Sanità

Saltamartini sui vaccini: "Dopo il personale sanitario, priorità a disabili e persone fragili"

Saltamartini sui vaccini: "Dopo il personale sanitario, priorità a disabili e persone fragili"

“Campagna vaccinale covid nelle Marche perfettamente al passo con i protocolli ministeriali. Disabili e persone a vario grado di fragilità saranno i primi ad essere vaccinati nella fase immediatamente successiva a quella in corso che si concentra su personale sanitario ed ospiti delle RSA. La macchina organizzativa è rodata per procedere con la tempestività e la cura necessarie alla tutela delle fasce più deboli della cittadinanza, ma è sempre più urgente disporre di un numero adeguato di vaccini". Lo dichiara l’assessore leghista alla sanità delle Marche Filippo Saltamartini a margine di un infuocato consiglio regionale.  "Appena riceveremo dal commissario di governo le scorte necessarie - ha aggiunto l'assessore -, procederemo con una nuova campagna di vaccinazione seguendo lo stesso modello organizzativo utilizzato per lo screening di massa. Inoltre, ricomprenderemo nelle categorie prioritarie anche insegnanti e professori così procedere con la messa in sicurezza anche della Scuola”.  

12/01/2021 18:15
Focolaio all'Ospedale di Fermo, chiesto aiuto alle Aree Vaste vicine: positivi altri 11 sanitari

Focolaio all'Ospedale di Fermo, chiesto aiuto alle Aree Vaste vicine: positivi altri 11 sanitari

E’ stata avviata, come preannunciato nella giornata di ieri, la fase 3 del piano pandemico all’ospedale "A.Murri" di Fermo. Si sta procedendo con l’accorpamento delle aree chirurgiche al piano sesto del padiglione nuovo, con la conseguente liberazione del piano quinto da destinare ai pazienti Covid, per un totale di 29 posti letto. In questo nuovo reparto Covid saranno allocati i 13 pazienti contaminati del reparto di Medicina 2, ai quali si aggiungono alcune altre unità risultate positive al tampone, rilevate nei reparti di chirurgia ed ortopedia. Questa mattina erano temporaneamente in Pronto soccorso, in attesa di ricovero, altri 18 pazienti, dei quali 7 Covid e 11 no Covid. I tamponi molecolari effettuati nelle ultime 24 ore hanno rilevato la positività di altri 11 operatori sanitari, nello specifico 8 infermieri e 3 Oss. “Come ho già detto ieri, è un momento di grande difficoltà – commenta il direttore dell’Area vasta 4, Licio Livini – in questo momento la priorità è ricavare nuovi posti letto, che si aggiungono a quelli già previsti nella fase 2 del piano pandemico, per rispondere alla crescente domanda di ricoveri per pazienti Covid. Serve una risposta ad un momento di forte pressione. Al momento non viviamo una particolare di particolare difficoltà per quanto riguarda i pazienti critici, la situazione dei degenti che necessitano di terapia intensiva è stabile. E’ in sensibile crescita invece il numero di malati di media gravità. Stamattina ho chiesto un supporto alle aree vaste vicine ed ho trovato disponibilità, sia dalla Av3 che dalla Av5, per mettere a disposizione alcuni posti letto dove trasferire i pazienti del Murri ed alleviare la pressione sul nostro ospedale”.

11/01/2021 15:13
Focolaio Covid all'Ospedale di Fermo: massima criticità e Pronto Soccorso al limite

Focolaio Covid all'Ospedale di Fermo: massima criticità e Pronto Soccorso al limite

All'ospedale "Murri" di Fermo si è verificato un focolaio Covid in un reparto pulito, la Medicina 2 (ex Urologia).  All’esito dei tamponi sono 13 i degenti ricoverati, sui complessivi 17, risultati positivi al virus. Si stanno effettuando tamponi su tutti i degenti dell’ospedale ed anche in altri reparti sono state registrate delle positività. Sono inoltre circa 30 i casi di Covid-19 tra il personale sanitario. La situazione è in continua evoluzione ed in costante monitoraggio, si moduleranno quindi le azioni in base al quadro che emergerà nei prossimi giorni. Parallelamente, dall'inizio della settimana c’è una forte pressione sul Pronto soccorso, con un numero significativo di pazienti in attesa di ricovero. “La situazione venutasi a creare – commenta il direttore dell’Area vasta 4, Licio Livini – impone di passare alla fase 3 del piano pandemico, quella di massima criticità. Questo significa che sarà necessario l’accorpamento delle aree chirurgiche al piano sesto del padiglione nuovo, mentre il piano 5 sarà liberato per i pazienti Covid. Complessivamente si andranno a ricavare 29 ulteriori posti letto, rispetto a quelli della Fase 2 del piano pandemico, 22 di medicina Covid più 7 in area grigia per pazienti dall’esito incerto. Sarà necessario rivedere temporaneamente la programmazione delle attività operatorie, che subirà per un periodo, ci auguriamo più breve possibile, una riduzione. In questo momento è necessario fornire una risposta all’elevata richiesta di posti letto per chi ha contratto il virus. Metteremo a disposizione anche i medici dell’area chirurgica, che avrà una riduzione da qui ai prossimi giorni, per aiutare i reparti Covid ed il pronto soccorso. Visto che stanno emergendo alcune positività al Covid anche in altri reparti, diventa necessario bloccare temporaneamente i nuovi ricoveri, salvo le urgenze, e limitare allo stretto necessario le attività ambulatoriali. Siamo in una situazione di forte difficoltà, ancor peggiore della scorsa primavera. Difficoltà che arriva in una fase di grande pressione, che ci vede impegnati oltre che nella cura dei malati, anche sul fronte delle vaccinazioni e dello screening di massa, senza dimenticare che abbiamo dovuto farci carico, di recente, del focolaio alla casa di riposo Sassatelli, con ben 78 anziani che hanno contratto il Covid. Ci auguriamo un’evoluzione positiva nelle prossime settimane, al fine di recuperare quanto prima 22 posti di medicina Covid per i malati di altre patologie”.

10/01/2021 21:30
Saltamartini chiede più vaccini e lancia l'appello: "Opportuno richiamare i medici in pensione"

Saltamartini chiede più vaccini e lancia l'appello: "Opportuno richiamare i medici in pensione"

Le Marche hanno chiesto un aumento della fornitura dei vaccini previsti per poter avviare una campagna di vaccinazione di massa, utilizzando la propria struttura e organizzazione sanitaria già impegnata nella realizzazione dello screening su tutto il territorio regionale. Lo rende noto l’assessore alla Sanità Filippo Saltamartini, riferendo i contenuti della Conferenza Stato Regioni che si è tenuta ieri. “Come Regione Marche abbiamo anche sollecitato la possibilità di vaccinare insegnanti e studenti, subito dopo la prima fase riservata al personale sanitario, per consentire la ripresa dell’attività didattica in presenza e nella massima sicurezza – evidenzia l’assessore – Abbiamo poi rinnovato l’urgenza di un provvedimento normativo, magari, in sede di conversione dell’ultimo decreto legge emanato, per chiamare in servizio medici e infermieri in quiescenza con quota 100, a cui la legge impedisce oggi di svolgere attività lavorativa. L’impegno di questo personale aggiuntivo rafforzerebbe la campagna di vaccinazione che non ha precedenti, per vastità, nella recente storia del nostro Paese”. Saltamartini ha poi riferito che il commissario Arcuri ha assicurato, con il bando nazionale aperto, l’assunzione di medici e infermieri da destinare alle Marche entro la fine di gennaio, per la campagna di vaccinazione in corso.

07/01/2021 17:00
Macerata, 600 dosi di vaccini somministrate nelle prime due giornate: Saltamartini in visita

Macerata, 600 dosi di vaccini somministrate nelle prime due giornate: Saltamartini in visita

L’assessore regionale alla Sanità Filippo Saltamartini questa mattina ha visitato l'ospedale di Macerata, scelto dalla direzione dell’Area Vasta 3 e dalla Direzione Medico Ospedaliera per la vaccinazione del personale medico contro il Covid-19 (assieme a quello di Camerino e Civitanova Marche). L’assessore è stato ricevuto dal direttore dell’Area Vasta 3 Daniela Corsi, dal sindaco Sandro Parcaroli e dal delegato funzionale alla sanità per il Comune di Macerata, il dottor Giordano Ripa. Saltamartini si è intrattenuto con il personale impiegato nella somministrazione dei vaccini (partita ieri, leggi qui) e gli sono stati resi noti i numeri delle dosi somministrate nelle prime due giornate di campagna vaccinale: 250 ieri mentre 350 oggi, per un totale di 600. L'assessore, dopo aver mostrato compiacimento per l’andamento delle vaccinazioni a Macerata, ha esortato il personale dirigenziale presente ad accelerare la campagna per concludere al più presto la prima fase dedicata agli operatori sanitari e fare in modo di iniziare la seconda fase dedicata alle categorie prioritarie, per arrivare quanto prima alla vaccinazione di massa. All’incontro erano presenti alcuni dirigenti medici ospedalieri: il dottor Massimo Palazzo, direttore del dipartimento rischio clinico dell’Area Vasta 3; il dottor Emanuele Rossi, primario del pronto soccorso dell’ospedale di Macerata e il dottor Roberto Catalini, direttore dell’Unità Operativa di Medicina di Macerata. A margine della visita l’assessore Saltamartini, il sindaco Parcaroli, il direttore Corsi e il dottor Ripa hanno esaminato alcuni aspetti legati alla futura riorganizzazione sanitaria dell’Area Vasta 3 che saranno oggetto di attenzione nella stesura del prossimo piano sanitario regionale. In particolare l’organizzazione di una rete sanitaria territoriale efficiente, la riorganizzazione della rete ospedaliera e la costruzione del nuovo ospedale di Macerata. "Vogliamo ringraziare l’assessore Saltamartini per il grande e importante lavoro che ha fatto e continua a fare in questo momento di emergenza – hanno detto il sindaco Parcaroli e il delegato funzionale alla sanità del Comune di Macerata Ripa -. Terminata la somministrazione del vaccino alle fasce più sensibili potremmo partire con il resto della popolazione consapevoli che solo così potremmo uscire il prima possibile dalla pandemia; proprio per questo ribadiamo l’importanza di sottoporsi alla campagna vaccinale non solo per noi stessi ma anche per gli altri".  

05/01/2021 19:38
Macerata - oggi è più facile sconfiggere il Covid che contattare i vertici dell'Asur Marche

Macerata - oggi è più facile sconfiggere il Covid che contattare i vertici dell'Asur Marche

È partito ieri mattina il piano vaccinale anti-Covid all'Ospedale Civile di Macerata, così come avvenuto nei nosocomi di Camerino e Civitanova Marche, dove sono arrivate 210 dosi che sono state somministrate al personale sanitario della struttura. Un momento storico senza dubbio importante per un provincia che ha particolarmente sofferto l'evoluzione della pandemia e che in questi giorni è riuscita a tirare un piccolo sospiro di sollievo; soprattutto considerando il lungo percorso che i vaccini hanno dovuto affrontare prima di sbarcare negli ospedali del territorio maceratese. Gli iter prolungati e tortuosi però, in quest'ultimo periodo, non si sono limitati solamente al reperimento del materiale medico ma hanno anche 'contagiato'  il reparto della comunicazione degli organi sanitari competenti. Una questione si è palesemente verificata all'Ospedale di Macerata, quando il direttore della testata giornalistica 'Picchio News', munito di macchina fotografica, ha voluto immortalare gli attimi delle prime inoculazioni nel Capoluogo di Provincia. Nella stanza attrezzata alla somministrazione dei vaccini si respirava un clima cordiale e sorridente tant'è che è proprio questo che traspare dalle istantanee scattate dal Direttore (leggi l'articolo) che successivamente, è tornato in redazione con l'intenzione di contattare la segreteria della neo Direttrice dell'Area Vasta 3 Daniela Corsi per richiederle un'intervista. Un passaggio normale e quotidiano per qualsivoglia redazione giornalistica volto a mettere in evidenza il punto di vista, della principale autorità sanitaria della provincia maceratese, sul significato della focale mattinata trascorsa. Con grande gentilezza la signora predisposta alla segreteria ha accordato l’idea del Direttore del giornale che ha fornito, come da richiesta, il proprio numero di telefono per essere poi richiamato "nel giro di 20 minuti' a detta dell'ufficio sanitario. In effetti la recall c'è stata quindi alla redazione è stato comunicato il numero personale della Dr.ssa Corsi la quale era stata avvertita dell'imminente intervista. Svariati sono stati i tentativi del giornalista di contattare la Direttrice dell'Area Vasta 3 ma ogni squillo è terminato nel vuoto fino a che, verso le 12, Daniela Corsi ha richiamato direttamente asserendo di non poter rilasciare alcuna dichiarazione in quanto doveva attendere l'autorizzazione delle Dr.ssa Nadia Storti, Direttore Generale dell'Asur Marche. Un dedalo burocratico a quanto pare inevitabile ma, armato di pazienza e deciso a rispettare le esigenze dei vertici regionali sanitari, il Direttore di Picchio News ha contattato la segreteria della Asur Marche la quale ha risposto che, per accedere all'intervista, era necessaria la presentazione di  domanda scritta tramite e-mail. All'ufficio organizzativo preposto è stato spiegato che le domande riservate alla Dr.ssa Corsi erano mirate al racconto della mattinata e sull'importanza di sottoporsi al vaccino anti-Covid. Interrogativi innocui e dedicati soprattutto a coloro che in questo periodo così complesso avrebbero bisogno di certezze anziché delle pratiche burocratiche che rendono astruso anche il compiere una semplice intervista. Eccessivi passaggi nella comunicazione sembrano quasi una cortina di fumo che avvolge un sistema che, specialmente in una fase così delicata della pandemia, dovrebbe essere il più possibile trasparente e aperto. Non si sente il bisogno di apporre dei timbri 'di garanzia' su eventuali interviste, che oltre a tardare ad arrivare, rendono più complicato tutto quello che di base dovrebbe essere alla portata di tutti.

05/01/2021 09:00
Ospedale Macerata, il dottor Ripa tra i primi a sottoporsi al vaccino anti-Covid:"Dovere morale" (FOTO)

Ospedale Macerata, il dottor Ripa tra i primi a sottoporsi al vaccino anti-Covid:"Dovere morale" (FOTO)

Partito il piano vaccinale anti-Covid negli ospedali di Macerata, Civitanova Marche e Camerino. Secondo le stime, in provincia saranno somministrate tra le 600 e le 900 dosi al giorno, visto che sono state allestite due postazioni nei tre ospedali. Tra i primi vaccinarsi questa mattina all’ospedale del capoluogo il dottor Giordano Ripa, delegato alla sanità del Comune di Macerata. "Ho scelto di sottopormi al vaccino per due motivi fondamentali – afferma il dottor Ripa – per prima cosa perché credo nell’efficacia dello stesso e in secondo luogo perché per noi,che facciamo parte del personale sanitario, ritengo debba essere un dovere morale e professionale visto che siamo a contatto con pazienti fragili i quali vanno protetti".  “Ho notato comunque una grande adesione da parte dei sanitari, la macchina organizzativa si è mossa in maniera celere e per questo anche a nome del sindaco e dell’Amministrazione comunale di Macerata ci tengo a ringraziare: l’assessore alla sanità regionale Filippo Saltamartini, la direttrice dell’Asur Marche Nadia Storti, la direttrice dell’Area Vasta 3 dottoressa Daniela Corsi e il direttore medico del presidio ospedaliero unico dottor Carlo Di Falco". Ed è proprio il dottor Di Falco a spiegare come si è mossa la squadra operativa: “Siamo partiti con l’inoculazione dei vaccini verso le 9 di questa mattina con dei ritmi piuttosto sostenuti. All’ospedale di Macerata sono arrivate 210 dosi, e pensiamo di completarle in giornata. Stiamo procedendo in ordine prioritario col personale sanitario sia ospedaliero che territoriale e con il volontariato. È chiaro – continua Di Falco – che dobbiamo garantire la più vasta possibilità di vaccinazione a tutta la popolazione per arrivare alla così detta immunità di gregge e assicurare, quindi, la dovuta protezione a quelle categorie di persone che per vari motivi non potranno vaccinarsi”. Questa è solo la prima fase poi ci sarà il richiamo fra 21 giorni per tutti coloro che si sono sottoposti oggi al vaccino. “Non si sono registrate reazioni avverse per ora – evidenzia il dottor Di Falco – e questo è estremamente positivo". Riguardo all’efficacia, il direttore medico ospedaliero non ha dubbi: "Abbiamo a che fare con un vaccino estremamente valido sotto tutti i punti di vista, prodotto con le più moderne tecniche di ingegneria genetica che ci danno una grande sicurezza ed efficacia. Noi come ospedale – conclude Di Falco – abbiamo oleato la macchina organizzativa e ci mettiamo a disposizione del territorio per garantire una distribuzione quanto più capillare dei punti vaccinali”. Il dottor Giordano Ripa e il direttore medico ospedaliero dell'Area Vasta 3 dottor Carlo Di Falco  (E.L.)   (Nella foto di copertina il dottor Roberto Ottaviani)

04/01/2021 15:59
Tolentino, salgono a 60 gli ospiti positivi al Covid nell’ASP “Porcelli”: Pezzanesi chiede aiuto all'Esercito

Tolentino, salgono a 60 gli ospiti positivi al Covid nell’ASP “Porcelli”: Pezzanesi chiede aiuto all'Esercito

"Su 86 ospiti presenti risultano positivi al covid 60 soggetti - rende noto il Sindaco di Tolentino Giuseppe Pezzanesi in merito alla situazione Covid dell’ASP “Porcelli” - Come era prevedibile il periodo di incubazione ha fatto crescere la curva dei positivi. A parte otto casi sintomatici ma nessuno con particolari condizioni critiche, verificate anche dall’Usca dell’Asur, tutti gli altri sono asintomatici e in buone condizioni. Solo una paziente è stata ricoverata per essere gestita in maniera adeguata presso una struttura covid". "Purtroppo registriamo un altro ulteriore dipendente positivo per un totale di 7 infermieri fuori servizio di cui 5 positivi tra cui la Responsabile del Coordinamento dei Nuclei e 2 non disponibili a cui si aggiungono 6 Oss e uno in isolamento. Rientrato il nostro Medico Coordinatore che subito si è accertato delle condizioni dei pazienti - aggiunge - Si continua a lavorare con grande dedizione per garantire la necessaria attività sanitaria e grazie alla collaborazione di tutti riusciamo a garantire la copertura di tutti i turni". "I nostri sforzi sono protesi a contenere il diffondersi del virus. In tempi record abbiamo attrezzato un’area riservata dove poter sistemare e seguire le persone risultate positive, evitando il contatto diretto con tutte le altre - chiosa Pezzanesi - Grazie alla collaborazione dell’Asur continuiamo ad operare con l’intento di erogare servizi di qualità in grado di assicurare un alto grado di benessere psicofisico a tutti gli ospiti". Il primo cittadino di Tolentino inoltre, vista la carenza del personale dovuta al contagio, si è attivato presso il Prefetto con il quale ha condiviso un intervento di personale sanitario militare e subito, interpellata la responsabile dell’Asur, la richiesta è stata inoltrata all’Esercito.  Dal Comune viene reso che i dati indicati devono essere convalidati e confermati dai tamponi molecolari che verranno effettuati il 5 gennaio 2021.

04/01/2021 14:48
Marche, approvato il piano vaccinale: saranno tre le fasi, ecco chi avrà la priorità

Marche, approvato il piano vaccinale: saranno tre le fasi, ecco chi avrà la priorità

La Regione Marche ha adottato il Piano strategico regionale per la vaccinazione anti Sars CoV-2. Nel corso dell’ultima seduta di Giunta del 2020 (quella del 31 dicembre), su proposta dell’assessore alla Sanità Filippo Saltamartini, l’esecutivo ha recepito il Piano strategico nazionale e approvato quello regionale, con l’articolazione territoriale delle indicazioni ministeriali. Ha anche approvato l’accordo con le organizzazioni sindacali di categoria: i medici di medicina generale effettueranno le vaccinazioni nelle strutture residenziali per anziani. "L'accordo con i medici di famiglia per la somministrazione dei vaccini - afferma l'assessore Filippo Saltamartini - è un ulteriore passo in avanti per potenziare la medicina del territorio, indispensabile per affrontare i prossimi mesi di pandemia". In sintonia con le indicazioni nazionali, la campagna di vaccinazione inizierà nel gennaio 2021 e si articolerà in tre fasi. La prima coinvolgerà gli operatori sanitari e sociosanitari, gli ospiti e il personale delle residenze per anziani, le persone in età avanzata: una platea di 176.036 potenziali interessati che, se vorrà, potrà vaccinarsi (23.306 operatori sanitari e sociosanitari, 16.319 tra personale e ospiti delle Rsa, 133.411 anziani ultra ottantenni). La seconda fase riguarderà, le persone di età superiore a 60 anni, quelle di ogni età con “comorbilità”, gli insegnanti e il personale scolastico. Coinvolgerà anche i lavoratori dei servizi essenziali e dei settori a rischio (carceri, luoghi di comunità). La terza e ultima fase sarà riservata alla popolazione rimanente. Tutte gli stadi del piano saranno calibrati alle effettive necessità che si manifesteranno, come la quantità di vaccino disponibile, l’adesione delle categorie coinvolte, gli aspetti logistici legati alla catena del freddo per il trasporto e lo stoccaggio del vaccino Pfizer/BioNTech (commercializzato con denominazione Comirnaty). Nella prima fase la somministrazione del vaccino avverrà direttamente nelle strutture ospedaliere e, tramite unità mobili, nei presidi residenziali per anziani (con il coinvolgimento dei medici di medicina generale). I punti di stoccaggio regionali dei vaccini (Hub) sono già stati individuati. Sono sette, coincideranno con il punto di somministrazione, oppure funzioneranno da smistamento per gli altri presidi di somministrazione (come presidi sanitari e Rsa), preservando la catena del freddo. Si stima che i sette Hub potranno vaccinare (tra personale coinvolto e strutture per anziani da raggiungere) 42.625 persone, utilizzando equipe vaccinali formate da 42 unità di personale sanitario e 43 di supporto. A Fossombrone si presume che si vaccineranno 8.200 persone, all’Inrca di Ancona 5.538, l’Hub di Jesi ne prenderà in carico 11.445, quello di Civitanova Marche 4.275, Camerino 4.305, Fermo 3.812, Ascoli Piceno 5.050. Ogni Hub è fornito di due frigoriferi a basse temperature. Insieme ai sette Hub regionali, il Piano prevede un’ulteriore articolazione territoriale rispetto ai centri vaccinali già esistenti e normalmente utilizzati dagli utenti. Questo per far fronte a un numero di vaccinazioni che si attende superiore allo standard. Verranno attivati, oltre ai Punti vaccinali ospedalieri pubblici e privati (per gli operatori sanitari e sociosanitari), vaccinali territoriali (per operatori sanitari extra ospedalieri), in struttura residenziale (per dipendenti e ospiti), i Punti vaccinali di popolazione nella terza fase: in pratica quelli di “massa” già sperimentati nella nostra regione durante lo screening. Il Piano prevede, poi, il monitoraggio degli eventuali effetti avversi, la valutazione della risposta immunitaria indotta dal vaccino, l’avvio di una campagna di informazione (nazionale, ma supportata a livello regionale).

02/01/2021 09:41
Screening di massa a Civitanova, la sede sarà il PalaRisorgimento: "Puntiamo a coinvolgere i giovani"

Screening di massa a Civitanova, la sede sarà il PalaRisorgimento: "Puntiamo a coinvolgere i giovani"

Sopralluogo tecnico questa mattina per individuare i locali idonei ad ospitare lo screening sulla popolazione organizzato dalla Regione Marche per contrastare il diffondersi dell’epidemia da Covid-19, una misura di prevenzione che in questa seconda fase sarà rivolta anche ai residenti del comune di Civitanova.  Dopo i capoluoghi, il servizio di somministrazione del test antigenico rapido toccherà, come comunicato ieri dalla regione, gli altri comuni delle Marche con più di 20 mila abitanti. Pertanto questa mattina il sindaco Fabrizio Ciarapica ha effettuato un sopralluogo urgente a seguito del quale è stato scelto il palazzetto dello sport del quartiere Risorgimento, dotato dei locali più adatti oltre che di un ampio parcheggio. “Inizialmente avevamo individuato alcuni locali che avevamo a disposizione nella zona delle tribune dello stadio come location preferenziale – spiega il sindaco Ciarapica. Ma dal sopralluogo effettuato questa mattina con i responsabili dell’Area Vasta e altri tecnici, abbiamo valutato migliore il PalaRisorgimento di via Ginocchi, che però sarà libero dalle gare dal 12 al 16 gennaio. Domani procederemo con le verifiche della planimetria ed altri aspetti con l’Ufficio tecnico, e in base alla relazione degli uffici si procederà a disporre quanto necessario ad ospitare il centro dei prelievi. Già stamattina ho chiesto la collaborazione della Croce Verde locale che mi ha assicurato la presenza dei militi. Nei prossimi giorni saranno forniti maggiori informazioni alla cittadinanza per l’accesso al servizio. Anche se la partecipazione allo screening con test antigenico rapido è su base volontaria ci auguriamo possa coinvolgere un maggior numero di persone, ma soprattutto i giovani.È importante non abbassare la guardia proprio ora che è iniziata la vaccinazione". Presenti stamattina insieme al Sindaco, Alberto Tibaldi direttore Servizio prevenzione Asur e Mara Buccolini che dirige il settore infermieristico dell'Area vasta 3, la comandante della Polizia locale Daniela Cammertoni e Aurelio Del Medico per la Protezione civile.

30/12/2020 17:02
Marche, aumentano i casi Covid sintomatici: altro personale sanitario militare nelle Rsa

Marche, aumentano i casi Covid sintomatici: altro personale sanitario militare nelle Rsa

“Stiamo monitorando costantemente la situazione, che mostra una crescita dei casi sintomatici rispetto ai giorni scorsi. Nessun allarmismo, però, ma massima attenzione e rispetto delle regole da parte di tutti. Solo continuando ad assumere comportamenti consapevoli e responsabili, possiamo contenere la pandemia in attesa che il vaccino assesti il colpo finale al virus”. È quanto affermato dall’assessore alla Sanità Filippo Saltamartini, commentando la quotidiana verifica dell’evoluzione della pandemia nelle Marche. I dati segnalano, nella provincia di Pesaro, una positività più accentuata nell’ambito dei casi testati. Ieri al pronto soccorso del San Salvatore di Pesaro e a quello di Fano, il 118 ha trasportato 92 pazienti, tutti dimessi, eccetto dieci in codice rosso. Oggi il bollettino registra una settantina di casi sintomatici, nella provincia, rispetto ai precedenti numeri più bassi che fanno presumere una risalita della curva epidemiologica. Ma la situazione, a livello di ricoveri, continua essere gestibile. Il tasso di occupazione regionale di posti letto Covid in terapia intensiva è del 27,7% (60 impegnati sui 216 disponibili), mentre nell’area medica (infettivi e semifestivi) registra 454 pazienti su 1.188 posti disponibili. “Quindi sempre massima attenzione, perché l’oscillazione di questi numeri dipende inevitabilmente dagli atteggiamenti personali”, conclude l’assessore. Prendono servizio oggi altri due medici e dieci infermieri militari nelle Case di riposo-Rsa marchigiane. Vanno ad aggiungersi al medico e ai tre infermieri già impiegati presso la Rsa di Urbisaglia. Lo riferisce lo stesso Filippo Saltamartini, in stretto contatto con i vertici della Sanità militare che hanno complessivamente dislocato nelle Marche sedici unità di personale. Dei nuovi arrivi, quattro infermieri sono destinati alla Rsa Mastai Ferretti di Senigallia, un medico e due infermieri a Casa Roverella di Pesaro, un medico e quattro infermieri al Sassatelli di Fermo.: “Ringraziamo la Sanità militare per il prezioso contributo e la preziosa collaborazione che sta fornendo alle Marche nella difficile situazione di contenimento della pandemia. Collaboreranno con le strutture dell’Asur, garantendo un sostegno aggiuntivo per salvaguardare la fascia più anziana e fragile della popolazione marchigiana”. Le Rsa e le Case di riposo, ha ricordato l’assessore, “sono state, sin dall'insediamento della nuova Giunta, tutte attentamente seguite da specialisti e medici USCA e da infermieri dell'Asur per consentire trattamenti e terapie di tipo ospedaliero. Il nuovo personale della sanità militare, dall'interno delle strutture stesse, potrà incentivare i percorsi terapeutici già introdotti, con appropriatezza e continuità”.

29/12/2020 18:34
I vaccini viaggiano in aereo: quasi 2.000 quelli destinati agli ospedali maceratesi

I vaccini viaggiano in aereo: quasi 2.000 quelli destinati agli ospedali maceratesi

Arriveranno domani, all’aeroporto di Falconara Marittima, 8.775 vaccini Covid-19 destinati al personale della sanità pubblica, privata e delle Rsa marchigiane. Lo anticipa l’assessore alla Sanità Filippo Saltamartini. All’Inrca e all’Azienda ospedaliera di Torrette di Ancona sono destinati 975 vaccini; 1.950 andranno a Fossombrone per gli ospedali di Urbino e Marche Nord; 975 a Camerino; 975 a Civitanova Marche; 975 a San Benedetto del Tronto; 975 a Fermo e 1.950 per Jesi, Fabriano, Senigallia. “La campagna vaccinale sta procedendo secondo la tempistica concordata al livello europeo e nazionale. "Garantiremo, gradualmente, ai marchigiani la possibilità di avvalersi di questo prezioso aiuto per sconfiggere la pandemia”, ha commentato Saltamartini. L’assessore ha poi ricordato che “attualmente i posti in terapia intensiva, dedicati ai malati Covid-19, sono stati incrementati da 124 a 216, consentendoci di disporne con una percentuale inferiore alla soglia di allerta del 30 per cento”. Intanto si sta predisponendo il piano per la prosecuzione dello screening di massa: oggi si è svolta la conferenza di area vasta per iniziare a Fano e comuni limitrofi.

29/12/2020 14:34
“Vaccine day”, nelle Marche in arrivo 38mila dosi. Saltamartini critica la versione cinese

“Vaccine day”, nelle Marche in arrivo 38mila dosi. Saltamartini critica la versione cinese

"Momento storico, iniziamo a vedere la fine di un percorso importante. Che inizia oggi e si perfeziona a gennaio quando arriveranno 38mila vaccini per tutto il personale sanitario. Più altre migliaia di vaccini tra marzo e aprile. Verso settembre contiamo di vaccinare metà della popolazione marchigiana, 700mila persone". Così l'assessore regionale alla Sanità delle Marche Filippo Saltamartini durante il Vaccino-Day all'Inrca di Ancona: "Siamo molto ottimisti per il futuro - ha aggiunto l'assessore, dopo il primo vaccino fatto ad un medico -, siamo in grado di contrastare questa epidemia. Abbiamo potenziato lo screening degli asintomatici, per ora abbiamo individuato in tutte le città capoluogo che stanno facendo lo screening di massa, 200 pazienti con il virus che erano asintomatici. Sono per lo più giovani che potevano infettare parenti. L'organizzazione dello screening servirà per la somministrazione dei vaccini, se ce li fornirà lo Stato saremo in grado di allargare la platea della vaccinazione ad una fascia notevole della popolazione, per raggiungere l'immunità di gregge con il 70% vaccinato". Inoltre l'assessore Saltamartini lancia ha anche lanciato un appello per la vaccinazione, aggiungendo una cristica riguardo al vaccino cinese. "Dobbiamo avere fiducia nella scienza, nei prossimi giorni arriverà validazione di altro test, quello della Moderna, c'è una pluralità di vaccini - ha detto a margine della prima vaccinazione anti covid all'Inrca di Ancona. C'è anche vaccino cinese di cui però non si conosce nulla. Ho fiducia nei vaccini dei paesi democratici perché garantiscono un approfondimento delle tecniche di controllo". (Fonte: ANSA)

27/12/2020 14:46
"Vaccine Day", in Provincia di Macerata si parte dall'ospedale di San Severino

"Vaccine Day", in Provincia di Macerata si parte dall'ospedale di San Severino

Parte domani, domenica 27 dicembre alle ore 10, in occasione del Vaccine day deciso a livello europeo, la somministrazione dei primi vaccini anti-SARS-CoV-2 nelle Marche. Sono 200 le dosi vaccinali consegnate alle Marche che verranno somministrate domani in diverse strutture sul territorio regionale. La vaccinazione inizierà domani mattina alle ore 10 contestualmente in tutti i punti di somministrazione, per quanto concerne la Provincia di Macerata si parte dall’ospedale “Bartolomeo Eustachio” di San Severino Marche. Ecco gli altri punti di somministrazione regionali:  PESARO, AOR Marche Nord - Ospedale San Salvatore di Pesaro 2)  Ospedale di Urbino ANCONA, INRCA e Residenza Dorica INRCA,  AOR Torrette ,Ospedale Carlo Urbani di Jesi, RSA Arcevia  Fermo: Ospedale “Murri”.   ASCOLI PICENO: Ospedale Madonna del Soccorso San Benedetto del Tronto    

26/12/2020 18:47
“Vaccine day” a Residenza Dorica: prima RSA nelle Marche e tra le primissime in Italia

“Vaccine day” a Residenza Dorica: prima RSA nelle Marche e tra le primissime in Italia

L’RSA anconetana “Residenza Dorica Santo Stefano Riabilitazione”, del Gruppo Anni Azzurri, è la prima RSA nelle Marche e una delle prime in Italia a partire con la vaccinazione dei propri operatori sanitari. Saranno infatti 20, tra infermieri, oss e fisioterapisti, gli operatori della RSA del Capoluogo regionale che domani (domenica 27), proprio in quello che è stato ribattezzato a livello internazionale il “vaccine day”, verranno sottoposti, su base volontaria, al nuovo vaccino anti Covid.  Tra questi 20 c’è Alessandro Romagnoli, 52 anni anconetano, di professione infermiere professionale e coordinatore infermieristico di Residenza Dorica. “Sono mesi che la categoria degli operatori sanitari è in trincea contro questa “bestiaccia” – dice Alessandro – non possiamo tirarci indietro e titubare proprio ora che è stato individuato il vaccino. Questo vaccino rappresenta uno spiraglio di luce dopo mesi di buio e siamo proprio noi operatori sanitari a dover dare il buon esempio. Per tutti questi motivi ho aderito senza indugio alla possibilità di fare il vaccino. Lo dobbiamo anche ai nostri cari ospiti che assistiamo e accudiamo ogni giorno in RSA”.  “Da parte di Residenza Dorica, così come di tutto il nostro Gruppo Anni Azzurri – dice Lucia Masiero, Direttore della RSA anconetana – c’è la massima fiducia nei confronti del vaccino anti Covid e, più in generale, della scienza. Abbiamo individuato i 20 volontari per questa prima tranche di vaccinazione e abbiamo molti altri operatori sanitari che hanno già manifestato la loro adesione e sarebbero pronti in futuro ad essere a loro volta vaccinati”.  Nelle Marche in questa fase arriveranno 200 dosi, sulle 9.750 dosi di vaccino della Pfizer che verranno complessivamente distribuite in eguale percentuale in tutte le regioni.  L‘appuntamento con la profilassi per gli operatori sanitari di Residenza Dorica è fissato per la mattinata di domani presso l’Inrca di Ancona, sede individuata dalla Regione con l’Asur.  

26/12/2020 13:06
INTERVISTA - Il professor Antonio Giordano sui vaccini anti Covid: "nessuno arriva al 100% di efficacia"

INTERVISTA - Il professor Antonio Giordano sui vaccini anti Covid: "nessuno arriva al 100% di efficacia"

Grazie all'amicizia di lungo corso con il direttore Guido Picchio, la Redazione di Picchio News ha nuovamente raggiunto l’accademico napoletano di fama mondiale, il professor Antonio Giordano, direttore dello Sbarro Institute for Cancer Research and Molecular Medicine della Temple University di Philadelphia e rappresentante del Ministero dell'Ambiente italiano.  Al professor Giordano, abbiamo chiesto di illustrarci in cosa consiste la 'variante inglese' del Covid-19 e un giudizio sulla campagna vaccinale che partirà in Italia il 27 dicembre. La seconda ondata pandemica ha messo di nuovo a dura prova il sistema sanitario nazionale. Ritiene siano state messe in campo tutte le forze e misure adeguate per contenerla? "Anche se non è semplice gestire una pandemia è indubbio che il periodo estivo è stato caratterizzato da qualche rilassatezza di troppo e che non si è approfittato del vantaggio del momento per organizzare adeguatamente la scuola, i servizi ma anche il tracciamento dei focolai. Lo stesso vale per la riorganizzazione del personale sanitario che, negli anni, aveva subito ingenti tagli. Sicuramente questo virus ha evidenziato l’importanza della sanità e della scienza". Come giudica il lockdown natalizio messo in atto dal Governo in relazione di una ipotetica riduzione dei casi di positività? "Il lockdown italiano è basato sulla responsabilità dei cittadini. Sono state prese in considerazione le esigenze di gran parte dei lavoratori e, nonostante tutto, molte categorie sono state fortemente penalizzate da queste chiusure. Le restrizioni sono necessarie, il virus continua a circolare e senza il nostro contributo continuerà a diffondersi. Rispettare le regole a Natale significa rispettare il proprio diritto alla salute e quello degli altri". Molti parlano di una recrudescenza del virus che si verificherà a fine gennaio con una terza ondata pandemica. Crede che sia un rischio reale? "Il virus è una infezione nuova per tutti, e credo sia corretto fare affermazioni sulla base di fatti e dati concreti. In tempi record, abbiamo ottenuto il vaccino, e mi auguro che la maggior parte delle persone si sottopongano ad esso continuando, nell’attesa a tenere atteggiamenti responsabili". Nella Regione Marche si è appena iniziata una imponente opera di screening di massa, quanto pensa sia stata utile per il tracciamento dei contagiati ? "Il tracciamento dei contagiati è fondamentale per identificare ed isolare un focolaio nel più breve tempo possibile. Quello che sottolineerei, però, è che purtroppo, ad oggi, molti test di screening non sono ancora del tutto affidabili, il 'patentino di positività/negatività' continua ad essere rilasciato esclusivamente dal tampone molecolare. Con ciò non intendo dire, che i test di screening non vadano effettuati perchè certamente offrono un’importante indicazione". Nell’ultimo periodo è spuntata fuori la ‘variante inglese’ del Covid-19, una mutazione che sembrerebbe essere più contagiosa, in cosa consiste? "Il nuovo ceppo di Sars-CoV-2, chiamato «VUI-202012/01» (variant under investigation) sta destando non poche preoccupazioni anche se i dati che, attualmente, abbiamo a disposizione riguardo la nuova sequenza virale non vanno esasperati. Rapidamente, si è diffusa l’informazione che tale ceppo avesse una capacità di replicazione più alta dei precedenti. Per quello che sappiamo al momento la mutazione potrebbe variare l’affinità per un recettore umano ma non alterare trasmissibilità, o pericolosità; inoltre il fatto che sia stata identificata ora non vuol dire necessariamente che si sia diffusa così rapidamente in poco tempo dal momento che potrebbe circolare da più tempo (a settembre era già stata notata a Londra) e tale dato sarebbe supportato dal fatto che la famiglia mutata non si trova solo in Inghilterra ma anche in Australia, Danimarca, Olanda ed un singolo caso anche in Italia. Con i dati disponibili non si può affermare che variante sia più aggressiva, ma al tempo stesso, sono necessarie tutte le azioni atte a ridurre la sua diffusione". I vaccini già sviluppati per il coronavirus saranno capaci di combattere anche il nuovo mutante? "La nuova variante non dovrebbe causare alcun tipo di problema ai vaccini sviluppati finora. La vaccinazione fa si che il sistema immunitario impari a combattere il patogeno, producendo anticorpi contro la proteina Spike, se questa proteina dovesse mutare il vaccino potrebbe fallire. Ma non è questo il caso". Il 27 dicembre in Italia inizierà la somministrazione delle dosi di vaccinazione prodotte da Pfizer-BionTech quanto ritiene siano efficaci? "Sono efficaci esattamente come annunciato dalla ditta, più del 90%. Un’ottima percentuale, nessun vaccino arriva al 100% di efficacia. L’immunità massima si otterrebbe dopo circa venti giorni dalla somministrazione della seconda dose". Quale differenze ci sono con le dosi di vaccino immesse sul mercato dalla società farmaceutica ‘Moderna’? "Entrambi sono vaccini ad RNA, l’acido ribonucleico del virus. Viene utilizzato questo materiale genetico per istruire il nostro sistema immunitario a produrre gli anticorpi anti Sars-CoV-2. Entrambi hanno una efficacia superiore al 90% e più dettagliatamente 95% per Pfizer e 94,5% per Moderna. Cambiano, invece, i metodi di conservazione: necessari -80 gradi per il primo, -20 per Moderna. Infine per quanto riguarda il costo, dovrebbe essere molto simile, intorno ai 20 dollari". Con quali tempistiche la campagna vaccinale porterà al raggiungimento di una immunità di gregge? Dal suo punto di vista quand’è che potremo abbandonare l’uso delle mascherine e tornare a respirare un’aria di normalità? "Non sono in grado di fare previsioni. Abbiamo bisogno di studiare e comprendere, e questo lo stiamo facendo ininterrottamente da marzo".

25/12/2020 10:00
Macerata, oltre 9mila tamponi effettuati in 6 giorni di screening: 52 casi positivi

Macerata, oltre 9mila tamponi effettuati in 6 giorni di screening: 52 casi positivi

"Al termine della sesta giornata di screening diffuso - annuncia l'assessore alla Sanità della Regione Marche, Filippo Saltamartini - sono 14.079 le persone che oggi, mercoledì 23 dicembre, si sono sottoposte volontariamente al tampone rapido. Di queste, 69 sono risultate positive al tampone antigenico rapido e successivamente state sottoposte al tampone molecolare. Ad esclusione della città di Ancona, dove lo screening proseguirà anche il 27, il 28 e il 29 dicembre sempre al PalaIndoor, si è chiusa oggi per le città di Ascoli, Fermo, Macerata, Pesaro e Urbino la prima fase di screening che ha interessato le città capoluogo e che proseguirà poi a gennaio con le città in ordine decrescente per popolazione. In totale fino ad oggi si sono sottoposti al tampone 58.300 marchigiani e sono state individuate 283 persone positive asintomatiche per cui si è attivato il percorso di assistenza sanitaria ordinario. Un grande lavoro che ha tenuto impiegate tantissime persone, dai medici agli infermieri, dagli operatori sanitari ai tanti volontari, che ringrazio per l'impeccabile organizzazione in tutte le strutture interessate". A Pesaro e Urbino oggi 4.083 testati di cui 38 positivi; ad Ancona 2.608 testati di cui 10 positivi; a Macerata 2.963 testati di cui 11 positivi; a Fermo 1.652 testati di cui 2 positivi; ad Ascoli Piceno 2.773 testati di cui 8 positivi". Nella sola città di Pesaro, secondo il sindaco Matteo Ricci le persone testate sono state complessivamente nei sei giorni 13.671 con 106 positivi. 

24/12/2020 09:25
Screening di massa, a Macerata oltre 1900 tamponi analizzati nella quinta giornata: 3 i positivi

Screening di massa, a Macerata oltre 1900 tamponi analizzati nella quinta giornata: 3 i positivi

Al termine della quinta giornata di screening diffuso nelle città capoluogo – così l’assessore alla Sanità della Regione Marche, Filippo Saltamartini - le persone che ieri, martedì 22 dicembre, si sono sottoposte volontariamente al tampone rapido sono state 10.880. Di queste, 39 le persone che sono risultate positive al tampone antigenico rapido e che successivamente state sottoposte al tampone molecolare. Crescono i numeri dei cittadini che si sottopongono al tampone, un gesto di pochi minuti per il bene della comunità e delle persone che ci circondano. Invitiamo dunque anche domani la popolazione a raggiungere i punti spot per prendere parte allo screening".  Area Vasta 1 – Pesaro e Urbino: 2985 testati di cui 15 positivi, Area Vasta 2 – Ancona: 2451 testati di cui 12 positivi, Area Vasta 3 – Macerata: 1912 testati di cui 3 positivi, Area Vasta 4 – Fermo: 1552 testati di cui 4 positivi, Area Vasta 5 – Ascoli Piceno: 1980 testati di cui 4 positivi. Lo screening gratuito rivolto a tutti i cittadini prosegue nelle città di Ancona, Ascoli Piceno, Fermo, Macerata, Pesaro e Urbino fino al 23 dicembre. Ad Ancona anche dal 27 al 30 dicembre. Sul sito istituzionale della Regione e dei rispettivi Comuni sono presenti tutte le indicazioni e le modalità per partecipare. A seguire saranno coinvolti, in fasi successive, tutti i Comuni delle Marche.    

23/12/2020 08:59
Macerata, oltre 1000 tamponi nella seconda giornata di screening: 3 quelli positivi

Macerata, oltre 1000 tamponi nella seconda giornata di screening: 3 quelli positivi

“A chiusura della seconda giornata di screening – afferma l’assessore alla sanità della Regione Marche, Filippo Saltamartini - le persone che , sabato 19 dicembre, si sono sottoposte volontariamente al tampone rapido sono state 8598 e sono state riscontrate 34 persone positive che vengono poi sottoposte al tampone molecolare.  Questa operazione è particolarmente importante, ci appelliamo al senso civico dei cittadini e li invitiamo a prendere parte allo screening. Più sarà maggiore la partecipazione più questo ci consentirà di gestire meglio l’epidemia e la tenuta delle nostre strutture sociosanitarie”. Area Vasta 1 – Pesaro e Urbino: 2261 testati di cui 23 positivi Area Vasta 2 – Ancona: 1986 testati di cui 6 positivi Area Vasta 3 – Macerata: 1090 testati di cui 3 positivi Area Vasta 4 – Fermo: 1384 testati di cui 0 positivi Area Vasta 5 – Ascoli Piceno: 1877 testati di cui 2 positivi Lo screening gratuito rivolto a tutti i cittadini prosegue nelle città di Ancona, Ascoli Piceno, Fermo, Macerata, Pesaro e Urbino fino al 23 dicembre. Ad Ancona anche dal 27 al 30 dicembre. Sul sito istituzionale della Regione e dei rispettivi Comuni sono presenti tutte le indicazioni e le modalità per partecipare. A seguire saranno coinvolti, in fasi successive, tutti i Comuni delle Marche. Si ricorda inoltre che nella prima giornata di screening, venerdì 18 dicembre, è stata rilevata un'adesione di 8254 persone. Sono stati riscontrati 39 casi positivi al test antigenico rapido (6 nella città di Ancona, 25 nelle due città di Pesaro e Urbino, 2 nella città di Macerata, 4 nella città di Fermo e 2 nella città di Ascoli Piceno) per una percentuale di positività pari allo 0,5% e una percentuale di adesione sulla popolazione target pari al 2,7%. I casi positivi rilevati sono stati sottoposti al tampone molecolare.

20/12/2020 09:00
Marche, screening di massa al via: i numeri della prima giornata nei 5 capoluoghi di provincia

Marche, screening di massa al via: i numeri della prima giornata nei 5 capoluoghi di provincia

“Ieri sono state 8254 le persone che si sono sottoposte volontariamente al tampone rapido e 39 le persone risultate positive". È quanto ha annunciato l’assessore alla sanità Filippo Saltamartini in merito alla prima giornata di screening nella Regione Marche, che ha avuto luogo nei capoluoghi di provincia.  "Numeri significativi supportati anche dalle prenotazioni già arrivate per i prossimi giorni - ha aggiunto l'assessore -. Sono dati incoraggianti. Sono molto soddisfatto dell’andamento di questa prima giornata, della ottima organizzazione in tutte le strutture e per questo ringrazio tutti gli operatori e i volontari impiegati in questa grande operazione”. “Quella dello screening è stata e continua ad essere un’organizzazione complessa che coinvolge circa un migliaio di persone, una macchina che potrà essere utilizzata anche per la somministrazione dei vaccini Covid – sottolinea l’assessore alla Sanità – con un enorme sforzo di tutto il sistema sanitario, e grazie alla straordinaria collaborazione di tutti, saremo in grado di isolare persone che pur essendo asintomatiche sono positive, di conoscere la diffusione del virus e la sua concentrazione in alcune aree, ma anche di frenare l’avanzata del contagio permettendo alle persone che dovessero risultare positive di non trasmettere il virus ai propri cari, è un’assunzione di responsabilità diretta e quindi ringrazio tutti i marchigiani che vorranno sottoporsi al tampone che ricordo essere completamente gratuito”. Questi, nel dettaglio, i dati di ciascun capoluogo di provincia:  Area Vasta 1 – Pesaro e Urbino: 2563 testati di cui 25 positivi Area Vasta 2 – Ancona: 1555 testati di cui 6 positivi Area Vasta 3 – Macerata: 651 testati di cui 2 positivi Area Vasta 4 – Fermo: 1346 testati di cui 4 positivi Area Vasta 5 – Ascoli Piceno: 2331 testati di cui 2 positivi  

19/12/2020 09:46
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