Camerino, chiusa con successo la 15ª edizione della Scuola Internazionale di Chimica Organometallica
Si è chiusa con un bilancio estremamente positivo la quindicesima edizione della Scuola Internazionale di Chimica Organometallica (ISOC), ospitata all’Auditorium Benedetto XIII di Camerino dal 4 al 7 settembre.
Diretta dal professor Claudio Pettinari insieme ai professori Fabio Marchetti e Riccardo Pettinari, ISOC è considerata la più importante scuola europea di settore. L’iniziativa, organizzata sotto l’egida della Società Chimica Italiana, vede il coinvolgimento del gruppo interdivisionale di Chimica Organometallica e delle Divisioni di Chimica Inorganica e Organica della SCI.
La partecipazione anche quest’anno è stata straordinaria: un centinaio di giovani ricercatrici e ricercatori provenienti da tutta Europa hanno avuto l’opportunità di confrontarsi con 13 relatori di fama internazionale, esperti nei campi biomedico, farmaceutico, della catalisi industriale e della chimica ambientale, provenienti da otto Paesi, tra cui la Nuova Zelanda.
“Sono passati trent’anni da quando iniziammo a preparare la prima edizione – ha sottolineato il professor Pettinari – ed ISOC è oggi un punto di riferimento internazionale, capace di mettere in rete la comunità dei chimici italiani ed europei e di favorire il trasferimento di conoscenze tra generazioni diverse di scienziati. Dal 1997 a oggi la scuola ha ospitato oltre duemila giovani, più di 240 docenti internazionali e 15 advisory board, che hanno contribuito a definire i temi scientifici di maggiore attualità. Alcuni studenti delle prime edizioni sono tornati come docenti e oggi sono ricercatori affermati”.
L’edizione 2024 si è focalizzata su due grandi temi: il rapporto tra chimica organometallica e sostenibilità, con particolare attenzione al riciclo e alla trasformazione dei prodotti chimici in nuove materie prime secondo i principi dell’economia circolare, e quello tra chimica organometallica e salute, approfondendo il ruolo dei complessi metallici nello sviluppo di farmaci innovativi, in particolare in ambito oncologico.
“Il nostro obiettivo – ha aggiunto Pettinari – è formare chimici che lavorino per l’ambiente, la sanità e la salute dell’umanità, ma anche per sviluppare energia pulita e materiali tecnologicamente avanzati. Guardiamo con entusiasmo alle prossime edizioni, grati a quanti hanno sostenuto l’iniziativa: dal main partner ICA ad Elsevier, Chimica Centro e MDPI, senza dimenticare Olon, Flamma Spa, l’Erdis Marche e Contram”.
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