Dopo Simona Tiribelli, un secondo dottorando del corso di “Global Studies. Justice, Rights, Politics” dell’Università di Macerata ha vinto un’altra prestigiosissima borsa di studio per un soggiorno all’estero. Si tratta di Nicola Costalunga, che è risultato selezionato, fra domande provenienti da tutto il mondo, dalla Japan Foundation, un’emanazione del Ministero degli Affari esteri giapponese.
Il programma di finanziamento è riservato a ricercatori che abbiano una buona conoscenza della lingua giapponese e che intendano svolgere un lavoro di studio scientifico in Giappone all’interno di centri di ricerca, istituti e università. Costalunga, trentaduenne originario di Thiene in provincia di Vicenza, laureato presso l'università Ca' Foscari di Venezia con un’esperienza lavorativa all’interno di un sindacato italiano, trascorrerà un anno di ricerca all’Università di Osaka per il suo progetto di ricerca sui sindacati in Giappone.
Ma perché proprio il Giappone? “Ho una passione innata per la diversità culturale e sociale – spiega Costalunga -. A questo si aggiunga che, durante gli anni Novanta, la figura Giappone risultava imperante, per quanto riguarda modelli e immagini, nella comunicazione visiva del tempo. In particolar modo, durante il percorso universitario, ho sviluppato uno spiccato interesse nell'approfondire questa tematica della diversità, comparandola con le peculiarità italiane proprio da un punto di vista sociale e culturale”.
“Il percorso di dottorato presso l’Università di Macerata – aggiunge - è stato la miccia e, al tempo stesso, la ragione principale, perché ha incentivato il mio interesse a tematiche che non avevo mai pensato di poter approfondire nel corso del mio percorso di studi e della mia vita. In tutto ciò devo ringraziare i miei relatori, i professori Pavolini e Busilacchi, che mi hanno dato dei consigli estremamenti preziosi per la mia ricerca, e la professoressa Barbisan, coordinatrice del corso di dottorato, che mi ha aiutato e sostenuto. In particolare, le possibilità che mi sta fornendo il corso di dottorato in "Global Studies. Justice, Rights, Politics" nella sua prospettiva interdisciplinare sono estremamente importanti per poter dare alla mia ricerca un respiro più ampio e possibilità che prima non avrei mai pensato”.
Un premio agli alunni meritevoli, quelli da “10 e lode” per valorizzare le eccellenze. È quello che è stato consegnato, in occasione di una cerimonia tenutasi nel giardino della scuola Primaria settempedana di via Lorenzo d’Alessandro, a una settantina di studenti di 22 scuole di tutta la provincia di Macerata tra cui gli Istituti comprensivi “P. Tacchi Venturi” di San Severino Marche, “Simone De Magistris” di Caldarola, “Ugo Betti” di Camerino, “Nazareno Strampelli” di Castelraimondo, “Enrico Mattei” di Matelica, “Cingolani” di Montecassiano, “Monsignor Paoletti” di Pieve Torina, “Giacomo Leopardi”, “Enrico Fermi”, “Enrico Mestica”, “Dante Alighieri” e il Convitto di Macerata, “Luca della Robbia” di Appignano, “Enrico Mestica” di Cingoli, “Alessandro Manzoni” e “Luigi Lanzi” di Corridonia, di Colmurano, “Giovanni XXIII” di Mogliano, “Via Roma” di San Ginesio, “Giacomo Leopardi” di Sarnano, “Don Bosco” e “Giuseppe Lucatelli” di Tolentino.
Presenti all’iniziativa gli studenti, i docenti, i presidenti di commissione, il personale della scuola, le famiglie e le autorità locali tra cui il vice sindaco e assessore alla Cultura del Comune, Vanna Bianconi, il dirigente scolastico, Sandro Luciani, la dirigente dell’Ufficio scolastico provinciale, Carla Sagretti, promotrice della manifestazione giunta alla seconda edizione.
“Siete stati bravissimi, continuate così. Non vi perdete strada facendo – sono state le parole che quest’ultima ha rivolto ai ragazzi e alle ragazze -. Vi auguro il 100 e lode fra cinque anni”.
“Il vostro diploma da 10 e lode è assolutamente meritato e sarà un buon viatico per la vostra vita” – è stato invece l’augurio che l’assessore Bianconi ha indirizzato agli studenti.
Oltre 200 componenti delle varie delegazioni sportive provenienti da 15 diverse nazioni europee e pongisti di caratura mondiale presenti nel ranking internazionale dell’I.T.T.F (International Table Tennis Federation), sono questi alcuni numeri della 9° edizione del Campionato Europeo Universitario di Tennistavolo, che si terrà a Camerino.
La cerimonia inaugurale è prevista per il 15 luglio, nel frattempo l'evento è stato presentato ufficialmente oggi, martedì 9 luglio, presso la Sala Raffaello della Regione Marche di Ancona.
Erano presenti: il rettore dell'Unicam Claudio Pettinari, il governatore regionale Luca Ceriscioli, il presidente della Contram Stefano Berardinelli, alcuni rappresentanti comunali di Camerino e i componenti del C.U.S. .
L'organizzazione è affidata allo stesso Centro Universitario Sportivo di Camerino in collaborazione con l’Unicam, l’EUSA (European University Sport Association) e il Comune.
Le gare si terranno dal 16 al 20 luglio e ogni sera è previsto un evento, inerente l'avvenimento sportivo, gratuito e aperto a tutti.
Il 20 luglio sera saranno premiati gli atleti vincitori nella consueta cerimonia di chiusura.
Si tratta di un importante evento sportivo-universitario a livello europeo, che segue le Universiadi che si stanno svolgendo a Napoli.
Le Università iscritte appartengono alle seguenti nazionalità: Bulgaria, Cipro, Croazia, Francia, Germania, Gran Bretagna, Italia, Norvegia, Olanda, Polonia, Portogallo, Russia, Svizzera, Turchia e Ucraina.
Classifica Censis: l’Università di Macerata si riconferma nella top ten degli medi atenei statali, collocandosi in ottava posizione e confrontandosi con realtà prestigiose come Trento, Siena, Trieste, Ferrara e Ca’ Foscari. Ottimi risultati anche per i corsi di studio: UniMc è prima in Italia per i corsi magistrali relativi al settore dell’insegnamento, ossia scienze pedagogiche.
Il punteggio complessivo aumenta di ben due punti la performance dell'anno precedente passando da 84,6 a 86,7, con incrementi nella valutazione sulle strutture, sulla comunicazione e sui servizi digitali nonché sulle borse di studio.
L’Ateneo maceratese risulta, inoltre, tra i primi dieci atenei italiani nei campi dell’insegnamento, con il corso di laurea triennale in scienze dell’educazione e della formazione; delle lingue con i relativi corsi magistrali; nel settore socio politico, con i corsi magistrali in scienze politiche e relazioni internazionali, in comunicazione e culture digitali e in scienze dell’amministrazione; nonché in quello letterario-umanistico con i corsi di laurea magistrali in filologia, scienze filosofiche, ricerca storica e management dei beni culturali.
"Per ragioni di sintesi e di confrontabilità, le graduatorie certamente non riescono a cogliere le molteplici dimensioni di una realtà complessa come un ateneo, ma sono certamente utili per avere un quadro di riferimento che, nel nostro caso, disegnano un ateneo in crescita nei numeri - ci siamo riconfermati tra i medi atenei, che hanno, cioè, almeno 10 mila studenti - e nella qualità”, commenta il rettore Francesco Adornato.
Questa qualità trova conferma anche nelle “pagelle” dell’Agenzia nazionale di valutazione dell'università e ricerca che vedono Macerata al sesto posto in Italia su trentatré Atenei valutati. Sono elementi che influiscono anche sulla spendibilità delle lauree nel mercato del lavoro: il tasso di occupazione dei laureati magistrali è, infatti, pari all’86,2% con quote superiori rispetto alla media nazionale per i principali gruppi disciplinari dell’Ateneo.
Efficienza e qualità sono promossi anche dagli studenti. Secondo la recente indagine di AlmaLaurea, 9 laureati su 10 sono soddisfatti del proprio percorso di studi e del rapporto con i docenti, ritenendo adeguato il carico di studi.
“Sono tutti segnali che ci dicono che siamo nella direzione giusta, ma non perdiamo di vista la strada ancora da percorrere per rendere UniMc un ateneo che, oltre a una formazione autorevole e al passo con i tempi, offra servizi sempre migliori e orientati all’internazionalizzazione”, conclude Adornato.
Con riferimento al “Programma regionale degli interventi per lo sviluppo del sistema integrato dei servizi di educazione e istruzione da 0 a 6 anni, annualità 2018” (cfr Decreto c.d. Buona Scuola), è stato pubblicato, sul sito istituzionale del Comune di Recanati, il terzo Avviso per la concessione di contributi a totale o parziale copertura delle spese per la frequenza dei servizi educativi per l’infanzia e della scuola per l’infanzia, pubblici e privati accreditati, sostenute dalle famiglie di Recanati nell’anno educativo o scolastico 2018/2019.
"Una buona notizia per le famiglie recanatesi con bambini piccoli - dichiara Rita Soccio assessore alle Culture, Turismo e Pubblica Istruzione -. Vista la disponibilità ancora esistente nel Fondo assegnato dal Ministero della P.I. e dalla Regione Marche al Comune di Recanati, vogliamo informare e dare un'ulteriore possibilità alle famiglie che non hanno avuto modo di aderire ai precedenti due avvisi. Questa opportunità rappresenta un aiuto concreto e tangibile per la formazione e l'educazione delle nostre bambine e dei nostri bambini."
Nello specifico i nuclei familiari i cui minori frequentano i servizi educativi per l’infanzia previsti dalla L.R. 9/2003 (asili nido e centri infanzia) e i servizi scolastici per l’infanzia (scuole dell’infanzia) possono ottenere il rimborso pari al 100% delle spese sostenute fino ad un massimo di € 5.850,00 qualora abbiano un reddito I.S.E.E. fino a € 5.954,00 o una specifica segnalazione del Servizio Sociale Territoriale, mentre possono ottenere il rimborso pari al 80% delle spese sostenute fino ad un massimo di € 4.000,00 qualora abbiano un reddito I.S.E.E. compreso tra € 5.955,00 e € 21.500,00.
Per l’Anno Scolastico 2019/2020 (Fondo 2019), il Comune sta attendendo indicazioni dalla Regione Marche.
(Immagine di repertorio)
Sono 54 i ragazzi e le ragazze della provincia di Macerata premiati dall’Ufficio Scolastico Regionale per avere conseguito la lode agli Esami di Stato nell’anno scolastico 2018- 2019.
Durante la cerimonia, svoltasi il 6 luglio presso l’auditorium San Francesco di Morrovalle, i giovani studenti hanno ricevuto un attestato di merito che ha lo scopo di valorizzare le eccellenze e l’interesse per lo studio.
Il Dirigente scolastico dell’Istituto Comprensivo di Morrovalle, Claudio Mengoni, nel suo intervento inaugurale si è detto orgoglioso che il proprio istituto abbia avuto l’onore di gestire questo evento di lodevole importanza e ha sottolineto quanto valido sia il valore formativo della scuola media maceratese, congratulandosi in particolare con questi studenti che ne rappresentano l’eccellenza ma anche con gli insegnati per la loro competenza e professionalità e con i genitori che hanno saputo trasmettere sani valori educativi ai propri figli.
L’assessore del Comune di Morrovalle Fabiana Scarpetta si è congratulata con tutti i ragazzi per questo grande obiettivo raggiunto testimone di grande impegno, di sacrificio, di voglia di far bene e di imparare, di amore per il sapere e per la scuola. Il consigliere Rosella Ruani in rappresentanza dell’Amministrazione Provinciale, anche lei, si è congratulata con i presenti ed ha manifestato la vicinanza dell’amministrazione alle nuove generazioni consapevole dell’immenso valore che questi studenti avranno per lo sviluppo della società futura, destinati ad esserne probabilmente una parte importante ed ai quali tutti auspichiamo altrettanti successi.
La dott.ssa Maria Teresa Baglione coordinatrice della manifestazione, nel ringraziare la scuola ed il Comune di Morrovalle per l’ospitalità, ha elogiato il lavoro della signora Loredana Leoni che ha avuto l’onere di organizzare per l’Ufficio Scolastico Provinciale tale evento ed ha successivamente letto una lettera della Dirigente dell’USP di Macerata, Dott.ssa Carla Sagretti, nella quale, elogiando e congratulandosi con questi giovani, ha chiesto loro di essere di esempio per tutti gli altri, per l’intelligenza, la sensibilità e l’impegno con cui hanno affrontato e, sicuramente affronteranno il nuovo percorso di studi e di vita.
Graditissimi ospiti della manifestazione sono stati il Dirigente scolastico Ermanno Bracalente dell’Istituto Comprensivo “G.Leopardi” ed il Vicesindaco Giulio Casciotti del Comune di Potenza Picena.
La cerimonia è dunque proseguita con la premiazione degli studenti accompagnati dai loro insegnanti, suddivisi in tre gruppi ed intervallati da alcune esibizioni degli stessi ragazzi che si sono cimentati in performance sonore e non solo. Hanno iniziato gli studenti di Morrovalle raccontando la storia del Convento di San Francesco sede del Miracolo Eucaristico. Altri ragazzi si sono esibiti al pianoforte , alla chitarra ed al violino ma anche in letture di testi e di poesie; qualcuno ha presentato dei lavori altamente tecnologici: un braccio meccanico azionato da pompe idrauliche ed un plastico con segnaletica attivata da circuiti in serie ed in parallelo per apprendere la geografia.
Al termine della cerimonia c’è stato spazio anche per un momento conviviale ed è stata la volta delle mamme che si sono esibite portando torte salate e dolci preparati per l’occasione.
Sono partiti il primo luglio, in quindici, alla volta di Bruxelles, accompagnati dai prof Patrizia Memè (prima decade) e Fabio Macedoni (seconda decade) per partecipare ad un progetto di alternanza scuola/lavoro.
Le attività previste intendono capitalizzare i risultati di progetto in termini di migliori opportunità occupazionali per i giovani, maggiore cooperazione all’interno del partenariato locale ed europeo ed adeguamento del sistema locale d’istruzione e formazione alle esigenze di sviluppo europee attraverso lo sviluppo e rafforzamento del sistema duale nell'ambito dell'istruzione, facilitando la transizione tra formazione professionale e mondo del lavoro.
Il gruppo di lavoro costituito per l’elaborazione della proposta, composto dai docenti del Liceo Classico, referenti della Camera di Commercio di Macerata e Camera di Commercio Belgo-Italiana individua nelle competenze digitali, un potente motore di crescita economica, innovazione e produttività in tutti i campi: la chiave per anticipare e soddisfare le esigenze del mondo professionale e quindi contrastare la disoccupazione.
Il progetto, in linea con l’Agenda Digitale Europea ed Italiana si prefigge di sfruttare al meglio il potenziale delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione per agevolare l’innovazione, la crescita economica e la creazione di condizioni favorevoli allo sviluppo di nuove professionalità all’interno di settori “tradizionali” promuovendo l’avvio verso un’economia 4.0.
La parte formativa realizzata presso la Camera di Commercio Belga-Italiana vedrà la realizzazione di una parte iniziale, comune a tutti gli studenti composta da due moduli:
1 - Orientamento al lavoro 4.0 (25 ore)
2 - Salute e sicurezza sui luoghi di lavoro (5 ore)
Seguirà poi la parte formativa in situazione da realizzare presso le aziende ospitanti individuate dalla Camera di Commercio Belga-Italiana, in relazione all’indirizzo di studi degli studenti, alle loro inclinazioni ed eventuali esperienze pregresse.
Come precedentemente specificato, quale elemento innovativo, sarà implementata la metodologia espressa in termini Learning Outcomes associata ad ECVET affinché il periodo all’estero riesca ad ottenere l’effettiva rilevanza in termini di risultati sui partecipanti, in quanto già sperimentate con successo in precedenti esperienze di mobilità transazionale.
Il programma prevede, infine, la realizzazione di visite a carattere culturale organizzate durante i week-end in modo da favorire, non solo la conoscenza del Paese ospitante, ma anche l’integrazione e lo sviluppo di competenze di cittadinanza attiva con lo scopo di accrescere negli studenti le capacità di apprezzare e conoscere la ricchezza di vivere in un contesto multiculturale, competitivo e stimolante, anche in vista di un futuro inserimento in un mondo del lavoro nel quale le frontiere conteranno sempre meno.
Già molti luoghi, monumenti e musei sono stati visitati, intesi come momenti di arricchimento culturale e formativo degli studenti; non è ovviamente mancata una visita alla sede del Parlamento europeo, proprio nei giorni in cui si decidevano i vertici dei vari organismi. Il soggiorno durerà tre settimane.
Formare esperti di governance delle politiche migratorie europee. È l'obiettivo del corso di laurea magistrale, il primo e unico nelle Marche, appena attivato dall'Università di Camerino. Intitolato “Gestione dei fenomeni migratori e politiche di integrazione nell'Unione europea”, il corso biennale della Scuola di Giurisprudenza è tra le novità Unicam presentate oggi a Palazzo delle Marche dal Rettore Claudio Pettinari con il Presidente del Consiglio regionale Antonio Mastrovincenzo, a poche ore dal riconoscimento di migliore tra i piccoli atenei, per la sedicesima volta, e di quarta in assoluto tra le università statali per la classifica del Censis. «Unicam ha ottenuto un ottimo risultato – ha sostenuto il Presidente Mastrovincenzo – , rappresenta un'eccellenza formativa, soprattutto considerando le tante difficoltà affrontate dopo il sisma del 2016. Nessuno avrebbe scommesso in questa conferma tre anni fa, questo è un merito aggiuntivo che va riconosciuto al lavoro dei Rettori, Corradini prima e Pettinari adesso. Oggi presentiamo due nuovi corsi che allargano l'offerta formativa, guardando al futuro delle Marche e dell'Europa.
Le materie sono l'emigrazione e la cultura, temi su cui il Consiglio regionale da sempre è impegnato. Sui flussi migratori occorre fare formazione – conclude Mastrovincenzo - perché solo con l'approfondimento si capiscono meglio le dinamiche, evitando il rischio del qualunquismo e del populismo». Per il Rettore Pettinari «l'Ateneo è una risorsa per la regione e il riconoscimento ottenuto premia il lavoro di squadra». «Le novità formative – ha proseguito entrando nel merito dei corsi appena attivati - sono il segno della vivacità dell'Università di Camerino e dell'attenzione alla formazione degli studenti e alle richieste del mondo del lavoro, sempre crescenti e specifiche. Si tratta di due tematiche estremamente attuali quali la gestione dei flussi migratori e dell'integrazione in Europa e della conservazione, tutela e restauro dei beni culturali.
Con la rimodulazione del corso di laurea in Tecnologie innovative per i beni culturali siamo stati anche precursori del decreto del Ministro Bonisoli dello scorso maggio, dove per la prima volta viene introdotta ufficialmente la figura professionale di Esperto di Diagnostica e di Scienze e tecnologie applicate ai beni culturali, che è proprio quella che il nostro corso va a formare. Ringrazio il Presidente Mastrovincenzo per averci ospitato e per il continuo e costante sostegno che offre al nostro Ateneo». Alla presentazione ha partecipato lo staff di docenti che ha contribuito alla nascita dei nuovi insegnamenti, tra i quali il Direttore della Scuola di Giurisprudenza Rocco Favale e il coordinatore del nuovo corso sull'emigrazione Luca Petrelli, la professoressa Anna Cardellini e il responsabile del corso in “Tecnologie innovative per i Beni culturali” Marco Materazzi.
“Gestione dei fenomeni migratori e politiche di integrazione nell'Unione europea”
L'esperto in flussi migratori UE sarà in grado di operare sia nell'ambito di istituzioni internazionali, nazionali e locali, che nel contesto di associazioni e organizzazioni no profit che si occupano di migranti, rifugiati e richiedenti asilo, o che programmano e gestiscono progetti di integrazione, nonché progetti di sviluppo e co-sviluppo e di cooperazione. Il corso biennale fornisce ai laureati i metodi e gli strumenti necessari per padroneggiare le complesse fonti del diritto internazionale, del diritto dell’Unione europea e del diritto italiano, garantendo loro altresì la possibilità di sviluppare un approccio multidisciplinare, economico, sociologico, storico necessario per la corretta comprensione dei fenomeni migratori inquadrati nella dimensione europea. Nello specifico, il corso di studi stimola la capacita di applicare le conoscenze acquisite per gestire correttamente le problematiche connesse: all’approdo e all’identificazione del migrante; all’espulsione dell’irregolare (nella garanzia del rispetto delle esigenze di sicurezza); alla circolazione, all’accoglienza e all’integrazione (con particolare riferimento alle prestazioni sociali quali l’assistenza sanitaria, scolastica, giuslavoristica o alla tutela delle relazioni familiari) per quegli stranieri in posizione regolare che scelgano la inclusione e l’inserimento nella nostra società. Particolare attenzione sarà rivolta all’analisi del sistema di tutela a garanzia del superiore interesse del minore, punto cardine che orienta le politiche di gestione dei flussi migratori.
“Tecnologie innovative per i beni culturali”
Prevenzione, valorizzazione e tutela sono gli ambiti in cui opera l'esperto di “Diagnostica, scienze e tecnologie applicate ai beni culturali”, una nuova figura, riconosciuta ufficialmente con un decreto dal Ministro Bonisoli lo scorso 20 maggio, della quale l'Ateneo camerte è precursore. La laurea triennale in “Tecnologie innovative per i Beni culturali”, con sede ad Ascoli Piceno e attiva dal 2002, ha infatti rinnovato il suo percorso, introducendo la microbiologia affiancata allo studio dei deteriogeni vegetali. A questo si aggiunge il potenziamento delle materie umanistiche e l’introduzione di nuovi insegnamenti: Laboratorio di disegno digitale, rendering 3D e realta' aumentata, Monitoraggio e diagnostica dei beni culturali architettonici, Geoarcheologia e GIS.
Una splendida giornata di festa per docenti e allievi con familiari e amici nel verde dell'agriturismo i Valeriani. È così, con la condivisione di momenti di vita non solo di scuola, che il Groovyland ha voluto concludere il suo tredicesimo anno di attività formativa: "Lavoriamo perché gli allievi imparino a suonare lo strumento e a cantare, anche in gruppo, grazie alla musica d’insieme", spiega Nicola Pierucci titolare della scuola di musica moderna e studio di produzione a Corneto, Macerata, "la musica è impegno e disciplina, ma in cambio restituisce gioia e fiducia in sé stessi e contribuisce alla socialità di ciascuno di noi".
Lezioni individuali e corsi di musica d'insieme: da settembre a luglio, ogni anno dal 2006, al Groovyland si tengono corsi di chitarra, basso, pianoforte/tastiere, batteria e canto, come pure classi di musica d'insieme per imparare a suonare in band. Uno stimolo importantissimo per la formazione e la crescita personale.
Alla festa di domenica 30 giugno ai Valeriani, prima il pranzo conviviale che ha messo tutti attorno a un tavolo, poi nel pomeriggio le esibizioni degli allievi sono state un momento di confronto significativo. È da tempo che il Groovyland conclude l'attività scolastica non con un saggio ma con una grande festa, per questo è diventata negli anni un vero e proprio format distintivo del metodo #social di fare musica ideato da Nicola Pierucci. Quest'anno è stata realizzata con la collaborazione tecnica del Ganapati Studio Service.
Al termine della giornata, la consegna degli attestati e i complimenti a chi ha preso parte all'evento, agli allievi e ai loro genitori, come pure ai docenti della scuola, professionisti del loro strumento e delle relazioni che si creano grazie alla musica.
Alcune settimane di pausa estiva, in cui il Groovyland rimane comunque operativo per l’organizzazione dei nuovi corsi, e da lunedì 2 settembre gli allievi troveranno accattivanti novità. "Stiamo organizzando l’opportunità per gli allievi di partecipare a masterclass grazie alle quali conosceranno alcuni tra i migliori musicisti italiani - spiega Nicola Pierucci -. Cominciamo con Cesareo, il chitarrista di Elio e le storie tese: grandissimo professionista e musicista di uno dei gruppi più popolari della scena musicale italiana, attiva con il Groovyland una collaborazione in esclusiva su Macerata”.
Prima nel suggestivo scenario del teatro romano dell'archeologica Helvia Recina, a Villa Potenza, poi nell'anfiteatro romano di Urbisaglia: ÒRNITHES. Alla ricerca di un'utopia, la pièce presentata dagli studenti del Liceo classico e linguistico Leopardi di Macerata ha suggellato una stagione fantastica e vissuta al massimo delle emozioni e delle capacità espressive. Quest'ultima rappresentazione, liberamente tratta da Aristofane e Ovidio, ha evidenziato una grandissima duttilità del gruppo liceale che fa capo al progetto TaS (Teatro a Scuola), coordinato dal prof. Fabio Macedoni. In questo anno scolastico sono state anche portate in scena O.D.I.S.S.E.A., dintento con la Polizia postale e Prometheus. Le rappresentazioni di mercoledì 4 e sabato 6 hanno offerto una ulteriore stupenda lettura dei contenuti del progetto: capacità di mettersi in gioco, abilità, sacrificio (quest'ultima commedia è stata provata a lezioni già concluse) spirito di appartenenza, applicazione, costanza.
In questa commedia i ragazzi hanno creato i loro costumi, sotto la guida di Francesco Facciolli e di Scilla Sticchi, si sono avvalsi delle maschere create da Pino Facciolli, hanno saputo mescolarsi come gruppo lavorando abilmente fra età che andavano dai 14 ai 18 anni.
"Proprio una bella conclusione dellanno scolastico - commenta soddisfatta la dirigente Annamaria Marcantonelli - in due teatri ideali per i contenuti della pièce rappresentata. Ringrazio le amministrazioni di Macerata e Urbisaglia per averci dato queste due splendide opportunità ed auguro ai ragazzi che la commedia possa avere la stessa fortuna di altre precedentemente rappresentate, potendo partecipare ai più prestigiosi festival nazionali. So quanto hanno lavorato e so che lo hanno fatto di buon grado soprattutto durante le vacanze già iniziate: è un ottimo segnale per gli studenti di oggi che saranno i buoni cittadini domani. Molti i ringraziamenti che vorrei fare, per tutta questa attività, ma un pensiero riconoscente va diritto alle aziende che ci sostengono in questo progetto, Oro della Terra e Infissi Design; oltre a loro un numero veramente elevato di collaboratori, interni ed esterni, che hanno sempre lavorato e sostenuto le iniziative. Siamo veramente fieri di questo cantiere artistico."
Tutto esaurito al teatro romano di Helvia Recina e circa 300 spettatori all'anfiteatro di Urbisaglia. "Chi è venuto a vederci - dichiara il regista Francesco Facciolli - ci ha fatto i complimenti ed ha apprezzato il nostro lavoro. La ricompensa è questa; ma sono contento di come i ragazzi hanno lavorato e di come hanno preso a cuore l'impegno. Ci fa ben sperare per l'attività futura, ma ci fa sperare molto di più in positivo per quello che da grandi potranno diventare: persone responsabili che sanno prendersi delle responsabilità e portare avanti un impegno".
Questi i ragazzi protagonisti, guidati, nei movimenti coreografici, da Michela Paoloni: Sara Angeletti, Cesare Balestrini, Francesca Carbone, Gioia Carbone, Lucrezia Cerquetella, Elena Coppari, Lorena Gabur, Sebastiano Gentili, Bianca Lattanzi, Sara Martini, Chiarastella Ramadori, Elisa Re, Angelica Nicole Ricca, Alessia Ruggeri, Anna Ruotolo, Alice Salvucci, Francesco Santarelli, Eva Scuppa, Elia Storani, Aurora Tartarelli, Maria Giulia Tartari, Lorenzo Vecchi e Alice Vitali.
Ora ci sono le vacanze, meritate. Ma già fin da settembre ripartiranno le partecipazioni ai vari festival, questa volta anche all'estero. Per poi ripartire per un altro anno scolastico allinsegna dellimpegno e del sacrificio, ma coscienti di produrre ancora cose di grande qualità.
L'Università di Camerino ancora da record! Per il sedicesimo anno consecutivo, infatti, Unicam si conferma al primo posto nella classifica degli Atenei italiani fino a 10.000 studenti, stilata come ogni anno dal Censis e pubblicata oggi dal quotidiano La Repubblica, ottenendo un punteggio medio di 93,00.
L’Università di Camerino è quarta assoluta tra gli atenei statali nonché al primo posto tra gli Atenei marchigiani; il risultato ottenuto conferma dunque il forte impegno dell’ateneo nel mantenere sempre elevata, nonché migliorarla, la qualità dei servizi e della didattica offerta agli studenti.
Le classifiche, stilate dopo un attento e scrupoloso esame degli atenei statali e privati italiani, oltre ad analizzare ogni singola realtà accademica, hanno anche il fine di aiutare studenti e famiglie alla scelta universitaria.
“La conferma per il sedicesimo anno consecutivo del primo posto tra gli atenei di pari dimensioni – sottolinea il Rettore professor Claudio Pettinari – non può che riempirci di orgoglio e soddisfazione: è evidente che il risultato ottenuto conferma il forte impegno del nostro ateneo nel mantenere sempre elevata, nonché migliorare dove è possibile, la qualità dei servizi e della didattica offerta agli studenti. Il risultato ha una valenza ancora più significativa, perché dimostra come Unicam abbia reagito e resistito alla non facile situazione post-sisma, non solo ripartendo subito anche grazie alla magnifica collaborazione dei nostri studenti, ma anche ampliando i nostri servizi e le nostre attività sul territorio. Siamo inoltre riusciti, grazie ad importanti donazioni e collaborazioni, a mettere a disposizione dei nostri studenti un elevato numero di alloggi idonei e sicuri. Nel 2019 inoltre aumenteremo il numero di borse di studio per studenti meritevoli e siamo al lavoro per rimodulare i nostri corsi di laurea rendendoli ancora più in linea con le esigenze degli studenti e del mondo del lavoro. Unicam si migliora ancora nei parametri, specialmente nei servizi agli studenti e nell’internalizzazione: guadagna in questo parametro ben 12 punti”.
“Questa importante conferma – prosegue il Rettore – si unisce alla eccellente notizia di pochi giorni fa che ha visto Unicam tra le migliori 25 università al mondo nell’area relativa all’orientamento internazionale della classifica U-Multirank. La politica di internazionalizzazione e di apertura al mondo, fiore all’occhiello dell’Università di Camerino, continua a dare i suoi frutti; gli studenti stranieri nel nostro Ateneo raggiungono oggi l’11% del totale degli iscritti: il confronto e lo scambio tra giovani di diverse culture ritengo rappresenti un elemento fondamentale di crescita, importante per la formazione non solo di laureate e laureati competenti, ma anche di cittadine e cittadini responsabili”.
“Grande soddisfazione – conclude il Rettore Pettinari – ci viene anche dagli eccellenti risultati delle nostre attività di ricerca, che si dimostrano capaci di ottenere importanti finanziamenti. Cito solo a titolo di esempio l’ultimo successo: ben tre progetti, un numero altissimo per un Ateneo con le nostre dimensioni, sono stati finanziati nell’ambito del programma RISE (Research and Innovation Staff Exchange) di Horizon2020. L’Ateneo conferma quindi l’intenzione di sostenere e sviluppare le attività dei gruppi di ricerca che operano nelle cinque Scuole di Ateneo, affinando la capacità degli stessi di inserirsi nei quadri di riferimento europeo, nazionale e regionale, sviluppando ricerche di qualità che abbiano grande impatto sulla comunità scientifica, ma che possano anche garantire agli studenti un’istruzione superiore di elevato livello, nonché lo sviluppo delle imprese e del territorio”.
"Sono mesi che il Sindaco a mezzo stampa rilancia proclami sulle scuole di Tolentino ed in particolare sulla Don Bosco, senza alcun progetto realizzato". Il comitato Don Bosco di Tolentino risponde così alle recenti interviste rilasciate dal Sindaco di Tolentino Pezzanesi in merito al futuro della scuola Don Bosco.
"Il sindaco ha dichiarato spesso in pubblico e sulla stampa che adeguare sismicamente il Villaggio Scolastico Don Bosco non è possibile e comunque, se lo fosse, sarebbe uno spreco di soldi pubblici. Tutto ciò non è supportato da nessuna documentazione tecnica. Si nota - sottolinea il Comitato - solo una certa decisione nel voler utilizzare soldi pubblici (finanziamenti stanziati dallo stato, circa 9 milioni di euro per il Don Bosco) per acquistare un terreno privato vicino al futuro Campus e costruire una scuola nuova proprio in quel luogo".
Il Comitato propone, invece, di verificare tecnicamente la fattibilità dell’adeguamento sismico della struttura attuale e, eventualmente - nel caso di impossibilità tecnica - di costruire una nuova scuola ma sempre a servizio degli abitanti del centro storico di Tolentino.
"Tutto questo con la garanzia di mantenere lo stesso numero di classi (circa 600 alunni), che possano garantire cioè lo stesso servizio precedente al sisma, se è vero che c’è l’intenzione da parte del sindaco di recuperare e ristrutturare il centro storico. Si sottolinea infatti che prima del sisma vi erano due scuole dell’infanzia (Maestre Pie Venerini e Bezzi), due scuole elementari (Don Bosco e Bezzi) e una scuola media (Don Bosco) a servizio del centro storico".
"Nell’ultimo periodo si registra un parziale passo indietro del Sindaco, il quale sostiene di voler costruire una nuova scuola al centro storico di Tolentino, nell’area ove ora è presente la scuola dell’infanzia delle Maestre Pie Venerini, ma che sarà costruita anche la nuova scuola Don Bosco sempre nella zona vicino al futuro Campus delle scuole superiori"
Il Comitato specifica come ad oggi non vi sia "nessun progetto di nessuna delle due nuove scuole" e pone all'amministrazione le seguenti considerazioni, con l'augurio di una futura proficua collaborazione tra Giunta, dirigenza scolastica e corpo docente delle scuole chiamate in causa:
- Con quali soldi verrà costruita la nuova scuola al centro storico? Con quali soldi sarà adeguato sismicamente allora il Bezzi, lo stesso edificio che il sindaco, sempre a mezzo stampa, vuol mettere a disposizione della basilica di San Nicola, per ospitare i pellegrini e i giovani di Tolentino che settimanalmente pernottano presso di loro?
- Quante classi della scuola materna ed elementari saranno previste nella nuova scuola del Centro Storico e quante in quella vicino al Campus? Le classi della materna e delle elementari del Bezzi si sposteranno nel nuovo edificio al centro storico? Le classi delle elementari e medie del Don Bosco si sposteranno nel nuovo edificio che si vuol costruire vicino al Campus delle superiori? Quante classi delle medie della Don Bosco rimarranno in centro? Come faranno i docenti della Don Bosco che avranno delle classi nella scuola al centro ed altre nella scuola vicino al Centro Commerciale, visto che cambiano classe ogni ora, a svolgere le lezioni? Gli alunni che hanno svolto le scuole elementari al Grandi, che presumibilmente abitano, nei pressi di quella scuola, devono arrivare dall’altra parte della città, vicino al centro commerciale, per frequentare le scuole medie?
L’Università di Macerata ha avviato un’indagine esplorativa per individuare possibili immobili da utilizzare come sede universitaria.
L’edificio deve sorgere nel territorio del Comune di Macerata, all’interno di un’area estesa poco al di fuori della cinta muraria fino a ricomprendere, tra le principali direttrici, corso Cavour e corso Cairoli. La superficie lorda deve essere compresa tra i tremila e i cinquemila metri quadri, da dividere tra aule universitarie, uffici e alloggi/foresteria.
La struttura deve essere nuova o di recente costruzione oppure ristrutturata in condizioni assimilabili al nuovo o, ancora, da ristrutturare o riqualificare, oltre ad avere autonomia funzionale e accessi indipendenti. L’immobile dovrà essere libero da ipoteche, mutui, diritti reali di godimento, vincoli di qualsiasi natura o specie, derivanti da sequestro o pignoramento nonché da ogni eventuale iscrizione o trascrizione pregiudizievole, da vincoli contrattuali o obbligatori. I soggetti, pubblici o privati, interessati alla vendita possono rispondere all’indagine entro il 9 agosto. L’avviso completo e i relativi allegati sono pubblicati sul sito www.unimc.it.
“Sono trascorsi più di due anni - spiega il Rettore Francesco Adornato - dal momento in cui si ritenne che le esigenze dell’Ateneo potessero essere soddisfatte con l’acquisto dell’ex Upim, cosa che non è avvenuta. In questo tempo, alla necessità di individuare spazi idonei e sicuri per la didattica si è aggiunto il problema di trovare una migliore sistemazione per molti uffici che, in seguito ai danni del terremoto del 2016, sono stati dislocati in diverse strutture prese in affitto: ex Banca Marche, ex Camera di commercio in via Armaroli o la sede della Coturfidi vicino corso Cavour. Doveva essere una soluzione temporanea che, invece, a causa dei tempi lenti e farraginosi della ricostruzione, sta dimostrando limiti e difficoltà logistiche il cui superamento richiederebbe investimenti non giustificabili e non praticabili su immobili non di proprietà. L’Ateneo ha svolto, quindi, un’ampissima indagine di mercato, ricevendo molteplici offerte di vendita.
Per dare ordine a questa ricerca, secondo canoni di piena legalità e trasparenza, il Consiglio di Amministrazione dell’Ateneo ha deciso di pubblicare questo avviso esplorativo”.
Si arricchisce il parco degli impianti sportivi della città. Infatti, è in arrivo una nuova palestra a servizio della scuola IV Novembre in via Spalato, ma anche della cittadinanza.
La giunta comunale recentemente ha approvato il progetto esecutivo per la realizzazione della palestra a servizio della scuola IV Novembre e si tratta dell'ultimo passaggio progettuale, che consente ora di indire la gara d'appalto per l'affidamento dei lavori.
“Un altro importante passo in avanti nel percorso di miglioramento delle strutture scolastiche del nostro capoluogo, che ci ha visto costantemente impegnati in questi anni – commenta l’assessore Paola Casoni -. Tra poco tempo vedremo l'inizio dei lavori di questa palestra, molto attesa: non solo i bambini avranno finalmente un luogo consono per le attività di educazione fisica,ma il quartiere potrà beneficiare di un nuovo spazio a disposizione di tutti per lo sport, un luogo di aggregazione, socializzazione e incontro”.
La palestra verrà realizzata in un'area interamente di proprietà pubblica, adiacente al plesso scolastico, e sarà a servizio non solo degli alunni che frequentano il plesso, ma di tutta la cittadinanza. In orario extrascolastico, infatti, potrà essere sede delle realtà associative sportive maceratesi.
Il complesso, realizzato con struttura portante a telaio in calcestruzzo armato, prevede una copertura realizzata in legno lamellare per la parte relativa al campo da gioco che sarà di 24 x 15 m, pavimentato in pvc e adeguato per tutte le principali attività indoor come pallavolo, basket e pallamano, con un'altezza libera minima di 7.70m. La struttura, adiacente alla scuola ma del tutto indipendente, sarà inoltre completata da spogliatoi, depositi, servizi igienici e locali tecnici.
L'intervento, del costo complessivo di 1.195.000,00 euro, era stato inserito dal Comune nel piano regionale per l'edilizia scolastica 2018 - 2020, e in seguito a questo ha ottenuto un importante finanziamento da parte del MIUR, pari a 490.000 euro.
Anche quest'anno scolastico si è concluso e come di consueto si è svolta all’asilo Nicholas Green la festa dei diplomati: martedì 25 giugno alle ore 18 i bambini grandi della sezione “Orsetti” (educatrici Silvia Casadidio, Alba Carradori e Monica Paielli) e “Coccinelle” (educatrici Marella Marzioli, Melissa Moretti, Debora Fermanelli) hanno conseguito il “diploma” e sono stati consegnati ai loro genitori i lavori di tutto l'anno scolastico.
Prima della consegna i bambini hanno animato la festa con la storia degli "Uccellini curiosi", legata ai rumori e al superamento delle loro paure e hanno dato prova delle loro abilità motorie e di coordinazione sulle note di alcune melodie e marcette.
Di seguito sono stati coinvolti i genitori che con i bambini hanno colorato e ritagliato tanti bei fiorellini che per magia hanno fatto dischiudere in acqua. Al momento della consegna dei diplomi l'assessore Francesco Colosi e in un secondo momento anche Fausto Pezzanesi hanno salutato i bambini e le famiglie, nonché il Sindaco Pezzanesi che ha chiuso con i suoi saluti i festeggiamenti, a cui è seguito un momento conviviale. Il sabato che ha preceduto la festa, ossia nella mattinata del 22 giugno, gli stessi bambini grandi insieme alle loro famiglie ed alle loro educatrici hanno fatto visita all'azienda agricola biologica Maggi e Vecchioni, situata nella località di Borgiano di Serrapetrona, dove hanno passato una piacevole giornata ammirando gli animali nelle stalle e nei campi, facendo una bella passeggiata nella campagna circostante e gustando alcuni dolci preparati con le farine prodotte dalla stessa azienda.
Sono stati due momenti significativi per bambini, genitori ed insegnanti, che a malincuore salutano e ringraziano le famiglie per il tempo trascorso insieme, che rimarrà sicuramente nei ricordi di tutti.
Dal 15 al 18 luglio l’Università di Camerino ospiterà la quinta edizione della Summer School dedicata agli insegnanti delle scuole di ogni ordine e grado interessati ad approfondire i temi della didattica delle Scienze della Terra e i temi di attualità ambientale, che quest’anno avrà come titolo “Geoscienze, che passione!”. La scuola è sponsorizzata dalla RUS, la Rete delle Università per lo Sviluppo sostenibile, il coordinamento tra gli Atenei italiani impegnati sui temi della sostenibilità ambientale e della responsabilità sociale.
“Questa edizione – sottolinea la prof.ssa Eleonora Paris, docente della sezione di Geologia della Scuola di Scienze e Tecnologie di Unicam e responsabile della summer school – affronterà interdisciplinarmente la didattica delle Geoscienze, per trasmettere la “passione” per i temi geologici ma anche per favorire la diffusione delle tematiche dell’Agenda 2030 nell’Educazione Ambientale, Civica e di Cittadinanza Attiva, in accordo con le Indicazioni Nazionali. Saranno trattati temi legati all’attualità ambientale, supportati da metodologie e strumenti pratici con materiali ed attività da riproporre facilmente in classe, escursioni e seminari. Quest’anno inoltre, in occasione del 50 o anniversario dello sbarco sulla Luna, una sessione sarà dedicata all’astronomia e osservazione del cielo”.
La scuola è aperta a insegnanti delle scuole di ogni ordine e grado. Sono benvenuti gli aspiranti insegnanti, ma anche i docenti di materie diverse dalle scienze, che troveranno temi fortemente interdisciplinari di sicuro interesse per la loro attualità e la trasferibilità nel lavoro scolastico. Le attività si svolgeranno presso il Polo di Geologia di Unicam in Via Gentile III da Varano a Camerino. L'iniziativa attribuisce 25 ore di aggiornamento professionale ed è organizzata in collaborazione con il Progetto Lauree Scientifiche.
Tutte le informazioni sono disponibili all'indirizzo https://geologia.unicam.it/
La scuola dell’Infanzia dell’Istituto comprensivo “P. Tacchi Venturi” di San Severino Marche, al fine di accrescere nei giovani alunni il senso di convivenza e far conoscere e comprendere loro le semplici regole necessarie per una serena convivenza, nell’ambito del progetto di cittadinanza e Costituzione “Vivere nel mondo: il mio diritto di essere e divenire inizia dall’infanzia”, ha organizzato durante l’ultimo anno scolastico diversi momenti di incontro in collaborazione con le forze dell’ordine e di volontariato locali: carabinieri, carabinieri forestali e polizia locale, Croce Rossa Italiana e i volontari militari Cri, vigili del fuoco di Civitanova Marche, che si sono concretizzati anche con la visita alle caserme dei carabinieri e dei vigili del fuoco.
In accordo con il comandante della Polizia Locale, commissario Sinobaldo Capaldi, e con l’assessore comunale alla Polizia Locale alla Sicurezza, Jacopo Orlandani, sono stati organizzati anche due incontri al nuovo parco giochi per bambini di via Lorenzo D’Alessandro, recentemente realizzato dall’associazione “Hel”, dalla Polizia Locale e dall’ufficio Manutenzioni del Comune con il contributo di alcune donazioni, serviti per far conoscere le regole basilari del Codice della strada grazie anche alla ricostruire di un percorso con segnali e indicazioni.
La scuola e gli alunni hanno inviato un ringraziamento pubblico a tutto il personale coinvolto che, nonostante i molteplici impegni quotidiani, ha loro dedicato del tempo prezioso per la crescita di quei valori che “i piccoli cittadini” del futuro utilizzeranno sicuramente al meglio.
Un omaggio per la laurea nel segno dell’inclusione, dell’incontro e dello scambio.È quello appositamente ideato e realizzato a mano per i laureandi dell’Università di Macerata da persone con disabilità intellettiva e relazionale che, grazie a TuttIncluso, un negozio nel cuore del centro storico, progetto sociale di Anffas Onlus Macerata, hanno oggi un lavoro e un’opportunità concreta di autonomia.
Gli oggetti, modellati con uno speciale impasto a base di gesso, sono una chiave per i laureandi dei corsi triennali e una formella con il profilo di Macerata per i laureandi magistrali.
La consegna è iniziata già da un paio di settimane con la sessione estiva, che vede e vedrà impegnati complessivamente 500 ragazzi. Oggi il rettore Francesco Adornato ha visitato il punto vendita di TuttoIncluso dove, accolto dallo staff e dal presidente di Anffas Macerata Marco Scarponi, ha personalmente consegnato i pacchetti ricordo di UniMc ad alcuni laureandi. “L’inclusione è per noi un tema strategico – ha detto –. Il nostro obiettivo è creare un Ateneo a misura degli studenti con disabilità nonché per tutta la comunità universitaria. E’ un processo in continuo divenire, che stiamo perfezionando anche grazie alla collaborazione con Anffas. Lo facciamo anche attraverso le tecnologie, ma, soprattutto, con il cuore”.
Tuttincluso nasce dalla volontà di realizzare esperienze concrete di crescita, formazione e confronto per chi vive in prima persona questo progetto, e al contempo fornire un servizio e un beneficio oggettivo per la comunità. “Vogliamo portare la persona con disabilità – ha rimarcato Marco Scarponi – a vivere pienamente ogni fase della propria vita all’interno della società. La disabilità non è nelle persone, ma nella società”.
Si può entrare nel negozio per curiosare tra sorprese e prelibatezze, fare la spesa, cercare un regalo originale, consultare un catalogo di partecipazioni e bomboniere, scegliere confezioni accattivanti o particolare, sempre trovando accoglienza, aiuto e informazioni dal preparatissimo staff.
"Quello che doveva essere un semplice passaggio tra le sezioni distaccate dello Scientifico e del Liceo Linguistico si è rivelato un atto penalizzante per l’ITE che si trova coinvolto in questa querelle che avrebbe come conseguenza la “cacciata” dalla sua sede storica". Con queste dichiarazioni sibilline ha inizio il comunicato stampa redatto dai docenti e dal personale ATA dell’ITE "A.Gentili" di Macerata circa il possibile scambio delle sedi scolastiche che potrebbe coinvolgere anche l'Istituto Tecnico.
"Sembra essere stata presa questa decisione riguardante la nostra Scuola, i nostri studenti e le famiglie a completa insaputa di tutti gli organi e di tutte le componenti ITE - si precisa nella nota stampa -. Il Numero degli studenti dell’ITE attualmente supera i 600 con un trend in aumento negli ultimi anni; quindi la struttura di via Manzoni non sarebbe sicuramente in grado di accoglierli tutti; l’orario scolastico degli Istituti tecnici si sviluppa su 32 ore settimanali pertanto tutti i giorni gli alunni escono dopo le 13:00 e l’attuale posizione di vicinanza al Terminal degli autobus consente agli studenti pendolari, che rappresentano circa i 2/3 degli iscritti, il rientro a casa in orario accettabile, cosa non realizzabile da via Manzoni (non servita da adeguate fermate autobus)".
Inoltre si precisa come l'Istituto Tecnico abbia investito nel rinnovamento di tutte le strutture laboratoriali indispensabili agli indirizzi e corsi di studi presenti e pertanto come "ogni indirizzo, senza le sopraccitate strutture, sarebbe impossibilitato a svolgere le sue regolari attività didattiche e formative".
"Tutti i beni attualmente presenti nell’ ITE sono stati inventariati e gestiti attraverso i fondi del bilancio del “Gentili” provenienti da PON assegnati alla scuola e vincolati alle aule e alla scuola stessa e dai contributi volontari dei genitori. In caso di diversa collocazione, i fondi assegnati all’ITE dovranno essere restituiti all’Ente erogatore determinando così un rilevante danno agli studenti e ai genitori" sottolineano docenti e personale ATA.
Viene fortemente richiesto un coinvogimento degli Organi rappresentanti dell'istituto in merito ad eventuali decisioni di spostamento, fermo restando l'imprescindibile legame tra l'ITE e la sua sede di via Cioci: "L’ITE ha stipulato negli anni un patto con le famiglie garantendo un determinato servizio in questa struttura sede storica di riferimento da più di mezzo secolo e non vuole essere oggetto di scambi né tantomeno privato della sede storica di via Cioci".
Come annunciato nei giorni scorsi, proseguono i sopralluoghi negli istituti superiori di Macerata da parte dei tecnici della Provincia di Macerata. Nella giornata di lunedì è stato visitato lo stabile dell’ITC di via Cioci per acquisire ulteriori dati che permetteranno una valutazione sugli eventuali spostamenti di sede che, al momento, non sono stati decisi.
"La Provincia sta cercando la migliore soluzione possibile che risponda alle necessità dei vari istituti, da individuare prima del prossimo anno scolastico - ha commentato il Presidente Antonio Pettinari -. Le decisioni saranno condivise con i dirigenti scolastici nelle sedi opportune."