Ai Capannoni Rossini nuovi spazi per l'Accademia di Belle Arti: tutto molto bello, però... (FOTO)
L'Accademia di Belle Arti di Macerata (ABAMC) continua il suo percorso di crescita e innovazione, con il trasferimento di diversi corsi nei rinnovati Capannoni Rossini, spazi industriali che hanno subito una profonda opera di riqualificazione. Interior design, graphic e fashion design, storia dell'arte e arti applicate: sono solo alcune delle discipline che troveranno casa nei 1.700 metri quadri riconfigurati per accogliere sia la didattica teorica che quella pratica.
Questa trasformazione nasce da una convenzione triennale tra il Comune di Macerata e l'Accademia, che ha assegnato all'ABAMC la gestione degli spazi attraverso il progetto OWL (Open Working Lab). L'obiettivo è chiaro: creare un laboratorio accademico di alta formazione che combini la qualità della didattica con la professionalità delle risorse coinvolte. I numeri confermano il successo dell'istituto: per l'anno accademico 2024/2025 si registra un trend positivo con oltre 400 nuovi iscritti, per un totale di 1.600 studenti.
Oltre alle lezioni, i Capannoni Rossini ospiteranno mostre, convegni, workshop, seminari e conferenze, promuovendo eventi culturali che vedranno la collaborazione tra l'Accademia e il Comune. Si punta anche a progetti di integrazione sociale e a iniziative che stimolino l'innovazione imprenditoriale e i servizi educativi, contribuendo a una nuova vitalità per la comunità locale.
Gli spazi riconvertiti colpiscono per il loro stile industriale e per la generosa luce naturale che penetra dalle ampie vetrate. Tuttavia, alcune criticità sono già emerse, evidenziate dagli studenti. Per ovviare a questo problema, potrebbe essere utile l'introduzione di tende per regolare l'intensità luminosa.
Inoltre, l'assenza di cestini per i rifiuti, sia nelle aule che nei bagni, ha creato disagi. Per ora sono stati collocati dei secchi provvisori che stonano con la bellezza e la modernità degli ambienti, e nei bagni manca anche il sapone. Piccole accortezze di cui di certo, per usare un gioco di parole, “non ce se ne può lavar le mani".
Gli studenti propongono anche l'installazione di distributori automatici per snack e caffè, utili per affrontare le lunghe giornate di studio. Un altro aspetto critico è legato alla sicurezza: il tragitto verso i capannoni obbliga gli studenti a utilizzare il sottopassaggio di via Cincinelli, che necessiterebbe di strisce pedonali per un attraversamento più sicuro.
Le richieste degli studenti sono state già portate all'attenzione dei docenti e della direzione, con la speranza che vengano presto risolte. Correggendo questi piccoli aspetti, i Capannoni Rossini potranno davvero diventare un polo all’avanguardia e confortevole, perfetto per stimolare la creatività e l'apprendimento.
Commenti