Macerata - oggi è più facile sconfiggere il Covid che contattare i vertici dell'Asur Marche
È partito ieri mattina il piano vaccinale anti-Covid all'Ospedale Civile di Macerata, così come avvenuto nei nosocomi di Camerino e Civitanova Marche, dove sono arrivate 210 dosi che sono state somministrate al personale sanitario della struttura.
Un momento storico senza dubbio importante per un provincia che ha particolarmente sofferto l'evoluzione della pandemia e che in questi giorni è riuscita a tirare un piccolo sospiro di sollievo; soprattutto considerando il lungo percorso che i vaccini hanno dovuto affrontare prima di sbarcare negli ospedali del territorio maceratese.
Gli iter prolungati e tortuosi però, in quest'ultimo periodo, non si sono limitati solamente al reperimento del materiale medico ma hanno anche 'contagiato' il reparto della comunicazione degli organi sanitari competenti. Una questione si è palesemente verificata all'Ospedale di Macerata, quando il direttore della testata giornalistica 'Picchio News', munito di macchina fotografica, ha voluto immortalare gli attimi delle prime inoculazioni nel Capoluogo di Provincia.
Nella stanza attrezzata alla somministrazione dei vaccini si respirava un clima cordiale e sorridente tant'è che è proprio questo che traspare dalle istantanee scattate dal Direttore (leggi l'articolo) che successivamente, è tornato in redazione con l'intenzione di contattare la segreteria della neo Direttrice dell'Area Vasta 3 Daniela Corsi per richiederle un'intervista. Un passaggio normale e quotidiano per qualsivoglia redazione giornalistica volto a mettere in evidenza il punto di vista, della principale autorità sanitaria della provincia maceratese, sul significato della focale mattinata trascorsa.
Con grande gentilezza la signora predisposta alla segreteria ha accordato l’idea del Direttore del giornale che ha fornito, come da richiesta, il proprio numero di telefono per essere poi richiamato "nel giro di 20 minuti' a detta dell'ufficio sanitario. In effetti la recall c'è stata quindi alla redazione è stato comunicato il numero personale della Dr.ssa Corsi la quale era stata avvertita dell'imminente intervista. Svariati sono stati i tentativi del giornalista di contattare la Direttrice dell'Area Vasta 3 ma ogni squillo è terminato nel vuoto fino a che, verso le 12, Daniela Corsi ha richiamato direttamente asserendo di non poter rilasciare alcuna dichiarazione in quanto doveva attendere l'autorizzazione delle Dr.ssa Nadia Storti, Direttore Generale dell'Asur Marche.
Un dedalo burocratico a quanto pare inevitabile ma, armato di pazienza e deciso a rispettare le esigenze dei vertici regionali sanitari, il Direttore di Picchio News ha contattato la segreteria della Asur Marche la quale ha risposto che, per accedere all'intervista, era necessaria la presentazione di domanda scritta tramite e-mail. All'ufficio organizzativo preposto è stato spiegato che le domande riservate alla Dr.ssa Corsi erano mirate al racconto della mattinata e sull'importanza di sottoporsi al vaccino anti-Covid. Interrogativi innocui e dedicati soprattutto a coloro che in questo periodo così complesso avrebbero bisogno di certezze anziché delle pratiche burocratiche che rendono astruso anche il compiere una semplice intervista.
Eccessivi passaggi nella comunicazione sembrano quasi una cortina di fumo che avvolge un sistema che, specialmente in una fase così delicata della pandemia, dovrebbe essere il più possibile trasparente e aperto. Non si sente il bisogno di apporre dei timbri 'di garanzia' su eventuali interviste, che oltre a tardare ad arrivare, rendono più complicato tutto quello che di base dovrebbe essere alla portata di tutti.
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