Dallo scorso 1 ottobre il professor Guido Favia, Direttore della Scuola di Bioscienze e Medicina Veterinaria dell’Università di Camerino, è il nuovo Direttore del CIRM-IMN, il Centro Interuniversitario di Ricerche sulla Malaria-Italian Malaria Network, centro di ricerca finalizzato al potenziamento e al coordinamento degli studi che riguardano i principali aspetti della malattia, che vede la collaborazione tra ricercatori di diversi Atenei italiani e dell’Istituto Superiore di Sanità. L’Italian Malaria Network rappresenta in Italia il punto di riferimento per la ricerca sulla malaria.
Il professor Favia, che è stato vice direttore del Centro nel triennio 2018-2021, è un parassitologo e da molti anni è impegnato in attività di ricerca scientifica relative al controllo delle più pericolose malattie infettive che affliggono in particolare i paesi del terzo mondo, tra cui la malaria, zika e dengue.
“Sono estremamente orgoglioso – ha dichiarato il prof. Favia – per questa nomina, che rappresenta non soltanto una gratificazione personale, ma anche un importante riconoscimento della qualità e dell’eccellenza della ricerca e dei ricercatori di Unicam, in particolare nel settore della malaria che vede attivi in Ateneo ben due gruppi di ricerca, quello che coordino con la prof.ssa Irene Ricci e quello coordinato dalla prof.ssa Annette Habluetzel. Ringrazio l’Ateneo ancora una volta per le opportunità che offre ai propri ricercatori”.
“Sono anche un po’ intimorito dall’incarico – prosegue il professor Favia – ripensando ai miei predecessori, illustri scienziati del calibro del prof. Arese, del prof. Crisanti e della prof.ssa Taramelli, che ringrazio per quanto hanno fatto e l’esempio dei quali cercherò di seguire per questo incarico. Ci aspetta comunque un lavoro impegnativo, ma che sono sicuro sarà foriero di importanti risultati. Abbiamo già alcune idee per poter ampliare il centro e per avviare collaborazioni internazionali. L’impegno maggiore sarà senz’altro rivolto alle giovani ricercatrici ed ai giovani ricercatori, proseguendo il lavoro avviato dai miei predecessori mirato alla possibile attivazione di assegni di ricerca o di borse di dottorato che consentiranno la formazione e la crescita professionale e scientifica dei giovani. Continueremo a far progredire la tradizione della ricerca italiana sulla malaria, una delle più importanti in Europa, facendo sinergia tra i vari gruppi di ricerca per riuscire ad ottenere maggiori finanziamenti”.
Oikos Nomos. Politics and Economics in Ancient Thought”, ovvero “Politica e economia nel pensiero antico”: è questo il titolo dell’incontro annuale del Collegium Politicum, cioè della rete internazionale di studiose e studiosi del pensiero politico classico, che avrà luogo il 7 e l’8 ottobre, nella suggestiva cornice della Rotonda a Mare e del Palazzetto Baviera di Senigallia (AN).
Quest’anno, capofila del prestigioso evento, ormai giunto alla sua ventesima edizione, è l’Università di Macerata, con il contributo del Comune di Senigallia, del Banco Marchigiano – Credito Cooperativo Italiano, della Società Filosofica Italiana – Sezioni di Macerata e di Ancona, e della Ferramenta Irrera di Senigallia.
Le curatici, le docenti Arianna Fermani di Unimc e Elena Irrera dell’Università di Bologna insieme alla dottoranda Federica Piangerelli, hanno coordinato l’organizzazione di un ricco programma che rilegge il pensiero antico alla luce del contesto moderno. Attraverso molteplici declinazioni argomentative, che spaziano da Erodoto ad Aristotele, passando per i Sofisti e Platone, si sonderanno le radici del pensiero economico e politico, colto nel suo costitutivo intreccio con la riflessione filosofica antica. Il convengo, quindi, si prospetta un’ottima occasione di confronto e di dibattito intorno a temi classici ma centrali nella loro profonda attualità.
I lavori potranno essere seguiti sia in presenza, nel rispetto delle misure di contenimento anti-covid (Green Pass o tamponi).
Venerdì scorso il Consiglio comunale di Fiastra ha approvato una delibera con cui si chiede il mantenimento della scuola e il suo passaggio dall'Istituto Comprensivo Ugo Betti di Camerino, di cui oggi fa parte, all'Istituto comprensivo Monsignor Paoletti di Pieve Torina.
L'amministrazione comunale torna quindi sulla questione scuola, illustrando le motivazioni di questa decisione.
“A noi interessano solo le sorti delle famiglie e dei giovani della vallata – ha dichiarato il sindaco Sauro Scaficchia – e siamo fermamente convinti che il passaggio all'istituto Mons. Paoletti di Pieve Torina sia assolutamente funzionale alle nostre esigenze. Siamo favorevoli all'ipotesi di accorpamento di tutte le scuole delle aree interne in un unico istituto, come prospettato anche dall'ex preside Cavallaro, ma solo in una prospettiva di rafforzamento dell'istituto stesso. Questa sarebbe una visione interessante e condivisibile, che porterebbe vantaggi a tutti, ma nella situazione attuale rimaniamo convinti della necessità, urgente, di accorpamento con Pieve Torina”.
Come specificato nella delibera approvata venerdì, l'appartenenza della scuola di Fiastra all'istituto comprensivo di Camerino "comporta degli oneri finanziari per il comune che nei prossimi anni potrebbero non essere più sostenibili".
"In particolare, il Comune ha supportato negli anni gli oneri del personale ausiliario integrando quello parziale fornito dall'istituto comprensivo. Ha inoltre finanziato l'integrazione dei piani didattici, consentendo l'adeguamento alla normale offerta didattica della scuola pubblica, finanziando le ore di lezione di musica e di inglese" ha sottolineato il primo cittadino.
"L'istituto comprensivo Mons. Paoletti di Pieve Torina è più vicino alle esigenze di una piccola realtà scolastica come quella di Fiastra essendo composto da scuole in tutto assimilabili come quella di Valfornace, di Visso, della stessa Pieve Torina e di Muccia. Questo passaggio comporterebbe, inoltre, dei benefici economici immediati, erogati nell'ambito della strategia di sviluppo delle Aree interne che prevede degli specifici interventi finanziari, da cui invece Fiastra rischia di rimanere tagliata fuori" conclude Scaficchia.
Non poteva prendere il via se non il primo di ottobre, mese dedicato alla Cyber Security, la prima edizione del corso di perfezionamento in “Etica, diritto, tecnologie del digitale”: uno dei pochi del suo genere in Italia, con le scienze umanistiche che si incrociano con i percorsi tecnologici, organizzato dall’Università di Macerata in collaborazione con l’Università Politecnica delle Marche. Il progetto, in particolare, è nato grazie alla sinergia tra il Dipartimento di scienze politiche, della comunicazione e relazioni internazionali di Unimc con il Centro di ricerca per la privacy e la cybersecurity di Univpm. Studenti in parte in presenza al Polo Pantaleoni e in parte collegati online. Il sostegno offerto dalla neonata associazione “Studio e ricerca”, rappresentata per l’occasione da Ubaldo Perfetti, fino a poco tempo fa anche docente Unimc, e Claudia Caporaletti, ha consentito di offrire tariffe agevolate ai primi iscritti.
“A fronte della rivoluzione digitale che stiamo vivendo, è necessario affermare la dimensione etica accanto a quella tecnologica, se vogliamo dare l’idea di un futuro a misura d’uomo – ha sottolineato il rettore Francesco Adornato durante i saluti ai corsisti - Tra scenari apocalittici e percezioni salvifiche, c’è una dimensione intermedia di salvaguardia e miglioramento delle condizioni di vita”.
Come ha spiegato la direttrice Benedetta Giovanola, “il corso è frutto di una progettazione sinergica su materie complesse per formare figure professionali innovative e competenti nel campo delle tecnologie digitali d’avanguardia, dai media digitali all’intelligenza artificiale, e negli ambiti etici e giuridici connessi, preparati per il mondo della formazione, della ricerca applicata e delle imprese 4.0”.
Tra i temi cruciali, la gestione dei dati. “Oggi – ha detto il vicedirettore del corso, Marco Baldi, ingegnere della Politecnica - siamo rivestiti di tecnologia. Il problema è governare i dati e recuperare la dimensione umana di qualcosa che può diventare velocemente disumano”.
A tenere la lezione inaugurale è stato Mario De Caro, docente di etica all’Università di Roma Tre e di etica e intelligenza artificiale negli Stati Uniti, all’Università Tufts.
Sono una ventina gli studenti iscritti al corso, con formazione variegata: lavoratori, laureati Unimc in filosofia, lettere, mediazione linguistica e giurisprudenza, laureati Univpm in economia e ingegneria e laureati di altri atenei - Università statale di Milano, Università del Salento, Università di Bologna -provenienti da studi di giurisprudenza, scienze politiche, scienze della formazione.
È in corso la sedicesima campagna di indagini archeologiche che l’Università di Macerata (con la direzione di Roberto Perna) e l’Istituto archeologico di Tirana (diretto da Luan Perzhita e Sabina Veseli) stanno conducendo in Albania meridionale, nella valle del Drino insieme a dottorandi, collaboratori e studenti. Il progetto vuole applicare in Albania l’innovativo modello di gestione già sperimentato nei parchi della Provincia di Macerata, che l’Ateneo maceratese, grazie al progetto Transfer - finanziato nel programma europeo Adrion - sta esportando in tutta l’area adriatica, a partire da sei casi pilota in Grecia, Croazia, Slovenia, Serbia, Italia e Albania.
Nel corso del 2021 le indagini archeologiche (condotte attraverso gli strumenti offerti dalle tecnologie informatiche e un approccio multidisciplinare) si sono concentrate sulla città ellenistica di Antigonea, fondata dal Re Pirro e intitolata alla moglie Antigone, e sulla fortezza di Palokaster, fortificazione di età tardoantica all’incrocio strategico di importanti percorsi viari che attraversano la valle. Inoltre, un’équipe dell’Università di Camerino (diretta Antonio Schettino) sta conducendo contemporaneamente delle indagini geofisiche ad Hadrianopolis, città romana già osservata da UniMc e dallo Iat a partire dal 2006 che, collocata in pianura, ha sostituito come centro di riferimento per la valle proprio Antigonea, abbandonata a seguito della conquista romana.
Durante quest’ultimo anno gli archeologi UniMc, collaborando con le docenti Barbara Fidanza ed Eleonora Cutrini, con gli architetti Corrado Gamberoni e Ilenia Pierantoni e con il restauratore Giuseppe Mantella, procederà anche alla elaborazione del “Drafting and implementation Management Plans in the Antigonea archaeological park”. Si tratta di un progetto in fase di elaborazione per conto della Cooperazione allo sviluppo di Tirana finalizzato all’elaborazione del Piano di gestione del parco archeologico di Antigonea.
Gli studi sono stati finanziati dal Programma di ricerche archeologiche del Ministero degli Affari Esteri e godono del supporto organizzativo della Municipalità di Gjirokaster di quella di Dropull, della Direzione regionale dei monumenti di Gjirokaster, dell’Ambasciata di Tirana e dei Consolati di Valona e Gjirokaster.
«Si apre una pagina storica per l’edilizia scolastica che segnerà il futuro della città come era già accaduto negli anni ’60, ’70 ». Così l’assessore ai Lavori Pubblici del Comune di Macerata , Andrea Marchiori, nel presentare il nuovo piano di edilizia scolastica 2021-2026, approvato ieri in Giunta. Sul piatto l’amministrazione comunale mette 27 milioni derivanti dai fondi della ricostruzione post sisma e bandi pubblici assegnati per la realizzazione di nuove scuole in città e per la manutenzione e adeguamento di quelle esistenti.
Presenti alla conferenza di presentazione, oltre agli esponenti della Giunta comunale, diversi funzionari dell'Ufficio tecnico guidati da Tristano Luchetti, tra cui la nuova arrivata Alessandra Foderà, ingegnere di Trapani.
Tra le nuove opere da realizzare c’è la scuola elementare “Ercole Rosa” nel quartiere Pace per la quale è stato concesso il finanziamento di 1.425.000,00 euro; in questo caso si tratta di un intervento di nuova costruzione. Previsto, inoltre, l’intervento di demolizione e ricostruzione della scuola elementare “IV Novembre” in via Spalato per un importo complessivo di 3.600.000,00 euro. Ad essere interessata dal finanziamento anche la costruzione della nuova scuola materna “Lino Liviabella” a Sforzacosta per un importo complessivo di un milione di euro. Realizzazione di un nuovo plesso anche per la scuola dell’infanzia e primaria “Mameli”, in via Ancona, per un importo complessivo di 2.300.000,00 euro. Previsto anche l’intervento di adeguamento sismico, per un totale di 1.535.000,00 euro, per la scuola materna ed elementare “Fratelli Cervi” nel quartiere Colleverde. Miglioramento sismico previsto anche per il Convitto Nazionale “Leopardi” per un importo complessivo di 8.340.000,00 euro, che tornerà ad essere a "solo utilizzo scolastico" come ha sottolineato Marchiori.
Interventi anche per la scuola primaria “De Amicis” per un importo complessivo di 2.230.000,00 euro. A tali lavori si aggiungono quelli di nuova costruzione di due poli di infanzia (nido e scuola infanzia) rispettivamente nei quartieri di Corneto e Le Vergini per un importo complessivo di sei milioni di euro.
L’importo del finanziamento ottenuto è complessivamente di circa 27 milioni di euro.
A ciò si aggiungono anche le opere realizzate in questo anno come il cappotto termico della primaria “Natali” a Sforzacosta con un importo da 130mila euro, l’intervento di manutenzione straordinaria della palestra e degli spogliatoi della primaria “Dolores Prato” (attualmente inagibile) a Collevario (260mila euro).
La prossima realizzazione la nuova palestra della primaria “IV Novembre” in via Spalato (circa un milione di euro), gli impianti di ventilazione meccanica controllata all’infanzia “Helvia Recina” e alla primaria “Anna Frank” di Villa Potenza (52mila euro) e i numerosi e continui interventi di manutenzione ordinaria eseguiti dagli operai comunali in tutti i plessi scolastici.
«Programmazione, valore dell’educazione, sicurezza dei nostri ragazzi e sguardo al futuro. Sono gli obiettivi alla base del piano di edilizia scolastica 2021-2026 che permetterà agli alunni di poter apprendere, relazionarsi con l’altro e vivere una delle fasi più belle della vita in ambienti nuovi, moderni, più sicuri e confortevoli - ha detto il sindaco Sandro Parcaroli -. Un progetto che sottolinea anche la volontà dell’Amministrazione di far sì che Macerata sia sempre più una città a misura di famiglia dove poter vivere, lavorare e far crescere le future generazioni; crediamo sia un dovere di chi amministra offrire edifici scolastici sicuri, nuovi e all’avanguardia. Un ringraziamento al grande lavoro degli Uffici che ha permesso di aggiudicarci le risorse messe a disposizione».
«Abbiamo la consapevolezza che stiamo scrivendo una pagina di storia nell’edilizia scolastica della città grazie anche al contributo straordinario dell’Ufficio Tecnico – ha aggiunto l’assessore ai Lavori Pubblici Andrea Marchiori -. È un piano di edilizia scolastica che abbiamo fatto tutti insieme di cui la città deve essere orgogliosa.
In pochi mesi abbiamo ottenuto le risorse economiche e, contestualmente, avviato la programmazione delle opere affinché non venga procurato alcun disagio agli studenti. Le nuove scuole, eccezion fatta per la primaria IV Novembre, verranno costruite su siti limitrofi a quelle esistenti mantenendo queste ultime a patrimonio del Comune, ovvero senza demolizioni ma con destinazione alternativa. La programmazione di cinque anni darà la possibilità di avviare i cantieri in modo progressivo e ordinato così da poter seguire l’esecuzione dei lavori con particolare attenzione. Tutti gli istituti comprensivi saranno coinvolti dal piano a dimostrazione che abbiamo attuato criteri equanimi. Macerata sarà modello di edilizia scolastica, città attrattiva per le famiglie, in cui le mamme e i papà, tenendosi per mano, vedranno crescere i propri figli sotto un tetto sicuro, così come illustrato nel logo che abbiamo realizzato per accompagnare i lavori».
In conclusione Andrea Marchiori, nel ringraziare tutti i tecnici e i professionisti che hanno contribuito alla realizzazione del piano di edilizi, ha ricordato l’ingegnere Guglielmo Cervigni , dipendente dell’ufficio tecnico del Comune, deceduto lo scorso giugno per complicanze dovute al Covid.
«Non è stato facile sopperire alla sua mancanza» - ha dichiarato Marchiori - .
Un mese di prove tra preselezioni e scritti per oltre duemila presenze: sono i numeri che dallo scorso 17 settembre e fino a metà ottobre sta gestendo il Dipartimento di Scienze della formazione, dei beni culturali e del turismo dell’Università di Macerata, massicciamente impegnato in queste settimane con le selezioni per l’accesso al corso di laurea in Scienze della formazione primaria e ai corsi di specializzazione per il sostegno nelle scuole primarie e secondarie. Proprio oggi il Polo Bertelli ha ospitato l’ultima delle quattro preselezioni per il sostegno.
In totale, quindi, oltre duemila candidature per un corso di laurea magistrale con 250 posti e un corso di specializzazione con 220 posti. Le competizioni più dure saranno per il corso di laurea, con 600 candidati, e per i corsi per il sostegno nelle scuola secondarie di primo grado, con 450 candidati per 50 posti e di secondo grado, con 600 candidati per 60 posti.
“L’Università di Macerata - sottolinea la direttrice del Dipartimento Lorella Giannandrea - vanta un settore fortemente specializzato e di lunga tradizione nei filoni di ricerca e insegnamento dedicati ai temi della pedagogia e della formazione. Il riconoscimento di Dipartimento di eccellenza ricevuto dal Dipartimento di Scienze della formazione, dei beni culturali e del turismo ha permesso di implementare ulteriori progetti innovativi. Siamo in grado, quindi, di fornire una formazione rigorosa e approfondita, che si rinnova continuamente a fronte degli sviluppi sul fronte della ricerca”.
“Con il progetto Inclusione 3.0 – ribadisce la delegata del rettore Catia Giaconi, anche direttrice dei corsi di specializzazione per il sostegno – l’Ateneo ha rafforzato le azioni a favore di una politica inclusiva per studenti con disabilità e con disturbi specifici di apprendimento, diventando un centro attivo di sperimentazione di dispositivi tecnologici per la progettazione, per le pratiche didattiche e per nuovi metodi di studio. I corsi per il sostegno permettono anche di condividere questa esperienza, formando insegnanti in grado di sostenere gli studenti nei modi più appropriati, al fine di una piena inclusione scolastica”.
L'Ambasciatore della Repubblica di Lituania Ričardas Šlepavičius ha incontrato ieri (mercoledì) pomeriggio il rettore dell’Università di Macerata Francesco Adornato.
La visita diplomatica era finalizzata ad approfondire alcuni elementi di maggior rilievo istituzionale, culturale ed economico della città, in vista del possibile insediamento di una rappresentanza consolare onoraria, in corso di valutazione. Lituania e Italia sono due nazioni e due Stati legati da relazioni di antica tradizione.
L’Ambasciatore, accompagnato dal manager Antonello De Lucia, si è detto molto lieto della possibilità di incontrare il rettore e di conoscere l’Ateneo, anche in considerazione delle possibili prospettive di collaborazione e sinergia che potrebbero essere identificate.
A ricevere Šlepavičius, oltre ad Adornato, erano presenti anche la delegata alle relazioni internazionali Benedetta Giovanola e il direttore generale dell’Ateneo Mauro Giustozzi.
Interessanti prospettive si sono aperte per quanto riguarda la mobilità studentesca ed eventuali collaborazioni scientifiche, in particolare nell’ambito del programma quadro europeo per la ricerca e l'innovazione Horizon. È emerso anche interesse per la possibilità di connessioni con il tessuto imprenditoriale marchigiano, grazie alle sempre più consolidate relazioni dell’Ateneo con il territorio. La Lituania rappresenta, infatti, un importante ponte con i Paesi Baltici e dell’Est Europa e negli ultimi anni sta conoscendo una crescita economica senza precedenti.
Un accordo di collaborazione tra l’Università di Macerata e la Lega Italiana di Calcio Professionistico: è su quanto stanno lavorando gli uffici dell’Ateneo dopo l’incontro che, nell’ambito della recente Notte dei Ricercatori, ha riunito insieme il direttore del Dipartimento di Giurisprudenza Stefano Pollastrelli e il direttore generale Mauro Giustozzi con il segretario generale della Lega Pro Luca Paolucci, il direttore sportivo della Sampdoria Daniele Faggiano e il direttore generale della Fermana Fabio Massimo Conti.
“Si è trattato di un incontro molto proficuo – rivela il professor Pollastrelli -, che si inserisce nella crescente attenzione che il nostro Dipartimento sta dedicando alla formazione specifica in questo settore e all'attivazione di contatti con le realtà professionali. Da quest’anno, infatti, è partito il nuovo corso di laurea breve in “Consulente giuridico per lo sport”, un curriculum del corso di laurea triennale in Scienze dei servizi giuridici, progettato per formare esperti in diritto e fiscalità dello sport, molto richiesti dal settore, con stage e laboratori guidati da professionisti di società di calcio, basket e volley. Quello dello sport è un settore in grande espansione e anche complicato. Il Coni e le diverse federazioni sportive, giudici, avvocati dello sport e società ci hanno confermato la necessità di persone specializzate in questo ambito. I laureati potranno trovare concretamente profili occupazionali ben delineati come liberi professionisti, direttori sportivi, procuratori, team manager, esperti in sicurezza, in marketing e contrattualistica”.
Nelle Marche è vaccinato con doppia dose quasi il 60% dei giovani tra 12 e 19 anni. Oltre il 72% (ma quasi l'80% dei più grandi) ha avuto almeno la prima dose. Sotto il 28% i giovani ancora non vaccinati.
Sono 79.638 i giovani marchigiani di età compresa tra 12 e 19 anni che hanno ricevuto la prima dose di vaccino anti covid, pari al 72,3% del totale (110.108 secondo dati Istat). Sono, invece, 65.685 i ragazzi della stessa fascia di età che hanno ricevuto il ciclo completo di vaccinazione, pari al 59,7%.
I giovani della fascia 12-19 che non hanno ricevuto nemmeno una dose sono invece 30.470, pari al 27,7%.
I dati dell'Osservatorio Epidemiologico regionale e dell'Istat sono resi noti dall'Ufficio Scolastico regionale che sta monitorando l'andamento della campagna vaccinale.
L'adesione risulta più alta nella fascia di età 16-19 anni: 43.423 hanno ricevuto la prima dose (79,3% del totale di 54.787), 37.771 con il ciclo completo (68,9%). Dei 12-15enni invece 36.615 (65,5% del totale di 55.321) hanno ricevuto la prima inoculazione, 27.914 (50,5%) sono immunizzati con la seconda. Il 20,7% dei ragazzi 16-19 anni non ha ricevuto nemmeno una dose (11.364), percentuale che sale a 34,5% (19.106) per i 12-15enni.
Numeri che, rispetto alla media regionale, sono più bassi in provincia di Macerata, dove il 62,6% dei giovani ha ricevuto la prima dose e il 49,8% ha completato il ciclo con un residuo 37,4% di ragazzi che non si è sottoposto a vaccinazione (la percentuale più alta delle Marche).
L'università di Urbino ha conferito la laurea honoris causa in scienze motorie a Roberto Mancini. La cerimonia è avvenuta nella giornata di ieri alla presenza delle autorità cittadine, regionali e provinciali. Il ct della nazionale fresco della vittoria al campionato europeo, si è presentato a Urbino con la propria auto fino a Piazza Rinascimento.
Selfie e autografi specialmente con i tanti giovani che affollavano le vie del centro della città ducale. Ad attenderlo a Teatro Sanzio c'erano il Ministro del Turismo Massimo Garavaglia oltrechè il Presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli: " siamo contenti di aver fatto da apripista alle tante vittorie azzurre di quest'ultimo anno - ha detto Roberto Mancini in toga e tocco nel corso della Lectio Magistralis tenuta per l'occasione - pochi all'inizio credevano nelle nostre potenzialità di vittoria, così com'è accaduto negli altri sport, i 100 mt, la staffetta, la pallavolo anzi desidero cogliere quest'occasione per congratularmi con tutti i ragazzi e le ragazze che hanno raggiunto questi traguardi".
Mancini ha ricevuto la pergamena dalle mani del rettore dell'Università di Urbino Giorgio Calcagnini che ha speso parole di elogio per il ct, per l'impegno, la serietà e la dedizione al lavoro mostrati anche da calciatore.
Tra i presenti anche il presidente della Provincia di Pesaro Urbino Giovanni Paolini e il Sindaco di Urbino Maurizio Gambini.
(fonte Ansa)
"Comunichiamo che purtroppo sono in leggero aumento i contagi. Ad oggi 4 sono i nostri concittadini positivi al Covid-19 e, purtroppo, altri 16 nostri dovranno restare in isolamento in quanto contatti stretti o conviventi. Questa situazione porta purtroppo in isolamento e quindi in didattica a distanza la nostra intera classe della quinta elementare fino al 7 ottobre compreso". A renderlo noto è il sindaco di Esanatoglia Luigi Nazzareno Bartocci.
"Sono già state attivate da giorni le previste procedure. Eseguite, come sempre fatto giornalmente e ad ogni trasporto, le sanificazioni delle aule, dei locali comuni e dei mezzi di trasporto e verificato il rispetto di tutte le norme di igiene e sicurezza dei nostri plessi scolastici" aggiunge il primo cittadino "Richiamo sempre tutti all'osservanza dei protocolli riguardo il rispetto dei giorni di quarantena e soprattutto all'attenzione e all'utilizzo dei sistemi di protezione individuale e alle regole".
Avviare e sostenere un processo strategico di sviluppo del sistema formativo regionale, attraverso la realizzazione di concreti interventi di didattica orientativa basati sulla trasformazione digitale di istituti scolastici. Sono queste le finalità di un bando destinato alle scuole secondarie di primo grado e scaduto a luglio scorso con cui la Regione ha impegnato risorse per 750 mila euro per la realizzazione di un progetto pilota. In questi giorni è stata approvata la graduatoria che mette a disposizione di 5 istituti scolastici che hanno presentato la candidatura, 150 mila euro ciascuno.
Ecco i progetti: #Podesti for Future Istituto Comprensivo Statale “Posatora-Piano-Archi” Ancona; GAMING TOUR – AN Istituto Comprensivo Statale "Carlo Urbani" Jesi (AN); Progetto sperimentale per la didattica orientativa e digitale Ascoli Piceno Istituto Comprensivo Statale Monticelli “Don Luigi Giussani” Ascoli Piceno; Didattica orientativa e digitale provincia di Fermo Istituto Comprensivo Statale “Falerone” Falerone (FM); GAMING TOUR – MC Istituto Comprensivo Statale “Enrico Mestica” Macerata. Per l’ambito provinciale di Pesaro-Urbino il progetto è stato presentato da una scuola che non possedeva i requisiti richiesti dall’avviso e non è stato possibile finanziarlo.
“Si tratta di un salto di qualità del sistema formativo della Regione – spiega l’assessore all’Istruzione, Giorgia Latini - nel segno dell’innovazione e dell’innalzamento dei livelli di apprendimento. Vogliamo sostenere un processo che preveda il passaggio da una scuola che propone soltanto percorsi standard a una scuola con una didattica individualizzata, flessibile e perciò basata sulla personalizzazione dei piani di studio e sulla valorizzazione delle attitudini e delle potenzialità di ogni studente, avvalendosi delle scoperte delle scienze cognitive e delle neuroscienze. Purtroppo non è stato possibile finanziare tutti i progetti ma vedremo in futuro di programmare un nuovo intervento.”
Ma cos’è la didattica orientativa? E’ il principale strumento per favorire l’acquisizione di competenze orientative generali e l’auto-orientamento, che conducono al benessere dello studente e al successo formativo. Ogni docente riveste una funzione tutoriale verso i suoi allievi e deve utilizzare la disciplina in un’ottica orientante al fine di sostenere ciascuno nello sviluppo della coscienza di sé, della consapevolezza, delle risorse relazionali, cognitive e metacognitive e delle competenze decisionali e di scelta.
La finalità più specifica di questo intervento innovativo a carattere sperimentale è di attivare un circolo virtuoso partendo da un numero contenuto, ma significativo, di istituti scolastici del territorio, in grado di assumere successivamente il ruolo di scuole polo per la formazione e l’innovazione. L’intervento prevede l’affiancamento ad istituzioni scolastiche che vogliano dotarsi di infrastrutture e tecnologia adeguate e desiderino introdurre un’efficace didattica digitale nella propria offerta formativa, per portarle a diventare un centro di eccellenza e di attrazione sul proprio territorio, con benefici duraturi per l’intera comunità scolastica.
Ciascun Progetto Pilota doveva prevedere la definizione di un progetto innovativo di carattere sperimentale strategico per la scuola proponente, l’acquisizione della corrispondente dotazione tecnologica, la formazione dei formatori e l’implementazione delle metodologie e dei dispositivi sperimentali con i propri studenti, oltre che adeguate attività di comunicazione.
Oggi, lunedì 27 settembre, è stato inaugurato il nuovissimo campo da padel degli impianti sportivi universitari di Camerino. Questo nuovo impianto va ad aggiungersi alle già numerose attività che si possono praticare al Centro Universitario Sportivo di Camerino.
Presenti il Presidente del CUS Stefano Belardinelli e il Rettore Unicam Prof. Claudio Pettinari che hanno entrambi sottolineato l’importanza dello sport per la salute e come veicolo fondamentale per l’aggregazione e inclusione. Presenti anche i tecnici ing. Gianluca Marucci, ing. Stelvio Calafiore e il geom. Bruno Mogliani, che hanno rimarcato l’elevata qualità tecnica del nuovo impianto.
“Nonostante il periodo difficile che stiamo vivendo” sottolinea il Presidente del Cus Stefano Belardinelli “il CUS non si è mai fermato spingendo le attività sportive all’aperto. A ridosso del primo lockdown abbiamo subito continuato con i corsi fitness online e abbiamo implementato nuove strutture all’aperto: i campi da tennis sono stati ristrutturati, campi dove ogni tanto si allena anche la studentessa Unicam Elisabetta Cocciaretto numero 112 al mondo, nuova palestra e area calisthenics outdoor, una nuova sezioni sportiva degli e-sports e ora il padel. Ovviamente le novità non finiscono qua”.
Il Rettore prof. Claudio Pettinari “il padel è una disciplina che racchiude in sé un serie di altre attività come il tennistavolo, il tennis e lo squash. Ho provato il campo insieme al Presidente del CUS e siamo una compagine davvero resistente come sono resistenti sia Unicam che il CUS Camerino. La qualità tecnica dell’impianto è ottima e sono sicuro che sarà molto frequentato dalle ragazze e ragazzi Unicam”.
Il Campo da Padelì può essere prenotato chiamando il numero 0737.630047.
Giovedì 23 settembre le classi quarte e quinte dell’indirizzo Informatica e Telecomunicazioni dell’istituto "Divini" di San Severino Marche, insieme agli alunni della 5CH, hanno partecipato al webinar dal titolo “Green e digitale, oltre le parole”, organizzato dal Dipartimento di Scienze della formazione, dei beni culturali e del turismo dell'Università degli Studi di Macerata.
L’evento, collocato all’interno delle manifestazioni per celebrare “La notte europea dei ricercatori”, è stato una importante e costruttiva occasione di confronto con docenti e studenti universitari sull’uso delle nuove tecnologie, volte a supportare attività di ricerca e sviluppo a favore della sostenibilità ambientale e dell’economia circolare.
Attraverso l’esempio virtuoso di alcune strutture recettive del nostro territorio e di regioni limitrofe, gli alunni hanno compreso che un cambiamento “green” è possibile, partendo proprio dal turismo e dalla salvaguardia dei beni artistici.
Per vincere questa sfida è però necessario puntare sulle nuove modalità di comunicazione, sulla rete e sulle competenze digitali, attraverso la fruizione di social network e startup.
I relatori dell’incontro hanno evidenziato come la “Digital Trasformation” e l’ecosostenibilità avranno un peso determinante nel caratterizzare i fabbisogni occupazionali dei diversi settori economici, dai tecnici professionisti agli addetti ai servizi commerciali e turistici. L’esperto in gestione dell’energia, il chimico “verde”, l’esperto di marketing ambientale, l’installatore di impianti a basso impatto ambientale, sono solo alcuni esempi di “green jobs” che gli alunni del Divini potrebbero intraprendere in un futuro non troppo lontano.
Al termine dell’incontro sono stati presentati due progetti (E-mobility e DiviniArte) precedentemente realizzati dagli studenti del laboratorio di informatica, inerenti la salvaguardia dell’ambiente e del patrimonio artistico della città di San Severino Marche.
Il primo grande convegno nazionale sull’area di Frasassi, la sua storia e il suo ambiente ipogeo. Filo conduttore le Scienze Geologiche, senza trascurare gli altri importanti aspetti legati alle grotte, come l’archeologia e la speleologia. In occasione della giornata commemorativa del 50° Anniversario della scoperta delle Grotte di Frasassi il Comune di Genga, il Consorzio Frasassi e l’Università di Camerino hanno organizzato un convegno che ha l’obiettivo di raccontare a cittadini e turisti l’affascinante patrimonio naturale e scientifico presente nel cuore della Regione Marche.
Una risorsa naturale eccezionale che contempla diverse discipline scientifiche, a partire dalle Scienze Geologiche e settori collegati, come l’idrogeologia, la speleologia, la geomorfologia, la speleobiologia, la paleontologia e l’archeologia. Tutti temi che trovano esempi concreti e conferme nell’area di Frasassi, dove nel tempo sono stati rinvenuti reperti preziosi, molti dei quali accuratamente conservati nel Museo Speleopaleontologico di San Vittore di Genga. Dunque, il convegno intende offrire ai partecipanti un excursus sui principali temi in questione, ma con un taglio e un’apertura tale da poter essere partecipato anche da chi non proviene da studi scientifici e di settore.
Un viaggio attraverso una serie di considerazioni e approfondimenti che si susseguiranno grazie alla partecipazione e alle testimonianze di docenti universitari, autorità ed esperti, al fine di sviluppare una rete di competenze e conoscenze per rendere sempre più consapevoli cittadini e turisti, che ogni anno provengono da tutto il mondo, dell’enorme patrimonio naturale che hanno sotto i loro piedi.«Le Grotte di Frasassi rappresentano un patrimonio culturale e scientifico inestimabile - ha sottolineato il Rettore Unicam Claudio Pettinari - non solo per la nostra Regione, ma per l'intero Paese. Siamo davvero molto soddisfatti come Ateneo di poter collaborare con il Consorzio per attività e progetti di ricerca su tematiche di stringente attualità e che sono al centro delle attività di ricerca della nostra sezione di Geologia, attività che oltre ad essere importanti dal punto di vista scientifico, ci auguriamo potranno contribuire alla valorizzazione ed alla salvaguardia delle Grotte e ad incentivare ancora di più il turismo.»
«Il Convegno è organizzato nell’ambito di una convenzione sottoscritta nel 2020 tra Comune di Genga, Consorzio Frasassi e l’Università di Camerino – afferma Emanuele Tondi, responsabile della Convenzione - con l’obiettivo di valorizzare da un punto di vista scientifico il sito di Frasassi, permettendo e favorendo la fruizione di tali conoscenze a cittadini e turisti, nell’ambito della divulgazione delle Scienze della Terra e promozione del concetto di geodiversità».
«Da quando abbiamo sottoscritto la nostra convenzione ad ottobre dell’anno scorso - spiega il sindaco di Genga, l’avvocato Marco Filipponi - si è subito pensato al valore aggiunto che potrebbe essere acquisito dal trasformare informazioni tecniche e spesso inavvicinabili ai più in un racconto che possa essere fruito da tutti, ed in primis dalle migliaia di turisti che vengono a trovarci. La collaborazione con l’Università di Camerino ci è subito sembrata una prestigiosa occasione per lo sviluppo argomentativo del nostro territorio in un’ottica di arricchimento dell’offerta turistica».
«Quale migliore occasione per dare un contributo dal profilo scientifico alla celebrazione del 50° Anniversario della scoperta delle Grotte di Frasassi - commenta il Vicepresidente del Consorzio Frasassi, l’ingegnere Lorenzo Burzacca - un primo traguardo a cui abbiamo voluto donare una doppia veste: quella commemorativa che si svolgerà durante il pomeriggio del 25 settembre, e una più settoriale rappresentata, appunto, dal convegno. Ma sempre con un’attenzione rivolta a chi, in seguito, potrà usufruire delle conoscenze e dei progetti condivisi in questa giornata. Da sempre le Grotte di Frasassi sono meta anche di ricercatori provenienti dalle Università di tutto il mondo. E a livello nazionale siamo tra i primi siti di richiamo per il turismo scolastico-didattico. Dunque l’intervento e la collaborazione con l’Università di Camerino si configura quale opportuno incontro tra le Istituzioni in questione, ed orientato ad implementare il materiale informativo».
Il Convegno ha ottenuto il patrocinio del Consiglio Nazionale dei Geologi ed è stato organizzato in collaborazione con l'Ordine dei Geologi della Regione Marche, e prevederà l’acquisizione di crediti formativi per gli iscritti che parteciperanno.
Per ragioni strettamente legate alle misure di sicurezza legate alla pandemia da Covid19, la Sala Consiliare del Comune di Genga potrà ospitare in presenza un numero massimo di 50 partecipanti su prenotazione.
Sarà comunque possibile seguire gli interventi in modalità online sulla piattaforma webex: unicam.webex.com/meet/geologia.orienta.
Il 4 ottobre 2021, presso il Liceo Leonardo da Vinci di Civitanova Marche, l'Università delle tre età apre il nuovo anno accademico 2021/22 con un calendario ricco di novità. I corsi sono patrocinati da Comune di Civitanova Marche e Regione Marche, in collaborazione con Iss Da Vinci.
Il presidente Unitre Civitanova, Marisa Castagna comunica che quest’anno si terranno nuovi corsi, sempre nello lo spirito dell’associazione di educare, informare, formare e socializzare. Saranno dunque introdotte studi di: Astronomia curati dal prof. Claudio Bernacchia, Io Cittadino Digitale, Introduzione nel mondo del vino, Francese con romanzo, inoltre una volta al mese si terranno degli incontri con la dottoressa Carla Sagretti, ex dirigente Licei Civitanova su temi scientifici.
Oltre a nuovi argomenti, altra importante novità è che si possono seguire le lezioni online su tutto il territorio nazionale.
Ecco i docenti e temi del pomeriggio: Michela Rafanelli (tecniche pittoriche e pittura 2 livello), Moira Alessiani (diritto del cittadino) solo online, Sergio Felicetti (informatica 1°e 2 livello), Andrea Perozzi (invito all’opera), Salvatore Negro (acquerello), Laura Paniccià (psicologia), Gaia Dellisanti (dizione e teatro) Emma Vindigni (pilates), Flavia Conocchioli (educazione alimentare), Filippo Rosati (Io cittadino digitale), introduzione al mondo del vino Gianni Strovegli, Alberto Pelacani (Atha yoga), Antonio Malagrida (letteratura italiana), Michele Fofi (cinema), Cecilia Renteria (aerobica), Luca Pantanetti (scrittura creativa), Giuliana Compagnucci (moda e disegno 1 e 2 livello), Emilio Bella (educazione fisica), Maura Santancini (inglese di base, 1° e 2° livello), Enrica Bruni (storia dell’arte), Cristina Bizzarri (francese con romanzo).
Corsi al mattino: (Atha yoga) Alberto Pelacani, Carla Cotechini (ginnastica leggera), Pilates Emma Vindigni.
Le iscrizioni per il nuovo Anno Accademico si possono effettuare presso la Segreteria Unitre in via Verga 114 di Civitanova Marche dal lunedì al venerdì dalle ore 16.00 alle ore 19.00. Tutti i corsi sono a numero chiuso e tutti gli iscritti debbono essere in possesso del Green pass.
I programmi e il costo dei corsi, si possono consultare sul sito: Unitre Civitanova
Per informazioni, si può telefonare al numero: 3394275942.
http://www.unitrecivitanova.it/.../anno-accad/orari-e-corsi
L’Università di Camerino ha partecipato ad un importante convegno globale (ECSA58-EMECS13, Estuarine & Coastal Sciences Association) focalizzato sulle aree costiere esposte ai cambiamenti globali in atto. I ricercatori nel campo botanico-ecologico Luca Bracchetti, Stefano Chelli, Massimiliano Fazzini e Fabio Conti, hanno presentato alcuni dati preoccupanti relativi alla Riserva Naturale Sentina.
Durante la loro relazione orale, hanno discusso del fenomeno dell’erosione costiera in Riserva, delle sue variazioni nel corso degli anni e dei rischi per il prossimo futuro. Se non si interverrà per contrastare il fenomeno erosivo, il quadro che emerge è drammatico.
I dati derivati dalle foto aeree mostrano un arretramento della linea di costa di oltre 150 metri dagli anni ’60 con un trend di erosione che in alcuni periodi ha toccato la velocità media di 3,3 metri all’anno. Negli ultimi anni, la frequenza e l’intensità delle mareggiate straordinarie sono aumentate probabilmente a causa del cambiamento climatico in atto, con conseguenze rilevanti sugli ambienti costieri della Riserva.
Si è osservato che, delle 18 specie vegetali rare oggetto di reintroduzione negli ultimi 10 anni, ben 8 sono a rischio concreto di scomparsa entro pochissimi anni, mentre per 3 specie la reintroduzione è di fatto fallita a causa del repentino arretramento della linea di costa. Senza alcun tipo di intervento volto a mitigare l’erosione costiera, il rischio di perdere ecosistemi preziosi è imminente.
Persino le zone umide recentemente ripristinate grazie ad un progetto LIFE finanziato dall’Unione Europea potrebbero avere vita breve, così come l’edificio storico “Torre sul Porto” ormai a pochi metri dalla battigia.
In poche parole, ciò che rende la Riserva Sentina unica e preziosa rischia di scomparire in pochi anni.
“Unicam ce la sta mettendo tutta – sottolineano i ricercatori – e ci auguriamo che gli Enti preposti implementino nel breve termine le misure necessarie ad arrestare questa pericolosa tendenza”.
Martedì 22 settembre lo Snals-Confsal di Macerata, alla presenza della Segretaria Nazionale professoressa Elvira Serafini e di quella Regionale la professoressa Paola Martano ha ufficialmente inaugurato la nuova sede.
Gli uffici, posti al secondo piano di Via Carducci numero 67 del palazzo che si trova di fronte alla vecchia sede, ospitano lo Snals-confsal Provinciale e la Confsal Regionale, oltre che il CAF ed il patronato con consulenza legale.
In occasione di questa cerimonia il Segretario Provinciale SNALS Ugo Barbi ed il Segretario Regionale Confsal Ermanno Pieroni hanno invitato varie autorità civili, (il sindaco Sandro Parcaroli, la vicesindaca Francesca D’Alessandro), scolastiche (Roberto Vespasiani - Dirigente dell’Ufficio V ambito territoriale di Macerata e la Dirigente Roberta Ciampechini – coordinatrice della Consulta Snals dei Dirigenti Scolastici), religiose (il sacerdote Don Egidio) oltre che i membri degli Organi Statutari Provinciali ed i collaboratori dello Snals.
Al classico taglio del nastro da parte della vicesindaca professore Francesca D’Alessandro è seguita una solenne benedizione: Don Egidio ha chiesto la protezione di Dio su quanti operano all’interno del sindacato e su quanti andranno ad utilizzare i servizi da essi erogati. Nella sala riunioni il Segretario Barbi, dopo i dovuti saluti e ringraziamenti, ha poi fatto presente che la scelta di questo ennesimo trasferimento (il 5° in 45 anni) si è resa necessaria per avere locali più grandi, più luminosi e più funzionali alle nuove esigenze, non ultima quella relativa alle problematiche pandemiche.
Ha poi voluto mettere a conoscenza dei presenti che l’acquisto della sede è stato possibile grazie al contributo della Segreteria Nazionale. La professore Serafini, Segretaria nazionale, ha poi preso la parola affermando che tale contributo è un fattivo segno dell’apprezzamento della sede centrale per l’efficienza del lavoro svolto da sempre con tanto impegno e dedizione dalla sezione di Macerata. Ha poi illustrato le ultime novità politico-sindacali. Sono inoltre seguiti gli interventi del Dirigente dell’Ufficio V Ambito Territoriale di Macerata professor Roberto Vespasiani e della Dirigente Roberta Ciampechini – coordinatrice della Consulta di Settore; entrambi hanno espresso il loro apprezzamento per l’operato dello Snals in appoggio e difesa delle necessità del mondo della scuola, sottolineando l’ottima collaborazione fra l’ufficio scolastico, i dirigenti e lo Snals stesso.
A seguire la vicesindaca professoressa Francesca D’Alessandro, paragonando lo SNALS ad una grande famiglia che ha, “come unico obiettivo, la migliore possibile risoluzione dei problemi”, ha dato una personale testimonianza di quanto le sia stato di appoggio agli inizi della sua carriera di docente, grazie alla competenza e alla professionalità di tutti i collaboratori. Con un successivo intervento la Segretaria Regionale Martano ha trattato alcune altre problematiche attuali relative alla nostra Regione e si è poi soffermata a riflettere sul fatto che la competenza in campo sindacale si ottiene un po’ alla volta, appoggiandosi anche a persone che prima di noi hanno acquisito competenze e professionalità.
Il Segretario provinciale Barbi ha nvitato la professore Marina Frapiccini, membro della Segreteria e del Consiglio provinciale, ad illustrare l’opuscolo dal titolo “La scuola ed il sindacalismo autonomo. Un po’ di storia italiana con un occhio su Macerata” da lei creato per ricordare questa giornata importantissima per lo SNALS maceratese. La professoressa, ritrovando alcuni vecchi documenti del padre, Prof. Bruno Frapiccini (uno dei padri fondatori dello SNALS maceratese), ha ricostruito l’origine del sindacalismo italiano in generale e quello autonomo in particolare a partire dal dopoguerra, momento in cui, con la caduta del fascismo, si potè liberamente parlare, scrivere ed organizzarsi.
In campo sindacale iniziò innanzitutto ad operare, come organizzazione unitaria di tutte le sigle sindacali ma poi, per essere liberi da ogni condizionamento politico-ideologico si addivenne a crearne uno nuovo “autonomo”, unico sindacato autonomo della scuola. Così, nel 1976, in Italia nacque lo Snals e, quasi contemporaneamente, anche la provincia di Macerata si mosse in questo senso. I “padri fondatori” dello SNALS maceratese, nominarono Segretario Provinciale il giovane professor Giovanni Bonvecchi, assicurandogli la convinta, preziosa ed ormai molto competente collaborazione. Dal 1978 fino al 2016, Bonvecchi ha traghettato lo SNALS, trasformandolo da piccola realtà di appena 307 iscritti a sindacato con circa 2000 iscritti, per passare poi il testimone all’attuale Segretario Barbi che, in pochi anni, ha ulteriormente incrementato il numero delle iscrizioni, ormai arrivate a 2500 tesseramenti, avvalendosi dell’ereditato eccellente pull di stretti collaboratori.
In occasione della Notte dei Ricercatori del 24 settembre, l’Università di Macerata organizza il primo contest tra band Universitarie. Dalle ore 21 in piazza della Liberà il pubblico potrà ascoltare le sette band approdate alla finale e votare la loro preferita, contribuendo a decretare i vincitori della prima edizione dell’UniMc music awards. L’accesso all’area del concerto è gratuita, ma sono richiesti il green pass e la registrazione sul sito, il link diretto è www.sharper-night.it/evento/concerto-unimc-music-awards oppure si può cercare “UniMc music awards”.
Ecco l’elenco dei finalisti. LaMED, con Andrea Marcucci a basso e tastiere, Francesco Ballarini chitarra e voce, Giona Pasquali alla batteria, Mattia Marziali. Terra Mater con Irene Donnini alla chitarra, Agata Denise Marletta voce, Simona Luccioni all’organetto, Eleonora Casarola voce, Cinzia Federici alle percussioni. Il duo Michele Campana alla chitarra e Mattia Piccinini al contrabbasso. Capabrò con Pietro Megni alla chitarra elettrica e cori, Diego Brocani al basso elettrico e voce, Giorgio Pantaloni alla batteria e cori, Alessandro Corvatta chitarra e voce. Blue Tip Matches con Daniele Cipolletti al basso, Ilenia Silvestrelli alla voce, Riccardo Brandi al sax, Luca Magnaterra alla batteria, Francesco Caranti e Daniele Del Gobbo alle tastiere, Luca Paolucci alla chitarra. Giungla Collettiva con Federica Guardiani alla voce e Leon Merlonghi alla console. Kypra con Alessia Masucci al basso, Andrea Tofoni alla batteria, Roberto De Santis alla chitarra, Claudia Rossetti al violino, Federico De Angelis alla cornamusa, Alessio Bastarelli ai flauti.
Tutti gli eventi firmati UniMc per la Notte dei Ricercatori sono online sul sito https://www.sharper-night.it/sharper-macerata. Per il quarto anno l’Ateneo maceratese, in sinergia con la Politecnica delle Marche, partecipa all’evento tramite il progetto sostenuto dalla Commissione Europea Sharper, coordinato dalla società di comunicazione scientifica Psiquadro, in collaborazione con un consorzio nazionale di istituto, musei e università di sedici città. Gli eventi tornano a svolgersi in presenza, ma non mancano gli appuntamenti online. Ricercatrici e ricercatori hanno organizzato una serie di talk, aperitivi culturali, presentazione di libri, laboratori e conferenze divulgative.