Cresce l’attesa a Camerino per la 9° edizione del Campionato Europeo Universitario di Tennistavolo che prenderà il via con la serata inaugurale del 15 luglio e si concluderà con la cerimonia di chiusura il 20 luglio. L’evento segue l’importante avvenimento sportivo delle Universiadi Napoli 2019.
C’è grande attesa in città di oltre 200 componenti delle varie delegazioni sportive provenienti da 15 diverse nazioni europee. La macchina organizzativa è curata dal C.U.S. Camerino in collaborazione con l’Università di Camerino, l’EUSA (European University Sport Association) e il Comune di Camerino.
Prevista anche la partecipazione di importanti pongisti di caratura mondiale presenti nel ranking internazionale dell’I.T.T.F (International Table Tennis Federation).
L’evento sarà presentato ufficialmente martedì 9 luglio alle ore 12.00 presso la Sala Raffaello della Regione Marche in Ancona.
“Leggendo, scoprendo e riflettendo, sentivo che il dolore si alleviava, che lasciava spazio ad altro. Nella mia testa stava crescendo lentamente l’idea: volevo conoscere il più possibile la filosofia perché stava cambiando la mia vita interiore. L’unica via che mi venne in mente per affrontare il lutto fu quella di iscrivermi all’università”.
Recita così la quarta di copertina del volume di Italo Spinelli, recentemente uscito per Mondadori, dal titolo “Dov’è andata a posarsi la tua anima?” Come i grandi filosofi mi hanno aiutato ad affrontare il lutto”, a cura di E. Filippini. Italo Spinelli è stato uno studente davvero “speciale”, che si è laureato a 82 anni in Filosofia all’Università di Macerata per trovare una risposta alla scomparsa dell’amata moglie.
Il libro sarà presentato domani pomeriggio, mercoledì 3 luglio 2019 alle ore 18 nella sede dell'Eum, la casa editrice di Unimc, in corso della Repubblica 51.
A dialogare con l’autore ci saranno il rettore Francesco Adornato e le professoresse Carla Danani e Arianna Fermani.
Grande successo anche quest’anno per la presenza dell’Università di Camerino a Fano in occasione di Passaggi Festival, l’appuntamento con la letteratura saggistica e di approfondimento tenutosi dal 24 al 30 giugno.
Tantissimi sono stati i bambini ed i ragazzi che hanno partecipato ai laboratori organizzati in spiaggia, in cui ricercatori, studenti ed esperti del Museo delle Scienze Unicam hanno coinvolto i presenti in divertenti esperimenti, giochi, dimostrazioni e laboratori scientifici.
Grande successo di pubblico poi anche per i “Calici di scienza” nella sala da the “L’Uccellin Belverde”: a susseguirsi nei diversi pomeriggi lo storico dell’arte e docente Unicam Alessandro Delpriori che ha discusso dell’Europa della bellezza e dell’arte come ponte di culture e lievito di sviluppo, il chimico degli alimenti Gianni Sagratini che ha parlato di Made in Italy, prodotti tipici e alimentazione in Europa, l’informatica Barbara Re che ha raccontato storie di scienziate europee che hanno cambiato le nostre vite. Molto seguito è stato anche l’aperitivo con il Rettore Unicam Claudio Pettinari che ha raccontato vite, scoperte ed episodi dei più grandi scienziati europei.
Il Rettore Pettinari è stato anche protagonista insieme a Alessandro Blasetti e Corrado De Nicola del scienceshow Unicam “La scienza e fumetti”, in cui hanno raccontato i superpoteri della chimica e della natura, con un confronto con i supereroi della Marvel, attraverso esperimenti effettuati dal vivo.
Per finire, alla MeMo-Mediateca Montanari, Francesco Petretti docente UniCam nonché autore e conduttore televisivo, ha tenuto un seguitissimo laboratorio di disegno per bambini.
Nel suggestivo scenario del teatro romano dell’area archeologica Helvia Recina, a Villa Potenza, torna, per Macerata d’Estate 2019, la magia di Recina Live.
Il festival, fortemente voluto dal Comune di Macerata – Assessorato alla Cultura è organizzato in partenariato con l’Associazione Arena Sferisterio, Amat ed il Liceo classico linguistico Giacomo Leopardi di Macerata.
La conclusione di Recina Live spetterà giovedì 4 luglio, alle 21.30, a Òrnithes – Alla ricerca di un’utopia, spettacolo liberamente tratto da Aristofane e Ovidio a cura del Liceo Classico Linguistico “Giacomo Leopardi” di Macerata nell’ambito del progetto Progetto TaS – Teatro a Scuola coordinato dal professor Fabio Macedoni.
La pièce è la rilettura di un classico che viene riproposto attraverso una messinscena basata sulla comunicazione extra verbale, dove la cura per il linguaggio corporeo e le coreografie sceniche viaggiano di pari passo con la parola scritta.
Da sottolineare il laboratorio svolto dagli studenti, guidati dal regista, durante il quale hanno realizzato i propri costumi di scena e, da ultimo, la realizzazione delle maschere, che rappresentano altrettanti uccelli, ottenuta con l’intervento del M° Pino Facciolli.
L’incontro fra la cultura greca di Aristofane, “Gli Uccelli”, e quella latina di Ovidio, “Le Metamorfosi”, che ha dato origine all’opera, è un chiaro omaggio alla straordinaria collocazione della rappresentazione allestita nel teatro romano di Helvia Recina.
L’opera verrà rappresentata da 23 studenti del Liceo classico e del linguistico, di età compresa tra i 14 e i 18 anni: Sara Angeletti, Cesare Balestrini, Francesca Carbone, Gioia Carbone, Lucrezia Cerquetella, Elena Coppari, Lorena Gabur, Sebastiano Gentili, Bianca Lattanzi, Sara Martini, Chiarastella Ramadori, Elisa Re, Angelica Nicole Ricca, Alessia Ruggeri, Anna Ruotolo, Alice Salvucci, Francesco Santarelli, Eva Scuppa, Elia Storani, Aurora Tartarelli, Maria Giulia Tartari, Lorenzo Vecchi e Alice Vitali.
Ornithes verrà replicata sabato 6 luglio, alle 21.30, nell’anfiteatro romano di Urbisaglia (info e prenotazioni: 0733/506566).
“Si tratta di un appuntamento che suggella il lavoro straordinario dei nostri ragazzi – commenta la dirigente Annamaria Marcantonelli – in un anno scolastico lungo, intenso ed anche impegnativo. Questi ragazzi hanno lavorato anche tutto il mese di giugno e ciò rende la loro performance, già per questo solamente, degna di elogio. Ma sono certa che, con la guida esperta ed appassionata di Francesco Facciolli, metteranno in scena anche uno spettacolo ricco di contenuti letterari e teatrali”.
Nel 2018/2019 sono aumentate del 6% le matricole dell’Università di Macerata. L’andamento positivo è rilevato dall’odierna inchiesta condotta da “La Repubblica” su 61 atenei italiani che fotografa un sistema universitario in ripresa dopo l’emorragia di iscrizioni dei precedenti quindici anni. Anni in cui l’Ateneo di Macerata ha, invece, alternato fasi di sostanziali tenuta con altre di netta crescita, tanto che nel 2016 risultò terza in tutta Italia per crescita del numero di matricole nella mappa disegnata allora da “Il Sole 24 Ore”.
Nell’anno accademico corrente le matricole pure, quelle, cioè, che si iscrivono per la prima volta al sistema universitario, sono aumentate da 1.698 a 1.800, mentre gli iscritti complessivi ai primi anni – compresi, quindi, anche eventuali passaggi di corso o riprese degli studi – sono cresciuti da 2.344 a 2.403.
Aumenta progressivamente l’attrattività dell’Ateneo verso l’esterno con un incremento del 21% degli studenti stranieri iscritti al primo anno, provenienti da oltre sessanta paesi diversi quali Cina, Francia, Polonia, Russia, Spagna. E, ancora: Brasile, Germania, India, Pakistan, Albania, Marocco, Nigeria, Arabia Saudita, Iran, Israele, Messico, Stati Uniti d’America. L’Università di Macerata si colloca tra i medi atenei, con un totale di circa 10.300 iscritti a cui si aggiungono gli oltre 2.000 del terzo livello, ossia master, scuole di specializzazione, dottorati di ricerca, corsi di formazione e specializzazione come quelli in fase di avvio per il sostegno.
“Questi numeri – commenta il rettore Francesco Adornato – testimoniano la forza reputazionale dell’Ateneo. La nostra offerta didattica unisce l’autorevolezza di un tessuto culturale e scientifico dalla tradizione secolare con l’apertura verso l’innovazione e l’attenzione alle nuove competenze di un mercato del lavoro globalizzato e in rapida evoluzione”.
I corsi di laurea UniMc si caratterizzano per il loro carattere internazionale. Anche quest’anno saranno riproposti i tre corsi di laurea in lingua inglese nei settori dell’economia e finanza, delle relazioni internazionali e del management del turismo che contribuiscono a creare a Macerata un clima multiculturale, con ragazzi di diversi continenti uniti dagli studi comuni. Cresce il numero di percorsi formativi che permettono di conseguire, oltre alla laurea italiana, anche il titolo equivalente dell’Ateneo straniero partner, trascorrendo periodi di studio in Francia, Spagna, Polonia o Albania.
Negli anni l’offerta formativa è stata razionalizzata, arrivando a concentrarsi su settori quali: beni culturali, economia, filosofia, giurisprudenza, lettere, lingue, storia, mediazione linguistica, scienze dell’amministrazione, scienze della comunicazione, pedagogia e scienze della formazione, scienze giuridiche applicate, scienze politiche e relazioni internazionali, servizio sociale, turismo. Per il prossimo anno accademico partirà anche il nuovo corso in Scienze giuridiche per l’innovazione, con due curricula di forte appetibilità focalizzato su “Diritto e sicurezza delle nuove tecnologie” e “Trasporti marittimi e logistica portuale”.
“Abbiamo fortemente rinnovato anche i dottorati di ricerca. Uno sforzo già premiato dal Ministero, che ha riconosciuto i cinque corsi - Diritto e innovazione, Formazione, patrimonio culturale e territori, Global studies, Quantitative methods for policy evaluation, Umanesimo e tecnologie – come Dottorati innovativi: una sorta di “etichetta di qualità” che ne evidenza il carattere internazionale, interdisciplinare e intersettoriale, ossia il rapporto con le imprese e l’impatto sociale sul territorio. Anche la collaborazione con le aziende è, infatti, sempre più stretta, per costruire percorsi di ricerca applicata, grazie anche ai finanziamenti della Regione”, conclude Adornato.
Una piazza della Libertà di Macerata vestita a festa ha accolto sabato 29 giugno gli oltre trecento laureati con lode dell’ultimo anno accademico nella ormai tradizione "Giornata del Laureato". Un colpo d’occhio spettacolare, per oltre mille persone, tra laureati, famiglie e amici, che hanno colorato di gioventù e allegria il centro della città. Presenti anche coloro che hanno conseguito la laurea nell'ateneo maceratese 25 e 50 anni fa (leggi qui il racconto completo).
Al termine della cerimonia di premiazione è scattato il suggestivo e iconico lancio del tocco.
Di seguito la galleria fotografica curata da Guido Picchio, che racconta le emozioni della giornata:
Il mese di giugno ha visto concludersi l’esperienza di accoglienza di tre delegazioni di scuole straniere provenienti da Cangas del Narcea (Spagna), Orneta (Polonia) e Ugale (Lettonia), nell’ambito del progetto europeo di partenariato scolastico Erasmus+.
Una settimana intensa ed entusiasmante in cui i giovani dell’Istituto dell’Indirizzo Turismo hanno lavorato fianco a fianco con studenti e docenti stranieri sul tema della valorizzazione delle tradizioni proposte, nell’ottica della mobilità sostenibile che ha riscoperto il gioco del Pallone al Bracciale ed escursioni in montagna, alla ricerca della genuinità.
Preziosa la collaborazione della ASD “Carlo Didimi” di Treia, intervenuta al “Ricci” per spiegare le regole del gioco di leopardiana memoria e consentire agli ospiti stranieri di assistere ad una partita giocata con la divisa prevista.
Immancabile la visita del centro storico di Macerata, San Severino Marche e Treia con i loro scrigni d’arte sui quali giganteggia l’Arena Sferisterio, antica sede del menzionato gioco. Le delegazioni hanno conosciuto Macereto in un percorso alla scoperta delle erbe e delle piante spontanee, Visso e Camerino dove hanno partecipato ad un interessante laboratorio di produzione di essenze e marketing sensoriale in collaborazione con la start-up MUMO.
La giornata dedicata alla magia dell’entroterra, purtroppo segnato dalle ferite del sisma ,si è conclusa presso l’Auditorium Benedetto XIII di Camerino con uno spettacolo autogestito, ottimamente presentato dalla Professoressa Tiziana Riccardi, in cui tutte le delegazioni si sono cimentate in balli e canti tradizionali, nel corso del quale sono stati presentati i risultati del P.O.N. sul Paesaggio.
All’evento hanno contribuito in modo determinante il Gruppo Tamburini” Emma Magini” della Corsa alla Spada e Palio di Camerino, la Scuola di Danza Antica Quam Pulchra Es con la maestra Chiara Marangoni, il gruppo di arcieri storici Aspidum Sagittas.
Approfondimenti e lezioni della Prof. ssa Giulia Compagnucci sulla progettazione del bracciale con la stampa 3D, unitamente alla visita delle Grotte di Frasassi e del Conero, hanno completato una settimana densa di opportunità e ricca di esperienze.
Alla riuscita dell’iniziativa hanno in primo luogo contribuito le famiglie degli alunni del “Matteo Ricci”, che con entusiasmo e generosità hanno accolto i ragazzi stranieri, ed Enti locali e associazioni del territorio, da sempre proficui interlocutori dell’Istituto maceratese: il Comune di Macerata, il Comune di San Severino Marche, il Comune e la Pro Loco di Treia.
Un grazie particolare va a tutta la squadra ASD Carlo Didimi di Treia ed in particolare al Presidente Marco Sparapani, alla Responsabile Comunicazione Tamara Ricci, ai giocatori Camilla Fogante, Barbara Passeri, Aurora Pasqualini, Leonardo Medei, Leonardo Piermattei che si sono volentieri prestati a far conoscere questo bellissimo gioco.
Molto lavoro ma piena soddisfazione per l’istituzione scolastica come sottolineato dal Dirigente Scolastico Rita Emiliozzi e dal gruppo di lavoro Erasmus: la referente Valeria Annibali, le docenti Manuela Bruscantini, Giulia Compagnucci, Monica Corradini, Paola Di Censo, Marina Peral, Carolina Rubio, Rossella Vicentini.
I legami di amicizia ora creati tra le ragazze e i ragazzi delle diverse nazionalità saranno consolidati nelle prossime mobilità.
Un grande puzzle di storie, percorsi diversi, di sogni da inseguire e di traguardi raggiunti. Tanti tasselli che compongono un’unica realtà: l’Università di Macerata. E’ il racconto emerso oggi dalla Giornata del Laureato, un appuntamento ormai tradizionale che, forse unico in Italia, riunisce insieme tre generazioni di laureati.
Una piazza della Libertà vestita a festa ha, infatti, accolto oggi pomeriggio gli oltre trecento laureati dell’ultimo anno accademico insieme a una rappresentanza di chi ha conseguito il titolo di dottore tra il 1992 e il 1993 e tra il 1967 e il 1968. Un colpo d’occhio spettacolare, per oltre mille persone, tra laureati, famiglie e amici, che hanno colorato di gioventù e allegria il centro della città.
“L’Università è un faro, un punto di riferimento secolare e inossidabile di questa città – li ha salutati il rettore Francesco Adornato – Siamo tradizione e innovazione, passato e presente. Coltiviamo la tradizione e l’innovazione per costruire tutto il futuro che ancora ci attende e confida in noi”.
I numeri stessi parlano della presenza e della crescita dell’Ateneo. Cinquant’anni fa i laureati furono 79, venticinque anni dopo erano già cresciuti a 390 e oggi ogni anno arrivano al traguardo finale oltre 1900 ragazzi. Ragazzi che possono guardare con maggiore fiducia al futuro perché, come ha rivelato Marina Timoteo, presidente del consorzio AlmaLaurea, il tasso di occupazione dei laureati è in crescita costante, aumentando del 6% a un anno e del 4% a quattro anni dal conseguimento del titolo. “Siamo in ripresa progressiva. Guardiamo al futuro con fiducia”, ha rimarcato la Timoteo, una delle maggiori esperte nazionali di diritto comparato italo-cinese, che proprio a Macerata ha sentito nascere la sua passione per queste materie di cui oggi è autorevole docente. Insignita del premio Laureato dell’Anno, ha evidenziato come oggi sia importante “intrecciare le competenze tecniche con quelle umanistiche e in questo l’Università di Macerata è stata antesignana. E poi bisogna aprirsi agli altri, essere veramente cittadini di un mondo globale”.
Un incitamento che non cade nel vuoto, come hanno dimostrato i video messaggi inviati dal Canada da una giovanissima dottoranda, Simona Tiribelli, vincitrice della prestigiosa borsa di studio Fulbright, e da Ginevra, dove i laureandi Nicola Paccamiccio, Tamara Pulita e Francesca Costarelli sono stati selezionati per un tirocinio alla Rappresentanza d'Italia presso le Nazioni Unite.
“Questo appuntamento mi riempie ogni volta di orgoglio e commozione – ha commentato la presidente dell’Associazione laureati Ateneo Maceratese, principale promotore dell’evento, Daniela Gasparrini -. I laureati sono sempre felici di essere contattati e di poter ritornare nella loro Università”. La docente stessa è stata quest’anno festeggiata per l’anniversario della sua laurea con un mazzo di fiori e il sigillo dell’Ateneo.
Come ogni anno sono stati consegnati dei premi simbolici a personalità che con il loro percorso umano e professionale hanno valorizzato la formazione conseguita a Macerata. Le loro storie mostrano come si possa arrivare lontano e a traguardi diversi, partendo da una stessa base comune, declinata secondo le proprie passioni e inclinazioni.
“I miei genitori neppure sapevano che mi stavo laureando. Ho voluto fare loro una sorpresa”, ha ricordato Ugo Bellesi, decano del giornalismo maceratese, Premio Oscar Olivelli per aver contribuito, con i suoi articoli, a mantenere alta l’attenzione dell’opinione pubblica sulle drammatiche conseguenze del sisma del 2016.
“Ho capito quello che volevo fare da grande grazie a UniMc, per come i docenti mi hanno fatto innamorare degli studi”, ha detto invece la dirigente della Digos di Macerata Maria Nicoletta Pascucci, che, dopo aver ricevuto il premio Alumni, ha incitato i tanti giovani presenti: “Seguite fino in fondo i vostri sogni, anche se ci sono tante difficoltà”.
Ma anche chi non ha le idee ben chiare non si deve spaventare. “Quando mi sono laureato non avevo un’idea precisa di cosa fare, ma essere confusi non è uno svantaggio – ha sottolineato Alessandro Piermanni, avvocato specializzato in diritto societario operante a livello di società internazionali, anche lui premio Alumni – perché un foglio bianco vuol dire poter pianificare determinate idee. Io avevo due passioni, il diritto societario e la dimensione internazionale, e quindi ho mosso i miei primi passi in dimensioni per me congeniali”. E un ricordo è andato anche all’eroico padre Sergio Piermanni, Maresciallo Capo dei Carabinieri rimasto vittima di un conflitto a fuoco a Civitanova nel 1977.
Il terzo premio Alumni è andato al giornalista Vincenzo Varagona, che intervistato dagli studenti della radio di ateneo Rum, ha delineato le possibilità di un giornalismo alternativo alla cronaca nera e alle risse mediatiche. “Se fatto in modo professionale, è possibile parlare di buone notizie – ha detto – di una società che cresce”.
È di nuovo l’Istituto Alberghiero “G. Varnelli” di Cingoli, grazie all’importante collaborazione con l’Andrea Bocelli Foundation, ad essere coinvolto nell’evento per l’inaugurazione del plesso scolastico De Amicis di Muccia, una realtà che dimostra l’impegno solidale della Fondazione Andrea Bocelli e la volontà di rinascere velocemente dopo il sisma.
Nella stupenda cornice dell’eremo del Beato Rizziolo di Muccia i ragazzi e le ragazze del Varnelli, insieme ai loro docenti (Alessia Montesiper l’accoglienza, Bruno Spaccia per le gustose proposte culinarie, GianfilippoGrasselli, Riccardo Leandrini, Michela Cursio, Francesco Cacciolari e Elisa Bartolelli per il servizio) agli assistenti tecnici e ai collaboratori scolastici intervenuti, si sono distinti nell’allestimento di un ricco buffet e nella preparazione di una degustazione dai sapori propriamente marchigiani, omaggiando l’eccellente qualità dei prodotti tipici del territorio.
La riuscita dell’evento è stata assicurata dalla stretta collaborazione con le tante aziende con le quali l’istituto correntemente opera, che hanno offerto i loro prodotti tutti di altissima qualità.
Il Dirigente Scolastico, prof.ssa Maria Rosella Bitti, grata del proficuo e significativo rapporto che lega la scuola alle realtà commerciali, economiche e culturali di riferimento, ha rivolto un sentito ringraziamento, in particolare alla Andrea Bocelli Foundation, a Veronica Berti Bocelli, al Direttore Generale Laura Biancalani, all’Ambassador Elena Brunelli, per la valevole cooperazione solidale e professionale intrapresa nel corso degli anni, ma anche a tutte le realtà economiche che, con il loro prezioso supporto, permettono la realizzazione di eventi e manifestazioni nelle quali la scuola può mostrare l’alta professionalità ormai raggiunta.
Un evento speciale e memorabile che rimarrà nei cuori degli alunni e di tutto il personale della scuola.
Il tema della produzione di energia da fonti rinnovabili ha un’indubbia importanza al fine della limitazione delle emissioni globali di gas serra. Tuttavia, la realizzazione e gestione di impianti di produzione di energia “pulita” possono entrare in conflitto con altre esigenze di utilizzo del territorio o di conservazione dell’ambiente.
L’Università di Camerino partecipa al progetto “Coastenergy”, che vedrà la sezione di Geologia occuparsi di questi temi dal punto di vista della cosiddetta “Blue Energy”, ovvero l’energia ricavata da fonti marine come le correnti, il moto ondoso e la geotermia marina, soprattutto tramite l’utilizzo di impianti realizzabili nell’ambito di infrastrutture portuali e aree costiere urbane.
A questo fine, il progetto promuoverà la creazione di una rete di attori a livello locale e transfrontaliero, funzionale all’elaborazione di studi di fattibilità e progetti pilota di impianti di produzione di energia da fonti marine. Gli attori da coinvolgere comprendono amministrazioni pubbliche locali e regionali, agenzie di sviluppo, camere di commercio, imprese e loro associazioni, università e centri di ricerca, associazioni non governative, e altri soggetti interessati a questo tema in termini di competenze istituzionali, opportunità di investimento, o interesse ai temi ambientali e di sviluppo sostenibile.
Il progetto, che avrà una durata di 30 mesi, è cofinanziato dal programma di cooperazione transfrontaliera Interreg Italia-Croazia. Il programma è finalizzato allo scambio di conoscenze ed esperienze tra attori regionali e locali, allo sviluppo di azioni pilota, alla sperimentazione della fattibilità di politiche, prodotti e servizi, e al supporto agli investimenti.
L’area di cooperazione copre 33 province italiane e 8 contee in Croazia, tutte affacciate sull’Adriatico. Il programma cofinanzia con fondi FESR, per una quota dell’85%, progetti che coinvolgono partner di entrambe le sponde (www.italy-croatia.eu).
Lo scorso mese di marzo ha avuto luogo a Labin, in Croazia, il primo incontro del gruppo di lavoro, che comprende 8 partner coordinati dall’Agenzia dell’Energia della Regione Istriana: l’Agenzia di Sviluppo della città di Dubrovnik, il Centro SDEWES di Zagabria, l’Università di Camerino, l’Università di Udine, la Camera di Commercio di Pescara, il Comune di Ploče, e la Comunità delle Università Mediterranee.
Attualmente UNICAM, tramite i docenti coinvolti che sono la prof.ssa M. Chiara Invernizzi ed il dott. Marco Bello, sta portando avanti diversi aspetti del progetto, dalla creazione di una rete di stakeholder potenzialmente coinvolti nella buona riuscita del progetto, alla ricerca delle leggi amministrative in vigore che possono interessare l’installazione di questo tipo di impianti, al coinvolgimento di enti locali regionali che possano aiutare l’espansione di queste tecnologie nel nostro territorio.
Il 29 giugno per il sedicesimo anno l’Università di Macerata festeggerà la Giornata del Laureato, organizzata dall’Ateneo insieme alla sua associazione di laureati Alam. Il programma è stato presentato oggi dal rettore Francesco Adornato, dalla presidente dell’Alam Daniela Gasparrini e dal direttore generale Mauro Giustozzi.
Nel pomeriggio di sabato piazza della Libertà accoglierà tre generazioni di dottori Unimc - quelli che hanno conseguito il titolo 25 e 50 anni fa insieme ai laureati con lode dello scorso anno accademico – per un totale di oltre 700 partecipanti, compresi gli accompagnatori.
Come ogni anno saranno assegnati dei riconoscimenti simbolici a quei laureati che si sono particolarmente distinti nel corso della propria carriera professionale e lavorativa, valorizzando la formazione conseguita all’Università di Macerata.
Il Premio Oscar Olivelli, dedicato al primo presidente e socio fondatore dell’Alam, sarà conferito a Ugo Bellesi, firma storica e autorevole del giornalismo maceratese, mentre quello per Laureato dell’Anno andrà a Marina Timoteo, direttrice del consorzio AlmaLaurea, principale osservatorio sulla condizione occupazionale dei laureati, nonché una delle maggiori esperte nazionali di diritto comparato italo-cinese.
I Premi Alumni 2019 saranno assegnati ad altri tre professionisti che si sono particolarmente distinti nei loro campi: Maria Nicoletta Pascucci, dirigente della Digos di Macerata; Alessandro Piermanni, avvocato specializzato in diritto societario citato tra i migliori in Italia da riviste di settore nonchè figlio di Sergio Piermanni, maresciallo capo dei carabinieri, medaglia d'oro al valor militare, rimasto ucciso in un conflitto a fuoco a Civitanova nel 1977; Vincenzo Varagona, giornalista del TgR Rai e autore di reportage dai fronti di guerra.
La cerimonia prenderà il via alle 18 con il corte degli Accademici che farà il suo ingresso partendo dalla sede storica di UniMC in piazza della Libertà, accompagnato dai brani del coro diretto dal Maestro Cicconofri.
La Giornata del Laureato nasce per dedicare un momento speciale di festa a chi ha compiuto il proprio percorso formativo all’interno di UniMc. Per ribadire questa particolare attenzione, l’Ateneo ha pensato di offrire ai laureati delle prossime sessioni un omaggio che, oltre al valore simbolico, ha un forte valore etico e sociale. Si tratta, infatti, di un oggetto ideato e realizzato a mano da persone con disabilità intellettiva e relazionale che, grazie a TuttIncluso, progetto sociale dell’Anffas di Macerata, hanno oggi un lavoro e un’opportunità concreta di autonomia, come ha spiegato il presidente Marco Scarponi.
In aggiunta, grazie alla collaborazione con l’Associazione Arena Sferisterio, i laureati e laureandi di luglio potranno partecipare gratuitamente ad una delle Anteprime Giovani del prestigioso Macerata Opera Festival.
Presso la Scuola di Giurisprudenza di Unicam, alla presenza del Rettore Claudio Pettinari, del professore Giuseppe Napolitano, titolare della cattedra di diritto del lavoro, e del direttore del corso Piergiorgio Fedeli, è iniziato il corso rivolto agli studenti Unicam ed agli appartenenti alle Forze Armate e a quelle di Polizia.
L’attività didattica ha ad oggetto lo studio della Sentenza del Corte Cost. 120/2018 che riconosce al personale “con le stellette” la possibilità di costituire associazioni a carattere sindacale. La portata innovativa della sentenza costituisce, come l’ha definita il prof. Napolitano nel suo intervento, “una svolta epocale” per le Forze Armate e per il personale in servizio presso le Forze di Polizia ad ordinamento militare la cui tutela “sindacale” è ora affidata ad Organismi interni.
L’Università di Camerino, che annovera tra i suoi iscritti un folto numero di studenti in servizio nelle Forze Armate e nel contesto di consolidati reciproci rapporti di collaborazione, ha voluto offrire una qualificata informazione e, stante l’autorevolezza dei relatori, spunti di riflessione in questo particolare momento in cui il contenuto della sentenza è in discussione presso le competenti commissioni parlamentari affinché sia data ad essa attuazione attraverso l’adozione dei relativi provvedimenti legislativi.
Il corso si svolge su tre incontri ai quali parteciperanno docenti Unicam, segretari generali e nazionali di associazioni di militari e di sigle sindacali di Forze di Polizia.
Presente inoltre al momento dell’apertura dei lavori il Colonnello Michele Roberti. Coordinatori del corso sono la prof.sa Giovanna Ricci ed il Dott. Giuseppe Losito.
Una giornata baciata dal sole che ha visto la partecipazione delle autorità civili quella che è andata in scena nel pomeriggio di oggi a Muccia, in occasione dell'inaugurazione della scuola "De Amicis" donata dalla Fondazione Andrea Bocelli. Di suguito una fotogalllery delle emozioni vissute oggi in occasione del "regalo" che il Maestro Boccelli ha voluto fare alle popolazioni colpite dal sisma per la loro ripartenza.
Al termine dell'evento il Salumificio Monterotti di Sarnano ha voluto omaggiare con una selezioni di propri prodotti Andrea Bocelli e la compagna Veronica Berti, oltre che la figlia del fondatore di Mediolanum, Annalisa Sara Doris.
IL VIDEO DELL'INAUGURAZIONE
Ancora un successo, per la ricerca targata UNICAM, al Congresso SISVet svoltosi ad Olbia la scorsa settimana dove in relazione al Bando dedicato a giovani ricercatori che avevano presentato, come comunicazione orale, un lavoro scientifico al Convegno SISVet di Torino 2018 e pubblicato su riviste internazionali indicizzate entro maggio 2019, è stato assegnato un premio alla Dott.ssa Elena De Felice, dell’Anatomia degli animali domestici della Scuola di Bioscienze e Medicina Veterinaria, per la pubblicazione dell’articolo “The Case Study of Nesfatin-1 in the pancreas of Tursiops truncatus” sulla rivista scientifica Frontiers in Physiology.
La Nesfatina, una molecola anoressizzante individuata inizialmente nel cervello di ratto, promuove il rilascio dell’insulina dal pancreas ed è probabilmente implicata nell’insorgenza di disordini metabolici ed in particolare del diabete mellito di tipo 2 (T2D). Le similarità tra delfino ed uomo, come ad esempio una prolungata tolleranza ad alti livelli di glucosio circolante e il mantenimento durante il digiuno di uno stato di iperglicemia simile a T2D, ha portato alla possibilità di considerare il delfino come modello per lo studio del diabete di tipo 2.
Con questo fine si è deciso di caratterizzare la distribuzione della Nesfatina nel pancreas di Tursiops truncatus, in modo da ottenere una base comparativa per gli studi futuri sul ruolo di questa molecola nella patogenesi dei disturbi metabolici umani.
Sono pronti a partire per un viaggio di studio all’estero i migliori ventotto studenti del progetto English4U, finanziato dalla Regione Marche tramite risorse del Programma Operativo Regionale del Fondo Sociale Europeo.
Promossi dall’Università di Macerata, ente capofila, in partenariato con l’Istituto Tecnico Industriale Statale "E. Divini” di San Severino e l’Istituto Tecnico Agrario Garibaldi di Macerata e con il supporto di Iis Bramante – Pannaggi, Itc Gentili, Liceo Artistico Cantalamessa, Iis Matteo Ricci di Macerata e Iis Leonardo Da Vinci di Civitanova, sono stati organizzati quattro corsi di lingua inglese per sessanta studenti iscritti agli ultimi anni degli Istituti scolastici secondari di secondo grado della provincia di Macerata, per la preparazione e il conseguimento della certificazione Cambridge English: Preliminary English Test e First Certificate of English.
Sono cinquantadue i partecipanti che hanno ottenuto la certificazione. I migliori sette di ogni corso, che hanno cioè conseguito la media scolastica finale più alta in tutte le materie, hanno vinto una borsa per soggiorni estivi all’estero che permetteranno loro di arricchire il bagaglio linguistico e culturale e prender parte a un’esperienza altamente formativa.
Uno degli scopi principali dell’iniziativa English4U è quello di potenziare le competenze linguistiche degli studenti, ma anche aumentare il numero di allievi iscritti a percorsi di certificazione linguistica e incrementare il tasso di successo nel conseguimento delle certificazioni Cambridge Pet e Fce, nonché sviluppare competenze trasversali riguardo alla formazione e alla ricerca del lavoro su scala europea e le capacità professionali in contesti lavorativi internazionali e multiculturali.
Per tutto il mese di giugno, un gruppo di studenti americani della George Mason University, in Virginia, sono ospiti dell’Università di Camerino in occasione del “Geology Field Camp”, organizzato dalla Sezione di Geologia di Unicam.
Grazie alla collaborazione con l'Università di Camerino, infatti, la George Mason University offre ai propri studenti un programma intensivo per acquisire specifiche competenze in diversi campi delle Scienze Geologiche. Durante questo mese gli studenti alloggiano presso la struttura Centro di Ricerca e Formazione Ambiente e Territorio (CRIFAT) di Camporotondo di Fiastrone e potranno acquisire competenze di base essenziali riguardanti la cartografia geologica e il rischio idrogeologico, vulcanico e sismico.
Grazie alla collaborazione dei docenti della sezione di Geologia di Unicam, gli studenti avranno l’opportunità di raccogliere i dati direttamente sul campo con escursioni mirate, come quella dei giorni scorsi nell’altopiano di Colfiorito, guidata dal prof. Emanuele Tondi; impareranno inoltre ad interpretare i problemi geologici, a creare mappe geologiche e a scrivere un lavoro scientifico.
Coordinatori del progetto sono il professor Randy McBride per la George Mason University ed i professori Emanuele Tondi e Claudio Di Celma e il dott. Alan Pitts per Unicam, in collaborazione con lo spinoff di Unicam “Geomore”.
Anche il Rettore dell’Università di Camerino, prof. Claudio Pettinari, ha partecipato ieri lunedì 24 giugno al convegno “Bologna Process Beyond 2020”, il grande evento internazionale tenutosi all’Università di Bologna nel corso del quale sono stati celebrati i venti anni dalla firma della Dichiarazione di Bologna nel 1999 da cui partì la costruzione dello Spazio Europeo dell’Istruzione Superiore.
Erano presenti oltre 200 Rettori provenienti da tutto il mondo, per discutere del futuro dell’università e per tracciare un nuovo volto dello Spazio Europeo dell'Istruzione Superiore.
“Come ho avuto modo di sottolineare nel mio discorso in occasione dell’ultima inaugurazione dell’anno accademico - ha dichiarato il Rettore Pettinari – che ha avuto come filo conduttore proprio #universitasEuropa, abbiamo bisogno di una Università Europea ed è pertanto necessario accelerare e rilanciare lo Spazio Europeo della Formazione Superiore e delle Università. Le Università devono collaborare, mettendo a disposizione le proprie competenze a vantaggio di tutti, integrandosi tra loro, dando in base alle loro peculiarità, esattamente come dovrebbe avvenire tra discipline diverse per rafforzare la ricerca e la formazione e renderle interdisciplinari. Unicam vuole dunque continuare ad essere una istituzione di ricerca e formazione che svolge il proprio ruolo in una dimensione europea ed internazionale, aperta alla contaminazione dei saperi e delle culture: l’evento di Bologna ha voluto fissare proprio questi temi e sono molto orgoglioso di avervi preso parte per rappresentare il nostro Ateneo”.
L’apertura al pubblico del cantiere di via Roma, di cui si era parlato negli scorsi giorni in quest’articolo, si è rivelata un successo proprio come atteso.
Sono state tantissime, infatti, le persone che sono giunte in zona ex Casermette dalle 17:30 alle 19:00 della scorsa domenica per visionare personalmente questo cantiere che ha un valore davvero molto speciale per l’intera cittadinanza.
Gli operai, infatti, sono al lavoro per restituire alla città le scuole medie Mestica ed Alighieri, le quali furono danneggiate a seguito del terremoto: è evidente che tutti i cittadini desiderano che questi edifici pubblici siano ripristinati nel più breve tempo possibile, ma la notizia tocca in particolar modo i familiari dei giovanissimi che a settembre dovranno iniziare il loro anno scolastico.
Tra le tante persone che domenica hanno fatto tappa presso il cantiere ci sono stati numerosi docenti, ma anche genitori, nonni e familiari di quelli che, si spera, saranno studenti della Mestica e della Alighieri.
Molte famiglie della zona, infatti, sono in apprensione circa l’effettiva possibilità che i loro piccoli possano iscriversi a queste scuole nell’anno successivo, ma il buon stato d’avanzamento dei lavori lascia assolutamente ben sperare.
Il sindaco Romano Carancini ha dichiarato appunto che si sta lavorando duramente per fare in modo che le scuole possano essere regolarmente agibili a settembre; Carancini non si è sbilanciato in “promesse” sottolineando il fatto che purtroppo eventuali inconvenienti non possono mai essere esclusi del tutto, ma si dichiara molto ottimista, d’altronde domenica è stato evidente a tutti il fatto che i lavori siano già in una fase piuttosto avanzata.
Ovviamente le scuole dovranno essere messe a disposizione in condizioni assolutamente impeccabili, non dovranno dunque mancare sistemi di sicurezza, impianti antincendio, condizionatori dual split, di cui si possono trovare diversi esempi interessanti nell’e-commerce EmmebiStore, e via discorrendo.
Tutta la cittadinanza maceratese, dunque, spera che quest’obiettivo possa essere raggiunto senza troppi problemi: la regolare apertura di questi istituti scolastici nel mese di settembre consentirà infatti ai giovanissimi della zona di non doversi iscrivere presso scuole più lontane.
Oltre a quest’aspetto, la cui importanza è assolutamente evidente, c’è da sottolineare anche che questi lavori hanno una notevole valenza simbolica: recuperare edifici danneggiati dal terremoto è sempre un forte simbolo di rinascita, soprattutto laddove si tratti di edifici pubblici così importanti quali appunto quelli dedicati ai servizi scolastici.
È partito da Ussita il recupero degli archivi del cratere marchigiano, in particolare quelli dei centri lungo la dorsale appenninica colpiti a morte dal sisma. Si tratta del progetto “Archivi del sisma”, coordinato dal prof. Federico Valacchi dell’Università di Macerata, che ha preso il via in questi giorni.
Nel piccolo comune montano, uno dei più colpiti dai terremoti del 2016, si è lavorato al recupero dei fondi conservati nell’archivio comunale, in corso di trasferimento alla Biblioteca storico-francescana e picena “San Giacomo della Marca” di Falconara Marittima per le azioni di riordino, condizionamento e inventariazione.
Gli archivi saranno strumento concreto di ricostruzione di identità locali che il terremoto ha letteralmente polverizzato nella loro espressione fisica. Ogni intervento sarà documentato passo dopo passo, a partire dalle delicate operazioni di trasferimento filmate da una troupe di Sky.
Le attività di recupero saranno articolate in una serie di azioni di archivistica attiva applicata, sia nelle premesse progettuali che nella realizzazione dei diversi interventi, tesi soprattutto a dare un senso alla valorizzazione e alle teorie scientifiche più avanzate attraverso l’impiego delle tecnologie informatiche e di diversi canali di comunicazione.
I soggetti coinvolti sono molteplici: Soprintendenza archivistica e bibliografica dell’Umbria e delle Marche, Università di Macerata, comparti locali dei Vigili del Fuoco, Nucleo Tutela patrimonio culturale dell’Arma dei Carabinieri delle Marche e dell’Abruzzo con sede ad Ancona, aziende del settore dei beni culturali, fra cui la Gallo Pomi Servizi srl, e, naturalmente, archivisti.
Dopo le delicate fasi di recupero e messa in sicurezza del patrimonio documentario, il gruppo di lavoro coinvolgerà altri portatori di interesse e altre competenze interdisciplinari.
“Questo intervento – spiega il prof. Valacchi - può essere un progetto pilota di archivistica civile e un momento di ricerca scientifica tradotta in impegno civico e, al contempo, un passo verso il riconoscimento delle professionalità operanti nei beni culturali. Archivistica, dunque, al servizio di identità concrete, molto concrete”.
Il 3 giugno ha preso il via la ventiquattresima campagna di scavi presso il sito archeologico di Urbisaglia (MC). Quest’anno, oltre a un gruppo di studenti dell’Università di Macerata, diretti dal professor Roberto Perna del Dipartimento di Studi Umanistici, hanno preso parte alle indagini dal 17 al 24 giugno anche i ragazzi della sezione I D, indirizzo Comunicazione, del Liceo Classico Giacomo Leopardi di Macerata.
Ospitati dal team di studiosi, gli alunni si sono cimentati nel mestiere dell’archeologo, seguiti dagli esperti, il professor Roberto Perna e i dottori Yuri Marano, Marzia Giuliodori. I liceali sono stati coinvolti nello scavo di due settori del foro di Urbs Salvia, e della villa romana di Villamagna, oltre che nel lavoro di magazzino. Qui i ragazzi hanno potuto riportare all’ antico splendore reperti in ceramica o addirittura ossa appena emersi dallo scavo. La partecipazione allo scavo è stata integrata dalla visita ai principali monumenti della città antica; hanno inoltre seguito corsi teorici sullo studio della stratigrafia, delle tecniche di scavo e delle diverse tipologie di ceramica.
L’attività è parte del curriculum della classe di Comunicazione del terzo anno del liceo cittadino ed è inserita nel progetto di alternanza scuola-lavoro. Nonostante la fatica dovuta anche alle elevate temperature estive, i ragazzi hanno apprezzato l’esperienza vivendo oltre all’aspetto formativo anche momenti divertenti in compagnia. Chissà se tra questi giovani ci saranno un giorno futuri archeologi.