Il suono insistente delle sirene che fronteggiano l’emergenza oggi è “rumore” di festa: così i quattro nuovi mezzi in dotazione alla Croce Rossa di Porto Potenza Picena si accendono in seguito al taglio del nastro avvenuto ieri, domenica 8 maggio 2022, in occasione della Giornata che celebra in tutto il mondo l’associazione fondata da Henry Dunant.
Due pulmini disabili e due ambulanze all’avanguardia, intitolate rispettivamente a Gianmario Fermani, fondatore della CRI potentina, e Umberto Larizza, altra anima instancabile della Croce Rossa locale. “La nostra città non può che ringraziare i volontari della Croce Rossa per il lavoro che svolgono ogni giorno. – ha commentato il sindaco di Potenza Picena, Noemi Tartabini – Per noi, loro non sono solo sirene ed ambulanze.
Sono il volto più umano e servizievole di questa comunità. Lo sono stati nel pieno della pandemia e lo sono oggi, nella gestione delle persone che sono scappate da un paese in guerra”. Presenti all’iniziativa svoltasi in piazza Douhet anche il presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli, l’assessore regionale alla Sanità, Filippo Saltamartini, la presidente della commissione regionale Sanità, Elena Leonardi, il presidente della Croce Rossa delle Marche, Andrea Galvagno, e le principali autorità sanitarie e militari locali.
“Quest’anno la giornata mondiale della Croce Rossa è dedicata al riconoscimento dell’enorme sforzo dei volontari e dei dipendenti, che da sempre sono stati straordinari e costanti promulgatori di umanità. – ha spiegato Matteo Carlocchia, presidente della Croce Rossa di Porto Potenza Picena - Un giorno d’orgoglio e di riscatto nei confronti dei cittadini e delle istituzioni, fatto di azioni concrete e credibili. Il volontariato è una vocazione splendida e contagiosa che dà sempre buoni frutti anche al di là della nostra quotidianità e, come sottolinea il nostro motto della campagna nazionale, ‘per noi ogni singola persona ha una storia. A noi interessano tutte”.
Nel corso dell’iniziativa, alcuni rappresentanti della comunità ucraina ospite in città hanno ringraziato commossi i volontari della CRI per l’accoglienza e il supporto quotidiano, per quella “porta aperta” che ha significato salvezza. Contestualmente, la Croce Rossa potentina ha voluto omaggiare con un attestato e una targa i soggetti che hanno coadiuvato l’azione di gestione e ospitalità di quella che, ad oggi, è diventata per tutti “la comunità ucraina di Potenza Picena.
Nelle ultime 24 ore sono 1.127 i casi di positività al coronavirus rilevati nelle Marche: l'incidenza è scesa da 640,21 a 623,21. A comunicarlo è la Regione, nel sottolineare come siano stati effettuati 4.299 tamponi di cui 3.775 nel percorso diagnosi (29,9% di positivi) e 524 nel percorso diagnosi.
Le persone con sintomi sono 255; i casi comprendono 3338 contatti stretti, 295 contatti domestici, 1 in setting scolastico/formativo, 6 in ambiente di vita/socialità, 1 in ambito lavorativo, 2 rispettivamente in ambito assistenziale e 1 in ambito sanitario: su 223 positività è ancora in corso un approfondimento epidemiologico.
Nella distribuzione provinciale dei casi 'prevale' Ancona (332), seguita da Macerata (226), Ascoli Piceno (206), Pesaro Urbino (204), Fermo (114); 45 i positivi provenienti da fuori regione. Tra le fasce d'età il numero più alto di casi in quella tra 45 e 59 anni (270); poi 25-44 anni (260), 60-69 anni (129) e 70-79 anni (124).
In sensibile diminuzione i ricoveri per Covid-19 nelle Marche: -7 nell'ultima giornata e il numero di degenti scende a 144, di cui 4 in Terapia intensiva (-1), 30 in Semintensiva e 110 nei reparti non intensivi; 32 le persone dimesse da ospedali in un giorno.
Quattro decessi nelle ultime 24 ore, donne dagli 81 ai 100 anni, alle prese anche con patologie pregresse. Il totale regionale di vittime sale a 3.866.
In 24 ore sono 1.347 i casi di positività al coronavirus rilevati nelle Marche: l'incidenza è scesa da 654,79 a 640,21. Nell'ultima giornata, fa sapere la Regione, sono stati eseguiti 4.494 tamponi di cui 3.903 nel percorso diagnosi (34,5% di positivi) e 591 nel percorso diagnosi.
Le persone con sintomi sono 309; i casi comprendono 375 contatti stretti, 328 contatti domestici, 10 in setting scolastico/formativo, 5 in ambiente di vita/socialità, 3 in ambito lavorativo, 2 rispettivamente in ambito assistenziale e sanitario e su 303 positività è ancora in corso un approfondimento epidemiologico.
Nella distribuzione provinciale dei casi 'prevale' Ancona (371), seguita da Macerata (271), Pesaro Urbino (268), Ascoli Piceno (232), Fermo (151); 54 i positivi provenienti da fuori regione. Tra le fasce d'età il numero più alto di casi in quella tra 25 e 44 anni (332); poi 45-59 anni (304), 60-69 anni (177) e 70-79 anni (150).
Nelle ultime 24 ore sono stati segnalati nlla Regione Marche 1.611 casi di coronavirus, a testimonianza di come l'incidenza ogni 100mila abitanti continui progressivamente a calare: da 663,05 a 654,79.
Sale al 43,5% (ieri 37,9%) la percentuale di positivi sui tamponi del percorso diagnostico (3.707): in tutto sono stati analizzati 4.130 test che comprendono anche 423 tamponi del percorso guariti.
Le persone positive con sintomi sono risultate nell'ultima giornata 358. Complessivamente sono stati rilevati 416 contatti stretti di positivi, 405 di tipo domestici, 15 in setting scolastico/formativo, 4 in setting lavorativo, 3 in ambiente di vita/socialità, uno ciascuno in setting assistenziale e sanitario.
Solo nella provincia di Ancona si sono registrati 482 nuovi casi, a seguire 327 in provincia di Macerata, 293 nell'Ascolano, 180 nel Fermano e 67 fuori regione. La fascia di età più sensibile ai contagi rimane quella dei 45-59 anni (393), seguita da 25-44 anni (386), 60-69 anni (199), 70-79 anni (182) e 80-89 anni (106).
In sensibile diminuzione anche i ricoveri per Covid-19 nelle Marche: -10 nell'ultima giornata e il numero di degenti scende a 155, di cui 5 in Terapia intensiva (+1), 42 in Semintensiva (42) e -8 nei reparti non intensivi (108). 34 le persone dimesse da ospedali in un giorno. Secondo i dati pubblicati dalla Regione, la saturazione dei pazienti Covid è del 2,2% in Terapia intensiva (5 su 232 posti letto) e del 14,9% in Area Medica (150 su 1.006).
Un solo decesso nelle ultime 24 ore: una 93enne di Potenza Picena (Macerata), alle prese anche con patologie pregresse. Il totale regionale di vittime sale a 3.862, mentre quello dei positivi è sceso a 6.580 (-220) e invece gli isolamenti sono saliti a 17.072 (+96) mentre i guariti/dimessi sono 442.362 (+1.830).
In vista della prossima apertura dello sportello ‘Amare’, frutto di un protocollo di intesa tra il Comune di Civitanova Marche, l’Associazione “Amare A.P.S” di Pesaro e l’ASUR Area Vasta 3, si svolgerà martedì 10 maggio, dalle ore 15.30 alle 19.30, presso la sala consiliare del Comune, il convegno “Cultura e servizi concreti nel sostegno alla gravidanza con diagnosi infausta”.
In apertura dell’evento porteranno i saluti istituzionali Barbara Capponi Assessore alle Politiche Sociali e Famiglia, Maria Lina Vitturini presidente Commissione Regionale Pari Opportunità, Daniela Corsi direttore Asur Area Vasta 3 e Katia Marilungo presidente ordine degli psicologi delle Marche.
A seguire, interverrà la dottoressa Laura Lippolis, psicologa e psicoterapeuta, socia fondatrice, referente scientifica e psicologica dell’Associazione “Amare A.P.S.” di Pesaro, a cui farà seguito la lectio magistralis del professore Alessandro Cecchi, responsabile Uosd di diagnosi prenatale di II livello ASUR OdC di Loreto. La parte finale sarà riservata alle domande del pubblico presente.
Il convegno è aperto alla partecipazione della cittadinanza, (info prenotazioni segreteria@associazionepraxis.it), nel rispetto delle norme anti Covid. Sarà altresì possibile seguire l’evento da remoto collegandosi al sito del Comune di Civitanova Marche (www.civitanovamarchetv.com) “L’apertura di questo sportello – ha dichiarato l’assessore Barbara Capponi – è un traguardo di civiltà a sostegno di tutte quelle donne, coppie e famiglie che meritano di essere sostenute ed accolte in un momento tanto importante quanto doloroso del loro percorso di vita e genitoriale".
"Con grande orgoglio Civitanova si fa protagonista rendendo concreto un servizio delicato e innovativo. Ringrazio per la loro sensibilità tutti i partner che hanno collaborato a lungo per strutturare questo servizio che necessita un lavoro di rete e uno sguardo comune a tutela della vita e della dignità di ciascuno a partire dai più piccoli ed indifesi, come è nello spirito di Civitanova Città con l’Infanzia”.
Lo sportello ‘Amare’, di prossima apertura, usufruirà degli spazi riservati presso la sede comunale in coabitazione con lo sportello ‘Informa Donna’, con la finalità di promuovere e di incoraggiare la cultura del rispetto e dell’accoglienza della vita umana nell’ambito del progetto “Civitanova Città con l’Infanzia”, volto a tutela della vita a partire dal momento del concepimento e della gravidanza.
Nello specifico, lo pportello ‘Amare’ accompagnerà, mediante il lavoro sinergico e la collaborazione di diverse figure professionali, coppie e famiglie che si troveranno di fronte a diagnosi infauste, con un’opera di informazione, sostegno e presa in carico durante tutto il periodo perinatale. Stesso sostegno verrà assicurato in caso di lutto genitoriale nella gestione del dolore.
A livello operativo, lo sportello ‘Amare’, dopo un colloquio telefonico o via e-mail, concorderà appuntamenti cadenzati, con professionisti e volontari, per tutto il periodo della gravidanza, fornendo informazioni specifiche.
Le Marche tagliano il traguardo delle 100 donazioni di cellule staminali emopoietiche. Per sottolineare questo importantissimo risultato, nella mattinata di giovedì, si è svolta una conferenza stampa alla quale hanno preso parte, tra gli altri, l’assessore alla Salute Filippo Saltamartini, il direttore generale AOU Ospedali Riuniti Ancona Michele Caporossi, il donatore Patrik Meschini e il ricevente Lorenzo Rossini, oltre alla presidente della Commissione Sanità Elena Leonardi, in rappresentanza delle istituzioni del Consiglio regionale.
A marzo 2022 nelle Marche i donatori attivi iscritti al Registro dei donatori di midollo osseo sono 9.322. Da inizio anno, in soli 3 mesi, sono state gestite 6 donazioni arrivando alla 100° donazione di cellule staminali emopoietiche.
“Per i malati onco-ematologici – ha spiegato Saltamartini - che vedono fallire ogni tipo di terapia con protocolli di radio e chemio-terapia e che non trovano un familiare a loro compatibile, il trapianto di midollo osseo da registro, diventa l’ultima speranza di salvezza, l’ultima possibilità di vita".
"Un grazie va dunque alle associazioni, che sono la parte migliore della nostra società perché diffondono la cultura della solidarietà, spingono le donazioni e ci rendono una regione virtuosa e al personale sociosanitario che, nonostante mille difficoltà, rende quotidianamente un buon servizio universale e gratuito. Infine sottolineo il prezioso e disinteressato gesto di giovani come Patrik: un esempio che proporrò alla presidenza della Repubblica per un riconoscimento ufficiale”, ha aggiunto Saltamartini.
Coinvolgenti e commoventi sono state infatti le testimonianze del donatore e del ricevente. “Non è difficile né pericoloso - ha spiegato con grande umiltà Patrik, 31 anni di Montegranaro - In poche settimane si fanno le analisi necessarie e poi la donazione. Sono cresciuto in un ambiente dove ho imparato l’importanza di mettersi al servizio degli altri e sono anche capo scout . E’ un donare pienamente se stessi a qualcuno che non porta via nulla a te, ma ti arricchisce moralmente e come esperienza. Con poco possiamo fare davvero tanto”.
Patrik ha ricevuto una t-shirt in regalo con la scritta “100 volte grazie” dal ricevente Lorenzo Rossini, 48 anni di Pesaro: “Identifico in te - ha affermato - il donatore anonimo che ha restituito la vita a me e di conseguenza alla famiglia che ho avuto la possibilità di creare”.
“Dobbiamo ringraziare questi giovani – ha commentato la dottoressa Zoli, responsabile Registro Regionale IBMDR. nell’illustrare i dati delle donazioni – che danno speranza al futuro donando la vita a persone che non conosceranno mai. In Italia dal 2020 la pandemia da Covid-19 ha determinato una riduzione delle iscrizioni IBMDR del 40%, ma le Marche sono riuscite a ottenere lo stesso un buon risultato, arruolando negli anni 2020-2021 387 nuovi donatori, un numero comunque superiore a quello previsto dalle quote nazionali riservate alla nostra Regione (380/anno)”.
“Per la nostra regione il 2021 – ha detto la dottoressa De Pace, responsabile Centro Regionale Trapianti - è stato un anno eccezionale con 87 trapianti, di cui uno da donatore vivo: nello specifico si tratta di 37 trapianti di fegato, e 50 di rene (uno appunto da donatore vivente). E già quest'anno sono stati effettuati 36 nuovi trapianti”
“Donare la vita a qualcun altro è il regalo più bello che si possa fare; non ci sono altre parole da aggiungere - ha concluso il direttore Caporossi -. Il traguardo raggiunto nelle Marche rivela in maniera inequivocabile quanta generosità e senso comune risiedano nella nostra Regione”.
Sulla facciata del palazzo Comunale di Potenza Picena sventola il vessillo della Croce Rossa Italiana: l’amministrazione risponde così all’iniziativa lanciata dall’Anci nella settimana che celebra l’associazione e che culminerà con la giornata ad essa dedicata il prossimo 8 maggio. “Un grande impegno, quello del nostro Comitato locale di Porto Potenza, – dichiara il sindaco, Noemi Tartabini – che abbiamo visto confermato in tante occasioni.
Ultima in ordine di tempo quella relativa alla gestione dei profughi provenienti dall’Ucraina. Siamo davvero grati a tutti i volontari per la collaborazione e per la grande professionalità dimostrata nei confronti delle persone ospitate sul nostro territorio”. “L’emergenza in Ucraina ha visto la Croce rossa italiana in campo sin dall’inizio – è il commento di Matteo Carlocchia, presidente del Comitato CRI di Porto Potenza - a supporto della popolazione civile colpita dal conflitto, degli sfollati in loco e di quelli che hanno cercato e cercano riparo nelle nazioni confinanti. Inoltre, con diversi convogli partiti dall’Italia, la CRI ha consegnato alimenti, coperte e trauma kit, oltre ad altri materiali logistici e sanitari”.
La presenza della Croce Rossa a Potenza Picena potrà presto contare su un incremento dei mezzi di soccorso a disposizione. “Proprio la prossima domenica 8 maggio – spiega ancora il sindaco - in occasione della Giornata Nazionale della CRI, in piazza Douhet a Porto Potenza verranno inaugurati quattro nuovi mezzi di soccorso. Saremo presenti come amministrazione proprio per testimoniare l’importanza di questa iniziativa per l’intera comunità potentina”.
All’evento di domenica 8 maggio saranno presenti, oltre alle autorità locali e ai volontari della Croce Rossa, l’assessore regionale alla Sanità, Filippo Saltamartini e i principali rappresentanti delle istituzioni civili e militari regionali. Nel corso della mattinata, la CRI di Porto Potenza consegnerà degli attestati di ringraziamento a coloro che hanno offerto supporto all’accoglienza sul territorio dei profughi provenienti dall’Ucraina.
“Esprimo grande soddisfazione per la risposta tempestiva e concreta arrivata dalla Regione Marche e dall’Area Vasta e in relazione alle esigenze della popolazione di Monte San Martino”. Così il capogruppo in consiglio comunale di Fratelli d’Italia, Raffaele Anselmi, dopo aver avuto l’ufficializzazione del raddoppio delle giornate di presenza del medico di base nel suo paese.
Nel mese di aprile lo stesso Anselmi aveva denunciato una "situazione inaccettabile" per la popolazione di Monte San Martino a seguito del pensionamento del medico di famiglia. "I cittadini si sono trovati da un giorno all’altro ad avere a disposizione il medico che sostituisce quello andato in pensione, per appena una mezza giornata alla settimana, dalle 14 alle 19 del giovedì", ricorda il consigliere comunale.
“La presidente della IV Commissione consiliare permanente Sanità e Politiche Sociali della Regione Marche, Elena Leonardi, mi ha comunicato che a seguito del suo interessamento tramite la direttrice dell’Area Vasta 3, Daniela Corsi, la presenza del medico di famiglia a Monte San Martino sarà fin da subito raddoppiata, passando da una a due mezze giornate, il giovedì e il venerdì", spiega Anselmi.
"Inoltre - aggiunge - è stato emesso un avviso dalla Regione Marche per avere un medico aggiuntivo a Monte San Martino. Sento, a tal proposito, di dover esprimere un sentito ringraziamento alla consigliera Elena Leonardi per il suo interessamento e alla dottoressa Daniela Corsi per la tempestività dell’intervento, grazie al quale i cittadini di Monte San Martino possono tornare a disporre del servizio sanitario in paese in tempi e modi certamente più dignitosi”.
"Il Covid Hospital rimane un'opzione strategica dopodiché se, nei prossimi mesi non si avrà un incremento ulteriore della patologia, a quel punto tutti i macchinari e le strumentazioni saranno spostate all'interno degli ospedali che dovranno essere adibiti necessariamente alle malattie infettive".
Lo ha detto l'assessore regionale alla Sanità Filippo Saltamartini rispondendo, a margine della seduta del Consiglio regionale, a una domanda sul 'destino' della struttura realizzata in piena emergenza Covid a Civitanova Marche.
Il "Covid hospital - ha ricordato Saltamartini - era stato realizzato a ottobre del 2020 perché il ministero con il dl 34 aveva chiesto altri 110 posti di terapia intensiva. E, siccome si registrava un ritardo, si è proceduto, noi e la Lombardia, a realizzare questo 'santuario nel deserto'. Poi con l'uso abbiamo capito - ha concluso - che la sottrazione di anestesisti, pneumologi, specialisti negli ospedali, ha bloccato sostanzialmente la continuità terapeutica di molte prestazioni".
Il 7 maggio prossimo, presso la Struttura organizzativa dipartimentale di Neuropsichiatria Infantile dell’Azienda Ospedaliero Universitaria “Ospedali Riuniti di Ancona” -presidio Salesi- avverrà la somministrazione della terapia genica per la malattia neuromuscolare Sma ad un neonato di 24 giorni che lo consegnerà ad una vita normale. Si tratta di un evento eccezionale, prima volta nella Regione Marche, fa sapere l'Azienda ospedaliera.
“La diagnosi, la cura e la ricerca sono le migliori risposte a queste malattie . Oggi illuminiamo il futuro di questo piccolo paziente e dei suoi genitori. Avanti senza esitazioni con la ricerca scientifica, strumento più efficace per migliorare la vita di tante persone”.
Si esprime così Michele Caporossi - direttore generale dell’AOU Ospedali Riuniti di Ancona davanti all’ennesimo risultato raggiunto dall’Azienda ospedaliera dorica e dal suo presidio ospedaliero del Salesi, struttura ad alta specializzazione nell’area Materno-Infantile, nonché punto di riferimento per la salute di bambini e ragazzi provenienti da tutta Italia. “Che questo evento accada nella nostra Azienda Ospedaliera Universitaria è la dimostrazione della sua dinamica volontà di trasformare qualità in eccellenza”.
Visibilmente emozionata la dottoressa Carla Marini, direttore di Neuropsichiatria Infantile, esprime così la sua soddisfazione: “I progressi della ricerca hanno fatto sì che la cura genica per alcune malattie rare su base genetica non sia più il futuro bensì il presente”.
L’atrofia muscolare spinale, conosciuta con l’acronimo di Sma, è una grave malattia neuromuscolare che colpisce circa 1 neonato ogni 8-9000; il difetto genetico alla base della malattia porta alla progressiva morte delle cellule nervose del midollo spinale che impartiscono ai muscoli il comando di movimento.
“Dal luglio 2021 è disponibile questa terapia genica per la cura di tale malattia. L’apposito medicinale viene somministrato per via venosa una volta nella vita, possibilmente alla nascita o poco dopo, nei neonati con diagnosi clinica e genetica di SMA. Gli studi attualmente a disposizione dimostrano che dopo il trattamento i bambini SMA hanno uno sviluppo motorio normale”, ricorda l’Azienda ospedaliera.
A proposito della Sma, l’Azienda Ospedaliera-Universitaria è impegnata nella redazione di uno specifico Percorso Diagnostico Terapeutico Assistenziale (PDTA) mirato alla presa in carico dei pazienti, nell’ambito dello straordinario sforzo della Regione Marche contro le malattie neuromuscolari. Il PDTA verrà presentato nel corso di un Convegno Scientifico che si svolgerà il prossimo 28 maggio alla Mole Vanvitelliana di Ancona.
Prosegue la campagna di vaccinazione a protezione del contagio da Covid-19, predisposta dall’Asur Marche nel centro comunale di via Gobetti 80 a Civitanova.
Sono stati resi noti gli orari di maggio: dal 3 e fino al 31 dello stesso mese, il polo della zona industriale di Santa Maria Apparente sarà aperto il martedì e il venerdì dalle ore 09,00 alle ore 13,00. Queste le date di apertura: 3, 6, 10, 13, 17, 20,24, 27 e 31 maggio 2022.
“Le liste di attesa sono un problema che esiste dal 2012. Da mesi ci stiamo organizzando per garantire che la domanda sia soddisfatta nei tempi previsti. In aggiunta alle risorse ordinarie ora sono in arrivo risorse statali, si tratta di quasi 13 milioni di euro per le Marche, per l’esattezza 12.861.641 euro”. Lo annuncia l’assessore alla salute Filippo Saltamartini che oggi ha portato all’approvazione della Giunta il Piano Operativo Regionale per il recupero delle liste d’attesa con rimodulazione per l’anno 2022.
"I fondi saranno così ripartiti: 7.363.000 euro per Asur Marche, 3.101.200 euro per Torrette ,1.428.520 euro per Marche Nord, Poco meno di un milione di euro per Inrca. Il finanziamento riguarda solo l’attività straordinaria di recupero, mentre quella ordinaria viene sostenuta dal Sistema sanitario nazionale".
"Per le prestazioni ospedaliere saranno interessate: prestazioni aggiuntive del personale del SSN con aumento delle tariffe orarie; reclutamento di personale a tempo determinato Per le prestazioni di specialistica ambulatoriale e di screening sono previste invece : prestazioni aggiuntive con aumento della tariffa oraria e incremento del monte ore dell’assistenza specialistica ambulatoriale convenzionata interna. In genere si prevede anche il coinvolgimento delle strutture private accreditate Il Piano Esecutivo dovrà ora mettere in rilievo come garantire le prestazioni nei tempi stabiliti".
Continua a scendere la curva dei contagi da coronavirus nelle Marche: 473 i casi rilevati nell'ultima giornata e l'incidenza ogni 100mila abitanti è ulteriormente calata da 742,51 a 723,92. È quanto emerge dall'ultimo aggiornamento pubblicato dalla Regione.
Piuttosto basso il numero di tamponi eseguiti, anche a causa della concomitanza della giornata festiva: in tutto 1.520 di cui 1.305 nel percorso diagnostico (36,2% di positivi) e 215 nel percorso guariti.
Tra gli ultimi casi ci sono 159 persone con sintomi; comprendono 137 contatti stretti di positivi, 86 contatti domestici, 2 in ambiente di vita/socialità, 2 in ambito assistenziale, uno ciascuno in ambito scolastico/formativo, lavorativo e sanitario.
Su 81 positività in corso un approfondimento epidemiologico. In provincia di Ascoli Piceno il numero più alto di casi nell'ultima giornata (129); seguono Ancona (113), Macerata (88), Pesaro Urbino (70), Fermo (49); 24 i casi provenienti da fuori regione. Tra le fasce d'età si registrano 141 positivi in quella tra 45-59 anni e 136 in persone tra i 25 e 44 anni.
Scende di un'unità, rispetto a ieri, il numero totale dei ricoverati per Covid nelle strutture sanitarie regionali (sono 174), mentre resta stabile quello dei pazienti in Terapia Intensiva (5). Purtroppo, si segnalano anche tre decessi correlato al Covid-19: si tratta di tre donne, dai 78 ai 95 anni.
Prosegue nelle Marche il calo dell'incidenza dei casi di coronavirus ogni 100mila abitanti: nell'ultima giornata è passata da 772,27 a 742,51. In tutto, fa sapere la Regione, sono 1.382 i positivi rilevati in un giorno sulla base di 4.994 tamponi tra i quali 4.353 nel percorso diagnostico (31,7% di positivi) e 641 nel percorso guariti.
Tra questi, le persone con sintomi sono 364; i casi comprendono 420 contatti stretti di positivi, 351 contatti domestici, 8 in ambiente di vita/socialità, 2 in ambito scolastico/formativo, uno ciascuno in ambito lavorativo, assistenziale, sanitario e su 229 positività sono in corso approfondimenti epidemiologici.
A livello provinciale registrati 391 positivi ad Ancona, 280 a Pesaro Urbino, 259 a Macerata, 231 ad Ascoli Piceno, 167 a Fermo e 54 casi provenienti da fuori regione. Il numero più alto di nuovi positivi nella fascia d'età 25-44 anni (354) seguita da 45-59 anni (345), 60-60 anni (179) e 70-79 anni (136).
Nell'ultima giornata anche tre ricoverati in meno per Covid nelle Marche: ora sono 175 di cui 5 in Terapia intensiva (+1 rispetto a ieri), 49 in Semintensiva (-1) e 121 in reparti non intensivi (-3); 28 le persone dimesse.
Tre i deceduti correlati al Covid che fanno salire il totale di vittime a 3.845; si tratta di una 74enne di Pesaro, di un 93enne di Visso (Macerata) e di un 93enne di Porto Sant'Elpidio (Fermo). Gli isolamenti domiciliari sono 19.140, mentre i guariti/dimessi raggiungono quota 436.617. Gli ospiti di strutture territoriali si attestano a 105 e 13 le persone assistite nei pronto soccorso.
In crescita i ricoveri per Covid-19 nelle Marche nell'ultima giornata (178; +2 rispetto a ieri) nella quale 30 persone sono state invece dimesse. I degenti, fa sapere la Regione, sono 4 in Terapia intensiva (invariati), 50 in Semintensiva (50) e 124 in reparti non intensivi (-1).
Le percentuali di occupazione di pazienti Covid sono dell'1,7% in Terapia intensiva (in tutto 232 posti) e del 17,3% in Area medica (174 ricoverati su 1.006 posti). In 24ore 1.568 positivi rilevati per un'incidenza ogni 100mila abitanti che torna sotto quota 800 (772,27). Due i deceduti in un giorno - un 77enne di Ascoli e un 92enne di Monte Urano nel Fermano - entrambi con patologie pregresse, e i totale raggiunge 3.842.
In discesa il numero complessivo di positivi (5.503; -437) e di isolamenti domiciliari (19.166; -751) mentre i guariti/dimessi salgono a 435.160 (+2.003). Gli ospiti di strutture territoriali sono 105 e 21 le persone in osservazione nei pronto soccorso.
(ANSA)
Nell'ultima settimana nelle Marche la curva epidemica del coronavirus ha registrato una flessione intorno al 9% e, nelle ultime 24ore, l'incidenza di casi ogni 100mila abitanti è tornata ampiamente sotto quota 800 (da 805,24 a 772,27). Lo fa sapere la Regione.
In tutto sono 1.568 i casi positività rilevati in 24 ore, cioè il 35,8% dei 4.375 tamponi di diagnosi: sono stati eseguiti 5.136 test complessivi, che comprendono anche i 1.568 del percorso guariti.
Sono 421 le persone che accusano sintomi tra gli ultimi positivi; i casi comprendono 468 contatti stretti di positivi, 376 contatti domestici, 21 in ambito scolastico/formativo, 12 in ambiente di vita/socialità, 5 in ambito lavorativo, 2 in ambito sanitario, 1 in ambito assistenziale e su 254 casi è in corso un approfondimento epidemiologico.
Si è registrato ancora in provincia di Ancona il numero più alto di contagi (430); seguono le province di Pesaro Urbino (350), Ascoli Piceno (301), Macerata (245) e Fermo (164); 78 i casi provenienti da fuori regione. Tra le classi d'età è quella tra 25-44 anni quella più colpita (405), poi 45-59 anni (395) e 60-69 anni (201).
(Servizio in aggiornamento)
E’ stato firmato nelle ultime ore la preintesa del Contratto Collettivo Integrato (CCI) da parte della dirigenza di Area Vasta 3. Ad annunciarlo è la direttrice Daniela Corsi, che nei prossimi giorni provvederà a sottoporre l’accordo alla verifica del Collegio Sindacale, prima di essere dichiarato ufficiale a tutti gli effetti.
“Si tratta del primo accordo decentrato attuativo, rispetto al Contratto Collettivo Nazionale sottoscritto il 19 dicembre 2019" - ha dichiarato Corsi attraverso un comunicato diffuso agli organi di stampa. "Nonostante la mancata adesione di alcune sigle sindacali, questo contratto chiude un lungo percorso di trattativa sia al tavolo sindacale ASUR che dell’AV3. In particolare, sblocca le procedure di pagamento di oltre 8 milioni di euro di premi di produzione (retribuzione di risultato) riferiti agli anni 2020 e 2021 (oltre ad arretrati pregressi) per circa 620 dirigenti ed introduce un incremento del 50% della indennità di pronta disponibilità."
"L’accordo inoltre – prosegue Corsi - pone le basi e stanzia risorse aggiuntive per 610 mila euro per la revisione dell’assetto degli incarichi professionali da assegnarsi agli stessi dirigenti. Le risorse stanziate consentiranno a questa Direzione di meglio valorizzare, anche in termini economici, le professionalità dei dirigenti. Al termine del processo, previsto per la fine dell’anno, ad ogni dirigente sarà attribuito uno specifico incarico professionale, ovvero rinnovato quello già svolto in precedenza.
"Con soddisfazione – conclude la direttrice di AV3 - si sottolinea l’importanza del risultato raggiunto proprio in favore di categorie professionali che nello stesso periodo interessato dall’accordo sono state gravate di un impegno lavorativo ed umano la cui portata ed eccezionalità è a tutti ormai nota."
Medici e infermieri si sono ritrovati oggi presso l’Aula Biblioteca dell’Ospedale di Macerata per salutare, fra applausi e ringraziamenti – e un rinfresco finale – il primario del reparto Malattie Infettive Alessandro Chiodera, giunto al proprio pensionamento. Fra i presenti, la direttrice di Area Vasta 3 Daniela Corsi, il direttore sanitario Carlo Di Falco e l’assessore alla Sanità regionale Filippo Saltamartini.
“Un grande esempio di impegno, professionalità e riservatezza – ha dichiarato in apertura della conferenza Corsi – decisivo soprattutto in questi ultimi due anni per la gestione della pandemia e, in particolare del Covid Hospital di Civitanova che fra le varie difficoltà ha saputo contenere l’ondata dei contagi”
Un rigraziamento sentito, al quale si voluto associare anche Di Falco, sottolineando come unità di reparto come quelle destinate alle malattie infettive siano tornate ad essere una necessità, insieme alla guida generosa e discreta come l’uscente primario dell’Opedale di Macerata.
Non ultimo, anche Saltamartini ha voluto esprimere il proprio riconoscimento, sfruttando l’occasione per fare il punto – insieme ai sanitari presenti – sul presente e il futuro della sanità marchigiana. “L’organizzazione che il dottor Chiodera ha saputo mettere in piedi per fronteggiare i due anni di emergenza pandemica è lodevole – ha dichiarato l’assessore – e fa di lui un Garibaldi della nostra professione. Per affrontare le sfide del futuro, spero in una collaborazione informale che ci aiuti a risollevare le sorti della nostra Sanità."
"Il nostro Paese vive una situazione pesante, aggravata già dalla spending review del 2012 – ha proseguito Saltamartini – e oggi segnata dal Covid e dalla guerra in corso. Il debito pubblico nel frattempo è aumentato, il che mette a rischio l’impiego delle risorse come il Pnrr, che comunque non vedremo prima del 2025. Stiamo ancora pagando lo scotto di non avere sufficienti medici a disposizione – alcuni nemmeno specializzati - e un tetto per la spesa pubblica che ci impedisce di procedere con le nuove assunzioni: basti pensare che la Sanità nazionale oggi spende 124 mld di euro, 80 dei quali servono a colmare il disavanzo. Nel frattempo, l’ASUR rimane l’ultima realtà unica aziendale esistente in Italia, ma mancano le figure professionali in grado di raccogliere le esigenze delle varie Aree Vaste presenti nelle Marche.
Non possiamo illuderci – ha concluso l’assessore – di poter contare al più presto su nuove risorse, anche se stiamo rifinendo il testo della Riforma da presentare alle istituzioni entro giugno. Piuttosto, dovremo imparare ad ottimizzare quelle che già abbiamo oggi. Ci attende un futuro complicato, stando a quando si apprende dalla Cina sull’evoluzione del coronavirus, per cui dovremo prepararci alla somministrazione di almeno un milione e duecentomila nuove dosi, e in più capire come riuscire a smaltire le liste d’attesa rimaste finora congelate.
La cerimonia si è poi conclusa con la consegna a nome di colleghi e collaboratori di una targa al merito per il dottor Chiodera, che si è detto “fiero di essere approdato quel 4 settembre del 2001 all’Ospedale di Macerata. La mia speranza è che il reparto di Malattie Infettive rinasca e torni ai livelli di 20 anni fa: aiuterò il più possibile le mie dottoresse, in attesa dell’arrivo del prossimo primario”.
È stato approvato nelle ultime ore il nuovo emendamento relativo al decreto “Riaperture” che, già nel mese di aprile, ha visto gradualmente allentarsi le restrizioni sin qui adotatte per fronteggiare l’emergenza pandemica da Covid 19.
Dal 1° maggio 2022, le nuove regole verteranno principalmente sul green pass (base e super) e l'uso delle mascherine. Nel primo caso, la certificazione verde non sarà più necessaria per accedere nei luoghi pubblici ivi compresi quelli di lavoro, sebbene ne resti vincolata la validità – salvo proroghe – fino allo scadere dell’obbligo vaccinale (31 dicembre 2022). In particolare, l’esibizione del certificato rimane obbligatoria per tutti i professionisti e lavoratori del settore sanitario, pena sospensione dal lavoro.
Diversamente, si potrà accedere senza certificazione a: uffici, luoghi di studio, bar e ristoranti, cinema e teatri, stadi, centri culturali, sociali e ricreativi, sale, feste, concorsi pubblici, per colloqui nei penitenziari, mezzi di trasporto, congressi e convegni.
Per quanto riguarda l’uso delle mascherine Ffp2 al chiuso – già abolite all’aperto l’11 febbraio scorso – l’emendamento approvato finora in commissione Affari sociali della Camera, e convertito in ordinanza ufficiale dal ministro della Salute Roberto Speranza, estenderà la proroga dell’obbligo fino al 15 giugno 2022.
Questo vale già per le scuole, gli ospedali, le farmacie le Rsa, e si estenderà a mezzi pubblici (bus, treni, aerei), e luoghi di aggregazione come cinema, teatri, palazzetti, locali di intrattenimento e musica dal vivo,
Resta ancora da sciogliere il nodo relativo a stadi, luoghi di lavoro (con distinzione fra pubblico e privato), i negozi, i saloni di barbiere e parrucchiere, e le discoteche, dove il procedimento verrà valutato caso per caso nei prossimi giorni.
Cari lettori bentornati alla nostra consueta rubrica settimanale, in cui si analizza l'andamento del contagio da coronavirus nelle Marche e in Italia.
In questa settimana c'è stato un rimbalzo dei casi positivi, che sono tornati a crescere del 10%. Fattore anomalo è la contestuale crescita di decessi e terapie intensive, visto che - come abbiamo ormai tutti appreso - queste grandezze dovrebbe avere un incremento "posticipato" di circa 10-14 giorni rispetto a quello dei contagi.
Un fenomeno, questo, che potrebbe indicare come, nelle scorse settimane, si sia "perso" un grosso numero di casi Covid. Sarà interessante vedere, nei prossimi giorni, se riprenderà il trend di discesa.
Le regioni, mediamente, seguono il trend nazionale e registrano quasi tutte dei rialzi. A livello globale invece i casi e decessi continuano la loro discesa: siamo a circa 2500 decessi al giorno connessi al Covid in tutto il mondo: dal 25 marzo 2020 non erano mai stati così bassi.
In Cina, al contempo i casi positivi, non sembrano scendere nonostante il restrittivo lockdown in vigore. Come scrivo spesso, nelle ultime varianti il Covid è divenuto talmente contagioso che è possibile che neanche il lockdown totale possa essere sufficiente a fermare i contagi.