C’è anche Unicam nella delegazione italiana che partecipa alle Universiadi invernali di Torino (13-23 gennaio 2025). Lara Naki Gutmann e Francesco Riva, iscritti al corso di laurea in Scienze Giuridiche per l’Innovazione Organizzativa e la Coesione Sociale, partecipano alle gare di pattinaggio artistico, sotto la guida dello staff tecnico composto dai coach Brunilde Bianchi, Stephanie Cuel ed Edoardo De Bernardis.
“È il primo evento dello sport universitario a cui partecipo, mi sto preparando per essere al massimo della forma fisica e non vedo l'ora – ha spiegato Lara al momento della partenza – . Sono davvero felice di poter essere presente a questa edizione, resa ancora più speciale dal fatto che si svolge in Italia. Ho sempre cercato di dare il massimo per conciliare sport e studio, anche se non è stato sempre facile. Dopo il liceo, ho scelto di dedicare ancora più tempo e la maggior parte delle mie energie al pattinaggio, allenandomi sia al mattino che al pomeriggio. Di conseguenza, il tempo a disposizione per lo studio si è ridotto, ma non ho mai smesso perché sono convinta che sia fondamentale per il mio futuro".
Ottima prima prova per Lara, con un quarto posto che costituisce una buona base di partenza per la seconda prova. Soddisfazione del rettore Graziano Leoni. Il presidente del Cus Camerino Stefano Belardinelli: grande emozione sul ghiaccio; non è solo sport, ma anche figure artistiche al suono di una bella musica. Un'emozione parlare con Lara, incoraggiata dalla sua allenatrice, dalla nostra delegazione italiana e da Carolina Kostner.
L'Università di Macerata conferma il suo impegno per il benessere psicologico ed emotivo della comunità accademica con una nuova iniziativa: i corsi gratuiti di mindfulness, dedicati a studenti e studentesse.
Il percorso, avviato lo scorso venerdì, 16 gennaio, fa parte di un sistema integrato di servizi progettati all’interno dell'Area benessere e welfare per sostenere la crescita personale e accademica della comunità studentesca.
Tra questi, l'Ateneo offre anche consulenza orientativa per il percorso formativo e professionale, un servizio di life coaching per valorizzare le risorse personali e la consulenza psicologica per favorire una maggiore consapevolezza emotiva. In un contesto sociale che vede i giovani adulti affrontare crescenti difficoltà emotive e psicologiche, la diffusione di una cultura del benessere assume un ruolo fondamentale.
La Mindfulness, pratica basata sull’attenzione consapevole al momento presente, si è dimostrata efficace nel migliorare la qualità della vita, riducendo ansia, stress e irritabilità, e potenziando concentrazione, memoria e capacità relazionali. I benefici, confermati da numerosi studi neuroscientifici, rendono questa proposta un valore aggiunto per affrontare le sfide personali e accademiche. Gli incontri si svolgeranno fino a novembre per tre giovedì al mese, con la possibilità di partecipare anche online.
La guida del percorso è affidata a Francesca Caldarelli, psicologa clinica e psicoterapeuta cognitivo-comportamentale, certificata dall’Università della California di San Diego. Dopo i primi incontri introduttivi, saranno affrontati temi quali la gestione di ansia, stress, rabbia e l’apprendimento dell’accettazione di sé.
Non è richiesta alcuna prenotazione: gli studenti potranno scegliere l’orario più comodo tra quelli disponibili e presentarsi direttamente in aula. Per ulteriori informazioni, è possibile consultare il sito ufficiale dell’Università di Macerata.
Non si arrendono i sindaci dei Comuni di Caldarola, Belforte del Chienti, Camporotondo di Fiastrone, Cessapalombo e Serrapetrona alla proposta dell’Ufficio scolastico regionale, recepita dalla giunta delle Marche, di accorpare l’Istituto Comprensivo Simone De Magistris con l’Omnicomprensivo Frau-Leopardi di Sarnano. Dopo la mobilitazione messa in atto durante le festività natalizie non appena saputo del disegno regionale per il prossimo anno scolastico, gli amministratori dei cinque Comuni su cui opera l’IC De Magistris si sono riuniti anche ieri per non lasciare nulla di intentato e scongiurare l’accorpamento delle due realtà scolastiche a discapito dei piccoli centri dell’entroterra già duramente colpiti dal terremoto del 2016.
«Non abbiamo mai mollato la presa - dicono gli amministratori - poiché non siamo intenzionati a cedere di fronte a una manovra che mette a repentaglio un altro servizio fondamentale per il nostro territorio. Restiamo sempre pronti e aperti a un dialogo con la Regione, affinché il governatore Francesco Acquaroli e la sua giunta comprendano le conseguenze che potrebbero derivare da una scelta simile. Ma serve un confronto serio e costruttivo, senza pregiudiziali. Non è possibile investire sulla ricostruzione da una parte e togliere i servizi dall’altra, rendendo i nostri Comuni poco appetibili per le giovani coppie e cattedrali nel deserto gli edifici sistemati con i fondi pubblici della ricostruzione. Inoltre, una scelta di questo tipo, non può essere presa così frettolosamente e senza aver consultato i rappresentanti dei territori interessati».
I sindaci Giuseppe Fabbroni, Alessio Vita, Massimiliano Micucci, Giuseppina Feliciotti e Silvia Pinzi auspicano quindi un confronto con la giunta regionale e stanno valutando tutte le possibili azioni da intraprendere, senza escluderne nessuna, per evitare che dal prossimo anno scolastico l’IC De Magistris condivida la direzione con l’Omnicomprensivo di Sarnano. I cinque sindaci tornano nel merito del disegno di accorpamento, ribadendo che la loro preoccupazione riguarda anche il «coinvolgimento di un territorio vastissimo di 352 Km quadrati e oltre mille studenti che andrebbero dai 3 ai 19 anni, per i quali - avevano già spiegato - ci resta difficile immaginare l’impegno di un solo dirigente che si troverebbe a gestire piani scolastici totalmente differenti, personale da dislocare nelle diverse sedi e problematiche legate alle diverse fasce d’età con le criticità che vanno dall’infanzia all’adolescenza».
Allo stesso tempo, però, tengono a rassicurare la cittadinanza e le famiglie riguardo il personale scolastico: «Sebbene ci sia la possibilità che docenti e collaboratori scolastici, facendo capo a un unico istituto, vengano disposti in tutto il territorio in cui opera la mega-realtà, gli studenti avranno comunque personale qualificato e preparato per la loro formazione». Personale che ha però mostrato la propria preoccupazione con due rispettive delibere del Collegio docenti e del Consiglio d’istituto in cui viene ribadita la contrarietà all’accorpamento.
I rettori delle Università pubbliche marchigiane hanno espresso preoccupazione riguardo all’annuncio dell’apertura di sedi della Link University nella regione. Un'iniziativa che ha sollevato il dibattito sul futuro del sistema accademico locale e che ha spinto gli atenei di Camerino, Macerata, Urbino e Ancona a fare un appello pubblico per chiarire la loro posizione.
Secondo i rettori, il sistema universitario pubblico delle Marche, che comprende l'Università degli Studi di Camerino, l'Università degli Studi di Macerata, l'Università Politecnica delle Marche e l'Universtià di Urbino Carlo Bo, rappresenta un'eccellenza di livello nazionale, un elemento imprescindibile per lo sviluppo economico e culturale della regione. Il sostegno a soggetti formativi privati,come ìla Link University, che manca del radicamento territoriale e del controllo pubblico che contraddistinguono gli Atenei locali, potrebbe, secondo i rettori, compromettere l'equilibrio e la sostenibilità di un sistema universitario già in difficoltà a causa dei tagli e delle limitate risorse.
Con un comunicato congiunto, i rettori delle università marchigiane hanno evidenziato la necessità che ogni nuova iniziativa formativa nel settore universitario avvenga con la massima trasparenza e, soprattutto, attraverso un dialogo costruttivo con le università pubbliche locali. “È fondamentale che ogni sviluppo nel panorama universitario della regione sia allineato con le strategie di crescita economica e sociale del nostro territorio”, hanno dichiarato. Questo, secondo i rettori, per evitare che il sistema educativo locale, già sottofinanziato, rischi di perdere la propria coerenza e stabilità.
I rettori hanno ribadito che la Regione Marche deve continuare a sostenere con determinazione gli Atenei pubblici, impegnandosi a consolidare il loro ruolo strategico nella formazione, nella ricerca e nel rafforzamento delle capacità del territorio. Il coinvolgimento di altri enti e soggetti nel panorama formativo, affermano, dovrebbe avvenire solo attraverso specifici accordi di collaborazione che garantiscano l'integrazione e l'equilibrio con l'offerta accademica regionale.
Lo scorso 10 gennaio, il Comitato Regionale di Coordinamento delle Università Marchigiane ha deliberato congiuntamente l’offerta formativa per l’anno accademico 2025/2026, che è stata successivamente inviata al Ministero il 13 gennaio, rispettando le scadenze previste. Un altro aspetto che ha suscitato discussione è la lettera inviata dalla Link University a tutte le componenti e gli enti professionali della regione, una comunicazione che, stando a quanto affermato dai rettori, non è stata condivisa con gli Atenei locali. Un segnale di mancanza di coordinamento che ha alimentato ulteriori preoccupazioni.
In risposta a quanto accaduto, i rettori hanno richiesto un incontro urgente con il presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli, e con l’assessore all’Istruzione, Chiara Biondi, per discutere la questione e trovare soluzioni condivise. L'incontro, secondo i rettori, è necessario per avviare un confronto approfondito sulla tutela del sistema universitario regionale e sulla creazione di strategie comuni per garantire la sostenibilità e l’eccellenza delle università marchigiane nel futuro prossimo.
Anche a gennaio l'Istituto di Istruzione Superiore "Matteo Ricci" di Macerata apre le sue porte a studenti e famiglie interessati a scoprire l'offerta formativa per l'anno scolastico 2025/2026. Sono stati già numerosissimi gli studenti e le famiglie che hanno visitato l’istituto e preso parte ai laboratori tematici. Ora nuove date attendono coloro che non avessero avuto ancora la possibilità di partecipare o che volessero approfondire la conoscenza dei vari indirizzi:
- Sabato 18 gennaio - Laboratori dalle ore 15.30 alle ore 19:00
- Domenica 19 gennaio - Open Day dalle ore 15.30 alle ore 18.30
- Sabato 25 gennaio - Laboratori dalle ore 15.30 alle ore 19:00
- Domenica 26 gennaio - Open Day dalle ore 15.30 alle ore 18.30
L'evento rappresenta un'opportunità per conoscere da vicino una delle realtà scolastiche più prestigiose del territorio, che vanta oltre un secolo di esperienza nella formazione dei giovani. Pur radicato nella tradizione, l'Istituto oggi è diventato un punto di riferimento nazionale per l'innovazione educativa, come testimoniato dal recente convegno "L’Intelligenza Artificiale come strumento di innovazione e inclusione: sfide, opportunità e applicazioni nelle discipline scientifiche", organizzato dalla in qualità di Scuola capofila della Rete Nazionale Biotech- degli indirizzi biotecnologie sanitarie e ambientali italiani.
"Il nostro istituto si distingue per la capacità di coniugare tradizione e innovazione - afferma la dirigente scolastica, Rita Emiliozzi - offrendo percorsi formativi in grado di rispondere alle sfide del mondo contemporaneo. Ai già consolidati indirizzi - Scienze Umane, Economico Sociale, Chimica Materiali e Biotecnologie, Turismo - si aggiunge ora anche il nuovo Liceo del Made in Italy, un indirizzo che integra le scienze economiche e giuridiche con le discipline matematiche, fisiche e naturali, fornendo agli studenti una formazione completa e versatile. Tutta la nostra offerta formativa è animata dall’impegno nel garantire un percorso educativo sempre più ricco, stimolante e in linea con le esigenze di tutti gli studenti".
È, inoltre, ancora possibile iscriversi ai Laboratori che rappresentano un’occasione unica per esplorare da vicino il valore e la qualità dell’offerta formativa, entrando nel cuore della didattica dell'Istituto. Durante queste sessioni, i partecipanti potranno infatti sperimentare direttamente le metodologie della scuola superiore, confrontarsi con i docenti e scoprire le tecnologie avanzate presenti nelle aule.
Per poter partecipare è necessaria la registrazione tramite il portale di orientamento dell’Istituto, raggiungibile collegandosi al sito https://www.iismatteoricci.edu.it/ e cliccando sul banner principale.
Chi ne avesse bisogno può anche contattare la scuola via email all’indirizzo orientamento.ricci@iisricci.org o telefonicamente al numero dedicato 339 722 3455 (attivo dal lunedì al venerdì, dalle 16:00 alle 19:00).
Un nuovo percorso formativo, dedicato a chi vuole padroneggiare l'arte della comunicazione scientifica, prenderà il via il 15 febbraio presso l'Università di Camerino. Il corso, intitolato "Media e scienza. Informazione, comunicazione e innovazione: dal taccuino all'intelligenza artificiale", offrirà 32 ore di formazione distribuite in quattro sabati, fino al 10 maggio.
L'iniziativa nasce dalla collaborazione tra l'Ordine dei Giornalisti delle Marche, l'Università di Camerino (Unicam) e Ucsi Marche. L’obiettivo è formare professionisti in grado di raccontare il mondo della scienza in modo chiaro, rigoroso e accattivante, combinando teoria e pratica.
Il programma, che si terrà nella Sala convegni "Carlo Urbani" di Camerino, si rivolge principalmente ai giornalisti, ma è aperto anche a docenti, studenti universitari, comunicatori e professionisti. Per i membri dell'Ordine dei Giornalisti la partecipazione è gratuita, mentre per gli altri il costo è di 200 euro. Ai partecipanti saranno riconosciuti 16 crediti formativi dall'Ordine e 10 crediti universitari, oltre a un attestato finale.
L'iniziativa è stata presentata ad Ancona nella sede dell'Ordine dei Giornalisti delle Marche, alla presenza del presidente Franco Elisei, del rettore di Unicam Graziano Leoni e dell'ex rettore Claudio Pettinari. "Oggi più che mai è essenziale comprendere e comunicare le complessità del mondo scientifico", ha dichiarato Elisei, sottolineando la necessità di un'informazione di qualità in settori chiave come l'energia, l'ambiente, la sanità e l'intelligenza artificiale.
Una giornata del corso sarà dedicata proprio all'IA, un tema che Elisei ha definito cruciale per una gestione responsabile dell’informazione. "Viviamo in un'epoca di grandi cambiamenti - ha affermato - e il contenuto delle notizie deve mantenere la sua qualità, indipendentemente dal mezzo di diffusione".
Il rettore Leoni ha ricordato il ruolo pionieristico dell'ateneo di Camerino, che ha istituito il primo master in comunicazione scientifica sotto la guida del professor Pettinari. "Comunicare la scienza è un dovere dei ricercatori, e i giornalisti sono il ponte verso il grande pubblico", ha aggiunto, definendo il progetto un esempio di "sinergia virtuosa" tra mondo accademico e professionale.
Pettinari ha spiegato che il corso punta su un approccio didattico innovativo, per fornire ai partecipanti strumenti avanzati utili a dialogare con diversi tipi di pubblico, sia attraverso i media tradizionali che digitali. "L'obiettivo è aiutare i comunicatori a capire e a farsi capire, anche nell'era dell'intelligenza artificiale". Le iscrizioni sono aperte fino al 12 febbraio.
Dal prossimo anno scolastico, gli studenti dell'Istituto Tecnico Economico "A. Gentili" di Macerata sperimenteranno la "settimana corta", una riformulazione dell’orario scolastico che prevede cinque giorni di scuola, dal lunedì al venerdì, con orario dalle 7.55 alle 14. Questa nuova organizzazione, deliberata all’unanimità dal Consiglio d’Istituto e approvata a maggioranza dal Collegio dei docenti, rappresenta una grande novità per la scuola, ed è il risultato di un ampio dibattito all’interno della comunità scolastica.
La dirigente scolastica, Alessandra Gattari, ha spiegato le motivazioni che hanno portato alla decisione di adottare la settimana corta, sottolineando diversi vantaggi sotto vari punti di vista. "In primis, dal punto di vista didattico, la distribuzione delle ore su cinque giorni consente ai docenti di concentrarsi maggiormente su attività di recupero e potenziamento per gruppi più piccoli, ha sottolineato, migliorando l’efficacia dell’insegnamento e favorendo una relazione più diretta e profonda tra insegnante e alunno.
Un altro aspetto fondamentale riguarda la gestione delle energie degli studenti: con la fine delle lezioni il venerdì, gli studenti avranno il weekend per recuperare fisicamente e mentalmente, migliorando così la loro capacità di concentrazione e studio. La nuova organizzazione oraria offre anche maggiori opportunità per gli studenti di conciliare la vita scolastica con quella personale, permettendo loro di dedicarsi ad attività extrascolastiche come lo sport, le relazioni familiari e sociali, e, per i più grandi, anche esperienze lavorative.
La dirigente Gattari ha anche evidenziato "l'importanza di una distribuzione più equilibrata del carico di lavoro, evitando alternanze troppo frequenti di docenti nelle ore giornaliere. Ogni mattina non si alterneranno più di quattro insegnanti, riducendo lo stress per gli studenti e consentendo ai docenti di concentrarsi su percorsi didattici più integrati e multidisciplinari, migliorando l'offerta formativa".
"Infine, la riformulazione dell’orario ha anche come obiettivo il risparmio energetico, riducendo il numero di ore di attività scolastica settimanali e, di conseguenza, abbassando i consumi. Una soluzione che si inserisce in un contesto più ampio di attenzione all’efficienza e alla sostenibilità".
Oltre 13 milioni di euro suddivisi in 12 diversi interventi, di cui ben più del 60% già ultimati. Questo il quadro dei lavori finanziati dal Pnrr che la Provincia sta portando avanti all’interno delle scuole del territorio.
“Il progetto più importante – spiegano il presidente Sandro Parcaroli e Pierfrancesco Castiglioni, consigliere delegato all’Edilizia scolastica – riguarda sicuramente i lavori di adeguamento sismico del liceo artistico di Macerata, finanziato per 4.379.149 euro e che ha superato un 30% delle opere completate. Cinque, invece, i cantieri ultimati. Si tratta dei lavori di manutenzione straordinaria sulla copertura del liceo scientifico di Recanati (350mila euro); la sostituzione degli infissi all’Ite Gentili di Macerata (422.024 euro), i lavori di manutenzione straordinaria per la sostituzione degli infissi al liceo di Recanati (250mila euro), la riqualificazione e realizzazione ex novo di alcune aree destinate alle attività sportive scolastiche (112.500 euro) e la riqualificazione architettonica e funzionale della palestra del liceo classico “Leopardi” di Macerata (260mila euro)”.
Tra gli interventi in fase di ultimazione, invece, ci sono la realizzazione di una nuova palestra (l’importo complessivo dei lavori è di 1.210.000 euro) e di nuovi spazi (1.320.000 euro) all’Istituto Mattei di Recanati, la realizzazione di una nuova palestra a servizio degli istituti scolastici di via Cioci (1.320.000 euro), la realizzazione di nuovi spazi al liceo “Da Vinci” di Civitanova (2.647.488 euro) e la costruzione di una palestra all’Istituto agrario “Garibaldi” di Macerata (1.320.000 euro).
Ultimo cantiere che deve ancora essere avviato, invece, è quello relativo alla riqualificazione delle aree sportive all’aperto al liceo artistico “Cantalamessa” di Macerata (per un importo dì 53.400 euro).
“Oltre il 60% delle programmazioni finanziate dal Pnrr è stato ultimato – conclude Giorgio Pollastrelli, consigliere delegato al Pnrr – e questo grazie all’impegno di tutti i tecnici della Provincia che hanno lavorato alle progettazioni e delle ditte che stanno rispettando i cronoprogrammi. Anche nei prossimi mesi si continuerà a lavorare per completare le progettazioni rimaste e dare ai vari Istituti del territorio risposte concrete alle loro esigenze. Ritengo sia un risultato importante che traccia un quadro positivo dello stato di attuazione delle missioni che sono state affidate alla Provincia. Soprattutto se si considera la situazione di grave difficoltà in cui si trovano queste istituzioni, su cui ancora pesano riforme sbagliate e tagli drammatici a fondi e personale”.
Prima uscita ufficiale del 2025 per l'Università di Macerata, che questa mattina presso il Social Hub di via Gramsci ha presentato il progetto "Eh MICA Marche! Enogastronomia Marchigiana Innovativa Culturalmente Accessibile" . Promosso da Arci Macerata come capofila, il progetto vede il contributo scientifico dell'ateneo, in collaborazione con realtà locali e nazionali come Quacquarini Dolciaria, MyMarca, Typimedia e Ruvido Teatro .
Finanziato con 199.957 euro dalla Regione Marche nell'ambito del bando “Sostegno alle Imprese Culturali e Creative”, il progetto punta a trasformare l'enogastronomia marchigiana in un'esperienza innovativa e accessibile, unendo tradizione, tecnologia e inclusione. Concentrandosi in particolare sui territori di Macerata e Serrapetrona, colpiti dal sisma del 2016, "Eh MICA Marche!" è stato concepito per essere replicabile in altre aree delle Marche. I dettagli sono stati presentati oggi dal rettore John Mc Court, dal presidente di Arci Macerata Massimiliano Bianchini, dalla prorettrice Catia Giaconi, da Laura Faccenda della società di consulenza per la progettazione Bebop e dai rappresentanti dei partner Emanuele Conforti, titolare di Mymarca.it, e Fabio Bonso, presidente di Ruvidoteatro.
Durante la presentazione, il rettore John McCourt ha evidenziato il ruolo dell'ateneo come ponte tra accademia e territorio, sottolineando il valore del progetto come esempio concreto di collaborazione. “La nostra Università vuole essere un esempio di come un ateneo possa lavorare con gli enti locali per creare proposte convincenti e valorizzare il territorio. Più vado fuori dalle Marche, più credo nelle Marche”, ha dichiarato McCourt.
Il progetto si propone di rafforzare la rete degli operatori della filiera enogastronomica, favorendo la sinergia tra imprese, enti culturali e associazioni non profit. Mira inoltre a sviluppare idee innovative che combinano tradizione e nuove tecnologie, come l'intelligenza artificiale, la realtà immersiva e gli strumenti digitali. Particolare attenzione viene posta sul coinvolgimento delle comunità locali attraverso percorsi inclusivi e sostenibili e sul coinvolgimento dei giovani, tramite attività educative e il sostegno all'imprenditorialità.
Alla presentazione è intervenuto anche il presidente di Arci Marche e Arci Macerata, Massimiliano Sport Bianchini , che ha sottolineato la necessità di dare concretezza alle iniziative, andando oltre la fase progettuale. “Non basta vincere progetti, bisogna realizzarli concretamente. Questo progetto mette insieme un'associazione con oltre 5.000 iscritti, capace di lavorare come un'impresa culturale, con un partenariato importante che comprende realtà come Quacquarini, MyMarca e Typimedia”, ha affermato Bianchini.
Un tavolo di co-programmazione e co-progettazione riunirà i partner principali e una rete di enti e istituzioni che hanno aderito con lettere di interesse, tra cui i comuni di Serrapetrona, Gagliole, Valfornace, l’Unione Montana dei Monti Azzurri, il Microbiscottificio Frolla, la Confartigianato Imprese Macerata, Ascoli Piceno e Fermo, l’Associazione Sommelier Marche e l’Associazione Provinciale Cuochi di Macerata A. Nebbia: uno spazio di confronto per individuare criticità, opportunità e strategie condivise, offrendo spunti per future politiche territoriali.
Tra le azioni più innovative vi è la creazione di due hub tecnologici: HubQu, presso Quacquarini Dolciaria, uno spazio immersivo multisensoriale dedicato alla produzione artigianale e alla Vernaccia di Serrapetrona, e MyHub, presso Casa Marche di MyMarca, che propone cooking experience inclusive e tecnologiche.
Entrambi i centri combineranno tradizione e tecnologia per attrarre turisti e creare nuovi modelli di fruizione. Altri interventi includono un sito web e un’applicazione con mappe interattive dei prodotti tipici e delle imprese da parte di Tipymedia, la progettazione di itinerari turistico-enogastronomici accessibili, esperienze teatralizzate nei luoghi di produzione a cura della compagnia Ruvido Teatro e la realizzazione di contenuti multimediali, come podcast e short film, per raccontare il territorio con linguaggi contemporanei.
“Questa sinergia è ciò che ci permette di raggiungere risultati più grandi rispetto a quelli ottenibili da soli”, ha concluso McCourt, sottolineando il ruolo dell'Università nella creazione di nuove opportunità per il territorio. Con "Eh MICA Marche!", l'enogastronomia marchigiana si proietta verso un futuro fatto di innovazione, inclusione e sostenibilità, unendo tradizione e modernità per rilanciare l'entroterra maceratese.
L'ITE "Gentili" di Macerata ha siglato una convenzione con iYES, società che offre al giovani studenti delle scuole secondarie di secondo grado la possibilità di vivere esperienze internazionali di studio e di viaggio, nonché ottenere un diploma di High School americana affiancato a quello di Scuola Superiore italiana, attraverso un percorso di studio online aggiuntivo con la "The Brook Hill Academy" di Los Angeles.
Il progetto Doppio Diploma Italia-USA permette di conseguire un diploma americano, in parallelo al percorso scolastico in Italia, attraverso lezioni online, incontri con altri studenti ed esperienze dirette all'estero in estate, il tutto senza interrompere il corso di studi in Italia.
La dirigente scolastica Alessandra Gattari ha specificato che con questa collaborazione "gli studenti dell'ITE avranno accesso a prezzo agevolato a un percorso didattico-formativo di alta qualità, potranno sviluppare competenze linguistiche e una cultura internazionale, acquisire nuove metodologie di studio e prepararsi al meglio per il loro futuro accademico e professionale".
La proposta della giunta regionale di accorpare l'Istituto Comprensivo Simone De Magistris di Caldarola con l’Omnicomprensivo Frau-Leopardi di Sarnano, avanzata per il prossimo anno scolastico, continua a suscitare forti proteste. Dopo la mobilitazione dei sindaci dei cinque Comuni serviti dal De Magistris, che hanno chiesto alla Regione di rinviare la decisione, anche i docenti e gli organi collegiali dell'Istituto si sono espressi in maniera unanime contro l’accorpamento.
Nella giornata di ieri, si sono svolti il Collegio dei Docenti e il Consiglio d'Istituto del De Magistris, durante i quali sono state approvate due delibere inviate alla Prima Commissione Consiliare Istruzione, al presidente della Commissione, al governatore Francesco Acquaroli e all’assessore regionale Chiara Biondi. Entrambi gli organi hanno sottolineato con forza la loro contrarietà alla proposta di unire l'Istituto di Caldarola con quello di Sarnano, evidenziando le problematiche logistiche e organizzative che deriverebbero dall’accorpamento.
Le obiezioni sono simili a quelle sollevate dai cinque sindaci dei Comuni di Caldarola, Belforte del Chienti, Camporotondo, Cessapalombo e Serrapetrona, che hanno evidenziato la difficoltà di gestire un istituto così vasto, con 17 plessi distribuiti su 11 Comuni diversi e su tre ordini di scuola. A queste difficoltà logistiche si aggiungerebbero anche gravi problemi di gestione del personale e dell’offerta formativa. Inoltre, gli organi scolastici hanno sottolineato l'impatto negativo che tale riorganizzazione avrebbe sulle famiglie, in particolare per quanto riguarda i disagi nei trasporti tra i diversi plessi situati in un'area montuosa.
Il rischio che l’accorpamento possa danneggiare ulteriormente il territorio già segnato dagli effetti del sisma è stato anche un punto centrale della discussione. Gli organi collegiali hanno sottolineato che la riorganizzazione "potrebbe impoverire ancora di più una comunità che sta cercando di risollevarsi dalle difficoltà economiche e sociali derivanti dal terremoto".
In risposta alla proposta regionale, il sindaco di Caldarola, Giuseppe Fabbroni, ha inviato un appello ai colleghi dei Comuni che fanno parte dell'Omnicomprensivo Frau-Leopardi di Sarnano, invitandoli a valutare la situazione e, se lo ritengono opportuno, a prendere una posizione chiara contro l'accorpamento.
Ogni promessa è debito! Così si sono riuniti di nuovo a 45 anni dal diploma quei “ragazzi attempati” che hanno lasciato i banchi del 5° B dell’Istituto Tecnico Agrario “Giuseppe Garibaldi” di Macerata nel 1979, ultimo anno di servizio del mitico preside Cataldo Tandoi
La reunion è avvenuta qualche giorno fa nell’Agriturismo Terre della Sibilla di Valfornace gestito da uno di loro e quest’anno, per la prima volta, la piacevole presenza di due professori del corpo docente di allora.
Nel corso della magica giornata sono stati ricordati fatti ed aneddoti dell'adolescenza di un gruppo di giovani fortunati di vivere un’epoca fatta di semplicità, affetto e goliardia sincera dove non esistevano i telefonini e per contattare le uniche tre donne presenti in classe si doveva telefonare a casa incappando immancabilmente nei loro genitori.
L’Agraria del tempo non è la grande scuola di oggi, allora c'erano inizialmente solo due sezioni, si conoscevano tutti e il clima che si respirava era proprio familiare. Un ciclo scolastico che li ha visti crescere insieme e condividere esperienze di straordinaria importanza per la loro maturazione. Questo ha influito molto sui rapporti umani tra studenti e anche con gli insegnanti che vengono ricordati ancora oggi con affetto e stima.
"È stato bello incontrarsi e trovarsi subito in sintonia con l’unico desiderio di approfondire l’amicizia senza scadere nel patetico e nella retorica nostalgica, hanno affermato gli ex studenti. E, allora, si è parlato della vita, delle gioie e dei dolori di tutti i giorni, degli affetti, dei figli e nipoti, del lavoro e degli impegni nel sociale e anche, vista l'età che avanza, del raggiungimento, per molti di loro, della pensione".
"E anche senza l’assillo di frequentarsi assiduamente un’amicizia come questa, ridotta all’essenziale e sinceramente presente, può essere considerata una vera compagnia per la vita". È con questa certezza che propongono nuovi incontri per preparare alla grande il cinquantesimo anniversario con l'augurio di essere tutti in salute e con lo stesso desiderio di curiosità e felicità che li ha mossi e che vogliono estendere a tutti.
Approvato all’unanimità oggi dal Consiglio di Amministrazione il bilancio preventivo 2025 dell’Università di Macerata. "Si tratta - commenta il rettore John McCourt - di un documento che testimonia la capacità dell’Ateneo di affrontare con pragmatismo le sfide di un contesto in evoluzione, trasformandole in occasioni di consolidamento e crescita. In un anno caratterizzato da significative e dannose riduzioni dei finanziamenti pubblici per il sistema universitario nazionale, UniMC si distingue per una gestione strategica e responsabile, in linea con il Piano Strategico 2023-2025".
Il taglio del Fondo di Finanziamento Ordinario (FFO) nel 2024, pari a circa 3 milioni di euro rispetto al 2023, e l'adeguamento Istat degli stipendi del personale (1 milione di euro), pur rappresentando una sfida, hanno stimolato l’Ateneo a intensificare le proprie politiche di monitoraggio e razionalizzazione dei costi e di rafforzamento delle attività di reperimento di risorse esterne.
L’Università di Macerata continua a destinare la maggior parte delle risorse alle attività fondamentali di didattica, ricerca e servizi per gli studenti, consolidando il proprio ruolo come promotore di conoscenza e progresso sociale. Progetti innovativi e politiche mirate supportano priorità strategiche come la didattica innovativa, la valorizzazione della conoscenza, il dialogo col territorio, la trasformazione digitale, il benessere della comunità universitaria e la sostenibilità ambientale, tutte testimonianze di una gestione solida e lungimirante.
Come in tanti altri atenei, l’equilibrio di bilancio è ottenuto prevedendo l'utilizzo di 2,4 milioni delle riserve patrimoniali. Parallelamente, l’Ateneo ha stanziato 3,17 milioni di euro per investimenti che rafforzano la sostenibilità e l’innovazione, garantendo un futuro di crescita e resilienza.
Il rettore John Mc Court si è detto soddisfatto per i risultati raggiunti e ha voluto ringraziare lo staff della divisione Bilancio Qualità e Programmazione per l’eccellente lavoro svolto. "In linea con tutti gli Atenei d’Italia, i tagli strutturali al Ffo e gli aumenti dei costi a medio termine minano la sostenibilità del sistema universitario anche in università come la nostra dove si registra una crescita nel numero delle immatricolazioni (+15%). Tutti gli atenei hanno dovuto fare i salti mortali per chiudere i bilanci e faranno ancora più fatica nel futuro. I tagli ci tolgono la possibilità di programmare al meglio le nostre attività per rafforzarci e, a breve, tutto il sistema soffrirà la mancanza anche dei fondi del PNRR, che hanno dato uno stimolo importante alla ricerca".
"La ricerca in Italia rischia una frenata senza precedenti e la perdita di molti giovani sui quali il sistema paese ha investito - avverte il rettore -. Col nuovo anno bisognerà affrontare queste sfide in modo collegiale, con le altre università delle Marche, con la rete Hamu, alla quale aderiscono gli atenei di Abruzzo, Marche e Umbria, con la Crui e in dialogo con il ministero. Nonostante il contesto di difficoltà finanziaria determinato da fattori esogeni e non sempre prevedibili, il Bilancio Preventivo 2025 esprime una visione chiara e ambiziosa: un Ateneo che, guarda al futuro, valorizzando le proprie radici e affrontando le sfide con resilienza e innovazione".
Si è svolta nella mattinata di domenica 29 dicembre una riunione convocata d'urgenza tra gli amministratori dei cinque comuni su cui opera l'Istituto Comprensivo Simone De Magistris che - secondo una proposta della giunta regionale, in base alle indicazioni dell’Ufficio scolastico delle Marche - sarà accorpato all'Omnicompnrensivo Frau-Leopardi di Sarnano.
Una scelta che non piace affatto ai sindaci dei comuni di Caldarola, Belforte del Chienti, Camporotondo, Cessapalombo e Serrapetrona, tanto che hanno immediatamente avviato una fase di concertazione per opporsi alla nuova riorganizzazione proposta.
Erano presenti il sindaco di Caldarola Giuseppe Fabbroni con l'assessore Paola Scaficchia e il consigliere Sergio Grasselli; il sindaco di Belforte del Chienti Alessio Vita con il vicesindaco Mariella Migliorelli, l’assessore Claudio Cipollari e i consiglieri Elio Carfagna e Antonella Sciamanna e i sindaci di Camporotondo, Massimiliano Micucci, di Cessapalombo, Giuseppina Feliciotti, e Serrapetrona, Silvia Pinzi.
Unanime la contrarietà all’accorpamento che porterebbe un’unica dirigenza scolastica e un’unica graduatoria per il personale e il corpo docenti. I dubbi dei sindaci riguardano in primis i tempi e i modi in cui si è agito: «Chiediamo alla giunta regionale - dicono gli amministratori - di rinviare la decisione definitiva (che dovrà avvenire dopo il parere della Prima commissione consiliare e del Comitato Autonomie Locali) dopo un necessario confronto con le amministrazioni comunali interessate dal riassetto».
Allora i sindaci entrano nel merito delle obiezioni, che non derivano da una presa di posizione a priori, bensì da uno sguardo sul territorio che amministrano e di cui conoscono criticità e punti di forza e visione più chiara del futuro: «Accorpare il nostro Istituto Comprensivo a un’altra realtà - spiegano - comporta un ulteriore impoverimento di un territorio già svantaggiato a seguito dei danni del terremoto e dello spopolamento che era iniziato prima del 2016 e si è accentuato successivamente. Una mossa che cozza con la volontà, più volte manifestata anche dagli enti sovra-comunali, di voler ripopolare i borghi dell’entroterra su cui, proprio negli ultimi anni, sono state investite ingenti risorse europee e statali. Siamo tutti consapevoli che per essere appetibili nei confronti delle giovani coppie dobbiamo aumentare i servizi e non diminuirli o impoverirli».
Poi la questione geografica e formativa: «L’accorpamento proposto coinvolge un territorio di nove Comuni, con un’area geografica vastissima e oltre mille studenti che andrebbero dai 3 ai 19 anni. Ci resta difficile immaginare l’impegno per un solo dirigente che si troverebbe a gestire piani scolastici totalmente differenti, personale da dislocare nelle diverse sedi e problematiche legate alle diverse fasce d’età con le criticità che vanno dall’infanzia all’adolescenza».
A proposito del personale, i sindaci evidenziano come «docenti e collaboratori, facendo capo a un unico istituto, potrebbero essere disposti in tutto il territorio in cui opera il mega-istituto. Ipoteticamente, da uno dei Cinque Comuni, un docente potrebbe essere assegnato anche a Monte San Martino o Penna San Giovanni, paese tra quelli inclusi nell’Omnicomprensivo Frau-Leopardi, con tempi di spostamento che vanno oltre un’ora».
Stesso problema per gli alunni: «Guardando al futuro, dopo la deroga per le classi del cratere, è possibile che il De Magistris non abbia i numeri per formare una classe completa che quindi verrebbe accorpata a quella di un altro paese compreso nel territorio dell’Omnicomprensivo. Come si può pensare di portare gli studenti dei nostri Comuni a più di un’ora di strada da casa? È una proposta che non assicurerebbe stabilità né al nostro territorio né a quello di Sarnano. Se si debbono ottimizzare le risorse, questo tipo di accorpamento potrebbe essere proposto in altri territori come quelli verso la costa, dove le distanze sono minori e gli spostamenti più facilitati».
Preoccupazione anche riguardo l’offerta formativa: «Gli istituti vengono spesso interessati da bandi, fondi, progetti già avviati che richiedono tempo e impegnano personale dedicato. Distribuire l’organizzazione su un raggio così vasto significa disperdere le risorse e renderle inefficaci per tutti gli indirizzi».
Dunque arriva la proposta degli amministratori: «Vorremmo un confronto serio e costruttivo - concludono - è necessario che la decisione venga presa dopo aver ascoltato le criticità legate ai territori e non ai numeri. La nostra richiesta è che l’organizzazione del De Magistris resti come quella attuale e che eventuali proposte di modifica vengano concertate con tutti gli amministratori interessati e in tempi e modi ragionevoli».
Scontro aperto sul dimensionamento scolastico nelle Marche. Il presidente dell'Unione delle Province Marchigiane (Upi), Giuseppe Paolini, ha risposto duramente alle dichiarazioni dell'assessore regionale all'Istruzione, Chiara Biondi, in merito agli accorpamenti scolastici decisi dalla Regione.
"Sono esterrefatto dalle dichiarazioni dell'assessore riportate dalla stampa – esordisce Paolini – in cui si afferma che le Provincia non hanno adempiuto ai propri compiti, costringendo la Regione a intervenire: niente di più falso. Invito Biondi a essere onesta intellettualmente ea raccontare quanto accaduto realmente".
Secondo il presidente dell'Upi, le Provincia e l'Unione avrebbero partecipato attivamente ad incontri formali e informali con l'assessore e con gli uffici regionali, avanzando numerose proposte per il dimensionamento scolastico. "Abbiamo tenuto conto degli accordi già effettuati negli anni passati – spiega Paolini – chiedendo un riequilibrio territoriale. E invece la Regione ha ignorato le proposte avanzate, intervenendo con una delibera approvata d'impero il 23 dicembre, una scelta scorretta e intempestiva".
La delibera regionale prevede accordi che colpiscono in modo particolarmente significativo la provincia di Pesaro-Urbino, già penalizzata negli anni precedenti. Nello specifico, a Pesaro-Urbino verranno accorpati l'Istituto Comprensivo di Piandimeleto con quello di Macerata Feltria, l'Istituto Comprensivo di Acqualagna con quello di Apecchio e il Centro per l'Istruzione degli Adulti con l'Istituto Superiore “A. Cecchi” di Pesaro. Anche la provincia di Macerata sarà interessata dalle riorganizzazioni, con l'accordo del Convitto nazionale “Giacomo Leopardi” con l'Istituto Tecnico Economico “A. Gentili” di Macerata, dell'Omnicomprensivo “A. Gentili-V. Tortoreto” di San Ginesio con l'Istituto Comprensivo di Colmurano e dell'Istituto Comprensivo “Simone De Magistris” di Caldarola con l'Omnicomprensivo “G. Leopardi R. Frau” di Sarnano.
Paolini non esita a denunciare una disparità di trattamento tra territori, puntando il dito contro l'apparente esclusione della provincia di Ancona dai tagli. "È evidente che dietro queste scelte ci sono motivazioni politiche – afferma il presidente dell'Upi Marche – soprattutto se si osserva che Fabriano, territorio di riferimento dell'assessore Biondi, è rimasto immune da accorpamenti, nonostante la proposta di unire i due licei scientifici presenti in città".
In conclusione, Paolini annuncia la disponibilità a intraprendere azioni legali: "Siamo pronti a rivolgerci al Tar per impugnare la delibera regionale, se necessario. Non possiamo accettare decisioni che danneggiano pesantemente alcune aree della nostra regione, ignorando il dialogo e le proposte condivise".
L'argomento rimane al centro del dibattito politico regionale, con inevitabili ricadute sulle comunità scolastiche coinvolte.
Il Natale 2024 ha portato con sé una decisione controversa per l’entroterra maceratese, suscitando preoccupazione e forte disappunto nelle comunità coinvolte. Un atto deliberativo della giunta regionale, destinato a modificare la struttura scolastica per l’anno prossimo, ha proposto l’accorpamento di alcuni istituti, tra cui l’Istituto Comprensivo Simone De Magistris di Caldarola. Questa scuola, che ha sedi nei comuni di Belforte del Chienti, Camporotondo, Cessapalombo e Serrapetrona, è stata oggetto di una proposta che prevede la fusione con l’Istituto Omnicomprensivo Frau-Leopardi di Sarnano, creando un’unica realtà con un solo dirigente scolastico e una sola graduatoria interna.
La proposta, che verrà discussa lunedì 30 dicembre dalla Prima Commissione consiliare permanente, è vista con grande preoccupazione dalle amministrazioni locali e dalle comunità dell’entroterra, che si trovano già a fare i conti con le difficoltà post-terremoto, tra cui lo spopolamento e la perdita di servizi essenziali. In particolare, il sindaco di Caldarola, Giuseppe Fabbroni, ha definito l’accorpamento “un colpo di grazia” per i comuni terremotati, sottolineando che la scuola, inaugurata come una delle prime strutture ricostruite dopo il sisma, "è un simbolo fondamentale per la comunità locale".
"Accorpare l’Istituto De Magistris a una scuola superiore è inammissibile", ha dichiarato Fabbroni, mettendo in evidenza il rischio di smantellare una delle poche identità rimaste sul territorio. Inoltre, ha criticato la proposta come una decisione presa senza considerare la professionalità degli insegnanti e l’offerta formativa, spostando l'attenzione sui numeri piuttosto che sul valore delle scuole e delle comunità.
Il sindaco ha poi denunciato come l’atto della giunta regionale contrasti con le indicazioni della Provincia, che aveva stabilito di non modificare l'assetto scolastico. Fabbroni ha espresso l’intenzione di combattere questa proposta, sostenuto dall’Unione Montana dei Monti Azzurri e dai sindacati, che hanno già manifestato il loro dissenso.
La discussione della delibera da parte della Prima Commissione consiliare, prevista per il 30 dicembre, darà il via a un processo che potrà portare a modifiche della proposta. Tuttavia, la decisione finale, che non passerà per il Consiglio regionale, sarà presa dalla giunta regionale, che potrà accogliere le osservazioni o respingere le modifiche.
Grazie a zaino sospeso, il progetto di servizio promosso dal Lions Club Macerata Host insieme al Multidistretto 108 Italy, anche a Macerata è possibile contribuire a mitigare il caro scuola, che ogni anno mette a dura prova tante famiglie, donando materiale scolastico di qualsiasi genere - articoli di cancelleria, quaderni, libri, zaini, dizionari (anche usati, purché in buone condizioni).
L’iniziativa è appena partita, dura fino a settembre 2025 e per partecipare è sufficiente donare uno o più prodotti nelle cartolerie, librerie e cartolibrerie, supermercati e negozi che vendono articoli di cancelleria e che aderiscono all’iniziativa: a Macerata, Buffetti (via Cioci), Bibidi Bobidi Book (corso Matteotti), Del Monte (corso Cavour), Giunti al Punto (a Piediripa, nel Val di Chienti, e in corso Matteotti in centro storico).
Riconoscere i contenitori è facile, perché sono contraddistinti da apposite locandine, dal logo dei Lions e dalla scritta ‘Zaino sospeso’. Altrettanto facile contribuire: basta entrare in uno degli esercizi commerciali indicati e consegnare materiale proprio in buono stato o acquistarlo nuovo all’interno dell’esercizio stesso, riponendolo poi nel contenitore Lions. Periodicamente i soci del Club andranno a ritirare gli articoli donati per consegnarli alle famiglie tramite le associazioni, le scuole o le parrocchie del territorio.
“La nostra associazione si prefigge lo scopo di servire la comunità”, afferma Piergiorgio Parisella, presidente del Lions Club Macerata Host, “e con il progetto ‘Zaino sospeso’ vogliamo offrire il nostro contributo a sostegno delle famiglie meno abbienti, affinché i loro figli possano affrontare il percorso scolastico con serenità. Un modesto contributo il nostro, ma che ci auguriamo con la collaborazione di tutti possa portare a superare quelle piccole disparità che tanto pesano sui più giovani”.
La lista degli esercizi aderenti è aperta e l’invito è a prendere contatti con il coordinatore del service, Massimiliano Serra, che racconta: “Si è appena concluso il primo fine settimana dedicato allo ‘Zaino sospeso’ alla libreria Giunti al Val di Chienti e siamo grati delle tante donazioni ricevute, che ci incoraggiano a proseguire. Sto personalmente contattando altri esercenti in provincia di Macerata ma sono disponibile e sarò ben felice di ricevere segnalazioni per estendere più possibile l’efficacia della nostra azione".
Nei mesi scorsi ben 7 studenti del corso di laurea hanno partecipato ad un interessante corso su “Progettare e realizzare eventi sostenibili” organizzato da Isfid Prisma in seno al progetto Eco Cariverona, di cui Unicam è partner. Il corso è stato erogato dall’ingegner Paolo Andretto, esperto in Sistemi di gestione (ambiente, sicurezza, qualità) e innovazione aziendale in chiave lean, che partendo dagli standard dei sistemi di gestione, ha voluto fornire ai partecipanti un modello per la valutazione della sostenibilità di un evento e/o dell’infrastruttura a supporto dell’evento approfondendo, in particolare, le procedure per qualificare la sostenibilità degli eventi valutandone l’impatto su società ed ambiente.Lo scorso 12 dicembre, presso la Sala Ubaldi dell’IIS Morea-Vivarelli di Fabriano si è svolto un seminario dal titolo “Benessere animale: cos’è? False convinzioni, verità scientifica e gestione responsabile” tenuto dal professor Alessandro Malfatti, esperto di Etologia e benessere animale, già docente Unicam, che ha visto anche la partecipazione degli studenti e dei docenti dell’IIS Celso Ulpiani di Ascoli Piceno. Il seminario ha voluto essere un momento di approfondimento delle tematiche trattate già nei programmi degli Istituti ad indirizzo Agrario, ma con una attenzione particolare agli aspetti etici e legali inerenti al benessere animale. Un focus particolare ha riguardato l’intervento della dottoressa Anna Paniccià, Tutor PLS, che ha parlato di come divulgare ai bambini i concetti legati al benessere animale, sensibilizzandoli a tale importante tematica anche per la gestione dei loro pet.Per il nuovo anno 2025, il corso “Ambiente e gestione sostenibile delle risorse naturali" ha voluto fare un salto di qualità aprendo anche alla cittadinanza le sue attività trasversali. È nato proprio con questa finalità il Cis Lab - “Laboratorio interattivo sulla sostenibilità per i cittadini” di cui è responsabile la professoressa Paola Scocco; il Cis Lab partecipa con le sue attività al progetto di public engagement ViceVersa.
Il primo evento divulgativo proposto riguarderà una tematica molto interessante ed attuale, "L'impronta ambientale delle azioni quotidiane", e si svolgerà dal 13 al 20 gennaio 2025 attraverso 3 incontri online dalle 18 alle 20.
Comodamente seduti da casa, senza impattare mediante il viaggio altrimenti necessario verso Camerino, si può imparare cosa sono Lca, Carbon, Ecological e Water Footprint, calcolare la Carbon Footprint delle azioni quotidiane dei partecipanti e capire da dove derivano i maggiori impatti e come fare a ridurli. L’attività sarà erogata da Elena Neri, co-fondatore e Ceo di Indaco2 srl, che si occupa di progetti di ricerca e sviluppo per le aziende in tema di impronta ambientale. La quota di partecipazione è di 25 euro a persona; per iscriversi è necessario inviare nome, cognome, indirizzo e-mail e codice fiscale alla casella email pls-scnatamb@unicam.it entro il 2 gennaio 2025, verranno poi fornite agli iscritti tutte le informazioni necessarie per partecipare all’evento.
Un ateneo sano e in crescita: è il quadro tratteggiato dal rettore John McCourt ieri durante il tradizionale scambio di auguri con tutta la comunità dell’Università di Macerata: “Il 2024 è stato un anno di grandi sfide, ma anche di notevoli traguardi. Dobbiamo essere orgogliosi dei tanti risultati raggiunti”.
Per quanto riguarda la didattica, l’ateneo maceratese segna un aumento del 15% nelle immatricolazioni. Cresce anche il numero degli iscritti che chiedono di usufruire di servizi di e-learning, con una percentuale che è salita al 12,4% del totale degli studenti in seguito al potenziamento delle piattaforme informatiche.
Le sedi e i corsi di laurea sono stati promossi dall’Agenzia nazionale di valutazione del sistema universitario e della ricerca, Anvur, dopo la visita periodica di inizio anno, con attestati di buone pratiche molto soddisfacenti.
Nell’ambito dell’alleanza Erua, che lega Unimc ad altri sette atenei europei, è allo studio un corso di laurea magistrale a titolo congiunto che andrà ad arricchire l’offerta di corsi dal respiro internazionale già attivi.
Per quanto riguarda i servizi agli studenti, la novità di maggior rilievo è la creazione di una nuova area amministrativa “Welfare e benessere” dedicata ai temi del diritto allo studio e inclusione, sport, salute, reti associative e politiche di uguaglianza di genere. Il Ministero dell'Università e della Ricerca finanzierà, inoltre, progetti per il benessere e l'inclusione degli studenti, attraverso i bandi Proben.
Sul fronte della ricerca, in particolare della progettazione europea, i dati del 2024 confermano un andamento positivo: crescono sia il numero di proposte presentate sia i finanziamenti ottenuti, oltre 1 milione e 600 mila euro. “Stiamo pure investendo per potenziare le nostre azioni per l’Open Science – ha ribadito Mc Court - e nella creazione di gruppi di ricerca interdisciplinari, le “Costellazioni collaborative di ricerca”, che hanno avviato i lavori lo scorso luglio”. Il progetto Vitality, l’Ecosistema di innovazione, digitalizzazione e sostenibilità del Centro Italia finanziato con fondi del Pnrr, che coinvolge Università, enti di ricerca e imprese di Abruzzo, Marche e Umbria, è stato selezionato di recente come progetto “esemplare” dal Ministero. In questo ambito, l’Università di Macerata è leader dello spoke, settore, dedicato alle soluzioni intelligenti e ai programmi educativi per l’anti fragilità e l’inclusività “Safina”. Per valorizzare le conoscenze e il loro impatto sociale è stato inaugurato quest’anno il SocialLab, una vetrina reale e virtuale delle attività di ricerca dell’Ateneo ospitato nei locali della provincia sotto il loggiato del Palazzo degli Studi,e la creazione di Ricerca Mag, una rivista online di diffusione scientifica.
Negli ultimi mesi è stato avviato un importante processo di riorganizzazione amministrativa. “Spero che possa costituire una svolta verso una maggiore efficienza e dinamicità dell’Ateneo, un punto di partenza per sviluppare processi e flussi che ci consentano di lavorare meglio” ha sottolineato il direttore Domenico Panetta.
“Tutto questo – ha concluso il rettore - non sarebbe possibile senza il grande lavoro corale e oggi, colgo l’occasione per ringraziare tutte e tutti per l’impegno, il senso di dovere, responsabilità e di appartenenza che ha reso tutto possibile. Le università italiane compiono veri miracoli quotidianamente per garantire tutti i servizi necessari. Lo sforzo collettivo è possibile perché crediamo fortemente nel valore della nostra università e del sistema universitario”.
Questa mattina, presso il Liceo Classico Giacomo Leopardi di Macerata, è stato presentato il progetto "Podcastle, studenti in gioco nell’avventura della prevenzione". Finanziato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento Politiche Antidroga, l’iniziativa si propone come un modello innovativo di contrasto alle dipendenze e ai comportamenti a rischio tra i giovani.
Alla conferenza stampa hanno partecipato numerose figure istituzionali e professionisti: il prefetto di Macerata Isabella Fusiello, l’assessore regionale alla sanità Filippo Saltamartini, il vicesindaco di Macerata Francesca D’Alessandro, la dirigente scolastica del Liceo Leopardi Angela Fiorillo, il direttore del Dipartimento Dipendenze Patologiche (DDP) dell’AST di Macerata Gianni Giuli, la sociologa Silvia Agnani, la referente dell’AST Macerata Giorgia Scaloni e il docente dell’Università di Macerata Roberto Scendoni. La presentazione è stata moderata da Paolo Nanni, comunicatore del DDP dell’AST Macerata.
"Podcastle" è un percorso formativo e laboratoriale che si articola su due anni, con il coinvolgimento degli studenti delle scuole secondarie di secondo grado del territorio provinciale. Ideato dal Dipartimento Dipendenze Patologiche dell’AST Macerata, il progetto integra peer education, gamificazione e produzione multimediale per promuovere una prevenzione efficace, seguendo le linee guida dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS).
Gli studenti saranno protagonisti attivi, sia nella fase di ricerca che nella creazione di contenuti destinati ai coetanei e alla comunità. Le attività si realizzeranno in collaborazione con l'Associazione Glatad Onlus e troveranno una piattaforma di diffusione nel portale skillsgalaxy.it, in fase di sviluppo con il supporto dell’Università degli Studi di Macerata.
Nel primo anno (2024/2025), due classi quarte del Liceo Leopardi parteciperanno a un percorso strutturato in due momenti. La formazione prevederà sei ore di moduli realizzati da esperti del DDP per approfondire la fenomenologia delle sostanze, dai rischi alla dipendenza, fino alle conseguenze sanitarie e psicosociali. Successivamente, durante il laboratorio, gli studenti, con il supporto di educatori e comunicatori, produrranno contenuti multimediali finalizzati alla prevenzione e alla sensibilizzazione, che saranno pubblicati su skillsgalaxy.it.
Nel secondo anno (2025/2026), il progetto si estenderà ad altri istituti della provincia. Gli studenti del Liceo Leopardi, formati nelle tecniche di peer education, diventeranno protagonisti di interventi preventivi nelle scuole del territorio. I contenuti creati verranno diffusi attraverso il sito e i profili social del progetto Stammibene, per ampliare l’impatto della campagna.
Un elemento cardine di "Podcastle" è l’indagine sulla percezione e sull’utilizzo di sostanze tra gli studenti delle scuole secondarie. La survey, sviluppata dai sociologi del DDP, fornirà dati fondamentali per calibrare le azioni di prevenzione e disporrà di una fotografia aggiornata del fenomeno. I risultati saranno messi a disposizione di istituzioni, scuole e famiglie.
L’assessore regionale alla sanità Filippo Saltamartini ha sottolineato l’importanza del progetto, evidenziando i dati preoccupanti: "Sono presi in carico dal sistema sanitario regionale 5500 ragazzi per droghe pesanti, oltre 1200 per droghe leggere, e più di 1000 persone per dipendenze tecnologiche, come playstation e computer. Questo progetto rappresenta un’opportunità unica per affrontare il disagio giovanile e sensibilizzare i ragazzi su queste problematiche."
La dirigente scolastica Angela Fiorillo ha aggiunto: "Il progetto sposa pienamente alcune finalità educative fondamentali della scuola: prevenzione, informazione e formazione. La modalità laboratoriale e il peer-to-peer permettono agli studenti di essere partecipi e consapevoli, utilizzando linguaggi a loro familiari."
Il direttore del DDP Gianni Giuli ha espresso grande soddisfazione: "È un progetto basato sulle evidenze scientifiche, classificatosi secondo a livello nazionale nel bando della Presidenza del Consiglio dei Ministri. È motivo di orgoglio per un piccolo dipartimento come il nostro. Ringrazio tutto il mio staff per aver reso possibile questo risultato."
"Podcastle" dunque non è solo un progetto scolastico, ma un laboratorio di consapevolezza e competenze che punta a coinvolgere l’intera comunità nella sfida contro le dipendenze. Grazie all’approccio integrato e all’uso delle tecnologie digitali, si propone di trasformare i giovani in agenti di cambiamento, costruendo un futuro più consapevole.