Anche quest'anno l’Università delle Tre Età di Civitanova Marche organizza, in collaborazione con il circuito delle Unitre nazionali ed il patrocinio della città di Civitanova Marche, la 6° edizione del concorso di narrativa, che quest’anno ha avuto come tema “La Libertà”. L’assegnazione del premio al primo classificato si svolgerà domenica 14 luglio, alle ore 21,00, nello spazio della Pinacoteca di Civitanova Alta. I racconti finalisti sono stati valutati dalla giuria lettori, giuria studenti e giuria tecnica.
“Siamo arrivati alla sesta edizione del Premio che anche quest’anno ha richiamato l’attenzione di tanti scrittori che hanno proposto racconti inediti sul tema della libertà - ha spiegato la presidente Unitre Marisa Castagna. La libertà è un valore complesso e sfidante, che richiede una continua riflessione e una costante pratica, ed è anche un bene prezioso e fragile, che va conquistato e difeso con impegno e coraggio. La libertà non è mai assoluta, ma sempre relativa e limitata da altri valori e principi, come la giustizia, la sicurezza, la legalità, il rispetto, la solidarietà. La libertà richiede un equilibrio tra l'interesse individuale e quello sociale, tra la spontaneità e la razionalità, tra la diversità e l'uguaglianza”.
La giuria studenti questo anno è composta da cinque membri (uno studente e quattro studentesse), tutti frequentanti il liceo classico “Leopardi” - I.I.S. “Leonardo da Vinci” e tutti alunni della professoressa Maria Grazia Baiocco, che ha curato la stesura delle recensioni. Sono: Sbrascini Beatrice (3°A Classico), Regoli Maddalena (3°B Classico), Seghetta Emma (3°B Classico), Manni Giuseppe Antonio (4°A Classico), Palombini Elena (4°A Classico). La giuria tecnica, che ha selezionato i vincitori è composta dalla profesooressa Maria Grazia Baiocco, docente di lettere e Presidente della giuria, dal professor Giuseppe Rivetti, docente universitario, dallo scrittore Vittorio Graziosi, dalla docente e scrittrice Lucia Tancredi e da Luca Pantanetti editor agente letterario.
La serata, presentata da Daniela Gurini, vedrà alternarsi diversi ospiti: Maurizio Serafini, musicista e scrittore, il pianista Fabio Capponi, Valeria Romitelli, cantante e Pamela Olivieri attrice.
“Un doveroso ringraziamento – sottolinea la presidente Castagna - ai collaboratori, ai componenti del direttivo, all'amministrazione comunale, al sindaco Fabrizio Ciarapica, all'Azienda Teatri di Civitanova Marche, all' I.I.S. “Leonardo da Vinci”. Grazie alla giuria lettori, alla giuria studenti e alla giuria tecnica e a tutti coloro che hanno partecipato al concorso con i loro racconti”.
Tutto pronto in Ateneo per la settima edizione de “Il Bello di Unicam”, in programma nelle giornate di lunedì 8, martedì 9 e mercoledì 10 luglio.
L’iniziativa è dedicata non solo alla valorizzazione delle eccellenze dell’Università di Camerino, ma anche alla promozione dell’importanza della scienza e della ricerca scientifica.
“Dopo il successo ottenuto nelle precedenti edizioni, – ha affermato il Rettore Graziano Leoni – abbiamo voluto ripetere questa iniziativa per sottolineare quanto di positivo gli Atenei e i centri di ricerca italiani stanno dando al nostro Paese. Quest’anno il tema chiave dell’evento sarà “gratitudine”, indirizzata ogni giornata su una tematica specifica. Saranno con noi illustri ospiti esperti degli argomenti che affronteremo nelle diverse giornate e che ringrazio per aver voluto essere con noi”.
I lavori di ogni giornata, che avranno avvio alle ore 10 presso la sala convegni del Rettorato, saranno coordinati dal Rettore Leoni.
”Innovazione” sarà il tema della prima giornata in cui si parlerà di Intelligenza Artificiale con, tra gli altri, Luigia Carlucci Aiello “madre” dell’intelligenza artificiale in Italia, già Direttrice del Dipartimento di Ingegneria informatica, automatica e gestionale, Sapienza Università di Roma, Gabriele Mazzini Team Leader AI ACT European Commission, Francesco Marcelloni Coordinatore Gruppo Intelligenza Artificiale Università di Pisa
“Restituzione” sarà il tema della giornata di martedì 9 luglio in cui sarà ricordata la figura di Carlo Urbani. Saranno ospiti, tra gli altri, Giuliana Chiorrini moglie di C. Urbani, Vincenzo Varagona Giornalista e Presidente UCSI, Andrea Piccaluga Scuola Superiore S. Anna di Pisa, Loredana Cappellacci Direttrice Scuola di Studi Superiori “C. Urbani” di UNICAM, Angelo Capulli Fratello di Maria Grazia Capulli, Riccardo De Angelis e Romeo Marconi Registi del documentario “Carlo Urbani ho fatto dei miei sogni la mia vita”, che sarà proiettato a conclusione dei lavori. Nell’occasione sarà inaugurata la nuova sede della Scuola di Studi Superiori “C. Urbani” e saranno consegnati i Diplomi alle allieve ed agli allievi della Scuola.
“Sostenibilità” sarà il tema della giornata conclusiva e si parlerà di sostenibilità, economia circolare e nuovi materiali con, tra gli altri, Andrea Caneschi Direttore INSTM-Consorzio Interuniversitario Nazionale per la Scienza e Tecnologia dei Materiali, Alessio Malcevschi Delegato RUS Università di Parma, Josè Maria Kenny Università di Perugia, Marco Falzetti Direttore APRE. Sarà possibile anche visitare il Laboratorio Marlic.
“Il Bello di Unicam”, ispirato alla rubrica giornalistica del Tg2 “Tutto il bello che c’è”, ideata dalla giornalista camerinese Maria Grazia Capulli, è a lei dedicato, come ogni anno. Nel corso della giornata di martedì 9 luglio saranno anche rivelati i vincitori o le vincitrici della seconda edizione dei “Premi di laurea in memoria di Maria Grazia Capulli”, iniziativa resa possibile grazie alla volontà manifestata dal dott. Angelo Capulli, di voler ricordare la sorella giornalista attraverso il finanziamento di un premio, per un importo di € 2500, volontà che l’Ateneo ha accolto con grande entusiasmo tanto da voler integrare con una somma di pari importo un ulteriore premio.
Il presidente del corso Tommaso Febbrajo: “Oltre ai già numerosi sbocchi occupazionali propri di una laurea in Economia, i nostri laureati potranno anche accedere ai nuovi profili professionali legati all’ambito della sostenibilità”.
La necessità di salvaguardare la salute del pianeta e di contrastare il cambiamento climatico sta determinando veloci cambiamenti all’interno del mercato del lavoro, in cui cresce la richiesta di figure professionali fino a qualche anno fa del tutto sconosciute. È il fenomeno dei cosiddetti “Green Jobs”, ossia impieghi finalizzati a coniugare lo sviluppo umano e la crescita economica di imprese e territori, con la tutela dell’ambiente e della salute.
La necessità di formare professionisti con una vocazione “green” è particolarmente avvertita anche in Italia e in Europa. Al centro dell’agenda politica internazionale, europea (vedi NexgeneratioEU) e nazionale (vedi PNRR) digitalizzazione e green sono considerati pilastri fondamentali di un progetto in costruzione e irreversibile. Secondo la tredicesima edizione del Rapporto Greenitaly di Unioncamere, nel 2021 la quota di imprese eco-investitrici è passata dal 21,4% del 2020 al 24,3%. Si stima che nel prossimo quinquennio, pubbliche amministrazioni e imprese assumeranno in Italia più di 2 milioni di lavoratori “green”, pari al 63% del loro fabbisogno, in pratica, due lavoratori su tre. A buon diritto, pertanto, si parla dei “Green Jobs” come dei lavori del futuro.
Per permettere agli studenti di cogliere queste opportunità e affrontare preparati le sfide di un mercato del lavoro in rapida evoluzione, l’Università di Macerata ha attivato un nuovo corso di laurea triennale in “Economia e marketing per la sostenibilità”.
“Il corso di studi – spiega il presidente Tommaso Febbrajo– coniuga la formazione di base propria dei percorsi triennali in Economia, con specifiche competenze in materia di sostenibilità economica, sociale e ambientale. L’obiettivo è quello di formare figure professionali in grado proporre soluzioni per la valorizzazione e il rilancio del territorio, nonché per il miglioramento dei processi produttivi verso il principio circolare. Si tratta di competenze sempre più richieste dalle imprese e dalle istituzioni pubbliche, indispensabili per avviare processi di transizione ecologica e per perseguire modelli di sviluppo sostenibili, come imposto da ormai consolidate esigenze di mercato e dalla normativa esistente.
Nel percorso di studi, particolare attenzione viene riservata anche alla sostenibilità intesa come fattore concorrenziale qualificante delle imprese, stante la sempre crescente sensibilità dimostrata dai consumatori verso l’impatto ambientale dei beni che acquistano.
Il mix di competenze tradizionali ed innovative impartite dal corso garantisce ai laureati ampie prospettive di lavoro. Oltre ai già numerosi sbocchi occupazionali propri di una laurea triennale in Economia, i nostri laureati avranno anche la possibilità di accedere ai nuovi profili professionali, nel privato e nel pubblico, legati all’ambito della sostenibilità.
Mi riferisco, per fare solo alcuni esempi, alle molteplici figure offerte a livello manageriale e dirigenziale, quali il Sustainability manager e il Sustainability auditor, figure professionali che, contribuendo allo sviluppo di un modello di business sostenibile, stanno diventando ruoli chiave all’interno delle imprese; molto importante sta diventando anche la figura del Green Marketing Manager che si occupa di comunicare all’esterno la sensibilità e l’impegno di una azienda verso il rispetto e la tutela dell’ambiente”.
Da mercoledì 3 luglio sono ufficialmente riaperte le iscrizioni all’Università di Camerino, per l’anno accademico 2024/2025. L’università si propone mettendo in primo piano studenti e studentesse, con uno slogan coinvolgente che promuove una formazione di alto livello.
Quest’anno, la presentazione della campagna di comunicazione dell’Università di Camerino si è svolta con una vera e propria cerimonia di apertura in notturna: nella serata di giovedì 4 luglio il rettore Graziano Leoni ha presentato la nuova campagna presso gli impianti sportivi del Cus Camerino, nella pista di atletica recentemente rinnovata.
“Unicam: la formazione per le tue Olimpiadi” è il pay off scelto quest’anno dall’ateneo camerte; i “testimonial”, invece, sono anche quest’anno gli studenti, che parlano della loro esperienza di studio e di vita in ateneo. Come una squadra che si prepara al torneo olimpico, gli studenti vedono nell’università un luogo per conoscersi, fare squadra anche con i docenti, allenarsi frequentando lezioni e sostenendo esami, ottenere il migliore risultato quale il conseguimento della laurea, e raggiungere uno o più traguardi importanti ossia inserirsi nel mondo del lavoro e diventare cittadine e cittadini consapevoli.
Quest’anno i protagonisti sono stati: Maria Chiara Muollo, Cristian Marinangeli, Sara Diambra, Anna De Marchi, Sofia Calzolari, Enrico Gambini Rossano, Vishnuprasad Ponnarassery, insieme ai docenti Giulia Bonacucina, Serena Gabrielli, Barbara Re, Roberta Censi, Matteo Cerquetella, Giulio Nittari.
“Sono davvero emozionato questa sera – ha sottolineato il rettore prof. Graziano Leoni – sia perché vivo questo momento per la prima volta da rettore sia perché siamo in questa location insolita, sul blu Unicam della pista di atletica. Abbiamo infatti voluto legare la nostra campagna alle Olimpiadi ed ai momenti ad essa legati che ricalcano un po’ anche i vari step della formazione universitaria. Siamo convinti che il compito di ogni ateneo sia formare la persona nella sua interezza, non solo il laureato o la laureata, ma il cittadino o la cittadina che sarà parte integrante del luogo dove andrà a lavorare, che darà il suo contributo al Paese, che si realizzerà non solo da un punto di vista professionale: questo siamo convinti sia il vero traguardo, formare donne e uomini consapevoli, pronte e pronti ad affrontare la vita.”
“Siamo pronti ad accogliere studentesse e studenti – ha proseguito il rettore Leoni – con tutti i nostri servizi, la cui qualità è testimoniata anche dal fatto che, come indicano i dati AlmaLaurea, il 95% dei nostri studenti dichiara che si iscriverebbe di nuovo al nostro ateneo, e per noi questo è motivo di grande orgoglio. Manteniamo la contribuzione studentesca in linea con quella dello scorso anno, chi ci sceglie non troverà aumenti che mettono in difficoltà le famiglie, ma non abbassiamo affatto l’asticella della qualità, tendiamo al costante miglioramento della qualità dei servizi offerti, con un numero sempre molto alto di borse di studio per studenti meritevoli, così come agevolazioni per la no tax area e per gli studenti lavoratori”
“Novità – ha concluso il rettore prof. Graziano Leoni – anche per quanto riguarda la didattica. Proseguirà la sperimentazione con la didattica innovativa nel metaverso iniziata lo scorso anno anche in un altro corso di laurea scientifico mentre sarà introdotta in alcuni corsi anche l’intelligenza artificiale. Sarà attivato ad Ascoli Piceno il corso di laurea magistrale interateneo in “Paesaggio, Innovazione e sostenibilità”, che andrà ad arricchire la sostanziosa offerta formativa di Unicam nel Piceno. In accordo con la prorettrice alla didattica inizieremo poi un percorso di competenze trasversali che sarà certificato da open badge”.
Dal 3 luglio è dunque possibile iscriversi ad uno dei numerosi corsi di laurea attivati dalle cinque scuole di ateneo: Architettura e Design, Bioscienze e Medicina Veterinaria, Giurisprudenza, Scienze del Farmaco e dei Prodotti della Salute, Scienze e Tecnologie. Nel periodo estivo sono previsti numerosi appuntamenti di orientamento per scoprire Unicam: scegliendo tra Porte Aperte, Summer Lab, Open Day e Laboratori Aperti, si avrà l'opportunità di fare visite guidate dei nostri campus, incontrare docenti e studenti attuali, assistere a lezioni dimostrative e partecipare a sessioni informative, visitare le strutture all'avanguardia di Unicam ed i laboratori scientifici.
Il progetto “Sympathry-Decrypting the symbionts-vectors-pathogens trilogy: new efficient tools for monitoring and control” coordinato dal prof. Guido Favia, Prorettore alla Ricerca e docente della Scuola di Bioscienze e Medicina Veterinaria dell’Università di Camerino, ha ottenuto un finanziamento di circa 1,5 milioni di euro. Il finanziamento proviene dai bandi a cascata nell’ambito del Partenariato Esteso PNRR su Malattie infettive emergenti, coordinato dalla Fondazione INF-ACT presieduta dal prof. Federico Forneris dell’Università di Pavia, con particolare focus sullo spoke 2 che si occupa di malattie infettive trasmesse da insetti vettori.
Il progetto Sympathry, che nel partenariato comprende gruppi di ricerca dell’Università di Parma, dell’Università di Perugia, dell’ENEA e l’azienda Genomix4Life, riguarda lo studio di microrganismi simbionti delle zanzare per poterne meglio comprendere alcuni aspetti della biologia di questi insetti, che sono appunto determinati in qualche modo dai simbionti stessi. Attraverso i simbionti, poi, saranno messe a punto delle metodiche innovative per il controllo delle malattie trasmesse dalle zanzare.
“Siamo molto soddisfatti per questo risultato – ha sottolineato il Rettore Unicam Graziano Leoni – che conferma la qualità dell’attività di ricerca del nostro Ateneo, in questo caso specifico del gruppo di ricerca coordinato dal prof. Favia che lavora da decenni e con notevoli risultati su queste tematiche”.
“Con questo progetto, finanziato con circa 1.5 milioni di euro, saremo in grado di sviluppare al meglio le strategie per prevenire e controllare la diffusione di insetti invasivi particolarmente pericolosi per la salute pubblica, tra i quali la zanzara tigre Aedes albopictus.” - dichiara Federico Forneris, presidente della Fondazione INF-ACT – “. Lo studio dei meccanismi legati alle interazioni tra insetti vettori e il loro microbioma costituisce un’importante integrazione di quanto stanno facendo gli scienziati e gli enti coinvolti del nodo di ricerca del Partenariato Esteso PNRR INF-ACT, specificamente dedicato agli insetti vettori e alle malattie infettive da questi trasmesse".
Il gruppo di ricerca Unicam effettuerà un monitoraggio attento nell’area umbro-marchigiana attraverso la cattura, da maggio ad ottobre, delle zanzare presenti e la verifica dell’eventuale presenza di patogeni. Dopo il monitoraggio, sarà effettuato lo studio per valutare l’interazione tra simbionti e zanzare per due meccanismi fondamentali: la cosiddetta thermal adaptation dal momento che con i cambiamenti climatici alcune zanzare sembrano adattarsi più rapidamente di altre a temperature più fredde o più calde, e la resistenza agli insetticidi, attraverso lo studio di altri batteri che sembrano fornire tale capacità.
“Attraverso il nostro lavoro di ricerca – ha sottolineato il prof. Favia – vorremmo cercare di studiare i meccanismi con i quali alcuni simbionti permettono alle zanzare di adattarsi ai cambiamenti climatici e di sviluppare capacità di resistenza agli insetticidi. Quest’ultima rappresenta infatti uno dei problemi più grandi nel controllo delle zanzare: se i risultati fossero quelli che auspichiamo, potremmo avere dettagli molto precisi su queste interazioni e quindi di conseguenza poter sviluppare metodi di controllo più accurati”.
I prossimi 3 e 4 luglio si terrà a Camerino il kick off meeting del progetto, al quale prenderanno parte anche i rappresentanti di tutti i partner coinvolti. Nel corso dell’evento tutti i partner avranno quindi l’opportunità di confrontarsi tra di loro e definire e dettagliare tutte le attività in una maniera quanto più coordinata possibile.
Si è appena conclusa la 30a campagna di scavi dell'Università di Macerata al Parco archeologico di Urbs Salvia e a Villamagna, dove 40 studenti si sono formati come archeologi professionisti. I risultati della campagna 2024 saranno presentati sabato 6 luglio a Urbisaglia nel teatro Comunale, alle ore 17, nell’ambito delle attività messe in campo dal Parco archeologico, da tre anni coordinato dalla Direzione Regionale Musei Marche.
A Urbs Salvia, su concessione della direzione regionale Musei Marche e in collaborazione con la direzione del Parco archeologico, le indagini hanno riguardato la prosecuzione degli scavi del foro e, dopo anni di interruzione, l'incrocio stradale a est del monumentale criptoportico che conserva uno dei più articolati complessi pittorici romani dell’Italia centrale. Nell'area del foro si sta indagando un'area produttiva di età repubblicana, documentata da fornaci per la produzione di ceramica e forge per la lavorazione dei metalli. "Un contesto unico in area marchigiana - spiega Roberto Perna, professore Unimc di archeologia e direttore degli scavi – che, documentando una fase iniziale del processo di romanizzazione del Piceno, ci fanno capire in che modo i romani hanno progressivamente occupato e organizzato questo territorio". La direzione regionale Musei delle Marche intende avviare un progetto per ampliare l’area fruibile al pubblico intorno al criptoportico. "Il nostro compito è quello di favorire una filiera virtuosa che, dallo scavo e dalla ricerca, conduce alla fruizione, attraverso la tutela e la valorizzazione" sottolinea Sofia Cingolani, direttrice del parco e funzionaria archeologa della Drm”.
“Le ricerche dell'Università di Macerata si inseriscono in questo processo che la Direzione ha il compito di svolgere in collaborazione con tutti gli enti e soggetti interessati allo sviluppo e alla crescita del territorio", aggiunge Luigi Gallo, direttore regionale Musei Marche. “A Villamagna - continua Perna - lo scavo della villa romana sta portando alla luce strutture archeologiche di carattere monumentale, che ci illuminano sulle trasformazioni di questa zona in età romana. Tra queste, la scoperta e lo studio dell’unico birrificio di età romana fino ad oggi conosciuto, almeno in Italia".
La villa romana si colloca all’interno dell'Abbadia di Fiastra, non lontano dal parco archeologico. “La sua collocazione topografica e le strette relazioni con lo sviluppo della città ci forniscono importanti informazioni sui modi con cui si gestiva il territorio in età romana” segnala Cecilia Gobbi, archeologa della Soprintendenza per le province di Ascoli, Fermo e Macerata e referente della concessione di scavo. “Imponendoci - aggiunge Giovanni Issini sempre della Soprintendenza - una grande responsabilità in termini di tutela e valorizzazione". “La villa romana valorizza ulteriormente l’offerta della Riserva Naturale dell’Abbadia di Fiastra già ricca di risorse naturalistiche, storiche e archeologiche", ricorda Renato Poletti, presidente della Fondazione Giustiniani Bandini. “È importante che i risultati della ricerca scientifica, le nuove scoperte e il patrimonio culturale siano messi a disposizione del territorio e delle comunità, affinché si possano trasformare in opportunità di sviluppo”, rimarca il sindaco di Urbisaglia Riccardo Natalini. “Ricerca, valorizzazione e gestione consapevole del patrimonio culturale sono un’occasione di crescita anche sociale ed economica - sottolinea il rettore John McCourt -. Dal prossimo anno accademico avvieremo un corso di laurea in Archeologia e sviluppo dei territori proprio per formare archeologi capaci di dialogare con le necessità della trasformazione dei territori, cogliendo le opportunità di lavoro offerte dall’attuale contesto socio-economico”.
Kenean Tesfaye Gutma, Jessicamary Amarachi Ehirimoparaji e Ephrem Hagos Gebremariam sono i tre studenti dell’Università di Macerata vincitori della borsa dell’Università di Macerata che permetterà loro di trascorrere un semestre di studio alla Florida Gulf Coast University. Dall’anno scorso, il contributo economico, per iniziativa del Consiglio degli studenti, è intitolato a Davide Giri, giovane dottorando italiano ucciso nel 2021 vicino al campus della Columbia University a New York.
In suo onore è stata organizzata la giornata informativa sulla collaborazione con l’ateneo statunitense che si è tenuta a fine giugno. Dieci professori della Florida Gulf Coast University, che per l'occasione hanno incontrato il rettore John McCourt, hanno partecipato per rafforzare i legami esistenti, frutto di un accordo firmato oltre dieci anni fa dal Dipartimento di Giurisprudenza e successivamente esteso a tutto l'Ateneo per il coordinamento di Francesca Spigarelli.
L’incontro, che ha visto la partecipazione di Matteo Musto, membro del Consiglio di Amministrazione, e Matteo Cattivera, vicepresidente di Azione Universitaria, è stato aperto dal collegamento in remoto con Renato Giri, padre di Davide, le cui parole hanno profondamente commosso il pubblico. Renato Giri, invocando una maggiore attenzione sul caso da parte dell'Italia, ha lodato l'impegno dell'Università di Macerata e l'iniziativa degli studenti di ricordare il figlio.
I docenti Fabrizio Marongiu Buonaiuti, delegato per l’internazionalizzazione del Dipartimento, Francesca Spigarelli e Charles Gunnels hanno illustrato le finalità e le prospettive della collaborazione tra UniMc e Fgcu. Quest’anno, l'accordo si è arricchito con una nuova componente legata alla musica, illustrata da Krzysztof Biernacki della Bower School of Music & the Arts, insieme a Elena Di Giovanni di UniMC e al direttore artistico del Macerata Opera Festival, Paolo Gavazzeni. Alessandra Orsetti e Alessia Nardi, studentesse che hanno svolto il periodo di mobilità in Florida nel 2024, hanno condiviso le loro esperienze. Infine, è stato lanciato lo Student Club per creare una rete di idee, consigli e amicizie tra gli studenti dei due atenei.
Si consolida la presenza di studenti internazionali che scelgono l’Università di Macerata come destinazione per i propri studi: per il prossimo anno accademico 2024/2025, si registra un aumento del numero di domande di ammissione ai corsi di studio dell’Ateneo, sia impartiti in lingua inglese ma anche in italiano, da parte di studentesse e studenti internazionali.
Nei mesi scorsi, l’Ateneo ha ricevuto oltre 1.500 candidature da più di cinquanta Paesi, tra cui Australia, Brasile, Bulgaria, Canada, Cina, Colombia, Germania, Danimarca, Egitto, Federazione Russa, Georgia, Lituania, Marocco, Messico, Polonia, Spagna, Turchia, Vietnam, Stati Uniti d’America.
Oltre trecento domande sono state presentate per una delle venti borse di studio, raddoppiate in poco più di un anno, promosse a favore di chi si immatricolerà nel prossimo anno accademico 2024/2025. Anche l’ammontare di ciascuna borsa è aumentato, passando da 7.500 a diecimila euro, comprensivi dell’esonero totale dal pagamento delle tasse. Sono anche attesi dodici professori e ricercatori da università estere che svolgeranno a UniMc attività di insegnamento e collaboreranno in progetti di ricerca su temi di interesse comune.
“L’Università di Macerata - commenta il rettore John Mc Court - si conferma un Ateneo internazionale dove gli studenti possono studiare, incontrarsi e ampliare i propri orizzonti in un ambiente sempre più multiculturale e stimolante. Non mancano, poi, ai nostri iscritti le opportunità di mobilità internazionale per andare per il mondo e arricchire il curriculum con esperienze internazionali”.
Oltre ai corsi di studio impartiti in inglese e che rilasciano titoli doppi o multipli, gli studenti possono beneficiare del programma Erasmus+ Studio, per trascorrere un periodo in una delle duecento università partner europee, e del programma Magellano, un’esclusiva di UniMC che, con il sostegno di una borsa di studio erogata dall’Ateneo, consente di raggiungere destinazioni extra-europee, tra cui Argentina, Australia, Canada, Cina, Corea del Sud, Colombia, Giappone, Indonesia, Stati Uniti.
Infine, l’Ateneo eroga anche borse di mobilità per ricerca tesi all’estero. Per un percorso ancora più professionalizzante, sono disponibili i programmi di mobilità per tirocini in Europa (l’Erasmus+ Traineeship) e in Paesi al di fuori dell’Unione Europea, sempre con il sostegno di borse di studio UniMC, e il programma tirocini Maci-Mur-Crui all’interno di ambasciate, consolati, rappresentanze e istituti di cultura all’estero.
Significative sono tutte le opportunità che derivano dall’ingresso di Unimc, unico ateneo nelle Marche, nell’alleanza europea Erua che la collega ad altri sette di Francia, Germania, Polonia, Spagna, Grecia, Bulgaria e Lituania. Altrettanto importanti sono gli accordi con università extra-europee, in particolare, Stati Uniti, Giappone, Corea del Sud. Per ampliare la rete di collaborazioni, l’Università di Macerata, rappresentata da Benedetta Barbisan, delegata del rettore alle relazioni internazionali, e dallo staff dell’area internazionalizzazione, ha partecipato a fine maggio negli Stati Uniti alla 76ª edizione della fiera e conferenza annuale Nafsa, una sorta di esposizione universale per professionisti dell’istruzione superiore di tutto il mondo. Quest’anno la manifestazione, ospitata a New Orleans, ha registrato circa novemila presenze da 120 Paesi.
Allo stand all’interno del padiglione “Study in Italy”, coordinato da Uni-Italia, dal Ministero degli Esteri e da Indire, agenzia nazionale Erasmus italiana, UniMC ha incontrato i rappresentanti di istituzioni universitarie da tutti i continenti. Significativo l’interesse espresso verso le peculiarità dell’Università di Macerata, della sua offerta formativa, dei suoi progetti di ricerca e internazionalizzazione, dei servizi promossi e delle risorse dedicate agli studenti per arricchire, anche con esperienze internazionali, il loro percorso di studio.
Uno spettacolo suggestivo e sensibile quello portato in scena ieri dalle studentesse e dagli studenti dell’Università di Macerata. Nell’intimo spazio della biblioteca di Ateneo al palazzo del Mutilato, gli spettatori a piccoli gruppi si sono seduti ai tavoli dove, ad attenderli, c’era almeno uno dei protagonisti di coppie celebri legate al mondo dell’arte per raccontare i loro amori: Virginia e Leonard Woolf, Ettore e Andromaca, Elizabeth Bennett e Fitzwilliam Darcy, Checov e Olga Knipper, Aragorn e Arwen, Modigliani e Jeanne Hebuterne, Giacinto e Apollo, Amore e Psiche. A impersonarli: Dorian Alessandrini, Gaia Benigni, Monia Ciminari, Marco Cuppoletti, Marianna D’Alonzo, Giorgia Giuliani, Elisa Manenti, Annalisa Monaldi, Ioana Andreea Napar, Marco Zamponi.
Ispirata al sentimento e all’impeto creativo che traspirano dalla Bohème, in cartellone quest’anno al Macerata Opera Festival, la messa in scena è frutto della collaborazione tra l’Ateneo e l’Associazione Arena Sferisterio. In questi sei anni, decine di ragazze e ragazzi sono stati coinvolti in percorsi laboratoriali, condotti dai registi Antonio Mingarelli e David Quintili, che hanno permesso loro di apprendere le basi della recitazione e del linguaggio teatrale, valorizzando le differenti personalità e abilità nell’ottica del reciproco sostegno e collaborazione verso la realizzazione di un obiettivo comune.
A salutare pubblico e attori, sedendosi poi anche loro ai tavoli della biblioteca per godere dei monologhi, sono stati il rettore John McCourt e il direttore artistico del Macerata Opera Festival Paolo Gavazzeni insieme a Maria Paola Scialdone, docente referente e coordinatrice scientifica del progetto, e al direttore generale Domenico Panetta.
Aperte le strade che collegano direttamente otto università europee, ora si scaldano i motori per una crescita dal respiro internazionale nei campi della didattica e della ricerca.
Ospitato dall’Università Mykolas Romeris, nella storica e culturalmente vibrante città di Vilnius, si è tenuto questa settimana il summit della European Reform University Alliance, Erua, di cui fa parte l’Università di Macerata. Accademici di spicco, ricercatori e responsabili politici si sono riuniti per discutere il futuro dell’istruzione superiore e l’innovazione collaborativa in Europa.
Il congresso ha visto la partecipazione non solo dei rettori, ma anche di prorettori – Silvana Colella per Macerata -, delegati e referenti di ogni ateneo, coprendo diversi campi di azione, tra cui didattica, terza missione, orientamento, ricerca e comunicazione.
“Sono stati due giorni intensi e produttivi, che hanno rappresentato un significativo passo avanti nella cooperazione tra le otto università della rete”, è il commento del rettore di Unimc John Mc Court, da poco rientrato in Italia. Gli atenei membri dell’alleanza sono, oltre Macerata, l’Università Stiftung Europa di Viadrina di Francoforte sull’Oder in Germania, l’Università SWPS di Scienze Sociali e Umanistiche di Varsavia in Polonia, l’Università delle Isole in Spagna, l’Università dell’Egeo in Grecia, la Nuova Università Bulgara e l’Università Mykolas Romeris in Lituania.
Tra i temi cruciali discussi vi è stata la definizione dei passi necessari per riconoscere la rete Erua come ente giuridico, un traguardo fondamentale per il consolidamento e il rafforzamento della cooperazione a lungo termine. Decisa anche L’organizzazione dell’ERUA Day per il 12 dicembre, che si terrà simultaneamente in tutte le otto università della rete: un’importante occasione per sensibilizzare le rispettive comunità universitarie sulle opportunità offerte dall’alleanza europea.
Oltre a ciò, si è lavorato intensamente per progettare corsi di laurea congiunti a doppio titolo, un’iniziativa che mira a rafforzare la collaborazione accademica tra gli atenei membri e a offrire agli studenti percorsi formativi innovativi e internazionali. Presto sarà anche lanciata una call per la costituzione di gruppi di ricerca, promuovendo ulteriormente la cooperazione scientifica tra gli atenei.
Il 13 e 14 settembre l’Università di Macerata ospiterà il prossimo incontro di tutti i rettori, l’insediamento e la prima riunione dell’Advisory Board: un’altra occasione chiave per continuare a sviluppare e implementare le strategie discusse a Vilnius, consolidando ulteriormente i legami tra le università della rete. Di particolare rilevanza sarà la riunione preparativa dei prorettori, sempre a Macerata, all’inizio di settembre.
Al via la collaborazione tra la Scuola di Studi Superiori “Giacomo Leopardi” dell’Università di Macerata e “The Passenger”, la collana pubblicata dal prestigioso editore Iperborea di Milano che racconta attraverso inchieste, reportage, saggi e fotografia, la vita contemporanea di un luogo e dei suoi abitanti. Allieve e allievi, non solo della scuola maceratese, ma anche le altre nove interne agli Atenei italiani, saranno coinvolti in un percorso formativo peculiare, che offrirà una panoramica completa e coinvolgente sul mondo delle riviste, della fotografia e della progettazione grafica, con l’obiettivo di creare uno spazio unico di riflessione e di esperienza.
Questa è solo una delle tante nuove iniziative avviate della scuola come Comunità di pratiche per ampliare l’offerta formativa e culturale attraverso attività innovative dal punto di vista del metodo e dei contenuti. Dopo la collaborazione nell’ambito di Macerata Racconta, che ha visto allievi provenienti da tutta Italia in dialogo con Gianrico Carofiglio, Marino Sinibaldi e Loredana Lipperini, domani, venerdì 27 giugno, a Jesi alle ore 18.30 alla Chiesa di san Bernardo, avrà inizio questo nuovo percorso con la prestigiosa collana “The Passenger” della casa editrice Iperborea, grazie alla collaborazione con Acca Fotografia e la fotografa Francesca Tilio. Un primo momento sarà aperto a tutti. Allievi e allieve incontreranno Cristina Gerosa, editor di Iperborea e Marco Agosta editor di The Passenger. Il titolo del primo incontro è “Come si fa una rivista” e avrà forma di workshop, favorendo l’acquisizione di conoscenze e competenze oggi molto richieste nel mondo della comunicazione. Poi sarà la volta di affrontare la questione della fotografia documentaria, il 19 e il 20 ottobre, e poi i temi del progetto grafico e dell’illustrazione, il 16 e 17 novembre.
Obiettivo? Ideare e progettare nuove rubriche e, soprattutto, un nuovo numero: “The Passenger Adriatico”. La Scuola di studi Superiori Giacomo Leopardi è aperta alle migliori matricole e ai migliori laureati triennali che vogliono iscriversi all’Università di Macerata. Oltre a frequentare il corso di laurea scelto, godendo dell’esenzione totale dalle tasse, vitto e alloggio gratuito, gli allievi parteciperanno ad attività innovative, interdisciplinarie e internazionali. L’ammissione avviene tramite selezione. Il bando è pubblicato annualmente sul sito scuolastudisuperiori.unimc.it.
Le campagne elettorali online stanno diventando una componente cruciale della politica moderna, ma comportano una serie di sfide complesse. Questo è stato il tema centrale del recente workshop organizzato dal gruppo di ricerca interdisciplinare del progetto Rightnets presso l'Università di Macerata. Finanziato dall'Unione Europea tramite il fondo Next Generation EU nell'ambito del bando Prin 2022 Pnrr, il progetto ha riunito esperti in diritto costituzionale, ingegneria informatica e scienze politiche per analizzare le difficoltà delle campagne elettorali digitali.
Uno dei principali problemi emersi è la mancanza di una regolazione adeguata per le campagne elettorali online. I giuristi presenti al workshop hanno sottolineato l'inadeguatezza dell'attuale quadro normativo, evidenziando la necessità di nuove leggi che possano disciplinare efficacemente le attività politiche sul web.
La profilazione degli elettori tramite l'analisi dei dati raccolti sui social media è un altro tema critico. Se da un lato essa offre la possibilità di comprendere meglio le opinioni e le tendenze degli elettori, dall'altro solleva questioni etiche e di privacy. Gli ingegneri informatici hanno dimostrato come l'analisi del "sentiment" sui social media possa prevedere gli esiti elettorali con un margine di errore inferiore rispetto ai sondaggi tradizionali.
Un altro problema significativo è l'astensionismo elettorale, che può essere influenzato dalle dinamiche delle campagne online. L'analisi dei dati può aiutare a identificare i fattori che contribuiscono alla disaffezione degli elettori e sviluppare strategie per coinvolgerli maggiormente nel processo democratico.
Anche la tutela della privacy è una questione centrale nelle campagne elettorali online. La raccolta e l'uso dei dati degli utenti devono essere regolati in modo da garantire la protezione delle informazioni personali, evitando abusi e manipolazioni. Le interferenze estere rappresentano una minaccia reale per l'integrità delle elezioni. Le campagne elettorali online possono essere vulnerabili a manipolazioni da parte di attori stranieri, che possono utilizzare le piattaforme digitali per influenzare l'opinione pubblica e alterare i risultati elettorali.
A tutto ciò si aggiunge l'impiego dell'Intelligenza Artificiale nelle campagne elettorali, che, pur essendo ancora in una fase iniziale, presenta grandi potenzialità. Gli esperti hanno discusso come l'IA possa essere utilizzata per analizzare i dati delle campagne elettorali e migliorare le strategie politiche. Tuttavia, è fondamentale sviluppare normative che regolamentino l'uso dell'IA per garantire una competizione leale e trasparente.
Il workshop ha dedicato poi particolare attenzione alla recente campagna elettorale online per le elezioni del Parlamento Europeo. Questa è stata un'importante occasione per mettere alla prova le diverse proposte di regolazione delle campagne digitali. È stato evidenziato come l'analisi dei dati delle interazioni sui social media e delle fonti di finanziamento degli annunci politici a pagamento possa offrire nuove soluzioni per una corretta competizione politica online.
Al workshop hanno preso parte numerosi esperti, tra cui Giovanni Di Cosimo, ordinario di diritto costituzionale all'Università di Macerata e coordinatore del progetto, Francesco Bilancia, ordinario di diritto costituzionale all'Università "La Sapienza" di Roma, e molti altri accademici e ricercatori. La collaborazione tra queste diverse discipline ha permesso di affrontare le sfide delle campagne elettorali online da molteplici prospettive, offrendo una visione complessa e articolata del fenomeno.
Nell’ambito delle attività per promuovere una cultura di responsabilità civica e impegno sociale come Civic University, l’Università di Macerata propone una mostra dedicata all’80° Anniversario della liberazione di Macerata dal titolo “La liberazione di Macerata nelle carte degli alleati”. L’inaugurazione si terrà sabato 29 giugno alle 10.30 nell’atrio della sede storica in piazza della Libertà. L’iniziativa è promossa in collaborazione con l’Istituto Storico Macerata, Comune di Macerata e Fondazione Carima, con il patrocinio di Anpi Macerata, Associazione nazionale mutilati e invalidi di guerra, Case della Memoria di Servigliano e Urbisaglia. L’esposizione sarà visitabile liberamente, dal lunedì al venerdì, fino al 12 luglio.
La mostra, curata da Andrea Paolini e Mara Picone, pone in evidenza un aspetto tanto importante quanto inedito del passaggio del fronte sul territorio regionale: il ruolo degli Alleati. L’allestimento si basa sul fondo archivistico “Marche liberate”, che è frutto dell’attività di ricerca documentaria condotta dallo storico anglosassone Roger Absalom (1929-2009), raccolta dalla Fondazione Carima, che ha recentemente deciso di donare il materiale all’Istituto storico di Macerata, con lo scopo di valorizzarlo e renderlo fruibile attraverso esposizioni e pubblicazioni. All’inaugurazione, dopo i saluti del rettore John Mc Court e degli altri organizzatori, vi saranno gli interventi dei curatori, della direttrice dell’Istituto storico Annalisa Cegna e di Giuseppe Cerquetti, illustre cittadino maceratese testimone del passaggio del fronte nella provincia di Macerata: classe 1928, all’epoca aveva 16 anni. Coordina Lina Caraceni.
Absalom fu ufficiale britannico durante la campagna d'Italia, conobbe direttamente situazioni e ambienti della Resistenza e dimorò in Italia negli anni Cinquanta. Tornato in Inghilterra, insegnò lingua, letteratura e storia italiana all’Università, interessandosi di storia contemporanea italiana. Il fondo "Marche liberate" è costituito da circa 6500 documenti di fonte angloamericana, restituiti in copia e volti al recupero storico del ruolo degli Alleati nella Liberazione e nella ricostruzione politico-economica della Regione Marche. Il materiale è stato reso disponibile dalla Fondazione sul sito www.marcheliberate.it/.
Un unico percorso di studi tra Italia e Francia per titoli di studi di alta formazione validi in entrambi in Paesi nel campo del diritto: è l’opportunità offerta da dieci anni dall’Università di Macerata in collaborazione con l’Università d’Orléans. Quest’anno l’accordo si rinnova per altri cinque anni ottenendo, unico doppio titolo in campo giuridico in Italia, il finanziamento da parte dell’Università Italo Francese, un’istituzione di promozione della collaborazione universitaria e scientifica tra i due Paesi. I dettagli sono stati presentati oggi dal rettore John McCourt in collegamento da Vilnius, dove era impegnato con l’alleanza europea Erua, dal direttore del Dipartimento di Giurisprudenza Stefano Pollastrelli insieme ai docenti referenti Ermanno Calzolaio e Pamela Lattanzi per Unimc e Pierre Serrand per l’Università d’Orléans. Presente anche la prorettrice Catia Giaconi.
“L’Università deve essere europea nei fatti, come con questo accordo tra l’Università di Orléans con il Dipartimento di Giurisprudenza, che speriamo possa estendersi anche in altri ambiti. Tutti gli Atenei rappresentano un baluardo di libertà nel contesto europeo. Lo scambio di studenti tra due Paesi contribuisce a costruire le basi per un futuro di dialogo e pace” – ha ribadito il rettore McCourt. “Questa cooperazione – ha rimarcato Serrand – ha una grande importanza, oltre che in ambito didattico, anche in ambito scientifico, perché ha offerto molte occasioni per approfondire tematiche comuni di grande interesse”.
Lo scopo del corso comune di studi è la formazione di una figura professionale di elevata qualificazione competente in diritto italiano e in diritto francese, capace di rispondere alle sfide connesse all’integrazione europea e alla globalizzazione. “Questo percorso è un fiore all’occhiello del Dipartimento – ha sottolineato il direttore Pollastrelli – che qualifica ulteriormente la nostra offerta formativa e offre una grande opportunità agli studenti”. I partecipanti potranno conseguire sia il diploma francese di Licence e il Master Droit des Affaires Français et International, menzione Diritto, rilasciati dall’Università di Orléans, che la laurea magistrale a ciclo unico in Giurisprudenza dell’Università di Macerata. Il primo, terzo e quinto anno sono frequentati a Macerata, il secondo e il quarto a Orléans. L’accesso è regolato da un bando pubblicato sul sito de Dipartimento di Giurisprudenza. “È molto difficile progettare un doppio titolo in ambito giuridico – ha spiegato Calzolaio -. La sfida è coniugare sistemi di insegnamento molto diversi per contenuti e metodologia”. Il prossimo bando, come ha ricordato Pamela Lattanzi, uscirà a ottobre e sarà possibile chiedere informazioni già in occasione dei prossimi open day del 23 luglio e 27 agosto. Per accedere è richiesta una buona conoscenza del francese. Nelle passate edizioni i posti disponibili ogni anno erano cinque, che diventeranno invece dieci dal 2024/2025.
L’Università di Macerata offre sei corsi magistrali a doppio titolo. Il più recente è quello in International Relations con l’Università Europea di Viadrina di Francoforte sull’Oder in Germania, che si aggiunge a quelle già consolidate in International finance and economics con le Università Nicolaus Copernicus di Torun in Polonia e l’Università di Angers in Francia, in Lingue con l’Università Clermont Auvergne di Clermont-Ferrand in Francia, in Scienze filosofiche con l’Istitute Catholique di Toulouse sempre in Francia e, solo in ingresso, in International Relations con l’Università Taras Shevchenko di Kiev in Ucraina.
Al pari dell’Ateneo maceratese, l’Università di Orléans vanta, in Francia, una delle più antiche e prestigiose tradizioni di insegnamento e di studio del diritto. La Facoltà di diritto si trova all’interno di un vasto e moderno campus universitario, dotato di ampi spazi verdi, di numerosi impianti sportivi e di strutture ricreative e di aggregazione. Orléans è una delle più antiche città francesi, sviluppatasi sulle rive della Loira, ben collegata a Parigi che dista un’ora di treno.
Grande successo per la "5th European summer school on Nutrigenomics" curata dalla professoressa Gabbianelli della Scuola di Scienze del Farmaco e dei Prodotti della Salute di Unicam, che si è tenuta dal 18 al 21 giugno a Senigallia e che ha visto la presenza di partecipanti provenienti da ben 21 Paesi.
Le tematiche discusse in questa quinta edizione hanno riguardato le nuove scoperte nell’ambito della nutrigenomica atte a promuovere una vita sana, l’epigenetica ambientale dai primi anni di vita all’invecchiamento, la nutrigenomica ed il microbiota intestinale e la nutrigenomica negli studi longitudinali su larga scala.
“Il successo della summer school – ha sottolineato la prof.ssa Gabbianelli – è legato alla capacità del comitato scientifico di includere esperti internazionali e giovani ricercatori la cui ricerca è mirata a conoscere le nuove strategie nutrizionali per il mantenimento della salute umana e dell’ambiente e che ringrazio per aver voluto essere con noi”.
La “5th European summer school on Nutrigenomics” ha visto anche la partecipazione di giovani provenienti da gruppi di ricerca che hanno preso parte alle precedenti edizioni confermando che la summer school sviluppata dalla prof.ssa Gabbianelli, pioniera nell’ambito della Nutrigenomica in Italia, ha consolidato l’immagine dell’Università di Camerino quale Ateneo all’avanguardia nella formazione internazionale nel settore della nutrigenomica.
"Nel Paese che ti somiglia. Confessioni tra arte e amore" è il titolo dell’annuale spettacolo promosso dal Laboratorio teatrale dell'Università di Macerata in collaborazione con l'Associazione Sferisterio ispirato a una delle opere in cartellone al Macerata Opera Festival.
L’appuntamento è per giovedì 27 giugno nella sala Sbriccoli del Palazzo del Mutilato in piazza Oberdan 4, sede della biblioteca didattica di ateneo. L'ingresso è libero su prenotazione tramite https://unimc.it/teatro.
È possibile assistere a una delle tre messe in scena della serata, che si terranno alle ore 21, 22 e 23. In gruppi di massimo 25 persone, gli spettatori saranno condotti da due "guide-camerieri" a incontrare i protagonisti di storie di amore celebri.
Un viaggio dentro l'arte e l'amore, in una sublimazione continua e feconda, lo spettacolo prende ispirazione dall’opera lirica La Bohème. I quattro personaggi maschili protagonisti, artisti spiantati, sono il focus dello spettacolo, modernissimi esempi di commistione inscindibile tra sentimento e impeto creativo.
Un'esperienza unica in un contesto intimo e coinvolgente, la biblioteca, luogo per eccezione del "passato", che si trasforma in luogo dell'immaginario. La rappresentazione, per la regia di Antonio Mingarelli, è frutto del laboratorio condotto da David Quintili, che ha coinvolto studenti e studentesse durante tutto l’anno accademico.
"Questo percorso, giunto alla sesta edizione - spiega la referente e coordinatrice scientifica Maria Paola Scialdone - consente ogni anno ai nostri studenti di esercitarsi e acquisire competenze trasversali, come la capacità di parlare in pubblico, l’arte della prossemica, il lavoro di gruppo. Partecipare a un corso di questo tipo, che l’Università di Macerata mette a disposizione dei propri iscritti, aiuta ragazze e ragazzi a crescere come individui più sicuri, empatici e creativi, dotati di abilità sociali e comunicative che saranno preziose in qualsiasi percorso di vita scelgano di intraprendere".
Il liceo Linguistico “Giacomo Leopardi” di Macerata si è spesso distinto nella competizione mondiale del Chinese Bridge, che vede misurarsi studenti universitari e liceali su vari aspetti della lingua e della cultura cinese, e anche quest’anno non ha fatto eccezione grazie a due alunne della 3F: Veronica Maya Eleonori si è classificata al 2° posto, mentre Linda Magrini ha ottenuto una menzione d’onore.
Nella sede di San Marino, dove si è svolta la fase finale della competizione, le due studentesse hanno affrontato una prova che prevedeva un test di lingua e cultura cinese, un discorso in lingua, un talent show con esibizioni di vario tipo (danze popolari, arti marziali, calligrafia, pittura, teatro, cerimonia del tè) e un test d’improvvisazione.
“Veronica e Linda hanno saputo affiancare alle conoscenze una buona dose di creatività e, soprattutto, hanno dimostrato di essersi calate in modo credibile e appassionato nella cultura cinese, segno di una formazione accurata e approfondita che prende in considerazione la visione del mondo che la lingua offre”, si legge in una nota del Liceo. “Alle studentesse, alla professoressa He Ping e al professore Daniele Massaccesi vanno i complimenti della dirigente scolastica, professoressa Angela Fiorillo, e di tutto il liceo Leopardi.
Il professor Claudio Pettinari, docente della Scuola di Scienze del Farmaco e dei Prodotti della Salute dell’Università di Camerino, è stato eletto ieri Presidente del Consorzio “National Quantum Science and Technology Institute - NQSTI”.
Il Consorzio coordina le attività del progetto NQSTI, che si occupa dello sviluppo delle tecnologie quantistiche ed è uno dei 14 partenariati estesi che sono stati finanziati dal Ministero dell’Università e della Ricerca con fondi PNRR ottenendo il punteggio più alto.
L’Università di Camerino è capofila del partenariato di cui fanno parte al momento 19 istituzioni tra grandi e prestigiosi Atenei, Enti di Ricerca e grandi aziende. Grazie al finanziamento di 116 milioni di euro, esso rappresenta attualmente il più importante investimento italiano nell’ambito delle Tecnologie Quantistiche ed è strutturato in 9 “Spokes”, sottoprogetti focalizzati su tematiche ed azioni ben definite.
Unicam, in particolare, coordina lo spoke 2 dedicato a “Foundations and architectures for quantum sensing, metrology, novel materials, and sustainability”, finanziato con 6,4 milioni di euro.
"Il progetto NQSTI che si occupa dello sviluppo delle tecnologie quantistiche – ha sottolineato il rettore Graziano Leoni – rappresenta una delle eccellenze della ricerca dell’Università di Camerino. È infatti necessario creare reti locali, nazionali e internazionali per lavorare in sinergia e consentire ad Unicam di consolidare la sua posizione di fondamentale elemento e motore di sviluppo economico e sociale, non solo del territorio in cui insiste ma anche a livello nazionale, anche su tematiche che possono sembrare di frontiera ma che portano ad un rapido progresso scientifico e tecnologico. La presidenza del Consorzio NQSTI assegnata al prof. Pettinari conferma ancora una volta il prestigio e la rilevanza del ruolo dell’Ateneo nel panorama nazionale ed internazionale della ricerca".
"Questa nomina – ha affermato il prof. Pettinari – è senz’altro un importante riconoscimento per l’Università di Camerino. Negli anni scorsi abbiamo fortemente voluto la realizzazione di questo progetto: abbiamo individuato le eccellenze all’interno del nostro Ateneo e, insieme al Cnr, abbiamo inoltrato una proposta aggregando importanti e prestigiosi Atenei, centri di ricerca ed imprese. Essere capofila di questo partenariato è estremamente significativo, perché si riconosce la valenza delle ricercatrici e dei ricercatori del nostro Ateneo che si stanno impegnando in questo settore e che ringrazio per questo. Il nostro Paese aveva finora investito poco in questo settore, mentre con questo progetto i finanziamenti si sono in poco tempo moltiplicati creando molte aspettative nella ricerca che non saranno disattese".
Questa mattina, il nuovo questore di Macerata, Gianpaolo Patruno, ha fatto visita al rettore dell'Università di Macerata, John McCourt. Durante l'incontro, caratterizzato da un clima di cordialità e collaborazione, il questore Patruno e il rettore McCourt hanno discusso a lungo del ruolo cruciale che l'Ateneo svolge per il territorio marchigiano, non solo come centro di formazione e ricerca, ma anche come punto di riferimento culturale e sociale e volano per la comunità locale, e hanno evidenziato l'importanza di un sistema universitario regionale integrato e attivo.
Entrambi hanno riconosciuto il valore delle collaborazioni già in essere tra le due istituzioni, concordando sulla necessità di rafforzare ulteriormente queste sinergie e sviluppare progetti comuni per promuovere una cultura della legalità tra i giovani. Il rettore ha voluto ringraziare il questore, nella sua qualità di responsabile delle Forze di Polizia, per la cura e l’attenzione con cui gestisce le difficoltà anche all’interno del mondo universitario.
"La collaborazione con le forze dell’ordine non solo garantisce la sicurezza pubblica, ma rappresenta anche un esempio di legalità e integrità per i nostri studenti e studentesse", sottolinea il rettore Mc Court, esprimendo la propria gratitudine al questore Patruno per l'impegno e la dedizione mostrati nel voler instaurare un dialogo costruttivo e proficuo con l'Università di Macerata.
È stato presentato questa mattina a Roma il progetto "Futuro al Centro" che vede otto Università del Centro Italia unite per la prima volta, con l'obiettivo di rispondere alle giovani studentesse e ai giovani studenti che cercano prospettive di realizzazione professionale ed umana.
Si tratta di un'iniziativa congiunta di valorizzazione, promossa dall'Università degli Studi dell'Aquila, dall'Università degli Studi di Camerino, dall'Università degli Studi "G. d'Annunzio" Chieti-Pescara, dall'Università degli Studi di Macerata, dall' Università Degli Studi di Perugia, dall'Università Politecnica delle Marche, dall'Università degli Studi di Teramo, dall'Università degli Studi di Urbino Carlo Bo e presentato dai rispettivi magnifici rettori e dai direttori generali per illustrare l'offerta formativa, mettendo in comune risorse e know-how.
Un'occasione per mettere in evidenza le mille opportunità possibili, tra progetti internazionali, le esperienze all'estero, i servizi e le agevolazioni, le attività legate al territorio, i percorsi post-laurea e i numerosi rapporti con il mondo delle organizzazioni e delle imprese.
"Futuro al Centro" è dunque un'opportunità concreta per entrare in contatto con degli Atenei che negli anni hanno sempre dimostrato grande capacità attrattive. Dimostrazione di quello che sono ma anche parte integrante di territori a misura di studenti e studentesse. "Crescere" in Abruzzo, Marche e Umbria vuol dire "vivere" tra moderne città, centri storici impregnati d'arte, località marine e paesaggi naturali, con ottime condizioni di vita e opportunità di lavoro che si possono raggiungere, contribuendo allo sviluppo di questa parte d'Italia che si caratterizza di micro, piccole e medie imprese.
La prima tappa di questo percorso sarà una campagna condivisa di comunicazione e promozione su scala nazionale, non solo nelle Regioni degli Atenei ma anche su Milano, Torino, Roma e Napoli.
“L’Università di Camerino – ha affermato il rettore Graziano Leoni – ha sempre ritenuto che lavorare in sinergia ed insieme per un obiettivo comune fosse la strategia vincente. Per questo abbiamo fin da subito aderito al progetto con entusiasmo nella convinzione che la condivisione di competenze e buone pratiche possa portare benefici significativi a ciascuna comunità universitaria”.