Grazie al sostegno della sezione “Beni culturali” del Dipartimento di scienze della formazione, dei beni culturali e del turismo dell’Università di Macerata, sono stati pubblicati per le edizioni Ante Quem, a cura di Umberto Moscatelli e Daniele Sacco, gli atti del primo convegno internazionale di archeologia medievale nelle Marche che si è tenuto a Macerata dal 9 all'11 maggio 2019, entrambi sostenuti.
Come sottolineato da Francesca Sogliani nelle sue note conclusive, si tratta di un evento fondativo per una disciplina che, nelle Marche, solo recentemente sta costruendo una propria tradizione, con il contributo determinante dei progetti, decisamente orientati all'archeologia postclassica, condotti dall'Ateneo di Macerata e, nel nord della regione, da quello di Urbino.
L’incontro di Macerata, infatti, è stato il primo dedicato all’archeologia postclassica nelle Marche: un evento la cui rilevanza è avvalorata anche dall’alto profilo del comitato scientifico, composto da studiosi italiani e stranieri.
Come è emerso con chiarezza dai numerosi contributi pubblicati, nello studio degli avvenimenti storici che segnarono la fine del mondo romano e la lunga transizione verso il Medioevo, l’apporto dell’archeologia è decisivo.
La fine delle ville romane, la guerra greco-gotica e l’arrivo dei Longobardi furono i principali motori di una serie di processi che, nelle Marche come nel resto della penisola, modellarono i profondi cambiamenti in cui furono coinvolte le città e le campagne.
Alle tre giornate di studio hanno partecipato ricercatori provenienti da Marche, Abruzzo, Basilicata, Campania, Emilia, Friuli, Toscana e Veneto, che hanno presentato e discusso i risultati delle più recenti ricerche sul campo, affrontando i temi della storia urbana, del territorio, delle trasformazioni delle ville romane, dell’archeologia, dell’architettura, delle produzioni, dell’archeometria e della numismatica.
Su iniziativa del Dipartimento di Giurisprudenza, l’Università di Macerata con il patrocinio di Asur area vasta 3 e Amici Onlus, organizza il convegno online “Le patologie infiammatorie dell’intestino”: un appuntamento multidisciplinare che incrocia scienze mediche, sociali e psicologiche, accreditato come educazione continua in medicina. L’appuntamento è per venerdì 26 marzo, ore 9-17. Per partecipare, è necessario registrarsi sul sito www.congressare.it nella sezione: EventiProECM.
Il comitato scientifico è composto da docenti Unimc: Alessia Bertolazzi, Mariano Cingolani, Pamela Lattanzi, Paola Nicolini, Francesca Spigarelli. Direttore scientifico è Giuseppe Feliciangeli, direttore di Gastroenterologia ed Endoscopia digestiva dell’area vasta 3.
La prima sessione affronta la patologia infiammatoria intestinale facendo il punto sui recenti progressi diagnostici e terapeutici di tali patologie.
La seconda sessione, invece, affronta tali patologie attraverso l’analisi dei molteplici risvolti assistenziali, psicologici e sociali che esse determinano, e da cui sono in parte influenzate, nelle persone affette.
Si tratta, infatti, di patologie croniche che interessano frequentemente la popolazione giovanile tra i 15 e i 44 anni, nel momento della loro affermazione sociale. Queste malattie, se non ben affrontate, possono condurre a seri problemi relazionali. Basti pensare alla difficoltà del celiaco nell’affrontare una corretta alimentazione aglutinata fuori dalla propria casa o i problemi relazionali del paziente affetto da malattie infiammatorie croniche a scuola, sul luogo di lavoro o nei momenti di convivialità.
Nel pomeriggio, invece, il congresso affronta aspetti particolari delle patologie - diagnosi, alimentazione specifica nelle scuole, stili di vita, integrazione nel mondo del lavoro - attraverso sessioni parallele rivolte ai diversi attori: personale medico, insegnanti, legislatore e pazienti.
In ogni sessione ampio spazio è dato al momento di confronto aperto con la platea. Scopo ultimo del corso è quello di sensibilizzare i partecipanti ad utilizzare un linguaggio comune, che faciliti l’interazione tra i vari professionisti coinvolti.
La celiachia e le malattie infiammatorie croniche intestinali stanno diventando sempre più frequenti, in parte per il miglioramento della diagnosi, in parte per un’aumentata incidenza, secondariamente a causa dell’interazione con l’ambiente. Inoltre, sempre più studi confermano il ruolo dell’intestino come secondo cervello e i rilevanti risvolti sulla psiche che tali malattie determinano, ma anche i sicuri effetti che il sistema neuroimmunitario determina sulla loro insorgenza.
È stato un vero e proprio boom di richieste che ha rallentato la piattaforma informatica, tanto da dover essere presidiata, nella notte, dagli informatici e dai funzionari della Regione.
A poche ore dall’avvio della prima finestra disponibile per accedere al bonus DDI (Didattica digitale integrata), sono giunte oltre duemila domande dalle famiglie con figli studenti per l’acquisto di computer. “Una richiesta massiccia tuttora in corso, che stiamo gestendo con la massima disponibilità, on line e telefonica, da parte di tutto il personale coinvolto”, afferma l’assessore all’Istruzione Giorgia Latini.
Il bonus regionale è destinato ai nuclei familiari, in possesso dei requisiti richiesti, con figli studenti del primo e del secondo ciclo di istruzione o dei successivi percorsi di istruzione terziaria. Viene concessa una somma forfettario di 600 euro per l’acquisto di un pc portatile o di 570 euro per uno fisso, inclusi gli accessori e il software. Il contributo è a sportello (ordine cronologico di arrivo, fino all’esaurimento delle risorse).
A disposizione ci sono 2,5 milioni di euro, assegnati secondo tre finestre temporali fino al 10 giugno (18 marzo-14 aprile; 15 aprile- 12 maggio; 13 maggio-10 giugno). Le domande vanno presentate telematicamente tramite la piattaforma “Siform2” della Regione Marche. “Garantiamo agli utenti la necessaria assistenza per inoltrare le richieste e accelerare la procedura – afferma l’assessore Latini – L’emergenza Covid ha evidenziato i limiti della digitalizzazione che ha interessato anche il settore scolastico. Le piattaforme sono ormai divenute essenziali anche per il sistema educativo e formativo. Molte famiglie hanno inoltre subito i contraccolpi economici della pandemia, per cui non è da sorprendersi che così tante richieste di contributo stiano arrivando alla Regione, che aveva previsto questa specifica misura di sostegno proprio per assicurare a tutti gli studenti il diritto all’istruzione”.
“L’esperienza maturata in questi anni già ci aveva suggerito di rafforzare quanto stavamo offrendo. La pandemia ha reso ancora più urgente questa esigenza. Lo studio a distanza accentua solitudini e difficoltà che speriamo di poter superare sia con il ritorno in presenza sia prevedendo un supporto individualizzato che mette al centro la cura dello studente”, sottolinea il rettore Francesco Adornato.
Sono stati determinanti anche i contributi concreti apportati dai rappresentanti degli studenti del Comitato unico di garanzia. Il progetto è stato presentato nei giorni scorsi durante le iniziative per la Settimana dell’inclusione dalla presidente del Cug Natascia Mattucci e dalle delegate all’orientamento Pamela Lattanzi e all’inclusione Catia Giaconi insieme ai rappresentanti degli studenti Matteo Musto e Sara Grilli.
La prima interfaccia tra lo studente e il nuovo sistema di servizi, che permette di tracciare percorsi personalizzati, è lo sportello di ascolto. Fruibile telefonicamente o in via telematica in questo periodo, è uno spazio di ascolto di primo livello, accogliente e flessibile, a cui rivolgersi per rappresentare problematiche emotive o connesse al proprio percorso di studi e di vita.
L’operatore prende in carico lo studente e, dopo una prima valutazione, procede ad assegnarlo al servizio ritenuto più adatto: la consulenza orientativa fornisce un supporto nell’orientamento scolastico o professionale; il life coach, pensato per chi ha difficoltà nel portare a termine il percorso universitario o ad affrontare gli esami, aiuterà a conoscere le proprie risorse e a capire come raggiungere gli obiettivi prefissati; la consulenza psicologica serve per sostenere, motivare, abilitare o riabilitare lo studente all’interno della propria rete affettiva, al fine anche di esplorare difficoltà relative a processi evolutivi o involutivi, fasi di transizione e stati di crisi anche legati ai cicli di vita, rinforzando capacità di scelta, di risoluzione dei problemi o di cambiamento.
Per casi specifici, infine, lo sportello di ascolto è in grado di indicare i servizi territoriali socio-sanitari convenzionati con l’ateneo, quando sia necessario un intervento strutturato e protratto nel tempo.
I servizi saranno avviati gradualmente: dal 22 marzo, lo sportello di ascolto e la consulenza orientativa. A fine marzo partirà anche la consulenza psicologica e, successivamente, il life coach. Per maggiori informazioni, è possibile consultare il sito di ateneo www.unimc.it alla voce “Orientamento e servizi agli studenti”.
Nelle scorse settimane sono state completate le installazioni di nuovi sistemi di monitoraggio sismico a cura di INGV (Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia) e UNICAM (Università degli Studi di Camerino) nell’ambito del progetto ARCH (Advancing Resilience of historic areas against Climate-related and other Hazards). ARCH, finanziato nell’ambito del Programma Europeo Horizon 2020, ha come obiettivo lo sviluppo di strategie volte a migliorare la resilienza delle aree urbane e dei centri storici alle minacce indotte dai cambiamenti climatici e da rischi naturali, come quello sismico.
“Sono state installate 14 stazioni accelerometriche per il monitoraggio degli effetti locali nel centro storico di Camerino e nelle zona urbana circostante in caso di eventi sismici con risentimento nell’area.” afferma l’Ing. Antonio Costanzo, ricercatore INGV e responsabile scientifico per l’ente nel progetto ARCH, che aggiunge: ”Questa rete accelerometrica rappresenta una importante ed innovativa infrastruttura per il monitoraggio in tempo reale di aree storiche e centri urbani in Italia e in Europa, sia per la densità di stazioni della rete che per l’elevata valenza storico-architettonica del sito. Tuttavia, la rete accelerometrica rappresenta solo una parte, seppur importante, di un intero puzzle che è composto anche dal complesso sistema di acquisizione e processamento dei dati, che ha la principale finalità di fornire informazioni utili al sistema di supporto alle decisioni sviluppato da ENEA e UNICAM nell’ambito dello stesso progetto”. “L’integrazione di tali reti con la Rete Sismica Nazionale permetterà una migliore conoscenza del territorio, in particolare in termini di risposta sismica locale, e una più efficace gestione delle emergenze sismiche in caso di forti terremoti” spiega il Dott. Antonino D’Alessandro di INGV che ha coordinato l’installazione delle stazioni sismiche eseguita dall’Ing. Giovanni Vitale e dal Sig. Stefano Speciale, e supportata da remoto dal Dott. Sergio Falcone.
La rete accelerometrica installata da INGV è parte di un progetto più ampio per la protezione del patrimonio storico-artistico di Camerino che comprende anche la predisposizione di un articolato sistema di sensori (accelerometri, trasduttori di spostamento, inclinometri, misure ambientali) per il monitoraggio degli edifici storici e dei beni culturali che essi contengono. Il progetto della sensoristica, del sistema di acquisizione controllabile a distanza e delle procedure per l’interpretazione dei dati acquisiti, è stato sviluppato da UNICAM e applicato su due degli edifici più rappresentativi di Camerino: il Palazzo Ducale e la chiesa di Santa Maria in Via. Queste nuove tecnologie possono svolgere un ruolo strategico nella attuale fase post-sisma per controllare l’efficacia degli interventi provvisori di messa in sicurezza e fornire le conoscenze necessarie a indirizzare gli interventi di miglioramento sismico. Si prevede comunque di mantenere attivi questi sistemi di controllo anche nel futuro, in modo da rilevare eventuali criticità che possono manifestarsi a causa del naturale degrado degli edifici o a seguito di futuri eventi sismici. E’ auspicabile che questi progetti pilota possano rappresentare un’esperienza utile alla diffusione di queste tecnologie nelle altre città storiche del cratere e, più in generale, nelle aree interne vulnerabili agli eventi sismici. L’ideazione, progettazione, predisposizione e installazione di questi sistemi di monitoraggio è stata curata dal gruppo di ricercatori di Ingegneria Strutturale delle Scuola di Architettura e Design di UNICAM, guidato dai docenti Andrea Dall’Asta, Graziano Leoni, Alessandro Zona e Michele Morici.
La riuscita delle attività è stata possibile grazie al sostegno del coordinatore del progetto ARCH, Dott. Daniel Lückerath del Fraunhofer Institute for Intelligent Analysis and Information Systems (Germania), e dei partner coinvolti nell’attività, in particolare l’Amministrazione Comunale di Camerino (MC), nelle persone dell’assessore ai lavori pubblici Marco Fanelli e del consigliere comunale Riccardo Pennesi, con il supporto tecnico del Dirigente del 3° Settore Ing. Marco Orioli. Per l’installazione dei sistemi di monitoraggio è stato necessario realizzare alcune predisposizioni curate dal tecnico elettricista Maurizio Papa con la supervisione del Geom. Gianfranco Carimini dell’area Manutenzione del 3° Settore del Comune di Camerino.
Anche quest’anno, nonostante le difficoltà legate all’epidemia, la Polizia di Stato attraverso rappresentanti della Questura, della Polizia Stradale e della Polizia Postale vuole essere vicina ai giovani studenti delle scuole primarie e secondarie di primo e secondo grado della nostra provincia con incontri effettuati in video conferenza in materia di educazione alla Legalità tenuti da personale specializzato della Polizia di Stato.
Molte sono le scuole che anche quest’anno hanno aderito all’iniziativa della Polizia di Stato a partecipare al 4^ concorso/progetto “PretenDiamo” Legalità per l’anno scolastico 2020/2021, elaborato dalla Polizia di Stato in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione, finalizzato alla promozione della cultura della legalità.
L’obiettivo è stimolare una riflessione sull’importanza della legalità nel più ampio senso del termine, del rispetto dei diritti delle persone e delle norme che regolano la civile convivenza tra i cittadini, sui valori della Costituzione innalzando nel contempo l’attenzione sui fenomeni del bullismo, del cyberbullismo e della violenza di genere, della dipendenza da internet, l’abuso di alcool e sostanze stupefacenti, nonché sull’importanza della lotta al terrorismo e ad ogni forma di criminalità, anche organizzata e di stampo mafioso.
Per gli studenti più grandi il testimonial d’eccezione sarà l’ormai famoso Commissario Mascherpa, protagonista del graphic novel edito da Polizia Moderna che, con le sue indagini sulla criminalità mafiosa potrà essere fonte d’ispirazione per i lavori che i ragazzi andranno a produrre e che saranno oggetto di un concorso nazionale.
Il Questore Trombadore: ”Nonostante le difficoltà dovute all’impossibilità di effettuare gli incontri in presenza, abbiamo voluto ugualmente promuovere incontri con i giovani studenti della nostra provincia, nella consapevolezza dell’importanza della trattazione di alcuni temi come il bullismo e il cyberbullismo, la violenza di genere, la dipendenza da internet, l’abuso di alcool e sostanze stupefacenti, proprio come forma di prevenzione nei confronti dei nostri giovani che non di rado, come la cronaca ci insegna, sono vittime di condotte scorrette e abitudini sbagliate spesso causa anche di gravi conseguenze per loro stessi e le loro famiglie”.
"Nessuno è pronto per affrontare nuovamente zona rossa e Dad" cioè la didattica a distanza. L'allarme è lanciato dalla Presidente dell'Ordine degli Psicologi delle Marche Katia Marilungo, dopo i provvedimenti che hanno riportato la regione in zona rossa da lunedì "riproponendo di fatto una situazione molto simile a quella dell'anno scorso".
"Essere in salute significa anche godere di una salute psicologica, - osserva - che sta venendo meno alla luce dei disagi riscontrati con zona rossa e Dad.
Come Opm auspichiamo un celere ritorno ai banchi di scuola almeno per i più piccoli, che hanno dimostrato di rispettare le norme anticovid, come divulgato con la campagna #ioleregolelehorispettate". Tra i rischi anche quello dell'"on-line brain perché le tecnologie creano dipendenza".
"Corpo e mente sono provati da un anno di sacrifici, cui vanno sommati lutti e sofferenze, frustrazioni e isolamento - spiega - quindi non siamo psicologicamente preparati per ritornare alle condizioni in cui eravamo lo scorso marzo. Si sta aggravando una situazione già fortemente compromessa, in particolare per gli studenti di tutte le età, costretti ancora a un lungo periodo di Dad". Da una parte "i genitori che devono lavorare fuori casa non possono lasciare soli i figli, - ricorda -, dall'altra parte non godono neanche degli aiuti economici per sopperire a evidenti esigenze. Se oggi smartworking e teledidattica, come a marzo 2020, sono tornati al centro della quotidianità, è nella famiglia che si verificano i maggiori disagi perché "tra le mura domestiche insistono i principali scenari di problematicità". Oltre alla "convivenza forzata" che nel 2020 ha portato a un "incremento vertiginoso di separazioni e divorzi", disagi anche ai più giovani. Per gli adolescenti "sono numerose le problematiche riscontrate dai nostri professionisti".
Tra le altre "isolamento fra social e computer, difficoltà di mantenere vive le relazioni personali, paura di uscire, fino all'autolesionismo". Registrati "evidenti disagi anche fra i più piccoli in quanto per i bambini l'avvicinamento a tablet e pc necessari per la Dad è stato repentino e non graduale, esponendoli anche solo potenzialmente alle trappole della rete".
(Fonte: ANSA)
Venerdì 19 marzo dalle ore 10 si svolgerà il convegno online “La Cina contemporanea tra filosofia e diritto. Tradizione e innovazione nella nuova cultura giuridica cinese”, organizzato dall’Università di Macerata - cattedra di filosofia e diritto del Dipartimento di Giurisprudenza - in collaborazione con l’Istituto Confucio e il China Center. Il programma completo è su www.unimc.it.
L’iniziativa è stata ideata e progettata sotto la responsabilità scientifica di Stefano Guerra, assegnista di ricerca, insieme a Carlo Sabbatini e Sirio Zolea.
Il convegno si inserisce nei filoni di studio e ricerca di UniMC dedicati al mondo cinese, ponendo la filosofia e il diritto come basi da cui muovere per comprendere la rinascita della cultura giuridica cinese tramite l’integrazione con i modelli positivi occidentali, senza dimenticare la sua millenaria tradizione filosofica e giuridica.
“Negli ultimi anni – spiega Guerra -, la Cina è ascesa a livello economico e geopolitico sino a diventare indiscutibilmente una superpotenza mondiale, lungo la via dello stato di diritto socialista con caratteristiche cinesi. Ciò in Occidente accresce l’attenzione verso il mondo cinese tanto degli attori politici e delle imprese quanto dei filosofi e dei giuristi. Pertanto, è quanto mai necessario un dibattito circa una cultura giuridica in evoluzione, sintesi originale del diritto tradizionale cinese, dei paradigmi occidentali e del socialismo”.
La prima sessione si terrà dalle ore 10 alle 13. Dopo l’apertura dei lavori a cura di Carlo Sabbatini, ordinario di filosofia del diritto, porteranno il saluto iniziale il direttore del dipartimento di Giurisprudenza Stefano Pollastrelli, il coordinatore del progetto “Diritto e innovazione. Europa e Cina di fronte alle sfide della globalizzazione” Ermanno Calzolaio, la direttrice del China Center Francesca Spigarelli, il presidente e il direttore dell’Istituto Confucio Luigi Lacchè e Giorgio Trentin.
I temi di intervento riguarderanno la filosofia del diritto e della politica alle prese con la Cina, a cura di Stefano Guerra; il socialismo cinese con riferimento al pensiero di XiJinping con Ivan Cadillo dell’Università di Trento; la Cina nella sua dimensione internazionale e la natura ideologica del partito comunista con Alberto Bradanini; il sistema di credito sociale con Giovanni Sartor dell’Università di Bologna e Elena Consiglio dell’Università di Roma, Lumsa.
La seconda sessione, dalle 15 alle 18, coordinata da Sirio Zolea, assegnista di ricerca, tratterà temi come la comparazione giuridica del diritto cinese nel XXI secolo a cura di Sirio Zolea; la compatibilità del diritto con la democrazia in Cina con Federico Roberto Antonelli, Unimc e Roma tre; il codice civile cinese tra tradizione romanistica e socialismo con Domenica Dursi della Sapienza di Roma; la comunità di destino condiviso per l’umanità come espressione di un nuovo umanesimo giuridico cinese con Maria Francesca Staiano dell’Universidadnacional de la Plata.
Luisa De Vivo, giovane ricercatrice italiana che ha lavorato per molti anni all’estero, si è aggiudicata il prestigioso Career Development Award. Si tratta di un finanziamento di 1 milione di dollari (200.000 dollari all’anno per 5 anni) con cui la Fondazione Giovanni Armenise Harvard premia i più promettenti giovani scienziati per contribuire alla creazione di nuove aree di ricerca di base in Italia in campo biomedico.
Grazie alla borsa, Luisa De Vivo dirigerà il proprio laboratorio per lo studio degli effetti della restrizione cronica del sonno e dell’abuso di sostanze durante l’adolescenza e lo farà all’Università di Camerino, in particolare presso la Scuola di Scienze del Farmaco e dei Prodotti della Salute.
L’obiettivo del lavoro della ricercatrice è capire per quale motivo il sonno è così importante per un funzionamento ottimale del cervello e per la nostra salute mentale.
Nel dettaglio, il progetto finanziato dalla Fondazione Giovanni Armenise Harvard consentirà di valutare gli effetti a lungo tempo della deprivazione cronica del sonno che può avvenire durante l’adolescenza, con particolare attenzione ai rischi di sviluppare dipendenze dalle sostanze d’abuso e delle comorbidità psichiatriche. Lo studio assume quindi una duplice rilevanza, sia dal punto di vista scientifico che dal punto di vista sociale.
“Perdere anche poche ore di sonno può avere effetti negativi sulle abilità cognitive e sul comportamento. Un sonno disturbato è stato associato a diverse malattie, compresi disordini neuropsichiatrici e neurodegenerativi. Ma perché il sonno è così importante per la nostra salute? In che modo la perdita di sonno porta ad alterazioni del comportamento? Partendo da queste domande ho cercato di capire cosa accade alle cellule del cervello quando non dormiamo a sufficienza. Quando ho iniziato le mie ricerche negli Stati Uniti, proseguite poi a Bristol, in Gran Bretagna, ho utilizzato parametri morfologici per definire la perdita di sonno a livello di singola cellula e sono riuscita a misurare come le sinapsi vengano rimodellate in maniera diversa in stati fisiologici differenti. – ha affermato Luisa De Vivo – Nel Laboratorio Armenise del Sonno e Salute Mentale, all’Università di Camerino, ho intenzione di creare una mappa dei meccanismi biologici che regolano il sonno e che legano il sonno all’alterazione dello sviluppo cerebrale e ai disturbi neuropsichiatrici.
In questo modo potremo integrare misure comportamentali, funzionali, morfologiche e molecolari per determinare le conseguenze a lungo termine dell’insufficienza cronica di sonno durante lo sviluppo, ma anche identificare nuove strategie volte a migliorare la salute mentale. Con la speranza che il lavoro porti all’individuazione di nuove strategie per prevenire o contrastare le conseguenze negative della perdita di sonno.”
Lisa Mayer, Direttore Esecutivo della Fondazione Giovanni Armenise Harvard, ha aggiunto: “La Fondazione è lieta di dare il benvenuto a Luisa De Vivo, che si unisce ai 27 eccezionali vincitori del Career Development Award che abbiamo finanziato in Italia. Questi giovani scienziati stanno offrendo il loro contributo al mondo nella ricerca scientifica di base e siamo molto orgogliosi di essere parte della loro crescita professionale."
Che cos’è la Fondazione Armenise Harvard
Creata nel 1996 dal Conte Giovanni Auletta Armenise, la Fondazione Giovanni Armenise Harvard nasce con lo scopo di supportare la ricerca di base in campo biomedico. Aiuta giovani scienziati che lavorano all’estero a fondare il proprio laboratorio in Italia, e supporta vari programmi di ricerca alla Harvard Medical School di Boston. Ad oggi ha investito oltre 70 milioni di dollari ad Harvard e 31 milioni di dollari per la scienza italiana, creando molti programmi di ricerca e favorendo la collaborazione tra i due continenti.
Il finanziamento Career Development Award (CDA) ammonta a 200.000 dollari all’anno (per un periodo compreso tra i 3 e i 5 anni) e fino adesso ha supportato 28 giovani scienziati per fondare laboratori di ricerca in Italia.
Dopo la scuola anche il doposcuola cambia adeguandosi ai tempi che corrono. L’emergenza sanitaria da Covid-19 ha costretto il Comune di San Severino Marche e l’Unione Montana Potenza Esino Musone, che gestisce la struttura tramite l’Ambito Territoriale Sociale 17, a correre ai ripari per venire incontro, tra nuove e vecchie restrizioni, alle richieste di tante famiglie impossibilitate a seguire i propri figli nella didattica a distanza.
Ecco allora che le rinnovate stanze del Centro polifunzionale “San Paolo” da alcuni giorni hanno iniziato ad ospitare gli alunni impegnati online con la Dad.
“Tutti i pomeriggi - spiega il vice sindaco e assessore comunale alla Cultura, Vanna Bianconi - le educatrici si collegano utilizzando una rete di computer completamente nuova che il Comune, con il supporto dell’Istituto Tecnico Tecnologico Statale “Eustachio Divini”, ha attivato in questi spazi nel rispetto totale delle regole pandemiche. I ragazzi iscritti al centro interculturale, in assoluta sicurezza e serenità, sono così supportati e seguiti nei compiti domestici e si sentono anche un po’ meno soli”.
Da sempre il Centro pomeridiano “San Paolo” di San Severino Marche offre interventi di aggregazione, socializzazione e promozione culturale, la cui finalità primaria resta la prevenzione del disagio e la promozione del benessere.
Oltre a dare uno spazio fisico ai ragazzi, il Centro fornisce un riferimento stabile in cui vengono proposte attività con lo scopo di migliorare la capacità di gestione del tempo libero. La struttura, inoltre, tenta in ogni modo di favorire processi di crescita e di autonomia e di ridurre il disagio relazionale ed i percorsi di devianza, attraverso lo stimolo dell’ascolto come strumento primario di contrasto ai conflitti.
Qui le educatrici non si sostituiscono agli insegnanti ma affiancano i ragazzi e li sostengono nei compiti loro assegnati. Gli alunni sono seguiti con sistematicità anche nel metodo di studio per far in modo che si sviluppino le capacità di approfondimento dei contenuti. “Come educatrici - sottolineano le referenti del Centro che seguono gli studenti – ci sentiamo di ringraziare sindaco e vice sindaco per aver dato seguito a un progetto tanto utile a famiglie e studenti che segna la continuità, anche ora che siamo alle prese con il Covid, di un percorso già avviato da tempo”.
Con il Premio Inclusione 3.0 si è aperta ufficialmente ieri la Settimana dell’Inclusione dell’Università di Macerata, giunta alla sua quarta edizione: un’intera settimana, fino a venerdì 19 marzo, ricca di incontri, laboratori, conferenze dibattiti. www.unimc.it/unimc4inclusion2021
Il valore del premio risiede nella sua capacità di far conoscere e valorizzare associazioni e organizzazioni che quotidianamente si impegnano per rendere effettiva l’indipendenza e l’autodeterminazione delle persone con disabilità, attraverso processi di integrazione scolastica, universitaria e lavorativa. “Questo riconoscimento – ha detto il rettore Francesco Adornato – è un invito a percorrere strade legate all’inatteso, perché tutto ciò che è diverso, ci rafforza”.
Quest’anno le realtà premiate sono state 20 provenienti da tutta Italia a cui si aggiungono sei progetti di respiro internazionale.
“L’Università - ha ribadito la delegata del rettore al progetto Inclusione 3.0 Catia Giaconi - è una sede privilegiata per i traguardi di tutti e per la disseminazione di sensibilità e di cultura inclusiva che non deve essere un’azione straordinaria ma una prassi ordinaria”.
A consegnare simbolicamente i premi ai partecipanti, collegati a distanza, sono stati, oltre al rettore e alla docente delegata, sono stati il prefetto Flavio Ferdani, il sindaco di Macerata Sandro Parcaroli e la vicesindaco Francesca D’Alessandro. Sono intervenuti anche il direttore generale di Unimc Mauro Giustozzi, la presidente della Conferenza nazionale universitaria dei delegati per la disabilità Marisa Pavone, il presidente della Società italiana di pedagogia speciale Luigi D’Alonzo, la vicepresidente del "Campus Life" dell’Università dell’Arizona Amanda Kraus.
Per le Marche, si sono distinti quest’anno: “Centro Nazionale” della Lega del Filo D'Oro di Osimo, percorsi di riabilitazione per le persone con disabilità sensoriale uditiva e visiva; “Vediamoci al lavoro” dell’Unione italiana dei ciechi e ipovedenti di Ancona, per l’integrazione nei luoghi di lavoro; Osservatorio per l’inclusione dell’Associazione Italiana Dislessia di Fermo, che mira alla concreta attuazione del diritto allo studio di tutte le studentesse e gli studenti; Teatro Universitario Aenigma di Urbino e Teatro Rebis di Macerata, che hanno permesso di promuovere significative esperienze interpersonali tra studenti “con e senza disabilità”; la guida inclusiva del Museo della Carrozza di Macerata, una traduzione intralinguistica e intersemiotica, dal codice visivo a quello verbale-acustico, della guida cartacea; il sistema di intelligenza artificiale Hego, brevettato da Emoj di Ancona, un dispositivo per l’invecchiamento attivo e l’inclusione negli ambienti di lavoro.
Il premio speciale Inclusione 3.0 è stato assegnato a “Nessuno Escluso”, del fotografo maceratese Christian Tasso: un viaggio intorno al mondo che sfida gli stereotipi della disabilità.
Ecco gli altri premiati per categoria. Per l’inclusione sociale e lavorativa: “L’Inclusione attraverso il lavoro” della cooperativa sociale il Graticolato di San Giorgio delle Pertiche, Padova, una realtà imprenditoriale agricola che ha assunto negli anni oltre trenta persone con diverse disabilità; Inclusitting della società sportiva GiocoParma, un progetto di sport integrato in tutti i settori; Dama dell’Ospedale San Paolo di Milano e Associazione per lo studio dell’assistenza medica alla persona con disabilità di Milano, che ha permesso la creazione di un modello di accoglienza medica avanzata e flessibile per persone con disabilità complesse e neuromotorie; PizzAut, pizzeria inclusiva di Cassina De Pecchi, Milano.
Per il settore scuola e università: My Story dell’Associazione italiana dislessia, sezione di Bologna, che ha reso i ragazzi con dislessia protagonisti di percorsi di mutuo aiuto; “Insieme con e per gli altri” dell’Associazione La Gometa di Ponte Pugianese, Pistoia, per promuovere la collaborazione tra generazioni e supportare persone con disabilità anche nel tempo libero; “La mia scuola a distanza” dell’Iss Domizia Lucilla di Roma, che ha visto una coppia di studenti costituita da un alunno con disabilità e da un alunno tutor realizzare video in grado di costruire momenti di condivisione e inclusione con l’intera classe.
Per la sezione dedicata all’accessibilità: Museo for all del Museo Benozzo Gozzoli di Castelfiorentino, che ha realizzato uno spazio di accessibilità culturale anche per persone con disabilità visiva; l’orto botanico accessibile del Sistema museale dell’Università di Pisa e Autismo Pisa-Valdera-Valdicecina, un progetto in grado di facilitare l’esperienza museale per bambini con disturbo dello spettro autistico; il parco comunale inclusivo "Albero del tesoro" della Fondazione Hollman e del Comune di Padova, che realizza concretamente il diritto al gioco, al tempo libero all’interno degli spazi comunitari.
Per l’innovazione tecnologica: Eye Tracking Lida dell’Università statale Paulista, di San Paolo, Brasile, per lo studio dei movimenti oculari di studenti con deficit dell’attenzione e iperattività; Mind Inclusion 2.0 società cooperativa Margherita di San Drigo, Vicenza, un’app per promuovere una rete di supporto alle persone con disabilità e favorire uno stile di vita indipendente e inclusivo; S.U.P.E.R. dell’associazione Teseo di Napoli, una piattaforma per coordinare i diversi interventi scolastici, riabilitativi, del tempo libero, realizzando la costruzione di un progetto di vita per gli studenti con disabilità.
Per quanto riguarda l’inclusione nel mondo: la promozione di processi inclusivi nei contesti educativi in Kosovo delle Università di Bologna e Padova e Repubblica del Kosovo; il centro risorse e documentazione per l’educazione inclusiva in Ucraina delle Università Statale di Zhytomyr Ivan Franko e di Parma, Iscos e Regione Emilia Romagna; il programma di impianto cocleare dell’Università Centroamericana José Simeón Cañas di El Salvador; l’istituto di comunicazione integrata dell’Università di Salamanca.
La ricerca Unicam continua a dare i suoi frutti ed a confermare l’eccellenza riconosciuta anche a livello internazionale dei nostri ricercatori.
Nel più grande studio mai realizzato su un patogeno equino, pubblicato in questi giorni sulla prestigiosa rivista “Microbial Genomics”, ricercatori di atenei ed enti di ricerca di 18 diversi Paesi hanno utilizzato le più recenti tecniche di sequenziamento del DNA per tracciare il batterio Streptococcus equi, che causa la adenite equinain cavalli di tutto il mondo.
Nel team anche la professoressa Silvia Preziuso, docente della Scuola di Bioscienze e Medicina Veterinaria dell’Università di Camerino, unico Ateneo italiano che ha collaborato al progetto.
L’adenite equina, causata da Streptococcus equi, è infatti la malattia infettiva dei cavalli più frequentemente diagnosticata nel Regno Unito, in cui si stima si verifichino circa 600 focolai ogni anno. Streptococcus equi invade i linfonodi della testa e del collo, provocandone il rigonfiamento e la formazione di ascessi che in circa il 2% dei casi possono portare il cavallo fino alla morte.
Alcuni dei cavalli che superano la malattia rimangono persistentemente infetti e trasmettono l'infezione ad altri cavalli con i quali vengono a contatto.
“Utilizzando test diagnostici standard, i ceppi di Streptococcus equi sembrano quasi tutti identici; esaminando tuttavia con attenzione il loro DNA, siamo stati in grado di tracciarne le diverse varianti diffuse in tutto il mondo", hanno affermato i ricercatori. “Mettendo insieme tutti i dati, abbiamo dimostrato che i casi registrati in Argentina, Regno Unito ed Emirati Arabi Uniti erano strettamente collegati e siamo riusciti così a provare che il commercio ed il movimento dei cavalli in tutto il mondo, ad esempio per gare ed eventi, sta incrementando la diffusione della malattia. Grazie all’ottimo lavoro di squadra ed alla collaborazione tra ricercatori di ventinove diversi enti di ricerca in diciotto paesi del mondo, potremo fornire nuove opportunità per interventi che prevengano future epidemie" ha affermato il coordinatore del progetto Andrew Waller (Intervacc AC).
“Poter partecipare allo studio genetico di un così grande numero di ceppi isolati in varie parti del mondo e collaborare con un team di ricercatori di alto livello afferenti a varie istituzioni ha permesso di ottenere dati scientifici estremamente interessanti – ha sottolineato la prof.ssa Preziuso – e di creare un valido network che si occuperà di sensibilizzare gli stakeholders verso questa problematica e di trovare le soluzioni migliori per contrastare la diffusione delle diverse “varianti” di questo importante patogeno dei cavalli. Riteniamo che l'impatto di questa malattia nel comparto equino in Italia sia sottostimato; questo studio riporta l'attenzione sulla necessità di monitorare la diffusione di Streptococcus equi nel nostro paese e di individuare gli strumenti diagnostici e di prevenzione più idonei per proteggere i cavalli ed arrestare il viaggio di questo “patogeno giramondo”.
Sono cominciate stamattina le vaccinazioni per il personale dell’Università di Macerata. UniMc, in accordo con la Regione, sta procedendo autonomamente alla somministrazione del vaccino Astrazeneca a tutti i propri dipendenti attraverso il proprio spin off di For.Med.Lab, nato dallo storico istituto di tossicologia forense. “In ottemperanza alle disposizioni governative – è la dichiarazione del rettore Francesco Adornato -, l’Università di Macerata ha dato avvio alla campagna di vaccinazione diretta al proprio personale docente e non docente: una dimostrazione di piena fiducia nella scienza che, riprendendo le parole del nostro presidente della Repubblica, rappresenta un atto di responsabilità e un dovere. Nello stesso tempo, il nostro pensiero e la nostra piena solidarietà vanno a tutti i cittadini italiani che non hanno ancora potuto vaccinarsi, ma che riteniamo potranno farlo presto, in considerazione dell’impegno che le autorità nazionali e regionali stanno profondendo in questo importante obiettivo.
L’Ateneo non abbasserà la guardia nell’osservanza delle regole sanitarie, per continuare a garantire a tutti i propri studenti e dipendenti la ripresa in piena sicurezza di tutte le attività in presenza”.
Il processo di vaccinazione è gestito internamente dall’Ateneo, dalla prenotazione attraverso il proprio gestionale, alla somministrazione al Polo Pantaleoni, dove sono stati allestiti le postazioni di accettazione e due punti vaccinali e area di osservazione
Oltre 430 le persone che si sono prenotate per i cinque giorni programmati. Alcuni docenti hanno già ricevuto il proprio vaccino nella regione di appartenenza.
Il 10 marzo gli studenti del liceo matematico dell’IIS “F.Filelfo” di Tolentino hanno preso parte a “La giornata del pi greco” che l’Università di Camerino ha festeggiato con un incontro online per docenti e studenti, dove la matematica è stata proposta attraverso la figura di Maria Gaetana Agnesi e il paradosso di Banach – Tarski.
La prima parte dell’incontro è stata dedicata al Liceo Matematico e gli studenti dell’IIS “F. Filelfo” ne sono stati i protagonisti. Emanuele Petteruti (2B l. scientifico scienze applicate) e Sofia Lacava (2A l. scientifico), con la collaborazione della prof.ssa Daniela Merelli, hanno esposto e descritto a una platea attenta e di livello superiore l’attività svolta in questo anno scolastico.
In particolare hanno approfondito le questioni riguardanti la successione di Fibonacci e l’armonia che governa la natura, la bellezza degli elementi architettonici e come giocare con essi. La presentazione, che è il risultato di un percorso sviluppato da tutta la classe del liceo matematico, dimostra la passione e il piacere della scoperta con cui gli studenti hanno saputo accostarsi alla matematica attraverso un approccio pluridisciplinare e laboratoriale, che è la vera chiave di lettura di questo indirizzo.
Gli studenti hanno voluto concludere il loro intervento con un termine significativo come “Ovviamente”, un avverbio dal sapore emblematico e dal valore assai pericoloso in matematica, come del resto sostiene il matematico Eric Temple Bell. Complimenti dunque ai ragazzi e ai docenti del liceo matematico dell’IIS Filelfo, che anche in momento così difficile, come quello che stiamo vivendo, hanno portato avanti il loro percorso con passione e creatività.
“Il Governo ha deciso di stanziare fondi da destinare alla messa in sicurezza e alla riqualificazione energetica degli edifici scolastici. Su un totale complessivo di un miliardo e 125 milioni, più di 32 milioni saranno destinati alle Marche".
Lo rende noto il deputato Riccardo Augusto Marchetti, commissario della Lega Marche.
"Oltre 10 milioni - spiega Marchetti - verranno utilizzati per gli edifici scolastici della provincia di Ancona; 4 milioni 471 mila euro saranno investiti per le scuole della provincia di Ascoli Piceno; 3 milioni 237 mila euro per quelle di Fermo; e oltre 7 milioni andranno rispettivamente alle province di Macerata e Pesaro Urbino. Il Governo Draghi continua a produrre segnali di forte rottura rispetto all’inconsistenza del passato - sottolinea Marchetti - La Lega è protagonista del cambiamento e, sin dai primi giorni di questa nuova storia di governo, ha dato agli italiani le risposte che chiedevano da tempo. Con questo provvedimento, sul quale il precedente governo ha iniziato a lavorare salvo poi lasciarlo nei cassetti del ministero, vengono stanziati agli Enti Locali ingenti risorse finora non utilizzate dal Miur e che non riguardano il Recovery Plan. C’è ancora molto lavoro da fare, ma con la Lega in prima linea i risultati non si faranno attendere”.
Dal 15 al 19 marzo l’Università di Macerata organizza la quarta edizione di “Unimc for inclusion”, una settimana di formazione, convegni, laboratori e interviste sui temi dell'inclusione. Alla collaborazione con la Sipes, Società Italiana di Pedagogia, si affianca quest’anno il coinvolgimento scientifico di realtà internazionali da Stati Uniti, come Rochester Institute of Technology di New York, College of Decorah, Università dell’Arizona e di Berkeley; Spagna, con gli Atenei di Salamanca, Vigo e Complutense di Madrid; Brasile, con l’Università Unesp; e, naturalmente, Italia, con Università Europea di Roma, Cattolica del Sacro Cuore di Milano e Politecnica delle Marche.Gli appuntamenti si terranno in tre momenti pomeridiani: incontri scientifici tra le 17 e le 18; il confronto con gli studenti alle 18; interviste ai protagonisti a cura della web radio di Ateneo Rum dalle 20.30 alle 22.30. Il programma completo è online su unimc.it/unimc4inclusion2021.
“Siamo felici di poter riproporre, anche se in forma virtuale, un appuntamento così importante – sottolinea il rettore Francesco Adornato – che permette un confronto e un approfondimento di ampio respiro. Abbiamo fatto dell’inclusione una prospettiva integrata del nostro agire quotidiano, perché sono le differenze a farci crescere, insieme”.
"Siamo alla quarta edizione - spiega la delegata del rettore al progetto Inclusione 3.0 Catia Giaconi - nella quale abbiamo voluto tenere insieme la comunità accademica e studentesca con spazi dedicati al confronto internazionale e alla diffusione di pratiche innovative per una Università Inclusiva. Accanto alle voci internazionali, autorevoli studiosi dell'Università di Macerata, che ringrazio, presenteranno le loro riflessioni per una cultura inclusiva"
Nel corso della prima giornata sarà assegnato anche il Premio Inclusione 3.0, ideato per valorizzare associazioni e organizzazioni che si impegnano per rendere effettiva l’indipendenza e l’autodeterminazione delle persone con disabilità, attraverso processi di integrazione scolastica, universitaria e lavorativa. La premiazione sarà trasmessa in diretta lunedì 15 marzo alle 17 sulle pagine Facebook e YouTube di UniMc nonché in tv sul canale 611. Interverranno il rettore Francesco Adornato, la delegata al progetto Inclusione 3.0 Catia Giaconi, la presidente della Conferenza nazionale universitaria dei delegati per la disabilità Marisa Pavone, la direttrice del Dipartimento di Scienze della formazione, beni culturali e turismo Lorella Giannandrea, il presidente SiPeS Luigi D’Alonzo e Amanda Kraus dell’Università dell’Arizona.
La sera alle 20:30 andrà in onda, sempre via social, l’intervista a Jean Calvin Mbilong Ayissi, da rifugiato in Italia a leader delle persone con disabilità in Camerun. Conducono Aldo Caldarelli, Carlo Torregrossa, Francesca Giovanna Defilippis, Antonio Cuccaro.
Tra gli ospiti dei giorni successivi: Rosario Vitale, fondatore del primo Giornale online di Diritto Canonico “Vox Canonica”; Giampiero Griffo e Lavinia D’Errico, curatori della pubblicazione “I rifugiati e i richiedenti asilo con disabilità in Italia”; il sovrintendente del Macerata Opera Festival Luciano Messi; Rita Barbuto, già presidente e direttore, dell’associazione Dpi Italia Onlus e della Rete italiana disabilità e sviluppo; il sociologo ed economista, editorialista del Corriere della Sera Mauro Magatti.
Venerdì 19 marzo alle 15.30 si terrà la tavola rotonda conclusiva “Disabilità, inclusione e tecnologie per l’interazione uomo-macchina” con l’intervento di esperti ingegneri italiani e statunitensi.
Chiusa la seconda giornata per lo screening gratuito covid 19 che viene effettuato da uno spin off dell’Università di Camerino e riservato agli alunni che frequentano le scuole dell’Istituto Comprensivo “Don Bosco” di Tolentino e che annovera la “Grandi”, il “Plesso “‘815” e il “Don Bosco”.
Alle ore 18.30 sono stati effettuati circa 270 tamponi, nessun positivo.
Domani, venerdì 12 marzo, saranno effettuati i tamponi ai ragazzi che frequentano la scuola secondaria di primo grado, dalle ore 8.30 alle ore 18.00. "Ovviamente chi ancora non ha effettuato lo screening nelle prime giornate può recarsi al driver through in qualsiasi momento", spiega l'ente comunale.
Quindi andando in auto, senza scendere, il personale addetto dell’Università di Camerino, effettuerà sui bambini e sui ragazzi, oltre che sui docenti e sul personale dipendente dell’istituto Don Bosco, il tampone per lo screening gratuito.
L'amministrazione comunale rende noto, inoltre, "che le risposte dello screening gratuito covid 19 effettuato sugli alunni dell’istituto comprensivo “Don Bosco” saranno rilasciate direttamente subito dopo l’effettuazione del tampone ai genitori dello studente. Quindi non bisogna rivolgersi al proprio medico di base ma attendere il responso sulla eventuale negatività o positività".
I ragazzi delle classi IVA, IVB, VA e VB di Pollenza, VA di Casette Verdini, IVA e VA di Sforzacosta, tutti appartenenti all'Istituto Comprensivo “V.Monti” di Pollenza, hanno accolto con grande stupore e interesse, l'Isp. Stefano Ronconi della Polizia Stradale, e l'Isp. Claudio Tarulli della Polizia Postale.
L'incontro aveva un titolo: PretenDiamo Legalità.
L'incontro, promosso congiuntamente dalla Questura, dalla Polizia Stradale e dalla Polizia Postale, si è svolto online in un simpatico dialogo tra le parti coinvolte. L'Isp. Stefano Ronconi ha iniziato, raccontando le sue disavventure, avute prima da bambino e poi da adulto come utente della strada e, soprattutto, come poliziotto in servizio.
Da bambino, andando in bicicletta, si è rotto il gomito destro: una distrazione; da adulto si è ribaltato con l'auto. Così ha fatto capire ai bambini quali rischi ci sono nell'andare per strada; e quanto dure siano poi le conseguenze di un atto sbagliato. "Ci sono i dispositivi di sicurezza, ha detto l'Ispettore, il casco per la bicicletta e le cinture per l'auto. E sempre la prudenza! Mai il cellulare! E attenzione all'overboard!".
L'Ispettore è entrato talmente in confidenza con gli studenti, che è stato travolto da una valanga di domande.
Con calma e con l'autorevolezza del suo ruolo, in modo semplice e chiaro, il poliziotto ha risposto a tutti i quesiti che gli sono stati posti. Ha raccolto anche delle “piccanti” testimonianze degli alunni della Primaria, ma ha promesso di non avvalersene: “Babbo mette sempre la freccia all'ultimo momento e qualche volta non la mette affatto!” E già! “I bambini sporcano casa”.
Poi c'è stato l'intervento dell'Isp. Claudio Tarulli della Polizia Postale. Ha parlato del cellulare e dei pericoli che nasconde, della Privacy verso se stessi e gli altri. Egli ha iniziato, mostrando tre video della Smile and Learn, azienda che produce materiale didattico ed educativo.
Il primo video era un cartone animato, intitolato: Il mio primo smartphone - Consigli di utilizzo per bambini. Il cellulare che oggi, ha detto l'Ispettore, è un regalo che si riceve per la Prima Comunione, all'età di 9-10 anni, permette di entrare nel web, di conoscere nuovi amici da tutti le parti del mondo, di giocare online, guardare video, ascoltare musica, inviare messaggi ed imparare molte cose. Ma poi il cellulare richiede anche il rispetto di alcune regole basilari: la comunicazione virtuale dev’essere come quella reale: non si tratta di pulsanti, ma di persone.
Fare molta attenzione alla condivisione di foto ed informazioni; non tutto ciò che si vive è condivisibile; e non bisogna passare troppo tempo sugli smartphone.
Il secondo video, presentato dall’Ispettore Tarulli, metteva in luce i pericoli della violazione della privacy:
Privacy online per bambini - Protezione e sicurezza su Internet. L’Ispettore Tarulli ha evidenziato che mettere in pubblico troppo materiale della propria vita quotidiana, rende vulnerabile la persona: i male intenzionati potrebbero venire in possesso dei suoi dati: indirizzo, numero di telefono, preferenze, ecc. e quindi raggiungerlo facilmente. L’Ispettore ha dato una serie di consigli su come evitare che le informazioni private siano diffuse: attraverso il controllo dell’impostazione della privacy, delle app che si usano e delle password, che non devono essere troppo facili. "E soprattutto rivolgersi ai propri genitori, specialmente quando si teme qualche pericolo", ha detto l'Ispettore.
L’ultimo video:
Cyberbullismo - Cosa puoi fare per evitare il cyberbullismo? L’agente di Polizia ha posto l’attenzione sugli atteggiamenti corretti da avere nei confronti del prossimo, specialmente quando si usano i social:
- usare un linguaggio appropriato che non urti la sensibilità delle persone;
- evitare di ridere quando si vedono foto imbarazzanti, postate da qualche compagno:
- sollecitare i compagni a cancellare il materiale postato;
- chiedere scusa quando si offende la sensibilità altrui per un linguaggio non appropriato;
- evitare di diffondere confidenze degli amici.
- Insomma, l’accento è stato posto sui comportamenti corretti da attuare nell'uso dei social network.
L’attenzione ed il coinvolgimento dei ragazzi nell'incontro con gli Ispettori sono stati sempre alti; gli interventi sono risultati molto pertinenti; adeguati alla fascia d’età degli alunni.
L’incontro si è protratto fin quasi alle 12.40. Gli Agenti di Polizia hanno saputo ben gestire la non facile lezione online, avendo attive ben due stanze di Meet, una per la Scuola Primaria di Pollenza ed un’altra per Casette Verdini e Sforzacosta.
Il sindaco Giuseppe Pezzanesi e la Giunta comunale hanno approvato il Documento Preliminare alla Progettazione (DPP) per l’adeguamento sismico della Scuola “G. Lucatelli" di Tolentino.
Il documento, predisposto ai sensi della normativa vigente, descrive lo stato dell'edificio e le direttive dei lavori oltre a definire i criteri, le modalità ed i tempi da rispettare per l’esecuzione dell’intervento, il cui importo complessivo è pari a 7 milioni di euro.
"Si è provveduto alla sua approvazione al fine di indire la procedura di gara per l’individuazione del soggetto a cui affidare la progettazione di fattibilità tecnica ed economica, definitiva, esecutiva e il coordinamento della sicurezza in fase di progettazione, risultando verificata la carenza in organico di personale che possa, nei tempi programmati per l’intervento, riuscire contestualmente a svolgere le funzioni di istituto, e per la necessità di affidare l’incarico a professionalità aventi le competenze e qualificazioni specialistiche necessarie e che abbiano consolidata esperienza" sottolinea il sindaco Pezzanesi.
La Scuola “G. Lucatelli” è stata danneggiata dai ripetuti eventi sismici che si sono verificati a partire dal 24 agosto 2016: nell’immediato sono state disposte opere di pronto intervento volte a ripristinare la funzionalità completa del complesso scolastico e la relativa agibilità.
Primo premio per la classe 5ª F dell’IIS “G. Garibaldi” di Macerata. Gli studenti, con il coordinamento della prof. ssa Eleonora Mancini, hanno partecipato al concorso 'Sulle vie della parità nelle Marche', indetto dall’Osservatorio di Genere di Macerata e si sono aggiudicati il primo posto della sezione C2 Percorsi di Vita e di Lavoro, con il progetto Imprenditoria agricola al femminile: Francesca Gironi racconta: "Questa figura è stata individuata come esempio di imprenditoria femminile collegata al mondo agricolo e quindi strettamente connessa all’ambito di studio dell’istituto maceratese".
L’elaborato multimediale ha valorizzato il potenziale del lavoro femminile in campo agricolo attraverso la figura di Francesca Gironi, prendendo in esame tre ambiti della sua attività professionale: è titolare dell’azienda agricola Le Noci; è delegata regionale per Coldiretti Donne Impresa, organizzazione agricola italiana, ed è vice presidente della Commissione femminile Copa-Cogeca, federazione europea che comprende associazioni di agricoltori e cooperative agricole.
Gli studenti partecipanti sono stati: Claudia Bartolacci, Matteo Budassi, Vladislav Chicu, Ludovica Cipriani, Francesca Cognigni, Giovanni Dionisi, Nohaila El Omari, Giorgia Francesconi, Matteo Longarini, Nefelly Mangiaterra, Andrea Maccaroni, Gianluca Mancini, Alessandro Mazzuferi, Giammarco Montori, Valerio Toppa, Anastasia Vergari.
I ragazzi, dopo una fase preliminare di ricerca hanno incontrato online l’imprenditrice per una intervista su più tematiche: le attività di Francesca Gironi nell’ente Copa Cogeca e in particolare le politiche di sviluppo rurale europee; l’affermazione di una donna in un contesto di lavoro, come quello agricolo, prevalentemente maschile; le difficoltà che un giovane può incontrare nell’intraprendere un’attività privata in campo agricolo.
Un gruppo di studenti ha filmato nelle proprie abitazioni un breve video con l’intervista svolta, a cui sono state aggiunte riflessioni e spunti personali; mentre altri ragazzi hanno prodotto un documento multimediale relativo alle principali discriminazioni nel mondo del lavoro nei confronti delle donne, ponendo particolare attenzione alla situazione di attuale difficoltà dovuta alla pandemia, che ha fortemente aggravato questa disparità. Tutte le realizzazioni sono state poi montate in un video che è risultato vincitore.