. Grazie agli studi universitari ho capito che politica economia e globalizzazione, economia internazionale e marketing internazionale, trattano temi che mi appassionano. A Singapore potrò confrontarmi con studenti provenienti da tutto il mondo e con professionisti del settore, ricevere nuovi stimoli e mettermi in gioco anche dal punto di vista linguistico, in quanto il viaggio richiede una conoscenza della lingua inglese avanzata. Da questa esperienza mi auguro di ampliare le mie competenze e di acquisire nuove conoscenze che possano arricchire il mio bagaglio professionale".
Mercoledì 7 febbraio gli Amici del Liceo Scientifico Galilei di Macerata hanno visitato l'interessantissimo e, purtroppo, ancora poco conosciuto "Museo della Scuola" (Mudesc), gestito dall'Università degli Studi di Macerata, sito al primo piano di via Carducci 63/A.
La visita si è svolta sotto la competente guida di Fabio Targhetta, direttore del Museo, professore associato in Storia della pedagogia presso il Dipartimento di Scienze della formazione, dei beni culturali e del turismo dell'Università degli Studi di Macerata.
Il museo - intitolato a Paolo e Ornella Ricca, artefici della donazione che ha dato il via all'istituzione - conduce il visitatore, attraverso un percorso guidato e ben strutturato, lungo il cammino evolutivo dell'educazione scolastica, con una ricchissima esposizione di documenti, oggetti e materiale didattico.
L'Associazione degli Amici del Liceo Galilei, per il tramite del suo presidente Stefano Perugini, al termine della visita ha donato al Museo, nelle mani del professor Targhetta, il libro "100 anni di Liceo Scientifico Galilei a Macerata", approfondita opera di storia del Liceo Galilei edita dalla stessa Associazione e scritta a più mani da docenti, ex docenti ed ex alunni dello Scientifico.
"Un angolo d’Italia che è da sempre Cina". Con queste parole "The Economist", il prestigioso settimanale inglese d’informazione politico-economica, aveva definito la città di Macerata in virtù dei suoi storici rapporti con la Cina.
Una dichiarazione sottolineata anche dal rettore dellUniversità di Macerata John McCourt nella conferenza stampa di presentazione del Capodanno Cinese 2024, tenutasi presso l’aula Erodoto di Palazzo Ugolini. Una location non casuale, come specificato dallo stesso rettore, perché situata proprio nella sede del dipartimento di lingue e culture straniere e mediazione linguistica, che offrono corsi di lingua e cultura cinese fra i migliori in Italia.
Il forte legame fra Cina e Macerata tornerà allora ad essere protagonista durante i festeggiamenti del Capodanno Cinese, evento organizzato dall'Istituto Confucio dell’Università di Macerata con il sostegno del Comune. Il centro storico di Macerata si tingerà del rosso benaugurante del drago, segno entrante del Capodanno Cinese.
L'evento si terrà sabato 10 febbraio e avrà inizio alle ore 15:00 con il corteo di draghi e leoni. Corteo che partirà da Piazza Annessione e farà tre tappe per esibirsi all’Emiciclo Torri, in piazza Vittorio Veneto e infine in piazza della Libertà. Sarà composto da 70 figuranti in totale, fra cui draghi, leoni danzanti, tamburini e molto altro ancora. I locali e le librerie del centro si uniranno all'iniziativa allestendo le loro vetrine con le decorazioni di colore rosso.
Alle 16:30 i festeggiamenti si sposteranno in Piazza Mazzini, dove si apriranno le porte della città dei Draghi: un piccolo villaggio cinese diviso tra “cittadella”. Sarà messa a disposizione una struttura riscaldata che consentirà lo svolgimento del Capodanno Cinese anche in condizioni atmosferiche sfavorevoli.
All’interno ci saranno diverse “case” con numerose attività per i visitatori: la scuola di arti marziali, la casa del tè per la degustazione, il teatro in cui provare i vestiti tradizionali o farsi truccare, la scuola di calligrafia dove si potrà avere il proprio nome in cinese, la casa dei giochi dove provare i giochi tipici della tradizione e del folklore cinese e i ristoranti dove poter gustare i tipici ravioli, involtini primavera e il pane cinese, con il supporto dell’azienda Itaci.
Ci sarà inoltre l’area "giardino", destinata agli spettacoli che si alterneranno per tutto il pomeriggio fino alle ore 20. Oltre i 100 i performers che si esibiranno in spettacoli di Danza, musica, Canto, arti marziali, poesie, danza aerea, danza del leone, danza del Drago ed evoluzioni dei Draghi di Seta, detti anche Draghi volanti.
Gli spettacoli vedranno le esibizioni degli studenti e docenti dell’Istituto Confucio – Università di Macerata, gli atleti dell'Accademia di Arti Marziali Giuseppe Giosuè, gli allievi dell’Accademia di Lingua Cinese delle Marche, i circensi di VisionAria, i giocatori di Go, millenario gioco di strategia, di Macerata No Go. La direzione artistica è di Daniele Montenovo, responsabile e coordinatore per la provincia di Macerata dell’Accademia Arti Marziali Giuseppe Giosuè.
L'evento rinsalda il legame tra Ateneo e territorio nel segno del dialogo culturale con la Cina incarnato da Padre Matteo Ricci. Come dichiarato anche dal rettore John McCourt: "Il Capodanno cinese viene vissuto in maniera intensa in questa città. Quello fra Macerata e la Cina è un rapporto secolare, che ha inizio con Padre Matteo Ricci e che tutt’oggi è rilevante in tutto il centro Italia. Questo grazie al prezioso lavoro svolto negli anni dall’Istituto Confucio e ai corsi di lingua e cultura cinese che portiamo avanti sia all’interno del corso di laurea di Mediazione Linguistica che in quello di Lingue e letterature straniere. Il cinese è una lingua che si studia soprattutto a Macerata".
Come detto, l’anno del Coniglio cederà il passo a quello del Drago, il quinto animale nel ciclo di 12 anni dello Zodiaco cinese. Il direttore dell’Istituto Confucio Giorgio Trentin ci spiega come, per la precisione, il segno entrante sarà il Drago di Legno: "Il Drago è il segno dello zodiaco più potente. Nella cultura cinese è un anno di grandi cambiamenti. Il segno dell’anno è legato anche agli elementi e questo è un anno di legno. Il Drago di Legno dunque dovrebbe prevedere un anno meno turbolento".
Il direttore artistico del Capodanno cinese Daniele Montenovo ci tiene particolarmente a specificare come quella di quest’anno sarà un’edizione all’insegna della partecipazione: "Vogliamo che la gente non assista soltanto, ma partecipi attivamente agli spettacoli. Le persone potranno, oltre a degustare cibo cinese, anche farsi scrivere il proprio nome in cinese, essere coinvolti nella antica cerimonia del tè, partecipare ai tradizionali giochi cinesi e in più, nel giardino, ci saranno spettacoli interattivi. Ci sarà un palco e un sottopalco, perché secondo l’antica tradizione cinese gli spettacoli venivano effettuati a terra. Cercheremo quindi di rispettare al meglio le tradizioni cinesi per quello che si prospetta essere un anno molto importante".
L’Università di Macerata promuove il dialogo con imprese inclusive nell’ambito dell’evento “Sulle tracce di imprenditorialità inclusive, orizzonti di dialogo” in programma per giovedì 8 febbraio alle 14:30 nell’Aula Magna del dipartimento di Scienze della formazione, dei beni culturali e del turismo, Polo didattico Bertelli.
L’incontro, collocato all’interno del progetto Safina, facente parte dell’ecosistema Vitality, innovazione, digitalizzazione e sostenibilità per l’economia diffusa nel Centro Italia, finanziato con i fondi del Pnrr, vedrà la realizzazione di alcuni tavoli di confronto ai quali parteciperanno imprese, istituzioni pubbliche e private, enti territoriali, e a tutti i portatori di interesse che vogliano condividere nuove idee imprenditoriali nel campo dei servizi a persone con disabilità o fragilità socio-culturali.
Oltre al rettore John McCourt, interverranno per i saluti anche Silvana Colella, prorettrice alla ricerca e coordinatrice del progetto insieme alle docenti referenti dei gruppi di lavoro: Arianna Taddei, Paola Nicolini, Ramona Bongelli, Patrizia Dragoni, Pamela Lattanzi, Marina Paolanti, Elisabetta Michetti, Francesca Severini e Jessica Piccinini.
Alle 15 prenderanno il via i tavoli di confronto. Il primo dei tavoli riguarderà “Accessibilità e (inter)cultura”, e sarà coordinato da Elena Di Giovanni e Rosita Deluigi con la partecipazione di Monica Bernacchia, e Marco di Ruscio del Museo tattile statale Omero e Alessandra Rinaldi e Jessica Oliveira della Cooperativa Lella 2001 Onlus. Il tavolo su “Innovazione tecnologica, prodotti e servizi”, coordinato dati Noemi del Bianco e Paola Nicolini, vedrà gli interventi di Letizia Urbani, direttrice generale di Meccano, Alessio Gnaccarini direttore generale del Cosmbob, e Leonardo Cavalieri, responsabile marketing e vendite della Mac. Infine, al tavolo di discussione su “Inclusione e mondo del lavoro” coordinato da Mariano Cingolani e Rita Roncone, parteciperannoa Andrea Principi ricercatore per l’Inrca, Sergio Mustica, Ceo del Laboratorio delle idee, Elisabetta Pieragostini amministratrice delegata di Dami.
La giornata terminerà alle 19 con l’obiettivo di lasciare ai partecipanti alcuni spunti e idee volte a migliorare e rendere più sostenibili ed inclusive le imprese che già lavorano a stretto contatto con persone con disabilità e fragilità socio-culturali.
Alessandra Gattari, dirigente scolastica dell’ITE”Gentili” di Macerata, è lieta di annunciare che sei studenti della scuola sono partiti per un mese alla volta di Vienna, per svolgere il progetto Erasmus+VET (Vocational Education and Training); questa attività, sottolinea la stessa Dirigente, consiste nel permettere a tutti i giovani di perfezionare le proprie abilità e competenze sulla base del proprio percorso di studio, attraverso un periodo di tirocinio all’estero finanziato dall’Unione Europea.
L’ITE è stato accreditato a partire da questo anno scolastico e per i prossimi sette sarà possibile mandare fino a 22 studenti in PTCO (ex alternanza scuola/lavoro) all’estero presso enti convenzionati; tutti i costi: viaggio, pasti, alloggio, spostamenti interni e rimborso spese rientrano nella borsa di studio finanziata dall’Unione europea. Le ragazze ed i ragazzi hanno dovuto superare una prova di selezione linguistica e motivazionale oltre a dover avere un quadro positivo in termini di comportamento e profitto.
Dopodiché sono partiti accompagnati dalla prof.ssa Cinzia Cecchini, vicaria e referente del Progetto, che ha espresso tanta gioia per i ragazzi i quali, primi in assoluto, stanno affrontando questa preziosa esperienza: Goa Genevieve Offosou, Diletta Mazzuchetti, Teodoro Torresi, Elisa Paolini, Laura Leonardi e Chantal Pesci, frequentanti le quarte e quinte di Amministrazione Finanza e Marketing, Progetto Sport e Progetto Global Marketing; la stessa Cecchini, che ha seguito l’inserimento dei ragazzi nelle strutture, due Hotel e l’ufficio della European Paralympic Commitee, ha evidenziato che questa è una occasione preziosissima per svolgere attività lavorative e formative all’interno del percorso di studi scelto ed in lingua straniera.
Altri due gruppi di dieci studenti partiranno tra marzo e giugno sempre per un mese, mentre due borse di studio della durata di tre mesi (da Luglio ad Ottobre)saranno riservate a studenti che si diplomeranno a fine anno scolastico.
Si è tenuta oggi nell’auditorium Benedetto XIII l’inaugurazione del 688esimo anno accademico dell’università di Camerino, alla presenza, da remoto, del ministro dell’Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini. Il tema scelto per l’occasione è stato “Persona, Valore, Scienza: il futuro ha solide radici”
Simbolicamente, il primo a prendere la parola, a dare il via alla cerimonia è stato Nicolò Palombi, in rappresentanza delle studentesse e studenti, il quale da subito ha ripreso il tema portante scelto per l’anno accademico: “ ’Persona, Valore, Scienza: il futuro ha solide radici’: queste parole permeanti le strutture del nostro ateneo simboleggiano ciò che più intrinsecamente è UniCam, un’università che pone la persona al centro, fermamente rivolta alle persone che la costituiscono e ne fanno parte. Un’università che, come gli alberi, ha radici profonde che affondano nel tessuto sociale da 688 anni, che toccano le vite di tutti coloro che entrano in contatto con questo ateneo, perché, come suggerisce la parola, UniCam, è unica nel suo genere. Un essere vivente in un unico ecosistema di più università che è in grado di respirare, evolversi, sognare e intimamente capace di guardare al futuro”.
Palombi è poi passato a parlare della formazione degli studenti a partire da un aspetto sostanziale, quello della cura delle persone, delle relazioni sociali e dei rapporti, siano essi di amicizia o di amore: “Di amore nel 2024 non si può parlare, si deve parlare perché solo parlandone, riusciamo a discernere ciò che è davvero e ciò che si propaganda per presunto tale. Quel mix letale che porta frustrazione e rancore che a novembre ha strappato la vita a una studentessa come noi”.
Successivamente, è intervenuta Simona De Simone, rappresentante del personale tecnico amministrativo: “Le radici del nostro Ateneo affondano nella storia fino al secolo che fu di Petrarca e anche di Dante, siamo al 688esimo anno della nostra storia. Ora più che mai le sfide cui sono chiamate le università valicano i confini nazionali e tutte le anime dell’Ateneo sono impegnate nel superarle. Quest’ultimo consente ai propri dipendenti la possibilità di aggiornamento continuo per la corretta conoscenza degli strumenti necessari alle proprie attività. La nostra UniCam ha inoltre anche un altro grande punto di forza; negli uffici che compongono la struttura amministrativa e gestionale, come nelle strutture di ricerca e didattica, si è creato e vive un forte sentimento di appartenenza che nasce dal confronto quotidiano, sempre sincero. Al valore professionale si aggiunge valore umano, tutto ciò costituisce le nostre radici e forti radici significano ali vigorose”.
In rappresentanza del personale docenti e ricercatori, Roberta Censi, la quale ha messo in evidenza quello che è il ruolo dei docenti, la cui didattica deve andare oltre le pareti di un’aula ed essere organica e in costante dialogo con la storia attuale, a partire dalle sue profonde lacerazioni: “Come docente UniCam ho l’onore di lavorare presso la Scuola del Farmaco e dei prodotti della salute, dove cooperiamo nell’affrontare le sfide sanitarie globali, ancora irrisolte con cui le società ancora si confrontano. E lo facciamo con picchi di eccellenza che posizionano la nostra università in contesti nazionali e internazionali di rilievo. Come ricercatori dobbiamo guardare oltre i confini delle aule e dei laboratori; viviamo in un’epoca di profonde contraddizioni in cui il progresso scientifico si scontra con le ombre della storia attuale e la tecnologia avanzata coesiste con tragedie umane senza precedenti, generate da guerre, disparità sociali e di genere, mancanza di accessibilità alle cure mediche Come corpo docente, è nostro dovere non solo trasmettere conoscenze e promuovere il progresso ma anche ispirare, guidare e catalizzare il cambiamento verso la creazione di società più eque”.
Infine, Censi si è soffermata sul concetto di talento e del suo potenziale che deve avere una possibilità di espressione socialmente trasversale: “Ogni talento che non riesce ad emergere perché seppellito da macerie o impedito da povertà e bocchi sociali e di genere rappresenta la privazione di una risorsa per la nostra comunità globale e come tale una sconfitta per tutti noi”.
Poi, ad avvicendarsi sul palco per prendere la parola, il direttore generale Andrea Braschi che, per la ristrettezza delle tempistiche, è entrato nel vivo del discorso intessendo tre slogan da cui partire al fine di ottenere dei risultati incoraggianti: “il primo è ‘La bottega del sarto’; per alimentare questa comunità è utile mantenere brevi le distanze fra le persone e fra i ruoli e per farlo, è indispensabile uno sforzo continuo per adottare un approccio ‘sartoriale’ verso le persone. In un contesto di regole e prassi consolidate occorre trovare il tempo per affrontare assieme i problemi individuando soluzioni possibili e specifiche. Un altro slogan è ‘ Capitani coraggiosi’: è mai esistito un periodo dove le cose scorrevano lineari e prevedibili? Dubito fortemente, soprattutto nell’università. Questo senso di insicurezza è dovuto a una caratteristica peculiare del nostro sistema; la complessità. Quest’ultima, al contrario della complicazione è una caratteristica positiva. Dobbiamo abbandonaci pienamente alla complessità. Abbiamo bisogno di persone che sappiano prendere decisioni in situazioni incerte e instabili, che sappiano reagire agli imprevisti e alle delusioni e che soprattutto agiscano sempre e comunque per il bene comune”.
Ha poi spiegato il terzo appunto che prende il nome di ‘Delitto perfetto’: “Nel lavoro abbiamo sempre l’obiettivo di lasciare la nostra impronta come risultato tangibile del nostro operato. Conoscendo le mie inclinazioni e le mie abilità, ho fatto di tutto per non lasciare alcuna traccia perché nessuno risalga a me; questo modo di relazionarsi non vuol dire fuggire dalle proprie responsabilità o esimersi dal prendere posizioni nette, al contrario, vuol dire un paziente lavoro di semina silenziosa e accompagnamento delle persone per esaltare il loro potenziale”.
Simbolicamente a conclusione dei vari interventi, a prendere la parola finale e allo stesso inaugurale, è stato il rettore Graziano Leoni. Quest’ultimo ha ringraziato il precedente rettore, Claudio Pettinari, per i risultati concreti che ha apportato all’Ateneo e che oggi mettono in condizioni di poter guardare al futuro con fiducia. Poi, è passato alle ragioni della tematica scelta per questo nuovo anno accademico: “Le radici lunghe, profonde, portatrici di altra linfa per rinnovare nella continuità; con tutta la squadra UniCam siamo pronti a far sì che quest’ultima consolidi e migliori i suoi risultati e persegua nuovi importanti obiettivi per far fronte alle distanze più attuali con costanza e determinazione. Per far questo abbiamo bisogno che tutti gli interventi di recupero delle nostre strutture siano portati a termine quanto prima. La riapertura dei luoghi simbolo restituirà dignità e splendore alla città di Camerino e renderà tangibili le radici storiche di un’università tra le più antiche d’Italia”.
Tuttavia, nonostante le persistenti condizioni di disagio, “Unicam- prosegue il rettore- conferma di essere attrattiva per un numero di matricole superiori a quelle che registravamo prima del sisma. Allo stesso temo, quest’anno è emersa, più del solito, la difficoltà di trovare alloggi; lo sviluppo della nostra università è anche legato a una disponibilità di alloggi per la comunità studentesca almeno pari a quella che la città offriva prima del sisma. A una aumento consistente di immatricolazioni è corrisposta una mancanza di oltre 1800 posti letto che costituivano la proposta privata. A oggi contiamo 1200 posti letto nelle residenze universitarie che aumenteranno di altre settantacinque unità con il completamento del campus di via del Corso gestito dall’Erdis”.
Da qui la necessità di accelerare la ricostruzione privata come priorità non più procrastinabile; a tal riguardo, l’Università di Camerino si sta impegnando in un progetto di studentato diffuso coerente con la realtà di Camerino. Tra gli obiettivi principali del mandato di c’è una prospettiva che guarda al consolidamento di una rete internazionale: “l’internazionalizzazione come leva di crescita e sviluppo perché possa permeare in modo trasversale tutte le attività; la nostra vocazione internazionale è solida, siamo in procinto di presentare due impegnativi progetti in ambito Erasmus; uno per consolidare collaborazioni già in essere e svilupparne di nuove in aree geografiche strategiche come USA, Canada, Giappone. Un altro ci vede consorziati con 11 Atenei nel progetto ‘KreativeEU’, dedicato al patrimonio culturale comune”.
Infine le parole conclusive di Graziano Leoni: “Ho cercato di spiegare come, in sintesi, persona, valore e scienza, necessaria per lo sviluppo che deve essere sostenibile, trovino solide radici in UniCam, capaci di trarre il meglio dalla storia e della cultura, farne linfa nutriente e destinarla principalmente a voi che centro di UniCam siete il futuro del mondo. Non abbiate paura di innovare, di sperimentare, di ricercare e costruire il futuro perché un albero con radici profonde non teme il vento. Siate protagonisti dei tempi che vivete, scegliete sempre di essere e mai di apparire perché ‘le radici non sono in un paesaggio, in un paese o in un popolo, ma sono dentro di voi’ come scrive Isabelle Allende. Sappiate apprezzare ciò che vi circonda guardandolo con meraviglia e praticando gentilezza, costruite quel mondo che desiderate, senza lasciare indietro nessuno”.
A seguire l’intervento della ministra Anna Maria Bernini: “È iniziata ieri la nostra settimana Stem, che valorizza la formazione non solamente scientifica, tecnologica, matematica, ingegneristica ma valorizza la fusione tra le scienze dure, le scienze umanistiche e umane. Il grande messaggio di questa settimana vuole essere quello di non favorire le materie scientifiche rispetto alle vocazioni umanistiche, che sono parte delle nostre radici e della nostra storia. La forza interpretativa innovativa ed evolutiva è proprio quella di saper essere transdisciplinari, avere sempre la necessità di interfacciarsi e di interagire con materie etiche, bioetiche umanistiche, filosofica; la dimensione antropocentrica della dimensione scientifica passa attraverso un impiego mirato e rinnovato delle scienze umanistiche. Più che mai abbiamo a disposizione un mondo di formazione che ci chiama a una sfida importante che è quella di indirizzare su percorsi nuovi studenti e studentesse che saranno chiamati a fare mestieri e professioni che per certi versi ancora non esistono o in parte”.
Sempre a riguardo, la ministra Bernini ha messo l’accento su come l’Università di Camerino abbia adattato i suoi cicli formativi esattamente a quella commistione che prima si diceva tra tecnologie scientifiche evolute ed evolutive (come l’intelligenza artificiale e la costruzione di algoritmi) con il tema dei beni culturali attraverso uno specifico corso di Tecnologia diagnostica sui beni culturali, che è molto in linea con l’orientamento attuale del Miur.
A chiusura della cerimonia alle 12,30 c’è stata l’inaugurazione della nuova sede del Rettorato in centro storico, inaugurazione che trasmette un profondo significato simbolico per la città di Camerino e non solo; qui rimarrà finché non si sarà compiuto il restauro dello splendido e storico Palazzo Ducale: “Torniamo in centro per continuare da dove tutto, sette anni fa, sembrava essere finito”.
A tagliare il nastro oltre al rettore Leoni, il sindaco Roberto Lucarelli, il commissario alla ricostruzione Guido Castelli, il prefetto Isabella Fusiello, l'assessore Andrea Maria Antonini, il vicepresidente del consiglio regionale Gianluca Pasqui, i consiglieri Romano Carancini e Renzo Marinelli.
Queste le parole del commissario Guido Castelli in merito alla ricostruzione: “Dalle norme ai collaudi. Con i piedi per terra , come s’impone quando è in corso una tragedia posso dire che il 2023 è andato bene, il 2024 può essere una svolta per Camerino”.
Il dipartimento di studi umanistici dell'Università di Macerata organizza un ciclo di quattro incontri aperti al pubblico sul tema "Meditazione e presenza mentale. Come affrontare le situazioni quotidiane con maggiore armonia interiore". Tutti gli incontri si svolgeranno alle ore 18 nell'aula "Omero Proietti" della sede universitaria di via Garibaldi 20, al terzo piano. Mercoledì 7 febbraio si terrà il primo appuntamento con Franco Fabbro dell'università di Udine su meditazione, neuroscienze, e percorsi di consapevolezza.
L'iniziativa vuole offrire occasioni di confronto con persone esperte e con testimoni nella cura di sé intesa in senso spirituale. "In una società in cui tutti devono correre - spiega il direttore del Dipartimento Roberto Mancini -, competere e interagire con strumenti tecnologici, la vita interiore è sacrificata e si perde facilmente il proprio autentico orientamento nell’esistenza. Per questo è importante recuperare o scoprire gli spazi del silenzio, del dialogo, della scrittura, della meditazione".
Per i successivi appuntamenti sono in programma relazioni del poeta Franco Arminio sull’ecologia dello sguardo e il valore del silenzio, venerdì 16 febbraio, di Claudia Baracchi, dell’Università di Milano Bicocca, sull’ascolto interiore e la capacità di dialogo, mercoledì 28 febbraio, e dello scrittore Adrian N. Bravi sulla scrittura come ritrovamento di sé, mercoledì 6 marzo.
Si è svolta questo pomeriggio la cerimonia solenne di inaugurazione del 734° anno accademico dell'Università di Macerata, uno degli atenei più antichi d'Italia. Il fil rouge per l'occasione è stato "Conoscenze, creatività e crescita: il ruolo evolutivo dell'Università", a sottolineare l'impegno dell'istituzione a promuovere la formazione, la ricerca e il trasferimento scientifico, tecnologico e culturale nel territorio e nel mondo.
L'ospite d'onore della giornata è stato Riccardo Illy, imprenditore del settore alimentare superpremium, presidente del Polo del Gusto e già presidente della regione Friuli Venezia Giulia e sindaco di Trieste. Illy ha portato la sua testimonianza di successo imprenditoriale e di attenzione alla sostenibilità, alla qualità e alla cultura. Inoltre, durante un workshop tenutosi in mattinata, Illy ha anche dialogato con gli studenti, i docenti e gli imprenditori locali sulle sfide e le opportunità per il futuro dell'agroalimentare, della formazione e dell'innovazione.
La cerimonia, che si è tenuta al teatro Lauro Rossi di Macerata, è stata aperta dal corteo degli accademici in toga, che hanno sfilato da piazza Vittorio Veneto fino in piazza della Libertà per poi entrare nel teatro. Durante il tragitto, il corteo si è trovato di fronte a uno striscione in forma di fumetto del collettivo studentesco Depangher sul presunto "doppiogiochismo" dell'ateneo in merito al confronto su tematiche geopolitiche e lavorative.
A inaugurare ufficialmente l'evento l'inno nazionale suonato dal Quartetto UniMc e intonato dal Coro d’Ateneo sotto la direzione del maestro Adamo Angeletti. Dopo i saluti istituzionali del rettore John McCourt e del sindaco Sandro Parcaroli, è stato il turno del commissario europeo per l'economia Paolo Gentiloni Silveri, che ha lasciato un videomessaggio: "Il problema oggi non è solo la mancanza di lavoro ma sempre più la carenza di competenze specialistiche in un mercato lavorativo che sta cambiando sotto i nostri occhi con la rivoluzione digitale, l’intelligenza artificiale e una transizione climatica. In questo contesto è necessario investire nello sviluppo del nostro capitale umano; a tal riguardo, una scommessa per l’Europa è quella di mettere al centro della propria azione politica l’attenzione al futuro e ai giovani".
A riprendere la parola di nuovo McCourt che è passato a illustrare la relazione inaugurale del nuovo anno accademico: "Oggi con orgoglio e ottimismo inauguriamo il settecentotrentaquattresimo anno accademico dell’Università degli studi di Macerata con la volontà di mettere al centro la creatività, l’imprenditorialità, l’internazionalizzazione e il ruolo dell’ateneo come aggregatore di forze per una crescita sostenibile del territorio. Abbiamo realizzato un lavoro di programmazione senza precedenti in termini di didattica, ricerca e Terza Missione del nostro Ateneo, ascoltando e dialogando con tutte le componenti della comunità UniMc".
"Oggi e ogni giorno siamo chiamati come comunità accademica a riflettere sui valori identitari del nostro Ateneo che è volto a promuovere conoscenza, cultura, creatività e innovazione - ha aggunto McCourt - . In questa prospettiva rimaniamo convinti che le discipline umanistiche devono costituire il nucleo di un'università moderna; eppure, da anni, in tutto il mondo, spesso vengono marginalizzate".
"Negli ultimissimi anni però si assiste a un’inversione con paesi che guardano sempre di più ai laureati umanistici per trovare nuovi lavoratori preparati e chiamati a risolvere problemi complessi. Abbiamo bisogno di giovani che vogliono cambiare il mondo e che credono, nonostante le tante difficoltà, di poterlo fare”. Infine, dopo aver segnalato un incremento del 7% di iscrizioni all’ateneo maceratese, ha lanciato una stoccata sulle università telematiche: "Siamo sotto attacco delle università telematiche, fabbriche depersonalizzanti di lauree”.
Dall’intervento del Rettore a quello di Dario D’Urso, rappresentante degli studenti e delle studentesse: "La sfida principale che le università che promuovono gli studi umanistici e le scienze sociali si trovano di fronte è quella del rapporto col mondo del lavoro che si aspetta laureati formati, pronti, con esperienza spesso in una visione distorta di ciò che viene insegnato nelle aule universitarie. La didattica ha una responsabilità fondamentale nel conciliare questi due orizzonti, colmando questa distanza attraverso l'abbandono di un’impostazione frontale e spostandosi verso uno scambio di conoscenze piuttosto che di nozioni. L’eccellenza va creata attraverso il dialogo e un continuo rinnovamento; soltanto col terreno fertile del dialogo può creare e far fiorire il pensiero critico”.
Subito dopo, è intervenuto Phuc Van Nguyen in rappresentanza delle studentesse e studenti internazionali, a testimonianza dell’indirizzo sempre più improntato agli scambi culturali, economici e dialogici su scala internazionale.
Sul palco, come rappresentate del personale tecnico amministrativo e bibliotecario, Domenico Panatta: "Con tutte le sfide che ci troviamo ad affrontare è essenziale ricordare che dietro a ogni risultato, a ogni successo, ci sono persone, studenti, docenti, personale tecnico amministrativo che formano il cuore pulsante di questa università. Dobbiamo coltivare un ambiente che metta le persone al centro, che valorizzi le loro capacità e il loro senso di appartenenza. Il sistema universitario è in continua evoluzione e dobbiamo essere pronti ad affrontare le sfide con determinazione opponendoci al timore di sbagliare, che spesso paralizza la nostra azione quotidiana e l’espressione delle nostre migliori capacità. Questa istituzione deve essere un luogo di innovazione e di audacia intellettuale chiamata a esplorare nuove frontiere, a essere pioniera del progresso, a partire da quello che è il nostro territorio. Affrontiamo dunque il futuro senza farci dominare da pressioni e diffidenze, diamo fiducia ai nostri compagni di viaggio, specialmente i giovani che entrano per la prima volta a far parte dei nostri teams”.
Infine, il momento clou della cerimonia è stata la lectio magistralis di Riccardo Illy, che ha condiviso le sue riflessioni sul ruolo dell'Università nella formazione degli imprenditori del futuro, sottolineando la necessità di una maggiore interazione tra il mondo accademico e quello produttivo, di una maggiore apertura all'Europa e al mondo, di una maggiore attenzione alle competenze trasversali.
Inoltre, si è soffermato su un'importante analisi socio- economica, individuando tre rivoluzioni: "Tre vere e proprie rivoluzioni si sono accavallate negli ultimi decenni e nessuna di queste può dirsi ancora del tutto compiuta. L’umanità aveva già attraversato delle rivoluzioni (l’ultima fu quella industriale) con il passaggio dalla forza animale a quella meccanica mai aveva affrontato tre rivoluzioni assieme: quella digitale e la globalizzazione dei mercati iniziarono quasi in contemporanea ormai una cinquantina di anni fa e a queste si è sovrapposta recentemente quella energetica".
Per quanto concerne la globalizzazione "ha portato negli ultimi decenni una crescita del Pil mondiale che mai si era vista prima con una forte riduzione delle ineguaglianze fra paesi più sviluppati e quelli in via di sviluppo. Tuttavia il rovescio della medaglia della riduzione della povertà e della fame nei paesi più arretrati è stato un aumento delle ineguaglianze nei paesi più sviluppati. Anche grazie allo sviluppo d’impresa nei settori digitali oggi vi è una concentrazione di ricchezza nelle mani di poche persone che ci hanno riportato al medioevo". In merito alla questione energetica, ha fatto riferimento al nucleare: "Oggi le mini centrali nucleari, sviluppate grazie agli studi di Carlo Rubbia e promosse dal suo ex collaboratore Stefano Buono, promettono di contribuire al compimento della rivoluzione energetica”.
Poi, è passato a una tematica estremamente nodale negli ultimi tempi, quella dell’intelligenza artificiale: “Il digitale - prosegue Illy - ha assestato un ultimo colpo con l’intelligenza artificiale che avrà senz’altro un grande impatto sul mondo della ricerca e dello sviluppo, simulando ricerche con lo sfruttare tutti i database disponibili nel mondo. Nel mondo del sociale e delle conoscenze non assoggettate a continue verifiche, l’intelligenza artificiale avrà verosimilmente un minore impatto. Gli scienziati che studiano la materia, si stanno rassegnando al fatto che l’intelligenza artificiale non è in grado di distinguere notizie vere da quelle. Questo potrebbe portare a una progressiva sfiducia verso le notizie digitali, veicolate dai social media e potrebbe riportare in auge la mediazione informativa dei giornalisti o addirittura la carta stampata. La carta è più difficile da alterare e chissà che non torneremo al detto carta canta".
La Federazione Nazionale dei Maestri del Lavoro ha come scopo fondamentale quello di diffondere la cultura e i valori del lavoro, in particolare verso le generazioni più giovani, che sono ancora sui banchi di scuola. Attraverso una attività, definita “Testimonianza formativa nelle scuole”, si propongono agli studenti argomenti, che accompagnano la vita quotidiana nel mondo del lavoro e non solo, qualunque sia il lavoro si andrà a fare, qualunque sia il ruolo si andrà a ricoprire.
L’esperienza diretta dei Maestri Formatori sono il valore aggiunto di questo modello di formazione. Nei giorni 29 e 31 Gennaio, 1 e 2 febbraio 2024 i Maestri del Lavoro hanno incontrato oltre 200 studenti di 11 classi delle tre sedi dell’Istituto di Corridonia, Civitanova Marche e Macerata.
Gli interventi hanno interessato le classi terze, cui è stato presentato il modulo formativo “La Cultura della Sicurezza” non solo riferito alla sicurezza sul lavoro ed orientato alla conoscenza di norme o leggi, ma anche alla necessità di acquisire conoscenze utili a riconoscere i pericoli e valutarne i rischi, in qualsiasi contesto di attività, lavorativa, sportiva, domestica, in modo da mettere in campo comportamenti prudenti e responsabili.
Alle classi quinte è stato presentato il modulo “Competenze trasversali-Orientamento-Colloquio di lavoro”. Agli studenti ed alle studentesse, ormai prossimi al raggiungimento del diploma, è stato fatto notare il significato delle competenze, intese come base per una buona capacità di orientamento, ed oggetto di valutazione da parte delle Aziende in fase di assunzione. Accanto alle competenze tecniche (Hard SKILLS), che si acquisiscono con lo studio e l’addestramento, occorre, infatti, curare anche le cosiddette competenze “trasversali” o abilità sociali (Soft SKILLS) ovvero la capacità di lavorare in gruppo, di comunicare, di rispettare i ruoli, di gestire i conflitti e negoziare soluzioni, di gestire l’ansia, ecc.
Gli interventi hanno riscontrato l’interesse da parte degli studenti coinvolti, che hanno partecipato attivamente, intervenendo nella presentazione e formulando domande, con richieste di chiarimenti ed approfondimenti
L’IPSIA “Filippo Corridoni”, da oltre un secolo, opera in sinergia con il territorio formando figure professionali, in grado di rispondere alle esigenze di industrie ed imprese artigiane, ed figure imprenditoriali, in grado di arricchire il tessuto socio-economico locale. Con i suoi indirizzi di studio, l’Istituto risponde pienamente alle attuali richieste del mercato del lavoro, tanto nell’ambito sociale e sanitario, quanto in quello tecnologico dell’industria e dell’artigianato.
Ogni incontro è stato preceduto dall’introduzione del Console Provinciale di Macerata MdL Sandro Rita, che, ha salutato e ringraziato tutto il Corpo Docente dell’Istituto, in particolare il Dirigente Scolastico, Prof. Gianni Mastrocola ed la Prof.ssa Roberta Campolungo, responsabile del PCTO, per la perfetta organizzazione degli eventi nelle tre sedi interessate.
Ha, poi, illustrato la figura dei Maestri del Lavoro, lavoratori dipendenti che si sono distinti nella loro attività per perizia, laboriosità, buona condotta morale, capacità di miglioramento dei processi produttivi e della sicurezza sul lavoro, insieme ad una particolare attitudine alla formazione dei più giovani, a cui viene assegnata, dal Presidente della Repubblica, l’Onorificenza della Stella al Merito del Lavoro che comporta, appunto, il titolo di Maestro del Lavoro.
Durante le diverse presentazioni si sono alternati i relatori MdL Fabrizio Pierdicca e Serse Massaccesi i quali, provenendo da differenti tipologie di aziende, in cui hanno ricoperto ruoli diversi, hanno potuto portare una ampia varietà di esempi concreti. A conclusione di ogni presentazione è stato chiesto agli studenti di esprimere una valutazione, attraverso una apposita APP via smartphone, su quanto presentato,
Le ragazze e i ragazzi delle classi quinte dell'Ite "Gentili" di Macerata hanno partecipato al seminario sul tema del "Marketing nel Metaverso", tenuto presso il dipartimento di economia e diritto dell'università di Macerata da Eliano Omar Lodesani, fondatore di Formules e presidente di Intesa Sanpaolo Reoco S.p.a e dalla professoressa Elena Cedrola, direttrice del dipartimento stesso.
Grazie a questa attività, gli alunni hanno affrontato il tema del marketing e le sue implicazioni nel mondo virtuale in una prospettiva storica, analizzato le caratteristiche delle principali piattaforme esistenti con interessanti spunti sulle modalità di costruzione del metaverso.
Le tutor di orientamento, le professoresse di economia Silvia Pasquali ed Eleonora Giannangeli hanno sottolineato come queste siano le "nuovissime frontiere del settore, sperimentate da colossi come Gucci e Luxottica, e di cui avere consapevolezza". La dirigente scolastica Alessandra Gattari si unisce alla soddisfazione per l'attività svolta che si colloca nel quadro delle esperienze di contatto tra scuola ed università, nella prospettiva di allargare sempre più i possibili scenari futuri.
"Persona, Valore, Scienza: il futuro ha solide radici" sarà il tema dell'inaugurazione del 688mo anno accademico dell’Università di Camerino che si terrà il prossimo 6 febbraio presso l'Auditorium Benedetto XIII. Ospite d'onore quest’anno sarà il ministro dell'università e della ricerca, Anna Maria Bernini.
"Oltre ad illustrare quanto fatto dal nostro Ateneo nel corso dell’anno - sottolinea il rettore Graziano Leoni - essendosi da poco insediata la nuova Governance di Ateneo, illustreremo le strategie di sviluppo per il futuro e gli obiettivi da raggiungere, ponendo particolare risalto anche alle nostre radici. È anche questo il significato dell’aver voluto riportare la sede del Rettorato in centro storico in un edificio ristrutturato dopo i danni subiti a causa del sisma, un segnale forte che significa proprio recuperare le nostre radici".
L'evento si aprirà con i saluti del presidente del Consiglio studentesco Nicolò Palombi, della rappresentante del personale tecnico e amministrativo Simona De Simone, della rappresentante del personale docente e ricercatore Roberta Censi e del direttore generale Andrea Braschi. Il Magnifico Rettore, Graziano Leoni, terrà poi la relazione al termine della quale sarà dichiarato ufficialmente aperto l’anno accademico. Seguirà poi l’intervento del ministro Bernini.
Ci si sposterà poi presso la nuova sede del Rettorato, in Via Pieragostini, che sarà ufficialmente inaugurato alla presenza del Ministro. Il rettorato sarà anche la sede della mostra di Giuliana Flavia Cangelosi, dottoranda Unicam, che avrà come tema "Tra linee e algoritmi. Un viaggio tra arte, architettura, design e tecnologia". La mostra offre un'analisi evolutiva nell'ambito dell'arte, architettura, design, scienza e tecnologia delineando un percorso di trasformazione artistica che abbraccia sia le radici classiche che le prospettive visionarie.
Il percorso espositivo si sviluppa attraverso rappresentazioni dettagliate delle architetture classiche e dei taccuini di viaggio, fornendo un'immersione completa nelle influenze iniziali dell'artista. Man mano che i visitatori si immergono nelle opere esposte, sperimentano una transizione fluida verso concetti più profondi e avanzati, abbracciando una visione artistica sempre più ricca e sfaccettata.
Dopo aver brillantemente conseguito la laurea magistrale in "Computational Design" presso la Scuola di Architettura e Design di Unicam, Giuliana Flavia Cangelosi, è attualmente una dottoranda in Innovation Design sempre presso Unicam.
"Mi considero un’osservatrice del mondo - sottolinea la dottoressa Cangelosi - affascinata dalla sua bellezza in tutte le sue sfaccettature. Viaggiare è la mia passione, e nel corso dei miei spostamenti, trovo piacere nel disegnare ciò che mi circonda, catturando le sensazioni e i dettagli. La mia natura curiosa e creativa mi spinge a cercare un equilibrio tra tradizione e innovazione, sperimentando con diversi mezzi espressivi. Mi diverto a esplorare le potenzialità delle tecnologie avanzate, utilizzando stampanti 3D, sistemi interattivi e robot per dar vita alle mie idee. Il mio sogno, forse ambizioso, è quello di creare un centro di ricerca in Italia, coinvolgendo menti provenienti da diverse discipline per progettare sistemi intelligenti, sostenibili e bio-ispirati. Per me, i sogni rappresentano un impulso motivazionale che incoraggia la fiducia nelle nostre abilità, spingendoci a contribuire alla conservazione della bellezza del nostro mondo".
Presso il liceo classico e scientifico "Leopardi" di Recanati è in corso la "settimana della cultura". I rappresentanti di istituto - Chiara Zingaretti, Matteo Dezi, Omar Kilani e Valerio Covarelli - hanno organizzato per gli studenti moduli di lezione autogestiti con materie extrascolastiche, sotto il beneplacito della dirigente scolastica Annamaria Marcantonelli.
Sono stati organizzati 35 corsi al giorno, coinvolgendo esperti di settore come geologi, ingegneri, associazioni ed enti quali areonautica militare. Anche alcuni studenti si sono messi in gioco illustrando ai compagni sport o attività di cui sono esperti.
Tra i tanti, un corso ha visto un alto gradimento e un gran numero di iscrizioni, quello relativo alle tecniche di primo soccorso in casi di arresto cardio-circolatorio e disostruzione delle vie aeree. I ragazzi del comitato studenti si sono rivolti all'associazione nazionale Cives - Coordinamento Infermieri Volontari per l'Emergenza Sanitaria, presente con i suoi associati in ogni provincia.
A intervenire sono stati gli infermieri Luigi Zingaretti, Francesco Ricci, Rita Sgamma, Antonella Coppari, Samanta Andreotti, Massimo Pigliacampo e Daniele Buccoliero. Si tratta di professionisti dell'emergenza sanitaria 118 quotidianamente impegnati nel servizio territoriale, operando tra le sedi di Macerata, Tolentino e Recanati.
Ai partecipanti è stata illustrata una prima lezione teorica per poi passare alla parte pratica. Grazie all'ausilio di manichini, tutti i ragazzi si sono potuti cimentare con le manovre di rianimazione cardiopolmonare, altrimenti detta in gergo "massaggio cardiaco" o BLS (Basic Life Support) e con quelle per la disostruzione delle vie aeree, o manovra di Eimlich.
La diffusione della conoscenza delle manovre BLS tra la popolazione riveste importanza cruciale visto che i primi 10-15 minuti sono essenziali per la vita di chi è colpito da arresto circolatorio. Qualunque soccorso richiede un tempo congruo di arrivo per un' ambulanza qualificata e, nel caso di arresto cardiaco, è fondamentale che nel lasso di 10 minuti un astante sia in grado di effettuare un efficace massaggio cardiaco, mantenendo le funzioni vitali fino all'arrivo dei soccorsi qualificati.
"Ringraziando la dirigente scolastica e i rappresentati degli studenti per la bellissima e lodevole iniziativa - dichiara il responsabile del gruppo Cives di Macerata, Luigi Zingaretti -. Auspico che iniziative simili vengano organizzate sempre più spesso, parliamo di manovre fondamentali per salvaguardare la vita umana. Il nostro compito è anche quello di infondere nei giovani il senso di altruismo e la consapevolezza di quanto possa importante essere di aiuto per gli altri".
Il gruppo Cives di Macerata, formato sa infermieri professionisti nell'emergenza sanitaria, si rende disponibile su base volontaristica, vista l'importanza dell'argomento, a replicare tale positiva iniziativa presso lo stesso o altri istituti scolastici, enti, associazioni pubbliche e private, nonché municipi del territorio.
Boom di presenze al Salone di Orientamento in corso oggi e domani (giovedì e venerdì) all’Università di Macerata. Sono almeno 1.500 i partecipanti alle due giornate di orientamento dedicate agli studenti delle scuole superiori che quest’anno dovranno affrontare la scelta del corso universitario. Sono state registrate prenotazioni prevalentemente dalle Marche e dall’Abruzzo, ma anche da Emilia Romagna e Puglia. I ragazzi hanno affollato le aule del Polo Pantaleoni e del Polo Bertelli per il benvenuto del rettore John McCourt, delle delegata all’orientamento Rosita Deluigi e della professoressa Simona Antolini per la Scuola di studi superiori Giacomo Leopardi, sciamando poi nelle diverse sedi per le presentazioni dei corsi di laurea. Per l’occasione, sono stati messi a disposizione autobus navetta gratuiti con fermate ai Giardini Diaz, Rampa Zara e Polo Bertelli.
Il rettore John McCourt: "Chi sceglie Macerata sceglie un Ateneo di grande tradizione, che ha saputo e sa innovarsi per il futuro. Una comunità di 10 mila studenti, dove tutti si conoscono. Le dimensioni contenute consentono di essere seguiti meglio e più da vicino dai docenti. Un'Università fortemente focalizzata nelle scienze umanistiche e sociali. Un'Università inclusiva, che punta molto sulla qualità della vita degli studenti".
Unica tra gli atenei marchigiani, l’Università di Macerata da quest’anno partecipa a “Erua - European Reform University Alliance”, una tra le più ampie alleanze per diffusione geografica, che raccorda l’Ateneo maceratese con quelli di altre sette nazioni: Francia, Germania, Polonia, Spagna, Grecia, Bulgaria e Lituania. L’offerta formativa conta 14 corsi di laurea triennale, due a ciclo unico e 15 magistrali nelle aree linguistica, filosofica e letteraria, storico-archeologica, economica, giuridica, pedagogica, delle scienze politiche, della comunicazione, dei beni culturali e del turismo. Dall’anno scorso è attivo il nuovo corso di laurea triennale in "Data Analysis per le Scienze sociali" ed è stato rinnovato il corso di laurea triennale in “Mediazione linguistica per l’impresa internazionale e i media digitali”. L’Ateneo ha attivi anche quattro corsi in lingua inglese nei settori del diritto internazionale, delle scienze politiche, dell’economia e finanza e del management turistico, e percorsi a titolo doppio o multiplo insieme ad altri Atenei europei.
Secondo Almalaurea, la percentuale di laureati Unimc soddisfatti del percorso di studio è superiore alla media nazionale. Alla qualità dell’offerta didattica, l’Ateneo aggiunge un articolato sistema di servizi: orientamento, tirocini e formazione al lavoro, certificazioni linguistiche, supporto per studenti con disabilità o con disturbi specifici di apprendimento.
I ragazzi del "Progetto sport" dell'Ite "Gentili" di Macerata hanno partecipato ad un incontro di altissimo livello presso l'aula magna dell'istituto; il primo intervento è stato del professor Stefano Villamena, referente per l'orientamento del dipartimento di giurisprudenza di Unimc che ha parlato del corso universitario in "Consulente giuridico dello Sport" attivato all'interno dell'offerta formativa della facoltà di Legge.
Il professore ha illustrato le varie discipline che sono oggetto di studio e le possibilità lavorative in campo professionale. Il secondo intervento è stato fatto dell’arbitro di calcio di serie A Juan Luca Sacchi che ha invitato i giovani a riflettere sull'importanza di lavorare su sé stessi e credere fortemente in quello che si vuole fare nella vita, consapevoli che il cammino non è in discesa e che si deve lavorare sodo tutti i giorni. A fine lavori è sorto un bel dibattito con domande da parte dei giovani.
La coordinatrice del Progetto sport del "Gentili", la professoressa Paola Galli, ha espresso grande soddisfazione per la mattinata che "ha offerto ai ragazzi informazioni preziose riguardo gli studi universitari in un settore coerente con il percorso svolto e la testimonianza di uno sportivo di alto livello ancora in attività". La dirigente scolastica Alessandra Gattari sottolinea: "Questi momenti sono preziosi per l’orientamento e la formazione delle studentesse e degli studenti, offrendo loro indicazioni preziose riguardo i possibili orizzonti da esplorare".
"Conoscenze, creatività e crescita" sono le parole chiave che descrivono l'inaugurazione del 734° anno accademico dell’Università di Macerata: un Ateneo che si propone come motore per la crescita e economica e sociale del territorio, impegnandosi in sinergie concrete con la società civile e il tessuto imprenditoriale.
Sarà quindi focalizzata sulle attività di terza missione, ossia trasferimento scientifico, tecnologico e culturale e di trasformazione produttiva delle conoscenze, la cerimonia solenne che si terrà lunedì 5 febbraio alle 15 al Teatro Lauro Rossi.
Testimonial d’eccezione di questo aspetto dell'Ateneo, forse ancora poco percepito dalla pubblica opinione, sarà Riccardo Illy, imprenditore del settore alimentare superpremium, presidente del Polo del Gusto, da sempre impegnato a livello imprenditoriale e culturale. Interverrà con un videomessaggio anche il commissario europeo per l'economia Paolo Gentiloni Silveri.
La mattina dello stesso giorno alle 11 nella rinnovata sede del dipartimento di economia e diritto in piazza Strambi Illy incontrerà dottorandi, imprenditori del territorio e docenti per un confronto sul tema "Sinergie possibili. La sfida fra scuola, università e impresa per formare gli imprenditori del futuro". Ad illustrare il programma della giornata è stato oggi il rettore John McCourt insieme alla prorettrice Catia Giaconi e al direttore generale Domenico Panetta.
"L’Università - ha detto i rettore MCourt - deve sviluppare il sapere e la creatività dei propri studenti, ma deve anche guardare alla crescita del territorio, collegandosi con le imprese. Da qui l'ospite, Riccardo Illy, che ha un'esperienza imprenditoriale di grande successo con anche un occhio alla sostenibilità. Come presidente del Polo del Gusto, ha anche una particolare attenzione alla valorizzazione del cibo, altro argomento di forte interesse per questo territorio".
L’inaugurazione sarà aperta alle 14:30 dal corteo degli accademici che sfilerà da piazza Vittorio Veneto lungo corso della Repubblica fino a pizza della Libertà per l’ingresso a teatro. Dopo i saluti del sindaco di Macerata Sandro Parcaroli e del vice presidente della giunta regionale Filippo Saltamartini, il rettore John McCourt terrà la sua relazione.
Seguiranno gli interventi di Dario D’Urso in rappresentanza degli studenti, di Phuc Van Nguyen per gli studenti internazionali e del direttore generale Domenico Panetta per il personale tecnico amministrativo.
In chiusura, la lectio doctoralis di Riccardo Illy su "Opportunità e limiti delle piccole imprese italiane". Accompagnamento musicale a cura del Coro Unimc diretto dal maestro Adamo Angeletti e il "quartetto d’archi UniMc" con Laura Perticari e Elena Marchetti ai violini, Samuele Ricci alla viola e Valentina Verzoli al violoncello.
La conduzione dell’evento sarà affidata agli speaker della web radio di Ateneo Rum Vittoria Sigismondo e Danilo Dari. Sarà possibile seguire l’evento, tradotto in Lis, in diretta sul canale 12 del digitale terrestre èTv Marche e sui canali Facebook e YouTube dell’Ateneo.
Riccardo Illy, nato a Trieste nel 1955, entra nell’azienda di famiglia illycaffè nel 1977. È stato Presidente del Gruppo Illy dalla costituzione nel 2004 fino al 2019, anno in cui è diventato Presidente del Polo del Gusto, la holding che riunisce marchi d'eccellenza dal mondo Food & Beverage. A partire dagli anni Novanta, si è impegnato nella politica, diventando sindaco di Trieste, deputato al Parlamento italiano e presidente della regione autonoma Friuli-Venezia Giulia, nonché presidente dell’Assemblea delle Regioni europee.
Giornalista e autore di diversi libri, dal 2018 conduce un corso sulla Qualità Dirompente. Royal Warrant Holder dalla Casa Reale del Regno Unito, gli sono stati conferiti i titoli di Grande Ufficiale dal Presidente della Repubblica italiana e la Grande Decorazione d’Onore Aurea (Grand Decoration of Honour in Gold) dal Presidente della Repubblica Austriaca. È console onorario della Repubblica francese a Trieste.
Grandi emozioni e tanta attesa per il nuovo percorso ad indirizzo musicale dell’IC Tacito di Civitanova Marche. Numerose le famiglie del territorio che venerdì 26 gennaio hanno partecipato ad una suggestiva lezione concerto con cui il dirigente scolastico Edoardo Iacucci ha voluto omaggiare questa importante opportunità offerta agli studenti di Civitanova, la seconda città della provincia maceratese a vedere attivato l’indirizzo musicale per la scuola secondaria.
Protagonista del pomeriggio, all’auditorium Mestica, la musica con la lezione-concerto tenuta dagli allievi del Conservatorio Pergolesi di Fermo delle classi di fisarmonica, tromba, saxofono e pianoforte. Grazie alla disponibilità del direttore del Conservatorio Piero Di Egidio, l’IC Tacito ha stipulato un’importante convenzione che permetterà negli anni di attivare eventi di continuità tra scuola secondaria e Afam.
A farsi portavoce dell’importanza dell’esercizio delle competenze musicali nella crescita culturale e didattica degli alunni, i docenti del Conservatorio: Massimo Mazzoni, ex direttore per ben due mandati del conservatorio di Fermo; Luca Cognigni, rispettivamente docenti delle classi di saxofono e tromba che hanno preparato i loro allievi, provenienti da numerose regioni italiane, presenti all’ evento; la professoressa di Musica da Camera Alessandra Giunti e la presenza degli allievi del professor Claudio Jacomucci, docente di Fisarmonica.
Attenzione alla promozione della cultura umanistica, alla valorizzazione del patrimonio e delle produzioni culturali e al sostegno della creatività: questa la mission che la scuola E. Mestica di Civitanova Marche e in particolare il dirigente scolastico hanno fatto propria e che ha animato la richiesta, e quindi poi l’accoglimento da parte dell’ufficio scolastico regionale, di un indirizzo musicale offerto per i nuovi iscritti alla scuola secondaria a partire dall’anno scolastico 2024-25.
Il ministero dell’Istruzione sensibile alla diffusione presso i giovani allievi della cultura umanistica ed espressiva ha diffuso, on il Decreto Interministeriale 1° luglio 2022, n. 176, la nuova disciplina dei percorsi a indirizzo musicale della scuola secodaria di 1° grado.
I percorsi ad indirizzo musicale, inseriti a pieno titolo nel Piano dell’offerta formativa, in coerenza con il curricolo di istituto, realizzano l’integrazione dell’insegnamento dello strumento musicale con la disciplina di musica e concorrono ad un’acquisizione maggiormente consapevole del linguaggio musicale da parte degli allievi, integrando gli aspetti pratici con quelli teorici, lessicali, storici e culturali.
L’insegnamento dello strumento costituisce parte integrante del monte ore annuale personalizzato degli allievi e concorre alla determinazione della validità dell’anno scolastico. Come contenuto nel decreto e regolamentato in fase di iscrizione al primo anno della scuola secondaria E. Mestica, l’accesso ai percorsi a indirizzo musicale prevede che le famiglie, all’atto dell’iscrizione dell’allievo, manifestino la volontà di frequenza dei percorsi in questione attraverso la compilazione della specifica sezione del modulo di iscrizione.
Gli iscritti all’indirizzo musicale sostengono una prova orientativo – attitudinale predisposta dalla scuola, i cui esiti sono pubblicati, di norma, entro la scadenza delle iscrizioni o nei termini fissati dalla nota annuale sulle iscrizioni. La valutazione delle attitudini degli allievi e la loro ripartizione nelle specifiche specialità strumentali, secondo il numero effettivo di posti disponibili preventivamente comunicato alle famiglie, vengono effettuate da una commissione presieduta dal dirigente scolastico o da un suo delegato, composta da almeno un docente per ciascuno degli strumenti previsti dall’indirizzo e da un docente di musica, come disciplinato da uno specifico regolamento di cui si dotano le scuole che attivano percorsi a indirizzo musicale.
Attesa e interesse quindi per questa qualificante opportunità e uno stimolo importante per le attitudini e le competenze espressive dei giovani studenti del territorio.
Nella mattinata di venerdì 26 gennaio, gli studenti delle classi quarte, ospiti dell’aula magna dell'Iis "M.Ricci", sono stati accompagnati dai ricercatori della base scientifica Concordia, di stanza in Antartide, in una passeggiata attraverso uno degli ambienti più ostili ed esclusivi del pianeta.
Grazie a un ottimo collegamento satellitare, gli scienziati Riccardo Scipinotti e Gabriele Garugatti, aderenti al progetto Ausda (Adotta Una Scuola Dall’Antartide) dell'Enea, hanno condotto gli studenti in un viaggio in diretta tra i laboratori e gli ambienti logistici, dentro e fuori la base italo-francese che dal 1996 opera sul Dome C, a oltre tremila metri di quota nel cuore dell’Antartide.
Con grande disponibilità e simpatia, i ricercatori hanno risposto alle domande di ragazzi e docenti, suscitando curiosità e magari, perché no, passione per un percorso di studi estremamente affascinante.
La casa editrice dell'Università di Macerata inaugura il ciclo 2024 dei "Colloqui eum", organizzati insieme alla Scuola di Studi Superiori "Giacomo Leopardi" e alla Scuola di Dottorato, con l'incontro "Preoccupati per l'Umano". Simona Antolini, presidente delle Eum, dialogherà con Marcello La Matina, docente di filosofia e teoria dei linguaggi, Adrián N. Bravi, scrittore, e Lucia Copparoni, allieva della Scuola di Studi Superiori “Giacomo Leopardi”, lunedì 29 gennaio alle 17,30 nella Sala Sbriccoli della biblioteca di Ateneo in Piazza Oberdan, 4, Macerata).
Saranno presentati per l'occasione i volumi "Lo specchio untore. Riflessi di umanismi possibili" a cura di La Matina con Andrea Ponso, e il libro di racconti di Adrián Bravi "Variazioni straniere".
I testi raccolti ne "Lo specchio untore" offrono spunti tutti legati al tema della specularità, dell’immagine riflessa, della conoscenza di sé attraverso l’esperienza dell’altro. I punti di vista dei singoli autori sono qui solo aggettati, senza la pretesa di costituire, nell’insieme, un manifesto o una teoria dell’umanismo futuro. E però rappresentano la traccia, e il bordo, di un pensiero che al lettore apparirà corale, poi che attraversando in modi diversi le loro scritture, vi deposita una identica inquietudine circa l’umano.
"Variazioni straniere" è, invece, una raccolta di nove racconti, scritti in anni diversi, sul ruolo dei migranti nella nostra società. I protagonisti sono coloro che si perdono nella notte, esiliati, espatriati, ospiti e ospitanti, uomini e donne relegati ai margini, senza approdo, oppure gente per la quale approdare diventa un’ulteriore sofferenza, perché hanno perduto la patria senza acquistarne un’altra.
Un albino che all’interno del suo villaggio si trasforma in un forestiero, un anziano che dopo essere stato ucciso dalla propria moglie racconta la storia della sua badante ucraina, gli immigrati arruolati per la costruzione di un muro che impedirà l’ingresso degli stranieri dell’est, un paraguaiano impossibilitato a ballare il tango o un’anziana indiana che decide di andare a morire nella propria terra sono alcune delle figure che tessono queste trame di storie variegate. Con la sua prosa trasparente e ironica, Adrián N. Bravi mette in luce uno dei temi più spinosi dei nostri tempi trasformandolo in un’avventura surreale.
È sempre più importante educare a riconoscere le proprie emozioni nei vari ambiti della vita di comunità, imparando a comunicare efficacemente ed in modo resiliente al fine di limitare i conflitti che spesso sono provocati anche dall’uso distorto delle parole e dall’incapacità di controllare la propria reattività nel confronto con l’altro.
Il linguaggio che utilizziamo ci definisce e racconta chi siamo, dunque diventa lo strumento con cui si entra in relazione con l’altro e con il quale si costruisce la relazione. Avere “buone relazioni” educando a limitare il conflitto o gestendolo correttamente è dunque l’obiettivo che anche per il 2024 si pone l’Unione Nazionale Avvocati per la Mediazione (UNAM) che in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha stilato un protocollo d’intesa che ha l’obiettivo di formare giovani che sappiano utilizzare un linguaggio non aggressivo attraverso l’acquisizione di skills per la gestione dei problemi e dei conflitti, agevolando la propensione al confronto costruttivo e non allo scontro distruttivo.
L’iniziativa, che coinvolge tutto il territorio italiano, quest’anno riparte nella provincia di Macerata dal Liceo Scientifico “G. Galilei” che ha abbracciato con entusiasmo il progetto dal titolo “Parliamone impariamo a comunicare per gestire i conflitti”, e che coinvolgerà le classi 3L con indirizzo Scienze Applicate e 2D Economico Finanziario.
Il progetto, coordinato dalle professoresse Francesca Serafini e Alessandra Pizzichini, si svilupperà in differenti incontri nei quali la mediatrice e counselor professionista ,l’avvocato. Marisa Abbatantuoni, insegnerà agli studenti quanto imparato sul campo in tema di conflitto in più di 13 anni di esperienza nella veste di mediatore professionista presso l’Organismo di Mediazione dell’Ordine degli Avvocati di Macerata.
“Il saper lavorare in squadra è quello che viene richiesto ai giovani che si affacciano al mondo del lavoro o nei vari ambiti della vita di relazione, essere capaci di comunicare correttamente spiana la strada all’acquisizione di tutte quelle skills, ad esempio di problem solving, maggiormente apprezzate in ambito lavorativo” dice l’avvocato Marisa Abbatantuoni, ma ma per far questo occorre formarsi ed imparare a gestire anche il conflitto, che ve lo assicuro è inevitabile”.
Con la consapevolezza che questo tipo di formazione vada acquisita tempestivamente, l’Unam, sezione di Macerata, rappresentata dal presidente, Massimo Cesca in collaborazione con l’Ordine degli Avvocati di Macerata e il proprio organismo di mediazione con l’avvocato Massimo Gentili, ha promosso questo percorso di volontariato divulgativo, fornendo l’occasione per gli studenti di sperimentarsi sul campo anche attraverso la simulazione di casi concreti.
Il conflitto, dunque, come occasione di crescita e conoscenza delle proprie potenzialità ed attitudini e non più come terreno di scontro