Riqualificare un’area verde e profumarla con piante aromatiche; realizzare vasetti decorati, manufatti con materiale riciclato e talee; partecipare al "Mercatino di primavera" civitanovese; fare animazione e servizio presso l'ANFFAS cittadina; collaborazione con le cooperative "Il Camaleonte" e "Il Nodo" presso il Centro del riuso.Queste le finalità meritorie della Cooperativa Scolastica “L’essenza del riuso”, costituita da gli studenti delle classi II e III sezione E della Scuola Secondaria di primo grado “A. Caro”, Istituto Comprensivo “Via Ugo Bassi” di Civitanova. Studenti e insegnanti l’hanno ufficialmente presentata presso la sede del Banco Marchigiano, in viale Matteotti condividendo con i vertici dell’Istituto di credito le finalità e gli obiettivi dell’iniziativa, sostenuta dallo stesso Banco Marchigiano che, già negli anni scorsi come BCC di Civitanova e Montecosaro, aveva sposato la causa e convintamente sostenuto il progetto “Crescere nella cooperazione”.
Le scuole cittadine, dunque, in prima linea nell’educazione civica dei giovani. Anche attraverso la cooperazione, diffondendo la conoscenza dei principi, della storia, dell’organizzazione e della funzione sociale della cooperazione fra i giovani, e promuovendo l’autogestione e la partecipazione democratica. I giovani studenti, ricevuti da Stefano Cecarini e Daniela Milani dell’ufficio marketing dell’Istituto dicredito di Viale Matteotti, hanno illustrato i loro progetti e consegnato alla Banca l’atto costitutivo e lo statuto sociale dell’Associazione cooperativa scolastica, ricevendo in consegna dalla Banca i libretti di deposito bancario della stessa Acs con la cifra stanziata dalla Banca a sostegno del progetto.L’Istituto Comprensivo “Via Ugo Bassi” e la scuola Secondaria di primo grado “A. Caro” ringraziano il Banco Marchigiano per la collaborazione e il sostegno finalizzati ad una bellissima esperienza formativa.
Giorgia Moretti, W. Adelmo Sforza, Francesca Siedziewski della quinta D ed Elia Paolucci della quinta H sono le studentesse e gli studenti dell’Istituto Agrario di Macerata che hanno partecipato al Pitch Day della VI edizione del Laboratorio Umanistico per la Creatività e l’Innovazione (LUCI) dell’Università di Macerata.
Il laboratorio LUCI è un’opportunità di formazione interdisciplinare con professionisti esterni ed interni all’Università e offre la possibilità ai partecipanti di avvicinarsi al mondo delle imprese e creare contatti per il post-diploma e il post-laurea.
I primi tre studenti, appartenenti al team Claudè Moswiè, hanno pensato all’abbattimento delle barriere architettoniche all’interno dei musei per permettere a vedenti e non vedenti di avere pari opportunità. Hanno così presentato l’idea di condivisione di un percorso con la possibilità di rivivere a casa le emozioni vissute immersi nell’arte, acquistando un souvenir “tattile”.
Paolucci, invece, era in una squadra con ragazzi di altri istituti con cui ha progettato un’app dedicata agli studenti, alle loro difficoltà quotidiane, che fornisce appunti, video-lezioni e videochiamate con un gruppo di docenti. In questo sistema è previsto che gli insegnanti garantiscano la loro disponibilità, con il vantaggio che non si devono spostare da casa e quindi raggiungibili anche con poco preavviso.
Sono aperte fino al 17 marzo le iscrizioni alla seconda edizione del Corso di Perfezionamento in “Mediazione familiare. Prospettive di rete nelle risoluzioni dei conflitti”, promosso dai corsi di laurea dei Servizi sociali dell’Università di Macerata.
Con questa iniziativa, accreditata dagli Ordini degli Avvocati (24 crediti) e degli Assistenti sociali (45 crediti), l’Ateneo maceratese ribadisce il proprio impegno a promuovere una specifica cultura della genitorialità e della gestione dei conflitti nei casi di separazione e divorzio, attraverso l’offerta di una didattica frontale e di laboratorio, volta a favorire una crescente integrazione tra competenze interdisciplinari e saperi esperti e un raccordo più sistematico e strutturato con i servizi territoriali: mediatori familiari, pedagogisti, psicologi, consulenti legali, Tribunale per i minorenni, Tribunale ordinario, Consultori pubblici e privati, Servizi sociali e Scuole di ogni ordine e grado.
Il corso inizierà nel mese di maggio e si terrà al Dipartimento di Giurisprudenza.
Bando e informazioni: https://goo.gl/JhPBTm; didattica.giurisprudenza@unimc.it
Sbarca oggi su Youtube la web serie didattica "Platone" firmata da Maurizio Migliori, professore ordinario di storia della filosofia antica, e diretta da Aldo Caldarelli, videomaker dell'Università di Macerata.
La serie si comporrà di 26 appuntamenti (25 + 1 di presentazione, ndr) che approfondiranno i maggiori temi trattati da Platone nei suoi dialoghi scritti.
Ogni appuntamento sarà accompagnato da tre video: una lezione introduttiva, un’interpretazione dei testi e, infine, una discussione sulle criticità, trattate insieme agli studenti.
Al termine di ciascuna puntata in descrizione (nella sezione sottostante i vari video, ndr) verranno inseriti cenni bibliografici, in modo da permettere a tutti gli appassionati di rintracciare i volumi discussi e consigliati dal professor Migliori.
Sono giù consultabili sul canale YouTube UNIMCWebTV il video di presentazione e le prime due puntate della web serie.
Il ciclo di uscite si completerà nel mese di aprile al ritmo di due puntate a settimana.
La serie si basa sull’omonimo saggio “Platone” che lo stesso Migliori ha pubblicato per le edizioni “La Scuola” e che sintetizza, a sua volta, i ben più ampli manuali dedicati dal docente al filosofo ateniese.
"L'idea - racconta Migliori - è nata tutta da Aldo Caldarelli un paio di anni fa grazie al rapporto sviluppato in precedenti collaborazioni. Abbiamo notato come un mio precedente video avesse superato le diecimila visualizzazioni senza alcuna promozione pubblicataria. Per questo abbiamo pensato di proporre un progetto più strutturato e articolato".
Francesco Adornato, rettore di Unimc, ha così commentato l'iniziativa: "Fedeli al claim 'L'umanesimo che innova' abbiamo scelto di proporre nuove modalità di narrazione alla nostra didattica con lo scopo di calarle nella contemporaneità. Per guardare al futuro, ma sempre tenendo un occhio al passato".
Le lezioni on line saranno testate da matricole e studenti dei primi anni iscritti ad Atenei partner. Attraverso la Società Filosofica Italiana, sarà possibile poi divulgare il prodotto agli insegnanti di ogni ordine e grado e agli studiosi di filosofia di tutta Italia, che potranno utilizzarlo come integrazione ai più tradizionali metodi didattici.
Al progetto hanno collaborato anche Francesca Eustacchi, Federica Piangerelli e Giada Capasso.
Il 14 e 15 febbraio prossimi due insegnanti di scuola primaria dell’Istituto Comprensivo Don Bosco. Michela Compagnucci e Giuseppina Taddei, parteciperanno in qualità di relatrici al Seminario Nazionale “Cittadinanza e Cultura Digitale” a Milano.
In quell’occasione verranno presentate al workshop “Digitale e Discipline” tre esperienze didattiche svolte con l’ausilio di strumenti digitali.
La prima attività, dal titolo “UN GIORNALE DI CLASSE” ha visto la collaborazione con una testata online, le cui giornaliste hanno svolto in classe un corso di giornalismo. Gli alunni hanno appreso come svolgere un’intervista, come si lavora in una redazione, le fondamentali differenze tra un giornale cartaceo e uno online. Si sono quindi cimentati in laboratori di scrittura creativa dove il linguaggio della cronaca è stato usato in maniera impropria per creare testi umoristici. Con template trovati in rete i bambini hanno impaginato il loro giornale di classe, completo di spazi pubblicitari, oroscopo, meteo e altre rubriche.
La seconda attività che verrà presentata al seminario si intitola” EDUCATION IN ANCIENT ROME”. Attraverso la metodologia CLIL si è approfondito un argomento di storia: la scuola nell’antica Roma. I contenuti sono stati veicolati in lingua inglese. Gli strumenti digitali sono stati utilizzati sia nella fase di progettazione dell’attività sia per facilitare l’apprendimento dei nuovi vocaboli e delle strutture grammaticali.
La terza attività riguardante IL GIORNO DELLA MEMORIA è stata svolta attraverso la metodologia della flipped classroom. I materiali di studio sono stati organizzati utilizzando la bacheca virtuale PADLET. I bambini hanno potuto visionare il materiale a casa e intervenire postando le loro considerazioni.
L’utilizzo di ambienti di apprendimento digitali consente di dilatare gli spazi e i tempi dell’attività didattica e di coinvolgere più attivamente gli studenti che vengono stimolati ad utilizzare gli strumenti tecnologici in modo più creativo e consapevole.
Per l’Istituto Comprensivo Don Bosco è una grande soddisfazione essere stati selezionati, unica scuola delle Marche, per partecipare al seminario nazionale di Milano e uno stimolo a continuare nella sperimentazione di nuovi percorsi di innovazione didattica.
L’ufficio Servizi Scolastici del Comune di San Severino Marche ha pubblicato un avviso relativo alle borse di studio a sostegno della spesa delle famiglie per l’istruzione. Nell’avviso si ricorda che i genitori degli alunni che frequentano la scuola secondaria di secondo grado, o gli altri soggetti che rappresentano il minore, ovvero lo stesso studente se maggiorenne, qualora appartengano a nuclei familiari, il cui Indicatore della Situazione Economica Equivalente risulti inferiore o uguale a 10.632,94 euro, potranno richiedere un sussidio allo Stato attraverso l’erogazione di voucher in forma virtuale associati alla Carta dello studente denominata "io studio".Per accedere al beneficio gli interessati dovranno presentare domanda all’ufficio Protocollo del Comune entro e non oltre il termine del 13 marzo 2019 utilizzando il modello disponibile presso l’ufficio Servizi Scolastici, sito in P.zza del Mercato (tel. 0733/641305 - 641306), e pubblicato online all’indirizzo www.comune.sanseverinomarche.mc.it sezione Avvisi.
Si parlerà d’amore all’Università di Macerata nel giorno di San Valentino. “Plaisir d’amour, chagrin d’amour” è il titolo dell’iniziativa: un pomeriggio di poesia, musica, immagini composte in un disegno che intende celebrare San Valentino in modo non convenzionale. La cornice è la bella Sala Sbriccoli, sede della Biblioteca di Ateneo in piazza Oberdan. L’appuntamento è per giovedì 14 febbraio alle 18, con ingresso libero.
L’evento nasce dalla collaborazione tra l’Associazione CTR Macerata e un gruppo di studenti, bibliotecari e docenti dell’Ateneo maceratese nell’ambito del Laboratorio Macerata Teatro. Si concludono così le celebrazioni per il 50 del Festival Nazionale “Macerata Teatro – Premio Angelo Perugini”. Il recital fa parte di Macerata Mon Amour, spazio voluto dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Macerata.
"Plaisir d’amour, chagrin d’amour” è un recital di poesie d’amore, con versi di autori greci arcaici, latini antichi, e autori moderni (tedeschi francesi, inglesi). La regia, il video e la musica sono a cura di Marco Bragaglia. Voci recitanti e musicisti della Compagnia CTR.
Favorire l’acquisto di prodotti e servizi marchigiani di qualità da parte dei turisti cinesi che, sempre più scelgono l’Italia tra le proprie mete preferite, creando un circuito in grado di valorizzare le produzioni locali attraverso una componente tecnologica e innovativa più vicina ai consumatori. È il progetto “MiM – Made in Marche” di Gianluca Sampaolo, Elisa Giuliani e Irene Pini premiato ieri come “Migliore idea di impresa” durante la giornata conclusiva del Luci, il laboratorio umanistico per la creatività e l’innovazione dell’Università di Macerata che da sei anni stimola i giovani partecipanti sui temi dell’imprenditorialità. Per la migliore presentazione è stato premiato, invece, il progetto “AppRendy” proposto da Marco Cavalieri, Matteo Crucianelli, Rachele Ranzuglia, Aurora Pierucci, Elia Paolucci: un’app vicina a tutti gli studenti delle scuole superiori che fornisce supporto grazie ad un team di docenti.
Come premio, i componenti delle squadre vincitrici potranno partecipare al laboratorio pratico di videomaking che si svolgerà al CreHUB di UniMC sotto la supervisione di Francesco Cardinali.
Molto apprezzate dalla giuria, composta da docenti, imprenditori e professionisti della comunicazione, anche le altre tre idee di impresa in gara: “Le fil rouge” di Diletta Vesprini, Franca Ercoli, Giorgia Mancini, Sara Rossi e Daniele Stura; “Claude Moswiè” di Giorgia Moretti, Wlater Adelmo Sforza, Francesca Siedziewski; “Dragon books” di Gloria Coccia, Alice Mannucci, Luca Brasca, Lorenzo Intermesoli.
Il Luci è un percorso interdisciplinare che si svolge da fine ottobre a febbraio e ospita docenti, imprenditori e professionisti. Sin dal primo incontro gli studenti sono coinvolti nello sviluppo di idee di impresa che vengono poi presentate all’evento finale, il Pitch Day. Il laboratorio è coordinato da Francesca Spigarelli, delegata del rettore ai rapporti con le imprese, con il supporto dell’Ufficio Ilo e Placement e con la partecipazione, in qualità di senior tutor, del dottorando Lorenzo Compagnucci. Negli ultimi tre anni il Laboratorio ha organizzato attività in stretta sinergia con i Contamination Lab dell’Università Politecnica delle Marche e dell’Università di Urbino. Lo scorso giugno un team di studentesse Luci ha partecipato alla competizione nazionale in lingua inglese per idee di impresa al Festival Nazionale dell’Economia di Trento.
Si svolgerà il 14 febbraio presso l’IPSIA “F. Corridoni”, l’incontro dell’artista Marco Napoletano con gli studenti dell’istituto di Corridonia. La lectio magistralis, organizzata dal prof. Patrizio Altarocca nell’ambito del progetto laboratoriale “Arte e Vita”, da lui curato, ha lo scopo di di far conoscere il pittore e le sue opere, esposte in diverse gallerie e musei italiani, oltre che presenti in collezioni private in Italia e nel mondo.
Una personalità eclettica quella dell’artista che lo ha portato a cimentarsi in forme creative fra le più varie - quali la decorazione artistica d’interni, il trompe l’oeil, il murales, la fotografia, i cortometraggi, etc. - a cui gli studenti avranno modo di avvicinarsi e che costituisce un tassello significativo nell’ambito del progetto del prof. Altarocca che prevede, in corso d’anno, la trattazione di tematiche attuali e di grande impatto come il rapporto arte-ambiente, arte-cibo, arte-religione, arte-lavoro, arte-economia.
Luogo dell’evento sarà l’aula magna del “Corridoni”, aperta per l’occasione a tutti gli studenti dell’Istituto.
L’Istituto Tecnico Economico “A. Gentili “ di Macerata a seguito della Nota ministeriale n.1385 del 23-01-2019, con cui il MIUR ha disposto la riapertura dei termini per le iscrizioni on-line nei Comuni delle zone terremotate, dalle ore 8.00 del 5 febbraio alle ore 20.00 del 26 febbraio 2019, effettua un Open Day straordinario sabato 16 febbraio, dalle ore 10.00 alle ore 18.00 con orario continuato. Questo per dare agli studenti e alle loro famiglie un’ulteriore occasione di visitare la Scuola e avere informazioni sui corsi e indirizzi che fanno parte dell’offerta formativa.
I genitori degli alunni potranno, in ogni caso, presentare la domanda in forma cartacea o chiedere assistenza per le iscrizioni on line presso la segreteria dell’Istituto il martedì, venerdì e sabato, in orario antimeridiano dalle ore 9.00 alle ore 13.00 e il lunedì, mercoledì e giovedì, con orario continuato, dalle 9.00 alle 16.00.
Sono aperte fino al 19 febbraio le iscrizioni alla Scuola di specializzazione in Diritto sindacale, del lavoro e della previdenza dell’Università di Macerata. Possono accedere al massimo 40 allievi. Il bando è disponibile sul sito giurisprudenza.unimc.it/scuolasindacale. Il diploma di specialista in diritto del lavoro, riconosciuto al termine del percorso formativo, consente anche l’accesso al concorso in magistratura.
La Scuola vanta una storia ultradecennale. Nata nel 1967 per volontà dell’allora rettore Valente Simi, è una delle quattro ancora operative in Italia e ha sempre rappresentato un unicum nel panorama nazionale, perché focalizzata sulla materia previdenziale, poco presente nei corsi universitari e raramente oggetto di approfondimenti scientifici.
La Scuola, di durata triennale, si rivolge a laureati magistrali in giurisprudenza, economia, scienze politiche, scienze statistiche e sociologia, ma anche ad avvocati, consulenti del lavoro, sindacalisti, funzionari pubblici e commercialisti che vogliano approfondire le tematiche previdenziali, ottenendo un titolo valutabile nei concorsi pubblici, anche per l’avanzamento di carriera.
La scuola si prefigge lo scopo di fornire la formazione culturale e la preparazione tecnica necessarie per chi aspira a svolgere le attività amministrative, giudiziarie, professionali, medico-legali in materia di assistenza e previdenza sociali e, in genere, nei settori propri della sicurezza sociale.
“Considerato il progressivo invecchiamento della popolazione – spiega il direttore Guido Canavesi -, questa materia assumerà sempre più importanza sia sul piano delle scelte politiche sia in termini di applicazione concreta e, dunque, anche del contenzioso giuridico, che richiede, però, competenze specifiche”. Alla Scuola possono accedere al massimo 40 allievi.
Il Rettore Unicam Claudio Pettinari sarà tra i relatori del workshop “Past, present and future of inorganic chemistry in Italy: a path defined by the winners of the Nasini Prize”, in programma a Roma presso la sede del CNR i prossimi 11 e 12 febbraio.
Il professor Pettinari, chimico inorganico, è stato insignito nel 2004 del Premio Nasini, premio assegnato ogni anno dalla Divisione di Chimica Inorganica della Società Chimica Italiana ad un ricercatore che abbia dato un significativo contributo all’ampliamento delle conoscenze nell’ambito della Chimica Inorganica e che non abbia ancora compiuto il quarantesimo anno di età nell’anno di assegnazione.
Il Workshop rappresenta l’atto conclusivo di un’iniziativa congiunta portata avanti dallo European Jounal of Inorganic Chemistry (EurJIC) e dalla Divisione di Chimica Inorganica, che porterà alla pubblicazione di un numero speciale dello EurJIC costituito da microreviews scritte dai vincitori del Premio Nasini.
A nome dell’intera comunità accademica e suo personale, il Rettore dell’Università di Macerata Francesco Adornato esprime il più profondo dolore per la scomparsa della collega Susi Pietri, docente di riconosciuta competenza e grande passione che ha conquistato tanti giovani allo studio del francese. L’Ateneo tutto si unisce commosso al lutto della famiglia.
Susi Pietri, modenese di Campogalliano, insegnava lingua e letteratura francese al Dipartimento di Studi umanistici dell’Ateneo Maceratese dal 2015. I funerali si terranno venerdì prossimo 8 febbraio, con camera ardente al policlinico di Modena dalle 7.30 in partenza alle 11 per il cimitero di Saliceto Panaro per un breve commiato in forma civile.
E’ iniziata la seconda fase del progetto Sicur@mente Web, un percorso di prevenzione della durata di 24 mesi, per sensibilizzare i minori circa i rischi della rete e per favorire un uso controllato e consapevole del web. Sicur@mente Web è realizzato dalla Pars onlus grazie al contributo dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento politiche antidroga. La seconda fase prevede incontri nelle scuole del territorio con i professionisti della Pars dove si affronteranno questioni sui comportamenti pericolosi di cui spesso i giovani sono protagonisti senza accorgersi, stimolando la riflessione sull’amicizia, il divertimento, l’amore e le rispettive versioni "fasulle" e non costruttive, quelle che non vanno nella direzione del rispetto e del benessere psicofisico delle persone.
Saranno coinvolti molti istituti scolastici: l’istituto comprensivo “Via Tacito” di Civitanova Marche, il “Sant’Agostino” di Civitanova Alta, il “Matteo Ricci” di Montecosaro, il “Via Piave” di Morrovalle e l’istituto comprensivo “G. Lucatelli” di Tolentino.
“I ragazzi oggi vivono una realtà dove gli elementi online e oflline sono in movimento costante e dinamico, dove i modelli di comportamento reali e virtuali si incontrano, per motivi evolutivi naturalmente - spiega Rossella Mastromauro, psicologa Pars -. Allo stesso tempo è bene tenere conto di cosa c'è di simile e cosa di diverso tra queste due realtà perché è cruciale "camminare per il mondo" con una struttura d'identità allenata alla dimensione più squisitamente sociale. Empatia, comunicazione non violenta e senso critico si acquisiscono con fatica confrontandosi con l'Altro reale, a scuola, in famiglia, nei contesti aggregativi. Lavoriamo con i ragazzi in classe utilizzando il loro linguaggio e rendendoli protagonisti”.
“Abbiamo una simpaticissima cornice per selfie che prende spunto da Instagram e da Youtube per far giocare i ragazzi, dove la parola "gioco" sta per crescita, apprendimento e creatività. Infatti lo scopo delle attività in classe o sfide "challenge" è quello di allenare le life skills raccomandate dall'OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) quali comunicazione efficace, empatia, pensiero creativo, problem solving e senso di iniziativa - conclude Valentina Gatti, assistente sociale Pars -. Tutto con un'attenzione massima rivolto verso il rispetto, l'inclusione, e valorizzando i contributi interessanti di ognuno. Realizzeranno inoltre dei tutorial, dei post e dei video musicali costruendo delle simulate divertenti in cui hanno il compito di trattare in maniera originale i temi dell'amicizia, del divertimento e dell'amore. Internet lo facciamo noi, quindi i contenuti che guardiamo o che pubblichiamo sono frutto della nostra visione del mondo e delle nostre scelte di tutti i giorni”.
Al via la quarta edizione del Premio Asimov, nato per avvicinare il mondo della scienza e quello della scuola. Ideato dal fisico Francesco Vissani che ne è anche il coordinatore, istituito grazie alla collaborazione tra il GSSI (Gran Sasso Science Institute) e l'INFN (Istituto Nazionale di Fisica Nucleare), con la collaborazione di varie Università e istituti di ricerca, il Premio si avvale di una giuria composta da migliaia di studenti e studentesse di scuola superiore, che sceglierà il miglior libro di cultura o divulgazione scientifica pubblicato negli ultimi due anni in Italia.
Unicam ha aderito con entusiasmo ed è diventata coordinatore regionale dell’iniziativa, coinvolgendo una giuria di esperti e di studenti delle scuole superiori della Regione.
Il Premio Asimov è infatti un'iniziativa multi-sede. Gli undici centri regionali di coordinamento scientifico - Abruzzo, Calabria, Campania, Emilia Romagna, Lazio, Marche, Puglia, Sardegna, Sicilia, Toscana, Umbria - si coordinano tra di loro per il successo dell'iniziativa, collaborando con 100 scuole superiori di tutta Italia. La commissione scientifica del premio si compone di 250 membri, per metà docenti di scuola superiore e per metà professori universitari, ricercatori, studenti di dottorato, giornalisti, scrittori, rappresentanti del mondo della cultura.
Le sette opere finaliste selezionate quest'anno dalla commissione scientifica sono:
- Guido Barbujani - Andrea Brunelli, Il giro del mondo in sei milioni di anni, Il Mulino
- James Gleick, Viaggi nel tempo, Codice
- Jerry Kaplan, Intelligenza artificiale. Guida al futuro prossimo, Luiss Edizioni
- Lamberto Maffei, Elogio della parola, Il Mulino
- Giorgio Manzi, Ultime notizie sull'evoluzione umana, Il Mulino
- Guido Saracco, Chimica verde 2.0, Zanichelli
- Sara Sesti & Liliana Moro, Scienziate nel tempo. 100 biografie, Ledizioni
Gli studenti e le studentesse interessati a partecipare alla giuria leggeranno uno o più libri finalisti, li valuteranno e li voteranno, e prepareranno una o più recensioni, caricando entro il 3 marzo tutte le informazioni sul portale del Premio Asimov.
Le recensioni saranno lette e valutate dalla commissione scientifica e le migliori di esse saranno a loro volta premiate.
Il 13 aprile, in ciascuna sede regionale, quindi anche all’Università di Camerino, i libri in lizza saranno presentati al pubblico, dagli autori delle migliori recensioni. Subito dopo, in contemporanea tra le undici sedi, verrà annunciato il libro vincitore della quarta edizione del Premio Asimov per il 2019.
UNICAM organizza e coordina dunque le attività per la Regione Marche, che quest'anno coinvolgeranno undici istituti di istruzione superiore della nostra regione: il Liceo Scientifico "Galileo Galilei" di Ancona, il Liceo Classico "Giacomo Leopardi" di S. Benedetto del Tronto, il Liceo Classico Linguistico "Giacomo Leopardi" di Macerata, il Liceo Statale "Enrico Medi" di Senigallia, l’Istituto Istruzione Superiore "Leonardo Da Vinci" di Civitanova Marche, il Liceo "Giacomo Leopardi" di Recanati, l’IIS "Fazzini-Mercantini" di Grottammare, il Liceo Scientifico "Leonardo da Vinci" di Jesi, il Liceo Scientifico "Temistocle Calzecchi Onesti" di Fermo, il Liceo Scientifico "Galileo Galilei" di Macerata, i Licei di Camerino.
Una giornata di educazione e divertimento quella trascorsa questa mattina dai ragazzi del quarto Liceo Scientifico “Galileo Galilei” di Macerata in compagnia della redazione di Picchio News.
Dopo aver spiegato come funziona una redazione, come si inseriscono le notizie, come si procede quando si scrive un fatto di cronaca, come avviene un montaggio video o come si imposta un’intervista, insieme ai ragazzi abbiamo commentato la prima serata della 69esima Edizione del Festival di Sanremo andata in onda ieri sera.
Un’edizione particolare che, dopo moltissimi anni, non ha visto la partecipazione della categoria “Giovani”, un aspetto che ha incuriosito i ragazzi del “Galileo Galilei”.
“Penso che la scelta di mettere i giovani direttamente con i big – ci spiega Jonathan – sia stata una buona idea. È un modo per far vedere il Festival di Sanremo anche a noi ragazzi che magari, fino a ora, non l’abbiamo mai seguito: un modo per attrarre un pubblico diverso e nuovo.”
“Personalmente, se non ci fossero stati i cantanti della mia generazione, non penso avrei mai visto il Festival di Sanremo – ci confessa Carlo -. Achille Lauro, un cantante che seguo, a me è piaciuto molto anche se penso che lo sforzo dell’incontro generazionale sia stato fatto anche da lui: la canzone che ha portato a Sanremo è molto diversa dai pezzi che scrive normalmente.”
C’è chi invece non si sbilancia ancora, come Elia. “Devo aspettare un secondo ascolto per poter dare un giudizio e decidere chi è il mio preferito. Magari già da stasera avrò le idee più chiare anche se, sicuramente, una nota positiva del Festival è stata la performance di Claudio Bisio, un artista che apprezzo moltissimo.”
Dopo il momento ludico, i ragazzi sono stati protagonisti della proiezione del reportage fotografico fatto dal direttore responsabile Guido Picchio durante il terremoto de L’Aquila con la testimonianza diretta del funzionario tecnico del Comando dei Vigili del Fuoco di Macerata Carlo Iammarino, impegnato durante quei tragici momenti, che ha raccontato, con aneddoti toccanti, tutte le emozioni che si vivono in una emergenza di tale portata quale è il sisma.
Ecco il video-racconto della giornata:
Il Sindaco di Caldarola Luca Maria Giuseppetti ha visitato ieri mattina i bambini e gli alunni della nuova scuola De Magistris inaugurata sabato scorso. Emozionante vedere la gioia negli occhi dei giovani del territorio terremotato. In tutti è stato unanime il sentimento di gratitudine verso quanti hanno permesso di rientrare in una vera struttura dopo aver trascorso più di due anni nei container. Anche le stesse maestre, soprattutto dei bambini della materna, si sono stupite di una reazione così positiva nei più piccoli, sempre così sensibili ad ogni cambiamento.
Il sindaco Giuseppetti ha chiesto in ogni classe di segnalare tutte le necessità e le cose da migliorare anche se, come affermato da quasi tutti i bambini, la nuova scuola è praticamente perfetta. Addirittura un giovane studente ha dichiarato con gioia che fino a giugno si sveglierà ogni mattina contento di andare nella sua nuova classe. Una sola voce fuori da coro, ovviamente ironica, alla domanda del Sindaco “cosa manca, cosa vorreste in più?” un bambino di una classe della primaria ha affermato che vorrebbe una sala giochi. Il tono ilare e rilassato della classe ha rallegrato ancora di più il clima sereno che si respirava nella nuova struttura, così colorata e luminosa. In realtà una zona relax è già esistente, con tanto di tavolino da ping pong, mancano le racchette e le palline ma l’Amministrazione comunale sta già provvedendo.
In conclusione, tra i doverosi ringraziamenti fatti nei giorni scorsi a tutti i protagonisti dell’inaugurazione della nuova scuola un sentito grazie va alle Coop e alla Legacoop che hanno allestito a loro spese il ricco buffet che tutti gli invitati hanno potuto degustare subito dopo la cerimonia.
È in programma per il prossimo 11 febbraio un seminario dal titolo “From past to future. Camerino and Almaty along the New Silk Way”, promosso nell’ambito del progetto Erasmus Plus che vede la collaborazione tra Unicam e la University of International Business di Almaty in Kazakistan, progetto finanziato dalla Commissione Europea per un totale di circa 100.000 euro.
Erasmus Plus è il programma dell'UE per l'istruzione, la formazione, la gioventù e lo sport in Europa, volto a sostenere l’insegnamento, la ricerca e la creazione di reti, e il dibattito sulle questioni che riguardano l’UE.
Il progetto nasce da una decennale collaborazione tra la Scuola di Scienze e Tecnologie di Unicam e l’ateneo kazako, nonché dalla recente partecipazione di personale Unicam in qualità di organizzatori e di docenti alla scuola estiva GEM sulle energie rinnovabili tenuta ad Astana, nuova capitale del Kazakistan dal 1997, in occasione dell’Esposizione Universale EXPO Energy 2017.
L’Università di Camerino ha voluto dunque cogliere l’opportunità di stabilire una piattaforma comune tra le due università, rafforzando così anche la propria presenza nel promettente mondo Centro-Asiatico, in particolare col Kazakistan.
Il progetto, ideato e coordinato dal prof. Carlo Lucheroni della Scuola di Scienze e Tecnologie, consiste nella mobilità di studenti, professori e tecnici tra i due Atenei.
I principali temi dello scambio saranno: approfondimento da parte di studenti e professori kazaki di aspetti del diritto contrattuale italiano ed europeo, nel contesto commerciale e di politiche dell’energia (attività coordinata dalla prof.ssa Lucia Ruggeri della Scuola di Giurisprudenza); trasferimento al partner kazako della notevole esperienza Unicam su e-learning e insegnamento a distanza, considerando che il Kazakistan è un paese molto grande e poco densamente popolato (attività coordinata dal prof. Andrea Perali, delegato del Rettore per l’E-Learning); approfondimento delle nuove modalità europee di insegnamento delle materie scientifiche, in particolare della matematica, nell’università e nelle scuole superiori (attività coordinata dal prof. Riccardo Piergallini, della Scuola di Scienze e Tecnologie); approfondimento di ulteriori possibilità di collaborazioni di Unicam con altri enti ed università kazake, grazie ai docenti kazaki che visiteranno il nostro Ateneo.
Le professoresse Meruyert Narenova e Anar Makhmetova, prorettore quest’ultima per gli Affari Accademici, coordineranno le attività che possono prevedere il coinvolgimento del territorio di riferimento di Unicam nello sviluppo di conoscenze sulla società kazaka e di legami col Kazakistan.
Proprio le due docenti saranno infatti ospiti di Unicam nel corso del seminario in programma a Camerino per il prossimo lunedì 11 febbraio presso il Polo di Matematica con inizio alle ore 10.
La mattinata di venerdì 8 febbraio sarà dedicata a ripercorrere le esperienze nel recupero dei detenuti con un evento organizzato dall’Accademia Georgica di Treia presso e in collaborazione con l’Istituto di Istruzione Superiore “Matteo Ricci” di Macerata
L’alta densità di popolazione nelle carceri, la vulnerabilità economica, sociale e culturale, in cui versa la fascia di popolazione dei detenuti ed ex detenuti, richiede una rivisitazione critica delle strategie e degli strumenti finora attivati. Secondo numerosi esperti è necessario individuare percorsi che, in forma integrata ed organica, soddisfino i bisogni di trattamento, orientamento, integrazione lavorativa e mantenimento dell’occupazione, inserimento abitativo e suo mantenimento. Per realizzare tale integrazione sembra imprescindibile valorizzare quelle buone prassi, già esistenti, di cui le istituzioni e il privato sociale sono portatori.
Questo è il tema che si intende trattare nella mattinata di venerdì 8 febbraio a partire dalle ore 9:00 presso l’Istituto di Istruzione Superiore “Matteo Ricci” di Macerata con un convegno organizzato dall’Accademia Georgica di Treia in collaborazione con lo stesso Istituto per l’attinenza del percorso di studi. L’evento intende coinvolgere, oltre ai soggetti pubblici e privati interessati, le nuove generazioni al fine di sensibilizzare e far conoscere ai giovani tali tematiche e i relativi soggetti che se ne occupano.
L’iniziativa intende ripercorrere l’esperienza in materia dalle Pie Case di Correzione e Lavoro varate nel 1781 dall’Accademia Georgica di Treia con il supporto di Papa Pio VI fino all’attività dell’Istituto Croce Bianca di San Severino Marche e all’attuale impegno del Ministero della Giustizia tramite il Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria delle Marche. L’evento è realizzato con con il patrocinio e la partecipazione del Ministero della Giustizia – Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria, Provveditorato Emilia Romagna-Marche, della Regione Marche, dell’Assemblea Legislativa Regionale e del Garante regionale dei diritti della persona, dell’Università degli Studi di Macerata, del Centro di Promozione Sociale “Istituto Croce Bianca” – “Opera A. ed E. Miliani” di San Severino Marche e della Città di Treia.
Saranno presenti il presidente dell’Assemblea Legislativa delle Marche Antonio Mastrovincenzo, Marco Bonfiglioli, dirigente del Ministero di Giustizia, Don Donato De Blasi della Croce Bianca di San Severino, il Prof. Carlo Pongetti e la Prof.ssa Lina Caraceni dell’Università di Macerata.
Con questo evento, l’Accademia treiese intende ricordare Papa Braschi, per il quale nel 2017 è ricorso il 300° anno dalla nascita, riscoprendo una buona pratica varata dagli accademici nel secolo dei lumi: un concetto pioneristico che è fortemente auspicato nell’attuale sistema penitenziario. Nel contesto di una politica tesa al rilancio delle manifatture, la realizzazione nell’allora Montecchio (oggi Treia) di Case di Correzione e Lavoro inquadra uno dei primi tentativi di industrializzazione dello Stato pontificio. Gli accademici predisposero un programma per la formazione professionale dei giovani e nel contempo per lo sviluppo dell’industria e del commercio. Il 15 novembre del 1781 il Papa approvò il programma presentatogli dagli accademici Benigni e Riccomanni in cui si prevedeva l’istituzione di un reclusorio dove i giovani detenuti sarebbero stati impiegati in attività di tipo industriale.
Il fondamento teoretico in base al quale il lavoro nobilita l’uomo e lo redime, si sposa con il principio utilitaristico dell’impiego del lavoro coatto a basso costo. La disponibilità del Papa permise il sorgere a Montecchio nel 1782 anche di una scuola di filatura a cui fu aggiunta nel 1784 una scuola di tessitura. Il progetto di reclusorio trovò attuazione solo nel 1797. In segno di riconoscenza per l’apertura delle Pie Case di Correzione e Lavoro, le autorità di Montecchio deliberarono di erigere un tempietto, progettato dall’Arch. Andrea Vici, destinato a contenere un busto di Pio VI (1785).
Un concetto sostenuto nel nostro territorio anche dall’Opera Pia Miliani costituita nel 1961 – oggi operante con le Comunità Terapeutiche Residenziali Opera Pia Miliani e Istituto Croce Bianca – a San Severino Marche. Sin da subito la struttura si è resa disponibile nell’accogliere ex detenuti, con l’obiettivo di aiutarli nel difficile percorso del loro reinserimento socio-lavorativo. In seguito l’attività si è incentrata in relazione ad altri tipi di emarginazione sociale, quali la droga, l’alcolismo, i disturbi mentali, tramite l’attivazione di azioni finalizzate alla prevenzione, cura, recupero e risocializzazione di soggetti svantaggiati affetti da disturbi da dipendenze patologiche.
In anni recenti, i nuovi programmi di reinserimento e rieducazione psicosociale dell’Ordinamento Penitenziario tendono ad avviare progetti che aspirano a cambiare attitudini ed interessi del soggetto svantaggiato cercando di riportarlo verso un plastico di vita legittimo e moralmente condiviso, grazie alla promozione di attività, laboratori, corsi di formazione e opportunità lavorative.
Una mattina tutta dedicata all’Erasmus, il più importante programma di scambi europei, è quella organizzata per domani, 6 febbraio, dall’Università di Macerata: 810 posti-scambio disponibili, 195 università europee partner di UniMC, 21 paesi tra cui scegliere per trascorrere dai tre ai dodici mesi di esperienza all'estero. Il bando Erasmus rappresenta una delle opportunità più accessibili e popolari per imparare una lingua straniera e vivere in una città universitaria europea, con il sostegno di una borsa di studio.
L’appuntamento è per le 11 all’Auditorium Unimc in via Padre Matteo Ricci. Dopo i saluti del rettore Francesco Adornato e della delegata alla relazioni internazionali Benedetta Giovanola, prenderanno la parola i delegati Erasmus dei cinque Dipartimenti. Saranno, quindi, presentati il bando Erasmus studio, che quest’anno scade il 28 febbraio, e il bando Erasmus Traineeship, che permette di ottenere borse per tirocini in enti e aziende estere. Nel corso della giornata e dell’aperitivo conclusivo, i partecipanti potranno conoscere alcuni studenti che racconteranno la propria esperienza e incontrare i volontari dell’Associazione Macerasmus, pronti a fornire dritte e consigli pratici per togliere dubbi e incertezze.