Macerata, l’ITE Gentili dice ‘No alle mafie’ con un progetto scolastico. “Lottare grazie allo studio” (FOTO e INTERVISTA)
“La mafia si infiltra nella vita delle persone e nel nostro territorio senza che ce ne accorgiamo. Siate curiosi e abbiate coraggio: i vostri insegnanti vi possono aiutare”. Questo l’intervento di apertura del Dott. Daniele Paci, Procuratore della Repubblica presso il Tribunale d’Ancona, che oggi ha incontrato i giovani studenti dell’ITE Gentili di Macerata, insieme all’Avv. Laura Versace e all'assessore alla Cultura e all'Istruzione Katiuscia Cassetta.
“Conoscere per riconoscere. Che cosa sono le mafie?” è l’iniziativa inclusa nel progetto “Cittadini esemplari. Educare al contrasto alle mafie” sposato dall’Istituto con il plauso della d.s. Roberta Ciampechini. "Per noi questa giornata è molto importante - ha spiegato la direttrice - in quanto permette ai nostri ragazzi di conoscere delle figure esemplari dalle quali prendere esmpio in termini di legalità e contrasto alla criminalità".
Molte le domande che i ragazzi hanno voluto rivolgere in maniera preliminare al Dott. Paci prima della conferenza vera e propria. Fra queste, se “esiste abbastanza informazione sul tema”?, “come si trova il coraggio di combattere le organizzazioni criminali?” e “come riconoscere una minaccia simile nel proprio territorio?”
“Il mio lavoro di magistrato è guidato unicamente dalla passione – ha risposto Paci – dal giorno in cui ho letto il libro ‘Il prefetto di ferro’ scritto da Arrigo Petacco. Nel corso della mia esperienza ho ancora avuto paura, subito minacce, ma sono andato avanti. Le procure regionali continuano a studiare il fenomeno delle mafie, soprattutto perché veniamo sempre a conoscenza di casi di intimidazioni o pizzo.
Oggi c’è più consapevolezza rispetto al passato, ma non dovete sottovalutare le infiltrazioni della mafia nel nostro territorio, perché rischiano di diventare una realtà stabile e forte. Abbiate il coraggio di fare la vostra parte come cittadini con onore e dignità: non serve essere eroi, ma studiare e avere spirito di sacrificio”.
Di seguito il servizio:
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