“Entro il prossimo autunno siamo fiduciosi di poter portare a termine: una riforma sanitaria non rivoluzionaria, ma assolutamente razionale ed equilibrata, che oltre a fare chiarezza, tenda a cercare di restituire il merito e ad abbattere gli egoismi e i campanili, per veder riconosciuti a tutti, ma soprattutto ai cittadini più deboli, i diritti garantiti dalla Costituzione". Lo annuncia, via social, il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli.
"In 19 mesi al governo regionale di cui almeno 12 quasi totalmente assorbiti dalla gestione della pandemia, continua Acquaroli, non ho sottolineato la grave crisi del sistema sanitario nazionale, che tocca l'Italia e che non esime neanche la nostra regione - spiega -.
“Una crisi che deriva da molteplici fattori, aggravata certamente dall'evento pandemico, ma che merita una analisi attenta". Il governatore cita poi "la carenza dei medici a tutti i settori, ma soprattutto nei territori e nei pronto soccorso", causata "dall'incapacità di programmare a livello nazionale gli accessi indispensabili ai corsi universitari e alle borse di specializzazione" per i quali bisogna "invertire la tendenza sia nelle università che nel finanziamento delle borse di specializzazione. Per quello che è di nostra competenza interverremo". Ma la crisi "è generata anche da altri fattori più di natura organizzativa e di assetto complessivo di sistema”.
“Solo ottimizzando le sinergie e l'operatività alla luce di uno studio sul fabbisogno sanitario, si può raggiungere un livello di assistenza migliore". Il presidente annuncia, inoltre, anche appuntamenti "in tutto il territorio regionale e sulle pagine social per raccontare i dati che abbiamo fatto studiare e le proposte e i progetti che metteremo in campo". "In questi mesi abbiamo lavorato silenziosamente, con l'assessore Saltamartini e con molti altri tra dirigenti e tecnici. Molti sono anche coloro che si sono sentiti di dare un contributo spontaneo molto gradito”, conclude il presidente regionale.
Test negativo per sospetto vaiolo delle scimmie eseguito su una 24enne italiana. La giovane è stata dimessa nel pomeriggio di ieri dalla Clinica di Malattie Infettive dell'ospedale regionale di Torrette. La 24enne, cittadina italiana, residente in Francia, era stata ricoverata il 27 maggio per un eritema diffuso con vescicole e papule, difficoltà respiratoria, cefalea e febbre nei giorni precedenti.
"È stata dimessa perché le lesioni sono in via di guarigione ed è ora in isolamento domiciliare" spiega il direttore sanitario dell'Azienda Ospedali Riuniti di Ancona, Arturo Pasqualucci.
Il figlio della donna, un bambino di 4 anni, aveva fatto accesso al Pronto Soccorso dell'Ospedale Salesi di Ancona, dal quale era stato subito dimesso. "La donna, e di conseguenza anche il figlio - spiega il dottor Pasqualucci - hanno avuto una eruzione esantematica non di origine virale".
Gli esiti sono giunti da Cesena . Si attendeva il reagente dalla Germania, "ma non è ancora arrivato e dal tracciamento della spedizione risulta che arriverà domani. Non volendo attendere abbiamo deciso di inviare i campioni in Romagna".
Primo caso sospetto di Monkeypox Virus, meglio noto come "vaiolo delle scimmie", nelle Marche. A contrarlo sarebbe stata una ragazza italiana di 24 anni, residente in Francia, che nel primo pomeriggio di venerdì si è presentata al pronto soccorso dell'ospedale regionale di Torrette con tutti i sintomi riferibili al nuovo virus.
Nello specifico, la giovane manifestava "eritema diffuso con vescicole e papule, difficoltà respiratoria, cefalea e riferiva febbre nei giorni precedenti", come si evince dal bollettino medico del dottor Andrea Mariotti, della direzione medica ospedaliera. Attualmente la 24enne si trova in buone condizioni di salute.
"Sono in corso esami volti a escludere le diagnosi differenziali con altri virus esantematici - aggiunge Mariotti - nell'attesa dei reagenti per la diagnosi molecolare del virus tramite PCR, il cui arrivo è previsto entro la giornata di martedì".
"Nel pomeriggio di ieri è arrivato al pronto soccorso anche il figlio della donna, 4 anni, che presentava un lieve rush cutaneo, in assenza però di altri segni o sintomi. Il bambino è stato dimesso in ambulanza ed accompagnato al domicilio della nonna", si conclude nel bollettino medico.
Si è tenuta nella tarda mattinata di oggi presso l’Aula Biblioteca dell’Ospedale di Macera la cerimonia di inaugurazione con la quale la struttura ha ufficialmente accolto tre nuove strumentazioni top di gamma, ottenute attraverso le donazioni di privati e associazioni. A presenziare, oltre alla direttrice di Area Vasta 3 Daniela Corsi, anche il sindaco e presidente della provincia Sandro Parcaroli e l’assessore regionale alla Sanità Filippo Saltamrtini.
Le nuove apparecchiature consistono in: un ecografo mod. Samsung RS85 Prestige di ultima generazione – il primo in assoluto nelle Marche, donato dalla Sig.ra Gianna Piera Silvetti alla U.O. di Medicina diretta dal Dott. Roberto Catalini – allocato nella sala riunioni che commemora il Dott. Stefano Pieroni (scomparso nel 2014); un sistema ad ultrasuoni per la chirurgia resettiva epatica mod. Sonastar HF, donato dalla LUBE Industries SRL di Luciano Sileoni alla U.O. di Chirurgia diretta dal Dott. Walter Siquini; una apparecchiatura Dignitana mod. Dignicap Delta, donata dal Rotary Club di Macerata nella persona del Presidente AR Dott.ssa Mirella Staffolani alla U.O. di Oncologia.
“Si tratta di importanti attrezzature che permetteranno di aumentare la qualità delle prestazioni sanitarie erogate”, ha spiegato Corsi in apertura della conferenza. “Queste donazioni sono un gesto prezioso e per nulla scontato”. Parole avallate anche da Gianna Piera Silvetti, che ha ammesso “avrei preferito donare in forma anonima, poi sono stata convinta da persone a me vicine. Ho voluto che il nuovo ecografo si chiamasse 'Maria Italia', per fede cristiana e amore per il nostro Paese. Ma ci tengo a precisare che possiamo aiutare chi è in difficoltà in tanti modi, non solo attraverso i soldi”.
Tanti i ringraziamenti, da parte della Dott.ssa Staffolani e il direttore/oncologo Nicola Battelli, rivolti alle realtà Rotary di Ancona, Macerata, Loreto, Civitanova e Camerino, a Soroptimist, CNA Macerata, il Consiglio delle Donne, le Acli, la Bcc Recanati e Colmurano e ancora altre associazioni. “Riteniamo importante assistere al 100% le donne durante i percorsi di chemioterapia”, ha sottolineato Battelli. “In un anno nelle Marche avvengono 1.350 operazioni per tumore alla mammella, 450 solo a Macerata: con nuovi strumenti all’avanguardia possiamo allargare sempre di più il nostro bacino di utenza”.
“Il nuovo sistema a ultrasuoni – ha spiegato invece il Dott. Siquini – ci garantirà maggiore sicurezza negli interventi chirurgici al fegato, evitando emorragie e fughe biliari come accadeva spesso in passato. Inoltre, dimezziamo in poco tempo la degenza dei pazienti, facendo scorrere più rapidamente le liste di attesa”.
In chiusura, ad anticipare il simbolico “taglio del nastro” presso la nuova Aula Stefano Pieroni, le parole di compiacimento di Saltamartini, che ha annunciato a sorpresa: “Lunedì 30 maggio presenterò ufficialmente in giunta la riforma della legge sanitaria regionale (n.13, 20/06/2003, ndr). Diamo inizio così a un percorso che sarà faticoso: la guerra ha costretto il nostro Governo a rivedere le priorità".
“Saremo costretti – ha aggiunto l’assessore - ad attingere i 4 mld di euro che oggi servono alle aziende sanitarie nazionali direttamente dal bilancio interno, ed è un grosso problema perché saremo costretti a fare dei tagli. A breve, però, faremo in modo che ogni Area Vasta riacquisti la sua autonomia e avremo un nuovo Piano Socio Sanitario, in attesa delle risorse da investire previste con il PNRR”.
“La battaglia che l’Amministrazione comunale di San Severino Marche ha deciso di intraprendere contro la decisione di chiudere il Punto nascite presso l’ospedale civile Bartolomeo Eustachio andrà avanti. Non ci faremo certo intimidire dalla decisione assunta dal Tar”.
Il primo cittadino settempedano, Rosa Piermattei, si dichiara subito pronta a ricorrere al Consiglio di Stato contro la decisione dei giudici del Tribunale Amministrativo Regionale delle Marche con cui sono stati respinti, nelle scorse ore, i ricorsi del Comune e del Comitato cittadino istituito per la difesa dell’ospedale per l’annullamento delle determine con cui l’Asur regionale, nel marzo del 2016, bloccò di fatto l’attività del reparto di Ostetricia “non tenendo per nulla conto di un’infinità di eccezioni che subito sollevammo come Amministrazione spiegando proprio perché a San Severino Marche doveva essere continuata a dare la possibilità di partorire".
"La chiusura del Punto nascite – spiega infatti il sindaco della città di San Severino Marche, Rosa Piermattei – fu, e resta, una grave ingiustizia verso il diritto alla salute dei cittadini settempedani. Il nostro ospedale è stato per anni e anni un’eccellenza anche per quanto riguarda le questioni materno infantili.
Nonostante, al momento della decisione assunta dalla Regione, da noi si registrassero oltre 500 parti annui, abbiamo dovuto assistere, impotenti, a un taglio netto frutto di una riorganizzazione assurda dettata da una volontà politica che, lo hanno dimostrato i fatti in questi anni, avrebbe inevitabilmente creato solo disagi a persone, come le partorienti e le famiglie, che andrebbero considerate anzitutto come pazienti e non come numeri".
"I giudici parlano di un percorso graduale che avrebbe portato a quella decisione per loro inevitabile senza rendersi conto che proprio quel percorso, invece, ha creato le insormontabili difficoltà che registriamo oggi con mamme costrette alla diaspora per partorire, con servizi inesistenti prima e dopo il parto stesso. La nostra battaglia dunque – promette ancora il primo cittadino – andrà avanti, passerà dal Consiglio di Stato e, se sarà necessario, andrà anche oltre.
L’Amministrazione comunale farà valere i diritti dei settempedani in tutte le sedi e questo, lo posso assicurare, varrà sia per il Punto nascite sia per tutti gli altri servizi attivi, o momentaneamente sospesi, presso il nostro ospedale. Più e più volte abbiamo dimostrato come serva una sanità di prossimità, soprattutto nelle nostre zone dell’entroterra. Su questa nostra convinzione non arretreremo di un passo”.
L’Unità Operativa di Medicina Nucleare dell’ospedale di Macerata, diretta dalla dottoressa Francesca Capoccetti, aderirà alle manifestazioni della “Settimana Mondiale della Tiroide” che si terranno a livello nazionale dal 25 al 31 maggio.
In collaborazione con l’Associazione Malati Tiroidei delle Marche, verranno effettuate presso il reparto dell’ospedale di Macerata, nelle giornate del 25 e 26 maggio, ecoscopie gratuite di screening previo appuntamento, che possono essere prenotate, telefonando al CUP Regionale al numero 800.098.798.
L’ iniziativa è inserita in un contesto internazionale che coinvolgerà le principali associazioni scientifiche e dei malati della tiroide in tutta Europa, identificando nel 25 maggio, la Giornata Mondiale della Tiroide.
L’ obiettivo, sarà la sensibilizzazione alla prevenzione e alla corretta gestione delle malattie della tiroide. "Proprio per questo - sottolinea la dottoressa Capoccetti - l’importanza di riferirsi a fonti di informazione autorevoli e a non affidarsi ciecamente a ciò che si trova in rete". A tal proposito il tema di lancio per l’anno 2022 ha come titolo "Tiroide e salute: io mi informo bene".
Ricoveri legati al covid e contagi in calo nelle Marche nell'ultima giornata: i pazienti sono scesi complessivamente a 110, dieci meno di ieri, 3 in terapia intensiva (-1), 20 in semi intensiva (-2), 87 in reparti non intensivi (-7). Questo quanto emerge dai dati della Regione Marche, che indicano anche 14 dimessi.
L'occupazione delle intensive da parte di malati covid è in diminuzione all'1,3% e in area medica al 10,7%. Quattro i decessi nelle ultime 24 ore che fanno salire il totale a 3.899 dall'inizio dell'emergenza sanitaria: sono morti 2 uomini e 2 donne, di età compresa tra 77 e 92 anni, tutti con patologie pregresse.
Effetto domenica per ila rilevazione dei nuovi casi che sono solo 273, il 28,6% dei 954 tamponi diagnostici analizzati (su 1.152 complessivi). Continua a scendere anche il tasso di incidenza cumulativo che arriva a 370,35 su 100mila abitanti (ieri 379,32).
Con 84 nuovi casi Ancona guida la classifica delle province, seguita da Ascoli Piceno con 61, Macerata con 43, Pesaro Urbino con 39, Fermo con 36, e 10 casi di fuori regione. Il contagio circola maggiormente nelle fasce di età 45-59 anni con 71 casi e 25-44 con 63, seguite da 60-69, molto distanziata con 29 casi.
Ci sono 12 persone in osservazione nei pronto soccorso, 52 ospiti nelle strutture territoriali. I positivi alla data di oggi sono 4.121 tra ricoverati e isolamenti, le persone in quarantena 10.101, di cui 211 sintomatici. I dimessi/guariti dall'inizio della pandemia salgono a 461.210.
Resta invariato a 120 il numero dei ricoveri legati al covid nelle Marche: 599 379,32 (ieri 392,89). Sono 4 i pazienti in terapia intensiva (invariato), 22 quelli in semi intensiva (-3), e 94 quelli in in reparti non intensivi (+3).La percentuale di occupazione rimane stabile al 1,7% per le intensive e al 11,6% per i non intensivi.
Nessun decesso da segnalare nelle ultime 24 ore, con il totale che resta fermo a 3.895. Sono 599 i nuovi casi rilevati, con il tasso di incidenza cumulativo che continua a scendere fino a 379,32 su 1000mila abitanti (ieri 392,89). I positivi sono il 22,9% dei 2.615 tamponi diagnostici (3.007 quelli complessivi). Il maggior numero di casi, come sempre in provincia di Ancona, 156, seguita da Macerata con 113, Ascoli Piceno 107, Pesaro Urbino 104, Fermo 100, fuori regione 19.
Le fasce di età più colpite sono 45-59 anni con 149 casi e 25-44 anni con 135 casi, a seguire 60-69 anni con 80 casi. Ci sono 11 persone in osservazione nei pronto soccorso, 48 ospiti nelle strutture territoriali. I positivi ad oggi risultano 4.205 tra ricoverati e isolamenti, le persone in quarantena o isolamento domiciliare sono 10.257, di cui 220 sintomatici. I dimessi/guariti dall'inizio della pandemia salgono a 460.857.
In calo numero di contagi Covid, 667 nelle ultime 24 ore, e tasso di incidenza cumulativo che scende a 392,89 su 100mila abitanti (ieri era 415,63) nelle Marche, dove però aumentano i ricoveri, 120 (+6): invariato il numero dei pazienti in Terapia Intensiva (4), cresce quello dei degenti in semi intensiva, 25 (+2), e in reparti non intensivi 91 (+4) . I dati sono resi noti dalla Regione, che indica anche che ci sono stati 11 dimessi nell'ultima giornata.
L'occupazione delle terapie intensive da parte di pazienti covid resta invariata a 1,7%, quella dei reparti non intensivi sale a 11,6%. Due i decessi legati al covid segnalati che fanno salire il totale a 3.895: sono morti un uomo di 88 anni e una donna di 72, affetti da patologie pregresse. I 667 nuovi positivi rappresentano il 25,9% dei 2.579 tamponi diagnostici.
Ancona resta la provincia con più contagi, 191, seguita da Macerata con 133, Pesaro Urbino con 127, Ascoli Piceno con 114, Fermo con 87, oltre a 15 casi di fuori regione. Le fasce di età più colpite sono ancora 45-59 anni con 168 casi e 25-44 con 156, a seguire 60-69 anni con 78. Sono 12 le persone in osservazione nei pronto soccorso, 52 gli ospiti di strutture territoriali.
I positivi alla data di oggi sono 4.345 (tra ricoverati e isolamenti), le persone in quarantena o isolamento domiciliare complessivamente 11.009, di cui 229 con sintomi. I dimessi/guariti dall'inizio della pandemia salgono a 460.118.
L’Area Vasta 3 aderirà alla giornata di sensibilizzazione attraverso l'Unità operativa complessa di Allergologia dell’ospedale di Civitanova Marche, diretta dal dottor Stefano Pucci, e sabato prossimo 21 maggio, dalle ore 9 alle ore 12, riceverà i pazienti affetti da angioedema per una giornata dedicata esclusivamente a loro.
Questa malattia è determinata dalla carenza di una proteina plasmatica o dal non funzionamento di un enzima, diffusa in modo uniforme tra uomini e donne e che compare in genere entro i primi venti anni di vita, provocando gonfiori nella cute, mucose e organi interni e che troppo spesso viene sottostimata e sotto diagnosticata, ma può portare alla morte.
“Va posta molta attenzione ai sintomi, troppo spesso confusi con le allergie - afferma il professor Mauro Cancian Direttore dell’Allergologia dell’Azienda Ospedale Università di Padova. Questo comporta che tale patologia venga sottostimata e non riconosciuta. L’angioedema ha una diagnosi semplice e quando i sintomi vengono riconosciuti, la profilassi continuativa permette di migliorare la qualità di vita dei malati”.
"Per fortuna, in Italia da tempo abbiamo attivato un network di specialisti che si occupano di angioedema ereditario e hanno costituito ITACA, Italian Network for Hereditary and Acquired Angioedema, che raggruppa 21 centri distribuiti in maniera uniforme su tutto il territorio nazionale. Un’associazione che promuove ricerca medico-scientifica e collabora con l’associazione dei pazienti affetti da Angioedema Ereditario e altre forme rare di Angioedema (A.A.E.E.) a cui fornisce un supporto clinico, orientando i pazienti verso strutture assistenziali in grado di affrontare con idonei standard qualitativi anche la gestione delle urgenze”.
“Proprio per questo l’Italia rappresenta un’eccellenza rispetto ad altri paesi in questo ambito”. L’obiettivo dell’Angioedema day è facilitare l’accesso al centro Itaca più vicino, per migliorare la gestione della malattia e la qualità di vita.
Prosegue nelle Marche il calo dei contagi covid, 899 nelle ultime 24 ore, e del tasso di incidenza cumulativo che arriva a 469,88 su 100mila abitanti (eri 494,88). In lieve aumento i ricoveri che arrivano a 116 complessivamente (+2 rispetto a ieri): secondo i dati della Regione i pazienti in terapia intensiva sono 3 (-1), quelli in semi intensiva 27 (+1), quelli in reparti non intensivi 86 (+2), i dimessi 13.
L'occupazione dei posti letto di malati covid nelle intensive è in diminuzione all'1,3%, in aumento per i non intensivi all'11,3%. Nessun decesso legato al covid è stato segnalato nell'ultima giornata e il totale dall'inizio dell'emergenza sanitaria resta fermo a 3.892.
I positivi sono il 28,8% dei 3.121 tamponi diagnostici, su un un totale di 3.895 tamponi analizzati. Ancona e provincia registrano il maggior numero di nuovi casi nell'ultima giornata: 283, seguita da Macerata con 178, Ascoli Piceno con 141, Pesaro Urbino con 140, Fermo con 121, oltre a 36 casi di fuori regione.
Le persone in osservazione nei pronto soccorso sono 13, gli ospiti di strutture territoriali 62. I positivi alla data di oggi sono 4.638 tra ricoverati e isolamenti, le persone in quarantena e isolamento domiciliare 12.369, di cui 259 con sintomi. I dimessi/guariti dall'inizio della pandemia salgono a 457.405.
Nuovo brusco calo dei ricoveri legati al covid negli ospedali delle Marche, che scendono a 114 (-12): in terapia intensiva ci sono 4 pazienti (+1), in semi intensiva 26 (-3), in reparti non intensivi 84 (-1).
Nella regione si registrano nelle ultime 24 ore 1.376 nuovi casi, con il tasso di incidenza cumulativo che scende a 494,88 su 100mila abitanti (ieri 518,48). Sei i decessi nell'ultima giornata, che fanno salire il totale a 3.892. I positivi rappresentano il 29,9% dei 4.608 tamponi diagnostici analizzati.
Come sempre la provincia di Ancona raccoglie il maggior numero di nuovi casi, 395, seguita da Macerata con 304, Pesaro Urbino con 234, Ascoli Piceno con 222, Fermo con 171, oltre a 50 casi di fuori regione. Il contagio circola maggiormente nelle fasce di età 45‐59 anni con 387 casi e 25-44 con 300, a seguire una fascia di popolazione anziana, 70-79 con 179.
Nell'ultima giornata sono morti due uomini e 4 donne, di età compresa tra 82 e 89 anni, con patologie pregresse. Sono 19 le persone in osservazione nei pronto soccorso, 63 gli ospiti di strutture territoriali. I positivi alla data di oggi sono 4.736 tra ricoverati e isolamenti, le persone in quarantena o in isolamento domiciliare 12.789, di cui 247 con sintomi. I dimessi/guariti dall'inizio dell'emergenza sanitaria salgono a 456.408.
È aumentato nell'ultima giornata il numero di ricoverati per Covid-19 nelle Marche (+8; ora sono 126) di cui 3 in Terapia intensiva (invariati), 29 in Semintensiva (+4) e 94 in reparti non intensivi (+4), mentre 12 persone sono state dimesse. In un giorno rilevati 408 positivi e l'incidenza è scesa da 529,92 a 518,48.
Due i decessi correlati al Covid (una donna maceratese di 100 anni e una 86enne di Senigallia nell'Anconetano, entrambe con patologie pregresse): il totale delle vittime sale a 3.886. In un giorno eseguiti 1.397 tamponi di cui 1.229 nel percorso diagnosi (33,8% di positivi) e 168 nel percorso guariti.
Il numero più alto di casi si registra in provincia di Ancona (130); seguono le province di Macerata (84), Pesaro Urbino (72), Ascoli Piceno (67), Fermo (37) e 18 casi provenienti da fuori regione. Solo la fascia d'età 45-59 anni ha registrato oltre 100 casi (107). Il totale dei positivi è 4.841, gli isolamenti domiciliari sono 13.340 mentre i guariti/dimessi salgono a 454.933.
Tornano a calare i ricoveri legati al Covid nelle Marche: in 24 ore -6, ora sono 118 di cui 3 in Terapia intensiva (-1), 25 in Semintensiva (invariato) e 90 in reparti non intensivi (-5); 16 i dimessi. Lo comunica la Regione nel suo bollettino quotidiano.
Nell'ultima giornata si sono registrati 803 positivi e l'incidenza ogni 100mila abitanti è scesa sotto 530 (529,92). Si registra anche un decesso correlato alla pandemia: si tratta di una 78enne di Cagli con patologie pregresse.
Sul fronte tamponi ne sono stati analizzati 3.634 di cui 3.134 nel percorso diagnosi (25,6% di positivi) e 500 nel percorso guariti; a livello provinciale 231 nuovi casi positivi ad Ancona, 152 a Macerata, 146 a Pesaro Urbino, 141 ad Ascoli Piceno e 110 a Fermo; 23 i positivi provenienti da fuori regione.
Cari lettori, bentornati alla nostra consueta rubrica settimanale, in cui si analizza l'andamento del contagio da coronavirus nelle Marche e in Italia. La situazione è in generale miglioramento, anche per via dell'arrivo di un clima meno adatto alla diffusione del virus che ha il suo periodo più fertile tra febbraio e marzo e fra ottobre e novembre. Lo scorso anno vi era stata una risalita di casi ad inizio estate a causa della Delta ma, ad oggi, non vi sono notizie di varianti particolari rispetto alla ultima Omicron 2.
Le grandezze ospedaliere continuano il loro miglioramento, sebbene sia ancora presto per vedere gli effetti dell'abbandono delle ultime restrizioni. Effetti che inizieremo a vedere a partire da questa settimana, ma probabilmente le restrizioni erano diventate ininfluenti rispetto alla contagiosità delle ultime varianti.
Le regioni riflettono i commenti finora riportati. La situazione migliora ovunque con terapie intensive che si stanno svuotando progressivamente: in pratica, i ricoveri sono quasi tutti ordinari. I decessi giornalieri, a livello mondiale, non sono mai stati così bassi dal 24 marzo 2020 e la traiettoria è in rapida e costante discesa. Stesso andamento riguarda anche i contagi.
Il sindacato degli infermieri Nursind lancia l’allarme "per l’ipotesi che almeno 70 contratti a termine, tra i vari ospedali della provincia di Macerata, non vengano rinnovati con gravissimi rischi per l’assistenza dei malati". E non digerisce che "i dirigenti amministrativi e medici abbiano una retribuzione di molto superiore a quella dei dirigenti infermieristici".
Quella di oggi, 12 maggio, è la giornata in cui il sindacato degli infermieri ed ostetriche NurSind di Macerata celebra la “Giornata internazionale dell'infermiere” in occasione dell'anniversario della nascita di Florence Nightingale, fondatrice dell'infermieristica moderna.
"In questa giornata vogliamo ricordare l’elevato valore professionale e morale della categoria - spiega il segretario provinciale del Nursind, Elisabetta Guglielmi - ma soprattutto vogliamo ricordare che c’è ancora molta strada da fare verso il pieno riconoscimento della nostra autonomia professionale".
"Il nostro sindacato esprime forte preoccupazione perché nell’Area Vasta 3 non c’è ancora la certezza dei rinnovi dei contratti di oltre 70 infermieri (stimabili in una o due unità ogni reparto per ogni ospedale) e di 30 Oss a tempo determinato che hanno il contratto in scadenza al 30 giugno", spiega Guglielmi.
"Se si concretizzasse il mancato rinnovo, come già paventato, si metterebbero a rischio le ferie estive, le sostituzioni per le maternità e per le malattie lunghe, mettendo ancor più in ginocchio i reparti e, ovviamente, i pazienti - aggiunge il segretario -. L'Av3 ha voluto dare priorità esclusivamente alla sistemazione degli incarichi di funzione, i coordinamenti e le posizioni organizzative. Però queste priorità, seppur utili, non coincidono con quelle sollevate dal Nursind".
"Qualche giorno fa sono stati pubblicati i redditi lordi dell'anno 2021 dei dirigenti Asur. In cima alla classifica ci sono molti amministrativi che hanno emolumenti superiori ad importanti direttori medici - sottolinea Elisabetta Gugliemi -. Quando abbiamo letto le cifre degli stipendi siamo rimasti davvero basiti".
"Scandalosa la situazione della retribuzione economica. Eppure i dirigenti infermieristici hanno gli stessi titoli, se non maggiori, dei dirigenti amministrativi ma percepiscono meno della metà. Quindi alla prima riunione utile con l'Av3 sarà fondamentale chiedere un incontro urgente per discutere il piano ferie e i rinnovi in scadenza perché vorremmo avere certezze" conclude il segretario provinciale del Nursind.
Lo scorso sabato presso la struttura di Neuropsichiatria Infantile del Salesi di Ancona è avvenuta la somministrazione della Terapia genica per SMA (Atrofia Muscolare Spinale) su di un neonato di 24 giorni (leggi qui). Su questo evento eccezionale, primo del genere nella Marche, cosi si esprime il dottor Michele Caporossi, Direttore Generale dell’Azienda Universitaria Ospedaliera di Ancona:
“Abbiamo finalmente varcato una nuova frontiera della medicina, quella dell’uso di una terapia genica che permette addirittura il superamento di una grave e rara malattia neuromuscolare. Questo evento cade in un particolare contesto d’impegno della nostra Regione su tali patologie, per le quali non si sta lasciando nulla d’intentato, a partire dall’imminente avvio del Centro Nemo. Inoltre la SMA sarà oggetto di un importante Convegno Scientifico Nazionale, sabato 28 magio, presso La Mole Vanvitelliana di Ancona”.
La dottoressa Carla Marini, direttore della Neuropsichiatria Infantile, che ha effettuato l’infusione racconta il decorso della stessa. “La terapia è andata molto bene -ci dice-; nessun effetto collaterale e nessun problema in generale. Il lattante sta bene e gli esami del sangue a cui lo abbiamo sottoposto vanno molto bene. Lo abbiamo dimesso e tornerà sabato per gli esami di controllo”.
“Ci aspettiamo adesso che il bambino abbia un normale sviluppo motorio, attraverso le delicate fasi delle varie tappe motorie, fino a camminare autonomamente all'età di circa 1 anno, secondo i tempi fisiologici. Per valutare completamente l'efficacia della terapia, i prossimi mesi e fino all'anno di vita saranno molto importanti.
Il bambino sarà monitorato periodicamente. Per quanto riguarda potenziali effetti collaterali, in particolare per la funzionalità epatica, faremo un controllo sabato, ad una settimana dalla terapia e poi dopo 2 settimane”.
Domenica 15 maggio si svolgerà a Macerata la prima giornata della medicina di genere. L’evento si articola in due tempi : al mattino vi saranno i gazebi della salute presso i giardini Diaz di Macerata dalle ore 9 alle ore 12, presso i quali sarà possibile ricevere consulenze mediche gratuite, consigli di prevenzione e di stili di vita corretti da medici dell’Asur di Macerata.
Alle ore 12 verrà presentata da parte dell’oncologo dottor Battelli e il dottor Decembrini responsabile del l’equipe la “Breast Unit” di Macerata, ovvero di un percorso unitario e multidisciplinare, che va dal protocollo di indagini diagnostiche per la diagnosi precoce, agli approfondimenti diagnostici, alla riabilitazione post-operatoria, fisica e psicologica, ai controlli di lungo periodo. Quindi la donna è seguita da un’equipe di specialisti di differente formazione, curata secondo i più avanzati standard europei e accompagnata durante l’intero percorso terapeutico.
Nel pomeriggio alle ore 17 si aprirà un tavolo scientifico presieduto dalla dottor Antonietta Lupi, sulla medicina di genere e il cuore delle donne, con focus non solo sugli aspetti di prevenzione, diagnosi e cura, ma anche sul benessere psichico e sulle problematiche relative all’integrazione in una società, come quella attuale, che richiede un impegno gravoso giacché si sviluppa, spesso su 2 livelli: quello individuale e professionale e quello familiare.
Questo evento così importante per la nostra provincia è il primo di una serie d’incontri che saranno organizzati dal comitato provinciale della consigliera di parità Deborah Pantana. Tale evento organizzato dal Soroptimist di Macerata, e dal Rotary di Macerata e nello specifico dalla dottoressa Mirella Staffolani, che ha curato tutta la parte scientifica dell’evento, è stato supportato dalla Commissione Pari opportunità della Regione Marche, dall’Asur Marche, dal presidente dell’ordine dei medici di Macerata dottoressa Mari, dalla Provincia e dal Comune di Macerata.
E’ stato siglato ieri pomeriggio, presso la Sala Giunta del Comune, il Protocollo di intesa per l’apertura dello Sportello ‘Amare’. Il documento è stato firmato dall’Assessore Barbara Capponi in rappresentanza del Comune, da Daniela Corsi Direttore dell’Asur Area Vasta 3, e da Luigi Gasparre presidente dell’associazione “Amare A.P.S.” di Pesaro.
Lo Sportello ‘Amare’, accompagnerà, mediante il lavoro sinergico e la collaborazione di diverse figure professionali, coppie e famiglie che si troveranno di fronte a diagnosi infauste nel periodo della gravidanza, con un’opera di informazione, sostegno e presa in carico durante tutto il periodo perinatale. Stesso sostegno verrà assicurato in caso di lutto genitoriale nella gestione del dolore.
Lo Sportello ‘Amare’, dopo un colloquio telefonico o via e-mail, concorderà appuntamenti cadenzati, con professionisti e volontari, per tutto il periodo della gravidanza, fornendo informazioni specifiche. Lo Sportello, già operativo, usufruisce degli stessi spazi riservati allo Sportello “Informa Donna” presso la sede comunale, e può essere contattato nei giorni di lunedì e mercoledì dalle ore 10 alle ore 12 al numero 0733.817155 o per email all’indirizzo informadonna@comune.civitanova.mc.it
"L'apertura dello sportello ‘Amare’, a sostegno e accompagnamento alle mamme, coppie e famiglie che hanno ricevuto una diagnosi prenatale di malformazione, patologia e terminalita' fetale, è un punto di arrivo e insieme di partenza per un servizio concreto e un cambio di passo culturale di vicinanza a chi vive un momento di grandissima sofferenza, ha dichiarato l’assessore Barbara Capponi. L'Assessorato alla famiglia e pari opportunità, nel pieno spirito di ‘Civitanova Città con l'Infanzia’, inizia un percorso nuovo che unisce competenze scientifiche, preparazione nel settore e sguardo attento di tutti gli attori a tutela di ognuno, sin dalla vita nascente e fragile. Ringrazio di cuore coloro che hanno reso possibile l'avvio e la gestione di un intervento così importante e delicato”.
A celebrare il protocollo di intesa, si è svolto, presso la Sala Consiliare di Palazzo Sforza, il convegno “Cultura e servizi concreti nel sostegno alla gravidanza con diagnosi infausta”, seguito dal pubblico presente e da più di 230 persone collegate, via streaming, al sito del Comune di Civitanova Marche. Hanno preso parte, tra gli altri, al Convegno Barbara Capponi assessore alle Politiche Sociali e Famiglia, Daniela Corsi direttore Asur area vasta 3, Katia Marilungo presidente ordine degli psicologi delle Marche e rappresentante commissione regionale pari Opportunità ed Eleonora Tizzi rappresentante dello Sportello “Informa Donna”.
È intervenuta la dottoressa Laura Lippolis, psicologa e psicoterapeuta, socia fondatrice, referente scientifica e psicologica dell’Associazione “Amare A.P.S.” di Pesaro, la quale ha illustrato in modo scientifico il percorso psicologico che si vive con la comunicazione della diagnosi di malformazione o terminalità fetale e in caso di lutto, illustrando anche diverse ricerche sull’argomento.
Il professore Alessandro Cecchi, Responsabile UOSD di diagnosi Prenatale di II Livello Asur OdC di Loreto, ha tenuto una ‘lectio magistralis’ sui temi trattati con cui ha illustrato le possibilità di intervento sul bambino addirittura attuabili anche durante la gravidanza, riportando altresì i dati degli interventi clinici e di sostegno, con relative casistiche, effettuati nel corso degli anni.
In un giorno 1.275 positivi al coronavirus nelle Marche, l'incidenza dei casi ogni 100mila abitanti è scesa da 612,30 a 607,57; intanto però ci sono quattro degenti in più che fanno salire il totale a 137. Nell'ultima giornata, fa sapere la Regione, è deceduta una 84nne di Ancona, con patologie pregresse, e il totale delle vittime nelle Marche da inizio pandemia ha raggiunto i 3.869.
Nell'ultima giornata sono stati analizzati 3.951 tamponi di cui 3.177 nel percorso diagnostico (40,1% di positivi) e 774 nel percorso guariti. Al livello provinciale si sono registrati 354 casi ad Ancona, 265 a Macerata, 245 a Pesaro Urbino, 209 ad Ascoli Piceno e 148 a Fermo; 48 i provenienti da fuori regione.
Tra le fasce d'età 303 positivi tra i 25 e i 44 anni, 302 tra i 45 e 59 anni. Tra i ricoverati ce ne sono 3 in Terapia intensiva (-1), nessuno a Marche Nord dove invece restano 5 pazienti in Semintensiva; 27 i ricoverati in totale in Semintensiva (invariato) e 107 in reparti non intensivi (+5); 19 i dimessi in un giorno.
Gli ospiti di strutture territoriali sono 85 e 12 gli assistiti nei pronto soccorso, tecnicamente non considerati tra i degenti. Il totale dei positivi scende a 6.102 (-133) e gli isolamenti a 15.134 (-297) mentre i guariti/dimessi salgono a 448.893 (+1.407).